Diga di Poverella (lago del Savuto)

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1 Diga di Poverella (lago del Savuto) PIANO OPERATIVO SPECIFICO SVASO ANNO 2013 PERIODO DI SVASO E ATTIVITA Lo svaso è stato programmato per una durata di circa 30 giorni nel periodo 15 ottobre 15 dicembre Durante le operazioni di svaso la centrale di pompaggio del Savuto resterà ferma. Lo svaso si rende necessario sia per proseguire con le attività, pluriennali, di ripristino del volume utile che per ispezionare il paramento di monte della diga, la paratoia dello scarico di fondo e l opera di presa delle pompe, al fine di valutare lo stato delle opere meccaniche ed idrauliche e programmare gli eventuali interventi di manutenzione. SCHEMA IDRAULICO Di seguito lo schema del nodo idraulico di Savuto con evidenziate le possibilità di controllo/gestione delle acque. Torrente Gisbarro Fiume Savuto Traversa Gisbarro Bacino Savuto Torrente Gisbarro Fiume Savuto Stazione misura valle diga per calibrazione Stazione misura in prossimità del centro abitato di Parenti per monitoraggio ufficiale Fiume Savuto 1/7

2 STRALCIO TOPOGRAFICO Nel sottostante stralcio topografico sono indicate le posizioni delle stazioni di calibrazione e controllo ed è evidenziato il tratto di alveo, tra le due stazioni che sarà interessato da misure puntuali giornaliere. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE DEL PERIODO DELLE OPERAZIONI L analisi idrologica di dettaglio è stata condotta partendo dai dati di portata misurati nel bacino del Savuto nell ultimo decennio e per il periodo interessato dalle attività (periodo ottobre - dicembre). Periodo in cui le portate sono ancora nel range che permette di gestire le operazioni in piena controllabilità, fattore importante non solo per la riuscita delle operazioni ma soprattutto per la calibrazione del parametro SS (solidi sospesi). I dati di portata in ingresso al bacino di Savuto relativi al periodo , indicano, per il lasso temporale indicato, una portata media di circa 1 m 3 /s. PREVISIONE DEGLI EFFETTI DILUITIVI 2/7

3 Per valutare i valori di SS attesi a valle della stazione di misura denominata Parenti è stato predisposto un semplice modello numerico che valuta gli effetti diluitivi degli apporti dei bacini residui e di quelli degli affluenti laterali. Per quanto detto la stima fornisce dati sui solidi sospesi in eccesso, rispetto alla realtà, poiché non tiene conto degli effetti di sedimentazione, lungo il corso del fiume, della componente più grossolana. Le portate attese nelle diverse sezioni, individuate in base al criterio di chiusura dei tratti di bacino imbrifero del fiume Savuto, all intersezione degli affluenti più importanti, sono state valutate con il criterio del ragguaglio delle portate ai bacini imbriferi, partendo dalla previsione di portata in corrispondenza alla diga. Q_media Solidi sospesi [m 3 /s] % 1 100% Sezione in esame Diga Savuto BI = 45,7 km 2 BI_residuo_SAVUTO = 94,4 km 2 L-tratto = circa 22 km 3,48 29% BI_ARA = 19 km 2 BI_residuo_SAVUTO = 106,7 km 2 L-tratto = circa 12,7 km 7,41 13% BI_MENTARO = 72,8 km 2 BI_residuo_SAVUTO = 73,1 km 2 L-tratto = circa 13,3 km 9,01 11% MARE Dal modello numerico sopra indicato si evidenzia l effetto diluitivo sia degli affluenti del Savuto che delle porzioni di bacino imbrifero residuo, che fanno in modo che la concentrazione di solidi sospesi alla foce sia pari solo al 11% di quella presente a valle diga, al lordo dell effetto sedimentativo, cautelativamente non considerato. MODALITÀ OPERATIVE Primo giorno secondo giorno Svuotamento finale dell invaso che si troverà già in condizioni di minimo livello di esercizio. L operazione verrà effettuata nell arco di circa ore, a partire dalle ore 8.00, secondo le fasi di seguito dettagliate: 1. Deviazione della presa Gisbarro; 2. Apertura graduale e controllata dello scarico di fondo; 3. Scolo del bacino. L apertura dello scarico di fondo verrà opportunamente modulata in modo che la portata rilasciata si attesti, nella fase iniziale, attorno ad un valore di 5 6 m 3 /s per poi scendere gradatamente, nella fase di svuotamento finale, fino a raggiungere il valore della portata naturale attesa. Ciò consentirà una sicura verifica dei valori di torbidità. 3/7

4 La prima apertura dello scarico di fondo comporterà la fluitazione incontrollabile del sedimento addossato alla paratoia di intercettazione della tubazione dello scarico stesso, sedimento stimato in circa m 3 di materiale fine. Tale operazione sarà eseguita con la massima attenzione utilizzando ai fini diluitivi le portate fluenti disponibili ed eventualmente invasabili alla presa Gisbarro. I successivi gradini di apertura saranno modulati, durante la giornata, in relazione alle torbidità misurate alla stazione di Parenti. A fine giornata si valuterà poi se continuare anche durante la notte con le manovre graduali piuttosto che lasciare un apertura preimpostata della paratoia e proseguire il giorno dopo. Ciò in relazione sia al volume ancora presente nell invaso che in relazione all andamento delle torbidità misurate. Una volta vuotato il serbatoio si lasceranno scolare le acque che imbibiscono le sponde e ruscellare sul fondo queste unitamente alla portata fluente, in modo da valutare sia gli effetti di trascinamento, del materiale sedimentato all interno e sul fondo dell invaso, che quelli di torbidità. Terzo giorno Una volta completata la fase di scolo delle sponde, si procederà a fluitare per ruscellamento il materiale sedimentato nel bacino oltre che con gli apporti del fiume Savuto anche con l immissione della portata del torrente Gisbarro, sempre valutando gli effetti sulla torbidità misurata a Parenti. Giorni successivi Dal quarto giorno si eseguirà il vero e proprio processo di fluitazione, che permetterà di eliminare, nelle condizioni previste, circa m 3 di sedimento. In particolare, durante le 8 ore diurne, le modalità operative prevedono: - ruscellamento delle acque provenienti dal fiume Savuto; - ruscellamento, anche con funzione di diluizione, se compatibile con le portate in transito all interno del bacino, di acqua proveniente dal torrente Gisbarro; - utilizzo di pala meccanica e/o scavatore con immissione calibrata del materiale solido nel corpo liquido; Il gestore agirà opportunamente sulle modalità operative di svaso, in relazione alle risultanze dei parametri di controllo (solidi sospesi e ossigeno disciolto) rispetto ai limiti indicati nel paragrafo successivo, in modo da calibrare i flussi di fluitazione anche operando con acqua pulita deviata dagli apporti di monte (torrente Gisbarro) e modulando il contributo delle pale meccaniche al fine del rispetto dei limiti indicati. Durante le 16 ore notturne l impianto sarà interessato dal solo ruscellamento naturale.. Le operazioni riguarderanno sia la rimozione dei sedimenti in prossimità delle opere di presa e dello scarico di fondo, sia quelli depositati fra la quota di massima regolazione e quella di minima regolazione. In particolare si interverrà sia sui sedimenti antistanti il paramento di monte, onde predisporre l area per i previsti interventi manutentivi che devono spingersi fino al piede dello stesso sia nell area antistante l opera di presa.. VOLUME DI MATERIALE DA FLUITARE 4/7

5 Sulla base delle portate medie stagionali, il volume di materiale da svasare ai fini delle attività di ripristino della capacità di invaso è valutato in circa m 3, se però la disponibilità di acqua dovesse essere maggiore della media stagionale, anche la quantità di materiale da fluitare potrà essere superiore a quanto indicato, sempre nel rispetto dei limiti di concentrazioni indicate al paragrafo successivo. Dette attività si dovranno protrarre per almeno anni consecutivi. Questo per consentire la rimozione per fluitazione di almeno mila m 3 di solidi accumulati in prossimità sia della diga (sul cui paramento di monte sono previste ispezioni e manutenzioni) che degli organi di scarico e presa (questo ai fini dei controlli di sicurezza oltre che per le attività di manutenzione). Detto piano di rimozione, iniziato nel 2012, consentirà, con ulteriori operazioni di minore entità, di rispettare il dettato della legge in merito al ripristino della capacità utile a termine concessione di un bacino che, in oltre 75 anni di esercizio, non aveva visto porre in essere alcun intervento manutentivo. LIMITI DI CONCENTRAZIONE DEI SOLIDI IN SOSPENSIONE Il valore medio di concentrazione sull intero periodo di attività è atteso in 5 g/l, mentre il primo giorno, nella fase finale di svuotamento, si potranno avere valori di torbidità dell ordine degli g/l per 1 2 ore a causa della fuoriuscita del cono di materiale solido presente in prossimità della paratoia dello scarico di fondo. Il valore limite dell'ossigeno disciolto è stato individuato pari a 4 mg/l, mentre sono ammessi valori non inferiori a 2 mg/l per periodi non superiori ad un ora. In caso di superamento dei limiti medi si provvederà alla sospensione della manovra e ad una pausa per la ricalibrazione delle procedure in atto. In particolare (vedi schema idraulico e di monitoraggio dei solidi sospesi) il valore di 5 g/l medi è quello atteso nella stazione di monitoraggio ufficiale in località Parenti, mentre quello di g/l è quello atteso il primo/secondo giorno delle manovre, ovvero finché il fenomeno di ruscellamento non avrà raggiunto il fondo dell alveo mettendo in evidenza il substrato ghiaioso/sabbioso naturale, e per eventi particolari non controllabili (crolli di pareti di sedimento e/o movimento di lenti superficiali di materiale non compattato). Valori dello stesso ordine di grandezza si avranno poi durante le ore di attività con le pale meccaniche (così come documentato sul report dello svaso del 2012) Pertanto con riferimento alle esperienze maturate da A2A ed in base a quanto raccolto nel Quaderno di Ricerca della Regione Lombardia n 90 del 2008 Definizione dell impatto degli svasi dei bacini artificiali sull ittiofauna e valutazione di misure di protezione si adottano le seguenti indicazioni sulle concentrazioni medie obiettivo: Concentrazioni medie obiettivo dei solidi sospesi nel tratto fluviale coinvolto nella fluitazione del bacino di Savuto Poche ore 1 2 giorni 2-4 settimane Fiume Savuto 30 g/l 20 g/l 5 g/l mentre per i valori di punta verranno applicate le conclusioni espresse nel citato quaderno: Dal punto di vista delle concentrazioni, stabilito il valore medio obiettivo, è inoltre auspicabile che lo stesso sia raggiunto attraverso cicli quotidiani di lavoro il più possibile omogenei in termini di variazioni delle concentrazioni dei solidi, evitando per quanto possibile i picchi di concentrazioni elevate (superiori a g/l), che da soli possono determinare effetti negativi di notevole entità. 5/7

6 Nello specifico quindi, in particolare per gli eventi con durata di una-due settimane, sulla base delle esperienze effettuate, è possibile, per il mantenimento degli obiettivi di tutela indicati, prospettare che la concentrazione media giornaliera non superi il doppio della concentrazione media complessiva e che il valore di punta (inteso come il valore con durata massima di due ore) non superi di 3 volte il valore medio giornaliero. A titolo esemplificativo, nel caso di eventi che presentano come media di riferimento dell intero periodo una concentrazione di 5 g/l, per ogni singola giornata si dovrà registrare una media non superiore ai 10 g/l e ogni singolo evento della durata di almeno 2 ore dovrà rimanere al di sotto dei 30 g/l. Poiché la concentrazione di solidi che si determina in alcuni momenti dello svaso risulta non pienamente controllabile dal gestore (p.e. la concentrazione dei solidi all apertura degli scarichi, nei primi istanti che seguono il completo svuotamento del bacino o durante i cedimenti delle pareti di sedimento per l erosione dell acqua che ruscella sul fondo del bacino), si ritiene che questi possano essere posti al di fuori dei limiti sopra indicati. Gli effetti dovranno però essere comunque mitigati da specifiche azioni compensative del gestore, che dovrà mettere in atto tutti i possibili interventi per ridurre tali criticità e, qualora verificate dal monitoraggio, compensare con periodi di acqua pulita, intesi come sospensione delle attività dirette di fluitazione dei solidi, al fine di abbassare i valori medi di concentrazione della giornata. ATTIVITA DI MONITORAGGIO DEI SOLIDI IN SOSPENSIONE Il monitoraggio in continuo sarà eseguito sul fiume Savuto a monte del centro abitato di Parenti. Durante le operazioni verranno monitorati in continuo i solidi sospesi e l ossigeno disciolto con strumenti automatici. Si procederà inoltre al prelievo saltuario di campioni da sottoporre sia ad analisi sul campo, mediante il metodo dei coni Imhoff, che ad analisi di laboratorio. Nel caso si verificassero superamenti dei limiti si valuterà se sia possibile un incremento della portata di diluizione o la limitazione del rilascio dallo scarico di fondo della diga al fine dell abbassamento dei valori di solidi sospesi alle soglie indicate e qualora ciò non fosse realizzabile, sarà interrotta l operazione con la chiusura della paratoia per la ricalibrazione delle modalità operative e sempre che ciò non incida sulla sua successiva sicura manovrabilità. Durante la prima e seconda giornata di operazioni (quelle maggiormente critiche in quanto l esperienza di 7 anni di fluitazioni da parte di A2A ha evidenziato che non sono controllabili le concentrazione dei solidi sospesi: all apertura degli scarichi; nei primi istanti che seguono il completo svuotamento del bacino; nel periodo di scolo o durante i cedimenti delle pareti di sedimento per l erosione dell acqua che ruscella sul fondo alveo) il monitoraggio sul campo avverrà con una frequenza di analisi non superiore ad una ogni 15 minuti, al fine di verificare se, e per quanto tempo, vengano raggiunti i valori di guardia e poter mettere in atto eventuali azioni correttive. Un altra stazione di misura in continuo sarà posizionata nelle vicinanze della diga e sarà dedicata esclusivamente alla calibrazione delle manovre, mentre nel tratto intermedio, ed in alcuni tratti campione fino al mare, si procederà a misure giornaliere non essendo possibile installare stazioni fisse. ATTIVITA DI VERIFICA DEI VOLUMI SOLIDI FLUITATI Il rilievo batimetrico aggiornato è stato effettuato nel mese di aprile del 2012 da GRAIA S.r.l. ed ha riscontrato un interrimento di circa 290 mila m 3 a carico del volume totale del bacino e di circa 200 mila m 3 a carico del volume utile che, a termine concessione deve essere ripristinato per legge. Dopo le attività di fluitazione verrà eseguito un controllo, batimetrico o topografico, per confrontare gli esiti delle operazioni con le misure in campo in termini di volumi di materiale solido fuoriuscito. ATTIVITA DI MONITORAGGIO BIOLOGICO Il piano di monitoraggio ecologico prevede lo svolgimento delle seguenti indagini: 6/7

7 caratterizzazione dell habitat fisico; controllo dei macroinvertebrati di fondo; indagine ittiologica quantitativa o qualitativa in funzione delle possibilità operative del tratto. Per i dettagli si rimanda all allegato specifico documento. Le indagini ecologiche saranno effettuate qualche settimane prima e dopo lo svaso, ed alcuni mesi dopo lo svaso, al fine di valutare gli effetti di recupero dell ambiente. Sono previsti tre tratti di monitoraggio che giungono fino al mare. RAPPORTO GIORNALIERO E FINALE Entro il primo pomeriggio del giorno dopo verrà redatto, e trasmesso via fax alle Autorità di controllo, un documento riassuntivo riportante i principali parametri rilevati e le operazioni effettuate il giorno precedente nel formato allegato. A termine attività verrà redatto il rapporto finale riepilogativo delle operazioni e riassuntivo delle misure, comprensivo del rapporto di monitoraggio biologico. CRONOGRAMMA DELLE OPERAZIONI Nella sottostante tabella sono riepilogate le attività previste: Diga di Savuto Cronoprogramma attività di fluitazione controllata Primo e secondo giorno dalle ore 8,00 apertura scarico di fondo e scolo invaso Terzo giorno ore 8,00-16,00 pre - fluitazione per ruscellamento Dal quarto all ultimo giorno Settimana successiva ore 8,00-16,00 fluitazione con modalità diverse reinvaso Giorno da definire con gli Enti competenti lavaggio dell alveo con una portata di 6 8 m 3 /s per 2 4 ore Allegati : - fac simile di report giornaliero - piano dei monitoraggi e delle indagini biologiche 7/7

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