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1 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA NIDO DON LUCIANO SARTI Segreteria: Via Palestro Castel San Pietro Terme Sede: Via Palestro Castel San Pietro Terme

2 I principi ispiratori del Nido Don Luciano Sarti L asilo nido Don Luciano Sarti si pone nel contesto sociale castellano come un piccolo segno dell attenzione ai piccoli. Ispirandosi ai principi cristiani vuole tradurre nella vita quotidiana la Pedagogia dell Amore di Dio che dà alla Sua creatura la certezza di essere amata così com è. Tale ispirazione ha come caratteristiche la semplicità, la fiducia, la misericordia, la gioia, l attenzione e la valorizzazione del quotidiano come espressione della Presenza di Dio. Alla luce di queste premesse, la progettazione delle attività, dei momenti di routine, dei rapporti con le famiglie ed anche l organizzazione degli spazi saranno finalizzati ad accogliere il bambino in tutta la sua complessità e a fornirgli gli strumenti più adeguati per il raggiungimento di un suo corretto sviluppo fisico e psichico; il bambino sarà aiutato a sviluppare armonicamente la sua personalità in germe, accompagnandolo verso la conoscenza della vita. Gli spazi educativi Lo spazio nel quale il bambino si muove, non è solo un luogo fisico, ma soprattutto un contesto psicologico in grado di offrire adeguati stimoli per una corretta espressione della propria affettività e della propria personalità. Gli ambienti a disposizione sono i seguenti: AMBIENTE POLIVALENTE per: gioco libero, pranzo, riposo pomeridiano. ACCOGLIENZA: avviene nelle singole sezioni per permettere ai genitori di affidare il loro piccolo all educatrice. ANGOLI: in ogni sezione c è l angolo con vestiti, borsette, grembiuli e soprattutto uno specchio che aiutano il bambino a giocare con la propria immagine e con il proprio corpo e a prendere quindi consapevolezza. CASA/CUCINA, nel quale i bambini possono rivivere le esperienze della propria vita familiare quotidiana. LETTURA, un angolo semimorbido con una libreria a misura di bambino che permetta di ricreare un ambiente stimolante per favorire un primo approccio giocoso al libro. MOVIMENTO, con ciambellone morbido contenente palline e tunnel per percorsi strutturati che offrono al bambino la possibilità di muoversi in piena sicurezza. GIOCHI E COSTRUZIONI, pensati per favorire lo sviluppo delle capacità logico-manuali. LA STANZA DELLA NANNA, predisposta nel salone polivalente, arredata con i lettini dei bambini; una musica dolce li accompagna durante la prima fase del sonno. I bambini dormono per un tempo necessario che risponda alle loro esigenze. LA SALA DA PRANZO, opportunamente arredata a misura di bambino, con due tavoli e seggioline a misura di bambino. IL BAGNO, attrezzato con servizi igienici a misura di bambino, un fasciatoio doppio per il cambio dei pannolini e attaccapanni dove i bambini appendono il loro asciugamano personale. INGRESSO/ACCOGLIENZA, dove sono presenti gli armadietti spogliatoio, le bacheche per le informazioni ai genitori e dove soprattutto i bambini vengono preparati dai genitori per essere accompagnati in sezione e affidati direttamente all educatrice. SPAZIO ALL APERTO, ampio giardino con scivolo, casina, tricicli e giochi vari. 1

3 Il progetto annuale viene elaborto in collaborazione con la Scuola dell Infanzia Don Luciano Sarti e ovviamente adeguato alle diverse fasce di età affinché possa essere un elemento di continuità per il futuro passaggio dei bimbi dal nido alla Scuola dell Infanzia. Questo progetto viene illustrato alle famiglie dalle Educatrice durante l assemblea di inizio anno scolastico. Le attività giornaliere vengono progettate periodicamente dalle educatrice, partendo dai bisogni espressi dai bambini. I TEMPI Il Nido rimane aperto da lunedì di settembre all ultimo venerdì di luglio. L orario di apertura è dalle ore 7.15 alle ore 17.30, dal lunedì al venerdì. La giornata è scandita da momenti di routine che sono di primaria importanza perché favoriscono l acquisizione del senso del tempo, di sicurezza, di autonomia e di fiducia nelle educatrici: I. ACCOGLIENZA: l obiettivo delle educatrici è quello di rendere questo momento il più sereno possibile, in modo tale da favorire il distacco fra genitore e bambino; II. CAMBIO: avviene sia in momenti prestabiliti della giornata, sia ogni volta se ne presenti la necessità. È un momento delicato durante il quale s instaura un dialogo privilegiato tra l educatore e il bambino; III. PASTO: rappresenta un momento di socializzazione, convivialità, autonomia e acquisizione di alcune regole educative. Durante questo momento i bimbi vengono stimolati all utilizzo delle posate e all ampliamento dei propri gusti alimentari; IV. SONNO: è un momento delicato della giornata e richiede una certa intimità tra bimbo e educatore. Ciò si esplicita a volte con qualche coccola, altre con rituali che si ripetono sempre uguali e con la vicinanza rassicurante dell educatrice. Almeno inizialmente si cercherà di riprodurre le stesse condizioni attuate dalla famiglia come l uso di ciuccio, di un oggetto transazionale, ecc. GLI ORARI DELLA GIORNATA Gli orari della giornata sono i seguenti: Dalle 7.15 alle 9.00 accoglienza; Ore 9.00 merenda con la frutta; A seguire cambio del pannolino se necessario; dalle alle attività dalle alle pranzo dalle alle uscita per i bambini che non rimangono a dormire dalle alle circa riposo pomeridiano dalle alle merenda e cambio del pannolino se necessario dalle alle uscita di tutti i bambini 2

4 LE MODALITÁ DÌ INSERIMENTO È necessario distinguere due modalità di inserimento diverse: quella dei bambini che hanno frequentato il Nido l anno precedente e quello dei bambini che frequenteranno il Nido per il primo anno. Per quanto concerne i bambini già frequentanti, il reinserimento avviene gradualmente con la seguente modalità: primo giorno: il genitore accompagna e rimane in sezione con il bambino per un po di tempo e va a casa per l ora di pranzo; dal secondo giorno in poi, per la prima settimana, il bambino pranza al Nido con uscita dalle alle dalla seconda settimana in poi, per chi lo desidera, il bambino può riposare al Nido con uscita dalle alle Per i genitori dei bambini che frequenteranno il Nido per la prima volta, è prevista una riunione, nella prima metà di luglio, durante la quale vengono presentati il regolamento dell Asilo Nido, le modalità di inserimento e tutto l occorrente per il primo giorno di frequenza. I genitori visitano gli ambienti dove i bambini trascorreranno la loro giornata. In questa occasione viene loro consegnato un opuscolo nel quale sono raccolte tutte le informazioni date durante la riunione. Prima dell inserimento effettivo del bambino, si tiene un colloquio individuale con i genitori per conoscerne abitudini, esigenze ed eventuali difficoltà, al fine di rendere più personalizzato l approccio durante questa prima fase molto delicata. Viene, inoltre, data una traccia circa le modalità e i tempi per l inserimento. L inserimento vero e proprio sarà graduale ed inizialmente si prevede la presenza del genitore al fine di : rendere il bambino più disponibile a conoscere persone e cose nuove, in quanto la presenza del genitore trasmette sicurezza; osservare la relazione madre-bambino in modo tale da realizzare una continuità famiglia-asilo che non faccia avvertire troppo il distacco; rassicurare il genitore sull unicità del loro rapporto con il bambino e al contempo sull accoglienza del nuovo ambiente. Il bambino inizierà a rimanere al Nido senza il genitore per periodi che andranno gradualmente aumentando fino a rimanere per il pasto e poi anche per la nanna. Il tempo per l inserimento può variare (tre/quattro settimane ) rispettando i bisogni e i tempi di ciascun bambino. FORMAZIONE PERMANENTE L aggiornamento e la formazione delle educatrici si attua attraverso la partecipazione alle iniziative e ai corsi promossi dalla FISM di Bologna, dal comune di Castel San Pietro Terme e dal territorio. Le educatrici attuano, inoltre, una continua formazione in servizio attraverso collegi, corsi di formazione tenuti da specialisti convocati dalla scuola stessa e un auto-formazione aggiornandosi con l ausilio di riviste e libri specializzati forniti dalla scuola. 3

5 PECULIARITÁ DEL SERVIZIO I. PROGETTO CONTINUITÁ con la scuola dell infanzia: Come già detto il progetto didattico annuale viene elaborato in collaborazione con la scuola dell infanzia proprio al fine di favorire questo passaggio; Sono previsti tempi di intersezione con la scuola dell infanzia (preparazione delle feste, momenti ricreativi, o attività particolari), per favorire un futuro passaggio dei bambini nella realtà educativa che li accoglierà l anno seguente; Le educatrici del nido incontrano le insegnanti della scuola dell Infanzia per uno scambio di informazioni. II. RELAZIONI CON LE FAMIGLIE: oltre ad essere previsti due colloqui individuali con i genitori circa a metà anno, gli stessi sono invitati ad un assemblea collettiva e ad incontri con esperti del settore educativo; le famiglie vengono coinvolte nell organizzazione delle feste e in attività laboratori ali rivolte a tutta la famiglia. III. OGNI ANNO VENGONO ORGANIZZATE DELLE ATTIVITÁ DI VARIO GENERE quali: festa della scuola a settembre, festa di fine anno, laboratori di vario genere (musicali, culinari, pittorici, ecc ), nido aperto a metà anno e qualche passeggiata nell ambiente circostante. COMPONENTI DELLA SCUOLA I. GESTORE Il gestore ha la funzione di tutelare l identità della scuola, cioè le ragioni che hanno dato origine alla stessa. Esso compie degli atti necessari all insegna di una scelta di responsabilità verso il problema dell educazione della comunità civile. Esso si avvale della collaborazione di persone che si dedicano all educazione dei bambini. Analizza i bisogni, propone soluzioni, stimola i processi di chiarificazione e conduce itinerari decisionali. II. LA DIRIGENTE Coordina le componenti della scuola, programma i corsi di aggiornamento per i docenti, presiede il Collegio dei Docenti, rappresenta un supporto morale per tutto il personale operativo. Stabilisce i rapporti con le famiglie, le Isituzioni e con gli Enti presenti nel territorio. Avvalendosi della collaborazione di esperti, organizza, presiede e propone alle educatrici i corsi di aggiornamento. Essa coordina la programmazione educativa e l attività didattica e si rende disponibile per discutere e progettare, con il team educativo, gli interventi e le soluzioni dei problemi relativi ai bambini in difficoltà. III. LA COORDINATRICE INTERNA DELLE ATTIVITÁ DIDATTICHE È il punto di riferimento all interno del Nido. Contribuisce all armonia del servizio. È in costante relazione con la direttrice. IV. BAMBINI il nido Don Luciano Sarti intende promuovere lo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità umana di ogni bambino. Essa pertanto si propone di stimolare il bambino affinchè manifesti in piena libertà la propria personalità ed interiorizzi atteggiamenti di collaborazione, solidarietà, dialogo e amicizia nei confronti dei propri pari. 4

6 V. EDUCATRICI Indispensabile per la piena realizzazione del progetto educativo è lo spirito di collegialità tra le educatrici le quali si impegnano a creare un ambiente educativo sereno, familiare e di socializzazione offrendo a tutti i bambini le medesime opportunità educative e di crescita. VI. FAMIGLIA la famiglia è il primo contesto educativo per il bambino, essa ha perciò degli obblighi di formazione primaria verso i figli; persegue specifici obiettivi, mostrando un atteggiamento improntato all amore e all affettività. Chiamare la famiglia a collaborare al progetto educativo della scuola significa dialogare sulle aspettative reciproche in un clima di serena creatività, stimolando il senso di responsabilità di entrambe le parti e realizzando della importanti sinergie educative. VII. PERSONALE AUSILIARIO Il personale ausiliario garantisce un servizio quotidiano alla scuola e collabora con le educatrici alla crescita globale del bambino. VIII. MENSA SCOLASTICA La scuola Don Luciano Sarti è dotata di una cucina interna, valore aggiunto di tutta la realtà. Vengono seguite le tabelle dietetiche proposte dalla dietista e approvate dall ASL. 5

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