Encefalite Spongiforme Trasmissibile del Bovino
|
|
- Gabriele Morandi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Encefalite Spongiforme Trasmissibile del Bovino Dr.ssa Paola Marconi IZSLT Laboratorio TSE animali 20 Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, maggio 2013
2 L approccio interdisciplinare P. Daszak Science Vol
3 Tra le patologie emergenti degli ultimi due decenni l encefalopatia spongiforme bovina è, con l AIDS, quella che ha avuto maggiore risonanza soprattuto per il legame individuato con la nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob nell uomo
4 Encefaliti Spongiformi Trasmissibili ANIMALI Scrapie Encefalopatia spongiforme bovina Encefalopatia trasmissibile del visone Malattia del dimagramento cronico Encefalopatia spongiforme felina
5 ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI Eziologia EST: malattie degenerative a lento decorso del sistema nervoso centrale indotte da prioni. PRIONI: (proteinaceous infectious particles Prusiner) piccole particelle proteinacee infettanti. La proteina prionica (PrP) è una glicoproteina idrofobica di 253 aminoacidi e di kda di peso molecolare. E codificata da un gene denominato PRNP localizzato sul braccio corto del cromosoma 20 In condizioni patologiche la PrP normale (PrPc) si trasforma in PrPsc (da scrapie) o PrPres (da resistente)
6 Caratteristiche comuni alle EST Lungo periodo di incubazione Sintomatologia di tipo neurologico Decorso clinico progressivo e costantemente fatale Lesioni di tipo prettamente degenerativo a livello del SNC Non si rilevano lesioni infiammatorie Non si rilevano risposte immunitarie da parte dell organismo Costante presenza di proteina prionica Resistenza a numerosi agenti fisici o chimici in grado di inattivare altri microrganismi
7 EZIOLOGIA DELLE EST La proteina prionica resistente (patologica) si forma in seguito ad alterazioni conformazionali della proteina cellulare normale (sensibile) PrPc PrPres Ricca Alfa eliche Alto contenuto in foglietti beta
8 Differenze fisico-chimiche tra PrP cellulare PrP resistente solubile PrPc idrofoba facilmente PrPres molto poco autoaggregabile digestione completa con le proteasi e le fosfolipasi solubile e distrutta con i detergenti localizzazione esclusiva nella membrana cellulare turnover cellulare rapido ed emivita breve (qualche ora) presenza in tutte le cellule dell organismo distruzione facile conformazione spaziale con molte alfa-eliche autoaggregabile e polimerizzabile digestione parziale con le proteasi e le fosfolipasi insolubile nei detergenti localizzazione cellulare intracitoplasmatica nei lisosomi secondari e nel neuropilo, e localizzazione extracellulare (placche) sintesi lenta e stabile presenza quasi esclusiva nel sistema nervoso centrale resistenza notevole agli agenti fisici e chimici conformazione con molti foglietti beta ripiegati
9 IPOTESI Meccanismo autocatalitico responsabile di produzione massiva di PrP res PROTEINA PRIONICA CELLULARE PROTEINA PRIONICA PATOLOGICA Si ipotizza che l'isoforma PrPSc trasmetta la sua caratteristica resistenza all'isoforma PrPC, e che questo provochi un accumulo di materiale proteico che causerebbe la malattia. Questo tipo di modificazione strutturale, da una conformazione prevalentemente alfa-elicoidale ad una forma denominata beta-prp è stata riprodotta in vitro, e l'attitudine della forma beta-prp a costituire aggregati fibrillari sembra fornire un plausibile meccanismo molecolare della propagazione del Prione.
10 CAMBIAMENTO CONFORMAZIONALE cause: mutazioni spontanee o genetiche che modificano così la struttura della proteina normale; dall'esterno, quando una proteina prionica anomala forma un complesso con una molecola prionica nativa alterandone la conformazione, creando perciò un'altra proteina prionica anomala non degradabile
11 La proteina prionica cellulare viene sostituita progressivamente da proteina prionica patologica con specifiche localizzazioni anatomiche, in forma di accumuli
12 L evento patogenetico peculiare delle EST è l accumulo a livello cerebrale di una proteina amiloidea caratteristica denominata PrPres in quanto resistente alle proteasi che deriva da un precursore (PrPsen ) biologico identico per sequenza aminoacidica e modificazioni post-trasduzionali alla PrPres, ma ne differisce per la struttura secondaria
13 MICROSCOPIA ELETTRONICA Scrapie associated fibrils (SAF) Fibrille scrapie Microfotografia computerizzata La proteina prionica PATOLOGICA tende a depositarsi sotto forma di fibrille amiloidee nel SNC dei soggetti colpiti causando malattia L'osservazione al microscopio elettronico permette di evidenziare fibrille con struttura ad elica semplice o doppia di nm di lunghezza
14 ISTOLOGIA Spongiosi da moderata a grave del neuropilo e vacuolizzazione dei neuroni Vacuolizzazione del neuropilo nel nucleo del tratto solitario e e nel nucleo del tratto spinale del nervo trigemino Vacuolizzazione dei neuroni del complesso dei nuclei vestibolari; nella formazione reticolare, nel nucleo dorsale del vago Astrocitosi Perdita neuronale
15 ISTOLOGIA Vacuolizzazione, perdita neuronale
16 ISTOLOGIA Bovino, SNC, nucleo del tratto solitario (midollo allungato) spongiosi nel neuropilo. Ematossilina-eosina
17 IMMUNOISTOCHIMICA su sezioni di tessuto cerebrale incluse in paraffina. Viene messa in evidenza la presenza di PrPsc mediante pretrattamenti atti a denaturare la PrPc e a smascherare i siti antigenici con l'uso di anticorpi monoclonalie policlonali anti-prp. Deposito di PrP in tutte le aree cerebrali con aspetto comune caratterizzato da accumulo diffuso, fine o grossolano, nel neuropilo Deposito di PrP puntiforme nel nucleo dorsale del nervo vago Aspetto a corona di rosario dei depositi PrP Piccoli depositi di PrP simili a placche nel neuropilo
18 IMMUNOISTOCHIMICA Bovino, SNC, mesencefalo, tratti lineari di PrPsc - anticorpo policlonale p7/7. Metodica utilizzata: immunoistochimica
19 CORRELAZIONE BSE /malattia di Creutzfeld Jacob variante nell uomo A sporadic CJD B NEW VARIANT CJD C Kuru D BSE Histopathology shows spongiform changes in brain (pictures A-C Hans Kretzschmar, München, D Martin Groschup, Insel Riems)
20 ENCEFALITE SPONGIFORME BOVINA diffusione enzootica 1-2 soggetti/allevamento periodo di incubazione lungo da 2 anni e mezzo fino a 8 anni (media di 4-5 anni) decorso clinico piuttosto lungo (2-6 mesi) osservata soprattutto in bovine di 4-6 anni prevalentemente da latte contagio, per via alimentare
21 RILIEVI CLINICI BSE iperestesia Disturbi della sensibilità ipereazione stimoli tattili, acustici luminosi Turbe del comportamento apprensione, paura, aggressività Altro Calo peso, riduzione produzione lattea Alterazioni locomotorie Atassia, paresi, paralisi Disturbi da SNA Bradicardia
22 EFSA Documenta alcuni atteggiamenti caratteristici nella epidemia inglese
23 EFSA Documenta alcuni atteggiamenti caratteristici nella epidemia inglese
24 EFSA Documenta alcuni atteggiamenti caratteristici nella epidemia inglese
25 RILIEVI CLINICI BSE Sono correlati a vacuolizzazione ed accumulo amiloide a livello del tronco encefalico sede di strutture deputate a numerose funzioni Nuclei nervi cranici centri di controllo funzioni cardio- respiratorie, sensitive, comportamentali Vie ascendenti (da midollo spinale a talamo e corteccia) Propriocezione, dolore, tatto Vie discendenti (da encefalo a midollo) Iperestesia, ipereazione stimoli luminosi, tattili, acustici Sistema nervoso autonomo Disturbi app. cardio vascolare
26 VIE DI TRASMISSIONE BSE Mangimi contenenti proteine animali provenienti da animali ammalati BSE L infettività del prione non viene alterata dalle normali procedure di decontaminazione nel rendering resistente bollitura sterilizzazione standard in autoclave a 121 C per quindici minuti alcool Formaldeide raggi UV Incenerimento di tessuti contaminati a T>600 C inattivato per un'ora dall'ipoclorito di sodio al 2% sterilizzazione per 20 min a C
27 BSE EPIDEMIA BSE in UK Real feed ban CONFIRMED CASES OF BSE IN U.K First histopathological confirmation Feed ban introduc ed Real feed ban
28 Recenti studi mostrano evidenza del rapporto tra MCJv e BSE MCJv è riferibile alla esposizione dell uomo all agente BSE Ciò ha indotto la EU ad intraprendere, a partire dal 2001, piani di sorveglianza sanitaria finalizzati alla tutela del consumatore BSE- and vcjd-cases in the UK. The number of assured BSE- (red) and vcjd cases (black) in the UK from 1988 to 2005 (data source: OIE World Organisation for Animal Health, DEFRA (GB) - updated 9/2005; UK Creutzfeldt-Jakob Disease Surveillance Unit - updated 10/2005
29 STRATEGIE DI CONTROLLO SICUREZZA ALIMENTARE EU per TSE ANIMALI (BSE) MISURE DI SORVEGLIANZA ATTIVA PASSIVA MISURE A TUTELA DEL CONSUMATORE ELIMINAZIONE MSR CERTIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DELLE CARNI MISURE DI CONTROLLO ALIMENTAZIONE ANIMALE - FEED BAN
30 MISURE DI CONTROLLO ALIMENTAZIONE ANIMALE DIVIETO DI UTILIZZO FARINE DI ORIGINE ANIMALE TECNICA MICROSCOPICA si basa sull'identificazione di frammenti ossei e permette il riconoscimento di residui animali provenienti da classi diverse (mammifero, volatile, pesce)
31 MISURE DI CONTROLLO MATERIALE SPECIFICO A RISCHIO Gli MSR contengono dal 96 al 98% dell agente infettante nell animale con BSE: cervello (60.2%) e midollo spinale (24.2%) La concentrazione dell infettività solo nel SNC ha favorito il successo delle misure di contenimento della BSE
32 MISURE DI SORVEGLIANZA BSE Test di laboratorio ricorso a test diagnostici rapidi sorveglianza passiva SISTEMI DI SEGNALAZIONE OBBLIGATORIA CASI DI MALATTIA ANIMALI MORTI IN AZIENDA (Test di laboratorio) >24 mesi sorveglianza attiva MONITORAGGIO AL MACELLO (Test di laboratorio) >24 mesi 2001 >30 mesi 2005 >48 mesi 2008 >72 mesi 2011
33 145 casi BSE su circa 7 milioni di bovini testati IZSPVLA CEA
34 DIAGNOSI di LABORATORIO BSE Attuata sui fronti sorveglianza attiva e passiva è alla base del piano e di interventi logistici fonte di nuove acquisizioni epidemiologiche eziologiche elemento per la definizione rischio geografico
35 Piano di Sorveglianza e prelievo Il Piano di sorveglianza subisce modifiche in relazione a nuove acquisizioni scientifiche L attività diagnostica di laboratorio è strumento della sorveglianza ed è soggetta a continui miglioramenti Il prelievo è il punto cardine per l attività diagnostica e richiede sempre nuove indicazioni
36 Pattern glicosilazione BSE BASE Pattern gliale IHC Pattern Istolesivo Pattern di deposizione
37 OVI-CAPRINI e BSE Il 28 gennaio del 2005 è stato confermato (mediante prova biologica) il primo caso di BSE in un caprino regolarmente macellato nel 2002 in Ardeche (Francia) e sottoposto al regolare screening previsto dalla sorveglianza attiva. Si trattò in quel caso dell unico animale risultato infetto nel gregge. NESSUN ALTRO CASO CONFERMATO, MA La differente distribuzione della PrPsc negli ovi-caprini rispetto ai bovini, che implica una precoce presenza della proteina patologica in organi e tessuti, con coinvolgimento di tutto l organismo a partire dal sistema linfatico, ha evocato uno stato di allarme riferito alla possibilità di rischio per la salute pubblica derivato dal consumo di carni, latte e prodotti a base di latte provenienti da ovini o caprini.
38 Bibliografia Casalone C. et al Identification of a second bovine amyloidotic spongiform encefalophalopathy: Mmolecular similarities with sporadic Creutsfeld-Jacobs disease Proct Natl Acad Sci U s a, ;101 Sharon LR S. et al The identification of disease-induced biomarkers in the urine of BSE Proteome Science 2008, 6:23 Masucci M. et al Rilievi clinici in corso di BSE Pocchiari M. et al La malattia di Creutzfeld-Jacob aspetti clinici ed epidemiologici Relazione AIENP Peter Daszak, Andrew A. Cunningham, Alex D. Hyatt SCIENCE VOL JANUARY 2000 Emerging Infectious Diseases of Wildlife: Threats to Biodiversity and Human Health
LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali
LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali Caratteristiche comuni delle TSE Sono associate alla presenza
DettagliPROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE
PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE Accumulo anomalo di molecole di varia natura nella matrice extracellulare Disorganizzazione del tessuto interstiziale Perdita di funzionalità dell interstizio
DettagliLE MALATTIE DA PRIONI. Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli
LE MALATTIE DA PRIONI Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli PRIONE: libero acronimo di proteinaceus infective particle. Prusiner et al., 1981 Mucca pazza in verità mucca atassica LE MALATTIE DA PRIONI La stessa
DettagliUniversità degli Studi del Sannio
Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Corso: Basi Genetiche delle Malattie (8 CFU) 3 Prova Intercorso, 29 Maggio 2104 Nome Cognome Matricola 1) La distrofia muscolare di
DettagliLe malattie da PRIONI. Io paura della mucca pazza?? Perché dovrei???? sono un gallo!!!!
Le malattie da PRIONI Io paura della mucca pazza?? Perché dovrei???? sono un gallo!!!! I prioni Il termine di prioni è stato coniato per indicare agenti patogeni di natura proteica provvisti di proprietà
DettagliBSE. Le malattie causate dai prioni negli animali. Scrapie Sheep & Goats Infection in genetically susceptible animals
Epidemiologia dell'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e del morbo di Creutzfeldt Jakob (CJD) Dott.Fulvio Zorzut U. F.Profilassi Malattie Infettive e Vaccinazioni Dipartimento di Prevenzione di Trieste
DettagliFolding e Misfolding delle proteine
Folding e Misfolding delle proteine Folding : è il processo di ripiegamento molecolare attraverso il quale le proteine ottengono la loro struttura tridimensionale. Misfolding: indica l errato ripiegamento
Dettaglilungo periodo di incubazione (da alcuni mesi a diversi decenni) evoluzione clinica apiretica, con turbe nervose sensitive e motorie, rapido
Encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) Patologie progressive e degenerative del SNC dell'uomo e degli animali lungo periodo di incubazione (da alcuni mesi a diversi decenni) evoluzione clinica apiretica,
DettagliModello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60
Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di
DettagliE conservato dalla refrigerazione e dal congelamento. Ipoclorito di Sodio, contenente 2% di clorina disponibile;
EZIOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL AGENTE EZIOLOGICO L agente eziologico della BSE è un agente trasmissibile non convenzionale simile all agente eziologico della Scrapie degli ovicaprini. E stato denominato
DettagliMeccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni
Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Lesson1 Lesson2 Lesson3 Lesson4 Lesson5 Lesson6 INDEX Intro Aggregazione proteica: ripiegamento delle proteine sistema di controllo qualità delle proteine
DettagliEncefalite spongiforme trasmissibile del bovino. Diagnosi di laboratorio
Encefalite spongiforme trasmissibile del bovino Diagnosi di laboratorio Fernando Palmerini IZSLT Laboratorio TSE animali 20 Corso Nazionale per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 21 24 maggio 2013
DettagliDEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%
DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger
DettagliEPIGENETICA (2014) 1. Metilazione del DNA. 2. Organizzazione della cromatina. 3. Imprinting genomico
EPIGENETICA (2014) Il "dogma centrale" della biologia molecolare sostiene che le informazioni ereditarie sono trasmesse attraverso meccanismi genetici. In realtà, lungo le generazioni, una cellula scambia
DettagliEncefalopatie spongiformi trasmissibili - Scrapie
Encefalopatie spongiformi trasmissibili - Scrapie La malattia La Scrapie è una malattia neurodegenerativa appartenente al gruppo delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) causata da agenti definiti
DettagliCARBOIDRATI C H O ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO
CARBOIDRATI ZUCCHERO SACCARIDE GLUCIDE CARBOIDRATO C H O carboidrati C n H 2n O n H C O C O Il glucosio è un monosaccaride con 6 atomi di carbonio GLUCOSIO Forma ciclica Forma lineare a ph 7 circa lo 0,0026%
DettagliTERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE
TERAPIA DEL DOLORE IN CONTINUITA ASSISTENZIALE S.C. Medicina di Base e Specilistica S.C. Centro di Terapia del Dolore e Cure Palliative Nella diagnosi del dolore cronico si distinguono i seguenti punti:
DettagliPrP C : meccanismi e funzione
Panuzzo Cristina PrP C : meccanismi e funzione Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie a.a 2004-2005 1 PrP C : meccanismi e funzione La proteina Prionica è una proteina ubiquitaria, codificata
DettagliMalattie da Prioni umane: epidemiologia e clinica
Malattie da Prioni umane: epidemiologia e clinica 20 CORSO NAZIONALE per Tecnici di Laboratorio Biomedico Riccione, 21-24 Maggio 2013 Anna Ladogana Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze E-mail:anna.ladogana@iss.it
DettagliLe caratteristiche comuni di queste patologie risiedono nell inevitabile neurodegenerazione e nella conseguente letalità.
Giovanni Frontera Le malattie da prione, note anche come Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (TSE), sono patologie neurodegenerative letali la cui eziologia è associata alla conversione della proteina
DettagliLezione del 24 Ottobre 2014
MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi
Dettaglihttp://perception02.cineca.it/q4/perception.dll
link simulazione http://perception02.cineca.it/q4/perception.dll username: studente bisazza password: bisazza La nocicezione, risultato di una somma algebrica L intensità dell informazione nocicettiva
DettagliProvincia Autonoma di Trento - Infosanità n. 10. infosanità 10
infosanità 10 Le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili GIUNTA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Trento 2001 copyright Giunta della Provincia Autonoma di Trento. 2001 Collana infosanità numero 10 Assessorato
DettagliArintha biotech Dicembre 2005
GENETICA MOLECOLARE Arintha biotech Dicembre 2005 GENETICA MOLECOLARE Il genoma è costituito dall insieme dei geni, localizzati all interno dei cromosomi Ogni gene codifica una proteina. Ogni proteina
DettagliEncefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Amiloidosi cerebrali trasmissibili
Encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Amiloidosi cerebrali trasmissibili A cura di Giovanni DI GUARDO e Paolo Stefano MARCATO Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE = Transmissible spongiform
DettagliUNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012.
UNIVERSITA' degli STUDI di PERUGIA Facoltà di MEDICINA e CHIRURGIA Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia AA 2011-2012 Rhabdovirus Rhabdoviridae: Virus della rabbia a) Vesiculovirus - virus della stomatite
DettagliL. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara
L. Stuppia, Genetica Medica Università G. d Annunzio, Chieti - Pescara I trelivellidellaprevenzione Prevenzione Primaria: adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre l'insorgenza
DettagliPRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA
PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni
DettagliMALATTIE PRIONICHE : DIAGNOSI E TERAPIA
Figura 1Mirela Kuka MALATTIE PRIONICHE : DIAGNOSI E TERAPIA L infezione prionica provoca delle malattie neurodegenerative fatali con insorgenza dopo un lungo periodo di incubazione ( da mesi a decenni),
DettagliMalattie da prione. Dipartimento Scienze Veterinarie Sezione Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti di Origine Animale
Malattie da prione Dipartimento Scienze Veterinarie Sezione Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti di Origine Animale Prof. Vincenzo Cuteri Malattie da Prione Queste nuove patologie agiscono
DettagliFENILCHETONURIA. Adattarsi ad una nuova realtà
FENILCHETONURIA Adattarsi ad una nuova realtà 9 Che cosa è la fenilchetonuria? Per capire la fenilchetonuria bisogna partire dal concetto che tutti gli alimenti, in quantità variabile, contengono una sostanza
DettagliEpatite infettiva del cane (Malattia di Rubarth, Rubarth 1947)
Epatite infettiva del cane (Malattia di Rubarth, Rubarth 1947) Causata dall adenovirus canino tipo (CAdV1) antigenicamente correlato all adenovirus canino tipo 2 (CAdV2) responsabile di infezioni respiratorie
DettagliIL DOLORE. Principi di Terapia Antalgica. Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore. Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011
IL DOLORE Principi di Terapia Antalgica Dott. M. Allegri US interdipartimentale Terapia del Dolore Collegio S. Cate"na - 9 marzo 2011 Definizione Opus #vinum est sedare dolorem I%ocrate Definizione Opus
DettagliAllegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli
Allegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli CANDIDATO: BADOLATO RAFFAELE Il Candidato nel discutere le sue pubblicazioni ha esposto con precisione e chiarezza espositiva, con pertinenza
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICO II"
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI "FEDERICO II" FACOLTÀ DI FARMACIA DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZA DEL FARMACO XXIII CICLO SINTESI E VALUTAZIONE FARMACOLOGICA DI NUOVI LIGANDI DELLA PROTEINA PRIONICA PER
DettagliFacoltà di Medicina e Chirurgia LEGIONELLA
www.microbiologia.unige.it Facoltà di Medicina e Chirurgia LEGIONELLA Prof. Oliviero E. Varnier Dr.ssa J. McDermott Sezione di Microbiologia Dipartimento Interdisciplinare di Scienze Chirurgiche, di Microbiologia
DettagliProtein folding. (Il ripiegamento delle proteine)
Protein folding (Il ripiegamento delle proteine) Folding in vitro e in vivo (D.L. Nelson, M.M. Cox, Lehninger Principles of Biochemistry, 4th ed., Worth Publishers, 2005) Il folding delle proteine: perché
DettagliFolding e misfolding delle proteine
Università degli Studi di Firenze Prof. Niccolò Taddei Folding e misfolding delle proteine 15 Aprile 2015, Liceo Scientifico James Joyce Ariccia (RM) LE PROTEINE Folding Il folding delle proteine è la
DettagliPrevalenza di mutazioni patogenetiche in una serie clinica di pazienti con demenza famigliare
49 Congresso Nazionale Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Prevalenza di mutazioni patogenetiche in una serie clinica di pazienti con demenza famigliare Signorini S, Binetti G, Barbiero L, Nicosia
DettagliUNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta
UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere
Dettagliscaricato da www.sunhope.it
SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI I CLINICA NEUROLOGICA Direttore:Prof. R. Cotrufo Fisiopatologia dei disordini della sensibilità, con particolare riguardo al dolore neuropatico 2009 Organizzazione
DettagliLA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB
LA MALATTIA DI CREUTZFELDT-JAKOB SOMMARIO Introduzione. -Epidemiologia e fattori di rischio. -Variabilita` fenotipica e fattori predittivi di sopravvivenza. -Diagnosi e terapia. Introduzione La malattia
DettagliCapitolo 2 - EZIOLOGIA, PATOGENESI E DIAGNOSI DELLA BSE
Capitolo 2 - EZIOLOGIA, PATOGENESI E DIAGNOSI DELLA BSE Le malattie cosiddette da prioni o encefalopatie spongiformi trasmissibili sono una categoria di processi morbosi neurodegenerativi che colpiscono
DettagliGruppo EME α β δ ϒ ζ ε A A2 α2β2 97-98 α2δ2 2-3 F Gower1 Gower2 Portland α2 ϒ2 < 1 ζ2ε2 0 α2ε2 0 ζ2ϒ2 0 Periodo fetale Periodo postnatale Varianti strutturali dell emoglobina Emoglobina anomala HbS
DettagliEMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri
26 febbraio 2016 EMA/137488/2016 EMA conferma le raccomandazioni per minimizzare il rischio di PML, un infezione del cervello, in seguito a utilizzo di Tysabri Più frequenti scansioni di Risonanza Magnetica
DettagliMalattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica
G GERONTOL 2004;52:60-67 Società Italiana di Gerontologia e Geriatria ARTICOLO DI AGGIORNAMENTO REVIEW Malattia di Creutzfeldt-Jakob sporadica Sporadic Creutzfeldt-Jakob disease S. PERUZZA, G. ZANUSSO
Dettagli*Patogenesi. *Più comune malattia da accumulo lisosomiale (1:75'000 nati); AR
*Più comune malattia da accumulo lisosomiale (1:75'000 nati); AR *Errore congenito del metabolismo derivante da un deficit di β-glucocerebrosidasi, glicoproteina lisosomiale codificata dal gene GBA1 (cromosoma
DettagliI LIPIDI (GRASSI) Cosa sono
I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono Comunemente chiamati "grassi", i lipidi comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua. I lipidi più importanti dal
DettagliPresentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile
Presentazione progetti di ricerca Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile Studio Epidemiologico su Mucopolisaccaridosi Ricerca Geni Coinvolti in alcune forme di paraplegia spastica ereditaria Screening
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA"
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "TOR VERGATA" FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA DOTTORATO DI RICERCA IN MICROBIOLOGIA MEDICA ED IMMUNOLOGIA XXI CICLO DEL CORSO DI DOTTORATO Studio delle basi genetiche e
DettagliCorso di Laurea in Farmacia AA 2011-2012
Sistema Nervoso II midollo spinale, riflessi spinali, tronco encefalico Corso di Laurea in Farmacia AA 2011-2012 Prof. Eugenio Bertelli Professore associato di Anatomia Umana Università degli Studi di
DettagliDISORDINI DELLE SENSIBILITA (somato estesia)
DISORDINI DELLE SENSIBILITA (somato estesia) Enrico Granieri Direttore delle Scuole di Specializzazione in Neurologia e Neurochirurgia Direttore della Sezione di Neurologia e del Dipartimento di Discipline
DettagliFARMACOCINETICA 1. Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA
FARMACOCINETICA 1 Farmacologia generale FARMACOCINETICA FARMACOLOGIA FARMACODINAMICA 1 ASSORBIMENTO DEI FARMACI cioè il processo per mezzo del quale un farmaco passa dal sito di somministrazione al plasma
DettagliIl dolore acuto e transitorio è localizzato e risulta chiaramente legato ad uno stimolo (meccanico, termico o chimico) di alta intensità
DOLORE NEUROPATICO FISIOPATOLOGIA, DIAGNOSI E TERAPIA 2008 Definizione Il dolore, esperienza spiacevole, sensitiva ed emozionale, associata con danno tissutale reale o potenziale oppure descritta nei termini
DettagliENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) / ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE)
ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) / ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Caratteristiche della patologia Informazioni E.1 Malattia E.1.1 Nome patologia Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE),
DettagliCosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco
Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo
DettagliCos'è la disabilità intellettiva. Scritto da Webmaster - Ultimo aggiornamento Martedì 23 Aprile 2013 12:36
La disabilità intellettiva e relazionale è una condizione di salute irreversibile. Le cause della disabilità intellettiva possono essere di natura genetica o non genetica. Si parla di cause genetiche,
DettagliIl Sistema Nervoso. Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE
Il Sistema Nervoso Immagini Invito alla Natura - Paravia SCIENZE NATURALI SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO DOCENTE - ALICE DE SIMONE NEURONI 10 MILIARDI? 100 Miliardi? Terra Luna 380.000 Km NEURONI I messaggi
DettagliATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)
ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio
DettagliCapitolo 4 - LE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO LA BSE
Capitolo 4 - LE MISURE DI PROTEZIONE CONTRO LA BSE Nelle seguenti pagine verranno presi in esame i metodi di lotta impiegati da alcuni Paesi europei ed extra europei nei confronti della BSE. Nel paragrafo
DettagliLE MALATTIE PROFESSIONALI DEL RACHIDE LOMBARE: LO STATO DELL ARTE
LE MALATTIE PROFESSIONALI DEL RACHIDE LOMBARE: LO STATO DELL ARTE LE TECNICHE DI IMMAGINE RADIOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DELLA PATOLOGIA DEL RACHIDE LOMBARE: CONTRIBUTI E LIMITI Maja Ukmar Unità Clinica
DettagliSCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ
CORSO FAD SCLEROSI MULTIPLA: ETIOPATOGENESI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, LE RICADUTE SULL AMMALATO, SULLA FAMIGLIA E SULLA SOCIETÀ ID ECM: 113620 CREDITI DESTINATARI 12 CREDITI ECM Farmacisti
DettagliPsicosociologia della Tossicodipendenza. Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici
Psicosociologia della Tossicodipendenza Cap. 1a Tossicodipenza Aspetti neurobiologici Terminologia NEURONE Il neurone rappresenta l unità funzionale del sistema nervoso ed il suo ruolo consiste nel trasmettere
DettagliDall RNA alle proteine. La traduzione nei procarioti e negli eucarioti
Dall RNA alle proteine La traduzione nei procarioti e negli eucarioti Codice genetico La sequenza dell mrna viene decodificata a gruppi di tre nucleotidi, e tradotta in una sequenza di amminoacidi 4 x
DettagliIndice delle illustrazioni Guida per lo studente Presentazione dell opera
xi INDICE GENERALE Indice delle illustrazioni Guida per lo studente Presentazione dell opera xiii xvii xviii SEZIONE A: ANATOMIA DESCRITTIVA 1 Visione d insieme 4 Midollo spinale 8 Tronco dell encefalo
DettagliPROF. MASSIMO TABATON - CURRICULUM VITAE
PROF. MASSIMO TABATON - CURRICULUM VITAE Stato Professionale 1980-1981: Assistente di ruolo in Neurologia, Osp. Di Alessandria 1987-1990 : Assistente Neurologo, Clinica Neurologica, Università di Genova
DettagliINTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI
Seminario Rafts INTERAZIONE DI PROTEINE CON SFINGOLIPIDI Motivi strutturali coinvolti nell interazione di proteine con sfingolipidi e colesterolo (1) Uno dei primi passi per l identificazione di tale motive
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA LABORATORIO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE E ISTOLOGIA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA LABORATORIO DI ONCOLOGIA SPERIMENTALE E ISTOLOGIA EFFETTI PROTETTIVI DEL CITOZYM SULL ICTUS INDOTTO SU ANIMALI C57BL/6N Scopo della ricerca.
DettagliRischio psicopatologico
Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina
DettagliSISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.
SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla
DettagliINIZIO PRESENTAZIONE. Villa Davide
INIZIO PRESENTAZIONE Villa Davide Villa Davide Prof. S. Monaco Le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili Umane, Anno Domini 2001 Le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili Umane: Anno Domini 2004 Salvatore
DettagliARTROSI ED ACIDO IALURONICO. A cura di Dr Marco Collarile. Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia
ARTROSI ED ACIDO IALURONICO A cura di Dr Marco Collarile Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia 1. INTRODUZIONE L osteartrosi e di gran lunga l artropatia più diffusa nella popolazione
DettagliRISCHIO BIOLOGICO. Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO
RISCHIO BIOLOGICO RISCHIO BIOLOGICO Segnale di indicazione del RISCHIO BIOLOGICO Il rischio biologico in ambiente di lavoro si identifica con la determinazione del rischio di esposizione ad agenti biologici
DettagliIl sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore
SCLEROSI MULTIPLA Malattia autoimmune Colpisce in generale soggetti giovani: 15-35 anni Anticorpi contro le cellule gliali: i neuroni in linea di principio sono risparmiati Andamento a ricadute e remissioni
DettagliMIASTENIA GRAVIS. l 80% Approssimativamente
MIASTENIA GRAVIS La miastenia gravis è un disordine di origine immunologico che frequentemente esordisce determinando deficit della muscolatura legata all apparato apparato visivo (muscolatura oculare
DettagliClassificazione dei tessuti
Tessuto nervoso Classificazione dei tessuti Tessuto nervoso Caratterizzato da eccitabilità e conduttività Costituito principalmente da due tipi di cellule: Cellule neuronali o neuroni che sono caratteristiche
DettagliGabriela Sangiorgi Nicola Alvaro
LA MORTE ENCEFALICA - inizio di un percorso verso la vita - Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro Centro Riferimento Trapianti Emilia - Romagna MORTE CARDIACA E MORTE ENCEFALICA La prima è un concetto più intuibile
Dettagli<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni
Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita
DettagliLa Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato
La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva
DettagliVirus influenzale A. oltre. il contagio
Virus influenzale A oltre il contagio Patogenesi del virus influenzale Porta di entrata: : via respiratoria 1-4 giorni di incubazione Sintomi locali come espressione di una risposta infiammatoria Febbre,
DettagliMercoledì 14 dicembre 2005 AD ADRIANO AGUZZI LA LAUREA HONORIS CAUSA IN MEDICINA VETERINARIA Adriano Aguzzi, uno dei massimi esperti mondiali di malattie da prioni, fra le quali la BSE, nota come sindrome
DettagliChe cos'è la SCLEROSI MULTIPLA
Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:
DettagliEziologia delle encefalopatie umane e nuova variante di malattia di Creutzfeldt- Jakob
Capitolo 3 - LA BSE COME ZOONOSI Le encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) sono una famiglia di malattie umane ed animali neurodegenerative fatali, con danni irreversibili al cervello, dovuti alla
DettagliLe zoonosi. Esempi di zoonosi:
Le zoonosi Le zoonosi sono malattie che si trasmettono dagli animali all uomo. Solo raramente gli animali sono direttamente fonte di infezione: solitamente i germi sono trasmessi all uomo da acqua e cibi
DettagliLa vitamina B12 nei prodotti lattiero caseari
La vitamina B12 nei prodotti lattiero caseari Caratteristiche Importanza nella nutrizione umana Fonti Studio in ricotta da siero di mozzarella G.Pagliuca 30 aprile 2015 La vitamina B12 Importante composto
DettagliAMILOIDOSI. Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. Valeria Puglisi Mauro Pavone Gessica Motta Davide Paolillo. Prof.
AMILOIDOSI Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia Valeria Puglisi Mauro Pavone Gessica Motta Davide Paolillo Prof. Cinzia Di Pietro LE PROTEINE Le proteine sono gli agenti indispensabili per lo svolgimento
Dettagli1955-2005 50 FONDAZIONE INIZIATIVE ZOOPROFILATTICHE E ZOOTECNICHE DI BRESCIA DALLA ERADICAZIONE ALLA GESTIONE DEL RISCHIO ZOONOSICO
1955-2005 50 FONDAZIONE INIZIATIVE ZOOPROFILATTICHE E ZOOTECNICHE DI BRESCIA DALLA ERADICAZIONE ALLA GESTIONE DEL RISCHIO ZOONOSICO 62 1955-2005 Nella stessa collana sono stati pubblicati i seguenti volumi:
DettagliClassificazione del dolore
Dolore neuropatico Classificazione del dolore NOCICETTIVO NEUROPATICO (dovuto a danno/disfunzione del sistema somatosensoriale) MISTO quando i sintomi del dolore nocicettivo si sommano a quelli del dolore
DettagliSISTEMA VESTIBOLARE. La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco e arti) fra di loro
SISTEMA VESTIBOLARE FUNZIONI DEL SISTEMA VESTIBOLARE Mantenimento dell'equilibrio In stazione e in movimento RIFLESSI POSTURALI La posizione del corpo e relativamente delle sue varie parti (testa, tronco
Dettagli2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali
2.Sistemi sensoriali 2 Le vie somatosensoriali Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Organizzazione generale delle vie
DettagliTRONCO ENCEFALICO: porzione assile dell encefalo
TRONCO ENCEFALICO: porzione assile dell encefalo Assi e Piani di riferimento dell encefalo Terminologia MS e tronco encefalico -> formazioni assili del SNC -> direttamente collegate ai bersagli Telencefalo;
DettagliSviluppo del tronco encefalico
Tronco encefalico Sviluppo del tronco encefalico Proencefalo mesencefalo rombencefalo mesencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Tronco encefalico Tronco Encefalico: visione esterna VISIONE VENTRALE VISIONE
Dettagli- Polimeri biodegradabili
POSSIBILI PRODOTTI - Anticorpi - Proteine di interesse farmaceutico - Vaccini edibili - Metaboliti secondari - Polimeri biodegradabili Produzione di Anticorpi SISTEMI DI ESPRESSIONE - Cellule di mammifero
DettagliLa Sclerosi Multipla. Patogenesi. La Sclerosi Multipla: La multidisciplinarietà al servizio di una malattia
La Sclerosi Multipla: La Sclerosi Multipla La multidisciplinarietà al servizio di una malattia Corso di Laurea in Terapia Occupazionale Dott M Mancuso, Dott.ssa Isabella Righini U.O. Neurologia Università
DettagliBasta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco
ri-esco Basta un raggio di luce per dissipare mille oscurità San Francesco Guidare la propria vita Assumersi la responsabilità della propria salute Stile di vita Cervello Gh. Endocrine Sistema immunitario
DettagliIL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale
IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Sezione schematica trasversale del midollo spinale 1 Nervi cranici: sono 12 paia di nervi che fuoriescono dall
DettagliPOLIRADICOLONEURITI L.PAVONE, F.GRECO. Dipartimento di Pediatria Università di Catania
POLIRADICOLONEURITI L.PAVONE, F.GRECO Dipartimento di Pediatria Università di Catania POLIRADICOLONEURITI Infiammazioni di alcune o anche di numerose radici dei nervi spinali e dei relativi tronchi nervosi
DettagliDr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER
Dr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER La Malattia di Alzheimer 1906 Tubinga: Congresso della Società degli Psichiatri Tedeschi del sud-ovest Una caratteristica malattia
DettagliLAB-NEWS Anno 1 n 4 Aprile 2006
1 FAVISMO (DEFICIT G6PD) Cos è il deficit di G6PD? Il deficit di G6PD o favismo è una condizione determinata dalla carenza dell enzima glucosio-6-fosfatodeidrogenasi (G6PD), importante in una via metabolica
DettagliBiomarkers per la diagnosi precoce di tumori
Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale
Dettagli