Programmazione e Valutazione ex ante il quadro logico nel PO 14-20
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- Giorgio Gagliardi
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1 Programmazione e Valutazione ex ante il quadro logico nel PO [presentazione e discussione della nota tecnica] Paola Casavola DPS UVAL 25 giugno 2014
2 IL «quadro logico di programmazione» Rappresentazione lineare-ordinata di: Bisogni: Problemi/Opportunità ritenuti rilevanti nel contesto di riferimento e affrontabili in concreto Obiettivi/Risultati da raggiungere/raggiungibili/influenzabili con/dall azione di policy Interventi/Azioni da attivare e attivabili non è una novità per i programmi dei fondi strutturali e non è nemmeno tipico solo di questi programmi non è una modalità di programmazione in senso stretto, ma è un utile rappresentazione di scelte che seguono a percorsi cognitivi e decisionali anche complessi, recursivi, partenariali
3 Dov è la novità? La modalità richiesta di rappresentazione del PO (il template del PO) è esplicitamente informata al «quadro logico» MOLTO PLUS: le motivazioni delle scelte e i contenuti delle scelte SONO più chiari e trasparenti [a patto di chiarire davvero cosa si vuole fare e perché: le parti espositive sono molto importanti e non perdono di significato solo perché ci sono molte tavole standardizzate] PICCOLO MINUS: nella linearizzazione si può perdere qualcosa del ragionamento programmatorio [ma si può rimediare usando bene le parti espositive/narrative] Si dà più molto più peso/importanza sostanziale allo strumento (di rappresentazione sintetica) degli «indicatori».
4 Relazione tra Regolamenti, AP e PO La programmazione è molto strutturata Il PO (e il suo quadro logico) inseriti in: A. I Regolamenti stabiliscono il perimento possibile delle finalità [OT e PI] segnalando necessità di focalizzazione e concentrazione B. L Accordo di Partenariato definisce il perimento effettivo dell azione considerando A [da OT-PI a RA- AZIONI] C. I PO territoriali o tematici lavorano all interno del perimetro effettivo, considerando A e B NB: nel Regolamento e nelle scelte metodologiche partenariali (M&O) la relazione tra AP e PO è «simultanea». Predisposizione AP e negoziato sull AP sono comuni nei contenuti a predisposizione e contenuti dei PO. La simultaneità è logica e non sempre strettamente temporale
5 Nell AP: building blocks per i PO Diagnostica complessiva e scelte di fondo per OT risultati attesi (RA) e indicatori di risultato, che sono declinati con riferimento sia ai diversi Fondi e sia alle diverse priorità di investimento (PI) dei Fondi [nel testo dell AP] azioni (tipologie di) possibili (considerando le PI) per il raggiungimento dei RA [nell allegato Risultati/Azioni all AP] I PO danno sostanza operativa all AP esplicitando, con motivazioni adeguate, su quali degli OT/risultati previsti dall AP si focalizzano e con quali azioni rappresentate nell AP come utili si procede verso i risultati selezionati Il dialogo negoziale con la CE, in corso, genera affinamenti e modifiche
6 TEMPLATE PO: SEZIONE 1 La strategia del PO nel suo complesso. Non è una introduzione, ma una sintesi delle questioni importanti (perché lo sono) e di come il PO le affronta [quali OT sceglie e con quale peso, quali PI] e anche di cosa (oltre al PO) c è in campo nel periodo. Qui il PO si contestualizza nel suo complesso rispetto all AP [racconta la SUA storia] Il valutatore ex ante (tra le altre cose che fa) può dare feedback su quanto questa sezione è chiara, quanto è bilanciata, quanto è vicina o lontana dall AP, quanto quello che dell AP si prende è pertinente al ruolo che gioca il PO. Quanto «somiglia» a una sintesi dell intero quadro logico del PO
7 Template SEZIONE 2: il quadro logico per di ASSE del PO Asse 1 Priorità 1.1 RA =Ob. Sp Ob. Sp Indicatore/i di risultato Azione (da schema RA/azioni) Azione Azione Principi selezione Indicatore/i di realizzazione Priorità 1.2 Ob. Sp
8 PUNTI DI FOCUS: RA-IR OBIETTIVO SPECIFICO [un RA dell AP] Un breve testo che spiega meglio la trasformazione verso cui si tende nel contesto di riferimento: cosa si vuole cambiare [non le azioni]. Si può anche spiegare il senso dell IR (che viene dopo) INDICATORE/I DI RISULTATO [IR collegato al RA] Baseline (all avvio della programmazione) Target (alla conclusione effettiva della programmazione: 2023) IR approssima caratteristiche essenziali della trasformazione desiderata, è influenzabile dalla policy. Il target non riguarda solo l azione del PO: serve però a indicare l intensità della mobilitazione cui il PO partecipa. HINT: se la trasformazione (il target) è importante, il PO sta segnalando che vuole darsi da fare in merito
9 Di cosa/chi parlano gli IR e i loro target? Per essere «mobilitante» l IR deve riguardare qualcosa che la policy «può influenzare, in via diretta o indiretta» ma che sia anche «rilevante» Riguarda un aspetto rilevante/critico del RA in un territorio, in un ambito settoriale, per una parte di popolazione o tutta di cui misuriamo l evoluzione La scelta, fatta molto chiaramente in ambito FESR e implicitamente anche in ambito FSE, è che gli IR parlano di trasformazioni di interesse collettivo. Queste non riguardano solo i beneficiari diretti del PO
10 Indicatori di risultato- IR nell AP e nel PO Nell AP: IR collegati a RA e da adottare nei PO (strumento di coordinamento e supporto) Per gli indicatori di risultato statistici previsti dall AP è assicurata la misurazione nel tempo almeno a livello regionale. Se nella spiegazione del RA per quel PO emerge che l indicatore di risultato più opportuno non è nell AP, se ne può adottare un altro [ma deve rispettare i termini della condizionalità ex ante specifica] Per gli indicatori di risultato comuni FSE (relativi in larga parte a risultati diretti sui beneficiari, la quantificazione rimane al programmatore)
11 Azioni e indicatori di realizzazione La sezione dedicata alle azioni descrive cosa il PO farà in concreto, cosa metterà a disposizione di specifici beneficiari o al contesto territoriale (cosa si compra con le risorse) e perché sono utili al perseguimento degli RA-IR nel contesto in cui il PO opera. L AP contiene un allegato RA-Azioni da cui «scegliere» considerando il proprio contesto e il ruolo del PO La descrizione delle azioni (tipologie di) è esaustiva Gli indicatori di realizzazione sono descrittori sintetici dei contenuti concreti delle azioni e hanno target cumulati, quindi definiscono non solo cosa ma anche quanto
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