RISCHIO DOVUTO A RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO
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- Agostina Ruggiero
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1 RISCHIO DOVUTO A RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO
2 COS È IL SUONO? Il suono è caratterizzato dalla propagazione in un mezzo elastico (gas, liquido, solido: aria, acqua, acciaio o altro) di onde di compressione (perturbazione della pressione) in grado di sollecitare l udito.
3 COS È IL SUONO? Il suono è una perturbazione della pressione atmosferica a carattere oscillatorio. Tali perturbazioni possono essere generate da vibrazioni meccaniche e/o turbolenze aerodinamiche. Non è presente spostamento di materia.
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5 PER SAPERNE DI PIÙ La velocità del suono dipende dal propaga. mezzo in cui si Ad esempio:! Nell aria a 20 C il suono viaggia a 343 m/s (1235 Km/h) circa.! Nell acciaio il suono viaggia a 5200 m/s (18720 Km/h) circa.! Nel vuoto non si ha propagazione. di suono.
6 DEFINIZIONE DI RUMORE Per rumore si intende un suono sgradevole, indesiderato ovvero dannoso.
7 DECIBEL Le misure del rumore vengono espresse in Decibel abbreviato db. Si tratta di una grandezza adimensionale in scala logaritmica, ovvero non lineare. La sensibilità umana dell udito al suono è in db (fisico/filosofo tedesco T.G. Fechner ). Il Decibel (db) è in scala logaritmica, non ha andamento lineare. Per esempio la misura della pressione sonora di due attrezzi a pari rumore (102 db): = 105 db.
8 CARATTERISTICHE DEL RUMORE Intensità sonora: volume del rumore (Decibel db) Per esempio: Normale conversazione db
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10 CARATTERISTICHE DEL RUMORE Frequenza (oscillazione): tra 20 Hz e Hz Quando si hanno oscillazioni regolari si parla di suono; quando si hanno invece oscillazioni irregolari si parla di rumore
11 CARATTERISTICHE DEL RUMORE Rumore impulsivo / Rumore continuo Esempi Martellatura, Colpo di fucile : RUMORE IMPULSIVO Betoniera, Troncatrice : RUMORE CONTINUO
12 RUMORE IN AMBIENTE DI LAVORO In ambiente di lavoro vengono utilizzate macchine ed attrezzatura che emettono rumore anche di elevata pressione sonora (volume, intensità).
13 APPARATO UDITIVO
14 APPARATO UDITIVO Due apparati sensoriali " Apparato acustico (senso dell udito) " Apparato vestibolare (senso dell equilibrio)
15 PER SAPERNE DI PIÙ! Distruzione del labirinto osseo causa disturbi dell equilibrio vomito vertigini ma NON SORDITÀ.! Distruzione della coclea causa sordità ma NON DISTURBI dell EQUILIBRIO.
16 APPARATO ACUSTICO L apparato acustico percepisce i suoni ed è caratterizzato dalla percezione uditiva.
17 PER SAPERNE DI PIÙ (Fletcher e Munson)
18 EFFETTI SULLA SALUTE Rumore molto intenso a carattere impulsivo (es. esplosione) può provocare dolore fino a anche a lacerazione del timpano. In casi estremi anche la morte.
19 PER SAPERNE DI PIÙ La recente tecnologia militare ha prodotto armi che utilizzano onde sonore. LRAD (Long Range Acoustic Device).
20 EFFETTI SULLA SALUTE Esposizione a rumore elevato per tempi prolungati può comportare la riduzione dell udito
21 LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Ridotta capacità uditiva temporanea dopo esposizione a rumore, sensazione di orecchie ovattate
22 LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Apparente stato di benessere " Difficoltà alla percezione dei toni acuti
23 LE FASI DELLA RIDUZIONE DELL UDITO " Difficoltà a percepire la conversazione
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25 IPOACUSIA DA RUMORE Quando l esposizione a rumore elevato non consente un recupero adeguato le conseguenze diventano sempre più gravi fino all ipoacusia da rumore. Il danno da perdita di udito ha carattere irreversibile!!!
26 FATTORI CHE CONDIZIONANO L IPOACUSIA DA RUMORE " Età: presbiacusia " Salute: otiti, otosclerosi, traumi, etc " Farmaci assunti " Esposizione a sostanze ototossiche
27 INFORTUNI L esposizione al rumore può far ridurre l attenzione e la concentrazione oltre alla capacità di percepire i segnali acustici contribuendo all aumento della probabilità di infortuni.
28 SOSTANZE OTOTOSSICHE Effetto combinato (sinergico) tra rumore elevato e sostanze ototossiche. Il riflesso timpanico (muscoletti stapedio e tensore del timpano), in grado di ridurre fino a 40 db la pressione acustica, viene in parte o totalmente inibito da particolari sostanze.
29 CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Farmaci (alcuni tra i seguenti: antibiotici, diuretici, analgesici, antipiretici, agenti neoplastici)
30 CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Solventi (toluene, etilbenzene, stirene, tricloroetilene e altri) " Gas asfissianti (monossido di carbonio, acido cianidrico e suoi sali) " Nitrili (acrilonitrile e altri) " Metalli compositi (mercurio, stagno)
31 CLASSI DI SOSTANZE OTOTOSSICHE " Fumo " Alcol
32 SOSTANZE OTOTOSSICHE Ad oggi la ricerca non ha portato a conclusioni esaurienti.
33 La Legislazione " Decreto Legislativo n. 277/1991 " Decreto Legislativo n.195/2006 Titolo V-bis del D. Lgs. 626/94 e s.m.i. " Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i. Titolo VIII, Capo II
34 NORME TECNICHE E LINEE GUIDA " UNI EN ISO 9612 del 2011 " UNI 9432 del 2011 " Linee guida ISPESL, INAIL, REGIONI, etc
35 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Misurazioni in campo al fine di verificare il reale rumore cui sono esposti i lavoratori. Fonometro: misura le variazioni di pressione in db.
36 Misura del Rumore P peak L Aeq
37 VALUTAZIONE DEL RISCHIO Valutazione del valore medio giornaliero/ settimanale di esposizione (LEX).
38 LIMITI DI LEGGE " Valori inferiori di azione " Valori superiore di azione " Valori limite
39 Valori inferiori di azione " 80 db(a) LEX;135 db(c) ppeak Obblighi:! Fornitura otoprotettori! Visita medica a richiesta del lavoratore se il medico competente esprime parere favorevole
40 Valori superiori di azione " 85 db(a) LEX;137 db(c) ppeak Obblighi:! Obbligo di utilizzare gli otoprotettori! Visita medica uditiva obbligatoria
41 Valori limite " 87dB(A) LEX;140 db(c) ppeak Valori da non superare considerando anche l uso degli otoprotettori
42 OTOPROTETTORI Dispostivi di protezione individuale per l udito " Cuffie " Inserti espandibili " Inserti preformati
43 Cuffie auricolari
44 Utilizzo cuffie auricolari! Fare scorrere le coppe auricolari fino al punto più basso dell archetto di sostegno.! Assicurarsi che non ci siano ostacoli (es.: capelli) tra i cuscinetti auricolari e i padiglioni delle orecchie.
45 Utilizzo cuffie auricolari! Verificare al momento di indossarle che i cuscinetti aderiscano bene alle orecchie.! Mai modificare o manomettere il alcun modo il protettore acustico perché ciò può mettere a rischio l udito.! Riporre sempre la cuffia con cura e in appositi contenitori dopo l uso.! Sostituire la cuffia quando è troppo usurata.
46 Inserti auricolari Inserti Inserti con archetto
47 Inserti preformati
48 Utilizzo inserti auricolari! Si indossano sollevando verso l alto il padiglione auricolare in maniera da raddrizzare il meato acustico e favorire l introduzione dell otoprotettore che viene spinto con una leggera manovra di avvitamento.
49 Utilizzo inserti auricolari! Devono essere maneggiati con le mani pulite, onde evitare possibili infiammazioni o infezioni.! Quelli riutilizzabili devono essere tenuti sempre puliti e devono quindi essere frequentemente lavati con acqua e sapone neutro.! L uso combinato delle protezioni auricolari con gli altri d.p.i. (dispostivi di protezione individuale) deve essere corretto.
50 Attenuazione sonora È la differenza, espressa in decibel, tra l intensità del rumore presente nell ambiente (in aria) e quello effettivamente trasmesso all orecchio
51 IMPORTANTE Per essere pienamente efficace, l otoprotettore deve essere utilizzato con continuità per tutta la durata dell esposizione al rumore elevato.
52 Ad esempio Livello pressione sonora 100 db(a) Attenuazione otoprotettore 35 db(a) Utilizzo al 100 % del tempo di esposizione: 65 db(a) Attenuazione di 35 db Utilizzo al 95 % del tempo di esposizione: 87 db(a) Attenuazione di 13 db Utilizzo al 90 % del tempo di esposizione: 90 db(a) Attenuazione di 10 db
All interno di questi valori estremi esistono diversi livelli di rumore comuni nella vita quotidiana:
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