A. FATTORI PRINCIPALI DETERMINANTI LA SCELTA (VANTAGGI) DELL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE. I vantaggi dell'allattamento artificiale sono:

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1 I. PARTE GENERALE A. FATTORI PRINCIPALI DETERMINANTI LA SCELTA (VANTAGGI) DELL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE I vantaggi dell'allattamento artificiale sono: Maggior quantità di latte; Alimentazione costante in quantità e qualità sopratutto in caso di parti plurimi; Condizioni ambientali nel ricovero più costanti; Minori rischi di infestazione parassitaria degli agnelli per mancato contatto con soggetti adulti; Maggior controllo individuale degli agnelli; Minor mortalità; Riduzione del periodo interparto; Migliore preparazione alimentare dello svezzamento; Aumento peso di macellazione; B. DIFFICOLTÀ Per organizzare il sistema di allattamento artificiale si riscontrano difficoltà in senso: Investimento finanziario elevato per strutture e attrezzature; Necessità di controllo dei singoli agnelli all'inizio di ogni ciclo produttivo per verificare l'adattamento alle ; Modificazione dell'organizzazione aziendale; Scelta del tipo di prodotto finale; 6

2 Scelta del latte artificiale più idoneo per materie prime impiegate e composizione chimica; Scelta fra allattamento a volontà e razionato; Scelta del numero di pasti giornalieri; Scelta della concentrazione del latte ricostituito; C. PRELIMINARI Massima efficienza immunitaria del colostro entro h; Fase colostrale h; Separazione agnello/madre alla fine della fase colostrale max 36 h; Box con superficie mq/capo 0,40 0,50; Adattamento alle con controllo dei singoli capi per 2 3 gg. max; D. ALLATTAMENTO ARTIFICIALE E BENESSERE ANIMALE D.1. COMPOSIZIONE DEL LATTE IN POLVERE Materie prime utilizzate: latte magro (min 45%), siero di latte, latticello; sego bovino, grasso suino, olii vegetali; amido e farina di frumento; aminoacidi (cistina, lisina, metionina); integratori minerale-vitaminico (Ca, Cu, Fe, Mn, Zn, complesso vitaminico B; vitamine A, E e D); antibiotici; 7

3 antiossidanti; emulsionanti sintetici e naturali (prevalentemente lecitina); Composizione chimica media della polvere di latte umidità 4-5%; sulla sostanza secca: protidi grezzi 24-25%, lipidi; grezzi 20-27%, fibra grezza 0,2-0,5%, ceneri 7-8%. D.2. CARATTERISTICHE FISICO CHIMICHE DEL LATTE RICOSTITUITO Legate a: proprietà organolettiche (sapore, odore); emulsionabilità del grasso; assenza di affioramento del grasso nel latte ricostituito; stabilità dell'emulsione; metodi di preparazione della farina di latte: a) spray: miscelle lipidiche ricoperte da uno strato idrofilo di farina; migliore solubilizzazione; temperatura di solubilizzazione più bassa; b) meccanico: pellicola lipidica esterna con scarsa idrofilia; solubilizzazione più difficoltosa; temperatura di solubilizzazione più elevata. 8

4 D.3. MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE Sono determinate dalla necessità fisiologica di avvicinarsi il più possibile alle caratteristiche dell'allattamento naturale; Diluizione compresa fra 150 e 250 g per litro di acqua; Bassa concentrazione con latte offerto a volontà, alta concentrazione con latte razionato; Consumo di latte/capo/giorno (in sostanza secca): a) fino a 250 g nei primi 15 giorni di vita b) fino a g verso 5ª settimana; Indice di conversione della polvere di latte compreso tra 1,1 1,3 kg/kg di incremento di peso vivo; Temperatura di somministrazione del latte ricostituito C; Tabella numero 1.: Schema indicativo di razionamento per agnelli da latte (macellazione a 5 7 settimane). ETA / giorni N PASTI L/giorno GRAMI POLVERE LATTE PER L'ACQUA 0 2 ad libitum ad libitum ,6 0, ,9 1, ,7 2, ,1 2,

5 D.4. DISTRIBUZIONE DEL LATTE RICOSTITUITO AL SECCHIO O CON ALLATTATRICE MECCANICA Tabella numero 2.: AL SECCHIO Somministrazione ad libitum razionata ALLATTATRICE MECCANICA Somministrazione ad libitum Razionata del latte più bassa del latte più alta del latte più bassa del latte più alta 3) necessità di preparare forti quantità di latte ogni volta 3) minori quantità di latte da preparare ad agni pasto 3) ricostituzione del latte automatica 3) ricostituzione del latte automatica 4) rischio elevato di alterazione del latte per: a) fermentazione microbica b) separazione dei costituenti del latte (affioramento del grasso) 4) rischi analoghi molto inferiori 4) rischi molto ridotti 4) rischi molto ridotti 5) pulizia frequente (al massimo ogni 24 h) 6) minor numero di 5) pulizia dopo ogni pasto 6) maggior numero di 5) pulizia periodica 6) minor numero di 5) pulizia dopo ogni pasto 6) maggior numero di per contagio 10

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