FASCICOLO PERSONALE UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BERGAMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO SCUOLA PRIMARIA DI SCUOLA SECONDARIA DI. Alunno.

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1 UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BERGAMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI CHIUDUNO SCUOLA PRIMARIA DI SCUOLA SECONDARIA DI FASCICOLO PERSONALE Alunno Classe Insegnanti e discipline insegnate Ass/educatore ANNO SCOLASTICO 1

2 INDICE DATI ANAGRAFICI DELL ALUNNO E SERVIZI PRECEDENTI... 3 NOTIZIE RELATIVE ALL ALUNNO... 4 TERAPIE FARMACOLOGICHE... 5 SITUAZIONE SANITARIA... 6 NOTIZIE RELATIVE ALLA FAMIGLIA... 7 STRUMENTI DI OSSERVAZIONE... 9 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

3 DATI ANAGRAFICI DELL ALUNNO E SERVIZI PRECEDENTI COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA DATA DI NASCITA RESIDENTE IN VIA TELEFONO DATA DI ISCRIZIONE SCUOLA E SERVIZI PRECEDENTI. TIPO DI SERVIZIO NOME E LUOGO PERIODO DI FREQUENZA 3

4 NOTIZIE RELATIVE ALL ALUNNO STORIA DELL ALUNNO (raccolta nei colloqui con la famiglia): situazione del bambino alla nascita; malattie iniziali e ricoveri ospedalieri; traumi; incidenti, interventi, strategie utilizzate 4

5 TERAPIE FARMACOLOGICHE TERAPIE E RIABILITAZIONE Effettua terapie riabilitative F.K.T.. SI NO Psicomotoria. SI NO Ortofonia/Logopedia. SI NO Altro. SI NO Ha effettuato terapie riabilitative F.K.T.. SI NO Psicomotoria. SI NO Ortofonia/Logopedia. SI NO Altro. SI NO Ha rapporti periodici con consulenti. N.P.I.. SI NO frequenza Psicologa. SI NO frequenza Ortofonia/Logopedia. SI NO frequenza Altro. SI NO frequenza 7 L alunno è seguito presso centri privati e/o specialistici (specificare) 5

6 SITUAZIONE SANITARIA Stato di salute generale Malattie e particolari attenzione che gli insegnanti devono avere verso l alunno Notizie fornita da In data Raccolte da 6

7 NOTIZIE RELATIVE ALLA FAMIGLIA COMPOSIZIONE Padre. data di nascita Madre. data di nascita Fratelli. data di nascita Eventuali conviventi. SITUAZIONE EXTRASCOLASTICA (note sulle abitudini di vita in famiglia) Chi si occupa dell alunno? Mostra preferenze per qualche familiare? A che ora va a letto? A che ora si alza? Quanto tempo trascorre in casa? 7

8 Come trascorre il tempo libero? (il pomeriggio, il sabato, la domenica, gioca, è inattivo, guarda la TV, legge ecc ) Ha occasioni di incontrarsi e giocare con coetanei? La famiglia rileva problemi di gestione? In famiglia, a fronte di una richiesta, si dimostra collaborativo e partecipe? La famiglia può contare su aiuti esterni nei momenti di interruzione delle attività didattiche? Se sì, quali? Se no, ritiene di averne bisogno? Notizie fornita da In data Raccolte da 8

9 STRUMENTI DI OSSERVAZIONE SCHEDA DI RILEVAZIONE SITUAZIONE DEGLI ALUNNI 1 - AREA SENSO PERCETTIVA - MOTORIA - L'OSSERVAZIONE E' STATA EFFETTUATA CON I SEGUENTI STRUMENTI: OSSERVAZIONE DIRETTA. SI NO GRIGLIE DI OSSERVAZIONE. SI NO DIAGNOSI FUNZIONALE. SI NO COSA DEVO OSSERVARE: a) Motricità globale d) Percezione visiva b) Motricità fine e) Percezione uditiva c) Schema corporeo f) Percezione tattile INDICARE GLI ELEMENTI DI FORZA E GLI ELEMENTI CRITICI UTILI ALLA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO 9

10 2 - AREA SOCIO-AFFETTIVA-RELAZIONALE - L'OSSERVAZIONE E' STATA EFFETTUATA CON I SEGUENTI STRUMENTI: OSSERVAZIONE DIRETTA. SI NO GRIGLIE DI OSSERVAZIONE. SI NO DIAGNOSI FUNZIONALE. SI NO COSA DEVO OSSERVARE: a) Rapporto con: compagni, insegnanti, adulti in genere; b) Percezione di sé c) Modalità di reazione a: persone nuove, situazioni nuove, frustrazioni, difficoltà, gratificazioni, impegni personali, regole d) Modalità di comunicazione, INDICARE GLI ELEMANTI DI FORZA E GLI ELEMENTI CRITICI UTILI ALLA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO. 10

11 3 - AREA dell AUTONOMIA - L'OSSERVAZIONE E' STATA EFFETTUATA CON I SEGUENTI STRUMENTI: OSSERVAZIONE DIRETTA. SI NO GRIGLIE DI OSSERVAZIONE. SI NO DIAGNOSI FUNZIONALE. SI NO COSA DEVO OSSERVARE: a) Igiene personale b) Abbigliamento c) Controllo sfinterico d) Autonomia negli spostamenti e capacità di orientarsi negli ambienti e) Riconoscimento di pericoli INDICARE GLI ELEMANTI DI FORZA E GLI ELEMENTI CRITICI UTILI ALLA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO. 11

12 4 - AREA COGNITIVA - L'OSSERVAZIONE E' STATA EFFETTUATA CON I SEGUENTI STRUMENTI: OSSERVAZIONE DIRETTA. SI NO GRIGLIE DI OSSERVAZIONE. SI NO DIAGNOSI FUNZIONALE. SI NO COSA DEVO OSSERVARE: a) Memoria b) Attenzione c) Concetti spazio-temporali d) Capacità logiche e) Competenza linguistica f) Abilità matematiche INDICARE GLI ELEMANTI DI FORZA E GLI ELEMENTI CRITICI UTILI ALLA PROGETTAZIONE DEL PERCORSO EDUCATIVO. 12

13 PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ALUNNO CLASSE ANNO SCOLASTICO 13

14 ASSE COGNITIVO-NEUROPSICOLOGICO SPECIFICAZIONI riferite all'asse COGNITIVO CAPACITA' ATTENTIVE osservate rispetto a compiti di diversa natura e complessità e rispetto a diverse condizioni ambientali. DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. CAPACITA' MNESTICHE (memoria a breve termine, verbale e/o visuospaziale) ed al loro uso spontaneo. ORGANIZZAZI- ONE SPAZIO- TEMPORALE nel comportamento spontaneo ed in compiti strutturati. 14

15 STRATEGIE utilizzate nella soluzione dei compiti propri della fascia di età, stile cognitivo, ecc.. Capacità di: USARE IN MODO INTEGRATO COMPETENZE DIVERSE (ad es. usa il linguaggio per programmare il gioco, utilizza lo sguardo per progettare le azioni, utilizza conoscenze precedenti per affrontare compiti nuovi, ecc.). 15

16 ASSE AFFETTIVO RELAZIONALE SPECIFICAZIONI riferite all'asse AFFETTIVO RELAZIONALE AREA DEL "SE!" descrivendo in grado di autostima, la tolleranza alle frustrazioni, il grado di autonomia emotiva, ecc.. DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. RAPPORTO CON GLI ALTRI (distinto per adulti e coetanei) riferito in particolare alle modalità affettivorelazionali di esprimere e comunicare i propri sentimenti, al grado di iniziativaindipendenza emotiva raggiunta, alla capacità di collaborazione, ecc. MOTIVAZIONE AL RAPPORTO E ALL'ATTEGGIA MENTO nei riguardi dell'apprendiment o scolastico, extra-scolastico e in diversi contesti e con diversi interlocutori. 16

17 SPECIFICAZIONI riferite all'asse LINGUISTICO COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO ORALE (parole, frasi, periodi, racconti di varia complessità, ecc..) in diversi contesti. ASSE LINGUISTICO-COMUNICATIVO DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. PRODUZIONE VERBALE rispetto allo sviluppo fonologico (dislalie),al patrimonio lessicale, alla struttura sintattica e narrativa. USO COMUNICATIVO DEL LINGUAGGIO VERBALE posseduto, in situazioni diverse -piccolo gruppo -classe -individuale. COMUNICA ATTRAVERSO L USO DI LINGUAGGI ALTERNATIVI e/o INTEGRATIVI (comunicazione aumentativa, linguaggio dei segni, ecc..) 17

18 MEZZI PREVILEGIATI (oculo-motorio, gestuale-mimico, mimico facciale, verbale, grafico pittorico, musicale, ecc..) CONTENUTI PREVALENTI Cosa comunica? - interessi - stati d animo - vissuto personale. MODALITA' DI INTERAZIONE Come comunica? - spontaneamente - sollecitato dall insegnante o dai compagni. 18

19 SPECIFICAZIONI riferite all'asse SENSORIALE FUNZIONALITA VISIVA Riportando il tipo di eventuale deficit (acuità, campo visivo, percezione cromatica, paresi nn. Cranici, ecc.), grado di deficit, eventuale compenso in presenza di ausili, epoca di comparsa del disturbo, le concrete possibilità d'uso delle capacità presenti; le possibili funzioni di supporto. FUNZIONALITA' UDITIVA Rispetto al tipo (centrale, periferico, ecc.) e al grado di deficit, al compenso con ausili, all'epoca di comparsa del disturbo, alle possibilità d'uso delle capacità presenti e degli ausili; alle possibili funzioni di supporto. ASSE SENSORIALE DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. FUNZIONALITA' TATTILE 19

20 SPECIFICAZIONI riferite all'asse MOTORIO PRASSICO MOTRICITA' GLOBALE riportando le posture accessibili, l'equilibrio e le possibilità di spostamento, le modalità di controllo del movimento e coordinazione ( es. la presenza di particolari abilità in attività come: salti, danza e giochi di movimento oppure elementi di particolare goffaggine). MOTRICITA FINE osservata rispetto alla prensione e alla coordinazione settoriale (es.: afferra gli oggetti a mano piena, sa/non sa piegare un foglio, ecc...). ASSE MOTORIO PRASSICO DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILEB EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. PRASSIE SEMPLICI E COMPLESSE (in rapporto alle fasce di età) compiute con intento imitativo e/o creativo (es:. ha/non ha difficoltà nel salire/scendere le scale, ecc ). 20

21 SPECIFICAZIONI riferite all'asse dell'autonomia AUTONOMIA PERSONALE nell alimentazione, nella pulizia personale, nell'abbigliamento (quali eventuali metodi educativi sono attuati, quali possibilità/difficoltà sono state riscontrate e quali limiti l alunno continua ad avere). ASSE dell'autonomia DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. AUTONOMIA SOCIALE ad esempio rispetto al controllo di spostamenti finalizzati all'interno o all'esterno di ambienti noti e alle capacità d'uso funzionale di strumenti di autonomia sociale (ad es. telefono, denaro, mezzi di trasporto pubblico, ecc.) ed anche rispetto ai rapporti con altre persone. 21

22 ASSE dell'apprendimento SPECIFICAZIONI riferite all'asse DESCRIVERE LA SITUAZIONE ATTUALE ED EVENTUALE POSSIBILE dell'apprendi EVOLUZIONE NELL ARCO DELL ANNO. MENTO GIOCO E GRAFISMO Organizzazione del gioco - ad es. manipolativo, imitativo simbolico, ecc. e del grafismo (ad es. scarabocchio che non ha significato, disegno rappresentativo, narrativo, descrittivo, ecc.) LETTURA, acquisizione ad esempio di singole sillabe, di parole, di frasi in codice alfabetico, simbolico o del linguaggio dei segni; presenza e tipologia di errori; comprensione di quanto viene letto. SCRITTURA, acquisizione nelle sue diverse modalità (ad es.: copiato, dettato, spontaneo, ecc.) e gradi di complessità (ad es.: sillaba, parola, frase, riassunto, tema, ecc.) 22

23 CALCOLO acquisizione (ad es.: contare, corrispondenza quantità - numero, le quattro operazioni, ecc.) e possesso del ragionamento matematico elementare. ALTRI LINGUAGGI capacità di leggere e interpretare anche messaggi espressi da linguaggi diversi (ad es.: immagine, suono, ecc.) LIVELLO DI USO SPONTANEO delle competenze acquisite. ambito degli APPRENDIMENT I CURRICOLARI e non (da specificarsi secondo i diversi ordini di scuola) rispetto alle possibilità dell alunno. 23

24 UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI BERGAMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA PRIMARIA DI SCUOLA SECONDARIA DI PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Ex legge 104 Alunno Scuola Classe Insegnanti Ass/educatore ANNO SCOLASTICO 24

25 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PRESENTAZIONE DELL ALUNNO... ORARIO SETTIMANALE PROGRAMMAZIONE PERCORSI INDIVIDUALIZZATI (da inserire obblligatoriamente dettagliati)... PROGRAMMAZIONE COMUNE ALLA CLASSE MODALITÀ ORGANIZZATIVE DEGLI INTERVENTI... VERIFICHE PERIODICHE (bimestrali e quadrimestrali) e UNITA' DIDATTICHE SIGNIFICATIVE... ORIENTAMENTO... PROGETTO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO LAVORATIVO... FREQUENZA SCOLASTICA, INCONTRI... RELAZIONE FINALE... RILEVAZIONE IPOTESI ORGANIZZATIVA PER L ANNO SUCCESSIVO... VALUTAZIONE... 25

26 PRESENTAZIONE DELL ALUNNO (Dopo aver raccolto i dati attraverso le osservazioni, i colloqui con la famiglia, la documentazione a disposizione della scuola, si stenda una relazione che serva da presentazione iniziale dell alunno) 26

27 ORARIO SETTIMANALE ORARIO DELLE LEZIONI DELLA CLASSE GIORNO 1^ H 2^ H 3^ H 4^ H 5^ H 6^ H 8^ H LUN. MAR. MER. GIO. VEN. SAB. ORARIO ATTIVITA' DELL'ALUNNO ( Specificare l'attività) GIORNO 1^ H 2^ H 3^ H 4^ H 5^ H 6^ H 8^ H LUN. MAR. MER. GIO. VEN. SAB. ORARIO DI PRESENZA INS. DI SOSTEGNO e/o ASS. EDUCATORE GIORNO 1^ H 2^ H 3^ H 4^ H 5^ H 6^ H 8^ H LUN. MAR. MER. GIO. VEN. SAB. 27

28 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA INDIVIDUALIZZATA (i punti da 1 a 5 vanno declinati per ciascuna delle discipline del percorso individualizzato) Inserire la programmazione dei PERCORSI INDIVIDUALIZZATI: 1. FINALITA' 2. OBIETTIVI 3. CONTENUTI 4. METODOLOGIA 5. STRUMENT I: ORGANIZZAZIONE TEMPI SPAZI SUSSIDI 6. MODALITA' DI VERIFICA DEL PROGETTO 7. VALUTAZIONE DELL'INTERVENTO 28

29 PROGRAMMAZIONE COMUNE ALLA CLASSE (inserire copia delle programmazioni disciplinari che non subiscono modifiche rispetto a quelle della classe, precisando però nella pagina successiva le modalità organizzative degli interventi (F.6), che dovrebbero essere adattate per l alunno/a anche soltanto come metodologia, o sussidi, o semplificazione degli obiettivi, o criteri di valutazione ) 29

30 MODALITÀ ORGANIZZATIVE DEGLI INTERVENTI IN CLASSE NEL PICCOLO GRUPPO INDIVIDUALE 30

31 VERIFICHE PERIODICHE E UNITA' DIDATTICHE UNITA DIDATTICHE Inserire le RELAZIONI PERIODICHE (a fine gennaio e a fine aprile) circa l andamento dell alunno/a e della programmazione PER CIASCUNA DISCIPLINA. Inserire inoltre la PROGRAMMAZIONE di alcune unità didattiche esemplificative del percorso dell alunno/a e, se utile, anche qualche lavoro o verifica svolta) 31

32 ORIENTAMENTO (RISERVATO AI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) 1. OBIETTIVI GENERALI 2. PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA DI ORIENTAMENTO FORMATIVO (CONOSCENZA DI SE, DELLE PROFESSIONI, ATTITUDINI SPECIFICHE) 3. COLLABORAZIONI INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA, INCONTRI 4. OBIETTIVI E ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPECIFICHE DI ORIENTAMENTO 5. VERIFICHE E VALUTAZIONE 32

33 PROGETTO DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO LAVORATIVO (allegare i progetti di tirocini e le convenzioni) 33

34 FREQUENZA SCOLASTICA, INCONTRI Descrizione Assenze ( indicare solo i periodi prolungati) Data Incontri scuola famiglia (allegare verbali) Incontri scuola operatori A.S.L (allegare verbali) 34

35 DATA: VERBALE DEGLI INCONTRI degli INSEGNANTIcon GENITORI, ESPERTI, OPERATORI VARI ORARIO D INIZIO ORARIO DI CHIUSURA INSEGNANTI PRESENTI ALTRI PARTECIPANTI ALL INCONTRO: DESCRIZIONE ANALITICA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI 35

36 RELAZIONE FINALE (Dopo aver raccolto i dati attraverso la compilazione della scheda di rilevazione già utilizzata all inizio dell anno scolastico, si stenda una relazione finale che, tenendo in considerazione il P.D.F., sintetizzi i risultati del piano educativo individualizzato) 36

37 RILEVAZIONE IPOTESI ORGANIZZATIVA PER L ANNO SUCCESSIVO (inserire la progettazione di massima prevista per l anno successivo e i modelli I.S.) 37

38 VALUTAZIONE (Si inseriscono le schede di valutazione dell alunno) 38

39 TABELLA PER VALUTAZIONI PERIODICHE E QUADRIMESTRALI Data Disciplina Tipo di verifica o Valutazione di attività 39

40 REGISTRO GIORNALIERO DELLE ATTIVITA DIDATTICHE SVOLTE DALL INSEGNANTE DI SOSTEGNO E DALL ASSISTENTE EDUCATORE Per ogni giorno di servizio dell insegnante di sostegno e dell assistente educatore, compilare la tabella allegata. DATA ARGOMENTO / ATTIVITA OSSERVAZIONI / NOTE FIRMA docente o assist. educatore 40

41 Elenco dei nominativi delle figure professionali che hanno redatto la prima stesura del FASCICOLO PERSONALE e che di volta in volta hanno provveduto agli aggiornamenti. Cognome e nome Qualifica professionale Data e firma IL PRESENTE FASCICOLO PERSONALE CONSTA DI N. PAGINE (numerare tutte le pagine) ED E STATO CONSEGNATO IN DIREZIONE AL TERMINE DELL ANNO SCOLASTICO IN DATA DALL INSEGNANTE DI SOSTEGNO: FIRMA... VISTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO: 41

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