Il documento di irs per la Conferenza Internazionale di Udalbiltza. Donostia, Euskal Herria.

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Antonina Giovannini
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1 Il documento di irs per la Conferenza Internazionale di Udalbiltza. Donostia,EuskalHerria. Sorelleefratelliindipendentisti, donne e uomini che vivono e lottano per la libertà delle proprie nazioni, che sono qui per affermare il diritto dei nostri popoli all'autodeterminazione, alla libertà di costruire il loro futuro, noi indipendentisti sardi di indipendèntzia Repùbrica de Sardigna siamo qui per dare il nostro piccolo contributo alla complessiva lotta che noi tutti portiamo avanti e per condividere con voi memorieeesperienze,sofferenzeegioie. VorremmodunqueripartiredalricordodiunodeipadridellanostraNazionee dell'indipendentismo radicale, Antoni Simon Mossa, architetto, intellettuale e

2 uomopoliticocheneglianni'60,favoritoanchedallasuastraordinariasapienza e dalla conoscenza di più di dieci lingue, girava l'europa per incontrare e confrontarsi con tutti gli indipendentisti del vecchio continente. Un uomo, AntoniSimonMossa,capacediportareavantiunalottaindipendentistaquando in Sardegna era proibito parlare di indipendenza, un profondo conoscitore del mondo e delle sue ingiustizie, stimato per la sua dirittura morale e per la sua fede lucida e consapevole da tutti coloro che lo hanno conosciuto; un indipendentista che come testimoniano molti passi dei suoi scritti è sempre stato convinto che dalla collaborazione e dalla capacità di saper agire insieme sarebbe nato un nuovo futuro per i nostri popoli; un indipendentista sempre prontoadarcontodellesueideedavantiatutti,sempreprontoadargomentare le ragioni dell'indipendentismo, come si intitola un piccolo volume che riporta alcunideisuoidiscorsi. Macomesisailtempocambiaisignificatidellecose.L'azionedichisioppone allanostralibertàcercadisvilirelenostreideeeinostriideali.neltentativodi fermareilnostrocamminoversolalibertàlenostreragioni,leragioniprofonde della nostra lotta quelle che noi quotidianamente cerchiamo di spiegare ai nostri connazionali vengono fatte passare per "calcoli", ragioni "strumentali" che si giustificherebbero in base ad una idea di benessere e libertà assolutamentebanale.comesenoiavessimocomefineunalibertàdalbisogno cheindefinitivadell'autodeterminazioneedelcambiamentodellecoscienzepuò fareameno. Forse, a volte, anche noi, alcuni di noi, si sono lasciati giocare da questo gioco, hannopiùomenoconsapevolmentefinitoperaccreditarel'ideachelaragione dell'indipendenzafosseunbenesserecalcolatosuisolidatieconomici:maoggiè

3 per noi chiaramente evidente che non si può pensare l'indipendenza come qualcosachesirichiededopochesisonofattiiconti.untalemododiimpostare laquestionesarebbeumilianteedannosopernoistessi. Daresostanza,argomentarecosì,ilnostroessereindipendentisticiporterebbe ad ammettere che, se le nazioni Stati che ci opprimono ci dessero di più o ci trattassero meglio, noi saremmo pronti a rinunciare all'indipendenza o, detto altrimenti,chesesidimostrassecheessereautonomipiuttostocheindipendenti ciconvenissedalpuntodivistaeconomico,noisaremmoprontiadaccettaredi essereitalianioquant'altro. Mainrealtànonècosì:dobbiamoesseresinceriedobbiamodirlo.C'ènelnostro ideale qualcosa di molto più profondo, qualcosa di irriducibile, di non barattabile.ilcuore,lamente,ilcorpononsivendono. Questo qualcosa trae motivazione almeno per noi sardi ma crediamo che questo valga almeno un po' in generale dal passato e dalla storia, dal nostro poterricostruiresenzamentirciipercorsidelnostropopolo,ilsuocamminopiù o meno costellato di vittorie, libertà, felicità o più spesso di sconfitte, dominazioni, umiliazioni. Abbiamo ragione di ricordarcelo perchè se non lo facessimo accetteremmo di credere nelle ricostruzioni del passato che ci sono imposte:quelledoveoscompariamoo,conunrazzismoneanchetantovelato,ci viene chiesto di ammettere che noi siamo i parenti brutti, sfortunati e

4 rompiscatole (leggi "traditori") di quelle genti che con pazienza, sacrificio e sopportazionecihannoadottatoecimantengono. Nelle loro ricostruzioni hanno sempre barato anche sulle possibili motivazioni deiluoghi:hannosegnatodeiconfiniimmaginari,hannocreatoedisegnatodelle carte e delle icone immaginarie, e ci hanno messo dentro. Sono riusciti a farlo ancheconleisole,anchelepiùlontane.hannodelimitatodelleareecercandodi togliercile"ragioni"profondechecileganoadunluogo. Ecosì,piùomenoconsapevolmente,piùomenovolutamente,cihannocostretto aviverenelloro"ambiente",nelloro"mondo",adavereiloroorizzonti,leloro prospettive,iloroobbiettivi,iloropuntidivista,amorireperlelorocause. Questi ambienti che ci appaiono mentali e immateriali hanno però la concretezza la concreta capacità di condizionare la nostra vita reale e quotidiana, di convincerci che non si può fare ed essere altrimenti, di farci sembrarequestarealtàl'unicapossibile,adaccettarlaquasisenzachenoistessi ceneaccorgiamo,perilsemplicefattocheciviviamodentro.igiornali,ilibri,e poipiùancoraimezzidicomunicazionedimassa,cihannofattoentrareinun territoriochenonavevamocostruitonoi,unterritoriocostruitodaaltripopoli.

5 Nessuno negava loro il diritto di costruirseli, ma no!, loro hanno dovuto farci vivere dentro anche noi, farci vivere a modo loro, farci pensare a modo loro, negando il fatto che noi avevamo e abbiamo diritto a costruirci il nostro "mondo",inostriterritorifisiciemediali,ilnostromododiesserealmondo.se nocosacirimane?chesensohafareiburattini imitatori?perchèprivarsidella possibilità di poter donare qualcosa di nostro a questa terra che gira nell'universo? Facendocispariredalpresentehannocercatodilevarcileragionidelfuturo. Le nostre ragioni al futuro sono quelle di chi vuole continuare ad avere un propriomododivivereconglialtri,dichinonsolononsiconforma,mavuole mostrare la propria diversità agli altri, confrontarla con gli altri, chi vuole utilizzare i mezzi che il mondo ha a sua disposizione per cambiare la propria condizione,perriattivarelepropriepotenzialità,perdareunrealecontributoal miglioramentodellacondizioneglobaledellaterraedelgenereumano.questa manieradivivereamodonostroarricchendociearricchendoilmondotramiteil confrontoèlanostraragionenelpresenteesichiama"esistenza".noivogliamo esistere,quieora,pernoistessieperglialtri.secifatecasolenazioni Statoche cidominanosonodisposteacederesovranità,competenze,poteremanessuna di loro ha intenzione di smettere di esistere, nessuna ha l'idea di auto negarsi. Eppurechiedonodifarloanoi!Cidicono:"acosaservel'indipendenzaoggi?A nulla: rinunciate!" Ma perchè non rinunciano loro? Sono loro che ce l'hanno, e sono dunque gli unici nella condizione di poterci rinunciare: se credessero davvero in quello che ci vengono a dire dovrebbero essere loro i primi a rinunciare alla loro indipendenza ma invano aspetteremmo che ciò avvenga perchè mentre per noi l'indipendenza è"anacronistica","inutile", o addirittura

6 "dannosa",perlorol'indipendenzaèirrinunciabile,necessaria;èilfondamento del loro essere civili e progrediti: per loro l'indipendenza è da ricordare, festeggiareecelebrarecontinuamente. Notate un'altra cosa: loro sono disposti a cedere poteri e competenze (vale a direautonomia)maincambiovoglionocheammettiamo,nelleparoleeneifatti, che noi siamo come loro, che noi siamo loro. Del resto non si propone il federalismo italiano come rilancio e segno di una più profonda "unità nazionale"? Non è forse nella nostra storia di sardi asserviti il fatto che per richiederefederalismosidovevano,esidevono,direedareprovedifedeltàalla "patria"?laveritàèchelorovoglionolanostravita elanostramorte enoi abbiamoragione(eragioni)anondargliele. A volte se le sono prese sul serio: facendoci morire nelle loro guerre o uccidendocilorostessi.maogginonpotevanopiùfarloeallorahannodecisodi prendersiinostricuoriinmododiverso. Vogliono che ci emozioniamo per le loro stesse cose, che coltiviamo le loro stesse abitudini, che seguiamo e viviamo ai loro stessi ritmi. Fatto questo sarà facileobbedireallelororegole. Appartenere a una nazionalità nazione significa avere una lealtà a cui rispondere, una lealtà profonda che è una fiducia. Se noi accettiamo di essere

7 fedelialoro,seaccettiamodiessere"fiduciosi",rinunciamoadesistereamodo nostro:accettiamodiingoiaretuttosenzacoscienzaesenzaconfronto.abbiamo ragioniperdiredino!esonoragioniprofonde,sonoimotividellenostreazioni edellenostrepassioni:nonpossonoridurcinècomeloronè,tantomeno,aloro. Manoinonciaccontentiamodidiredi"no":noivogliamosoprattuttoaffermare qualcosa è per questo che diciamo tanto serenamente quanto decisamente Indipendentzia!

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