Metodologia Sperimentale Agraria e Forestale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Metodologia Sperimentale Agraria e Forestale"

Transcript

1 Metodologia Sperimentale Agraria e Forestale Paride D Ottavio Dipartimento di Scienze ambientali e delle Produzioni vegetali Università Politecnica delle Marche Distribuzione delle lunghezze delle foglie di leccio (n = 36) Classe Freq. ass. Freq. rel. Freq.% < 5 6,0 0,2 16,7 5 - < 6 6,0 0,2 16,7 6 - < 7 11,0 0,3 30,6 7 - < 8 6,0 0,2 16,7 8 - < 9 3,0 0,1 8,3 9 - < 10 0,0 0,0 0, < 11 2,0 0,1 5, < 12 1,0 0,0 2, < 13 1,0 0,0 2,8 36,0 1,0 100,0 Distribuzione delle lunghezze delle foglie di leccio (n = 36) ass. Frequ ,9 5,9 6,9 7,9 8,9 9,9 10,9 11,9 12,9 Lunghezza (cm) Ampiezza di classe: 1 cm 1

2 Distribuzione delle lunghezze delle foglie di leccio (n = 36) glie n fog ,0 4,4 4,8 5,2 5,6 6,0 6,4 6,8 7,2 7,6 8,0 8,4 8,8 9,2 9,6 10,0 10,4 10,8 11,2 11,6 12,0 Lunghezza (cm) Ampiezza di classe: 0,4 cm Distribuzione delle lunghezze delle foglie di leccio (n = 1000) glie n fog Lunghezza (cm) Ampiezza di classe: 1 cm Distribuzione delle lunghezze delle foglie di leccio (n = 1000) n fo oglie ,8 1,6 2,4 3,2 4 4,8 5,6 6,4 7,2 8 8,8 9,6 10,4 11, ,8 lunghezza (cm) Ampiezza di classe: 0,2 cm 2

3 Distribuzione delle altezze degli alberi di pino / leccio in un bosco disetaneo f(x) altezza (m) Distribuzione delle altezze degli studenti di Agraria (n = 1000) Importanza della distribuzione normale in genere, descrive le variabili biologiche quantitative utile per descrivere variabili caratterizzate da distribuzioni di probabilità discontinue e opportunamente trasformate è alla base dell inferenza statistica 3

4 Distribuzione normale - funzione f(x) : frequenza della variabile x distribuita secondo la curva di Gauss μ : media σ : deviazione standard Distribuzione normale - funzione andamento curva dipende solo da σ e μ Media: posizione della curva sull ascissa Deviazione standard: dispersione valori Variabile x caratterizzata da μ diverse e σ ~ uguali 4

5 Caratteristiche peculiari della distribuzione normale simmetrica rispetto ad un asse (x = μ) asse di simmetria coincide con media, moda e mediana area sottesa sotto la curva : 1 σ : distanza tra μ e i punti di flesso della curva: ascissa punti di flesso: μ-σ e μ+σ Variabile x caratterizzata da μ = 3 e σ = 1 Distribuzione normale - funzione andamento curva dipende solo da σ e μ Media: posizione della curva sull ascissa Deviazione standard: dispersione valori (larghezza della "campana ) σ : piccolo curva stretta σ : grande curva larga e più "dispersa" rispetto al valore medio μ 5

6 Variabile x caratterizzata da μ uguali e σ diverse Distribuzione normale Superficie dell area della curva sottesa alle ascisse: μ-σ μ+σ : comprende ca. 68% μ-2σ μ+2σ : comprende ca. 95% μ-3σ μ+3σ : comprende ca. 99,7% del totale delle osservazioni 6

7 Distribuzione normale standardizzata Distribuzione normale è definita da μ e σ => esistono tante distribuzioni quante sono tutte le possibili combinazioni dei valori di μ e σ (infinite) Curva normale più importante : distribuzione normale standardizzata Data la variabile continua x distribuita normalmente con: - media μ - deviazione standard σ Si calcola la nuova variabile continua Z : variabile standardizzata Distribuzione normale standardizzata Scarto dalla media standardizzata standardizzazione della variabile in studio μ=0 e σ =1 cambiamento d origine portata a livello della media cambiamento di scala modifica dispersione dei dati intorno alla media, portando σ = 1 Si esprime la distribuzione di una variabile - non riferita ad una unità di misura - ma in unità di deviazione standard Esempio_Z μ=20 σ=5 Se x = 20, 25, 15, 30, 10, 40, 5 => Z = 0, 1, -1, 2, -2, 3, -3 7

8 Variabile x caratterizzata da μ = 20 e σ = 5 f(μ,σ) Z x Z Distribuzione normale standardizzata Le proprietà della distribuzione normale standardizzata coincidono con quelle della distribuzione normale nella distribuzione di Z P (-1 Z +1) = 0, % P (-2 Z +2) = 0, % P (-3 Z +3) = 0, ,7% Variabile x caratterizzata da μ = 20 e σ = 5 f(μ,σ) ~ 68% Z x Z 8

9 Variabile x caratterizzata da μ = 20 e σ = 5 f(μ,σ) ~ 95% Z x Z Variabile x caratterizzata da μ = 20 e σ = 5 f(μ,σ) ~ 99,7% Z x Z Utilità della distribuzione normale standardizzata Sapendo che un carattere è distribuito normalmente, è sufficiente la sola conoscenza della media e della deviazione standard per specificare completamente la distribuzione delle osservazioni di tale carattere Es.: supponiamo che la produzione di granella del frumento duro nella Regione Marche si distribuisca normalmente con: μ = 5 t ha -1 e σ = 1 ha -1 a) Qual è la probabilità che la produzione di frumento sia superiore a 7 t ha -1? b) Qual è la probabilità che la produzione vari tra 3 e 5 t ha -1? 9

10 Soluzioni Ovviamente tali quesiti si potrebbero risolvere integrando la funzione della curva normale tra gli estremi definiti: tra 7 e + per il quesito a tra 3 e 5 t ha -1 per il quesito b Tale procedura è purtroppo non percorribile perché la primitiva della funzione f(x) non esiste, cioè la funzione non può essere integrata in forma chiusa tra gli estremi a e b di un intervallo Tavole della distribuzione Z Esistono in alternativa delle tavole (vedi file TAVOLE MSAF.xls ) degli integrali di Z che consentono di determinare: i valori delle aree comprese tra 0 (che corrisponde alla media) e un valore Z con Z>0 i valori delle aree comprese tra 0 (che corrisponde alla media) e un valore Z con Z<0 i valori delle aree comprese tra un valore Z e + i valori delle aree comprese tra un valore - e Z NB: la probabilità calcolata è relativa ad un intervallo di valori piuttosto che a quella di trovare un singolo valore probabilità infinitesima 1 Distribuzione normale standardizzata 10

11 Esercizi_Z Calcolare la probabilità che: Z < 1 Z > 2 Z>155 1,55-2 < Z < +2 Consiglio: fare sempre il disegno!! Esercizi_soluzioni Probabilità per: Z < 1 P = Z > 2 P = 1 P (Z<2) = 1-0,9772 Z>155 1,55 P=1 - P (Z<1.55) = < Z < +2 P = P (Z<2) P (Z>2) = ( ) = = ~ 95% Esercizio_95% Quesito: trovare l intervallo attorno alla media che contiene il 95% delle osservazioni: P(x 1 <Z<x) < 2 = 95% Consiglio: fare sempre il disegno!! Soluzione: nelle tavole Z cercare il valore a cui corrisponde la P = 95%?! 11

12 Intervallo che contiene il 95% delle osservazioni f(μ,σ) 95% 25% 2,5% 25% 2,5% -1, ,96 NB: Nelle tavole Z la probabilità va da - a Z Z con P=0,975 P (-1.96 < Z < + 1,96)=95% Infatti P=0,975 0,025 = 0,95 Z Esercizio_68% Quesito: trovare l intervallo attorno alla media che contiene il 68% delle osservazioni: P(x 1 <Z<x) < 2 = 68% Esercizio_68% Quesito: trovare l intervallo attorno alla media che contiene il 68% delle osservazioni: P(x 1 <Z<x) < 2 = 68% Soluzione: Z con P=0,8389 P (-0,99 < Z < +0,99)=68% Infatti P=0,8389 0,16 = 0,68 12

13 Esercizio_99% Quesito: trovare l intervallo attorno alla media che contiene il 99% delle osservazioni: P(x 1 <Z<x) < 2 = 99% Esercizio_99% Quesito: trovare l intervallo attorno alla media che contiene il 99% delle osservazioni: P(x 1 <Z<x) < 2 = 99% Soluzione: Z con P=0,995 P (-2,575 < Z < + 2,575)=99% Infatti P=0,995 0,005 = 0,99 Formule in excel Calcolare la P associata ad un valore di Z =DISTRIB.NORM.ST(Z) Calcolare Z associato ad un valore di P =INV.NORM.ST(P) vedi file Tavole Z (Z1: da - a Z) 13

14 Esercizio_Z Il diametro dei tronchi di leccio (distribuzione normale) è caratterizzata da: μ=20 cm σ=5 5 cm Quesiti 1. Trovare P (x i >20 cm) 2. Trovare P (10<x i <30) 3. Trovare P (x i >23) Esercizio_Z Soluzioni 1. Trovare P (x i >20) Se x=20 Z = (20-20)/5 = 0 P (Z=0) = 0,5 vedi tavole e usa formule μ=20 σ=5 2. Trovare P (10<x i <30) Se x=10 Z = (10-20)/5 = -2 Se x=30 Z = (30-20)/5 = +2 P (-2 < Z < +2) = 0,95 ~ 95% Distribuzione normale standardizzata Le proprietà della distribuzione normale standardizzata coincidono con quelle della distribuzione normale nella distribuzione di Z P (-1 Z +1) = 0, % P (-2 Z +2) = 0, % P (-3 Z +3) = 0, ,7% 14

15 Distribuzione normale Superficie dell area della curva sottesa alle ascisse: μ-σ μ+σ : comprende ca. 68% μ-2σ μ+2σ : comprende ca. 95% μ-3σ μ+3σ : comprende ca. 99,7% del totale delle osservazioni Esercizio_Z Soluzioni 2.Trovare P (10<x i <30) Se x=10 Z=-2 Se x=30 Z=+2 P (-2 < Z < +2) = 0,95 ~ 95% μ=20 σ=5 Intervallo di valori entro cui è contenuto il 95% dei valori attorno alla media μ Z 95 σ < x i < μ + Z 95 σ f(μ,σ) 95% 20-1,96* ,96*5 Z Esercizio_Z Soluzioni μ=20 3. Trovare P (x i >23) σ=5 Se x=23 Z=(23-20)/5 = 0,6 P (Z>0,6) = 1 P (Z<0,6) vedi tavole e usa formule = 1 0, 7257 = 0,2743 f(μ,σ) 27% Z 15

16 Compiti per casa La produzione di cippato dei boschi di abete bianco del Veneto è di 250 t ha -1 con varianza di 900 t ha -1 Calcolare 1. P di osservare una produzione compresa tra 200 e 250 t ha -1 Entrare nella tabella con valori di Z 2. P di osservare una produzione superiore a 200 t ha -1 Entrare nella tabella con valori di Z 3. un intervallo di valori di produzione, centrato sulla media, che comprende il 95% delle osservazioni Entrare nella tabella con valori di P Esercizio leccio? Ipotesi Lunghezza media della pop. di foglie di leccio = 6,5 Deviazione standard della pop. di foglie di leccio = 2 Calcolare la P di osservare foglie con una lunghezza > 8 cm la P di osservare foglie con una lunghezza < 8 cm l intervallo dei valori che contiene il 95% delle osservazioni Soluzioni Fare disegni Usare tavole e formule Formula in excel_alternative =normalizza(x i ;μ;σ) Standardizzazione di una variabile normale con media μ e deviazione standard σ 16

17 Formula in excel_alternative =distrib.norm(x;media;dev_standard;cumulativo) Probabilità di una variabile normale x i con media μ e deviazione standard σ note X è il valore per il quale si desidera la distribuzione Media è la media aritmetica della distribuzione Dev_standard è la deviazione standard della distribuzione Cumulativo è un valore logico che determina la forma assunta dalla funzione. Utilizzare VERO Teoria elementare dei campioni Distribuzione campionaria Teorema del limite centrale Campionamento da una distribuzione normale Stima puntuale e intervallare IC per medie campionarie con μ e σ noti IC per medie campionarie con μ e σ ignoti Dimensionamento del campione Errori campionari ed errori non campionari 17

18 Distribuzione campionaria Generalmente non si dispone di μ e σ (popolazione) μ e σ vengono pertanto stimati a partire dalle statistiche campionarie (inferenza statistica) La stima dei parametri di popolazione è tanto più precisa quanto più il campione è rappresentativo della popolazione Distribuzione campionaria Quando si effettua un campionamento attenersi alle seguenti considerazioni: maggiore è la dimensione del campione (n) più il campione è rappresentativo d / popolazione tanto più è precisa la stima del parametro scelta casuale (a random) del campione = tutte le possibili unità statistiche devono avere la stessa probabilità di venire estratte Teoria dei campioni Definizione: lo studio delle relazioni esistenti tra una popolazione ed i campioni estratti da essa Caratteristiche utile per ottenere stima dei parametri ignoti di una popolazione (μ, σ 2, σ) essendo note le corrispondenti statistiche campionarie (x, s 2, s) Trova applicazione per stabilire se la differenza osservata tra 2 campioni possa essere attribuita al caso oppure se dipenda dal fattore in esame In questo caso le procedure della teoria dei campioni implicano l uso dei test di ipotesi 18

19 Campionamento I problemi relativi al campionamento dipendono dalle informazioni disponibili sulla distribuzione della popolazione di riferimento: a) Non si conosce la distribuzione della pop. descrizione aspetti generali: tendenza centrale, dispersione dati, in base al campione b) Si conosce la distribuzione della popolazione possibile ipotizzare modello probabilistico per associare ad ogni statistica anche la relativa distribuzione e ottenere così il grado di fiducia attribuibile alle stime dei parametri Distribuzione campionaria Supponiamo di campionare da una popolazione comunque distribuita un certo numero di campioni di dimensione n E molto improbabile che la media di un singolo campione coincida con la media della pop. Da più campioni della stessa popolazione verranno pertanto ottenute diverse medie Pertanto la media campionaria può essere considerata una variabile casuale distribuita secondo una precisa distribuzione di frequenza Distribuzione di popolazione e delle medie campionarie Medie campionarie Parentale 19

20 Distribuzione campionaria È dimostrato che, qualunque sia la distribuzione della popolazione da cui derivano i campioni, i parametri della distribuzione della media campionaria sono strettamente legati ai corrispondenti parametri di popolazione: : media della distrib. della media campionaria μ : media di popolazione Errore standard della media : deviazione standard della distribuzione della media campionaria = errore standard della media = errore standard σ : deviazione standard della popolazione n : dimensione del campione NB: se σ non è nota (come normalmente avviene) viene sostituita con la deviazione standard del campione (s) Teorema del limite centrale In una pop. non limitata, per n sufficientemente grande (n>30), le medie dei campioni estratti casualmente da una popolazione comunque distribuita, si distribuiscono normalmente con: media μ deviazione standard 20

21 Campione popolazione Dai dati di un campione è quindi possibile caratterizzare e quindi inferire sulla popolazione cui il campione appartiene: : ca. 68% : ca. 95% delle probabilità di comprendere la vera media della popolazione : ca. 99% Nuova formula di Z per le medie campionarie Distribuzione della popolazione delle osservazioni (parentale) Nel caso della distribuzione delle medie campionarie Formula in excel_alternative =normalizza(x i ;μ;σ) Standardizzazione di una variabile normale con media μ e deviazione standard σ Nel caso xi fosse una media campionaria x, il denominatore sarà l errore standard 21

22 Formula in excel_alternative =distrib.norm(x;media;dev_standard;cumulativo) Probabilità di una variabile normale x i con media μ e deviazione standard σ note Nel caso xi fosse una media campionaria x, σ sarà sostituito dall errore standard X è il valore per il quale si desidera la distribuzione Media è la media aritmetica della distribuzione Dev_standard è la deviazione standard della distribuzione Cumulativo è un valore logico che determina la forma assunta dalla funzione. Utilizzare VERO Concetti fondamentali stiamo studiando una popolazione fissa es. con μ e σ costanti, incognite = parametri media e varianza campionaria: variabili casuali che variano al variare del campione secondo la loro distribuzione di probabilità estratto un campione si possono calcolare le statistiche campionarie per X e S 2 22

23 Campione affetto da un errore il campione misura solo un sottoinsieme di tutte le unità della popolazione la stima non sarà proprio identica al parametro sconosciuto μ si commetterà un errore (E) difficile pensare che μ sia esattamente uguale al valore campionario di possiamo, però, pensare che μ sia compreso in un intervallo intorno a Intervallo di confidenza Definizione: intervallo di valori intorno ad una determinata statistica campionaria relativa ad una variabile continua distribuita normalmente, che comprende il vero parametro di popolazione con una probabilità pari al livello di confidenza scelto Intervallo di confidenza il parametro sconosciuto sarà uguale alla statistica campionaria più o meno un certo errore: μ = X ± E calcolo del valore campionario della statistica di interesse: semplice ( ) è possibile calcolare E, cioè il margine di errore associato al processo di campionamento, se si conosce la distribuzione di X 23

24 Intervallo di confidenza Quanto possiamo CONFIDARE nelle nostra stima? Che grado di fiducia si vuole avere sulla bontà della propria stima intervallare? Di quanto ci possiamo/vogliamo sbagliare? di solito si sceglie un grado di fiducia del 95% = si sceglie il più piccolo intervallo intorno a X tale da comprendere il 95% della sua distribuzione di probabilità Intervallo di confidenza distribuzione della popolazione di osservazioni: normale σ x i σ Intervallo di confidenza distribuzione delle medie campionarie: normale Limite inferiore Limite superiore 24

25 Come varia IC al variare della numerosità campionaria? Al crescere della dimensione del campione la distribuzione di X tende a concentrarsi intorno a μ: IC si restringe e la stima diventa più precisa La precisione di stima dipende dall ampiezza dell intervallo: < ampiezza > precisione di stima es.: sapere che la lunghezza delle foglie di leccio della Facoltà di Agraria di Ancona è compresa tra 2 e 10 cm non è di alcuna utilità nonostante questo sia un IC al 100% 2 Riepilogo e passo avanti Distribuzione normale 25

26 Distribuzione normale standardizzata f(μ,σ) Z~N(0; 1) Z x σ -2σ -σ μ σ +2σ -2σ Z Tra -1 e +1 = ~68% osservazioni f(μ,σ) ~ 68% Z x σ σ 15 -σ 20 μ 25 σ +2σ 30-2σ 40 Z Tra -1,96 e +1,96 = ~95% osservazioni f(μ,σ) 5% Eventi improbabili ~ 95% Eventi frequenti Z x σ σ 15 -σ 20 μ 25 σ +2σ 30 +3σ 40 Z 26

27 Tra -2,57 e +2,57 = ~99% osservazioni f(μ,σ) ~ 99,7% Z x σ σ 15 -σ 20 μ 25 σ +2σ 30 +3σ 40 Z Standardizzazione delle ~ N 1. Quando si conoscono media (μ) e deviazione standard (σ) della popolazione di riferimento 2. Con la formula di standardizzazione 3. Si riescono a standardizzare le distribuzioni normali Distr. popolazione medie camp. Distribuzione parentale (popolazioni) = delle osservazioni ~ N ( μ ; σ ) Distribuzione delle medie campionarie ~ N ( x ; σ x ) Errore standard 27

28 Distribuzione di popolazione e delle medie campionarie Medie campionarie Parentale Nuova formula di Z per le medie campionarie Distribuzione della popolazione delle osservazioni (parentale) Nel caso della distribuzione delle medie campionarie Intervallo di confidenza distribuzione della popolazione di osservazioni: normale σ x i σ 28

29 Intervallo di confidenza distribuzione delle medie campionarie: normale Limite inferiore Limite superiore 3 Campionamento da una distribuzione normale 29

30 Esercizio_campionamento da una distribuzione normale Il Ø degli alberi di una pineta è caratterizzata da: μ=30 cm σ=10 cm Calcolare 1. P di osservare alberi con Ø > 50 cm 2. P di osservare media di 3 alberi con Ø > 50 cm 3. un intervallo di valori di Ø (con n=3) che comprende il 95% delle osservazioni Esercizio_Z Soluzioni 1. P di osservare alberi con Ø > 50 cm Se x=50 Z = ((50-30)/10)) = 2 P (Z=2) = 0,95 μ=30 σ=10 Esercizio_Z Soluzioni μ=30 σ=10 2. P di osservare media di n=3 alberi con Ø > 50 cm Se x = 50 Z = (50-30)/(10/radq(3)) = 3,46 P (Z>3,46) = ~ 0% (>3σ) 30

31 Esercizio_Z μ=30 σ=10 Soluzioni 3. un intervallo di valori di Ø (con n=3) che comprende il 95% delle osservazioni P (-1,96<Z<+1,96) = 0,95 ~ 95% Intervallo di confidenza (IC) delle medie campionarie entro cui è contenuto il 95% delle medie campionarie (n=3) μ Z 95 σ/radq(n) < x i < μ + Z 95 σ/radq(n) f(μ,σ) 95% LIM INF LIM SUP 30-1,96*(10/radq(3)) ,96*(10/radq(3)) Z Esercizio leccio? Ipotesi Lunghezza media della pop. di foglie di leccio = 6,5 Deviazione standard della pop. di foglie di leccio = 2 Calcolare la P di osservare foglie con una lunghezza > 8 cm Usare 1 formula Z (parentale) la P di osservare foglie con media di 5 foglie > 8 cm Usare 2 formula Z (medie campionarie) l intervallo dei valori di lunghezza (con n=3) che contiene il 95% dei valori delle medie campionarie Usare formula IC con errore standard (medie campionarie) Formula in excel_alternative =normalizza(x i ;μ;σ) Standardizzazione di una variabile normale con media μ e deviazione standard σ Nel caso xi fosse una media campionaria x, il denominatore sarà l errore standard 31

32 Formula in excel_alternative =distrib.norm(x;media;dev_standard;cumulativo) Probabilità di una variabile normale x i con media μ e deviazione standard σ note Nel caso xi fosse una media campionaria x, σ sarà sostituito dall errore standard X è il valore per il quale si desidera la distribuzione Media è la media aritmetica della distribuzione Dev_standard è la deviazione standard della distribuzione Cumulativo è un valore logico che determina la forma assunta dalla funzione. Utilizzare VERO Esercizio_IC Il Ø degli alberi di carpino nero nelle Marche è caratterizzata da: μ=20 cm σ=5 cm Calcolare 1. l intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø=20 2. l intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø=20, campionati 9 a 9 (n=9) 32

33 Esercizio_IC Soluzioni 1. intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø=20 P(201 (20-1,96*5 < x i < 20+1,96*5) = 95% Limite inf ~ 10 Limite sup ~ 30 Esercizio_IC μ=20 σ=5 Soluzioni 2. intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø=20, campionati 9 a 9 (n=9) P (20-1,96*(5/radq(9)) < x i < 20+1,96*(5/radq(9)) = 95% P (20-3,27 < x i < 20+3,27) = 95% Limite inf ~ 16 Limite sup ~ 23 IC delle MEDIE CAMPIONARIE Distribuzione di popolazione e delle medie campionarie Medie campionarie Parentale 10 16, ,

34 Osservazioni IC delle medie campionarie contiene il 95% delle medie campionarie è più ristretto rispetto all IC delle osservazioni Le statistiche campionarie non sono uguali ai parametri di popolazione, ma si avvicinano ad esse (all aumentare di n) Generalizzazione IC: IC per μ 34

35 IC per μ Dato un campione casuale X 1, X 2,, X n estratto da una pop. con funz. di prob. f(x) e media μ Date le statistiche L inf e L sup (L inf < L sup ), l intervallo (L inf, L sup ) è un IC per μ con grado di fiducia = (1-α) IC per μ La media di popolazione μ è compresa entro questo intervallo ± (1-α) con un grado di fiducia (1-α) dove α = livello di probabilità: 0,05: associato ad una P del 95% (0.95) 0,01: associato ad una P del 99% (0.99) > α < IC IC per μ Qualunque sia il parametro μ, fissato il livello α, in caso di ripetizione del campione, IC - conterrebbe il parametro nel (1-α)% dei casi - escluderebbe il parametro nel α % dei casi 35

36 Ampiezza IC Descrive la precisione della stima Dipende da: σ, n, α Se n aumenta, la precisione aumenta Se α aumenta (1-α : diminuisce), la precisione aumenta Z 95 = 1,96 (intervallo più ristretto) Z 99 = 2,57 Grado di fiducia e livello di probabilità Valori scelti più di frequente : (1 α) = 0,95 α = 0,05 il più usato perché costituisce un buon compromesso tra precisione e affidabilità (1 α) = 0,99 α = 0,01 Valore critico Ogni IC è sempre associato ad un valore critico : valore in ascissa della distribuzione di probabilità che lascia alla sua destra un area pari ad α/2 Ad esempio, per la media campionaria, lo si può scrivere come: 1-α 1-α 36

37 Nel caso di una distribuzione normale (1-α) (1-α) α = 0,05 95 P=0,975 α = 0,01 99 P=0,995 Nel caso di una distribuzione normale (1-α) (1-α) α = 0,05 95 P=0,975 α = 0,01 99 P=0,995 Nel caso di una distribuzione normale (1-α) (1-α) 1,96 1,96 α = 0,05 95 P=0,975 α = 0,01 99 P=0,995 37

38 Esercizio_IC (carpino nero) Quesito 3 Verificare se il Ø medio del tronco dei carpini di 20 anni di un bosco è conforme a quello degli alberi della stessa età presenti nella regione Marche, di cui si conoscono: μ=20 cm σ=5 cm Esercizio_IC (carpino nero) Procedura Campionamento (dimensione camp. n = 9) n N albero Ø (cm) media 18,78 38

39 Esercizio_IC (carpino nero) Q: il Ø medio = 18,78 del bosco campionato è conforme ai boschi di carpino della regione Marche? Q: che probabilità si ha che Ø medio = 18,78 sia conforme ai boschi di carpino della regione Marche? Q: che probabilità si ha che Ø medio = 18,78 sia dovuto al caso? Esercizio_IC μ=20 σ=5 Calcolare 3. l intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø medio =18,78 (n=9) P (18,78-1,96*(5/radq(9)) < μ <18,78+1,96*(5/radq(9)) = 95% Se questo IC contiene comprende μ=20, possiamo affermare che il Ø medio dei carpini del bosco campionato è conforme a quello dei boschi delle Marche Se così non fosse, affermiamo il contrario (non conforme) Esercizio_IC μ=20 σ=5 Soluzione 3. intervallo entro cui è compreso il 95% degli alberi di carpino con Ø medio =18,78 (n=9) P (18,78-1,96*(5/radq(9)) < μ <18,78+1,96*(5/radq(9)) = 95% P (18,78-3,27 < μ < 18,78+3,27) = 95% Limite inf ~ 15,5 Limite sup ~ 22 IC contiene la media μ=20 accetto l ipotesi che il bosco è conforme 39

40 Esercizio_IC μ=20 σ=5 Calcolare 3. l intervallo entro cui è compreso il 99% degli alberi di carpino con Ø medio =18,78 (n=9) P (18,78-Z 99 *(5/radq(9)) < μ <18,78+Z 99 *(5/radq(9)) = 99% Z 99 = tavole Z o formula in excel =INV.NORM.ST(P) Z con P=?=0,99 Z=? Esercizio_IC μ=20 σ=5 Calcolare 3. l intervallo entro cui è compreso il 99% degli alberi di carpino con Ø medio =18,78 (n=9) P (18,78-Z 99 *(5/radq(9)) < μ <18,78+Z 99 *(5/radq(9)) = 99% Z 99 = tavole Z o formula in excel =INV.NORM.ST(P) Z con P=0,995 Z 99 =2,575 Infatti P=0,995 (0,01/2) =0,995 (0,005)=0,99 Esercizio_IC a 2 code μ=20 σ=5 Soluzione 3. intervallo entro cui è compreso il 99% degli alberi di carpino con Ø medio =18,78 (n=9) P (18,78-Z 99 *(5/radq(9)) < μ <18,78+Z 99 *(5/radq(9)) = 99% P (18,78-2,575*(5/radq(9)) < μ <18,78+2,575*(5/radq(9)) = 99% P (18,78-4,29 < μ < 18,78+4,29) = 99% Limite inf ~ 14,5 Limite sup ~ 23 IC contiene la media μ=20 accetto l ipotesi che il bosco è conforme (aumenta IC, diminuisce precisione, ma anche P di errore) 40

41 Esercizio_IC (carpino nero) Quesito 4 Verificare se il Ø medio del tronco dei carpini di 20 anni di un bosco è INFERIORE a quello degli alberi della stessa età presenti nella regione Marche, di cui si conoscono: μ=20 cm σ=5 cm IC a 1 coda = IC riguarda solo 1 parte della curva (superiore o inferiore) Esercizio_IC a 1 coda Verificare 4. Se Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20 Limite superiore = 18,78+Z 95 *(5/radq(9)) μ=20 σ=5 Z 95 = tavole Z o formula in excel =INV.NORM.ST(P) Z con P=? Z=? Esercizio_IC a 1 coda Verificare 4. Se Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20 Limite superiore = 18,78+Z 95 *(5/radq(9)) μ=20 σ=5 Z 95 = tavole Z o formula in excel =INV.NORM.ST(P) Z 95 con P=0,95 Z=1,645 41

42 Esercizio_IC a 1 coda Soluzione 4. Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20? Limite superiore = 18,78+Z 95 *(5/radq(9)) = 18,78+1,645*(5/radq(9)) = 21,52 20 μ=20 σ=5 18,78 IC contiene la media μ=20 21,52 rifiuto l ipotesi che Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20 Esercizio_IC a 1 coda Verificare 4. Se Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20 Limite superiore = 18,78+Z 99 *(5/radq(9)) μ=20 σ=5 Z 99 = tavole Z o formula in excel =INV.NORM.ST(P) Z 95 con P=0,99 Z=2,326 Esercizio_IC a 1 coda Soluzione 4. Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20? Limite superiore = 18,78+Z 99 *(5/radq(9)) = 18,78+2,326*(5/radq(9)) = 22,66 20 μ=20 σ=5 18,78 IC contiene la media μ=20 22,66 rifiuto l ipotesi che Ø medio =18,78 (n=9) è significativamente da μ=20 42

43 IC a 2 code/1 coda x 20 15,55 18,78 22,0 14,5 23,0 21,52 22,66 μ IC a 2 code α=0,05, IC a 2 code α=0,01 IC a 1 coda α=0,05 IC a 1 coda α=0,01 Calcolo Z (1-α) _IC a 2 code/1 coda ± (1-α) Z 95 con P=0,975 Z=1,96 2 code P=0,95 Z=1,645 1 coda Z 99 con P=0,995 Z=2,575 P=0,99 Z=2,325 2 code 1 coda =INV.NORM.ST(P) attenzione a scelta di P IC con σ noto_assunti variabile x distribuita normalmente (μ; σ) campionamento effettuato casualmente ± (1-α) σ: deviazione standard della popolazione parentale n: numerosità del campione α: Probabilità degli eventi improbabili (0,05; 0,01) X: media campionaria 43

44 IC con σ noto_procedura 1. Formulare ipotesi 2. Fissare α 3. Campionare casualmente 4. Calcolare IC 5. Verificare ipotesi Compiti per casa L altezza media dei pini domestici della pineta di San Rossore è di 15 m, con deviazione standard di 2 m (σ noto) Un campionamento eseguito nella pineta di Platamona ha rivelato i seguenti dati: N pino h (m)

45 Compiti per casa_quesiti 1. Verificare se h media di Platamona è conforme a quella dei pini di S. Rossore con un livello di probabilità di 0,05 e di 0,01 ipotizzando che le 2 pinete abbiano stessa σ testza2code 2. Definire gli assunti della sperimentazione 3. Verificare se h media di Platamona è significativamente < a quella dei pini di S. Rossore test Z a 1 coda Compiti per casa_soluzioni Media campionaria=12,6 Quesito 1: conformità media camp. (test 2 code) α=0,05 Z 95 a 2 code=1,96 =inv.norm.st(0,975) IC = 12,6±1,96*((2/radq(5))=14,35 10,84 IC non comprende μ=15 i pini di Platamona sono più piccoli di quelli di S. Rossore α=0,01 Z 99 a 2 code=2,57 =inv.norm.st(0,995) IC = 12,6±2,57*((2/radq(5))=14,9 10,29 IC non comprende μ=15 i pini di Platamona sono più piccoli di quelli di S. Rossore Compiti per casa_soluzioni Quesito 2: assunti sperimentazione Distribuzione delle h dei pini di Platamona: normale Campionamento: casuale Campionamento: casuale Deviazione standard delle 2 pinete: uguale (omoscedasticità) 45

46 Compiti per casa_soluzioni Quesito 3: h camp. < pop. (test 1 coda) Q: se il test a 2 code non è significativo, può essere significativo il test a 1 coda?? A: no! Perché Z 95, Z 99 per test a 1 coda sono sempre inferiori ai corrispettivi per test a 2 code α=0,01 Z 99 a 1 coda=2,325 =inv.norm.st(0,99) Lim sup = 12,6+2,325*((2/radq(5))=14,68 Lim sup non comprende μ=15 i pini di Platamona sono più piccoli di quelli di S. Rossore Stima puntuale e intervallare IC per medie campionarie con μ e σ noti Distribuzione Z Grandi campioni : n>30 (qualsiasi distrib.) Grandi campioni : n>50 (distrib. non norm.) 1-α 1-α 46

47 Stima puntuale e intervallare IC per medie campionarie con μ e σ ignoti Piccoli campioni : n<30 Ipotesi : campioni estratti da distrib. normali Distribuzione t di Student Valori critici: t (α; ν) variano a seconda di α e dei gradi di libertà (ν: n-1) (α; ν) (α; ν) IC con μ e σ ignoti_t (α; ν) (α; ν) S=deviazione standard campionaria S 2 S n - 1 n - 1 Distribuzione t di Student t Z t = Z per n 30 o per infiniti g.l. t Z per n < 30 t molto da Z per n < 20 47

48 Distribuzione_t di Student Formula t calcolato t S Tavole_t critico Probabilità di osservare un t più grande gl 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,05 0,025 0,020 0,01 1 1,0000 1,3764 1,9626 3,0777 6, , , , , ,8165 1,0607 1,3862 1,8856 2,9200 4,3027 6,2053 6,9646 9, ,7649 0,9785 1,2498 1,6377 2,3534 3,1824 4,1765 4,5407 5, ,7407 0,9410 1,1896 1,5332 2,1318 2,7764 3,4954 3,7469 4,6041 probabilità a 2 code=somma delle probabilità (NB: test bilaterale, da Z) Formula in excel =inv.t(probabilità; gl) Calcolo t (α; ν) _IC a 2 code ± t (α; ν) S t 95 con α = 0,05 2 code t = inv.t(0,05; ν) t 99 con α = 0,01 2 code t = inv.t(0,01; ν) Formula in excel =inv.t(probabilità; ν) 48

49 Calcolo t (α; ν) _IC a 2 code/1 coda ± t (α; ν) S t 95 con α = 0,05 2 code t = inv.t(0,05; ν) 1 coda t = inv.t(0,10; ν) t 99 con α = 0,01 2 code t = inv.t(0,01; ν) 1 coda t = inv.t(0,02; ν) Formula in excel =inv.t(probabilità; ν) IC a 2 code / 1 coda IC per medie campionarie con μ e σ noti Distribuzione Z 1-α 1-α IC per medie campionarie con μ e σ ignoti Distribuzione t (α; ν) (α; ν) IC più grande di quello calcolato con Z IC con μ e σ ignoti Procedura stabilire il grado di fiducia (1 α) stimare σ a partire dai dati campionari: S (deviazione standard campionaria) trovare valore critico per (n-1) g.l. = t (α; ν) ) calcolare il margine di errore (α; ν) calcolare i 2 estremi dell IC (α; ν) (α; ν) 49

50 Esercizio_pineta L altezza media dei pini domestici della pineta di San Rossore è di 15 m (σ ignota) Un campionamento eseguito nella pineta di Platamona ha rivelato i seguenti dati: N pino h( (m) Esercizio pineta_quesiti 1. Verificare se h media di Platamona è conforme a quella dei pini di S. Rossore con un livello di confidenza del 95 e del 99 %, ipotizzando che le 2 pinete abbiano stessa σ ICconta2code code 2. Definire gli assunti della sperimentazione 3. Verificare se h media di Platamona è significativamente < a quella dei pini di S. Rossore IC con t a 1 coda 50

51 Esercizio pineta_soluzioni X = Media campionaria = 12,6 S = deviazione standard campionaria = 3,36 S 2 S n - 1 n - 1 Esercizio pineta_soluzioni Quesito 1: conformità media camp. (IC t 2 code) α=0,05 t (0,05; 4) a 2 code=2,77 =inv.t(0,05; 4) IC = 12,6±2,77*(3,36/radq(5))=8,426 16,77 IC comprende μ=15 i pini di Platamona sono conformi a quelli di S. Rossore α=0,01 t (0,01; 4) a 2 code=4,60 =inv.t(0,01; 4) IC = 12,6±4,60*(3,36/radq(5))=5,68 19,51 IC comprende μ=15 i pini di Platamona sono conformi a quelli di S. Rossore Esercizio pineta_soluzioni Quesito 2: assunti sperimentazione Distribuzione delle h dei pini di Platamona: normale Campionamento: casuale Campionamento: casuale Deviazione standard delle 2 pinete: uguale (omoscedasticità) 51

52 Esercizio pineta_soluzioni Quesito 3: h camp. < pop. (IC t 1 coda) α=0,01 Z 99 a 1 coda=3,74 =inv.t(0,02; 4) Lim sup = 12,6+3,74*(2/radq(5)) = 15,94 Lim sup comprende μ=15 i pini di Platamona non sono significativamente più piccoli di quelli di S. Rossore Esercizio_t leccio Nella Regione Marche, 1 leccio di 27 anni ha un Ø medio di 15 cm Quesito 1. Verificare sperimentalmente se i Ø dei lecci della Facoltà di Agraria sono conformi a quelli dei lecci della Regione Marche Ipotesi nulla H 0 μ aiuola = μ 0 52

53 Esercizio_t leccio Quesito 1. H 0 μ aiuola = μ n alb diam media 22,0 Soluzioni 1. H 0 μ aiuola = μ 0 Esercizio_t leccio - Testa2code - Calcolo IC: utilizzo distribuzione Z o t? σ ignoto: t (α; ν) (α; ν) Soluzioni 1. H 0 μ aiuola = μ 0 Esercizio_t leccio S=1,12 cm t (α; ν) = t (0,01; 7) 2 code =tavole o =inv.t(0,01; 01; 7)=3,4995 IC=22,0±3,4995*(1,12/radq(9))=23,3 20,7 53

54 μ IC a 2 code x 15 20,7 22,0 23,33 IC a 2 code α=0,01, Esercizio_t leccio Soluzioni 1. H 0 μ aiuola = μ 0 S=1,12 cm t (α; ν) = t (0,01; 7) 2 code =tavole o =inv.t(0,01; 7)=3,4995 IC=22,0±3,4995*(1,12/radq(9))=23,3 20,7 Se gli assunti sono validi, la vera μ aiuola : - è compresa nel 99% dei casi in questo IC - è superiore a μ 0 Ø lecci parcheggio > Ø lecci Marche, con un livello α<1% Esercizio_t leccio Nella Regione Marche, 1 leccio di 27 anni ha un Ø medio di 15 cm Quesito 2. Verificare sperimentalmente se i Ø dei lecci della Facoltà di Agraria sono maggiori a quelli dei lecci della Regione Marche Ipotesi alternativa H 1 μ aiuola > μ 0 54

55 Soluzioni 2. H 1 μ aiuola > μ 0 Esercizio_t leccio - Test a 1 coda - Calcolo IC: utilizzo distribuzione t (σ ignoto) (α; ν) (α; ν) Esercizio_t leccio Soluzioni 2. H 1 μ aiuola > μ 0 S=1,12 t (α; ν) = t (0,01; 7) = tavole o inv.t(0,02; 7)=2,9980 IC=22,0±2,9980*(1,12/radq(9))=23,1 20,9 Se gli assunti sono validi, la vera μ aiuola : - è compresa nel 99% dei casi in questo IC - è superiore a μ 0 Ø lecci parcheggio > Ø lecci Marche, con un livello α<1% μ IC a 2 code/1 coda x 15 20,7 22,0 23,33 IC a 2 code α=0,01, 20,9 23,1 IC a 1 coda α=0,01 55

56 Aumentare n Aumentare precisione della stima IC Formulare H 1 circostanziata Test a 1 coda: definisce un IC più ristretto Indici di dispersione_campionari Errore standard es S nell esempio, si scrive il Ø medio =22,0 ± es=22,0 ± 1,12 Coefficiente di variazione cfr variabilità di variabili diverse nell esempio CV=5% 56

57 Dimensionamento del campione Utilizzando formula IC è possibile anche dimensionare il campione una volta fissati: α = Livello di probabilità tollerato (1-α) = grado di fiducia desiderato σ = deviazione standard della popolazione (se non si conosce si usa la miglior stima disponibile = deviazione standard campionaria s) Esempio Nel misurare la persistenza di azione fitotossica di un particolare diserbante l industria di produzione stima che la deviazione standard sia pari a 2,5 giorni in condizioni ambientali standard Quanto deve essere grande il campione di misure affinché possiamo essere confidenti al 99% che l errore compiuto nella stima non sia superiore ad 1 giorno? I limiti di confidenza al 99% sono : => Esempio_conclusioni Così possiamo essere confidenti al 99% che l errore della stima sarà inferiore a 1 giorno solo se n 42 L ampiezza Lampiezza del campione sarà dunque tanto maggiore quanto maggiore σ 2, (1-α) e quanto più piccolo L 57

58 Errori campionari e non campionari Tutti i concetti e le formule finora descritte permettono di quantificare e controllare gli errori campionari : legati al fatto che studiamo una parte per trarre informazioni sul tutto non permettono di quantificare e controllare gli errori non campionari : si commettono nel fare indagini ed esperimenti Prima di elaborare i dati con formule più o meno complicate, è fondamentale: valutare la qualità dei dati verificare che siano stati raccolti con metodi statistici rigorosi rispettando le regole della casualità e che le misure siano state fatte in modo corretto 58

Statistica Inferenziale

Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale a) L Intervallo di Confidenza b) La distribuzione t di Student c) La differenza delle medie d) L intervallo di confidenza della differenza Prof Paolo Chiodini Dalla Popolazione

Dettagli

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA

LEZIONI DI STATISTICA MEDICA LEZIONI DI STATISTICA MEDICA Lezione n.11 - Principi dell inferenza statistica - Campionamento - Distribuzione campionaria di una media e di una proporzione - Intervallo di confidenza di una media e di

Dettagli

Intervallo di confidenza

Intervallo di confidenza Intervallo di confidenza Prof. Giuseppe Verlato, Prof. Roberto de Marco Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona campione inferenza popolazione Media Riportare sempre anche Stima

Dettagli

Esercitazione: La distribuzione NORMALE

Esercitazione: La distribuzione NORMALE Esercitazione: La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti esempi di distribuzione di probabilità continua è dato dalla distribuzione Normale (curva normale o distribuzione Gaussiana); è una delle

Dettagli

Questo calcolo richiede che si conoscano media e deviazione standard della popolazione.

Questo calcolo richiede che si conoscano media e deviazione standard della popolazione. Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologie Corso di Statistica Medica La distribuzione t - student 1 Abbiamo visto nelle lezioni precedenti come il calcolo del valore Z, riferito

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in medicina e chirurgia. Corso di Statistica Medica. La distribuzione t - student

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in medicina e chirurgia. Corso di Statistica Medica. La distribuzione t - student Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in medicina e chirurgia Corso di Statistica Medica La distribuzione t - student 1 Abbiamo visto nelle lezioni precedenti come il calcolo del valore Z,

Dettagli

Distribuzione Normale

Distribuzione Normale Distribuzione Normale istogramma delle frequenze di un insieme di misure di una grandezza che può variare con continuità popolazione molto numerosa, costituita da una quantità praticamente illimitata di

Dettagli

SCHEDA DIDATTICA N 7

SCHEDA DIDATTICA N 7 FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI IDROLOGIA PROF. PASQUALE VERSACE SCHEDA DIDATTICA N 7 LA DISTRIBUZIONE NORMALE A.A. 01-13 La distribuzione NORMALE Uno dei più importanti

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE NORMALE. La distribuzione Gaussiana. Dott.ssa Marta Di Nicola

LA DISTRIBUZIONE NORMALE. La distribuzione Gaussiana. Dott.ssa Marta Di Nicola LA DISTRIBUZIONE NORMALE http://www.biostatistica.unich.itit «È lo stesso delle cose molto piccole e molto grandi. Credi forse che sia tanto facile trovare un uomo o un cane o un altro essere qualunque

Dettagli

tabelle grafici misure di

tabelle grafici misure di Statistica Descrittiva descrivere e riassumere un insieme di dati in maniera ordinata tabelle grafici misure di posizione dispersione associazione Misure di posizione Forniscono indicazioni sull ordine

Dettagli

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica

Capitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 8 Intervalli di confidenza Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

Laboratorio di Didattica di elaborazione dati 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI. x i. SE = n.

Laboratorio di Didattica di elaborazione dati 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI. x i. SE = n. 5 STIMA PUNTUALE DEI PARAMETRI [Adattato dal libro Excel per la statistica di Enzo Belluco] Sia θ un parametro incognito della distribuzione di un carattere in una determinata popolazione. Il problema

Dettagli

Distribuzioni e inferenza statistica

Distribuzioni e inferenza statistica Distribuzioni e inferenza statistica Distribuzioni di probabilità L analisi statistica spesso studia i fenomeni collettivi confrontandoli con modelli teorici di riferimento. Tra di essi, vedremo: la distribuzione

Dettagli

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni La statistica inferenziale Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni E necessario però anche aggiungere con

Dettagli

Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante. Antonio Di Matteo Università Federico II

Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante. Antonio Di Matteo Università Federico II Fondamenti di statistica per il miglioramento genetico delle piante Antonio Di Matteo Università Federico II Modulo 2 Variabili continue e Metodi parametrici Distribuzione Un insieme di misure è detto

Dettagli

05. Errore campionario e numerosità campionaria

05. Errore campionario e numerosità campionaria Statistica per le ricerche di mercato A.A. 01/13 05. Errore campionario e numerosità campionaria Gli schemi di campionamento condividono lo stesso principio di fondo: rappresentare il più fedelmente possibile,

Dettagli

Approssimazione normale alla distribuzione binomiale

Approssimazione normale alla distribuzione binomiale Approssimazione normale alla distribuzione binomiale P b (X r) costoso P b (X r) P(X r) per N grande Teorema: Se la variabile casuale X ha una distribuzione binomiale con parametri N e p, allora, per N

Dettagli

Teorema del Limite Centrale

Teorema del Limite Centrale Teorema del Limite Centrale Problema. Determinare come la media campionaria x e la deviazione standard campionaria s misurano la media µ e la deviazione standard σ della popolazione. È data una popolazione

Dettagli

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza

Il campionamento e l inferenza. Il campionamento e l inferenza Il campionamento e l inferenza Popolazione Campione Dai dati osservati mediante scelta campionaria si giunge ad affermazioni che riguardano la popolazione da cui essi sono stati prescelti Il campionamento

Dettagli

Campionamento La statistica media campionaria e la sua distribuzione. Paola Giacomello Dip. Scienze Sociali ed Economiche Uniroma1

Campionamento La statistica media campionaria e la sua distribuzione. Paola Giacomello Dip. Scienze Sociali ed Economiche Uniroma1 Campionamento La statistica media campionaria e la sua distribuzione 1 Definisco il problema da studiare: es. tempo di percorrenza tra abitazione e università Carattere: tempo ossia v.s. continua Popolazione:

Dettagli

DISTRIBUZIONE NORMALE (1)

DISTRIBUZIONE NORMALE (1) DISTRIBUZIONE NORMALE (1) Nella popolazione generale molte variabili presentano una distribuzione a forma di campana, bene caratterizzata da un punto di vista matematico, chiamata distribuzione normale

Dettagli

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione

Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione Tipi di variabili. Indici di tendenza centrale e di dispersione L. Boni Variabile casuale In teoria della probabilità, una variabile casuale (o variabile aleatoria o variabile stocastica o random variable)

Dettagli

Distribuzioni campionarie

Distribuzioni campionarie 1 Inferenza Statistica Descrittiva Distribuzioni campionarie Statistica Inferenziale: affronta problemi di decisione in condizioni di incertezza basandosi sia su informazioni a priori sia sui dati campionari

Dettagli

DISTRIBUZIONI DI CAMPIONAMENTO

DISTRIBUZIONI DI CAMPIONAMENTO DISTRIBUZIONI DI CAMPIONAMENTO 12 DISTRIBUZIONE DI CAMPIONAMENTO DELLA MEDIA Situazione reale Della popolazione di tutti i laureati in odontoiatria negli ultimi 10 anni, in tutte le Università d Italia,

Dettagli

Schema lezione 5 Intervalli di confidenza

Schema lezione 5 Intervalli di confidenza Schema lezione 5 Intervalli di confidenza Non centrerò quella barca, ne sono convinto al 95% COMPRENDERE: Significato di intervallo di confidenza Uso degli stimatori come quantità di pivot per stime intervallari

Dettagli

Variabile casuale Normale

Variabile casuale Normale Variabile casuale Normale La var. casuale Normale (o Gaussiana) è considerata la più importante distribuzione Statistica per le innumerevoli Applicazioni e per le rilevanti proprietà di cui gode L'importanza

Dettagli

x ;x Soluzione Gli intervalli di confidenza possono essere ottenuti a partire dalla seguente identità: da cui si ricava: IC x ;x = +

x ;x Soluzione Gli intervalli di confidenza possono essere ottenuti a partire dalla seguente identità: da cui si ricava: IC x ;x = + ESERCIZIO 6.1 Si considerino i 0 campioni di ampiezza n = estratti da una popolazione X di N = 5 elementi distribuiti normalmente, con media µ = 13,6 e σ = 8,33. A partire dalle 0 determinazioni della

Dettagli

FENOMENI CASUALI. fenomeni casuali

FENOMENI CASUALI. fenomeni casuali PROBABILITÀ 94 FENOMENI CASUALI La probabilità si occupa di fenomeni casuali fenomeni di cui, a priori, non si sa quale esito si verificherà. Esempio Lancio di una moneta Testa o Croce? 95 DEFINIZIONI

Dettagli

Teoria e tecniche dei test

Teoria e tecniche dei test Teoria e tecniche dei test Lezione 9 LA STANDARDIZZAZIONE DEI TEST. IL PROCESSO DI TARATURA: IL CAMPIONAMENTO. Costruire delle norme di riferimento per un test comporta delle ipotesi di fondo che è necessario

Dettagli

ISTOGRAMMI E DISTRIBUZIONI:

ISTOGRAMMI E DISTRIBUZIONI: ISTOGRAMMI E DISTRIBUZIONI: i 3 4 5 6 7 8 9 0 i 0. 8.5 3 0 9.5 7 9.8 8.6 8. bin (=.) 5-7. 7.-9.4 n k 3 n k 6 5 n=0 =. 9.4-.6 5 4.6-3.8 3 Numero di misure nell intervallo 0 0 4 6 8 0 4 6 8 30 ISTOGRAMMI

Dettagli

Statistica. Lezione 4

Statistica. Lezione 4 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 4 a.a 2011-2012 Dott.ssa Daniela

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BRESCIA-FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA SEDE DI DESENZANO dg STATISTICA MEDICA. Lezione 4 DISTRIBUZIONE DI FREQUENZA 1 DISTRIBUZIONE DI PROBABILITA Una variabile i cui differenti valori seguono una distribuzione di probabilità si chiama variabile aleatoria. Es:il numero di figli maschi

Dettagli

distribuzione normale

distribuzione normale distribuzione normale Si tratta della più importante distribuzione di variabili continue, in quanto: 1. si può assumere come comportamento di molti fenomeni casuali, tra cui gli errori accidentali; 2.

Dettagli

N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle Tabelle riportate alla fine del documento.

N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle Tabelle riportate alla fine del documento. N.B. Per la risoluzione dei seguenti esercizi, si fa riferimento alle abelle riportate alla fine del documento. Esercizio 1 La concentrazione media di sostanze inquinanti osservata nelle acque di un fiume

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Parte II Elaborazione dei dati Variabilità

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Parte II Elaborazione dei dati Variabilità CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA LEZIONI DI STATISTICA Parte II Elaborazione dei dati Variabilità Lezioni di Statistica VARIABILITA Si definisce variabilità la proprietà di alcuni fenomeni di assumere

Dettagli

Intervalli di confidenza

Intervalli di confidenza Probabilità e Statistica Esercitazioni a.a. 2006/2007 C.d.L.: Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio, Ingegneria Civile, Ingegneria Gestionale, Ingegneria dell Informazione C.d.L.S.: Ingegneria Civile

Dettagli

Esercizio 1. Stima intervallare: IC per la media incognita (varianza ignota)

Esercizio 1. Stima intervallare: IC per la media incognita (varianza ignota) STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 5 26.02.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Stima intervallare: IC per la media incognita (varianza ignota) Il responsabile del controllo qualità di un azienda che

Dettagli

Casa dello Studente. Casa dello Studente

Casa dello Studente. Casa dello Studente Esercitazione - 14 aprile 2016 ESERCIZIO 1 Di seguito si riporta il giudizio (punteggio da 0 a 5) espresso da un gruppo di studenti rispetto alle diverse residenze studentesche di un Ateneo: a) Si calcolino

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande)

LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) LA DISTRIBUZIONE NORMALE (Vittorio Colagrande) Allo scopo di interpolare un istogramma di un carattere statistico X con una funzione continua (di densità), si può far ricorso nell analisi statistica alla

Dettagli

Lezione n. 1 (a cura di Irene Tibidò)

Lezione n. 1 (a cura di Irene Tibidò) Lezione n. 1 (a cura di Irene Tibidò) Richiami di statistica Variabile aleatoria (casuale) Dato uno spazio campionario Ω che contiene tutti i possibili esiti di un esperimento casuale, la variabile aleatoria

Dettagli

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica

Ulteriori Conoscenze di Informatica e Statistica ndici di forma Ulteriori Conoscenze di nformatica e Statistica Descrivono le asimmetrie della distribuzione Carlo Meneghini Dip. di fisica via della Vasca Navale 84, st. 83 ( piano) tel.: 06 55 17 72 17

Dettagli

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII

Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Corso integrato di informatica, statistica e analisi dei dati sperimentali Esercitazione VII Un breve richiamo sul test t-student Siano A exp (a 1, a 2.a n ) e B exp (b 1, b 2.b m ) due set di dati i cui

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 4

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 4 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 4 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Stimatore media campionaria Il tempo in minuti necessario a un certo impiegato dell anagrafe

Dettagli

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17

3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17 C L Autore Ringraziamenti dell Editore Elenco dei simboli e delle abbreviazioni in ordine di apparizione XI XI XIII 1 Introduzione 1 FAQ e qualcos altro, da leggere prima 1.1 Questo è un libro di Statistica

Dettagli

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA

STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE E INFERENZA Metodi statistici e probabilistici per l ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile A.A. 2009-10 Facoltà di Ingegneria, Università di Padova Docente: Dott. L. Corain 1 STATISTICHE, DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE

Dettagli

LE DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE

LE DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE LE DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE Argomenti Principi e metodi dell inferenza statistica Metodi di campionamento Campioni casuali Le distribuzioni campionarie notevoli: La distribuzione della media campionaria

Dettagli

Test delle Ipotesi Parte I

Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi Parte I Test delle Ipotesi sulla media Introduzione Definizioni basilari Teoria per il caso di varianza nota Rischi nel test delle ipotesi Teoria per il caso di varianza non nota Test

Dettagli

Ipotesi statistiche (caso uno-dimensionale) Ipotesi poste sulla (distribuzione di) popolazione per raggiungere una decisione sulla popolazione stessa

Ipotesi statistiche (caso uno-dimensionale) Ipotesi poste sulla (distribuzione di) popolazione per raggiungere una decisione sulla popolazione stessa Ipotesi statistiche (caso uno-dimensionale) Ipotesi poste sulla (distribuzione di) popolazione per raggiungere una decisione sulla popolazione stessa L ipotesi che si vuole testare: H 0 (ipotesi nulla)

Dettagli

CHEMIOMETRIA. CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi)

CHEMIOMETRIA. CONFRONTO CON VALORE ATTESO (test d ipotesi) CONFRONTO DI VALORI MISURATI (test d ipotesi) CONFRONTO DI RIPRODUCIBILITA (test d ipotesi) CHEMIOMETRIA Applicazione di metodi matematici e statistici per estrarre (massima) informazione chimica (affidabile) da dati chimici INCERTEZZA DI MISURA (intervallo di confidenza/fiducia) CONFRONTO CON

Dettagli

Statistica descrittiva II

Statistica descrittiva II Probabilità e Statistica Esercitazioni a.a. 009/010 C.d.L.: Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni, Ingegneria Informatica Statistica descrittiva II Ines Campa Probabilità e Statistica - Esercitazioni

Dettagli

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri

Analisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia

Dettagli

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -

Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura

Dettagli

Lezione VI: Distribuzione normale. La distribuzione normale (curva di Gauss). Prof. Enzo Ballone. Lezione 6a- Ia distribuzione normale

Lezione VI: Distribuzione normale. La distribuzione normale (curva di Gauss). Prof. Enzo Ballone. Lezione 6a- Ia distribuzione normale Lezione VI: Distribuzione normale Cattedra di Biostatistica Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi G. d Annunzio di Chieti Pescara Prof. Enzo Ballone Lezione 6a- Ia distribuzione normale

Dettagli

Esercitazione n. 3 - Corso di STATISTICA - Università della Basilicata - a.a. 2011/12 Prof. Roberta Siciliano

Esercitazione n. 3 - Corso di STATISTICA - Università della Basilicata - a.a. 2011/12 Prof. Roberta Siciliano Esercitazione n. 3 - Corso di STATISTICA - Università della Basilicata - a.a. 2011/12 Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Una moneta viene lanciata 6 volte. Calcolare a) La probabilità che escano esattamente

Dettagli

È possibile trovare la popolazione di origine conoscendone un campione? o meglio. partendo dalla conoscenza di n, x e d.s.?

È possibile trovare la popolazione di origine conoscendone un campione? o meglio. partendo dalla conoscenza di n, x e d.s.? Statistica6-06/10/2015 È possibile trovare la popolazione di origine conoscendone un campione? o meglio. È possibile conoscere σ e μ partendo dalla conoscenza di n, x e d.s.? 1 A partire da un campione

Dettagli

Il Test di Ipotesi Lezione 5

Il Test di Ipotesi Lezione 5 Last updated May 23, 2016 Il Test di Ipotesi Lezione 5 G. Bacaro Statistica CdL in Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la Natura I anno, II semestre Il test di ipotesi Cuore della statistica inferenziale!

Dettagli

Statistica4-29/09/2015

Statistica4-29/09/2015 Statistica4-29/09/2015 Raccogliere i dati con il maggior numero di cifre significative ed arrotondare eventualmente solo al momento dei calcoli (min. 3); nella grande maggioranza delle ricerche biologiche

Dettagli

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI.

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI. Corso di Laurea Specialistica in Biologia Sanitaria, Universita' di Padova C.I. di Metodi statistici per la Biologia, Informatica e Laboratorio di Informatica (Mod. B) Docente: Dr. Stefania Bortoluzzi

Dettagli

Confronto tra due popolazioni Lezione 6

Confronto tra due popolazioni Lezione 6 Last updated May 9, 06 Confronto tra due popolazioni Lezione 6 G. Bacaro Statistica CdL in Scienze e Tecnologie per l'ambiente e la Natura I anno, II semestre Concetti visti nell ultima lezione Le media

Dettagli

STATISTICA ESERCITAZIONE

STATISTICA ESERCITAZIONE STATISTICA ESERCITAZIONE Dott. Giuseppe Pandolfo 1 Giugno 2015 Esercizio 1 Una fabbrica di scatole di cartone evade il 96% degli ordini entro un mese. Estraendo 300 campioni casuali di 300 consegne, in

Dettagli

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA

DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA DISTRIBUZIONI DI PROBABILITA Nell associare ai risultati di un esperimento un valore numerico si costruisce una variabile casuale (o aleatoria, o stocastica). Ogni variabile casuale ha una corrispondente

Dettagli

Test di ipotesi. Test

Test di ipotesi. Test Test di ipotesi Test E una metodologia statistica che consente di prendere una decisione. Esempio: Un supermercato riceve dal proprio fornitore l assicurazione che non più del 5% delle mele di tipo A dell

Dettagli

Test per l omogeneità delle varianze

Test per l omogeneità delle varianze Test per l omogeneità delle varianze Le carte di controllo hanno lo scopo di verificare se i campioni estratti provengono da un processo produttivo caratterizzato da un unico valore dello s.q.m. σ. Una

Dettagli

Fondamenti di Psicometria. La statistica è facile!!! VERIFICA DELLE IPOTESI

Fondamenti di Psicometria. La statistica è facile!!! VERIFICA DELLE IPOTESI Fondamenti di Psicometria La statistica è facile!!! VERIFICA DELLE IPOTESI INFERENZA STATISTICA Teoria della verifica dell ipotesi : si verifica, in termini probabilistici, se una certa affermazione relativa

Dettagli

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI PSICOMETRIA Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI CAMPIONI INDIPENDENTI Campioni estratti casualmente dalla popolazione con caratteristiche omogenee Assegnazione

Dettagli

La verifica delle ipotesi

La verifica delle ipotesi La verifica delle ipotesi Se abbiamo un idea di quale possa essere il valore di un parametro incognito possiamo sottoporlo ad una verifica, che sulla base di un risultato campionario, ci permetta di decidere

Dettagli

PAROLE CHIAVE Accuratezza, Accuracy, Esattezza, PRECISIONE, Precision, Ripetibilità, Affidabilità, Reliability, Scarto quadratico medio (sqm), Errore

PAROLE CHIAVE Accuratezza, Accuracy, Esattezza, PRECISIONE, Precision, Ripetibilità, Affidabilità, Reliability, Scarto quadratico medio (sqm), Errore PAROLE CHIAVE Accuratezza, Accuracy, Esattezza, PRECISIONE, Precision, Ripetibilità, Affidabilità, Reliability, Scarto quadratico medio (sqm), Errore medio, Errore quadratico medio (eqm), Deviazione standard,

Dettagli

Capitolo 8. Probabilità: concetti di base

Capitolo 8. Probabilità: concetti di base 1 Capitolo 8 Probabilità: concetti di base Statistica - Metodologie per le scienze economiche e sociali 2/ed S. Borra, A. Di Ciaccio Copyright 2008 The McGraw-Hill Companies srl 2 Concetti primitivi di

Dettagli

PROBABILITA. Distribuzione di probabilità

PROBABILITA. Distribuzione di probabilità DISTRIBUZIONI di PROBABILITA Distribuzione di probabilità Si definisce distribuzione di probabilità il valore delle probabilità associate a tutti gli eventi possibili connessi ad un certo numero di prove

Dettagli

Capitolo 6 La distribuzione normale

Capitolo 6 La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università

Dettagli

BLAND-ALTMAN PLOT. + X 2i 2 la differenza ( d ) tra le due misure per ognuno degli n campioni; d i. X i. = X 1i. X 2i

BLAND-ALTMAN PLOT. + X 2i 2 la differenza ( d ) tra le due misure per ognuno degli n campioni; d i. X i. = X 1i. X 2i BLAND-ALTMAN PLOT Il metodo di J. M. Bland e D. G. Altman è finalizzato alla verifica se due tecniche di misura sono comparabili. Resta da comprendere cosa si intenda con il termine metodi comparabili

Dettagli

Probabilità classica. Distribuzioni e leggi di probabilità. Probabilità frequentista. Probabilità soggettiva

Probabilità classica. Distribuzioni e leggi di probabilità. Probabilità frequentista. Probabilità soggettiva Probabilità classica Distribuzioni e leggi di probabilità La probabilità di un evento casuale è il rapporto tra il numero dei casi favorevoli ed il numero dei casi possibili, purchè siano tutti equiprobabili.

Dettagli

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO B

ESAME. 9 Gennaio 2017 COMPITO B ESAME 9 Gennaio 2017 COMPITO B Cognome Nome Numero di matricola 1) Approssimare tutti i calcoli alla quarta cifra decimale. 2) Ai fini della valutazione si terrà conto solo ed esclusivamente di quanto

Dettagli

Scanned by CamScanner

Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Scanned by CamScanner Università di Cassino Corso di Statistica Esercitazione

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS

LA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS p. 1/2 LA DISTRIBUZIONE NORMALE o DI GAUSS Osservando gli istogrammi delle misure e degli scarti, nel caso di osservazioni ripetute in identiche condizioni Gli istogrammi sono campanulari e simmetrici,

Dettagli

Capitolo 6. La distribuzione normale

Capitolo 6. La distribuzione normale Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 6 La distribuzione normale Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università

Dettagli

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta L analisi dei dati Primi elementi Metodo dei minimi quadrati Negli esperimenti spesso si misurano parecchie volte due diverse variabili fisiche per investigare la relazione matematica tra le due variabili.

Dettagli

Test d ipotesi: confronto fra medie

Test d ipotesi: confronto fra medie Test d ipotesi: confronto fra medie Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona CONFRONTO FRA MEDIE 1) confronto fra una media campionaria e una media di popolazione

Dettagli

Università degli studi della Tuscia. Principi di Statistica dr. Luca Secondi A.A. 2014/2015. Esercitazione di riepilogo Variabili casuali

Università degli studi della Tuscia. Principi di Statistica dr. Luca Secondi A.A. 2014/2015. Esercitazione di riepilogo Variabili casuali Università degli studi della Tuscia Principi di Statistica dr. Luca Secondi A.A. 014/015 Esercitazione di riepilogo Variabili casuali ESERCIZIO 1 Il peso delle compresse di un determinato medicinale si

Dettagli

Variabile Casuale Normale

Variabile Casuale Normale Variabile Casuale Normale Variabile Casuale Normale o Gaussiana E una variabile casuale continua che assume tutti i numeri reali, è definita dalla seguente funzione di densità: 1 f( x) = e σ 2 π ( x µ

Dettagli

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica

Strumenti di indagine per la valutazione psicologica Strumenti di indagine per la valutazione psicologica.3 - La distribuzione normale Tempi di reazione Registrati i tempi di reazione (in millisecondi) a uno stimolo (n = 30). Classe Freq Freq relative Densità

Dettagli

Statistica Inferenziale

Statistica Inferenziale Statistica Inferenziale Prof. Raffaella Folgieri Email: folgieri@mtcube.com aa 2009/2010 Riepilogo lezione 9 Abbiamo visto metodi per la determinazione di uno stimatore puntuale e casi per: Carattere con

Dettagli

Test d Ipotesi Introduzione

Test d Ipotesi Introduzione Test d Ipotesi Introduzione Uno degli scopi più importanti di un analisi statistica è quello di utilizzare i dati provenienti da un campione per fare inferenza sulla popolazione da cui è stato estratto

Dettagli

Le statistiche campionarie sono stime dei parametri ignoti della popolazione al cui valore siamo interessati.

Le statistiche campionarie sono stime dei parametri ignoti della popolazione al cui valore siamo interessati. Una volta selezionato il campione, la variabile di interesse viene misurata sugli elementi che lo costituiscono. I valori che la variabile assume vengono poi sintetizzati utilizzando le statistiche opportune

Dettagli

Capitolo 10. Test basati su due campioni e ANOVA a una via. Statistica II ed. Levine, Krehbiel, Berenson Apogeo

Capitolo 10. Test basati su due campioni e ANOVA a una via. Statistica II ed. Levine, Krehbiel, Berenson Apogeo Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 10 Test basati su due campioni e ANOVA a una via Insegnamento: Statistica Applicata Corsi di Laurea in "Scienze e tecnologie Alimentari"

Dettagli

Note sulla probabilità

Note sulla probabilità Note sulla probabilità Maurizio Loreti Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Padova Anno Accademico 2002 03 1 La distribuzione del χ 2 0.6 0.5 N=1 N=2 N=3 N=5 N=10 0.4 0.3 0.2 0.1 0 0 5 10 15

Dettagli

LA DISTRIBUZIONE NORMALE

LA DISTRIBUZIONE NORMALE LA DISTRIBUZIONE NORMALE Italo Nofroni Statistica medica - Facoltà di Medicina Sapienza - Roma La più nota ed importante distribuzione di probabilità è, senza alcun dubbio, la Distribuzione normale, anche

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 09-Campione e popolazione vers. 1.0 (31 ottobre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Modelli probabilistici variabili casuali

Modelli probabilistici variabili casuali Modelli probabilistici variabili casuali Le variabili casuali costituiscono il legame tra il calcolo della probabilità e gli strumenti di statistica descrittiva visti fino ad ora. Idea: pensiamo al ripetersi

Dettagli

STATISTICA A K (60 ore)

STATISTICA A K (60 ore) STATISTICA A K (60 ore) Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it Richiami sulla regressione Marco Riani, Univ. di Parma 1 MODELLO DI REGRESSIONE y i = a + bx i + e i dove: i = 1,, n a + bx i rappresenta

Dettagli

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2 A. Garfagnini M. Mazzocco C. Sada Dipartimento di Fisica G. Galilei, Università di Padova AA 2014/2015 Elementi di Statistica Lezione 2: 1. Istogrammi

Dettagli

Statistica Metodologica

Statistica Metodologica Statistica Metodologica Esercizi di Probabilita e Inferenza Silvia Figini e-mail: silvia.figini@unipv.it Problema 1 Sia X una variabile aleatoria Bernoulliana con parametro p = 0.7. 1. Determinare la media

Dettagli

PROBABILITÀ ELEMENTARE

PROBABILITÀ ELEMENTARE Prefazione alla seconda edizione XI Capitolo 1 PROBABILITÀ ELEMENTARE 1 Esperimenti casuali 1 Spazi dei campioni 1 Eventi 2 Il concetto di probabilità 3 Gli assiomi della probabilità 3 Alcuni importanti

Dettagli

Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 23/5/2017

Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 23/5/2017 Esercitazione 3 - Statistica II - Economia Aziendale Davide Passaretti 3/5/017 Contents 1 Intervalli di confidenza 1 Intervalli su un campione 1.1 Intervallo di confidenza per la media................................

Dettagli

Esercizi di Probabilità e Statistica

Esercizi di Probabilità e Statistica Esercizi di Probabilità e Statistica Samuel Rota Bulò 6 giugno 26 Statistica Esercizio Sia {X n } n una famiglia di v.a. di media µ e varianza σ 2. Verificare che X = n n X i σ 2 = n (X i µ) 2 S 2 = n

Dettagli

Capitolo 10. Test basati su due campioni e ANOVA a una via. Statistica II ed. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson

Capitolo 10. Test basati su due campioni e ANOVA a una via. Statistica II ed. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. Casa editrice: Pearson Capitolo 10 Test basati su due campioni e ANOVA a una via Insegnamento: Statistica Corsi di Laurea Triennale in Economia Dipartimento

Dettagli

Contenuti: Capitolo 14 del libro di testo

Contenuti: Capitolo 14 del libro di testo Test d Ipotesi / TIPICI PROBLEMI DI VERIFICA DI IPOTESI SONO Test per la media Test per una proporzione Test per la varianza Test per due campioni indipendenti Test di indipendenza Contenuti Capitolo 4

Dettagli

Distribuzioni di probabilità

Distribuzioni di probabilità Distribuzioni di probabilità Si sono diverse distribuzioni di probabilità: quelle di cui parleremo sono la distribuzione binomiale, quella di Poisson, quella uniforme, quella normale, quella del χ² e la

Dettagli

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative TRACCIA DI STUDIO Un indice di tendenza centrale non è sufficiente a descrivere completamente un fenomeno. Gli indici di dispersione assolvono il compito di rappresentare la capacità di un fenomeno a manifestarsi

Dettagli

Alcune v.a. discrete notevoli

Alcune v.a. discrete notevoli Alcune v.a. discrete notevoli Variabile aleatoria Bernoulliana Il risultato X di un esperimento aleatorio può essere classificato nel modo che segue: successo oppure insuccesso. Indichiamo: Successo =

Dettagli