Prof. Salvatore Curreri Corso di Diritto costituzionale

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1 PRINCIPIO DEMOCRATICO Art. 1.2 Cost. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione Nozione giuridica di popolo come insieme dei cittadini, diversa da quella più estesa di popolazione come insieme di quanti si trovano nel territorio italiano (inclusi stranieri e apolidi) da quella più ristretta di corpo elettorale, come parte del popolo cui l ordinamento riconosce capacità giuridica politica Il popolo titolare in senso giuridico e non mitico della sovranità all interno dello Stato sovrano Riproduzione riservata 1

2 La sovranità non promana (art Cost. Germania) ma appartiene al popolo che ne mantiene sempre il possesso, senza potervi rinunciare non può trasferirla a nessun singolo individuo e a nessuna parte di sé Piuttosto il popolo può delegarne l esercizio: democrazia rappresentativa vs. democrazia diretta Riproduzione riservata 2

3 I DIRITTI POLITICI NELLA COSTITUZIONE Diritto di voto (art. 48 Cost.) Diritto di accesso ai pubblici uffici ed alle cariche elettive (art. 51 Cost.) Diritto di associazione in partiti (art. 49 Cost.) Diritto di petizione (art. 50 Cost.) Diritto di iniziativa legislativa (art. 71 Cost.) Diritto di iniziativa referendaria (artt. 75, 132 e 138 Cost.) Riproduzione riservata 3

4 IL DIRITTO DI VOTO Articolo 48.1Cost. Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età Estensione del diritto di voto alle donne (1946) Iscrizione automatica nelle liste elettorali (no in USA) Diritto di voto e di eleggibilità dei cittadini dell Unione Europea nelle elezioni comunali e del Parlamento europeo Il problema degli stranieri residenti in Italia Riproduzione riservata 4

5 LE GARANZIE DEL DIRITTO DI VOTO Articolo 48.2 Cost. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto Voto personale per cui va espresso da ogni elettore di persona, senza procura piuttosto le persone fisicamente impedite (ciechi) possono votare tramite accompagnatore Voto eguale per cui è illegittimo il voto plurimo o multiplo, cioè l attribuzione a specifiche categorie di cittadini di più voti Riproduzione riservata 5

6 Voto libero per cui deve essere esente da ogni forma di costrizione e va garantita la libera formazione dell opinione pubblica dell elettore voto di scambio Voto segreto: il baluardo più sicuro e il presupposto stesso di un voto libero divieto di portare in cabina elettorale telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare la scheda votata Riproduzione riservata 6

7 LE LIMITAZIONI DEL DIRITTO DI VOTO Articolo 48.4 Cost. Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge Incapacità civile: un tempo interdetti e inabilitati per infermità mentale, i quali oggi possono votare (l. 180/1978) Sentenze penali irrevocabili che prevedono l interdizione perpetua o temporanea (finché la pena dura) dai pubblici uffici Riproduzione riservata 7

8 Indegnità morale, con sospensione temporanea del voto per i a) falliti (5 anni) b) sottoposti a misure di sicurezza, detentive o no (ad es. divieto di soggiorno in un certo comune o provincia) c) sottoposti a misure di prevenzione sociale (ad. es. appartenenti ad associazioni mafiose) (d.p.r. 223/1967) d) membri e discendenti di Casa Savoia (XIII disp. trans. fin.; efficacia sospesa con legge cost. 1/2002) Riproduzione riservata 8

9 ELETTORATO ATTIVO ED ELETTORATO PASSIVO Elettorato attivo: il diritto di votare Elettorato passivo: il diritto di essere votati e dunque di venire candidati Elettorato attivo Elettorato passivo Camera 18 anni 25 anni Senato 25 anni 40 anni Regioni / Comuni / Province 18 anni 18 anni Parlamento europeo 18 anni 25 anni Riproduzione riservata 9

10 IL DOVERE DI VOTO Articolo 48.2 Cost. L esercizio del diritto di voto è dovere civico, ma non giuridico Art. 4 T.U. legge elettorale Camera (d.p.r. 361/1957) fino al 1993: L esercizio del voto è un obbligo al quale nessun cittadino può sottrarsi senza venir meno ad un suo preciso dovere verso il Paese sanzionato con la menzione del non voto nel certificato di buona condotta dopo la legge 277/1993: «Il voto è un diritto di tutti i cittadini, il cui libero esercizio deve essere garantito e promosso dalla Repubblica» dopo la legge 270/2005: «Il voto è un dovere civico e un diritto di tutti i cittadini, il cui libero esercizio deve essere garantito e promosso dalla Repubblica» Riproduzione riservata 10

11 IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL ESTERO Fino al 2001 gli italiani all estero per votare dovevano tornare in Patria e votare nella circoscrizione del territorio nazionale relativa alla sezione in cui erano iscritti Dopo il 2001 voto all estero, anziché ritorno in Patria Legge cost. 1/2000: Articolo 48.3 Cost. La legge stabilisce requisiti e modalità per l esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all estero e ne assicura l effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge Riproduzione riservata 11

12 Legge cost. 1/2001: quota di parlamentari riservata: 12 deputati e 6 senatori nella circoscrizione Estero (artt e 57.2 Cost.) Legge 459/2001: disciplina dell esercizio del diritto di voto dei residenti all estero ripartizioni territoriali della circoscrizione estero: 1) Europa inclusa Russia e Turchia; 2) America meridionale; 3) America settentrionale e centrale; 3) Africa, Asia, Oceania e Antartide opzione per il voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero, con potenziale lesione personalità e segretezza del voto (art. 48.2) D.p.r. 104/2003: regolamento di attuazione della l. 459/2001 Riproduzione riservata 12

13 Le circoscrizioni Estero Camera Senato 12 deputati (su 630) 6 senatori (su 315) Cittadini residenti all estero Riproduzione riservata 13

14 LE ELEZIONI NEL NOSTRO ORDINAMENTO Elezioni parlamentari («politiche»): Camera dei deputati (630) e Senato della Repubblica (315) Elezioni regionali: Presidenti delle regioni (salvo diversa previsione statutaria: Valle d Aosta, Trentino Alto Adige e provincia autonoma di Bolzano) e consigli regionali Elezioni comunali («amministrative»): sindaci e consigli comunali, consigli circoscrizionali (in comuni >250 mila abitanti) * fino a 2011 elezioni presidenti delle province e consigli provinciali Elezioni europee: Parlamento europeo (73 seggi ad Italia) Riproduzione riservata 14

15 SISTEMA ELETTORALE E FORMULA ELETTORALE La formula elettorale è solo una parte del sistema elettorale che comprende il modo in cui sono trasformati i voti in seggi una formula elettorale consiste in un meccanismo per trasformare in seggi i voti che il corpo elettorale esprime Il sistema elettorale include anche la cd. legislazione elettorale di contorno che regola il prima e il dopo dell applicazione della formula elettorale Riproduzione riservata 15

16 IL SISTEMA ELETTORALE Le modalità di indizione delle elezioni (chi, quando, secondo quale procedimento) Chi ha diritto di votare (elettorato attivo) e chi può essere eletto (elettorato passivo) incandidabilità ineleggibilità per cui non si può essere eletti per la carica o l ufficio ricoperto (cessazione delle funzioni) (per Parlmento: Sindaci Comuni >20 mila abitanti; capo della polizia, prefetti, ufficiali superiori delle forze armate, diplomatici, magistrati non in aspettativa) Incompatibilità per cui se si eletti parlamentari, non si può detenere contemporaneamente un altra carica o ufficio (opzione) Riproduzione riservata 16

17 Modalità di presentazione di liste di candidati e/o candidature forze politiche già rappresentate esentate da obbligo di sottoscrizione Disciplina delle campagne elettorali e della propaganda politica in genere accesso ai mezzi di informazione (par condicio: l. 28/2000); sondaggi elettorali; finanziamento dell attività di candidati e partiti; spese elettorali (limiti) Dove si vota delimitazione dei collegi e circoscrizioni elettorali (uninominali, plurinominali) allestimento, ubicazione e protezione delle sezioni elettorali Riproduzione riservata 17

18 Modalità tecnico-operative di esercizio del vota: voto unico o plurimo; voto di preferenza o lista bloccata Responsabilità delle fasi del procedimento elettorale affidata a Ministero dell interno, Comuni e organi istituiti di volta in volta (sezioni elettorali ed uffici elettorali) Contestazioni avverso il procedimento a Fino a proclamazione degli eletti: Uffici elettorali Dopo proclamazione degli eletti: giudici amministrativi (tranne elezioni Camere cui spetta l esclusiva verifica degli eletti ex art. 66 Cost. Modalità di sostituzione nell ufficio di coloro che, proclamati eletti, cessino per qualsiasi causa dalla carica Riproduzione riservata 18

19 RILEVANZA DELLE FORMULE ELETTORALI Interagiscono con il sistema politico che plasma la formula elettorale ed è da essa plasmato - perché incidono sui partiti che si presentano alle elezioni il loro numero da soli o in coalizioni numero e livello dei candidati Influenzano la dinamica della forma di governo, che dipende anche dal sottostante sistema politico specie se parlamentare ed a debole razionalizzazione la stabilità di governo Riproduzione riservata 19

20 LE FORMULE ELETTORALI L elezione degli organi monocratici 1) Vince chi ottiene più voti nel turno unico (maggioranza relativa): sistema plurality 2) Vince chi ottiene la maggioranza semplice dei voti: sistema majority se ciò non si verifica al primo turno elettorale, secondo turno a) ballottaggio a due (elezione Presidente in Francia) L elezione indiretta del Presidente USA tramite «grandi elettori» eletti nei singoli Stati che sono collegi maggioritari plurality eccezionalmente plurinominali Riproduzione riservata 20

21 L ELEZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI FORMULE MAGGIORITARIE Suddivisione del territorio in collegi uninominali, in cui il seggio in palio è vinto da chi ottiene 1) più voti nel turno unico (maggioranza relativa) sistema plurality (first past the post) (Gran Bretagna) 2) la maggioranza semplice dei voti (e non assoluta dei votanti): sistema majority se ciò non si verifica al primo turno elettorale, secondo turno tra i primi due (ballottaggio) o tra chi raggiunge una certa percentuale di voti (Francia (12,5% degli aventi diritto e non dei votanti) Riproduzione riservata 21

22 Esempio di formula uninominale plurality a turno unico Candidati Voti Bianchi Rossi Verdi Neri 500 eletto non eletto non eletto non eletto Totale voti validi: Nel collegio uninominale considerato è eletto il candidato Bianchi, che ha ottenuto più voti rispetto a ciascuno degli altri candidati. Riproduzione riservata 22

23 Esempio di formula uninominale majority a doppio turno Candidati Voti Bianchi Rossi Verdi Neri 500 non eletto non eletto non eletto non eletto Totale voti validi: Nel collegio uninominale considerato non è eletto alcun candidato, non avendo nessuno dei quattro raggiunto il 50% + 1 dei voti. In tal caso si procede a un secondo turno: se è previsto il ballottaggio, fra Bianchi e Rossi. Riproduzione riservata 23

24 Caratteristiche ed effetti delle formule maggioritarie Sovra-rappresentano i partiti maggiori a scapito dei minori al limite può vincere chi abbia preso meno voti A = 13 epperò vince B = 14 ma perde Identificazione tra partiti e candidati con radicamento territoriale Incentivano il bipolarismo (o bipartitismo) L elettore vota non solo per il partito ma per scegliere il Governo Governi monocolori o di coalizioni pre-elettorali di solito omogenee e stabili Riproduzione riservata 24

25 FORMULE PROPORZIONALI Suddivisione del territorio di regola in collegi plurinominali, in cui i seggi in palio sono ripartiti in rapporto tendenzialmente percentuale ai voti dati dagli elettori a ciascun partito - es.: lista con 20% dei voti ottiene all incirca il 20% dei seggi Riproduzione riservata 25

26 Metodo del divisore (d Hondt; Spagna, Belgio, Israele) con effetto meno proporzionale a vantaggio dei partiti maggiori Liste (voti 1.180)Divisione della cifra elettorale per (8) Seggi A B C D Metodo del quoziente naturale (voti/seggi: 147,5) (Germania) voti totali seggi interi voti non utilizzati seggi con i resti seggi totali A ,5 0 3 (-1) B C ,5 0 1 D (+1) Riproduzione riservata 26

27 Caratteristiche ed effetti delle formule proporzionali Fotografano in modo (pressoché) proporzionale i rapporti di forza tra i partiti politici Incentivano il pluripartitismo ed il multipolarismo Nelle candidature hanno maggior peso i partiti rispetto alle realtà locali L elettore vota solo per la lista dl partito e non per il Governo (voto delega) Governi post-elettorali (di coalizione), solitamente instabili Riproduzione riservata 27

28 I meccanismi correttivi delle formule proporzionali per ottenere effetti simili a quelli maggioritari Soglia di sbarramento al di sotto della quale la lista non accede alla ripartizione dei seggi Ripartizione dei seggi in circoscrizioni elettorali piccole e con pochi seggi (Spagna in cui non v è recupero dei resti a livello nazionale; Grecia, Irlanda) Premio di maggioranza - Grecia (50 seggi/300); Italia: Camera 54% seggi; Senato (regionale) Riproduzione riservata 28

29 FORMULA ELETTORALE E COSTITUZIONE La scelta di non costituzionalizzare la formula elettorale Il divieto di approvazione delle leggi elettorali in sede legislativa (art Cost.) La possibilità di richiedere il referendum sulle leggi elettorali Riproduzione riservata 29

30 LA SCELTA PER IL PROPORZIONALE ( ) Consolidamento democrazia Pluripartitismo Debolezza forma di governo parlamentare (fallimento legge truffa) Consociativismo Riproduzione riservata 30

31 LE FORMULE ELETTORALI MISTE DAL 1993 AD OGGI Il tentativo di conciliare rappresentatività (principio proporzionale) e governabilità (principio maggioritario) per trasformare indirettamente la democrazia parlamentare da compromissoria a maggioritaria - I sistemi elettorali italiani hanno oggi tutti carattere misto (c.d.mattarellum): (3/4) maggioritario con (1/4) correzione proporzionale (legge elettorale Senato n. 276/1993 e Camera n. 277/19993) (c.d. Porcellum) proporzionale con premio di maggioranza per elezioni nazionali, regionali e comunali 2016 (c.d. Italicum): proporzionale con premio di maggioranza con ballottaggio Riproduzione riservata 31

32 COME SI VOTAVA PER LA CAMERA E IL SENATO ( ) Formula prevalentemente maggioritaria uninominale: tre quarti dei seggi attribuiti in altrettanti collegi uninominali con formula maggioritaria pura e un quarto dei seggi attribuiti con formula proporzionale 75% 25% quota maggioritaria uninominale (formula plurality a turno unico) quota proporzionale (con doppio voto alla Camera, voto unico al Senato) Riproduzione riservata 32

33 LA RIFORMA PROPORZIONALE (legge n. 270/2005) Formula proporzionale dagli effetti maggioritari in virtù di soglie di sbarramento variabili premio di maggioranza alla coalizione o alla lista non collegata più votata (senza % minima), se non l abbia già raggiunta, con conseguente alterazione dell attribuzione proporzionale dei seggi a) 340 seggi su 630 alla Camera b) 55% dei seggi regionali al Senato Riproduzione riservata 33

34 GLI SBARRAMENTI (CAMERA E SENATO) Coalizioni Camera 10% Senato 20% Liste coalizzate 2% 3% Liste non coalizzate 4% 8% Riproduzione riservata 34

35 IL SISTEMA ELETTORALE DELLA CAMERA D.p.r. 361/1957, come modificato dalla l. 270/ seggi 277 seggi alla coalizione o alla lista vincente alla coalizione e alle liste perdenti Riproduzione riservata 35

36 IL SISTEMA ELETTORALE DEL SENATO (D.lgs. 533/1993, come modificato dalla l. 270/2005) Art. 57 Cost. 1. Il Senato della Repubblica è eletto a base regionale, salvi i seggi assegnati alla circoscrizione Estero 55% seggi alla coalizione o alla lista vincente nella regione 45% seggi alla coalizione e alle liste perdenti nella regione Riproduzione riservata 36

37 GLI ESITI DELLA LEGGE ELETTORALE DEL 2005 Elezioni 2006: nel confronto tra due coalizioni molto ampie con dentro praticamente tutti i partiti, la coalizione vincente (coalizione Prodi) ottenne il 49,8% dei voti alla Camera, con uno scarto dello 0,06% pari a voti, ma riuscì a prevalere al Senato solo grazie ai seggi assegnati nella circoscrizione estero Elezioni 2008: si confrontarono due coalizioni formate ciascuna da due soli partiti e la coalizione vincente (coalizione Berlusconi), col 46,8% alla Camera, prevalse nettamente anche al Senato Elezioni 2013: in un contesto non più bipolare ma tripolare, il premio alla Camera venne vinto da una coalizione che aveva ottenuto il 29,5% (coalizione Bersani), con un bonus di ben 144 seggi, risultando solo maggioranza relativa al Senato 37 Riproduzione riservata

38 LE ELEZIONI POLITICHE DEL 2013 Scheda elettorale Camera Riproduzione riservata 38

39 LA SENTENZA N. 1/2014 DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULLA LEGGE ELETTORALE DEL 2005 Illegittimità costituzionale del meccanismo di attribuzione del premio di maggioranza per le elezioni della Camera e del Senato a causa dell «assenza di una ragionevole soglia di voti minima per competere all assegnazione del premio» inoltre somma di premi regionali al Senato non assicura maggioranza a coalizioni e liste più votate a livello nazionale, con rischio che sia diversa da quella della Camera = conseguenza: proporzionale con soglie di sbarramento senza premio (consultellum) Illegittimità costituzionale del meccanismo di scelta degli eletti alla Camera e al Senato attraverso liste bloccate lunghe escludendo «ogni facoltà dell elettore di incidere sull elezione dei propri rappresentanti» 39 Riproduzione riservata

40 COME SI VOTA PER LA CAMERA (L. 52/2015) Formula proporzionale con premio e ballottaggio eventuale: sistema a base proporzionale di tipo majority-assuring, tale da assicurare a chi vince le elezioni una maggioranza assoluta di seggi; vince le elezioni la lista (singola, senza coalizioni) che ottiene più voti sul piano nazionale o quella che, tra le due liste più votate, prevale in un eventuale turno di ballottaggio 340 seggi alla lista vincente 278 seggi alle liste perdenti 40 Riproduzione riservata

41 IL SISTEMA ELETTORALE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI se la lista più votata ottiene il 40% dei voti se la lista più votata non ottiene il 40% dei voti conseguendo almeno 340 seggi conseguendo meno di 340 seggi turno di ballottaggio tra le prime due liste i seggi sono attribuiti in base alla ripartizione proporzionale già effettuata alla lista vincente sono attribuiti 340 seggi e i restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste ammesse 41 Riproduzione riservata

42 IL NUOVO SISTEMA ELETTORALE DELLA CAMERA (c.d. Italicum - l. 52/2015; dall 1 luglio 2016) 20 circoscrizioni regionali suddivise in 100 collegi plurinominali (in Sicilia 9) in cui eleggere 606 deputati ripartiti in proporzione alla popolazione (min, 3 max 9: in Sicilia 52) - 12 seggi «speciali» (Trentino Alto Adige: 8 uninominali + 3 proporzionali; Valle d Aosta: 1 uninominale) deputati eletti nella circoscrizione estero Liste formate da un numero di candidati non inferiore alla metà e non superiore al totale dei seggi assegnati ad ogni collegio Obbligo di depositare programma elettorale e statuto del partito e d indicare il capo della forza politica (non sono permesse coalizioni fra liste) Riproduzione riservata 42

43 LE CIRCOSCRIZIONI E I COLLEGI PLURINOMINALI (CAMERA) Circoscrizione N. seggi N. collegi Circoscrizione N. seggi N. collegi Piemonte 46 8 Lombardia Veneto 51 8 Friuli-Venezia Giulia 13 2 Liguria 16 3 Emilia-Romagna 45 7 Toscana 38 6 Umbria 9 1 Marche 16 3 Lazio 57 9 Abruzzo 14 2 Molise 3 1 Campania Puglia 42 7 Basilicata 6 1 Calabria 20 3 Sicilia 52 9 Sardegna 17 3 Valle d Aosta 1 Trentino-Alto Adige Riproduzione riservata

44 Capolista bloccati (nominativo indicato in scheda) e plurimi (in massimo 10 collegi plurinominali) più candidature plurime, più eletti con preferenze voto di preferenza per i restanti candidati Misure a favore della rappresentanza di genere liste di candidati in «ordine alternato di genere» non più del 50% dei candidati dello stesso sesso nel complesso dei candidati di ogni lista nell intera circoscrizione non più del 60% di capolista dello stesso sesso nel complesso dei collegi della circoscrizione doppia preferenza di genere, pena annullamento della seconda Riproduzione riservata 44

45 LA SCHEDA ELETTORALE (CAMERA) 45 Riproduzione riservata

46 Seggi attribuiti su base nazionale con il metodo del quoziente naturale e dei più alti resti alle liste che hanno superato il 3% Formula proporzionale dagli effetti maggioritari in virtù di premio di maggioranza di massimo 340 seggi (54%) se non già ottenuti alla lista e non coalizione - più votata che a) al primo turno abbia avuto almeno il 40% dei voti validi b) in difetto, al secondo turno di ballottaggio, dopo 15 giorni e con divieto di apparentamenti 278 seggi (44%) a liste sconfitte che hanno ottenuto almeno il 3% dei voti validi (art n. 3 DPR 361/1957) (20% circoscrizione per liste rappresentative di minoranze linguistiche riconosciute) 12 seggi deputati eletti nella circoscrizione Estero Riproduzione riservata 46

47 Distribuzione nelle circoscrizioni e nei collegi dei seggi attribuiti a ciascuna lista in modo da far sì che ciascuna circoscrizione e ciascun collegio abbia i seggi nel numero previsto dalla legge Proclamazione degli eletti: se la lista ottiene un seggio, è eletto il capolista; se una lista ha diritto a più di un seggio, sono eletti dopo il capolista i candidati con più voti di preferenza 47 Riproduzione riservata

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