La Comunità obbediente

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1 COMUNITA PASTORALE MARIA REGINA DELLA FAMIGLIA La Comunità obbediente INTRODUZIONE Relatore Alessandro Prati 1

2 Dopo 5 anni e in fase di elezione del nuovo consiglio pastorale, un momento di riflessione, di bilancio è opportuno se non addirittura necessario. Con Don Maurizio e la Diaconia, ci è parso appropriato tracciare questa sorta di resoconto sulle attività pastorali e non solo e sui traguardi raggiunti. 2

3 Il bilancio dell attività dei 5 anni di comunità pastorale è positivo e prevale su gli elementi negativi.. a fronte di fatti e situazioni (poche fortunatamente) che non funzionano o non hanno funzionato alla perfezione ci pare opportuno evidenziare invece tutte quelle che cose (e parecchie) hanno funzionato. 3

4 La scelta del titolo del convegno è legata all atteggiamento di ubbidienza, che la nostra comunità Pastorale ha tenuto. Ubbidienza non è rassegnazione o passività anzi: Si tratta di avere atteggiamento critico. Spirito di servizio. Nuovo modo di porsi e proporsi. Positività alle proposte e ai cambiamenti 4

5 La Comunità pastorale come luogo di incontro e non di scontro. La Comunità pastorale come opportunità di crescita nella fede. Perdere qualcosa per trovare qualcos altro Verso una comunità più grande e più viva, un per-corso lungo, difficile ma esaltante e ricco di risultati 5

6 Vedere la nostra comunità pastorale come una delle tappe dell itinerario educativo della fede. Itinerario come descrizione del cammino che poi va effettivamente percorso. La descrizione dell itinerario non risparmia nessuna delle fatiche del viaggio,. né conduce infallibilmente alla meta gli svagati e i distratti. E' soltanto una indicazione per razionalizzare il cammino, chiarirne le tappe, evitare alcuni passi falsi, aiutare a superare i momenti di nebbia e di oscurità. Card. Carlo Maria Martini Itinerari educativi

7 La Comunità pastorale per combattere la Babele biblica. Babele è il luogo degli appuntamenti mancati: le lingue non si intendono, gli equivoci si moltiplicano e la gente non si incontra. Al massimo ci si urta, ci si irrita a vicenda, ciascuno si lamenta perché l'altro non l'ha capito. Card. Carlo Maria Martini Effatà Apriti

8 Le comunità possono essere divise o unite a seconda di come ci si atteggia e ci si pone. Aspettative e atteggiamento vanno a braccetto 8

9 Fare parte di una comunità, di un gruppo, di una relazione interpersonale (il matrimonio ne è un esempio), dona grandi gioie e felicità ma richiede impegno e riserva qualche difficoltà di integrazione, talvolta qualche incomprensione anche se non voluta. La novità spaventa. sempre 9

10 Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l uomo. 10

11 Non si può fare, non lo voglio fare, è più comodo farlo cosi, si è sempre fatto cosi! Attenzione agli alibi che ci creiamo, non ci sono mura e prigioni più pericolose di quelle create da noi stessi. 11

12 Il Cardinal Martini nell ultimo Giovedi Santo del Millennio durante la celebrazione in Duomo a Milano alla presenza di oltre 400 sacerdoti della Diocesi, affrontò il tema del sentire il peso della fatica nella società di oggi in cui essere Cristiani è un andare controcorrente, ma che fosse necessario non perdersi di animo. 12

13 Il Cardinale incoraggiò i Sacerdoti a vivere nella fede e nella speranza. A distanza di 15 anni dobbiamo fare tesoro di quelle parole e non scoraggiarci e come di discepoli di Emmaus ad andare avanti. 13