La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche

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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE La legge antiriciclaggio per i Professionisti alla luce delle recenti modifiche Inquadramento normativo Relatore: Mariarosaria Cipriano Dottore Commercialista Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano Convegno 18 Novembre Milano - Sala Abrosianeum

2 RICICLAGGIO come si realizza l attività di riciclaggio? 2

3 DUE DISTINTI MOMENTI acquisizione illecita di denaro, beni e utilità in genere; pulitura; 3

4 caratteristiche del reato di riciclaggio: esistenza di un reato presupposto; movimentazione dei beni; movimentazione effettuata da soggetto diverso 4

5 riciclaggio e criminalità organizzata 5

6 distorsioni nel ciclo economico 6

7 LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE interviene con normativa di repressione normativa di contrasto 7

8 GRUPPO di AZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALE 8

9 riciclaggio: crimine in movimento 9

10 PROFILO REPRESSIVO IN ITALIA art. 648 BIS c.p., introdotto nel 1979, che mirava a contrastare i reati di rapina aggravata, estorsione e sequestro di persona; art. 648 bis c.p., ridisegnato nel 1990, titolato riciclaggio ; art. 648 ter, introdotto nel 1990, titolato impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ; 10

11 PROFILO PREVENTIVO PREVISTO DA CEE il 10 giugno 1991 Prima: Direttiva n. 91/308/CEE; il 4 dicembre 2001 Seconda: Direttiva n. 2001/97/CE; il 26 ottobre 2005 Terza: Direttiva n. 2005/60/CE modificata dalla Direttiva n. 2008/20/CE dell 11 marzo

12 DIRETTIVA N. 91/308/CEE I DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO 12

13 RECEPIMENTO DELLA I DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO IN ITALIA L. n. 197 del 5 luglio 1991 D.Lgs n. 374 del 25 settembre

14 DIRETTIVA N. 2001/97/CE II DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO 14

15 RECEPIMENTO DELLA II DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO IN ITALIA D.Lgs. n. 56 del 20 febbraio 2004 D.M. 3 febbraio

16 anche i professionisti diventano destinatari della normativa e devono: identificare la clientela tenere un archivio unico segnalare le operazione sospette 16

17 DIRETTIVA N. 2005/60/CE III DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO ED ANTITERRORISMO 17

18 RECEPIMENTO DELLA III DIRETTIVA ANTIRICICLAGGIO ED ANTITERRORISMO IN ITALIA D.Lgs n. 109/2007 del D.lgs n. 231/2007 del

19 art. 2 definizione 19

20 AUTO RICICLAGGIO La noma penale, escludendo dai possibili soggetti attivi del reato di riciclaggio l autore del reato presupposto, non prevede la punibilità del c.d. auto riciclaggio 20

21 art. 2 comma 1 lettera a) reato di favoreggiamento 21

22 art. 2 comma 1 lettera c) reato di ricettazione (648 c.p.) 22

23 art. 2 comma 1 lettera d) concorso nel reato (art.110 c.p.) associazione a delinquere (art. 416 c.p.) 23

24 art 2 comma 2 condotta di riciclaggio anche se le operazioni sono svolte all estero 24

25 art. 2 comma 3 condotte di riciclaggio dedotte da circostanze obiettive 25

26 art. 2 comma 4 introduzione del concetto di finanziamento del terrorismo 26

27 D.LGS N. 109 DEL finanziamento del terrorismo 27

28 UTILIZZO DEL CIRCUITO FINANZIARIO DA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE 28

29 art. 3 collaborazione attiva da parte dei destinatari della norma 29

30 art. 12 (professionisti) 30

31 art. 12 comma 3 attività di redazione e/o di trasmissione della dichiarazione dei redditi o adempimenti di amnistrazione del personale 31

32 art. 16 casi in cui i professionisti devono osservare gli obblighi di adeguata verifica della clientela 32

33 art. 18 attività da svolgere per adempiere all obbligo di adeguata verifica 33

34 art. 19 come deve essere compiuta l adeguata verifica 34

35 art. 20 nuovo tipo di approccio basato sul rischio 35

36 art. 21 obblighi del cliente di rilasciare le informazioni sotto la propria responsabilità 36

37 art. 22 valutazione del rischio anche per la clientela già acquisita 37

38 art. 23 obbligo di astensione quando non è possibile rispettare gli obblighi di adeguata verifica 38

39 art. 25 quando l adeguata verifica può eseguirsi con modalita semplificata 39

40 art. 28 quando l adeguata verifica deve svolgersi con modalita rafforzata 40

41 art. 30 quando l adeguata verifica è svolta da terzi 41

42 art. 36 obbligo di conservare e registrare tutte le informazioni acquisite 42

43 art. 38 come eseguire le registrazioni 43

44 art. 41 segnalazione di operazioni sospette 44

45 art. 43 segnalazioni del professionista all UIF o attraverso gli ordini professionali 45

46 art. 46 divieto di comunicare informazioni sulla segnalazione 46

47 art. 54 obbligo per il professionista di formare il personale ed i collaboratori 47

48 art. 55 sanzioni penali con riferimento alle registrazioni 48

49 art. 57 altre sanzioni per omessa istituzione del registro della clientela 49