Il ruolo di sorveglianza igienicosanitaria e nutrizionale svolto dai SIAN.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il ruolo di sorveglianza igienicosanitaria e nutrizionale svolto dai SIAN."

Transcript

1 Verduno 9 marzo 2010 Alimentazione negli Ospedali e nelle RSA: come strutturare il servizio. Il ruolo di sorveglianza igienicosanitaria e nutrizionale svolto dai SIAN. Marcello Caputo Regione Piemonte Settore Promozione della salute e interventi di prevenzione individuale e collettiva

2 Servizio Igiene Alimenti e nutrizione nella Ristorazione collettiva Area Igiene Alimenti (Sicurezza alimentare) Controllo ufficiale alimenti Sorveglianza MTA Tulela acque destinate al consumo umano Area nutrizione Sorveglianza/vigilanza nutrizionale Prevenzione nutrizionale Informazione/formazione Miglioramento qualità capitolati

3 Attività di controllo ufficiale Normativa pacchetto Igiene Le responsabilità, l autocontrollo e i controlli ufficiali La responsabilità della sicurezza dell alimento è degli operatori del settore alimentare Gli operatori hanno l obbligo di applicare l autocontrollo secondo il sistema HACCP I controlli devono integrare il sistema di garanzia della sicurezza alimentare (sinergia tra autocontrollo e controllo ufficiale)

4 Il sistema della sicurezza alimentare regionale Strumenti: Piano regionale integrato Sicurezza Alimentare Sistemi Informativi Sistema di allerta Sorveglianza MTA

5 Il Piano regionale integrato della sicurezza alimentare ( PRISA) della Regione Piemonte L obiettivo è : una interfaccia unica con le imprese alimentari interventi di controllo ufficiale integrati, capaci di evitare la moltiplicazione di verifiche e ispezioni relative ad aspetti parziali uniformità nei metodi e strumenti (verifica, ispezione, audit, campionamenti, monitoraggio, sorveglianza) efficienza dell azione di controllo In prospettiva si prefigge di migliorare: le funzioni epidemiologiche di valutazione del rischio, e dell efficacia dell azione di controllo la promozione della salute in ambito alimentare. la formazione degli alimentaristi;

6 PRISA- Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione

7 Vigilanza incrociata ASL ASO- RSA Bollettino Ufficiale n. 04 del 24 / 01 / 2008 Deliberazione della Giunta Regionale 21 dicembre 2007, n per le motivazioni in premessa esplicitate: - di stabilire, per le ragioni di cui alle premesse, che, con decorrenza 1 febbraio 2008, le attività di vigilanza sulle strutture a gestione diretta delle Aziende Sanitarie Regionali vengano attribuite ai Servizi di prevenzione di un Azienda diversa rispetto a quella cui compete la gestione della struttura stessa, secondo quanto indicato nel prospetto allegato al presente provvedimento a farne parte integrante e sostanziale (Allegato A); - (omissis)

8 Azienda sanitaria che gestisce la struttura Azienda sanitaria cui compete l intervento di vigilanza ASL TO1 ASL TO2 ASL TO3 ASL TO4 ASL TO5 ASL VC ASL BI ASL NO ASL VCO ASL CN1 ASL CN2 ASL AT ASL AL ASO C.T.O. Maria Adelaide di Torino ASO O.I.R.M./S. Anna di Torino ASO S. Croce e Carle di Cuneo ASO SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria ASO Ordine Mauriziano di Torino ASOU San Giovanni Battista di Torino ASOU San Luigi di Orbassano ASOU Maggiore della Carità di Novara ASL TO5 ASL TO4 ASL TO5 ASL TO1 ASL CN1 ASL NO ASL VC ASL VCO ASL BI ASL TO3 ASL AL ASL CN2 ASL AT ASL TO3 ASL TO5 ASL AL ASL CN1 ASL TO3 ASL TO4 ASL TO5 ASL BI

9 Il controllo ufficiale Valorizzare l AUDIT Classificazione delle imprese in base al rischio Attribuzione di un punteggio di rischio Programmazione e frequenza dei controlli in funzione del rischio specifico Costo/finanziamento dei controlli ufficiali proporzionale alla frequenza dei controlli /ricontrolli

10 AUDIT Regolamento (CE) N. 882/2004 Art. 2 un esame sistematico e indipendente per accertare se determinate attività e i risultati correlati siano conformi alle disposizioni previste, se tali disposizioni siano attuate in modo efficace e siano adeguate per raggiungere determinati obiettivi Audit sulle autorità competenti art 4 punto 6 Audit sulle imprese alimentari art 10 Audit sugli organi di controllo E uno strumento di controllo della conformità e di valutazione dell adeguatezza delle attività previste (obbligatorio per il Reg 854/04)

11 Il controllo ufficiale Valorizzare l AUDIT Classificazione delle imprese in base al rischio Attribuzione di un punteggio di rischio Programmazione e frequenza dei controlli in funzione del rischio specifico Costo/finanziamento dei controlli ufficiali proporzionale alla frequenza dei controlli /ricontrolli

12

13 Sistema informativo

14 Ristorazione collettiva attività di controllo 2008

15 Sorveglianza MTA- Episodi /casi 2008

16 Sorveglianza MTA- Luoghi di insorgenza

17 Sorveglianza MTA- Alimenti sospetti

18 Sorveglianza MTA- Fattori di rischio

19 Dalla vigilanza al controllo PROGRAMMAZIONE (obiettivi, attività, risultati) EFFICACIA APPROPRIATEZZA EQUITA INDIPENDENZA DOCUMENTAZIONE TRASPARENZA INTEGRAZIONE

20 Cambiamenti L operatore del settore alimentare (OSA) è responsabile della sicurezza che deve garantire attuando procedure predefinite e verificandone l efficacia. L autorità competente esegue controlli periodici in base al rischio verificando più i processi che i prodotti Con una programmazione regionale e locale basata sull analisi dei rischi Con attenzione a rischi emergenti

21 Alimento a rischio evoluzione del significato Regolamento 178/02/CE Art. 14 Gli alimenti a rischio non possono essere immessi sul mercato: se sono dannosi per la salute se sono inadatti per il consumo umano Per la definizione di alimento a rischio si considerano A) Le condizioni d uso normali dell alimento da parte del consumatore in ciascuna fase della produzione della trasformazione e della distribuzione B) Le informazioni messe a disposizione del consumatore comprese le informazioni riportate in etichetta o altre informazioni generalmente accessibili al consumatore sul modo di evitare specifici effetti nocivi per la salute da un alimento o categoria di alimenti

22 Alimento a rischio evoluzione del significato Alimento dannoso per determinare se un alimento è dannoso si considerano :..effetti immediati, a breve e lungo termine sulla salute della persona che consuma l alimento ed anche su quella dei discendenti effetti tossici cumulativi di un alimento. la particolare sensibilità, sotto il profilo della salute, di una specifica categoria di consumatori, nel caso in cui l alimento sia destinato ad essa

23 Allergeni Gestione del rischio delle diete speciali per allergie ed intolleranze

24 Passaggi per gestire le diete speciali Predisposizione/ valutazione di menu specifico Vigilanza sulla corretta applicazione delle procedure di preparazione e somministrazione e sulla corretta impostazione del piano di autocontrollo Formazione specifica per il personale addetto alla manipolazione degli alimenti ed in generale di tutti i soggetti potenzialmente interessati Sostegno informazione comunicazione sulla gestione del rischio specifico

25 L inserimento delle reazioni allergiche nel sistema regionale MTA permetterebbe di: - migliorare il sistema di segnalazione rapida dai servizi clinici ai servizi di prevenzione - inserire i casi nel sistema informatico in rete con possibilità di correlazione - migliorare la qualità delle inchieste, la raccolta dei dati, la stesura di relazioni - migliorare la sorveglianza e l informazione attraverso i report annuali

26 Qualità nutrizionale Capitolati Qualità materie prime Qualità nutrizionale dei menù Formazione operatori Informazione utenza

27

28 Coesistenza ed Integrazione Tra sistemi di sorveglianza e controllo e Sistemi di promozione della salute Progetti speciali

29 Progetto regionale Ottimizzazione della somministrazione di pasti senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche ed ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche. DD n. 213 del della Direzione Sanità Settore regionale Promozione della salute e Interventi di Prevenzione individuale e collettiva

30 Obiettivi del progetto. Organizzazione ed effettuazione di interventi formativi collettivi sul tema della celiachia e della tutela dei soggetti che ne sono affetti nella ristorazione collettiva, rivolti agli operatori del settore; analisi dell adeguatezza dei requisiti strutturali e/o gestionali e dei piani di autocontrollo, per ciò che riguarda nello specifico il controllo del rischio celiachia, delle cucine delle strutture scolastiche e ospedaliere e dei terminali di distribuzione dei pasti>>valutazione del rischio>>diverse frequenze di controllo; analisi dell adeguatezza dell offerta; assistenza agli operatori della ristorazione collettiva per l'ottimizzazione della preparazione e somministrazione di pasti senza glutine.

31 PROGETTO SORVEGLIANZA IGIENICO NUTRIZIONALE RESIDENZE ANZIANI Aggiornamento sistema informativo 100% strutture Anagrafica Parametri servizio mensa (utenti, pasti prodotti, porzionature, gestione avanzi, ecc) Nelle RA Acquisizione informazioni su valutazione periodica peso/bmi Promozione dell attività fisica

32 La prevenzione Sicurezza igienico-nutrizionale Promozione della salute Promozione di abitudini alimentari corrette Soddisfazione dell utenza Convergenza tra logiche economiche e ragioni della salute Opportunità: Piano regionale della prevenzione

33 Piano Regionale di Prevenzione SICUREZZA ALIMENTARE Obiettivo STANDARD DEI SERVIZI DI CONTROLLO UFFICIALE Azioni Attività regionali Attività ASL Verifica del raggiungimento di standard di attività, qualità ed efficacia del controllo ufficiale, Valutazioni di efficacia delle attività di controllo ufficiale, con particolare riguardo agli audit, ai sistemi di allerta, alle attività di campionamento e alle procedure diagnostiche e analitiche di supporto Valutazione dell impatto sulla salute indotto dal miglioramento del sistema regionale di sicurezza alimentare Procedure di audit di sistema per la revisione di efficacia, appropriatezza e qualità del sistema dei controlli ufficiali Avvio di procedure per la valutazione dell impatto sulla salute delle attività ASL in materia di sicurezza alimentare

34 Piano Regionale di Prevenzione SICUREZZA ALIMENTARE Obiettivo CULTURA DELLA SICUREZZA ALIMENTARE Azioni Attività regionali Attività ASL Comunicazione, informazione e formazione, diretta e indiretta, dei Consumatori. Azioni di empowerment di comunità per un maggiore controllo collettivo delle decisioni utili alla salute Integrazione con politiche di promozione della qualità sanitaria ed ecologica delle produzioni Collaborazione con settori diversi (agricoltura, commercio, istruzione), associazioni di produttori e di Consumatori Rafforzamento delle azioni regionali per comunicazione del rischio e informazione dei consumatori Attività educative e di promozione della salute sui temi riguardanti alimentazione ed i pericoli associati al consumo di alimenti Orientamento delle produzioni e dei consumi verso prodotti sicuri e di maggior valore in termini nutrizionali e di ecocompatibilità

35 Piano Regionale di Prevenzione STILI DI VITA Obiettivo Prevenzione delle patologie e delle condizioni determinate da comportamenti e abitudini non salutari/4 Azioni Alimentazione Attività regionali Accordi quadro interistituzionali (sanità, agricoltura, commercio, ambiente, scuola) e indirizzi normativi/ sistemi incentivanti: per l applicazione delle linee di indirizzo regionali per il miglioramento dell offerta alimentare nella ristorazione collettiva (scolastica, aziendale, assistenziale, ospedaliera), nella ristorazione pubblica e nella distribuzione per il miglioramento della disponibilità e accessibilità a cibi sani tra i gruppi sociali più poveri per il miglioramento dello stato nutrizionale dei bambini e delle madri nelle aree e nei gruppi più deprivati Attività ASL Attuazione degli obiettivi della programmazione specifica in relazione a: attuazione delle azioni previste dai sistemi di sorveglianza valutazione dei menu e alla vigilanza nutrizionale nella ristorazione collettiva porzionatura e monitoraggio degli avanzi nella ristorazione scolastica sportelli nutrizionali/ambulatori per interventi individuali e di gruppo informazioni alla popolazione generale Programmi di informazione e sensibilizzazione per esercizi di ristorazione e mense aziendali a offrire scelte alimentari compatibili con una alimentazione sana

36 Grazie per l attenzione

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Stili di vita. Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Modo di vivere fondato su modelli comportamentali riconoscibili, determinati a loro volta dall interazione

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte a cura di Marcello Caputo,, Giuliana Moda, Giuseppe Ru Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Piano Regionale di Prevenzione 2010- OBIETTIVI

Dettagli

Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia

Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia Verona 13 aprile 2011 La compagnia del senza glutine Corso di formazione Ruolo degli operatori SIAN nella tutela dei soggetti malati di celiachia Dott. Marcello Caputo Settore Promozione della salute ed

Dettagli

Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine: esperienze a confronto.

Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine: esperienze a confronto. Bologna 1 Dicembre 2008 Alimentarsi fuori casa senza glutine:esperienze a confronto Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine: esperienze a confronto. Dott. Marcello Caputo Settore Igiene

Dettagli

REGIONE del VENETO. Unità di Progetto Veterinaria

REGIONE del VENETO. Unità di Progetto Veterinaria REGIONE del VENETO Unità di Progetto Veterinaria Servizio Sanità Animale e Igiene Alimentare Servizio Igiene Nutrizione Acque e Specie Animali Strategie Alimentari e Nutrizionali Nutrizione Sicurezza Alimentare

Dettagli

Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine

Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine Programmazione regionale per una ristorazione senza glutine Dott.ssa. Emanuela Di Martino Servizio Veterinario e Igiene Alimenti Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Alimentarsi fuori casa senza

Dettagli

Gli strumenti della Clinical Governance

Gli strumenti della Clinical Governance Gli strumenti della Clinical Governance A.O.U.Maggiore della Carità Novara Presentazione progetti/interventi aziendali Torino, 30 giugno 2009 Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Assessorato Tutela

Dettagli

L ATTIVITA DEL SIAN nella ristorazione collettiva delle strutture per anziani

L ATTIVITA DEL SIAN nella ristorazione collettiva delle strutture per anziani L ATTIVITA DEL SIAN nella ristorazione collettiva delle strutture per anziani DR. SSA M. RITA FONTANA DIRETTORE SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Nutrizione 1 L ATTIVITA del SIAN Nutrizione

Dettagli

La produzione artigianale e la somministrazione due regioni a confronto : Az. USL Bologna - Emilia Romagna

La produzione artigianale e la somministrazione due regioni a confronto : Az. USL Bologna - Emilia Romagna MASTERING THE COELIAC CONDITION Celiachia oltre la sicurezza alimentare: ristorazione fuori casa e qualità Firenze 31 marzo 2011 La produzione artigianale e la somministrazione due regioni a confronto

Dettagli

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale

Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale Regione Liguria Settore Prevenzione Sicurezza Alimentare e Sanità Animale Le attività della Liguria sulla prevenzione delle Allergie alimentari e celiachia Elena Nicosia OGNI ANNO IN LIGURIA Campioni

Dettagli

Le attività dell ASL della Provincia di Varese nella lotta allo spreco alimentare

Le attività dell ASL della Provincia di Varese nella lotta allo spreco alimentare Le attività dell ASL della Provincia di Varese nella lotta allo spreco alimentare Varese, 05/11/2015 Dott. Massimiliano Cernuschi Dott.ssa Valentina Romano UOC Sicurezza Alimentare e Nutrizione Dipartimento

Dettagli

L attività della Regione Emilia Romagna a protezione dei soggetti celiaci

L attività della Regione Emilia Romagna a protezione dei soggetti celiaci L attività della Regione Emilia Romagna a protezione dei soggetti celiaci Marina Fridel Laura Vicinelli Assessorato Salute e Politiche Sociali Regione Emilia Romagna Bologna 18 marzo2013 Numero casi di

Dettagli

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività Clelia Lombardi Alessandria - 26 giugno 2014 OBIETTIVO DELL AUTOCONTROLLO: GARANZIA DELLA SICUREZZA

Dettagli

La proposta SItI per la Celiachia

La proposta SItI per la Celiachia La proposta SItI per la Celiachia Bologna - 1 dicembre 2008 Dr.ssa Elena Alonzo Coordinatore Gruppo Nazionale 09/12/2008 La Legge 123/05 Tra le finalità della legge 123 del 4 luglio 2005 sono previsti

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE 00000147 del 31/01/2017 OGGETTO: DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE ASL CN1 S.C. SERVIZIO IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE LEGGE N. 123/2005 PROTEZIONE

Dettagli

La DGR sopra richiamata individua le Aree di coordinamento come di seguito riportato:

La DGR sopra richiamata individua le Aree di coordinamento come di seguito riportato: REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 28 luglio 2014, n. 34-189 Programmi Operativi 2013-2015. Riordino della funzione Acquisti a seguito della L.R. 20/2013: individuazione

Dettagli

IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA

IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA ASSOGASTECNICI IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA Giornata formativa Assogastecnici sui Gas Alimentari Aspetti normativi, autorizzativi

Dettagli

Le linee guida sulla ristorazione

Le linee guida sulla ristorazione Oggi mangio fuori casa: strategie per un pasto sicuro Le linee guida sulla ristorazione dr. Filippo De Naro Papa - Servizio Igiene Alimenti Nutrizione dell ASL TO1 La ristorazione collettiva preparazione

Dettagli

Rapporto Farmacovigilanza 2011 in Regione Piemonte

Rapporto Farmacovigilanza 2011 in Regione Piemonte Rapporto Farmacovigilanza 2011 in Regione Piemonte In Italia nel 2011 ci sono state 21.274 segnalazioni di sospette reazioni avverse da farmaci (ADRs), pari a 302 segnalazioni per milione di abitante,

Dettagli

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n

PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che con le loro scelte indirizzano il mercato della produzione, trasformazione, distribuzione n INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PRESENTAZIONE ASL TO 4 Dipartimento di prevenzione Gruppo sicurezza alimentare Ivrea 8 novembre 2013 PARTECIPANTI ALL INCONTRO Associazioni dei Consumatori che

Dettagli

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011

Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011 Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese DIREZIONE SANITARIA Controlli ufficiali per la sicurezza alimentare Attività anno 2010 Obiettivi anno 2011 Sicurezza Alimentare www.asl.varese.it Varese,

Dettagli

MANSIONARIO. U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DIRETTORE DOTT. ANTONIO MARTEMUCCI TEL

MANSIONARIO. U.O.C. IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DIRETTORE DOTT. ANTONIO MARTEMUCCI TEL MANSIONAIO.O.C. IGIN DGLI ALIMNTI DLLA NTIZION DITTO TL. 0835253602 -MAIL AMartemucci@asmbasilicata.it N. Oggetto della mansione INIZIO POCDIM NTO (A) assegnatario della mansione e del procedimento Nominativo

Dettagli

PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE SCHEDA DI SINTESI

PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE SCHEDA DI SINTESI PIANO SOCIOSANITARIO REGIONALE SCHEDA DI SINTESI I PRESUPPOSTI La riforma sanitaria piemontese nasce dalla consapevolezza di un sistema sanitario ormai non più sostenibile dal punto di vista economico

Dettagli

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA Area Sicurezza Alimentare e Produttiva I Regolamenti comunitari sulla sicurezza alimentare e dei mangimi Regolamento 178/2002 Reg.854/2004 Alimenti

Dettagli

La sicurezza igienico nutrizionale nella ristorazione collettiva

La sicurezza igienico nutrizionale nella ristorazione collettiva La sicurezza igienico nutrizionale nella ristorazione collettiva Tiziana Del Pio Direttore Servizio igiene alimenti e nutrizione ASS 1Triestina Aldo Savoia Direttore Servizio igiene alimenti e nutrizione

Dettagli

Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto. Direzione Salute

Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto. Direzione Salute Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto Direzione Salute Torino, 14/06/2012 Con la diffusione di servizi ehealth i dati devono essere disponibili in modo rapido e sicuro. Torino, 14/06/2012

Dettagli

Sandra Vattini 05/04/16

Sandra Vattini 05/04/16 Sandra Vattini 05/04/16 1 svattini@ausl.pr.it Si prevede la realizzazione di iniziative ed interventi atti a favorire le scelte di salute, l informazione e l educazione nutrizionale, la condivisione ed

Dettagli

«Okkio alla Ristorazione»

«Okkio alla Ristorazione» «Okkio alla Ristorazione» Progetto Interregionale CCM in Rete per la sorveglianza, il monitoraggio e la Promozione della Salute nella ristorazione Collettiva Torino 13 Settembre 2016 Dott.ssa Elena Alonzo

Dettagli

Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca.

Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca. Compleanno in salute: programma di sorveglianza nutrizionale nei bambini del Capo di Leuca. Longo G.^, Bevilacqua N.*, Minutillo M.G.^, Nuccio L.^, Micello A.^, D Addesa D.* & Censi L.* ^ Dipartimento

Dettagli

Centri di 1 livello Approvati con D.G.R. n del 11 luglio 2006

Centri di 1 livello Approvati con D.G.R. n del 11 luglio 2006 Centri di 1 livello Approvati con D.G.R. n. 51-3375 del 11 luglio 2006 SANITARIE LOCALI OSPEDALIERE OSPEDALIERO UNIVERSITARIE Sede Centro CENTRO DI 1 LIVELLO ASL TO 2 ASL TO 3 ASL TO 5 ASL VC Ospedale

Dettagli

VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX

VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX VERIFICHE ANALITICHE. VALIDAZINE E VERIFICA DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO E DI PROCESSO. IL VI PRINCIPIO CODEX Inquadramento normativo SICURA 28/05/2009 Autocontrollo Il sistema normativo richiede la stesura

Dettagli

La ristorazione senza glutine: ristorazione collettiva ospedaliera, scolastica e aziendale

La ristorazione senza glutine: ristorazione collettiva ospedaliera, scolastica e aziendale FIRENZE 31 Marzo 2012 La ristorazione senza glutine: ristorazione collettiva ospedaliera, scolastica e aziendale dott.ssa Simona De Stefano Ministero della Salute Direzione Generale per l igiene e la Sicurezza

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016

REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016 REGIONE PIEMONTE BU3S1 21/01/2016 Codice A1401A D.D. 17 novembre 2015, n. 745 Approvazione azioni mirate "Sorveglianza epidemiologica delle Infezioni Sessualmente Trasmesse" e dell'hiv. Impegno e assegnazione

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE FF SC PATRIMONIO IL RESPONSABILE F.F. SC PATRIMONIO

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE FF SC PATRIMONIO IL RESPONSABILE F.F. SC PATRIMONIO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE FF SC PATRIMONIO 00000124 del 09/02/2015 OGGETTO: ASSEGNAZIONE IN PROPRIETA ATTREZZATURE ALLE ASL E ASO PER L ESPLETAMENTO DELLE ATTIVITA PREVISTE DAL NUOVO PROGETTO BELLI

Dettagli

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere

Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza in cantiere DIPARTIMENTO SANITA PUBBLICA REGGIO EMILIA SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Seminario OBBLIGHI FORMALI CON UNO SGUARDO AL FUTURO Migliorare le competenze delle imprese e la sicurezza

Dettagli

Sicurezza alimentare

Sicurezza alimentare Sicurezza alimentare - Assicurare cibo per il sostentamento - Preservare la qualità organolettica e microbiologica degli alimenti, oltre che la loro tipicità e tradizione Coinvolge tutti gli operatori

Dettagli

La semplificazione per le microimprese. Clelia Lombardi

La semplificazione per le microimprese. Clelia Lombardi La semplificazione per le microimprese Clelia Lombardi Verbania - 14 maggio 2014 Il Regolamento 852/2004 prevede la possibilità di un applicazione delle procedure basate sui principi dell HACCP con una

Dettagli

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013

Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche. Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Alimentazione e prevenzione malattie neoplastiche Reggio Emilia 2 3 dicembre 2013 Percorso di Acquisizione conoscenze sulle relazioni tra fattori nutrizionali e m.n (fattori di rischio e fattori di protezione)

Dettagli

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione La programmazione 2005 Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione ASL 12 Viareggio Linee di sviluppo generali

Dettagli

I progetti di promozione della salute del PRP dell Emilia-RomagnaE

I progetti di promozione della salute del PRP dell Emilia-RomagnaE Seminario La promozione della salute nei luoghi di lavoro Il ruolo del medico competente I progetti di promozione della salute del PRP dell Emilia-RomagnaE Emanuela Bedeschi Servizio Sanità Pubblica RER

Dettagli

La ristorazione scolastica e la prevenzione delle allergie alimentari

La ristorazione scolastica e la prevenzione delle allergie alimentari Il Reg. 1169/2011/UE, la nuova etichettatura degli alimenti e la gestione degli allergeni, aspetti applicativi e opportunità La ristorazione scolastica e la prevenzione delle allergie alimentari Le Linee

Dettagli

Indice generale. Prefazione

Indice generale. Prefazione Indice generale Prefazione Autori XI XIII Capitolo 1: Contesto istituzionale e normativo dell Unione Europea 1 1 Trattati e Stati membri 1 2 Le istituzioni dell Unione Europea 3 2.1 Parlamento Europeo

Dettagli

Impegno dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci. Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione

Impegno dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci. Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Dalla ristorazione collettiva...alle scelte in salute Verona 7 maggio 2009 Palazzo della Gran Guardia Impegno dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci Emilia Guberti Servizio Igiene

Dettagli

FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO

FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO FUNZIONIGRAMMA DEL COMUNE DI GUBBIO SETTORE SERVIZI ALLE PERSONE - SETTORE 2 SERVIZIO ISTRUZIONE (1) TRASPORTI SCOLASTICI - Ricevimento domande di iscrizione e rilascio tesserini circa 450 utenti - Controllo

Dettagli

Foglio informativo ad uso del cittadino

Foglio informativo ad uso del cittadino REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 16 PADOVA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE Foglio informativo ad uso del cittadino Foglio Informativo

Dettagli

Il veterinario aziendale

Il veterinario aziendale Il veterinario aziendale Giovanni Turriziani Veterinario l.p. Congresso S.I.B. Palermo 30 maggio 2014 Associazione Nazionale Veterinari Aziendali ANVAz E-mail anvaz2014@gmail.com Domande Chi è il veterinario

Dettagli

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali

Promuovere una sana alimentazione: una mappa delle esperienze locali PROMOZIONE DELLA SALUTE E INTERVENTI DI PREVENZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA PARCO DELLA SALUTE E DELL ALIMENTAZIONE L alimentazione come determinante della salute Promuovere una sana alimentazione: una

Dettagli

Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati

Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato di salute del Piemonte. Claudio Rabagliati Alessandria, 27 Ottobre 2015 Corso ECM PLP ASL AL incontra PRP. Il Piano Locale di Prevenzione ASL AL incontra il Piano Regionale di Prevenzione Il Piano Regionale della Prevenzione 2015-2018. Lo stato

Dettagli

IL CAPITOLATO IL CONTROLLO DEL RISTORAZIONE IL RUOLO DELLA COMMISSIONE MENSA. Bruino 30 novembre 2016

IL CAPITOLATO IL CONTROLLO DEL RISTORAZIONE IL RUOLO DELLA COMMISSIONE MENSA. Bruino 30 novembre 2016 IL CAPITOLATO IL CONTROLLO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE IL RUOLO DELLA COMMISSIONE MENSA Bruino 30 novembre 2016 Italo Bevione Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Laboratorio Chimico Camera

Dettagli

CONFIDA. Il quadro di riferimento italiano Le iniziative CONFIDA. Sig. Vincenzo Scrigna Presidente Gruppo Imprese di Gestione

CONFIDA. Il quadro di riferimento italiano Le iniziative CONFIDA. Sig. Vincenzo Scrigna Presidente Gruppo Imprese di Gestione CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica Il quadro di riferimento italiano Le iniziative CONFIDA Sig. Vincenzo Scrigna Presidente Gruppo Imprese di Gestione 1 IL QUADRO DI RIFERIMENTO IN

Dettagli

L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte

L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte L Obesità:attivitàdella Rete SODNC Piemonte L.Rovera AO Ordine Mauriziano Torino 1 Workshop della Rete delle Strutture di Dietetica e Nutrizione Clinica della Regione Piemonte Torino 16 dicembre 2009 Dall

Dettagli

DELLA SALUTE PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE

DELLA SALUTE PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE Report OMS - Ginevra 2003 Diet, nutrition and the prevention of chronic diseases Malattie cardiovascolari, diabete, obesità, neoplasie: patologie su cui è possibile agire in ambito preventivo Target privilegiato

Dettagli

Il ruolo della ASL nella Vigilanza Igienico-Nutrizionale

Il ruolo della ASL nella Vigilanza Igienico-Nutrizionale Il ruolo della ASL nella Vigilanza Igienico-Nutrizionale Incontro con la Rappresentanza della Commissione Mensa Cittadina Milano, 13 Ottobre 2015 Intervento a cura di: Dr.ssa Simonetta Fracchia ASL Milano

Dettagli

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia

Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia Legge 123 del 4 luglio 25 Legge 123 del 4 luglio 25 Direzione Generale sicurezza degli alimenti e nutrizione PROTEZIONI SOGGETTI AFFETTI DA CELIACHIA Legge 123 del 4 luglio 25 EROGAZIONE GRATUITA DEGLI

Dettagli

Oggi mangio fuori casa: strategie per un pasto sicuro

Oggi mangio fuori casa: strategie per un pasto sicuro Oggi mangio fuori casa: strategie per un pasto sicuro Esperienza della Città di Torino IZSPLV Torino, 13 settembre 2016 Silvia Prelz Oltramonti Responsabile valutazione menù Comune Torino Servizio Esternalizzato

Dettagli

Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione

Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento di Prevenzione Dipartimento della Pag. 1/5 File Linee di indirizzo e documento di priorità del Dipartimento della Redazione Direttore Dipartimento di Rappresentante della Direzione per la Qualità Data di applicazione

Dettagli

Tecnico di cucina. Standard della Figura nazionale

Tecnico di cucina. Standard della Figura nazionale Tecnico di cucina Standard della Figura nazionale Denominazione della TECNICO DI CUCINA Referenziazioni della Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento: ATECO 2007/ISTAT 52 Professioni

Dettagli

dei prodotti biologici, conformemente alla normativa europea e alla legislazione italiana.

dei prodotti biologici, conformemente alla normativa europea e alla legislazione italiana. Emilia Romagna una Regione all avanguardia E [ EMILIA ROMAGNA ] UNA REGIONE ALL AVANGUARDIA A LA LEGGE REGIONALE S U L L AGRICOLTURA BIOLOGICA La Regione Emilia-Romagna già dal 1993 si era dotata di uno

Dettagli

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte

La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Roma, Istituto Superiore di Sanità 18-19 Febbraio 2008 La gestione integrata del Diabete Tipo 2 in Piemonte Roberto Sivieri Azienda

Dettagli

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio

WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE. Contesto sanitario. 15/01/2016 Montanelli Maurizio WATER SAFETY PLAN: SALUTE, INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ NELLA GESTIONE DELL ACQUA POTABILE Contesto sanitario 1 COMPITI DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI 2 Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 Il presente

Dettagli

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 51 DEL 23/12/10

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 51 DEL 23/12/10 REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 51 DEL 23/12/10 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2010, n. 32-1105 Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998.

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA

VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA I CRITERI MICROBIOLOGICI E LA VALUTAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA Pistoia 5-6 Dicembre 2016 Costanza Pierozzi Centro di Riferimento Regionale per le Tossinfezioni Alimentari CeRRTA Centro di Riferimento

Dettagli

Assistenza residenziale per anziani non autosufficienti

Assistenza residenziale per anziani non autosufficienti Assistenza residenziale per anziani non autosufficienti Revisione delle: D.G.R. 17-15226 del 30.03.2005 Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio sanitaria a favore delle persone anziane

Dettagli

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE

RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE CURE INTERMEDIE PROTOCOLLO: Sistema per la valutazione degli obiettivi, delle attività e dei risultati del programma annuale 1. Elenco emissioni/approvazioni/revisioni Data prima emissione Elaborata da Approvata dai Coordinatori

Dettagli

Servizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria

Servizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria Servizi Veterinari e Sanità Pubblica Veterinaria Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie 17 febbraio 2012 Roberto Mattioli Il diritto alla salute e il servizio pubblico sanitario 1 gennaio 1948 articolo

Dettagli

Carlotta Ferroni Ministero della Salute

Carlotta Ferroni Ministero della Salute Seminario tecnico Hygienic Design delle apparecchiature alimentari 11 Giugno 2010, Centro Santa Elisabetta c/o Campus Universitario di Parma IL CONTROLLO SANITARIO NELL INDUSTRIA ALIMENTARE Carlotta Ferroni

Dettagli

I requisiti di qualità della ristorazione ospedaliera: la risposta delle Aziende di Ristorazione Collettiva.

I requisiti di qualità della ristorazione ospedaliera: la risposta delle Aziende di Ristorazione Collettiva. I requisiti di qualità della ristorazione ospedaliera: la risposta delle Aziende di Ristorazione Collettiva. Lorella Vignali Responsabile Area Emilia Est CIR food Modena, 12 dicembre 2014 Servizio Sanitario

Dettagli

tra PROTOCOLLO D INTESA REGIONE TOSCANA. ANCI TOSCANA e AIC TOSCANA

tra PROTOCOLLO D INTESA REGIONE TOSCANA. ANCI TOSCANA e AIC TOSCANA PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE TOSCANA. ANCI TOSCANA e AIC TOSCANA finalizzato all attuazione della DGR 1224/20 12, All. 1, Azione A) Interventi per l erogazione di pasti senza glutine somministrati nelle

Dettagli

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione

Dettagli

LA NASCITA E L EVOLUZIONE DEI SISTEMA HACCP

LA NASCITA E L EVOLUZIONE DEI SISTEMA HACCP LA NASCITA E L EVOLUZIONE DEI SISTEMA HACCP LA PRIMA APPLICAZIONE DEL SISTEMA HACCP COME GARANZIA DI SICUREZZA ALIMENTARE RISALE AGLI ANNI SESSANTA LA NASA, APPUNTO, RICHIEDEVA L APPLICAZIONE DELL HACCP

Dettagli

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE PREVENZIONE E SICUREZZA IN AMBIENTI DI VITA, ALIMENTI E VETERINARIA

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE PREVENZIONE E SICUREZZA IN AMBIENTI DI VITA, ALIMENTI E VETERINARIA REGIONE TOSCANA DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE PREVENZIONE E SICUREZZA IN AMBIENTI DI VITA, ALIMENTI E VETERINARIA Responsabile di settore: BALOCCHINI EMANUELA Decreto non

Dettagli

Scenario Nazionale e Regionale sull Igiene degli Alimenti e Nutrizione. Emilia Guberti direttore SIAN ASL Bologna Giunta SItI Alimenti e Nutrizione

Scenario Nazionale e Regionale sull Igiene degli Alimenti e Nutrizione. Emilia Guberti direttore SIAN ASL Bologna Giunta SItI Alimenti e Nutrizione Scenario Nazionale e Regionale sull Igiene degli Alimenti e Nutrizione Emilia Guberti direttore SIAN ASL Bologna Giunta SItI Alimenti e Nutrizione Rapporto Osservasalute 2015 L invecchiamento del Paese

Dettagli

I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti

I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria. Dott.ssa Maria Susanna Rivetti I piani terapeutici informatizzati in Regione Liguria Dott.ssa Maria Susanna Rivetti 1 Note limitative Con il provvedimento 30 dicembre 1993 di riclassificazione dei medicinali sono state introdotte le

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 9 maggio 2012, n. 890

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 9 maggio 2012, n. 890 17302 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 9 maggio 2012, n. 890 Adozione degli Indirizzi operativi per il controllo ufficiale delle imprese alimentari che producono e/o somministrano e/o vendono alimenti

Dettagli

Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento

Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento L invecchiamento attivo e in salute: i risultati della sorveglianza PASSI d Argento 2012 in Liguria Genova 5 novembre 2013 - Teatro della Gioventù I sistemi di sorveglianza di popolazione: importanza per

Dettagli

Impegni dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci

Impegni dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci Alimentarsi fuori casa senza glutine : esperienze a confronto Bologna 1 dicembre 2008 Sala Auditorium Regione Emilia Romagna Impegni dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione a tutela dei celiaci Emilia

Dettagli

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:

Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: SCHEDA AUDIT N : 04/2013 Azienda USL auditata: USL 6 Livorno Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: Strutture organizzative del Dipartimento di Prevenzione della

Dettagli

ASL TO4 : procedimenti amministrativi della Struttura: SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (SIAN) SETTIMO T.

ASL TO4 : procedimenti amministrativi della Struttura: SERVIZIO DI IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE (SIAN) SETTIMO T. Accesso ai documenti: deliberazioni proposte dalla Struttura e Determinazioni adottate dalla Struttura Accesso ai documenti : atti di competenza della struttura Registrazione stabilimenti di alimenti di

Dettagli

PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE

PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE PRODOTTI ALIMENTARI INDIVIDUAZIONE DI SOLUZIONI ECOINNOVATIVE Torino, 18 febbraio 2016 Silvia Prelz Oltramonti Città di Torino 1 SITUAZIONE ATTUALE CAPITOLATO D APPALTO 2013/2016 Sezione 1 e 2 Tabelle

Dettagli

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte

Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Conferenza dei Servizi di Prevenzione della Regione Piemonte Villa Gualino, Torino, 9 dicembre 2009 Area della sicurezza: prevenzione incidenti Laura Marinaro Rosa D Ambrosio Piano Regionale della Prevenzione

Dettagli

La Rete regionale dei Centri ADHD: una integrazione ospedale-territorio

La Rete regionale dei Centri ADHD: una integrazione ospedale-territorio La Rete regionale dei Centri ADHD: una integrazione ospedale-territorio Dante Besana Direttore SOC di NPI - ASO di Alessandria Convegno Dalla Parte del Bambino Milano 6 marzo 2009 AIFA - AGENZIA ITALIANA

Dettagli

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura

Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale dei Dirigenti responsabili di struttura Scheda di valutazione annuale Area Dirigenza Dirigenti responsabili di struttura Macrostruttura : Unità operativa complessa : Periodo

Dettagli

Alimentazione e attività motoria nei luoghi di lavoro: azioni, metodi e strumenti

Alimentazione e attività motoria nei luoghi di lavoro: azioni, metodi e strumenti Assessorato alla tutela della salute e sanità Alimentazione e attività motoria nei luoghi di lavoro: azioni, metodi e strumenti 16 ottobre 2007 Alessandra Suglia alessandra.suglia@.suglia@dors.it Piano

Dettagli

A relazione dell'assessore Monferino:

A relazione dell'assessore Monferino: REGIONE PIEMONTE BU17 26/04/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 marzo 2012, n. 24-3625 Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Sessione istruttoria

Dettagli

Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia

Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Approvato dall'assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale 6 ASL Milano 2 in data 9 febbraio 2011 Premessa: L accreditamento

Dettagli

Prof: Valerio Vittori

Prof: Valerio Vittori Istituto Professionale Di Stato Per I Servizi Alberghieri E Della Ristorazione Giacomo Matteotti Via Garibaldi 194, 56124 Pisa Piano di lavoro Anno scolastico 2015/2016 Enogastronomia Settore cucina Classe

Dettagli

5 per mille ai comuni: risorse per il welfare

5 per mille ai comuni: risorse per il welfare 5 per mille ai comuni: risorse per il welfare il Comune di Cuneo e la Rete Antiviolenza Cuneo 22 giugno 2016 Alessandra Vigna-Taglianti Il 5 per mille del Comune di Cuneo e la Rete antiviolenza Cuneo Dall

Dettagli

GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE

GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE Il concetto di salute OMS 1946: "la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale 5

Dettagli

COMUNE DI CASALE CORTE CERRO Provincia del Verbano Cusio Ossola

COMUNE DI CASALE CORTE CERRO Provincia del Verbano Cusio Ossola COMUNE DI CASALE CORTE CERRO Provincia del Verbano Cusio Ossola SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO e-mail finanze@comune.casalecortecerro.vb.it PROCEDURA PER LA RICHIESTA DI DIETA SPECIALE PER PATOLOGIA Allegato

Dettagli

MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA. sul territorio, in pronto soccorso, in reparto

MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA. sul territorio, in pronto soccorso, in reparto MI PUO CAPITARE! L URGENZA IN PEDIATRIA sul territorio, in pronto soccorso, in reparto IL PROGETTO MEREAFAPS NELL'OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA DI TORINO: LA FARMACOVIGILANZA COME STRUMENTO PER

Dettagli

QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute

QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute QUALI BUONE PRASSI PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE PROMOZIONE DI UNA SANA ALIMENTAZIONE 9 giugno 2015 ASL Brescia UO Educazione alla Salute LE SFIDE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN EUROPA LA VITA MEDIA

Dettagli

PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI

PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE DEI CONSUMATORI Dr. Renata Frammartino Resp.le Settore Agroalimentare Distribuzione automatica di alimenti e promozione della salute. Le linee di indirizzo - Sicura

Dettagli

I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti

I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti L avvio dell accreditamento per i servizi sociosanitari: governo del processo, criteri, procedure, standard. I requisiti La zione del personale La zione dei soggetti Raffaele Fabrizio Direzione Sanità

Dettagli

Comune di Pavia. Settore Istruzione. Servizio Refezione Scolastica

Comune di Pavia. Settore Istruzione. Servizio Refezione Scolastica Comune di Pavia Settore Istruzione Servizio Refezione Scolastica CIRCOLO DI QUALITÁ Scuole dell Infanzia e Scuole Primarie 15 maggio 2012, presso il Centro cottura Dirigente di Settore Marcello Adduci

Dettagli

A relazione dell'assessore Monferino:

A relazione dell'assessore Monferino: REGIONE PIEMONTE BU17 26/04/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 marzo 2012, n. 57-3656 Controllo sugli atti delle AA.SS.RR.- l.r. 31/92 s.m.i. - DGR 18-23906 del 2.2.1998. Sessione istruttoria

Dettagli

Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo

Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo ASSALZOO Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici Presenta CODEX ASSALZOO Modena, 28 maggio 2009 Michele Fusillo Igiene dei mangimi Reg. CE n. 183/2005 Art. 20: Manuali di corretta

Dettagli

MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE

MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE Informazioni personali Nome e Cognome Data di nascita 29.08.1964 Qualifica Amministrazione Incarico attuale Numero telefonico ufficio Indirizzo e-mail istituzionale Monica

Dettagli

Sicurezza Alimentare - Anno 2016

Sicurezza Alimentare - Anno 2016 Dipartimento Territoriale di Prevenzione Sicurezza Alimentare - Anno 2016 Sintesi delle attività in materia di controlli ufficiali di cui al reg. (CE) 882/04, svolte dal Dipartimento di Prevenzione - anno

Dettagli

Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche

Obblighi di pubblicazione concernenti i controlli sulle imprese (art.25) - Servizio Veterinario di Igiene degli Allevamenti e Produzioni zootecniche allevamenti vitelli a carne bianca, tutti minime per la protezione dei vitelli D.Lvo 7 luglio 2011, n.126 - Piano Nazionale Benessere Animale nota Ministero della Salute prot. 0013029 - P- 13/07/2010 -

Dettagli

I.I.S. "PAOLO FRISI"

I.I.S. PAOLO FRISI I.I.S. "PAOLO FRISI" Via Otranto angolo Cittadini, 1-20157 - MILANO www.ipsfrisi.it Anno Scolastico: 2015-2016 CLASSI: QUINTE ARTICOLAZIONE ENOGASTRONOMIA Nuovo ordinamento SERVIZI per L ENOGASTRONOMIA

Dettagli