Rilievo e caratterizzazione delle Praterie di Posidonia antistanti le coste della Regione Lazio e dei principali popolamenti marini costieri

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1 CONVENZIONE tra REGIONE LAZIO ed UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO Rilievo e caratterizzazione delle Praterie di Posidonia antistanti le coste della Regione Lazio e dei principali popolamenti marini costieri ALLEGATO TECNICO Introduzione Le praterie di Posidonia oceanica lungo le coste della Regione Lazio Le praterie di Posidonia hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema del bacino mediterraneo. Esse sono uno dei produttori primari di ossigeno e di sostanze organiche, inoltre sono fondamentali per la sopravvivenza di numerose specie di vegetali ed animali, costituendo l habitat per questi organismi marini che trovano tra le sue foglie condizioni ottimali per la riproduzione e l'alimentazione. Le praterie di Posidonia inoltre, stabilizzando il substrato, attenuano i fenomeni erosivi del mare sulle coste e stabilizzano i fondali. Nel bacino del Mediterraneo si sta assistendo ad una progressiva regressione delle praterie, con effetti destabilizzanti per l'equilibrio dell'intero ecosistema marino. Le cause sono importanti fattori di disturbo indiretti, come la cementificazione e l alterazione della linea di costa, l'eutrofizzazione e l aumento di torbidità delle acque, le modificazioni della circolazione delle acque e del regime sedimentario, e di disturbo diretti come gli effetti delle reti "a strascico" che illegalmente operano sottocosta, gli ancoraggi, ecc. Le coste laziali presentano una grande eterogeneità di condizioni ambientali: coste sabbiose e rocciose, acque eutrofiche in prossimità dei fiumi ed oligotrofiche al largo; centri urbani, turistici e commerciali che coabitano con aree marine protette. Importanti attività di pesca svolte con numerosi attrezzi della piccola pesca convivono, spesso in conflitto, con l attività di pesca industriale, quella a strascico soprattutto. In questo contesto le praterie di Posidonia oceanica presentano differenti condizioni di salute e sono sottoposte ad aggressioni di diverso tipo. Esse sono presenti a nord della foce del Tevere, a partire dalle secche di Torre Flavia fino ai confini con la Toscana e a sud della foce del Tevere, a partire dalle secche di Tor Paterno e poi, con qualche interruzione, da Torre Astura a Sperlonga. Praterie sono poi presenti intorno alle isole pontine (Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene e S. Stefano). Una prima cartografia, in scala 1: delle praterie di Posidonia presenti lungo l intera costa laziale è stata effettuata agli inizi degli anni 90 dall Università di Roma La Sapienza su finanziamento della Regione Lazio (Il Mare del Lazio, 1995). Successive indagini sono state svolte, sempre su scala regionale, tra il 1990 e il 1994 (Diviacco et al., 2001). Recentemente, la problematica dell erosione costiera e dei previsti lavori di ripristino dei litorali mediante ripascimento con sabbie relitte, ha reso necessario effettuare indagini di caratterizzazione ambientale dei siti prima del prelievo di sabbie e dei ripascimenti, e indagini di monitoraggio dei siti stessi durante e dopo le opere. Proprio in questo ambito, grazie alla collaborazione tra Università di Roma e Regione Lazio, è stato possibile realizzare una cartografia aggiornata ( ) di alcune delle praterie di Posidonia laziali. Si è così studiato in dettaglio la prateria della zona di Montalto di Castro; qui la prateria parte da pochi metri di profondità (5-6 m) e si estende fino a circa m, per lasciare il posto ad estese aree di matte morta, indice di un importante fenomeno di regressione ai danni del margine inferiore.

2 Nel Lazio meridionale uno studio appena terminato ha evidenziato, basandosi su dati storici, come le praterie di P. oceanica comprese tra il Circeo e Sperlonga siano regredite di circa il 60 % della loro estensione dal 1960 ad oggi, con una perdita di circa ettari in poco meno di 50 anni. Situazione opposta quella delle isole pontine, situate a circa 20 miglia di distanza dalla costa continentale del Circeo. Su questi fondali le praterie di Posidonia sono ancora in ottimo stato di salute. Rispetto a studi effettuati alla fine degli anni 80, indagini effettuate nel 2005 intorno alle isole di Ventotene e S. Stefano evidenziano una situazione di sostanziale equilibrio, non solo nella estensione delle praterie ma soprattutto nella densità delle piante, sempre a livelli molto alti, e nella scarsa presenza di matte morta, indice dell assenza di una situazione di degrado. I fattori di impatto che agiscono sulle praterie laziali sono vari: intorbidimenti causati da scarichi di depuratori o da fenomeni erosivi su litorali terrosi, attività di pesca a strascico illegali, gli ancoraggi indiscriminati. Proprio per la loro sensibilità, le praterie sono un ottimo indicatore delle modificazioni in atto lungo la fascia costiera. La normativa di riferimento La Regione Lazio, con Deliberazione n. 497 del 03/07/2007, ha deciso di costituire la rete Regionale per il monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna secondo le metodologie indicate dal Ministero dell Ambiente e del Territorio e della Commissione Europea. Questa rete di monitoraggio dovrebbe, tra le altre cose, provvedere al monitoraggio dello stato di conservazione delle specie e degli habitat di interesse comunitario i cui risultati devono essere periodicamente comunicati, tramite il Ministero dell Ambiente e del Territorio, alla Commissione Europea. A seguito di questo provvedimento, la Regione Lazio, attraverso le proprie strutture, e in particolare l Osservatorio Regionale per la Biodiversità (DGR 336/2005) ed il Centro di Monitoraggio GIZC (Det.Dir. B5254/2007), si sta fornendo di una banca dati di informazioni e tematismi al fine di incrementare il proprio Sistema Informativo Regionale Ambientale SIRA/PFR. La normativa comunitaria di riferimento è la direttiva Habitat (Direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla "Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche"), che ha lo scopo di contribuire alla protezione della biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatica nel territorio comunitario, tenuto conto delle diverse esigenze economiche, sociali, culturali. Le attività di monitoraggio previste dalla Direttiva Habitat e dalla DGR 497/07 hanno il fine di verificare, con periodicità stabilita, lo stato di conservazione degli habitat e delle specie della flora e della fauna nelle aree naturali protette e nei siti di importanza comunitaria (SIC) della Direttiva Habitat. Attualmente, tutte le praterie di Posidonia della costa laziale sono considerate come habitat di interesse marino incluso nella Direttiva Habitat (codice 1120) e dichiarate pertanto Siti di Interesse Comunitario (SIC) dalla Regione Lazio. Nel seguente elenco si riportano le praterie di Posidonia oceanica attualmente incluse nelle zone SIC e la loro estensione, come riportata nei documenti ufficiali e riferiti ai primi anni novanta.

3 AREA sup. (ha) IT SIC Fondali tra le foci dei Fiumi Chiarone e Fiora 1761,9 IT SIC Fondali antistanti Punta Morelle 1111,9 IT SIC Fondali tra le foci del Torrente Arrone e del Fiume Marta 1266,41 IT SIC Fondali tra Marina di Tarquinia e Punta della Quaglia 845,32 IT SIC Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara 434,7 IT SIC Fondali tra Punta del Pecoraro e Capo Linaro 746,1 IT SIC Fondali antistanti S. Marinella 952,2 IT SIC Secche di Macchiatonda 1566,5 IT SIC Secche di Torre Flavia 865,7 IT SIC Secche di Tor Paterno 26,79 IT SIC Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere 831,1 IT SIC Fondali tra Capo Portiere e Lago di Caprolace 1939,3 IT SIC Fondali tra Capo Circeo e Terracina 3376,77 IT SIC Fondali tra Terracina e Lago Lungo 1800,34 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Palmarola 926,9 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ponza 1011,8 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Zannone 304,6 IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ventotene 520,98 IT SIC Fondali circostanti l'isola di S. Stefano 51,57 Come accennato in precedenza, lo stato delle conoscenze su queste praterie risale per lo più ai primi anni 90. Solo per alcune di esse si dispone di informazioni aggiornate al E le praterie studiate di recente (Marina di Montalto e Circeo Sperlonga) mostrano evidenti segni di regressione. Per altre praterie (isole pontine) le condizioni sembrano essere nettamente migliori.

4 Il progetto Cartografia aggiornata delle Praterie di Posidonia oceanica (PPO) Il presente progetto propone il completamento della cartografia delle Praterie di Posidonia oceanica (PPO) presenti lungo la piattaforma laziale, con la definizione della estensione, dei margini superiori ed inferiori e dello stato di salute di ogni prateria (copertura, densità fogliare, presenza di matte morta). In particolare saranno ridefinite le aree dei SIC alla luce degli studi più recenti e dei nuovi metodi di indagine (MultiBeam, Side Scan Sonar, ROV). Questo permetterà un aggiornamento dello stato di conservazione di tale habitat nei siti di importanza comunitaria (SIC) della Direttiva Habitat e la mappatura e la caratterizzazione di aree incluse nei SIC ma attualmente ancora senza una cartografia di dettaglio. Le indagini previste permetteranno inoltre l identificazione di aree ove è presente la Posidonia, ma che attualmente non sono incluse nelle zone SIC della Regione Lazio (recenti studi effettuati nell ambito di progetti di monitoraggio ambientale nella Regione hanno evidenziato la presenza di alcune di queste aree). Le aree che saranno oggetto di studio sono le seguenti: AREA IT SIC Fondali tra le foci dei Fiumi Chiarone e Fiora IT SIC Fondali antistanti Punta Morelle IT SIC Fondali tra Punta S. Agostino e Punta Mattonara IT SIC Fondali tra Punta del Pecoraro e Capo Linaro IT SIC Fondali antistanti S. Marinella IT SIC Secche di Macchiatonda IT SIC Secche di Torre Flavia IT SIC Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere IT SIC Fondali tra Capo Portiere e Lago di Caprolace IT SIC Fondali circostanti l'isola di Palmarola IT SIC Fondali circostanti l'isola di Ponza IT SIC Fondali circostanti l'isola di Zannone Per un totale di circa ha.

5 Sono escluse le praterie del Lazio meridionale, quelle cioè comprese tra Sperlonga e il Circeo, per le quali sono disponibili dati aggiornati al 2006 e quelle delle isole di Ventotene e S. Stefano, oggetto di uno specifico studio effettuato nel 2006 nell ambito dell Area Marina Protetta. Analogamente, in quanto inserita nella AMP Secca di TorPaterno, è esclusa la prateria di questo sito. E altresì esclusa la prateria antistante Marina di Tarquinia, anche essa oggetto di un recente lavoro di caratterizzazione e monitoraggio. La metodica impiegata sarà quella messa a punto da oramai diversi anni per questo tipo di mappatura (Ardizzone, 1992; Ardizzone e Belluscio, 1993, 1995, 1996a, 1996b; Ardizzone et al., 2003, 2006; Bianchi et al. 2003; Buia et al. 2003; Diviacco e Coppo, 2006; Somaschini et al., 1998). Le metodiche di rilevamento finalizzato alla cartografia degli ambienti marini prevedono l utilizzo integrato di diverse tecniche, che da sole non sarebbero sufficienti a garantire una precisione adeguata alla scala e alla finalità del lavoro. I diversi metodi hanno, infatti, un diverso significato secondo l ambiente da esplorare e della scala di restituzione finale. Se la fascia più costiera fino ad una decina di metri di profondità può essere ad esempio ben descritta utilizzando la tecnica aerofotogrammetrica, profondità maggiori devono essere esplorate con sonar a scansione laterale. Inoltre, per aree in cui si richiede un maggior dettaglio, è necessario utilizzare telecamere subacquee, trainate o a controllo remoto (ROV, Remotely Operated Vehicle) e/o ricercatori subacquei. In dettaglio, il completamento della cartografia in scala 1: delle praterie di Posidonia presenti lungo la piattaforma continentale laziale sarà effettuato con l ausilio di tecniche miste quali fotografie aeree e il Side Scan Sonar per definire con esattezza estensioni e confini delle praterie, di Remote Operated Vehicle s (ROVs) per verificare la tipologia della prateria, la sua copertura, la presenza di matte morte e di immersioni subacquee per meglio definire, laddove necessario, lo stato di salute delle praterie stesse e la tipologia e profondità dei limiti superiori ed inferiori. La campagna di caratterizzazione morfologica sarà eseguita con strumentazione Side Scan Sonar eseguita con posizionamento DGPS-RTK se nell ambito di copertura strumentale, diversamente solo con il DGPS previa pianificazione delle linee di acquisizione. Durante l acquisizione si manterranno le rotte più rettilinee possibili ad una velocità media di 3 nodi e non saranno acquisiti dati alla virata. Si precisa che l acquisizione dei dati morfologici normalmente ( salvo diversa disposizione) sarà essere eseguita con una frequenza operativa di 100Khz con range 150 metri per canale ed un TVG Range pari a 100 Khz nonché un overlap pari circa il 10%, salva diversa disposizione. Il processing dei dati SSS dovrà essere eseguita dimensionando il numero di pixel/metro in relazione alla risoluzione correlata al range di acquisizione, di norma 4pixel/m per le restituzioni 1: Il rilievo acquisito in WGS 84 dovrà essere restituito mosaicato e su supporto magnetico in scala 1:1 nella proiezione piana Trasversa di Mercatore nei sistemi WGS 84 e Gauss Boaga nel fuso di appartenenza e nel sistema UTM 33 ED 50 Fuso Est in conformità al sistema cartografico regionale attualmente in uso dalla Regione Lazio. Il formato raster sarà geotiff o altro che sarà preventivamente concordato. La metodica delle videocamere subacquee prevede il traino da parte di una imbarcazione appoggio di una videocamera filoguidata in grado di riprendere le immagini dei fondali, registrando contemporaneamente rotta e profondità. In questo modo è possibile esplorare ampie porzioni di fondale con estrema precisione nella interpretazione del dato e con un alta velocità di esecuzione.

6 Tecnici subacquei saranno impiegati per le analisi di dettaglio sulla prateria. Per questo ultimo aspetto in particolare saranno prese in considerazione: densità (fasci fogliari per metro quadro); ricoprimento (percentuale di fondale ricoperto dalla Posidonia); Nel corso delle indagini è prevista anche una prima individuazione delle altre specie inserite nelle varie direttive comunitarie al fine di arrivare a completare l elenco delle specie marine protette, da proteggere o da gestire con attenzione dalla Regione. Elaborati consegnati: Oltre alle relazioni cartacee, tutti i dati raccolti saranno forniti in formato elettronico idoneo per il loro inserimento ed integrazione nel Sistema Informativo Regionale Ambientale SIRA/PFR per il successivo invio al Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio e all ISPRA. In particolare, sarà fornita la seguente cartografia: - Cartografia 1: (formato digitale secondo specifiche da concordare con la Regione Lazio) della distribuzione e stato delle praterie di Posidonia oceanica comprensivadelle praterie non ancor inserite nei SIC della Regione. - Cartografia del rilievo SSS opportunamente mosaicato - Modello digitale della densità (fasci fogliari per metro quadro) - Modello digitale della ricoprimento (percentuale di fondale ricoperto dalla Posidonia) - Descrizione delle caratteristiche delle diverse praterie, del loro stato di conservazione, delle minacce e necessità di gestione. - Note sulle specie protette, da proteggere o da gestire con la loro distribuzione così come previste nell ambito delle Direttive Comunitarie. Le principali tipologie di habitat marini costieri da rappresentare saranno quelle che vanno dal limite superiore del Piano infralitorale fino alla profondità di circa 50 m, partendo dalla classificazione delle biocenosi mediterranee di PÉRÈS e PICARD (1964) e delle sue successive revisioni e integrazioni, tra cui quella di AUGIER (1982) e MEINESZ et al. (1983). Non sono inclusi nell indagine i popolamenti marini dei Piani sopralitorale e medio litorale. La struttura degli attributi relativa agli elementi primitivi geometrici nello spazio planimetrico saranno desunti dal formulario standard per la raccolta dei dati Natura 2000 tra cui si evidenziano seguenti elementi caratterizzanti: o Prateria di Posidonia oceanica (prevalentemente su matte); o Prateria di Posidonia oceanica (prevalentemente su sabbia); o Posidonia oceanica tra e su roccia; o Matte morta di Posidonia oceanica; o Mosaico di Posidonia oceanica viva e matte morta; o Prato di Cymodocea nodosa; In ogni caso si farà riferimento sarà il Data Specifications" deliverable D2.3: Definition of Annex Themes and Scope

7 Atlante dei fondali marini costieri del Lazio Al termine del lavoro di cartografia proposto, con il quale la Regione Lazio ridurrà le lacune sulla cartografia degli habitat marini costieri regionali, e di P. oceanica in particolare, è prevista la realizzazione di un volume di presentazione dei dati raccolti e di quelli conosciuti relativi alle biocenosi bentoniche costiere laziali. La redazione di questo volume di sintesi rappresenterà uno strumento conoscitivo su base informatica e cartacea sia per l'attuazione di quanto previsto dalla Direttiva Habitat sulla tutela e la gestione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), sia per garantire la migliore integrazione tra pianificazione degli usi e tutela dell'ambiente, limitando l'insorgere di conflittualità tra norme di tutela e progetti di interventi sulla costa. Il volume comprenderà una parte descrittiva e una cartografica (ridotta in scala 1: per esigenze pratiche di consultazione), dei principali popolamenti marini costieri del Lazio ed una serie di informazioni tecnico-scientifiche, normative e gestionali, potenzialmente utili per le Amministrazioni pubbliche, Operatori del settore, Ricercatori, Ambientalisti ed Appassionati. Tutte le informazioni saranno disponibili altresì in un formato digitale nei seguenti formati :utile e conforme all uso nei sistemi GIS indicati dalla Regione Lazio (database) Il titolo provvisorio potrebbe essere: Atlante dei fondali marini costieri del Lazio. L approccio sarà il seguente: a) Analisi della bibliografia esistente (pubblicazioni scientifiche, studi di impatto ambientale, relazioni e indagini ambientali in genere), per ottenere un quadro conoscitivo che sia il più dettagliato possibile, per le finalità dell Atlante; b) Elaborazione dei dati bibliografici della precedente fase a), scannerizzazione e georeferenziazione delle carte tematiche e standardizzazione delle tipologie rappresentate e della simbologia; c) Selezione delle immagini aerofotogrammetriche dal Repertorio Cartografico Regionale, per individuare quelle più idonee all interpretazione della morfologia sommersa e dei popolamenti marini; d) Interpretazione delle immagini aeree e delle ortofoto digitali e digitalizzazione preliminare dei tematismi rilevati; e) Integrazione dei dati pregressi con quelli raccolti nel corso della campagna di rilevamento prevista nel progetto di caratterizzazione delle praterie di Posidonia e illustrato in precedenza; f) Restituzione finale su carta e su supporto informatico dei tematismi nell Atlante dei fondali marini costieri del Lazio, costituito da carte a colori, corredato di note esplicative e relazione di commento. Tutte le informazioni acquisite attraverso le varie metodologie di indagine descritte, saranno integrate ed analizzate insieme attraverso l uso di strumenti GIS concordati con la Regione Lazio. In base alle informazioni ottenute dalle fonti sopra descritte ed in relazione allo scopo dell Atlante, saranno individuate le tipologie di habitat da rappresentare cartograficamente e la scala di restituzione finale. La scala in rapporto di 1: in relazione alle vaste proporzioni dell area ed agli scopi pianificatori e gestionali regionali, consente un buon dettaglio e costituisce il miglior compromesso, anche in relazione alla precisione determinata dalle metodiche utilizzate.

8 Le carte saranno realizzate in base al riferimento Datum WGS 84. Su ogni tavola sarà sovrapposto il reticolo con le coordinate geografiche, riferite alla proiezione di Gauss.Boaga e saranno indicate le isobate dei 10, 20, 30, 50 e 100 m, tratte dalla cartografia dell Istituto Idrografico della Marina. Oltre alla distribuzione degli habitat, le carte riporteranno altre informazioni di interesse gestionale, come ad esempio l estensione dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle aree protette marine, la presenza di strutture artificiali sommerse per ripopolamento ittico. Requisiti per la restituzione digitale I dati digitali geografici saranno restituiti su supporto magnetico senza riduzione in scala (1:1), con scala nominale di elaborazione e processing dichiarata, nel sistema ETRS98 e nella proiezione piana Trasversa di Mercatore nel sistema WGS 84, nel fuso di appartenenza nonché nel sistema UTM 33 ED 50 in conformità al sistema cartografico regionale. La cartografia digitale sarà restituita in formato shp o sdf mentre i DTM in formato grd, ESRI ASCII o raster. I dati digitali geografici saranno strutturati in conformità alla Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio n 2007/2/CE del 14/03/2007 INSPIRE. Per il sistema di riferimento planimetrico si farà riferimento all allegato 1 punto 1 della citata Direttiva Sistemi di coordinate Per il sistema di riferimento altimetrico e la struttura dei modelli digitali si farà riferimento all allegato 2 punto 1 della citata Direttiva Elevazione Per la categoria tematica si farà riferimento all allegato 1 punto 9 della citata Direttiva Siti Protetti. Per le specifiche il documento di riferimento sarà il Data Specifications" deliverable D2.3: Definition of Annex Themes and Scope Tempi previsti e consegne: Le attività della convenzione, salvo diversi successivi accordi, avranno termine entro 600 gg (venti mesi circa) dalla firma del contratto. Le attività e le relative consegne sono così previste: 1 consegna entro 45 gg : POC - Programma operativo della Convenzione con descrizione delle attività operative da eseguire (mappa generale della cartografia da produrre, legende fondamentali, standard di acquisizione e riproduzione, tempistica di dettaglio delle attività di rilievo, ecc.) 2 consegna entro 90 gg : 1 rapporto operativo con descrizione dell avvio delle attività di rilievo SSS e Multibeam e dei primi risultati ottenuti 3 consegna entro 180 gg: 2 rapporto operativo con consegna dei primi stralci esempio di cartografia (zona Torre Astura-Circeo e zona Montalto-Tarquinia) 4 consegna entro 270 gg : 3 rapporto operativo con consegna dei primi stralci esempio di Atlante cartografia (zona Torre Astura Circeo e zona Montalto-Tarquinia)

9 5 consegna entro 450 gg: Cartografia Regionale delle PPO e Atlante dei fondali marini costieri del Lazio per la provincia di Latina predisposti per la stampa a cura della Regione Lazio Consegna finale entro 600 gg: Cartografia Regionale delle PPO e Atlante dei fondali marini costieri del Lazio per le province di Viterbo e Roma predisposti per la stampa a cura della Regione Lazio Attività a carico dell Università Salvo diversi accordi, si ritengono a carico dell Università le seguenti attività specifiche: - Indagine bati-morfologica mediante Multibeam o Unibeam - Indagine Side Scan Sonar - Indagini ROV ed immersioni di verifica e controllo Attività a carico della Regione Lazio Salvo diversi successivi accordi, si ritengono a carico della Regione le seguenti attività: Costi previsti: - Fornitura delle foto aeree dal Repertorio Regionale - Stampa dell Atlante sugli habitat marini del Lazio e divulgazione Il costo previsto al netto di IVA per le attività proposte è pari a: o cartografia delle praterie di Posidonia oceanica del Lazio, con ridefinizione delle aree SIC attuali e identificazione di nuove aree SIC ,00 euro o redazione dell Atlante sugli habitat marini del Lazio su base digitale ,00 euro Totale (IVA esclusa) ,00 euro I pagamenti verranno effettuati secondo il seguente schema: 1 consegna entro 45 gg. 15% (45.000,00 euro + IVA) 2 consegna entro 90 gg : 20% (60.000,00 euro + IVA) 3 consegna entro 180 gg:..10% (30.000,00 euro + IVA) 4 consegna entro 270 gg :..15% (45.000,00 euro + IVA) 5 consegna entro 450 gg:..20% (60.000,00 euro + IVA) Consegna finale entro 600 gg:.20% (60.000,00 euro + IVA)

10 Bibliografia di riferimento ARDIZZONE G.D., Cartografia bentonica con sistemi video controllati a distanza. Oebalia, XVII, suppl.,: ARDIZZONE G.D. e A. BELLUSCIO, Cartografia delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste laziali. Oebalia, XVI (2), Suppl.: ARDIZZONE G.D. e A. BELLUSCIO, Le praterie di Posidonia oceanica lungo le coste laziali. In: Il mare del Lazio. Università degli Studi di Roma - Regione Lazio: ARDIZZONE G.D., G.B. LA MONICA, R. RAFFI, Carta della distribuzione dei sedimenti e delle praterie di Posidonia oceanica - Lazio. In: Il mare del Lazio. Università di Roma La Sapienza - Regione Lazio. ARDIZZONE G.D., BELLUSCIO A., FABI G., Cartografia delle biocenosi bentoniche del tratto di mare antistante il Monte Conero. In: L area antistante il Promontorio del Monte Conero. A cura di Fabi G., Marini M., Palladino S. Quaderni dell Istituto Ricerche Pesca Marittima, CNR Ancona, Vol. 1 Nuova Serie: ARDIZZONE GD., A. BELLUSCIO, L. MAIORANO, Long-term change in the structure of a Posidonia oceanica landscape and its reference for a monitoring plan. Marine Ecology, 27: BIANCHI C.N., ARDIZZONE G.D., BELLUSCIO A., COLANTONI P., DIVIACCO G., MORRI C., TUNESI L., La Cartografia del Benthos. In: Manuale di metodologie di campionamento e studio del benthos marino mediterraneo. Gambi M.C. e Dappiano M. (Eds.). Biol. Mar. Medit., 10 (suppl.): BUIA M.C. GAMBI M.C., DAPPIANO M I sistemi a fanerogame marine. Biologia Marina Mediterranea, 10: DIVIACCO G. e S. COPPO Atlante degli Habitat Marini della Liguria. Catalogo dei beni naturali. Regione Liguria. 83 tavole cartografiche + CD. ICRAM, 2001 Metodologie analitiche di riferimento. Programma di monitoraggio e controllo dell ambiente marino-costiero. Ministero dell ambiente e della tutela del Territorio. SOMASCHINI A., N MARTINI., M.F GRAVINA., A BELLUSCIO., CORSI F., ARDIZZONE G.D., Characterization and cartography of some Mediterranean soft-bottom benthic communities (Ligurian Sea, Italy) Scientia Marina, 62 (1-2)

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