Biodiversità ed equilibrio tra organismi utili e dannosi alla coltura
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- Aloisia Corsi
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1 Biodiversità ed equilibrio tra organismi utili e dannosi alla coltura L inerbimento, rispetto alle altre forme di gestione, aumenta la biodiversità e favorisce l instaurarsi di un migliore equilibrio tra organismi utili e dannosi all oliveto. L inerbimento e la pacciamatura possono favorire la diffusione di piccoli roditori.
2 Effetti della gestione del suolo sull attività vegeto-produttiva delle piante Pacciamatura Sviluppo apparato radicale Diserbo Lavorazione
3 Effetti della gestione del suolo sull attività vegeto-produttiva delle piante effetti su vigore Effetti su qualità del prodotto Pochi sono i dati disponibili sull influenza della gestione del suolo sulla qualità dell olio. Da uno studio condotto in centro Italia (Umbria) non sono emerse differenza sulla qualità dell olio tra lavorazione ed inerbimento in termini di acidità, numero di perossidi, contenuto in clorofille, composizione acidica, contenuto in polifenoli totali e resistenza all ossidazione. Tuttavia, con l inerbimento potrebbero esserci effetti positivi indiretti, quali minore incidenza di attacchi parassitari (sia grazie al miglior equilibrio tra organismi utili e dannosi che tale sistema di gestione del suolo produce, sia perché rende più facile l esecuzione degli interventi con antiparassitari) e la riduzione dell eventuale infangatura delle olive (che se eccessiva può essere difficile da rimuovere con il lavaggio e può determinare negativi effetti sulla qualità es. difetto di terra) che vengono intercettate dalle reti stese a terra.
4 SCELTA DEL SISTEMA DI GESTIONE DEL SUOLO E TECNICA Inerbimento permanente In tutti gli ambienti caratterizzati da buone disponibilità idriche e/o dove può essere applicata l irrigazione. Totale Parziale a file alterne, abbinato a lavorazioni, pacciamatura o diserbo lungo la fila. Spontaneo Artificiale
5 Prati artificiali - esempi di miscugli Terreni collinari di media fertilità e media dotazione idrica Terreni magri poco profondi dove si vogliono limitare gli sfalci Terreni fertili profondi di medio impasto 20% Loietto prenne 45% Festuca rubra 20% Poa partensis 15% Trifolium repens 10% Loietto prenne 30% Festuca rubra 30% Festuca ovina 15% Trifolium repens 15% Poa partensis 20% Loietto prenne 40% Festuca arundinacea 15% Festuca rubra 15% Poa partensis 10% Trifolium repens
6 Prati artificiali - esempi di miscugli
7 Trattamento del cotico erboso Quando il cotico raggiunge cm di altezza viene tagliato. L'altezza del taglio deve essere di 5-6 cm. Nel periodo invernale ogni 3-4 anni è bene effettuare una scarificatura del prato.
8 Inerbimento permanente parziale: si alternano interfilari interfilari inerbiti e lavorati Da applicare in oliveti in cui le disponibilità idriche sono limitate.
9 Inerbimento temporaneo Da applicare in frutteti in cui le disponibilità idriche sono limitate. Naturale Artificiale Semine autunnali Orzo (75 kg) + veccia villosa (25 kg) o sativa (50 kg) Orzo (50 kg) + favino (100 kg) Colza (10/15 kg) + veccia villosa (15 kg) o sativa (50 kg) Loietto italico (10-15 kg) + veccia villosa (15 kg) o sativa (50 kg) Semine primaverili Essenze a crescita lenta Orzo* (75 kg) + veccia villosa (25 kg) o sativa (50 kg) Orzo* (50 kg) + favino (100 kg) Essenze a crescita rapida Senape bianca (15-20 kg) Facelia tanacetifolia (30-40 kg) * in questo periodo l orzo puo essere efficacemente sostituito dall avena (70/80 kg)oppure dal loietto italico (15-20 kg) Inerbimento con Trifolium subterraneum
10 Pacciamatura Ottima pratica soprattutto nei primi anni dell oliveto. Tecnica I materiali organici devono essere aggiunti periodicamente. I materiali plastici hanno una durata di qualche anno.
11 Diserbo Su impianti giovani può essere applicato lungo i filari: - applicando basse dosi su strisce di terreno il più strette possibile; - impiegando soltanto prodotti diserbanti poco tossici - trascurando i principi attivi residuali - preferendo i principi attivi di post-emergenza (es. glufosinate ammonio e glifosate), l'uso di miscele e la rotazione degli erbicidi Spesso viene applicato su tutto il terreno dove si esegue la raccolta da terra (raccattatura
12 Lavorazioni Consigliabili solo in situazioni ben definite: in appezzamenti situati dove le disponibilità idriche sono molto limitate nella fase di allevamento degli impianti Tecnica La profondità di intervento non deve superare i cm. A fine estate (settembre-ottobre) lavorazione relativamente profonda a cm. In primavera-estate si eseguono alcune lavorazioni a 5-10 cm di profondità.
13 LA CONCIMAZIONE
14 Fertilizzazione di produzione dell oliveto Scopo: creare e/o mantenere adeguati livelli di fertilità del suolo, in maniera da avere una produzione elevata, costante e di qualità. Generalmente, è sempre necessario apportare l azoto (N), è quasi sempre necessario apportare il potassio (K) ed il fosforo (P), solo in casi particolari è necessario apportare altri elementi nutritivi.
15 Elementi nutritivi Azoto (N) Fosforo (P) Funzioni Carenza Eccesso Importante per la crescita vegetativa e per la produzione delle piante. Influenza positivamente la formazione dei fiori, l allegagione, la maturazione dei frutti, la crescita dei germogli, la lignificazione e lo sviluppo dell apparato radicale. Accrescimento dei germogli ridotto. Foglie di colore verde pallido, che invecchiano precocemente. Frutti di ridotta pezzatura. Limitata differenziazione a fiore. Crescita e produzione ridotte. Foglie piccole, necrosi fogliari, filloptosi. In generale, gli effetti non sono vistosi e quindi difficili da rilevare. Accrescimento dei germogli elevato. Emissione di numerosi succhioni. Può ridurre la produzione, ritardare la maturazione dei frutti e aumentare la sensibilità a stress ambientali e parassitari. Può determinare problemi di antagonismo sull assorbimento di alcuni microelementi. Potassio (K) Importante per la formazione dell olio nel frutto e per migliorare la resistenza dell olivo alle alte e alle basse temperature ed alle malattie fungine. Necrosi nella parte apicale e sui bordi delle foglie più vecchie e decolorazione della lamina fogliare. Determina antagonismi nell assorbimento del magnesio e del ferro.
16 Esempi di carenze Azoto Potassio Boro
17 Cosa è necessario stabilire per una corretta fertilizzazione dell oliveto? QUANTITA di elementi nutritivi da apportare COME distribuirli QUANDO somministrarli Il tutto organizzato in maniera da raggiungere gli obiettivi produttivi prefissati ed allo stesso tempo da ridurre al minimo i costi per l esecuzione della fertilizzazione e l eventuale impatto sull ambiente.
18 Come si può determinare la quantità di elementi nutritivi da apportare (fabbisogni nutritivi delle piante)? Indicazioni si possono avere: Analisi del terreno Diagnostica fogliare Calcolo delle asportazioni Osservazione visiva delle piante
19 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Analisi del terreno Permette di definire le quantità di elementi nutritivi e di sostanza organica presenti nel suolo. Andrebbe eseguita: ogni 3-5 anni per appezzamenti omogenei anche su un campione unico, però costituito da almeno 5 sub-campioni (carote/fette di terreno dei primi 50 cm di suolo, evitando di includere l eventuale cotico erboso), prelevati in vari punti dell appezzamento I valori delle analisi vanno confrontati con quelli di riferimento, in modo da stabilire il potenziale nutrizionale del terreno e di evidenziare eventuali eccessi o deficienze.
20 Valori di riferimento per gli elementi nutritivi e per la sostanza organica nel terreno in funzione della tessitura Elementi nutritivi Azoto (%o) totale Fosforo assimilabile (P 2 O 5 ppm) Potassio scambiabile (K 2 O ppm) Sostanza organica (%) Quantità di elementi nutritivi da apportare: Analisi del terreno Terreno sabbioso Terreno di medio impasto Terreno argilloso 0,8-1,2 1,0-1,6 1,2-1, (72 kg/ha) (270 kg/ha) (72 kg/ha) (360 kg/ha) (72 kg/ha) (420 kg/ha) 0,8-1,5 1,5-2,0 2,0-2,5 Riferendosi ad una profondità di terreno fino a cm, 1 ppm di P2O5 o di K2O corrisponde ad una quantità/ha di P2O5 o di K2O = 6,5-8 kg
21 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Analisi del terreno esempio di calcolo Lo spessore di terreno preso in considerazione per valutare la quantità di di sostanza organica e di elementi nutritivi da apportare è quello in cui si sviluppano la maggior parte delle radici (0,5 m). Considerando tale spessore, riferendosi ad un ettaro, la massa di terreno (considerando un peso specifico di 1,3 t/m 3 ) da fertilizzare equivale a: m 2 x 0,5m x 1,3 t/m 3 = t pertanto, per innalzare di 1 ppm (1 g/t) la disponibilità di fosforo e di potassio si devono somministrare 6,5 kg/ha (1g/t x t/ha = g/ha = 6,5 kg/ha) Pertanto se per un terreno di medio impasto l analisi ha messo in evidenza che il fosforo assimilabile è pari a 15 ppm e lo vogliamo portare a 30 ppm, occorrerà somministrarne (30-15) x 6,5 kg/ha = 97,5 kg/ha. Per innalzare la quantità di sostanza organica dello 0,1% occorrono da 30 a 90 t/ha di letame, dipendenza del contenuto in acqua e del grado di maturazione.
22 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Utilità e limiti dell Analisi del terreno 50 cm 50 cm Utile soprattutto per P e K ed altri elementi poco mobili nel terreno e per avere indicazioni sulla quantità di sostanza organica. La ripetizione dell analisi è utile per monitorare gli effetti degli schemi di fertilizzazione adottati. Limiti spesso rappresentati da una limitata rappresentatività del campione utilizzato per l analisi, dovuta al limitato numero di sub-campioni ed al loro errato prelievo. Costo per eseguire l analisi = euro, che corrisponde, se l analisi è eseguita ogni 4 anni, ad un costo medio annuo per appezzamento di 12,5-25 euro.
23 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Diagnostica fogliare La diagnostica fogliare permette di valutare lo stato nutritivo delle piante sulla base del contenuto nelle foglie dei diversi elementi nutritivi. Per l analisi è, in generale, necessario prelevare dalla parte mediana di rami 80 foglie (4 rami di 10 alberi). Il momento di riferimento migliore per l esecuzione del campionamento è rappresentato dal periodo di riposo invernale (dicembre-gennaio). Valori di riferimento (% s.s.) sono: N 1,7-2,1%, P 0,10-0,17% e K 0,5-1,05%.
24 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Utilità e limiti della diagnostica fogliare Limiti Per un ottimale applicazione di questa tecnica occorrerebbero dati di riferimento determinati in oliveti che presentano un ottimale stato vegetoproduttivo, siti in zone limitrofe e con simili caratteristiche strutturali (cultivar, forma di allevamento, ecc.) a quello oggetto di analisi; purtroppo, questi dati spesso non sono disponibili. Costo relativamente elevato. Utilità Per evidenziare eventuali carenze, eccessi o squilibri nutritivi. Costo per eseguire l analisi è di euro/elemento.
25 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Calcolo delle asportazioni Il calcolo delle asportazioni consiste nel determinare le quantità di elementi nutritivi da restituire all oliveto per compensare quelle asportate dallo stesso (con i frutti, sottoforma di immobilizzazioni nelle strutture fisse delle piante, quali tronco, branche, radici, ecc., con il materiale di potatura se allontanato, per lisciviazione o immobilizzazione nel suolo).
26 Quantità di elementi nutritivi da apportare: Calcolo delle asportazioni Produzione (t/ha) Indicazioni di massima Azoto (kg/ha) Fosforo (kg/ha) Potassio (kg/ha) Rapporti tra fabbisogni diversi elementi nutritivi 4-4, ,1 L olivicoltore, sulla base di queste indicazioni, dovrebbe stabilire le quantità di elementi nutritivi da apportare in funzione della potenzialità produttiva del proprio oliveto. Queste quantità, in particolare per l N, dovrebbero poi essere aggiustate (ottimizzate), aumentandole o diminuendole, sulla base delle risposte delle piante in termini vegetativi e produttivi.
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