Rilievo e caratterizzazione delle Praterie di Posidonia antistanti le coste della Regione Lazio e dei principali popolamenti marini costieri
|
|
- Silvano Cattaneo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONVENZIONE tra REGIONE LAZIO ed UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO Rilievo e caratterizzazione delle Praterie di Posidonia antistanti le coste della Regione Lazio e dei principali popolamenti marini costieri ALLEGATO TECNICO Introduzione Le praterie di Posidonia oceanica lungo le coste della Regione Lazio Le praterie di Posidonia hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema del bacino mediterraneo. Esse sono uno dei produttori primari di ossigeno e di sostanze organiche, inoltre sono fondamentali per la sopravvivenza di numerose specie di vegetali ed animali, costituendo l habitat per questi organismi marini che trovano tra le sue foglie condizioni ottimali per la riproduzione e l'alimentazione. Le praterie di Posidonia inoltre, stabilizzando il substrato, attenuano i fenomeni erosivi del mare sulle coste e stabilizzano i fondali. Nel bacino del Mediterraneo si sta assistendo ad una progressiva regressione delle praterie, con effetti destabilizzanti per l'equilibrio dell'intero ecosistema marino. Le cause sono importanti fattori di disturbo indiretti, come la cementificazione e l alterazione della linea di costa, l'eutrofizzazione e l aumento di torbidità delle acque, le modificazioni della circolazione delle acque e del regime sedimentario, e di disturbo diretti come gli effetti delle reti "a strascico" che illegalmente operano sottocosta, gli ancoraggi, ecc. Le coste laziali presentano una grande eterogeneità di condizioni ambientali: coste sabbiose e rocciose, acque eutrofiche in prossimità dei fiumi ed oligotrofiche al largo; centri urbani, turistici e commerciali che coabitano con aree marine protette. Importanti attività di pesca svolte con numerosi attrezzi della piccola pesca convivono, spesso in conflitto, con l attività di pesca industriale, quella a strascico soprattutto. In questo contesto le praterie di Posidonia oceanica presentano differenti condizioni di salute e sono sottoposte ad aggressioni di diverso tipo. Esse sono presenti a nord della foce del Tevere, a partire dalle secche di Torre Flavia fino ai confini con la Toscana e a sud della foce del Tevere, a partire dalle secche di Tor Paterno e poi, con qualche interruzione, da Torre Astura a Sperlonga. Praterie sono poi presenti intorno alle isole pontine (Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene e S. Stefano). Una prima cartografia, in scala 1: delle praterie di Posidonia presenti lungo l intera costa laziale è stata effettuata agli inizi degli anni 90 dall Università di Roma La Sapienza su finanziamento della Regione Lazio (Il Mare del Lazio, 1995). Successive indagini sono state svolte, sempre su scala regionale, tra il 1990 e il 1994 (Diviacco et al., 2001). Recentemente, la problematica dell erosione costiera e dei previsti lavori di ripristino dei litorali mediante ripascimento con sabbie relitte, ha reso necessario effettuare indagini di caratterizzazione ambientale dei siti prima del prelievo di sabbie e dei ripascimenti, e indagini di monitoraggio dei siti stessi durante e dopo le opere. Proprio in questo ambito, grazie alla collaborazione tra Università di Roma e Regione Lazio, è stato possibile realizzare una cartografia aggiornata ( ) di alcune delle praterie di Posidonia laziali. Si è così studiato in dettaglio la prateria della zona di Montalto di Castro; qui la prateria parte da pochi metri di profondità (5-6 m) e si estende fino a circa m, per lasciare il posto ad estese aree di matte morta, indice di un importante fenomeno di regressione ai danni del margine inferiore.
2 Nel Lazio meridionale uno studio appena terminato ha evidenziato, basandosi su dati storici, come le praterie di P. oceanica comprese tra il Circeo e Sperlonga siano regredite di circa il 60 % della loro estensione dal 1960 ad oggi, con una perdita di circa ettari in poco meno di 50 anni. Situazione opposta quella delle isole pontine, situate a circa 20 miglia di distanza dalla costa continentale del Circeo. Su questi fondali le praterie di Posidonia sono ancora in ottimo stato di salute. Rispetto a studi effettuati alla fine degli anni 80, indagini effettuate nel 2005 intorno alle isole di Ventotene e S. Stefano evidenziano una situazione di sostanziale equilibrio, non solo nella estensione delle praterie ma soprattutto nella densità delle piante, sempre a livelli molto alti, e nella scarsa presenza di matte morta, indice dell assenza di una situazione di degrado. I fattori di impatto che agiscono sulle praterie laziali sono vari: intorbidimenti causati da scarichi di depuratori o da fenomeni erosivi su litorali terrosi, attività di pesca a strascico illegali, gli ancoraggi indiscriminati. Proprio per la loro sensibilità, le praterie sono un ottimo indicatore delle modificazioni in atto lungo la fascia costiera. La normativa di riferimento La Regione Lazio, con Deliberazione n. 497 del 03/07/2007, ha deciso di costituire la rete Regionale per il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna secondo le metodologie indicate dal Ministero dell Ambiente e del Territorio e della Commissione Europea. Questa rete di monitoraggio dovrebbe, tra le altre cose, provvedere al monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario i cui risultati devono essere periodicamente comunicati, tramite il Ministero dell Ambiente e del Territorio, alla Commissione Europea. A seguito di questo provvedimento, la Regione Lazio, attraverso le proprie strutture, e in particolare l Osservatorio Regionale per la Biodiversità (DGR 336/2005) ed il Centro di Monitoraggio GIZC (Det.Dir. B5254/2007), si sta fornendo di una banca dati di informazioni e tematismi al fine di incrementare il proprio Sistema Informativo Regionale Ambientale SIRA/PFR. La normativa comunitaria di riferimento è la direttiva Habitat (Direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla "Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche"), che ha lo scopo di contribuire alla protezione della biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatica nel territorio comunitario, tenuto conto delle diverse esigenze economiche, sociali, culturali. Le attività di monitoraggio previste dalla Direttiva Habitat e dalla DGR 497/07 hanno il fine di verificare, con periodicità stabilita, lo stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna nelle aree naturali protette e nei siti di importanza comunitaria (SIC) della Direttiva Habitat. Attualmente, tutte le praterie di Posidonia della costa laziale sono considerate come habitat di interesse marino incluso nella Direttiva Habitat (codice 1120) e dichiarate pertanto Siti di Interesse Comunitario (SIC) dalla Regione Lazio. Nel seguente elenco si riportano le praterie di Posidonia oceanica attualmente incluse nelle zone SIC e la loro estensione, come riportata nei documenti ufficiali e riferiti ai primi anni novanta.
3 AREA sup. (ha) IT SIC Fondali tra le foci dei Fiumi Chiarone e Fiora 1761,9 IT SIC Fondali antistanti Punta Morelle 1111,9 IT SIC Fondali tra le foci del Torrente Arrone e del Fiume Marta 1266,41 IT SIC Fondali tra Marina di Tarquinia e Punta della Quaglia 845,32 IT SIC Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara 434,7 IT SIC Fondali tra Punta del Pecoraro e Capo Linaro 746,1 IT SIC Fondali antistanti S. Marinella 952,2 IT SIC Secche di Macchiatonda 1566,5 IT SIC Secche di Torre Flavia 865,7 IT SIC Secche di Tor Paterno 26,79 IT SIC Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere 831,1 IT SIC Fondali tra Capo Portiere e Lago di Caprolace 1939,3 IT SIC Fondali tra Capo Circeo e Terracina 3376,77 IT SIC Fondali tra Terracina e Lago Lungo 1800,34 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Palmarola 926,9 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ponza 1011,8 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Zannone 304,6 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ventotene 520,98 IT SIC Fondali circostanti l'isola di S. Stefano 51,57 Come accennato in precedenza, lo stato delle conoscenze su queste praterie risale per lo più ai primi anni 90. Solo per alcune di esse si dispone di informazioni aggiornate al E le praterie studiate di recente (Marina di Montalto e Circeo Sperlonga) mostrano evidenti segni di regressione. Per altre praterie (isole pontine) le condizioni sembrano essere nettamente migliori.
4 Il progetto Cartografia aggiornata delle Praterie di Posidonia oceanica (PPO) Il presente progetto propone il completamento della cartografia delle Praterie di Posidonia oceanica (PPO) presenti lungo la piattaforma laziale, con la definizione della estensione, dei margini superiori ed inferiori e dello stato di salute di ogni prateria (copertura, densità fogliare, presenza di matte morta). In particolare saranno ridefinite le aree dei SIC alla luce degli studi più recenti e dei nuovi metodi di indagine (MultiBeam, Side Scan Sonar, ROV). Questo permetterà un aggiornamento dello stato di conservazione di tale habitat nei siti di importanza comunitaria (SIC) della Direttiva Habitat e la mappatura e la caratterizzazione di aree incluse nei SIC ma attualmente ancora senza una cartografia di dettaglio. Le indagini previste permetteranno inoltre l identificazione di aree ove è presente la Posidonia, ma che attualmente non sono incluse nelle zone SIC della Regione Lazio (recenti studi effettuati nell ambito di progetti di monitoraggio ambientale nella Regione hanno evidenziato la presenza di alcune di queste aree). Le aree che saranno oggetto di studio sono le seguenti: AREA IT SIC Fondali tra le foci dei Fiumi Chiarone e Fiora IT SIC Fondali antistanti Punta Morelle IT SIC Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara IT SIC Fondali tra Punta del Pecoraro e Capo Linaro IT SIC Fondali antistanti S. Marinella IT SIC Secche di Macchiatonda IT SIC Secche di Torre Flavia IT SIC Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere IT SIC Fondali tra Capo Portiere e Lago di Caprolace IT SIC Fondali circostanti l'isola di Palmarola IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ponza IT SIC Fondali circostanti l'isola di Zannone Per un totale di circa ha.
5 Sono escluse le praterie del Lazio meridionale, quelle cioè comprese tra Sperlonga e il Circeo, per le quali sono disponibili dati aggiornati al 2006 e quelle delle isole di Ventotene e S. Stefano, oggetto di uno specifico studio effettuato nel 2006 nell ambito dell Area Marina Protetta. Analogamente, in quanto inserita nella AMP Secca di TorPaterno, è esclusa la prateria di questo sito. E altresì esclusa la prateria antistante Marina di Tarquinia, anche essa oggetto di un recente lavoro di caratterizzazione e monitoraggio. La metodica impiegata sarà quella messa a punto da oramai diversi anni per questo tipo di mappatura (Ardizzone, 1992; Ardizzone e Belluscio, 1993, 1995, 1996a, 1996b; Ardizzone et al., 2003, 2006; Bianchi et al. 2003; Buia et al. 2003; Diviacco e Coppo, 2006; Somaschini et al., 1998). Le metodiche di rilevamento finalizzato alla cartografia degli ambienti marini prevedono l utilizzo integrato di diverse tecniche, che da sole non sarebbero sufficienti a garantire una precisione adeguata alla scala e alla finalità del lavoro. I diversi metodi hanno, infatti, un diverso significato secondo l ambiente da esplorare e della scala di restituzione finale. Se la fascia più costiera fino ad una decina di metri di profondità può essere ad esempio ben descritta utilizzando la tecnica aerofotogrammetrica, profondità maggiori devono essere esplorate con sonar a scansione laterale. Inoltre, per aree in cui si richiede un maggior dettaglio, è necessario utilizzare telecamere subacquee, trainate o a controllo remoto (ROV, Remotely Operated Vehicle) e/o ricercatori subacquei. In dettaglio, il completamento della cartografia in scala 1: delle praterie di Posidonia presenti lungo la piattaforma continentale laziale sarà effettuato con l ausilio di tecniche miste quali fotografie aeree e il Side Scan Sonar per definire con esattezza estensioni e confini delle praterie, di Remote Operated Vehicle s (ROVs) per verificare la tipologia della prateria, la sua copertura, la presenza di matte morte e di immersioni subacquee per meglio definire, laddove necessario, lo stato di salute delle praterie stesse e la tipologia e profondità dei limiti superiori ed inferiori. La campagna di caratterizzazione morfologica sarà eseguita con strumentazione Side Scan Sonar eseguita con posizionamento DGPS-RTK se nell ambito di copertura strumentale, diversamente solo con il DGPS previa pianificazione delle linee di acquisizione. Durante l acquisizione si manterranno le rotte più rettilinee possibili ad una velocità media di 3 nodi e non saranno acquisiti dati alla virata. Si precisa che l acquisizione dei dati morfologici normalmente ( salvo diversa disposizione) sarà essere eseguita con una frequenza operativa di 100Khz con range 150 metri per canale ed un TVG Range pari a 100 Khz nonché un overlap pari circa il 10%, salva diversa disposizione. Il processing dei dati SSS dovrà essere eseguita dimensionando il numero di pixel/metro in relazione alla risoluzione correlata al range di acquisizione, di norma 4pixel/m per le restituzioni 1: Il rilievo acquisito in WGS 84 dovrà essere restituito mosaicato e su supporto magnetico in scala 1:1 nella proiezione piana Trasversa di Mercatore nei sistemi WGS 84 e Gauss Boaga nel fuso di appartenenza e nel sistema UTM 33 ED 50 Fuso Est in conformità al sistema cartografico regionale attualmente in uso dalla Regione Lazio. Il formato raster sarà geotiff o altro che sarà preventivamente concordato. La metodica delle videocamere subacquee prevede il traino da parte di una imbarcazione appoggio di una videocamera filoguidata in grado di riprendere le immagini dei fondali, registrando contemporaneamente rotta e profondità. In questo modo è possibile esplorare ampie porzioni di fondale con estrema precisione nella interpretazione del dato e con un alta velocità di esecuzione.
6 Tecnici subacquei saranno impiegati per le analisi di dettaglio sulla prateria. Per questo ultimo aspetto in particolare saranno prese in considerazione: densità (fasci fogliari per metro quadro); ricoprimento (percentuale di fondale ricoperto dalla Posidonia); Nel corso delle indagini è prevista anche una prima individuazione delle altre specie inserite nelle varie direttive comunitarie al fine di arrivare a completare l elenco delle specie marine protette, da proteggere o da gestire con attenzione dalla Regione. Elaborati consegnati: Oltre alle relazioni cartacee, tutti i dati raccolti saranno forniti in formato elettronico idoneo per il loro inserimento ed integrazione nel Sistema Informativo Regionale Ambientale SIRA/PFR per il successivo invio al Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio e all ISPRA. In particolare, sarà fornita la seguente cartografia: - Cartografia 1: (formato digitale secondo specifiche da concordare con la Regione Lazio) della distribuzione e stato delle praterie di Posidonia oceanica comprensivadelle praterie non ancor inserite nei SIC della Regione. - Cartografia del rilievo SSS opportunamente mosaicato - Modello digitale della densità (fasci fogliari per metro quadro) - Modello digitale della ricoprimento (percentuale di fondale ricoperto dalla Posidonia) - Descrizione delle caratteristiche delle diverse praterie, del loro stato di conservazione, delle minacce e necessità di gestione. - Note sulle specie protette, da proteggere o da gestire con la loro distribuzione così come previste nell ambito delle Direttive Comunitarie. Le principali tipologie di habitat marini costieri da rappresentare saranno quelle che vanno dal limite superiore del Piano infralitorale fino alla profondità di circa 50 m, partendo dalla classificazione delle biocenosi mediterranee di PÉRÈS e PICARD (1964) e delle sue successive revisioni e integrazioni, tra cui quella di AUGIER (1982) e MEINESZ et al. (1983). Non sono inclusi nell indagine i popolamenti marini dei Piani sopralitorale e medio litorale. La struttura degli attributi relativa agli elementi primitivi geometrici nello spazio planimetrico saranno desunti dal formulario standard per la raccolta dei dati Natura 2000 tra cui si evidenziano seguenti elementi caratterizzanti: o Prateria di Posidonia oceanica (prevalentemente su matte); o Prateria di Posidonia oceanica (prevalentemente su sabbia); o Posidonia oceanica tra e su roccia; o Matte morta di Posidonia oceanica; o Mosaico di Posidonia oceanica viva e matte morta; o Prato di Cymodocea nodosa; In ogni caso si farà riferimento sarà il Data Specifications" deliverable D2.3: Definition of Annex Themes and Scope
7 Atlante dei fondali marini costieri del Lazio Al termine del lavoro di cartografia proposto, con il quale la Regione Lazio ridurrà le lacune sulla cartografia degli habitat marini costieri regionali, e di P. oceanica in particolare, è prevista la realizzazione di un volume di presentazione dei dati raccolti e di quelli conosciuti relativi alle biocenosi bentoniche costiere laziali. La redazione di questo volume di sintesi rappresenterà uno strumento conoscitivo su base informatica e cartacea sia per l'attuazione di quanto previsto dalla Direttiva Habitat sulla tutela e la gestione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), sia per garantire la migliore integrazione tra pianificazione degli usi e tutela dell'ambiente, limitando l'insorgere di conflittualità tra norme di tutela e progetti di interventi sulla costa. Il volume comprenderà una parte descrittiva e una cartografica (ridotta in scala 1: per esigenze pratiche di consultazione), dei principali popolamenti marini costieri del Lazio ed una serie di informazioni tecnico-scientifiche, normative e gestionali, potenzialmente utili per le Amministrazioni pubbliche, Operatori del settore, Ricercatori, Ambientalisti ed Appassionati. Tutte le informazioni saranno disponibili altresì in un formato digitale nei seguenti formati :utile e conforme all uso nei sistemi GIS indicati dalla Regione Lazio (database) Il titolo provvisorio potrebbe essere: Atlante dei fondali marini costieri del Lazio. L approccio sarà il seguente: a) Analisi della bibliografia esistente (pubblicazioni scientifiche, studi di impatto ambientale, relazioni e indagini ambientali in genere), per ottenere un quadro conoscitivo che sia il più dettagliato possibile, per le finalità dell Atlante; b) Elaborazione dei dati bibliografici della precedente fase a), scannerizzazione e georeferenziazione delle carte tematiche e standardizzazione delle tipologie rappresentate e della simbologia; c) Selezione delle immagini aerofotogrammetriche dal Repertorio Cartografico Regionale, per individuare quelle più idonee all interpretazione della morfologia sommersa e dei popolamenti marini; d) Interpretazione delle immagini aeree e delle ortofoto digitali e digitalizzazione preliminare dei tematismi rilevati; e) Integrazione dei dati pregressi con quelli raccolti nel corso della campagna di rilevamento prevista nel progetto di caratterizzazione delle praterie di Posidonia e illustrato in precedenza; f) Restituzione finale su carta e su supporto informatico dei tematismi nell Atlante dei fondali marini costieri del Lazio, costituito da carte a colori, corredato di note esplicative e relazione di commento. Tutte le informazioni acquisite attraverso le varie metodologie di indagine descritte, saranno integrate ed analizzate insieme attraverso l uso di strumenti GIS concordati con la Regione Lazio. In base alle informazioni ottenute dalle fonti sopra descritte ed in relazione allo scopo dell Atlante, saranno individuate le tipologie di habitat da rappresentare cartograficamente e la scala di restituzione finale. La scala in rapporto di 1: in relazione alle vaste proporzioni dell area ed agli scopi pianificatori e gestionali regionali, consente un buon dettaglio e costituisce il miglior compromesso, anche in relazione alla precisione determinata dalle metodiche utilizzate.
8 Le carte saranno realizzate in base al riferimento Datum WGS 84. Su ogni tavola sarà sovrapposto il reticolo con le coordinate geografiche, riferite alla proiezione di Gauss.Boaga e saranno indicate le isobate dei 10, 20, 30, 50 e 100 m, tratte dalla cartografia dell Istituto Idrografico della Marina. Oltre alla distribuzione degli habitat, le carte riporteranno altre informazioni di interesse gestionale, come ad esempio l estensione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle aree protette marine, la presenza di strutture artificiali sommerse per ripopolamento ittico. Requisiti per la restituzione digitale I dati digitali geografici saranno restituiti su supporto magnetico senza riduzione in scala (1:1), con scala nominale di elaborazione e processing dichiarata, nel sistema ETRS98 e nella proiezione piana Trasversa di Mercatore nel sistema WGS 84, nel fuso di appartenenza nonché nel sistema UTM 33 ED 50 in conformità al sistema cartografico regionale. La cartografia digitale sarà restituita in formato shp o sdf mentre i DTM in formato grd, ESRI ASCII o raster. I dati digitali geografici saranno strutturati in conformità alla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n 2007/2/CE del 14/03/2007 INSPIRE. Per il sistema di riferimento planimetrico si farà riferimento all allegato 1 punto 1 della citata Direttiva Sistemi di coordinate Per il sistema di riferimento altimetrico e la struttura dei modelli digitali si farà riferimento all allegato 2 punto 1 della citata Direttiva Elevazione Per la categoria tematica si farà riferimento all allegato 1 punto 9 della citata Direttiva Siti Protetti. Per le specifiche il documento di riferimento sarà il Data Specifications" deliverable D2.3: Definition of Annex Themes and Scope Tempi previsti e consegne: Le attività della convenzione, salvo diversi successivi accordi, avranno termine entro 600 gg (venti mesi circa) dalla firma del contratto. Le attività e le relative consegne sono così previste: 1 consegna entro 45 gg : POC - Programma operativo della Convenzione con descrizione delle attività operative da eseguire (mappa generale della cartografia da produrre, legende fondamentali, standard di acquisizione e riproduzione, tempistica di dettaglio delle attività di rilievo, ecc.) 2 consegna entro 90 gg : 1 rapporto operativo con descrizione dell avvio delle attività di rilievo SSS e Multibeam e dei primi risultati ottenuti 3 consegna entro 180 gg: 2 rapporto operativo con consegna dei primi stralci esempio di cartografia (zona Torre Astura-Circeo e zona Montalto-Tarquinia) 4 consegna entro 270 gg : 3 rapporto operativo con consegna dei primi stralci esempio di Atlante cartografia (zona Torre Astura Circeo e zona Montalto-Tarquinia)
9 5 consegna entro 450 gg: Cartografia Regionale delle PPO e Atlante dei fondali marini costieri del Lazio per la provincia di Latina predisposti per la stampa a cura della Regione Lazio Consegna finale entro 600 gg: Cartografia Regionale delle PPO e Atlante dei fondali marini costieri del Lazio per le province di Viterbo e Roma predisposti per la stampa a cura della Regione Lazio Attività a carico dell Università Salvo diversi accordi, si ritengono a carico dell Università le seguenti attività specifiche: - Indagine bati-morfologica mediante Multibeam o Unibeam - Indagine Side Scan Sonar - Indagini ROV ed immersioni di verifica e controllo Attività a carico della Regione Lazio Salvo diversi successivi accordi, si ritengono a carico della Regione le seguenti attività: Costi previsti: - Fornitura delle foto aeree dal Repertorio Regionale - Stampa dell Atlante sugli habitat marini del Lazio e divulgazione Il costo previsto al netto di IVA per le attività proposte è pari a: o cartografia delle praterie di Posidonia oceanica del Lazio, con ridefinizione delle aree SIC attuali e identificazione di nuove aree SIC ,00 euro o redazione dell Atlante sugli habitat marini del Lazio su base digitale ,00 euro Totale (IVA esclusa) ,00 euro I pagamenti verranno effettuati secondo il seguente schema: 1 consegna entro 45 gg. 15% (45.000,00 euro + IVA) 2 consegna entro 90 gg : 20% (60.000,00 euro + IVA) 3 consegna entro 180 gg:..10% (30.000,00 euro + IVA) 4 consegna entro 270 gg :..15% (45.000,00 euro + IVA) 5 consegna entro 450 gg:..20% (60.000,00 euro + IVA) Consegna finale entro 600 gg:.20% (60.000,00 euro + IVA)
10 Bibliografia di riferimento ARDIZZONE G.D., Cartografia bentonica con sistemi video controllati a distanza. Oebalia, XVII, suppl.,: ARDIZZONE G.D. e A. BELLUSCIO, Cartografia delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste laziali. Oebalia, XVI (2), Suppl.: ARDIZZONE G.D. e A. BELLUSCIO, Le praterie di Posidonia oceanica lungo le coste laziali. In: Il mare del Lazio. Università degli Studi di Roma - Regione Lazio: ARDIZZONE G.D., G.B. LA MONICA, R. RAFFI, Carta della distribuzione dei sedimenti e delle praterie di Posidonia oceanica - Lazio. In: Il mare del Lazio. Università di Roma La Sapienza - Regione Lazio. ARDIZZONE G.D., BELLUSCIO A., FABI G., Cartografia delle biocenosi bentoniche del tratto di mare antistante il Monte Conero. In: L area antistante il Promontorio del Monte Conero. A cura di Fabi G., Marini M., Palladino S. Quaderni dell Istituto Ricerche Pesca Marittima, CNR Ancona, Vol. 1 Nuova Serie: ARDIZZONE GD., A. BELLUSCIO, L. MAIORANO, Long-term change in the structure of a Posidonia oceanica landscape and its reference for a monitoring plan. Marine Ecology, 27: BIANCHI C.N., ARDIZZONE G.D., BELLUSCIO A., COLANTONI P., DIVIACCO G., MORRI C., TUNESI L., La Cartografia del Benthos. In: Manuale di metodologie di campionamento e studio del benthos marino mediterraneo. Gambi M.C. e Dappiano M. (Eds.). Biol. Mar. Medit., 10 (suppl.): BUIA M.C. GAMBI M.C., DAPPIANO M I sistemi a fanerogame marine. Biologia Marina Mediterranea, 10: DIVIACCO G. e S. COPPO Atlante degli Habitat Marini della Liguria. Catalogo dei beni naturali. Regione Liguria. 83 tavole cartografiche + CD. ICRAM, 2001 Metodologie analitiche di riferimento. Programma di monitoraggio e controllo dell ambiente marino-costiero. Ministero dell ambiente e della tutela del Territorio. SOMASCHINI A., N MARTINI., M.F GRAVINA., A BELLUSCIO., CORSI F., ARDIZZONE G.D., Characterization and cartography of some Mediterranean soft-bottom benthic communities (Ligurian Sea, Italy) Scientia Marina, 62 (1-2)
PROGETTO UE LIFE+09 NAT/IT/ Misure urgenti di conservazione delle *Prateriedi Posidoniadel Lazio settentrionale
PROGETTO UE LIFE+09 NAT/IT/000176 Misure urgenti di conservazione delle *Prateriedi Posidoniadel Lazio settentrionale Acronimo: POSEIDONE Inizio delle attività: 01/12/2010 Fine delle attività: 30/9/2014
DettagliALLEGATO A RELAZIONE TECNICA REVISIONE PERIMETRI SIC MARINI DELLA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO SI COMPONE DI N. 39 PAGINE
ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA REVISIONE PERIMETRI SIC MARINI DELLA REGIONE LAZIO IL PRESENTE ALLEGATO SI COMPONE DI N. 39 PAGINE RELAZIONE TECNICA REVISIONE PERIMETRI SIC MARINI DELLA REGIONE LAZIO SICIT6000001
DettagliPROGETTO LIFE+ (ACRONYM: POSEIDONE) Nature and Biodiversity Environmental Policy and Governance Information and. Communication
PROGETTO LIFE+ (ACRONYM: POSEIDONE) Nature and Biodiversity Environmental Policy and Governance Information and Communication PROGETTO PRELIMINARE AZIONE A1 LIFE+ POSEIDONE MISURE URGENTI DI CONSERVAZIONE
DettagliInterreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW
Interreg III A Grecia-Italia Misura 3.1 D2 GOW Mapping of the coastal area near Canale Giancola. Methods and perspectives. Fausto Pizzolante - Simonetta Fraschetti, CoNISMA Lab. di Zoologia e Biologia
DettagliConvegno: le Dune Costiere: esperienze di gestione europee e italiane a confronto Pisa, 12 dicembre 2008
LIFE06NAT/IT/50 Misure urgenti di conservazione per la biodiversità della costa centro-mediterranea Co.Me.Bi.S. (Conservation Measures for Biodiversity of Central Mediterranean Sea) Convegno: le Dune Costiere:
DettagliRelazione sul programma di ECORENDICONTO
Relazione sul programma di ECORENDICONTO Area Marina Protetta Torre del Cerrano Elenco e superficie biocenosi A cura di Daniele Cargini Alessandro Lombardi Data: 30.11.2016 Per approfondimenti: http://www.torredelcerrano.it/carta-europea-per-il-turismo-sostenibile/ecorendiconto.html
DettagliMonitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari
Monitoraggio degli habitat e delle specie di importanza comunitaria nei Siti della Rete Natura 2000 nell ambito del Golfo di Cagliari Orrù G., Miggianu A., Angius L.. Servizio Tutela della Natura Assessorato
DettagliPROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI. N. Sub. Descrizione Scala. Relazione tecnica studio morfodinamico a 30 anni
ELENCO ELABORATI N. Sub. Descrizione Scala 01_RELAZIONI R.01 Relazione generale R.02 Relazione geologica R.03 Relazione sedimentologica R.04 Relazione tecnica studio meteomarino R.05 Relazione tecnica
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 22_MES
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine 0701101122 * Scoglio Nero-inizio zona B Area Protetta Cinque Terre * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione
DettagliLe iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 04_TAG
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) Foce Rio San 0700800804 Capo Verde Lorenzo 22,6 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione
DettagliRilevamento dei prati di Cymodocea nodosa mediante Side Scan Sonar, ROV ed immersioni subacquee. Area costiera-marina tra Chiavari e Sestri Levante.
Rilevamento dei prati di Cymodocea nodosa mediante Side Scan Sonar, ROV ed immersioni subacquee. Area costiera-marina tra Chiavari e Sestri Levante. Mattia Barsanti 1, Andrea Peirano 2, Sergio Sgorbini
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 26_MAR
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) Foce Magra 0701101126 Punta Corvo Confine con 8,8 * Regione Toscana * Il codice è costruito con i seguenti campi:
DettagliTAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA:
TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA: LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA DINAMICA COSTIERA Roberto Montanari Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Ambiente Difesa del Suolo e della Costa Servizio
DettagliCONVENZIONE REGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI
CONVENZIONE REGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI LA SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO RILIEVO E CARATTERIZZAZIONE DELLE PRATERIE
DettagliSTUDI PER LA CREAZIONE DI STRUMENTI DI GESTIONE COSTIERA Golfo del Tigullio
Barsanti M., Peirano A., Sgorbini S., Cocito S., Bianchi C. N., Morri C., 2003. Rilevamento dei prati di Cymodocea nodosa mediante Side Scan Sonar, ROV ed immersioni subacquee: area costiera-marina tra
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 19_ENT
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0701001019 Punta Chiappe Punta di Sestri * 26,9 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 10_VAD
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) Vado Ligure 0700900910 Capo di Vado Ovest Porto -presso Punta S.Erasmo 12,4 * Il codice è costruito con i seguenti
DettagliIstruttoria tecnica. Stato di avanzamento-dicembre 2014
Istruttoria tecnica Stato di avanzamento-dicembre 2014 Precedente studio conoscitivo condotto dall Università di Sassari e consegnato nel 2000 Aggiornare lo stato delle conoscenze ambientali e socio-economiche
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 11_ALB
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0700900911 * Ovest Porto presso Punta S.Erasmo Punta dell Aspera (confine Celle- Varazze) 12,2 * Il codice è costruito
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 06_AND
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0700800906 * Capo Berta Capo Mele (Confine - ) 22,9 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat Regione
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 12_LER
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0700901012 * Punta dell Aspera (confine Celle- Varazze) Punta S. Martino (porticciolo di ) 16,1 * Il codice è costruito
DettagliCOMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO. concernente la conservazione degli uccelli selvatici
COMMISSIONE EUROPEA DG XI.D.2 DIRETTIVA 79/409/CEE DEL CONSIGLIO concernente la conservazione degli uccelli selvatici e DIRETTIVA 92/43/CEE DEL CONSIGLIO relativa alla conservazione degli habitat naturali
DettagliTelerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2012-2013 Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Cartografia numerica (1/4) CARTOGRAFIA: RAPPRESENTAZIONE SU UN
DettagliLa ricerca delle sabbie sommerse nella Regione Lazio: il Protocollo SAND
Conferenza di lancio Roma, 29 April 2014 La ricerca delle sabbie sommerse nella Regione Lazio: il Protocollo SAND Francesco Latino Chiocci, Franceco Falese, Eleonora Martorelli Università «Sapienza» di
DettagliMonitoraggio e censimento delle opere costiere e dei ripascimenti
2004 2006 Monitoraggio e censimento delle opere costiere e dei ripascimenti Progetto Beachmed-e Misura 4.1 Censimento opere costiere Sistema Informativo Costiero regionale SICoast Disponibile sulla intranet
DettagliGEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM PER L ANALISI AMBIENTALE. Nicola Gilio. Dott. Nicola Gilio
Nicola Nicola Gilio Gili GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM PER L ANALISI AMBIENTALE Dott. Nicola Gilio Un sistema informatizzato in grado di immagazzinare dati descrittivi della superficie terrestre Definizioni
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 09_NOL
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) Noli - Bergeggi 0700900909 * Punta Crena Capo di Vado 13,7 * Il codice è costruito con i seguenti campi: Codice Istat
DettagliS.I.B.A. Sistema Informativo Beni Ambientali Scala 1:10.000
S.I.B.A. Sistema Informativo Beni Ambientali Scala 1:10.000 S.I.L.V.I.A. Sistema Informativo Lombardo per la Valutazione di Impatto Ambientale Scala 1:10.000 SIT per VIA: realizzazione di una banca dati
DettagliIl ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione
Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione dell Ente locale: i dati ambientali Documento di Scoping, Rapporto ambientale e monitoraggio nella VAS: attrezzi fondativi del governo del territorio e dell
DettagliART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura
ART A Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura Specifiche Tecniche Poligonazione base Catastale Disposizioni Tecniche per i servizi di creazione poligoni Ver.01 Aggiornato al 1 luglio
DettagliLa gestione integrata degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo
Progetto LIFE NATURA Co.Me.Bi.S. La gestione integrata degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo Integrated management of coastal and marine ecosystems of the Mediterranean Dr. Simone Scalise
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 20,8 Capo dell Isolalato ovest Isola 0701101124 (1,7 Tino+3,2 Portovenere Punta Vagno * Palmaria +15,9 Palmaria costa)
DettagliCapitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette
Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
DettagliREGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI LA SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO
REGIONE LAZIO DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE E COOPERAZIONE TRA I POPOLI LA SAPIENZA UNIVERSITA DI ROMA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO CONVENZIONE RILIEVO E CARATTERIZZAZIONE DELLE PRATERIE
DettagliMappe della pericolosità e del rischio di alluvione
Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Giornata di Partecipazione e Consultazione Pubblica ai fini della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del
DettagliIng. Alessandro Putaggio
PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI UFFICIO DEL PIANO EX ART. 12 L.R. 9/86 NODO PROVINCIALE SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE REGIONALE EGIONALE LA CARTA TECNICA REGIONALE (C.T.R. C.T.R.) Giornata di Formazione
DettagliEvoluzione del territorio litorale molisano
Evoluzione del territorio litorale molisano Ente per le Nuove Tecnologie, l Energia, e per l Ambiente Italia Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Climatici e Sviluppo Sostenibile S. Cardinali, E. Valpreda,
DettagliREPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge
DettagliIl Portale SIRA della Toscana Le basi geografiche: strumento di integrazione delle informazioni territoriali ed ambientali Mario Desideri Servizio Geografico Regionale Firenze 14-2-2005 www.geografia.toscana.it
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ASPETTI ECOLOGICI E NORMATIVA PER IL CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLE ACQUE CORRENTI: CONFRONTO TRA
DettagliACQUE DI BALNEAZIONE
ACQUE DI BALNEAZIONE SCHEDA INFORMATIVA PUNTO DI CAMPIONAMENTO N. 72 1.1 Dati identificativi 1 Denominazione acqua di balneazione* ISOLA DI ALBARELLA NORD ALBARELLA 2 Id acqua di balneazione* IT005029040006
DettagliALLEGATO 6 CAPITOLATO TECNICO
PROCEDURA APERTA, A RILEVANZA COMUNITARIA, PER L ACQUISIZIONE DI SERVIZI PER LA PROGETTAZIONE, ELABORAZIONE E VALIDAZIONE DI PROCEDURE E DI DATI GEOGRAFICI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO ALLEGATO 6 CAPITOLATO
DettagliCARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 25_SPE
a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 0701101125 * Capo dell Isolalato ovest Isola Palmaria Punta Corvo 49,3 (44,7 costa Golfo 4,6 Palmaria) * Il codice
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore all Ambiente;
Oggetto: Individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola in attuazione della direttiva 91/676/CEE e del D.lgs. 152/99, successivamente modificato con D.lgs. 258/2000. LA GIUNTA REGIONALE
DettagliAnalisi degli spiaggiamenti e delle banquettes in Toscana
Castagneto Carducci, Teatro Roma 8 maggio 2017 Analisi degli spiaggiamenti e delle banquettes in Toscana Cecilia Mancusi & Fabrizio Serena ARPA Toscana, CNR-IAMC biologia, ecologia, metodi di studio biologia,
DettagliEleonora Martorelli, Francesco Latino Chiocci, Francesco Falese CNR IGAG, Roma Università «Sapienza» di Roma, Dipartimento Scienze della Terra
Eleonora Martorelli, Francesco Latino Chiocci, Francesco Falese CNR IGAG, Roma Università «Sapienza» di Roma, Dipartimento Scienze della Terra Protocollo Premessa documento tecnico-operativo di riferimento
DettagliINDICE. Introduzione. 3 Capitolo 1 Cenni di geodesia
INDICE XI Introduzione 3 Capitolo 1 Cenni di geodesia 4 1.1 Le superfici di riferimento: definizioni e caratteristiche 1.1.1 La sfera come superficie di riferimento della Terra, p. 6 1.1.2 L ellissoide
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO EUGENIO MONTALE
GEOGRAFIA CLASSE I SCUOLA PRIMARIA Leggere e capire il mondo; acquisire progressivamente strumenti di lettura della realtà in termini Organizzator i temporali e spaziali (prima, poi, mentre, sopra, sotto,
Dettagli"GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana"
Open Day Perugia 9 luglio 2012 GIS e Modelli Idraulici per il Rischio Idrogeologico "GIS e modelli idraulici per l aggiornamento del PAI in area urbana" Ing. Giorgio Cesari Autorità di bacino del Fiume
DettagliSTUDIO PER L INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE PER LA PESCA DELLE VONGOLE FILIPPINE IN LAGUNA DI. Le Scadenze
STUDIO PER L INTRODUZIONE DI NUOVE ATTREZZATURE PER LA PESCA DELLE VONGOLE FILIPPINE IN LAGUNA DI VENEZIA Le Scadenze Le Restituzioni Il Progetto Il Piano sperimentale PSLPSL PESCA PESCA ED ED INNOVAZIONE
DettagliFigura 1 Foto aerea del sito studiato. L area di interesse archeologico è delimitata dal cerchio rosso.
ALLA SCOPERTA DELLA PUGLIA E DEI SUOI TESORI INVISIBILI: INDAGINI GEOFISICHE E DATABASE ON LINE PER IL SITO DI EGNAZIA ALLEGATO TECNICO Le tecniche geofisiche da oltre 50 anni offrono un importante contributo
DettagliPROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche
PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche IL PROGETTO MIRCA Nasce dalla necessità di raccogliere in un unica sede tutti i Piani di Classificazione Acustica dei comuni
DettagliU.O.D Sistema Informativo Territoriale. Il Sistema Informativo Territoriale a supporto del governo del territorio in regione Campania -
Il Sistema Informativo Territoriale a supporto del governo del territorio in regione Campania - brevi cenni normativi Legge Regionale n.16 del dicembre 2004 - art. 17 Il Sistema Informativo Territoriale
DettagliRegione Lazio. Assessorato Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS) Ipotesi di studio
Regione Lazio Assessorato Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo (ARDIS) Ipotesi di studio TERRARENA: Gestione dei sedimenti sabbiosi del litorale di Terracina
DettagliGruppo Comunale Protezione Civile Matelica
Sistemi di rappresentazione Gli oggetti del mondo reale che vengono normalmente rappresentati in un GIS si trovano sulla superficie terrestre che è curva La rappresentazione cartografica di tali elementi
Dettagli21) FLAVIO ANDO (chalet)
21) FLAVIO ANDO (chalet) QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7 Clima acustico
Dettagli14. BONIFICA DEI SITI INQUINATI
14. BONIFICA DEI SITI INQUINATI Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 349 Piano Provinciale Gestione Rifiuti Pag. 350 Il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti contiene anche il Piano di Bonifica
DettagliLa valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali
Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE
0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)
DettagliARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Metodologie della Ricerca Archeologica ARCHEOLOGIA SUBACQUEA Valeria Salaris - Modulo 2 - Metodi e tecniche 2 Metodi e tecniche 1 Valutazioni preliminari alle scelte di cantiere. Relitto Differenziazione
Dettaglistato della cartografia 2010 REGIONE LAZIO
stato della cartografia 2010 REGIONE LAZIO Assessorato Urbanistica e Territorio - Dipartimento Territorio - Area 1 Sistema Informativo Geografico Indirizzo Via del Giorgione, 129-00147 Roma Telefono/Fax
DettagliIl Sistema Informativo Territoriale Regionale SITR-IDT
SITR-IDT Roma, 22 Settembre 2009 Banca dati ufficiale della Regione Sardegna e relativa infrastruttura per la gestione dei dati territoriali e la loro esposizione attraverso servizi di pubblicazione standard
DettagliLa Rete Natura 2000 in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale
La Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale SIC e Rete Ecologica direttiva habitat - 43/1992/CEE individua
DettagliSERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI
SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle
DettagliCARTOGRAFIA 2 V 1 LA CARTA TRADIZIONALE. È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali
CARTOGRAFIA 2 V 2 P V 3 V 1 π LA CARTA TRADIZIONALE È la rappresentazione sul piano della superficie terrestre secondo determinate norme e segni convenzionali È costituita da un disegno che rappresenta
DettagliCARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO
CARTA DI USO DEL SUOLO DELLA REGIONE LAZIO CHIAVI DI INTERPRETAZIONE Alessandro Cimbelli, Stefano Mugnoli, Rita Galloni, Danilo Moscetta Maggio 2003 Introduzione Il seguente documento descrive, in maniera
DettagliNaples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»
Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Principi fondamentali per un dragaggio ambientalmente sostenibile: dalla caratterizzazione
DettagliInquadramento ittiofaunistico
Dicembre 2014 CARATTERIZZAZIONE DELL ITTIOFAUNA E VERIFICA DELLE CONDIZIONI IDROMORFOLOGICHE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE DI UN PASSAGGIO PER PESCI SU UN OPERA DI PRESA SUL TORRENTE TOSSIET (BACINO
DettagliRegione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 26/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 68 Pag.
26/08/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 68 Pag. 87 di 429 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 5 agosto 2014, n. 554 Adozione del Piano di Gestione
DettagliRete Natura 2000 in Basilicata
Rete Natura 2000 in Basilicata Workshop Regione Basilicata Potenza, 3 luglio 2013 Sala Inguscio Sede Regione Basilicata Antonella Logiurato Ufficio Tutela della Natura Il Sistema Regionale delle Aree Protette
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA
CURRICOLO DI GEOGRAFIA DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA Competenza 1- Riconoscere ed utilizzare organizzazioni spaziali Competenza 2 - Conoscere ed analizzare elementi dello spazio vissuto Competenza
DettagliStato di fatto e tendenze
Storia di Mola Stato di fatto e tendenze Idee, piani e progetti! " BASE ASCOLTO REGOLE Attività legate al progetto CONSULENZA SUPPORTO TECNICO E FORMAZIONE PROGETTAZIONE LOGICA PROGETTAZIONE ESECUTIVA
DettagliL utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit. attività di Pianificazione Territoriale
1 Presentazione L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit attività di Pianificazione Territoriale A cura di Massimo Foccardi Mauro Nordio 2 Realizzazione
DettagliGEOREFERENZIAZIONE DI CARTOGRAFIE STORICHE IN AMBIENTE GIS E LORO VERIFICA MEDIANTE RILIEVI GPS
GEOREFERENZIAZIONE DI CARTOGRAFIE STORICHE IN AMBIENTE GIS E LORO VERIFICA MEDIANTE RILIEVI GPS Valerio BAIOCCHI Keti LELO Università degli studi Roma Tre Centro per lo studio di Roma (CROMA) Progetto:
DettagliNome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale. Disponibilità dati *** 2007 R
SUOLO Uso del territorio Uso del suolo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale Obiettivo Distribuzione delle diverse classi di uso del suolo nel territorio regionale Disponibilità
DettagliREGIONE MARCHE. Servizio Ambiente. P.F. Informazioni Territoriali e Beni Paesaggistici REGIONE MARCHE
Servizio Ambiente P.F. Informazioni Territoriali e Beni Paesaggistici 1 La L.R. 35/1975 1 La Regione concede contributi agli enti locali che intendono realizzare rilievi cartografici secondo le norme tecniche
DettagliSTUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA
REGIONE SICILIANA DIPARTIMENTO CORPO REGIONALE DELLE MINIERE SERVIZIO GEOLOGICO E GEOFISICO STUDIO SULL EROSIONE DELLA COSTA TERRITORIO COMUNALE DI TUSA Dott.ssa Geol. Daniela Alario - Dr. Geol. Giovanni
DettagliI database integrati nel Sistema Informativo del Mare e della Costa dell'emilia-romagna
I database integrati nel Sistema Informativo del Mare e della Costa dell'emilia-romagna Ravenna Perini L., Calabrese L., Luciani P., Lorito S. Sintesi della presentazione il sistema informativo della costa
DettagliTECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Difesa del Suolo Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la Realizzazione del Sistema Informativo del Piano Straordinario
DettagliMINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE DECRETO 16 settembre 2013 Designazione di venti ZSC della regione biogeografica mediterranea insistenti nel territorio della Regione Basilicata,
DettagliRT - Relazioni LT RV DEC - Attività Generale di Decommissioning 01/08/2012 ETQ LT - Sito di Latina
01 LT RV 00487 ETQ-00018326 RT - Relazioni DEC - Attività Generale di Decommissioning 01/08/2012 LT - Sito di Latina Progetto Riqualificazione Area Esterna Antistante Ex Pontile - Relazione Idrologica
DettagliIndice. Approccio concettuale. Procedura operativa
Introduzione... pag. 1 Parte A Approccio concettuale 1 Tipi di monitoraggio... pag. 13 1.1 Stato attuale... pag. 13 2 Monitoraggio operativo finalizzato... pag. 19 2.1 Obiettivi del monitoraggio... pag.
DettagliCompetenza chiave COMPETENZA DI BASE IN GEOGRAFIA CLASSE I
Competenza chiave CLASSE I Competenze specifiche Orientarsi nell'ambiente scolastico; Riconoscere le funzioni di locali e arredi e le regole di utilizzo degli spazi scolastici. Riconoscere la propria posizione
DettagliPiani Urbanistici Comunali in adeguamento al P.P.R.; le conoscenze territoriali di base. Strategie e Programmi
Enti locali, finanze e urbanistica Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia Piani Urbanistici Comunali in adeguamento al P.P.R.; le conoscenze territoriali
DettagliDETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011
DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ELIZIA URBANISTICA E AMBIENTE Nr. 316 DEL 30/07/2011 OGGETTO: APPROVAZIONE VALUTAZIONE INCIDENZA DEL P.A.E. - PIANO ATTIVITÀ ESTRATTIVE COMUNALE - pag.1 nr.
DettagliREGIONE LAZIO. Assessorato Urbanistica e Territorio - Dipartimento Territorio - Area 1 Sistema Informativo Geografico
REGIONE LAZIO Assessorato Urbanistica e Territorio - Dipartimento Territorio - Area 1 Sistema Informativo Geografico Indirizzo Via del Giorgione, 129-00147 Roma Telefono/Fax 0651685922 / 0651685921 E-Mail
DettagliLA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA
Workshop LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA 2000 8 luglio 2015 - Palermo La pianificazione integrata delle Aree Naturali Protette e dei siti della
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione generale per i porti S.I.D. SISTEMA INFORMATIVO DEMANIO MARITTIMO Guida alla compilazione del Modello Domanda D1 (Parte Tecnica: ancoraggio, ormeggio
DettagliDirezioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte. VAS nel processo di pianificazione
Direzioni regionali - Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Edilizia - Ambiente ARPA Piemonte VAS significato e norme Lucia Brizzolara - Giuseppina Sestito Settore Sistema Informativo Ambientale
Dettagli(Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE
Prot. 1976 del 18 novembre 2013 N U L L A (Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE Viste le Leggi Regionali 47/1982 (e succ. modificazioni ed
DettagliElementi di cartografia
Elementi di cartografia Corso per operatore o e assistente del distacco artificiale di valanghe Modulo 2b AINEVA Centro di Protezione Civile di Canazei Alba di Canazei -TN 25-29 29 Ottobre 2010 Marco Gadotti
DettagliIng. Maurizio Ponte Progettazione e realizzazione degli interventi di adeguamento dell'imbarcazione JACK
Ing. Maurizio Ponte Progettazione e realizzazione degli interventi di adeguamento dell'imbarcazione JACK finalizzati all'allestimento di un impianto pilota per le attività di dimostrazione e convalida
DettagliRegione. Regione Calabria. Comune Comune di Rogliano di (CS) ... PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO MINIEOLICO EX SCUOLA MATERNA "POVERELLA"
POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico LINEA DI ATTIVITÀ 1.3 INTERVENTI A SOSTEGNO DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI NELL AMBITO DELL EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI E UTENZE
DettagliLe misure per il recupero morfologico della Laguna di Venezia
della Laguna di Venezia alle Opere Pubbliche del Veneto, Le Misure previste dal Interregionale alle Opere Pubbliche (ex Magistrato alle Acque) riguardano la gestione dal punto di vista idromorfologico
DettagliAttività idro-oceanografica della Marina Militare e i suoi risvolti in ambito civile (Dual Use)
Istituto Idrografico della Marina Attività idro-oceanografica della Marina Militare e i suoi risvolti in ambito civile (Dual Use) Catania, Mercoledì 2 dicembre 2015 C.V. Enrico ANTONINO Istituto Idrografico
DettagliViamare PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER CONOSCERE IL MARE E LA FASCIA COSTIERA
Viamare PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER CONOSCERE IL MARE E LA FASCIA COSTIERA LE ATTIVITA Classi prime elementari I Ricordi del mare Conoscenza degli organismi marini scelti fra quelli più comuni.
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio); Sottobacino : Tevere area urbana di Roma; Asta fluviale: Tevere; Tratto in dissesto: tratto
DettagliSpecifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po
Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po Specifica per la ricostruzione dei confini del demanio fluviale sulla base
Dettagli