Comunità della Paganella
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- Sibilla Antonella
- 8 anni fa
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1 COMUNITÀ della PAGANELLA PROGETTO Sportello Donna Comunità della Paganella Gennaio 2013
2 PREMESSE Nel 2011 la Comunità della Paganella ha elaborato il progetto intitolato La conoscenza delle donne, nell ambito delle iniziative di pari opportunità tra uomini e donne, con l intento di realizzare un'indagine tra la popolazione femminile residente nel proprio territorio. Da questo primo progetto è nata l idea di creare un gruppo di donne attive nelle comunità di appartenenza, a supporto degli enti istituzionali come la Comunità di Valle. Questo gruppo sta nascendo tramite il progetto Consulta Femminile della Paganella, in fase di realizzazione. Oggi, dall indagine del 2011 e dai primi incontri di formazione finalizzati alla costruzione del gruppo stabile di donne, sono emerse anche necessità e idee di sviluppo future. Nella classifica delle priorità individuate dall indagine del 2011 è emerso l'interesse per uno Sportello donna quale luogo di supporto alla vita personale, familiare e lavorativa della donna. Accanto a questa indagine, alle ipotesi di temi formativi del progetto Consulta, dal lavoro svolto nell ambito del piano sociale sono emersi altri bisogni come - aumento della conflittualità di coppia - famiglie monogenitoriali o privi di rete familiare - difficoltà legate alla conciliazione tempi lavoro-famiglia-scuola. Sempre nel piano sociale, sono messi in evidenza alcuni interventi da promuovere come - un tavolo di solidarietà tra le famiglie e una rete tra le associazioni - incontri per i genitori - supporto alle famiglie che si trovano in situazione di disagio economico e sociale. Lo Sportello potrebbe pertanto attivare servizi e iniziative a favore del benessere e della qualità della vita delle donne in primis e delle loro comunità di appartenenza, indirettamente.
3 OBIETTIVI DELL'INIZIATIVA L obiettivo generale del progetto è la promozione del benessere femminile, offrendo assistenza e consulenza alle donne della Comunità della Paganella che lo richiedono, attivando iniziative in favore della qualità della vita del genere femminile, valorizzando la messa in rete dei servizi disponibili sul territorio. Gli obiettivi specifici dello Sportello sono: essere per la Comunità osservatorio dei bisogni delle donne, in modo da poter evolvere in termini di iniziative e proposte, di tematiche e di relazioni con gli altri servizi come ad esempio il socio-sanitario; offrire uno spazio di ascolto; offrire informazioni sulle opportunità del territorio e del mondo del lavoro; favorire la formazione di una rete di sostegno per le donne; favorire la creazione di momento di aggregazione, confronto e supporto rivolti alle donne; favorire la messa in rete dei servizi a supporto delle famiglie e delle associazioni di volontariato; creare una rete di solidarietà fondata sullo scambio di prestazioni e favori (vedi banca del tempo). L obiettivo trasversale e comunitario è di favorire la qualità della vita a 360 gradi. Il progetto ha un evidente valenza sociale poiché la finalità è la promozione dello stare bene, è sviluppare e valorizzare le capacità e i valori delle donne dell altopiano in modo tale da poter migliorare la loro qualità di vita non in termini economici, o non solo, ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale, psicologico e di conciliazione. ATTIVITÀ DELL INIZIATIVA E TEMPI DI ATTUAZIONE Il progetto punta alla creazione di uno sportello donna, pertanto le fasi che definiscono la strutturazione dello stesso sono 1. definizione puntuale delle attività 2. individuazione dei soggetti da coinvolgere/stakeholder 3. sperimentazione dell attivazione dello sportello 4. monitoraggio e valutazione della sperimentazione in itinere e finale 5. pubblicizzazione dello sportello Le fasi hanno una successione temporale integrata in quanto la prima implica la seconda mentre la terza, la quarta e la quinta fase sono parallele dato che l una è a supporto dell altra. Fase 1. Definizione puntuale delle attività da attuare. A titolo esemplificativo ma non esaustivo, le attività previste nello sportello donna potrebbero essere - il sostegno psicologico, legale, ecc - servizi più semplici e di informazione quali lezioni di ripetizione per gli studenti, segnalazione di baby sitter o badanti, - accompagnamento delle utenti in difficoltà presso agenzie e servizi del territorio, - attività di animazione/socializzazione rivolti a donne e uomini per diffondere la cultura della parità di genere. Argomenti degli incontri e dello spettacolo proposti: Donne e politica: l avvicinamento della donna alle istituzioni e soprattutto alle amministrazioni locali terreno incontrastato del genere maschile per anni può ridare dignità alla
4 politica e concretezza all attività locale. Donne, lavoro, territorio: incontri con donne che hanno creato innovazione di impresa, spesso introducendo modelli alternativi e sfidando gli stereotipi. Come cultura ed economia si influenzano a vicenda, e quale ruolo le donne possono svolgere in quest ambito. Donne, educazione, cultura: quale ruolo fondamentale svolgono le donne nell educazione dei figli, ma anche come operatrici di cambiamento culturale, oltre che cineforum inerenti il tema delle pari opportunità. Questo significa che lo sportello nel lungo periodo sarà un punto di riferimento rispetto ai servizi individuati puntualmente e andrà a - attivare le reti di professionisti associazioni e organizzazioni per le consulenze specialistiche (es. supporto psicologico, legale, ) - realizzare e/o promuovere e/o informare rispetto a altre attività individuate e stimolerà nuove azioni in funzione di nuovi bisogni. Fase 2. Individuazione dei soggetti da coinvolgere. Costruzione di una rete/gruppo di relazioni e partnership stabili tra lo sportello (inteso come Comunità che promuove il progetto), i servizi socio-sanitari, le istituzioni, le organizzazioni e associazioni di volontariato presenti sul territorio con mission coerente con gli obiettivi dello sportello. La rete ha la finalità di consentire l individuazione e l attuazione di pratiche operative di sostegno e orientamento alle donne, tra le quali la definizione di un albo (inteso come elenco di fornitori) dei professionisti/organizzazioni stabili al quale attingere e attivare per dare risposte ai bisogni richiesti. Fase 3. Sperimentazione e attivazione dello sportello. In questa fase prende avvio l attività vera e propria ovvero - apertura settimanale dello sportello/ufficio. Si ipotizza l apertura dello sportello due mezze giornate in settimana e l attivazione di un numero verde per appuntamenti al di fuori di tale orario; - accoglienza e informazione delle donne e indirizzo/accompagnamento delle stesse ai servizi presenti sul territorio; - raccolta di eventuali ulteriori bisogni; - raccolta di eventuali proposte e servizi aggiuntivi; - organizzazione di appuntamenti con i professionisti presso lo sportello; - organizzazione e realizzazione di alcune iniziative a supporto delle pari opportunità; - diffusione delle iniziative a favore del genere femminile; - attivazione di una banca del tempo a livello di Comunità. Fase 4. Monitoraggio e valutazione. Monitorare gli accessi ovvero le richieste, valutare le opportunità da attivare, verificare la qualità dei servizi offerti nella fase di sperimentazione, sono azioni essenziali nella fase di start up dell iniziativa. Questa fase/attività permette di controllare l operato, di monitorare gli obiettivi ed eventualmente di ritarare alcuni aspetti per far sì che lo sportello dia reali risposte ai bisogni del genere femminile e del mondo familiare in generale. Fase 5. Pubblicizzazione dello sportello Questa fase è trasversale alle fasi precedenti in quanto per far sì che lo sportello abbia radici serve pubblicizzarlo e promuoverlo tra la popolazione. Questa attività si ipotizza possa avvenire tramite: - presentazione ufficiale alla popolazione e inaugurazione del nuovo servizio ; - strumenti web quali i siti della Comunità della Paganella, Biblioteca, Comuni e le altre organizzazioni coinvolte nel progetto; - azioni mirate nei confronti delle donne, con particolare attenzione alle mamme e alle donne lavoratrici.
5 DESTINATARI / DESTINATARIE I beneficiari sono: - destinatari diretti, ovvero le donne che usufruiranno dello Sportello Donna ; - destinatari indiretti, ossia le famiglie e le amministrazioni locali che avranno attraverso questo servizi un osservatorio sui bisogni della popolazione oltre che una prima risposta a quanto individuato nel piano sociale di Comunità. Tra i destinatari indiretti vi è quindi la popolazione in generale ovvero uomini e donne di diverse fasce d età, impegnate/i in diversi settori di interesse. La convinzione è che la modalità orizzontale e aperta a pubblici diversi possa essere foriera di arricchimenti e spunti, nonché di prospettive differenti sul tema delle pari opportunità. Nello specifico i destinatari diretti dei servizi dello sportello sono donne: - di qualsiasi nazionalità ed età che necessitano, per i più svariati motivi, di essere orientate e/o accompagnate in una società sempre più complessa, articolata e che può offrire opportunità non sempre individuabili; - che vivono situazioni di disagio psicologico (solitudine, difficoltà relazionali) e aiuto legale (per separazioni, affidi, ) - che hanno problemi economici, familiari o lavorativi, - madri in particolare, che hanno diritti che non sanno come far valere o che non sanno orientarsi all interno della rete dei servizi esistenti sul territorio. RICADUTE: EFFETTI CONCRETI E RISULTATI ATTESI Ciò che si intende ottenere con la costituzione dello Sportello Donna è - dare alle donne dell altopiano un servizio di supporto e assistenza permanente e integrato con gli altri servizi presenti sul territorio; - creare un osservatorio stabile che permetta alla Comunità ed ai Comuni di proporre iniziative in relazione alle necessità emerse e di verificare se le stesse hanno condotto ai risultati sperati e di conseguenza elaborare una mappatura dei servizi del territorio; - formare una rete sempre più viva e presente tra le donne dell altopiano di mutuo aiuto (tramite la banca del tempo ), nella quale chi è interessato possa mettersi a disposizione degli altri; - creare buone relazioni nella comunità basate sulla reciprocità e sulla valorizzazione delle esperienze locali. Lo sportello è un iniziativa permanente che vede in questo progetto lo start up ma che si vuole mantenere nel tempo in quanto non può risolversi in una annualità.
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