CONSORZIO CIMITERIALE TRA I COMUNI DI FRATTAMAGGIORE-GRUMO NEVANO-FRATTAMINORE PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO

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1 CONSORZIO CIMITERIALE TRA I COMUNI DI FRATTAMAGGIORE-GRUMO NEVANO-FRATTAMINORE PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO OGGETTO: Ampliamento Cimitero Consortile. Lavori di completamento della strada perimetrale già prevista in progetto COMMITTENTE: Consorzio Cimiteriale tra i Comuni di Frattamaggiore Grumo Nevano - Frattaminore RETE FOGNARIA Pag 1 di 13

2 INDICE 1- PARTE GENERALI E DATI DI PROGETTO PREMESSA CARATTERISTICHE DELLA RETE FOGNARIA CONDOTTE POZZETTI PLUVIOGRAMMA DI PROGETTO METODO DI CALCOLO DELLE PORTATE CALCOLO E VERIFICA DELLA FOGNA... 9 Pag 2 di 13

3 1- PARTE GENERALI E DATI DI PROGETTO 1.1- PREMESSA La presente relazione riguarda la progettazione un tratto di fognatura riguardante al completamento della strada perimetrale relativo all ampliamento del cimitero Comunale di Frattamaggiore. In particolare il ramo interessato alla verifica è indipendente ma contestualmente fa parte di un intervento più ampio, infatti il tratto oggetto di studio convoglia le sole acque pluviali della nuova strada posta ad Ovest dell ampliamento cimiteriale. Per quanto riguarda la classificazione della categoria del suolo di fondazione delle opere in progetto, in base al calcolo del parametro V s30 si può classificare il suolo in categoria C. Per quanto concerne le condizioni topografiche 1.2- CARATTERISTICHE DELLA RETE FOGNARIA La linea fognaria è composta da n.2 tratti rettilinei che seguono l andamento stradale, le condotte saranno posizionate al centro della sede stradale ed interrotte in corrispondenza dei pozzetti di ispezione. In tali pozzetti saranno incanalate le tubazioni secondarie collegate alle caditoie poste lateralmente alla strada. La fognatura ha una lunghezza totale di circa metri e il punto di scarico finale coincide con il pozzetto n. 18 indicato nei grafici. In tale punto saranno raccolte le altre portate provenienti dal cimitero e dalla strada adiacente, e da questo condotte al collettore principale CONDOTTE Le condotte saranno posate su un letto di sabbia o ghiaia di piccola pezzatura, mai materiale che presenti spigoli vivi, con uno spessore di almeno 15 cm evitando così che la sommità della costola vada a poggiare sul terreno di scavo. La UNI EN 1610 prevede che le dimensioni massime delle particelle per il letto di posa siano: Pag 3 di 13

4 22 mm per DN mm per 200 DN 630. Il tubo verrà rinfiancato per almeno 20 cm per lato, fino al piano diametrale, quindi ricoperto con calcestruzzo cementizio per uno spessore non inferiore a 15 cm, misurato sulla generatrice superiore. Il successivo riempimento totale dello scavo deve essere effettuato con sabbia o altro materiale idoneo sino alla quota del cassonetto stradale. Le tubazioni adottate sono in polipropilene PP per fognature e scarichi interrati non in pressione dovranno avere i requisiti previsti dalla normativa UNI EN 13476: La tubazione avrà una parete strutturata costituita da una costolatura anulare esterna corrugata e di una parete interna liscia, come previsto dal tipo B della UNI EN La parete interna e la corrugazione esterna sono ottenute mediante estrusione su anelli concentrici Le giunzioni delle tubazioni dovrà avvenire mediante guarnizione elastomerica conforme ad UNI EN 681. Il fattore si scabrezza calcolato con la formula di Gauckler-Strickler Ks= POZZETTI Per poter provvedere alla pulizia e all ispezione della condotta fognaria è necessario disporre lungo il tratto, dei pozzetti di linea che permettono la manutenzione della fogna. I pozzetti devono essere in CAV prefabbricati, con pareti rinforzate per carichi pesanti. I pozzetti devono essere portati in quota con elementi aggiuntivi in CAV di uguale spessore dei pozzetti, stuccati perfettamente nelle giunzioni con malta di cemento. Al termine dei lavori i pozzetti devono essere perfettamente puliti. I pozzetti caditoia devono essere in CAV delle dimensioni esterne di 50 x 50 cm completi di sifone. Le botole per i pozzetti di ispezione devono essere in ghisa sferoidale non ventilate a norma UNI EN 124 di classe D 400. Pag 4 di 13

5 2- PLUVIOGRAMMA DI PROGETTO Le curve di probabilità pluviometrica esprimono la relazione fra le altezze di precipitazione h e la loro durata t, per un assegnato valore del periodo di ritorno T. Tale relazione viene spesso indicata anche come curva di possibilità climatica o, ancora, linea segnalatrice di probabilità pluviometrica. In pratica non ci si limita mai ad una curva sola, ma si considera un fascio di curve, ciascuna delle quali corrisponde ad un valore diverso del periodo di ritorno. L altezza di precipitazione h presa in considerazione è quella massima annuale relativa alla durate in esame. Diverse formule sono utilizzate per descrivere questa relazione. In Italia viene generalmente utilizzata una legge di potenza monomia del tipo: h t,t = a t n dove h = altezza di precipitazione; t = durata della precipitazione; a ed n sono coefficienti che dipendono dal periodo di ritorno. Per la determinazione delle suddette curve ci si basa sull analisi delle curve di frequenza costruite per le serie storiche dei massimi annuali delle piogge di durata 1, 3, 6, 12, 24 ore, adattando a ciascuna di esse, attraverso la stima dei parametri, un predefinito modello probabilistico (Gumbel). Dalle curve di frequenza, fissato il periodo di ritorno T ( tipicamente 10, 20, 50, 100, 200, 1000 anni) e per ogni durata è possibile, quindi, ricavare il valore h t,t. I valori così determinati vengono riportati su un diagramma (h, t) ed interpolati mediante delle curve caratterizzate dalla espressione h t,t = a t n Nel caso specifico si è fatto riferimento alle quanto riportato nelle stazioni pluviografiche della regione Campania ed indicate dall Autorità di Bacino. Pag 5 di 13

6 Pertanto con un periodo di ritorno Tr = 20 ed una durata di 1 ora Otteniamo un valore dell intensità h=60 mm/ora Pag 6 di 13

7 3- METODO DI CALCOLO DELLE PORTATE La determinazione delle portate pluviali che una rete di fognatura deve smaltire presenta gravi difficoltà, anche se è bene conosciuta la superficie del bacino servito e se si dispone di dati sicuri sulle piogge cadute nella località, raccolti durante un lungo periodo di tempo. Tali difficoltà sono dovute all influenza di elementi così numerosi che non vi è possibilità di giungere, una volta stabilito ragionevolmente a priori il valore di uno di essi, ad una formula che dia senz altro la portata cercata. La semplice elencazione degli elementi che influiscono sulle portate che raggiungono e percorrono le fogne durante le piogge può dare l immediata percezione della grande indeterminatezza del problema. Alcuni sono insiti nel territorio costituente il bacino, cioè la permeabilità, la rugosità, la forma, l estensione, la pendenza, la vegetazione, lo stato di imbibizione del suolo precedente alla pioggia; altri dipendono dalle caratteristiche della pioggia, quali l intensità, la durata, le variazioni d intensità durante la precipitazione, le variazioni d intensità da un punto all altro del bacino; altri dipendono dalla sistemazione urbanistica, cioè essenzialmente dal rapporto tra la parte coperta dalle costruzioni edilizie o da manti stradali impermeabili, rispetto alle aree sistemate a giardini, altri ancora dipendono dalle dimensioni e dalle pendenze dei canali costituenti la rete. Il risultato complessivo di tutti questi elementi consiste nella riduzione della portata che corrisponde alla quantità di acqua caduta al valore di quella da tenere a base del calcolo dei canali. Il metodo utilizzato per il calcolo della portate è il metodo cinematico (corrivazione), nelle ipotesi: - La formazione di piena è dovuta unicamente ad un trasferimento di massa liquida; - Ogni goccia di pioggia si muove sulla superficie del bacino seguendo un percorso immutabile che dipende solo dal punto in cui è caduta; - La velocità di una goccia non è influenzata dalla presenza di altre gocce; Il calcolo della fluente nella fognatura sarà calcolata con l espressione: Dove: Pag 7 di 13

8 = coefficiente unico di riduzione delle pioggie i = intensità di precipitazione A = superficie del bacino I valori del tempo di corrivazione t c = t r + L/V con t r = 5 minuti Pag 8 di 13

9 4- CALCOLO E VERIFICA DELLA FOGNA Si riportano di seguito le caratteristiche delle sezioni utilizzate, le tabelle contenenti i dati di progetto, le tabelle dei risultati (tabella pioggia e tabella verifiche). Ogni tabella è corredata di legenda TABELLA SEZIONI CIRCOLARI N. Nome Diametro Formula Scabrezza [m] 1 DN GS DN GS Legenda Formule di resistenza GS = formula di Gauckler-Strickler: V=KsR^(2/3)j^(1/2) CB = formula di Chezy-Bazin: V=KbR^(1/2)j^(1/2), dove Kb=87/(1+gamma/R^(1/2)) CK = formula di Chezy-Kutter: V=KkR^(1/2)j^(1/2), dove Kk=100/(1+m/R^(1/2) MS = formula di Manning-Strickler: V=(1/n)R^(2/3)j^(1/2) TABELLA DATI PICCHETTI Nome X Y Z [m] [m] [m] A B C D E Pag 9 di 13

10 Legenda Tabella Picchetti Nome = nome identificativo del picchetto X,Y = coordinate planimetriche del picchetto Z = quota geodetica del picchetto TABELLA DATI TRATTI Nome Pic1 Pic2 Sez Lungh. Pend Ac Phi Wo Tr [m] [-] [ha] [mc/h a] DN DN DN DN DN DN DN DN DN A 17 A DN A-B A B DN B-C B C DN C-D C D DN D-E D E DN E-18 E 18 DN Legenda Tabella Tratti Nome = nome identificativo del tratto inserito lungo il tracciato della rete Pic1 = nome del 1 picchetto del tratto Pic2 = nome del 2 picchetto del tratto Sez = nome della sezione assegnata al tratto L = lunghezza del tratto Pend = pendenza del tratto Ac = area colante che grava sul tratto phi = coefficiente di afflusso; indica l'aliquota impermeabile dell'area gravante che effettivamente contribuisce alla formazione della portata nel tratto Wo = volume dei piccoli invasi; rappresenta la quantità di acqua che resta invasata sul terreno prima che possa cominciare a defluire Tr = tempo di ruscellamento; rappresenta il tempo che una goccia d'acqua caduta nel punto più sfavorito del bacino impiega per arrivare alla rete [min] Pag 10 di 13

11 TABELLA PIOGGIA Nome Sez Actot Phim a n Wp u tc Qp [ha] [mm/h] [mc] [l/s/ha] [min] [mc/s] DN DN DN DN DN DN DN DN DN A DN A-B DN B-C DN C-D DN D-E DN E-18 DN Legenda Tabella Pioggia Nome = nome identificativo del tratto Sez = nome della sezione assegnata al tratto Actot = area colante totale, intesa come somma delle aree dei bacini che gravano, con i loro afflussi, sul tratto in esame; Phim = coefficiente di afflusso medio delle aree gravanti sul tratto; indica l'aliquota impermeabile media delle aree gravanti sul tratto che effettivamente contribuisce alla formazione della portata a = coefficiente della legge di pioggia n = esponente della legge di pioggia Wp = volume proprio totale invasato dalla rete; è la sommatoria dei volumi propri invasati in tutti i tratti a monte fino al tratto in esame incluso u = coefficiente udometrico; rappresenta il contributo di piena per unità di superficie Q/A tc = tempo di corrivazione; rappresenta il tempo necessario affinchè una goccia precipitata nel punto più lontano del bacino raggiunga la sezione di chiusura Qp = portata di pioggia che defluisce lungo il tratto in esame Pag 11 di 13

12 1 a TABELLA VERIFICHE Nome Sez L i Qp [m] [-] [mc/s] DN DN DN DN DN DN DN DN DN A DN A-B DN B-C DN C-D DN D-E DN E-18 DN Legenda 1 Tabella Verifiche Nome = nome identificativo del tratto Sez = nome della sezione assegnata al tratto L = lunghezza del tratto Pend = pendenza del tratto Qp = portata di pioggia totale che affluisce al tratto in esame Pag 12 di 13

13 2 a TABELLA VERIFICHE Nome Sez Qt hmin hmax Grmax Vmax [mc/s] [m] [m] [%] [m/s] DN DN DN DN DN DN DN DN DN A DN A-B DN B-C DN C-D DN D-E DN E-18 DN Legenda 2 Tabella Verifiche Nome = nome identificativo del tratto Sez = nome della sezione assegnata al tratto Qt = portata totale hmin = tirante minimo inteso come valore dell'altezza idrica con cui la portata nera defluisce lungo il tratto in esame hmax = tirante massimo inteso come valore dell'altezza idrica con cui la portata totale defluisce lungo il tratto in esame Grmax = grado di riempimento massimo Vmax = velocità massima lì IL TECNICO Pag 13 di 13

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