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1 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L AGRICOLTURA Largo Conservatorio VIBO VALENTIA Enrico Gagliardi Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/ Codice Fiscale: VVRH01000E@istruzione.it PEC: vvrh01000e@pec.istruzione.it - web site: 1 Succ. Plesso B11 via G. Fortunato / Succ. P.Buccarelli- 0963/41515 Convitto Via Parisi /41196 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE SONO LE ARMI PIU POTENTI CHE SI POSSONO UTILIZZARE PER CAMBIARE IL MONDO NELSON MANDELA 1

2 INFORMAZIONI SULLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo Pugliese Numero allievi: 803 Numero classi: 36 (di cui 2 articolate) Numero corsi: 11 Numero docenti: 102 Numero personale ATA: 55 Numero istitutori Convitto: 7 Sorta nel 1970 con la denominazione di Istituto Professionale Alberghiero, la scuola si è arricchita di un ulteriore indirizzo, quello agro-ambientale, diventando così Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e per l Agricoltura. Con il nuovo ordinamento dei Professionali, il percorso di studio è articolato in un primo biennio, un secondo biennio e un quinto anno al termine del quale si sostiene l Esame di Stato con il conseguente rilascio del Diploma di Istruzione professionale. L Istituto offre i seguenti indirizzi: Servizi per l Enogastronomia e ospitalità alberghiera con le articolazioni: Enogastronomia con l'opzione Prodotti dolciari artigianali e industriali - Servizi di sala e vendita - Accoglienza Turistica Agricoltura e Sviluppo rurale. 2

3 Il nostro Istituto, in accordo con la Regione Calabria - Assessorato Istruzione e Formazione Professionale, offre, inoltre, all'interno del percorso quinquennale per il conseguimento del diploma nell'indirizzo "Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera", la possibilità di un percorso formativo I. e F.P. che prevede, al termine del terzo anno, il conseguimento di una delle seguenti Qualifiche Professionali Regionali: Operatore della ristorazione-indirizzo Preparazione pasti; Operatore della ristorazione Indirizzo Servizi Sala e Bar; Operatore ai Servizi di Promozione e Accoglienza. Al termine del percorso quinquennale i diplomati possono: Iscriversi all Università (tutte le facoltà); Frequentare un corso di Istruzione e Formazione Superiore (IFS - ITS); Lavorare nel settore turistico alberghiero o in quello agrario come dipendenti o come lavoratori autonomi (imprenditori); Esercitare la professione di Insegnante Tecnico Pratico negli Istituti Professionali del settore. SEDI dell ISTITUTO In attesa del completamento dei lavori del nuovo edificio, la sede centrale è in una sede storica, l antico Palazzo del Conservatorio dello Spirito Santo, attrezzata con moderni laboratori e dove sono ospitate in modo stabile le classi terze e una classe quarta. Le classi del biennio iniziale sono allocate nel Plesso B 11 e gli alunni delle altre classi quarte e quinte svolgono le attività didattiche nella sede ex Inam Pal. Tripiccione. L istituto ha un Convitto annesso in via Carlo Parisi che consente l ospitalità e l assistenza nello studio pomeridiano a 50 convittori e 20 semiconvittori/convittrici, provenienti da fuori sede e con difficoltà di viaggio. Le classi funzionanti nell istituto sono dislocate nelle varie sedi secondo il seguente prospetto: SEDE CENTRALE: 2 BIENNIO N.O.(III anno) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA SETTORE CUCINA 2 BIENNIO ifp N.O. (III anno) OPERATORE DELLA RISTORAZIONE INDIRIZZO SERVIZI SALA E BAR ; 2 BIENNIO N.O. (IV anno ) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA SETTORE SALA E VENDITA (CORSO SERALE) 1 BIENNIO N.O. SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA SETTORE CUCINA (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti") MONOENNIO (V.O.) III anno OPERATORE SERVIZI DI RISTORAZIONE SETTORE CUCINA BIENNIO POST QUALIFICA (V.O.) IV anno TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI 3

4 SEDE PLESSO B11 : 1 BIENNIO N.O. (I e II anno) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA 1 BIENNIO N.O. SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA (I anno e II anno ifp "Preparazione pasti") 2 BIENNIO N.O. ifp OPERATORE DELLA RISTORAZIONE INDIRIZZO PREPARAZIONE PASTI 2 BIENNIO N.O.(III anno) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA ARTICOL. PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI 2 BIENNIO N.O. (III anno) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA ARTICOL. ACCOGLIENZA TURISTICA SEDE PLESSO EX INAM : 2 BIENNIO N.O.(IV anno) SERVIZI PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA ARTICOL. ENOGASTRONOMIA BIENNIO POST QUALIFICA (V anno V.O.) TECNICO DEI SERVIZI RISTORATIVI BIENNIO POST QUALIFICA (V anno V.O.) TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI SEDE CASA CIRCONDARIALE: BIENNIO AGRARIO N.O. (I anno ifp) BIENNIO AGRARIO V.O. ( II anno) MONOENNIO AGRARIO (V.O.) OPERATORE AGROAMBIENTALE BIENNIO POST QUALIFICA V.O. (IV anno) 4

5 INDICE Capitolo 1: Le scelte educative 1.1 Le linee generali pag Le risorse interne alla scuola pag Le risorse esterne alla scuola pag Indirizzi di studio pag Orientamento pag L handicap pag DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) pag BES (Bisogni Educativi Speciali) pag Alunni stranieri pag. 18 Capitolo 2:Le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 Gli obiettivi generali trasversali e disciplinari pag Articolazione dell orario di insegnamento e quadri orari pag Modalità di strutturazione dei percorsi pag. 29 Capitolo 3: Le scelte didattiche 3.1 Criteri generali di conduzione delle attività didattiche pag Le attività didattiche pag Valutazione e verifiche pag Valutazione delle attività didattiche pag Attività didattiche complementari e conclusive pag. 41 Capitolo 4: Le scelte organizzative 4.1 Organizzazione dell Istituto e decentramento delle responsabilità pag Funzioni strumentali pag Dipartimenti pag Commissioni pag Docenti con incarichi speciali pag Organi Collegiali pag. 52 Capitolo 5: Norme generali di funzionamento 5.1 e 5.2 Rapporti e servizi alle famiglie pag. 53 Capitolo 6: Le attività di supporto 6.1 Servizi ai docenti pag Servizi agli studenti pag. 54 Capitolo 7: Valutazione 7.1 Valutazione degli esiti pag Valutazione dei contenuti pag Metodologie formative ed organizzazione delle attività pag. 56 Capitolo 8: I Progetti 8.1 I Progetti dell Istituto pag. 57 CODICE DISCIPLINARE pag. 59 ALLEGATI 1. Regolamento di Istituto pag Statuto delle studentesse e degli studenti pag Regolamento di disciplina e sanzioni pag Organigramma generale di Istituto pag Regolamento del Comitato Tecnico Scientifico pag. 86 5

6 Capitolo 1: Le scelte educative 1.1 LINEE GENERALI FINALITA e OBIETTIVI GENERALI Le finalità generali e gli obiettivi che l Istituto s impegna a perseguire nel corrente anno scol. 2013/14 sono: a) Contribuire al potenziamento educativo dell istruzione professionale, inserendo giovani capaci di esprimere progettualità e di organizzare responsabilmente il proprio lavoro in settori dell economia di particolare rilevanza e destinati ad un sicuro sviluppo nel mondo contemporaneo come quelli TURISTICO-ALBERGHIERO ed AGROAMBIENTALE; b) promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e sociale attraverso: Lo sviluppo dell autoconsapevolezza; L educazione al volontariato, alla solidarietà, alla cultura dell accoglienza e alla convivenza fondata su principi di democrazia; Il sostenimento del valore della comprensione, del dialogo e delle abilità di espressione e comunicazione, anche attraverso l utilizzo di strumenti informatici; L educazione alla responsabilità; Lo sviluppo della partecipazione e dell inserimento attivo e responsabile nella collettività scolastica e sociale; Lo sviluppo della capacità di compiere scelte finalizzate al raggiungimento di un obiettivo; Lo sviluppo e la diffusione nella scuola di azioni volte al contrasto alle mafie e all affermazione della legalità e della cittadinanza attiva; La prevenzione e il contrasto al bullismo e alla violenza dentro e fuori la scuola; La comprensione del rapporto e dell interazione tra la propria attività professionale e il mondo circostante; Fornire competenze adeguate alle richieste del mondo del lavoro; L ampliamento degli spazi e la flessibilità degli orari di fruizione del servizio scolastico per consentire anche l istruzione degli adulti e dei detenuti nella locale Casa Circondariale; L apertura della scuola alle famiglie e al territorio; c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a nuove prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle diverse richieste provenienti dal mondo del lavoro, relativamente al settore TURISTICO- ALBERGHIERO ed AGRO-AMBIENTALE, attraverso l acquisizione di adeguate competenze professionali, intese come insieme di conoscenze, di abilità, di abitudini, che permettano al futuro DIPLOMATO di: operare in situazioni e realtà diverse; 6

7 sviluppare la capacità di organizzare autonomamente il proprio lavoro; sviluppare la capacità di lavorare in gruppo integrando le proprie competenze con le altre figure professionali al fine di erogare un servizio di qualità; sviluppare le capacità progettuali; inserirsi nel contesto europeo; seguire opportunamente l evoluzione che la professione subirà nel tempo; operare secondo una dimensione ecologica e di rispetto ambientale. 1.2 RISORSE INTERNE DELLA SCUOLA Strutture e servizi L Istituto è dotato dei seguenti laboratori per le attività tecnico pratiche previste dal curricolo: Laboratori multimediali n 3 (allestiti con fondi F.E.S.R.) Laboratori di cucina n 3 Laboratorio dimostrativo di cucina n 1 (allestito con fondi F.E.S.R.) Laboratorio di sala-bar n 1 Laboratorio di bar n 2 Laboratorio dimostrativo di sala bar n 1 (allestito con fondi F.E.S.R.) Laboratorio di scienze degli alimenti n 1 (allestito con fondi F.E.S.R.) LIM 7

8 1.3 RISORSE ESTERNE ALLA SCUOLA Regione Provincia Comune Biblioteche Comunali Sistema Bibliotecario Vibonese Museo Archeologico cittadino Redazioni giornalistiche a livello locale e regionale ed emittenti televisive Università Associazioni di promozione culturale, religiose e di volontariato Servizi sociali (ASL, e Comune) Camera di Commercio Aziende di Promozione Turistica Pro loco Assindustria, Confartigianato Confcooperative Unioncamere Calabria Centri di formazione professionale Associazioni professionali: AEHT, Re.Na.Ia., ADA, ARICA, FIC, AMIRA, ASSAPORI, A.P.C. Aiab Calabria Strutture Ricettive (Alberghi, Villaggi Turistici, Aziende Agrituristiche, ecc.) Aziende per la lavorazione e la trasformazione degli alimenti Sindacati Vigili del Fuoco Forze dell Ordine Casa Circondariale di Vibo Valentia Ente Parco Nazionale della Sila 8

9 1.4 INDIRIZZI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO Gli alunni iscritti al percorso quinquennale di Istruzione professionale negli indirizzi ENOGASTRONOMIA SALA e VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA, al termine del 2 anno, potranno scegliere uno dei seguenti indirizzi: ENOGASTRONOMIA e opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI SERVIZI DI SALA E VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA Al termine del 3 anno, gli alunni iscritti ad un percorso I.e F.P. sostengono gli esami per il conseguimento del DIPLOMA di QUALIFICA nel settore prescelto: "Operatore della ristorazione-indirizzo Preparazione pasti" L'addetto ai servizi alberghieri di Cucina ha conoscenza delle principali ricette della cucina regionale, nazionale ed internazionale, delle tecniche di servizio delle varie partite, del razionale uso delle moderne attrezzature di cucina, della tecnica di confezione e presentazione dei piatti, della composizione di menu, delle principali nozioni di dietetica; possiede sensibilità per l'identificazione dei caratteri organolettici delle merci; sa calcolare il costo dei cibi ed eseguire correttamente il calcolo calorico e nutritivo dei piatti; ha conoscenza di almeno due lingue straniere. "Operatore della ristorazione Indirizzo Servizi Sala e Vendita" L'addetto ai servizi alberghieri di Sala e Vendita sa predisporre il servizio in relazione alla lista del giorno, sa organizzare ed eseguire il servizio secondo le esigenze dei vari tipi di azienda, ha pratica delle varie specializzazioni dei servizi del reparto, conosce le caratteristiche dei cibi e delle bevande; sa determinare l'apporto calorico e la gradazione alcolica dei cocktail; sa eseguire il calcolo calorico e nutrizionale dei piatti del servizio di Sala. Sa trattare con la clientela ed è in grado di dare chiarimenti e suggerimenti; ha conoscenza di almeno due lingue straniere. 9

10 Operatore Agroambientale V.O. (Qualifica) L'operatore agricolo qualificato rappresenta un esperto del settore primario in grado di intervenire direttamente ed autonomamente nei processi produttivi, possedendo buone conoscenze delle fondamentali esigenze delle colture e degli avvenimenti, fornendo delle esecuzioni tecnicamente aggiornate ed economicamente valide, contribuendo ad una razionale definizione degli esercizi aziendali. Attualmente l indirizzo Agro-ambientale è funzionante c/o la Casa Circondariale di Vibo Valentia. CORSI POST-QUALIFICA a Vecchio Ordinamento Gli alunni che nel corrente anno scol. frequentano le classi quinte completeranno il percorso formativo con il conseguimento del Diploma di: Tecnico dei Servizi Turistici (Corso post-qualifica) L'evoluzione del prodotto turistico in termini di moltiplicazione delle opportunità e di segmentazione delle modalità di fruizione del prodotto stesso si accompagna ad un complessivo innalzamento dei livelli culturali; il che richiede operatori che non solo conoscano in modo approfondito le caratteristiche del fenomeno turistico nelle sue molteplici articolazioni, ma che siano innanzi tutto in possesso di un'ampia cultura di base, di spirito d iniziativa, di senso critico, di capacità di recepire il cambiamento e di adattarsi ad esso, di doti di concretezza, di disponibilità e d interesse a comprendere le richieste e le esigenze che provengono dal mondo esterno. Tecnico dei Servizi della Ristorazione (Corso post-qualifica) Un Tecnico dei servizi di Ristorazione è il responsabile delle attività di ristorazione nelle varie componenti in cui essa si articola, in rapporto anche alla specifica tipologia di struttura operativa in cui opera. Pertanto egli dovrà avere specifiche competenze nel campo dell'approvvigionamento delle derrate, del controllo dei pasti, dell'allestimento di buffet e di banchetti, dell'organizzazione del lavoro e della guida di un gruppo e delle sue relazioni con gruppi di altri servizi. Poiché egli potrà assumere livelli di responsabilità che possono anche essere elevati, dovrà possedere conoscenze culturali, tecniche ed organizzative rispetto all'intero settore. 10

11 Il CORSO SERALE Dall anno scolastico è attivo un corso serale per adulti per il conseguimento della Qualifica di Operatore ai servizi di Cucina e il Diploma di Tecnico dei Servizi della Ristorazione Esami Qualifica Concorso Palmi 2011 CORSO POST-DIPLOMA L ISTITUTO HA PREDISPOSTO UN PROGETTO PER L ISTITUZIONE DI UN ITS (Istituto Tecnico Superiore). Il percorso formativo del progetto è finalizzato al conseguimento del DIPLOMA di II livello di Tecnico Superiore per l introduzione e la gestione di Tecnologie innovative nei settori del Turismo, Eno-gastronomia, Beni culturali e Produzioni Agroalimentari. Percorso strutturato in quattro semestri con la durata di 1800/2000 ore per giovani in possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. Il progetto è già stato approvato dall amministrazione provinciale di Vibo Valentia e si è in attesa del finanziamento da parte della Regione Calabria. 1.5 L ORIENTAMENTO Poiché l Istituto offre la possibilità di intraprendere un percorso quinquennale di studi fra tre articolazioni diverse: ENOGASTRONOMIA e OPZIONE PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI - SERVIZI DI SALA E VENDITA ACCOGLIENZA TURISTICA e l opportunità di percorsi triennali di I e FP, per il conseguimento di un diploma di qualifica al termine del 3 anno, si rende indispensabile un attenta ed accurata attività di orientamento in entrata, alla quale si è aggiunta anche l attività finalizzata al ri-orientamento degli studenti iscritti al primo anno al fine di aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere coscienza di sé stessi, dei propri punti deboli e di forza, dei propri interessi e capacità in modo da poter scegliere in maniera consapevole il proprio percorso scolastico e formativo, oppure di modificare il percorso intrapreso, qualora risultasse non pienamente corrispondente alle proprie aspettative ed alle proprie capacità. 11

12 Le attività di orientamento svolte nei confronti degli studenti del V anno, prevedono un informativa delle diverse possibilità offerte dalle università presenti nella regione, ma anche visite guidate presso aziende del settore turistico-alberghiero ed incontri con esponenti della locale Camera di Commercio, che illustrino agli studenti le diverse opportunità ed i sostegni previsti per iniziare un attività autonoma. Nelle attività di orientamento si cercherà la collaborazione con i ragazzi, le loro famiglie, i docenti della scuola, i docenti di altre scuole ed i docenti degli Enti di Formazione Professionale. L obbligo formativo e la formazione integrata I giovani hanno il diritto-dovere di proseguire la propria formazione fino al compimento del 16 anno di età. Gli studenti potranno assolvere a tale diritto scegliendo di proseguire il proprio percorso formativo sia nel sistema dell istruzione, sia in quello della formazione professionale di competenza regionale, sia nell esercizio dell apprendistato, anche attraverso percorsi integrati di formazione e di istruzione. Inoltre saranno promossi, in collaborazione con i centri di formazione professionale, incontri di informazione e orientamento per gli studenti che compiono nell anno il 16 anno d età, al fine di facilitare la scelta del percorso più idoneo tra quelli previsti. In questo ambito il nostro Istituto ha stipulato delle convenzioni con i seguenti Enti di Formazione: 1. n. 3 convenzioni di collaborazione con l agenzia formativa ANAP Calabria - legalmente rappresentata dal presidente dott. Pasquale Caratozzolo - finalizzate all espletamento di 3 percorsi formativi di Istruzione e formazione professionale per il conseguimento delle qualifiche professionali sotto indicate: OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI; OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ACCONCIATURA; OPERATORE DEL BENESSERE: INDIRIZZO ESTETISTA. 2. convenzione accordo di rete con la Casa Circondariale di Vibo Valentia, legalmente rappresentata dal Direttore dott. Mario Antonio Galati; 3. convenzione accordo di rete con la C.I.A. di Vibo valentia, legalmente rappresentata dal presidente prof. Domenico Petrolo; 4. convenzione accordo di rete con l A.P.C.V. (Associazione prov.le Cuochi Vibonesi), legalmente rappresentato dal presidente prof. Aurelio Raniti; 5. una convenzione accordo di rete con il COMANDO dei VIGILI del FUOCO di Vibo Valentia per l utilizzo degli impianti e strutture sportive di cui la caserma dispone; 6. convenzioni finalizzate alla realizzazione di percorsi di alternanza scuola lavoro con: 12

13 Assapori Consorzio di qualità della ristorazione calabrese; Hotel 501 VV Ristorante Divin Sapori VV Ristorante FILIPPOS VV Hotel SAN LEONARDO VV Ristorante L approdo Vibo Marina Catering/Pasticceria il Pasticcino Ionadi VV Ristorante IL GRANAIO Mileto VV Ristorante LA POSADA Limbadi VV Ristorante MOCAMBO Pizzo Calabro VV POPILIA RESORT Pizzo Calabro VV Ristorante LA GROTTA Filadelfia VV Ristorante DA AGOSTINO Pizzo Calabro VV Hotel ROCCA NETTUNO RESORT Tropea VV Hotel ROCCA NETTUNO RESORT Garden Curinga CZ Hotel San Giovanni Falerna CZ Hotel EUROLIDO Falerna CZ Hotel ULIVETO PRINCIPESSA Cittanova RC Hotel VITTORIA Rosarno RC Ristorante MED MEA Rosarno RC Hotel Residence PRINCIPESSA Campora San Giovanni CS Hotel Residence Santa Caterina Scalea CS. 7. convenzione accordo di rete finalizzato alla realizzazione di un progetto in rete PON F3 sulla dispersione scolastica, con le seguenti scuole di Vibo Valentia: -I.I.S. (I.T.G./I.T.I.S.); - I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.) -I.C. G.Garibaldi ; - I.C. 1 Circolo; - AMIRA (Associazione Maitre Italiani Ristoratori e Alberghi) sez. Calabria. 8. convenzione accordo di rete con Agropromotion, IPSAR Castrovillari, Camera Commercio Cosenza e Amm.ne Prov.le Vibo Valentia per la realizzazione di un Workshop finalizzato alla VALORIZZAZIONE ALL ESTERO DEI PRODOTTIAGROALIMENTARI DELLA CALABRIA 9. convezione con l Associazione Italiana Dislessia aps per la realizzazione di un corso di formazione di 1 livello Conoscere, comprendere e affrontare i disturbi specifici di apprendimento 13

14 10. per la costituzione della FONDAZIONE finalizzata all istituzione dell ITS sono state stipulate convenzioni con i seguenti Enti e aziende: UNICAL ASSINDUSTRIA ANAP CALABRIA Hotel 501 gruppo Cala del Porto-Approdo; Villaggio Baia del Sole; Gruppo Macrì s.a.s.; Società Domus s.r.l.; Fondazione COGAL Monte Poro-Serre Vibonesi; Associazione Promozione dieta mediterranea di riferimento; A.C.A.I. (Associazione Cristiano Artigiani Italiani) I.I.S. GALLUPPI di Tropea; ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO di Pizzo 11. per la candidatura al finanziamento di un POLO TECNICO PROFESSIONALE in qualità di scuola capofila è stata costituita una rete con le seguenti Istituzioni scolastiche, Enti/Associazioni/Aziende: I.I.S. "Einaudi" Lamezia Terme CZ I.I.S. "Galluppi" Tropea VV I.I.S. "Einaudi" Serra S. Bruno VV I.O. di Pizzo con ITN di Pizzo Pizzo VV Università degli studi della Calabria Arcavacata di Rende CS Dipartimento Scienze Aziendali e Giuridiche ITS Turismo di Jesolo Iesolo VE Università telematica Universitas Mercatorum Roma RM Ente Parco Naturale Regionale delle Serre Serra San Bruno VV VIVICISVOL Centro Servizi Volontariato Vibo Valentia VV Assoc. Provinciale Cuochi Vibonesi Stefanaconi VV Comune di Tropea Tropea VV Associazione per la promozione Nicotera CZ della Dieta Mediterranea di riferimento C.A.T. Confcommercio Vibo Valentia VV Ente Bilaterale Regionale Turismo Calabrese Vibo Valentia VV Cooperazione Sud per L Europa. Mileto VV FP Group SAS Holiday Village La conchiglia Ricadi VV Il Cantagalli snc di Mastroianni F. Lamezia Terme CZ Dolci tentazioni di Mirko Panetta Vibo Valentia VV Panificio Mediterranea di D Amico Vibo Valentia VV Cooperativa Parco Agricolo del Vibonese Vibo Valentia VV Azienda agricola Sua maestà il Porco Spilinga (VV) VV 14

15 1.6 HANDICAP Il nostro Istituto accoglie da sempre un congruo numero di alunni diversamente abili proveniente da diversi paesi dell interland vibonese. Per il corrente anno scolastico, gli alunni con disabilità sono in totale 22, di cui 4 studentesse e 18 studenti, così suddivisi tra le varie classi: -classi I n 5 alunni -classi II n 7 alunni -classi III n 4 alunni -classi IV n 3 alunni -classi V n 3 alunni. Inoltre, bisogna sottolineare che dei nuovi iscritti, 4 alunni hanno scelto, in base alla nuova normativa per gli istituti professionali, i corsi ad indirizzo I.eF.P. che dà loro, seguendo un percorso didattico curriculare con obiettivi ministeriali, la possibilità di perseguire una qualifica spendibile per il loro futuro in campo lavorativo. I docenti di sostegno sono in totale n 13 di diverse aree, tecnica, umanistica, scientifica e psicomotoria, questi attraverso competenze specialistiche e relazionali in accordo con i docenti curriculari, le famiglie dei ragazzi, l Unità Multidisciplinare, attuano interventi finalizzati a promuovere la personalità di ciascun alunno tenendo conto sempre delle reali capacità e potenzialità. Riveste un ruolo fondamentale il G.L.H. (Gruppo di studio e di lavoro d Istituto), costituito ai sensi dell art.15, comma 2, della legge n 104/92, che attraverso attività di raccordo con le diverse agenzie educative presenti sul territorio e i servizi sanitari, in un clima di collaborazione, fa fronte ai diversi bisogni ed esigenze di ciascun alunno con disabilità. Attività svolte e misure di integrazione Accoglienza ed inserimento degli alunni nelle diverse classi in particolare le prime; Collaborazione e mediazione con la scuola di provenienza, le famiglie e gli specialisti del sistema sanitario per la stesura del PEI (Piano Educativo Individualizzato), l aggiornamento del PDF, Diagnosi Funzionale per l individuazione di nuovi casi; Collaborazione e raccordo con le diverse agenzie educative sul territorio per la realizzazione di progetti e percorsi alternativi al curricolo tradizionale soprattutto per i ragazzi che seguono una programmazione differenziata. Aggiornamento e formazione dei docenti relativamente alle problematiche della disabilità. 15

16 L inserimento nel mondo del lavoro Il nostro Istituto prevede, anche, per gli alunni con disabilità, percorsi di alternanza Scuola-Lavoro tramite Stage al fine di certificare competenze specifiche spendibili a livello lavorativo. Per gli alunni che seguono la programmazione differenziata sono previsti anche dei progetti a classi aperte. La finalità dei progetti è: Potenziare l autonomia personale, sociale e il senso di responsabilità; Favorire occasioni nuove e diverse di comunicazione, verificando la capacità di adattamento e socializzazione in un contesto diverso da quello scolastico tradizionale; Potenziare le abilità di base e competenze specifiche spendibili a livello lavorativo; Rafforzare l autostima e la motivazione a fare esperienze nuove; Incrementare e diffondere una adeguata mentalità dell integrazione scolastica e lavorativa. 1.7 DSA (Disturbi Specifici dell Apprendimento) Nella nostra scuola sono presenti 4 alunni con diagnosi di Disturbo Specifico dell Apprendimento, di cui 2 che frequentano la classe seconda e 2 la classe terza. In riferimento alla legge 170/2010 in stretta collaborazione con le famiglie, gli alunni, i docenti, la referente, i rappresentanti dell AID, gli specialisti del sistema sanitario, vengono messe in atto strategie e metodologie educative e didattiche specifiche che attraverso una didattica personalizzata e individualizzata garantisce il successo formativo. Dopo un periodo di accoglienza e conoscenza, tenendo conto delle indicazioni date dalla diagnosi medica, tutte le figure coinvolte nel processo educativo e didattico, compreso l alunno, si adoperano per redigere il PDP. Il PDP (Piano Didattico Personalizzato) deve tener conto, oltre ai dati anagrafici, della tipologia del disturbo, delle attività didattiche personalizzate e individualizzate, degli strumenti compensativi utilizzati e delle misure dispensative. Attività svolte per favorire l integrazione e la sensibilizzazione dei DSA Accoglienza dell alunno e stretta collaborazione con la famiglia attraverso colloqui e scambi di informazione presso lo sportello di ascolto; Acquisto di strumenti compensativi per promuovere una didattica educativa e didattica specifica ed inclusiva; Corsi di sensibilizzazione e informazione sui Disturbi Specifici dell Apprendimento tenuti in convenzione con AID nazionale; Collaborazione con le famiglie per il recupero degli audio-libri. 16

17 1.8 BES (Bisogni Educativi Speciali) Il nostro Istituto, per l anno scolastico , ha attuato il Piano Annuale per l Inclusività deliberato dal collegio docenti per rispondere in modo efficace e funzionale ai diversi bisogni della comunità scolastica. Nell area dei Bisogni Educativi Speciali (BES) rientrano gli alunni con: Disabilità certificate (legge 104/92 art.3, comma 1 e 3; Disturbi evolutivi specifici: DSA, ADHD/DOP, Borderline cognitivo; Svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, comportamentalerelazionale, ecc. In tal senso, è stato istituito il Gruppo di Lavoro per l Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla C.M. n.8 del 6 marzo 2013, attraverso la programmazione di un Piano Annuale per l Inclusione riferito a tutti gli alunni con BES. Compiti e funzioni del GLI: 1. Rilevazione dei BES presenti nella scuola; 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici; 3. Monitoraggio e valutazione; 4. Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi; 5. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi; 6. Elaborazione di un Piano Annuale per l Inclusione ; 7. Rapporti d intesa con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Il GLI è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto da tutti i componenti e le risorse presenti nella scuola, quali: GLHO, dalle figure strumentali, dai docenti coordinatori, ecc.. La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: ridefinisce e completa il tradizionale approccio all integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo d intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all intera area di Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Lo strumento privilegiato è il PDP, Piano Didattico Personalizzato, che deve includere progettazioni didattico-educative, strategie e metodologie d intervento calibrate sui livelli minimi attesi, per l acquisizione di competenze estesi a tutti gli alunni con BES. Il PDP per ogni alunno con BES deve essere deliberato dal Consiglio di Classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. 17

18 Nel caso in cui non fosse presente la certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe dovrà motivare, verbalizzando, le decisioni prese sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, al fine di evitare un contenzioso. 1.9 ALUNNI STRANIERI La scuola si attiva efficientemente per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri mettendo in atto diverse strategie e metodologie educative e didattiche. Gli alunni stranieri iscritti nell'istituto sono complessivamente 41 così suddivisi: 17 nelle prime, 9 nelle seconde, 7 nelle terze, 3 nelle quarte, 5 nelle quinte. I paesi di provenienza sono illustrati secondo il prospetto allegato: Nazione Classi prime Classi seconde Classi terze Classi quarte Classi quinte Bielorussia 1 alunno Bulgaria 1 alunno 1 alunna 1 alunna 1 alunno 1 alunna Brasile 2 alunne Cina 1 alunno 1 alunno Lituania 1 alunna Marocco 5 alunni 3 alunne 2 alunni 1 alunna 1 alunna 1 alunno Romania 4 alunni 1 alunna 2 alunne 1 alunno 2 alunni 1 alunna Senegal 1 alunno 1 alunna Spagna 1 alunno Tunisia 1 alunno Ucraina 1 alunno 1 alunna 18

19 Capitolo 2: le scelte curricolari ed extracurricolari 2.1 GLI OBIETTIVI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI Gli obiettivi generali trasversali 1 La formazione del cittadino Rafforzare l attitudine al vivere insieme, al rispetto reciproco, alla tolleranza; Sviluppare il rispetto delle regole sociali e la fiducia nelle istituzioni dello Stato; Educare alla puntualità e all ordine anche personale; Consolidare la correttezza e la formalizzazione dei rapporti interpersonali Sviluppare la capacità di comprendere e interpretare informazioni di vario genere e diversa complessità; Riconoscere il valore etico e civile delle leggi; Essere consapevole delle caratteristiche del territorio in cui si vive e degli organi che lo governano, ai diversi livelli di organizzazione sociale e politica; Partecipare alle iniziative per una sempre maggiore collaborazione tra scuola ed enti locali e territoriali. 2 La formazione dello studente Sviluppare il rispetto delle regole del vivere scolastico, dei materiali e degli ambienti comuni; Sviluppare la capacità di prestare ascolto durata una comunicazione; Sviluppare la capacità a collaborare con i compagni ed i docenti; Acquisire un metodo di studio; Acquisire la capacità di esprimersi in modo chiaro, ordinato e formalmente corretto; Conoscere i linguaggi tecnici specifici delle discipline curricolari Acquisire le conoscenze fondamentali relative agli Organi Collegiali, alle loro funzioni e competenze Indurre ad una partecipazione attiva, responsabile e disciplinata alle diverse attività didattiche; Avviare all organizzazione autonoma del proprio lavoro; Sviluppare la capacità di fare progetti e verificarne i risultati; Riconoscere i regolamenti di istituto come momento di cittadinanza partecipata; Sviluppare l impegno attivo nelle forme di rappresentanza previste all interno della scuola. 19

20 3 La formazione professionale Approfondire l aspetto etico e professionale per migliorare le tecniche relazionali e il proprio modo d essere e di presentarsi nel contesto della professione; Applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell ambiente e del territorio; Conoscere le norme di sicurezza sugli infortuni e quelle relative all igiene personale e professionale; Sapersi collocare all interno dell organizzazione del contesto professionale conoscendone le precise funzioni tecnico-professionali; Dimostrare piena consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti nel campo della sicurezza sul lavoro per la tutela dell incolumità propria e altrui. Riconoscere che il diritto al lavoro ed alla libertà di impresa sono espressione della dignità della persona e delle formazioni sociali all interno delle quali il singolo sviluppa la propria personalità. Raggiungere capacità di autodisciplina e autocontrollo, nonché di collaborazione nell ambito delle specifiche attività lavorative. 2.2 ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DI INSEGNAMENTO E QUADRI ORARI Il tempo-scuola praticato nell Istituto è conforme all ordinamento vigente che prevede: 32 ore di lezione settimanali per le classi del 1 e 2 Biennio a N.O.; 30 ore di lezioni settimanali per le classi Quinte del Biennio post qualifica a V.O.. (*) 25 ore settimanali - dal Lunedì al Venerdì - per le classi del corso serale ad eccezione delle classi funzionanti a V.O. per le quali sono previste 24 ore settimanali. 29 ore settimanali per la prima classe del Biennio, 31 per la seconda, 28 per il Monoennio di Qualifica e 27 per la classe quarta dell indirizzo Agro-ambientale presso la Casa Circondariale. (*) Nelle classi Quarte e Quinte sono previste n. 66 ore annuali dedicate all attività di alternanza Scuola-lavoro che vengono articolate secondo un progetto articolato in lezioni frontali (6 ore) e attività di stage (60 ore) da svolgersi in azienda. L anno scolastico è diviso in tre trimestri, l orario scolastico è strutturato, nelle diverse sedi, secondo i seguenti prospetti: 20

21 Corso serale - 25 ore sett. - 5 ore giornaliere dalle alle da lunedì a venerdì: - martedì 4 ore dalle alle ( solo le classi funzionanti a V.O.) Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì I II III IV V Biennio Agrario, Monoennio e Quarto anno Agro-ambientale 29 ore sett.li di lezione per le classi prime, 31 per la seconda, 28 per la terza e 27 per la quarta previste in base alle disposizioni della direzione della Casa circondariale: dalle ore 8.20 alle ore 12.20: ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V VI Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unità orarie di lezione saranno recuperate dai docenti con ore a disposizione per l eventuale copertura di colleghi assenti. Classi Prime, Seconde, Terze e Quarte a nuovo ordinamento: ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA - 32 ore sett.li da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V VI / / / / 21

22 Classi Quinte Biennio post-qualifica (30 ore sett.li da lunedì a sabato) Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V L accoglienza degli alunni nelle classi la 1 ora di martedì e giovedì è prolungata di 10 minuti rispetto all orario stabilito per l ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2 ora, per non turbare lo svolgimento della lezione. L intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi, al termine della 3 ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio. Presso il plesso B11 l intervallo ha luogo negli stessi orari delle altre sedi e, previa liberatoria da parte dei genitori, è concesso di uscire nel cortile dell edificio. I docenti in servizio la 3^ ora sono tenuti a verificare il rientro di tutti gli alunni. QUADRI ORARIO PER MATERIE CORSO SERALE 1 BIENNIO (Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera - Percorso IeFP**) Materie d insegnamento Area comune Classe 1^ F (N.O.) Ore settimanali Classe 2^F (N.O.) Italiano 3 (critto e orale) 3(scritto e orale) Storia 1 (orale) 1 (orale) 1^Lingua straniera Inglese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale) Diritto ed economia 2 (orale) 2 (orale) Matematica 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale) Sc. Integr. (Sc. della terra e Biologia) 2 (orale) 2 (orale) Totale ore area generale Area di indirizzo Ore settimanali 2^Lingua straniera - Francese 2 (scritto e orale) 2 (scritto e orale) Scienze Integrate - Fisica 2 (orale) / Scienze Integrate Chimica / 2 (orale) Scienza degli alimenti 2 (orale) 2 (orale) Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 2 (pratica)* 2 (pratica) * Laboratorio serv. Rist. sett. Sala 2 (pratica) * 2 (pratica) * Laboratorio serv. Rist. sett. Ricevimento 2 (pratica) 2 (pratica) TOTALE ore area di indirizzo TOTALE ORE COMPLESSIVE

23 * ore in compresenza ** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri TERZO ANNO V.O. (Oper.Serv.Rist. Sett.CUCINA) Materie di insegnamento Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica e informatica Lingua straniera Francese Alimenti ed alimentazione Area comune Ore settimanali 3 (scritto e orale) 1 (orale) 2 (scritto e orale) 2 (orale) Area d indirizzo 2 (scritto e orale) 3 di cui 1*(orale) Elementi di gestione aziendale 2 (orale) Laboratorio serv. Rist. sett. Cucina 10 di cui 1* (pratica) TOTALE ORE COMPLESSIVE 24 * ore in compresenza Area comune Italiano BIENNIO POST QUALIFICA (Tecnico dei servizi di Ristorazione) Storia Lingua straniera - Inglese Matematica ed informatica Area di indirizzo Lingua straniera - Francese Legislazione Economia e gestione dell az. Ristorativa Classe 4^F Ore settimanali 3 (scritto e orale) 1 (orale) 3 (scritto e orale) 2 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (orale) 4 (scritto e orale) Alimenti e alimentazione 3 (scritto e orale) Laboratorio di Org. e Gest. dei 3 (pratica) servizi rist. TOTALE ORE COMPLESSIVE 24 1 biennio (N.O.) ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA Attività e insegnamenti Area Generale Classe 1^ Ore settimanali* annue Classe 2^ Lingua e Letteratura Italiana 4 (scritto e orale) (scritto e orale) 132 Storia 2 (orale) 66 2 (orale) 66 I^Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) 99 3 (scritto e orale) 99 Diritto ed economia 2 (orale) 66 2 (orale) 66 Matematica 4 (scritto e orale) (scritto e orale) 132 Sc. Integr. (Sc. della Terra e Biologia) 2 (orale) 66 2 (orale) 66 Scienze motorie e sportive 2 (pratica e orale) 66 2 (pratica e orale) 66 Religione cattolica/attività alternative 1 (orale) 33 1 (orale) 33 Totale ore area generale 20 sett. annue sett. annue

24 Area indirizzo Scienze Integrate Fisica 2 (orale) 66 / Scienze Integrate Chimica / 2 (orale) 66 Scienza degli alimenti 2 (orale) 66 2 (orale) 66 Lab. Serv. Enogastr. -sett. Cucina 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66 Lab. Serv. Enogastr.-sett. Sala e vendita 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66 Lab. Serv. Accoglienza turistica 2 (pratica) 66 2 (pratica) 66 II^Lingua straniera Francese 2 (scritto e orale) 66 2 (scritto e orale) 66 Totale ore area di indirizzo sett. 12 annue 396 Sett. 12 annue 396 TOTALE ORE COMPLESSIVE Sett.32 annue 1056 Sett.32 annue 1056 * il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri nelle classi funzionanti a percorso IeFP 2 BIENNIO TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attività alternative Area d indirizzo Lingua straniera Francese Ore settimanali** 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (pratica) 1 (orale) 3 (scritto e orale) Scienza e cultura dell alimentazione 4 di cui 1* (scritto e orale) Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale) Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 6 di cui 1* ( pratica) TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione ** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri perchè classe funzionante a percorso IeFP 2 BIENNIO TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Opzione PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI Materie di insegnamento Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attività alternative Area d indirizzo Lingua straniera Francese Sc. e cultura dell'alimentazione, analisi e controlli microbiotici dei prodotti alimentari Ore settimanali 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (pratica) 1 (orale) 3 (scritto e orale) 3 di cui 1* (scritto e orale) 24

25 Tec. di org. e gest. dei processi produttivi 2 (orale) Laboratorio Serv. Enog. sett. Pasticceria 9 di cui 1* ( pratica) TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione 2 BIENNIO TERZO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Ore settimanali** Area comune Italiano 4 (scritto e orale) Storia 2 (orale) Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) Matematica 3 (scritto e orale) Scienze motorie e sportive 2 (pratica) Religione/Attivita alternative 1 (orale) Area d indirizzo Lingua straniera Francese Scienza e cultura dell alimentazione 3 (scritto e orale) 4 di cui 1* (scritto e orale) Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale) Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 9 di cui 1* ( pratica) TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione ** il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri perchè classe funzionante a percorso IeFP 2 BIENNIO TERZO ANNO (N.O.) Articolazione ACCOGLIENZA TURISTICA Materie di insegnamento Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attivita alternative Area d indirizzo Lingua straniera Francese Scienza e cultura dell alimentazione Ore settimanali 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (pratica) 1 (orale) 3 (scritto e orale) 4 di cui 1* (scritto e orale) Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. 4 (scritto e orale) Lab. Serv. Enog. Accoglienza Turistica 9 di cui 1* ( pratica) TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione 25

26 2 BIENNIO QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione ENOGASTRONOMIA Materie di insegnamento Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attività alternative Area d indirizzo Lingua straniera Francese Scienza e cultura dell alimentazione Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita 2 TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione Ore settimanali 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (pratica) 1 (orale) 3 (scritto e orale) 3 di cui 1* (scritto e orale) 5 (scritto e orale) 4 di cui 1* ( pratica) 2 BIENNIO QUARTO ANNO (N.O.) Articolazione SALA E VENDITA Materie di insegnamento Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica Scienze motorie e sportive Religione/Attivita alternative Area d indirizzo Lingua straniera Francese Scienza e cultura dell alimentazione Diritto e Tec. Amm.ve della Strutt. Ric. Lab. Serv. Enog. sett. Sala e Vendita Ore settimanali 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (scritto e orale) 2 (pratica) 1 (orale) Laboratorio serv. Enog. sett. Cucina 2 TOTALE 32 * Ore di compresenza ITP/docenti alimentazione 3 (scritto e orale) 3 di cui 1* (scritto e orale) 5 (scritto e orale) 4 di cui 1* ( pratica) CORSO POST-QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi Turistici Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali Italiano 4 (scritto e orale) 2 Lingua straniera Francese 3 (scritto e orale) Storia 2 (orale) Geografia turistica 2 (orale) 1 Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) Economia e tecnica dell az. Turistica 6 (4*) (scritto e orale) Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Storia dell arte e dei beni culturali 2 (orale) Ed. fisica 2 (pratica) Tecniche di comunicazione e 2 (1*) (orale) relazione Religione/Attiv. alternative 1 (orale) TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60) * Ore di compresenza con ITP 26

27 CORSO POST QUALIFICA V ANNO (V.O.) Tecnico dei servizi di Ristorazione Area comune Ore settimanali Area di indirizzo Ore settimanali Italiano 4 (scritto e orale) 2 Lingua straniera 3 (scritto e orale) Francese Storia 2 (orale) Legislazione 2 (orale) 1 Lingua straniera Inglese 3 (scritto e orale) Economia e gestione 4 (scritto e orale) dell az. Ristorativa Matematica ed informatica 3 (scritto e orale) Alimenti e alimentazione Ed. fisica 2 (pratica) Lab. Org. e Gest. Serv.Ristorativi Religione/Attivita alternative 1 (orale) 3 (scritto e orale) 3 (pratica) TOTALE 30 Alternanza scuola-lavoro Teoria (6) + stage (60) INDIRIZZO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE - PRIMO BIENNIO N.O. Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Diritto ed economia Matematica Scienze della Terra e Biologia Classe 1^ ifp Ore settimanali** 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 2 (orale) 4 (scritto e orale) 2 (orale) Area di indirizzo Scienze integrate Fisica 2 ( orale) Scienze integrate - Chimica 2 ( orale)* Tecnologia Inform. e Comunic. 2 ( orale) Laboratori Tecn. ed Esercitaz. 3 (pratico) Ecologia e Pedologia 3 (orale) TOTALE 29 **il quadro orario base delle discipline subisce una variazione durante il corso dei 3 trimestri perchè classe funzionante a percorso IeFP SECONDO ANNO Indirizzo agrario - V.O. Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Diritto ed economia Matematica ed informatica Scienze della Terra e Biologia Classe 2^ Ore settimanali 4 (scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 2 (orale) 4 (scritto e orale) 3 (orale) 27

28 Area di indirizzo Principi di agricoltura e tecnica delle produzioni Principi di chimica e pedologia 3 (scritto e orale)* 2 (scritto e pratico)* Contabilità agraria 3 (scritto e orale)* Ecologia agraria e tutela 3 (orale)* dell ambiente Elementi di fisica e laboratorio 2 (orale) TOTALE 31 * Ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici TERZO ANNO DI QUALIFICA V.O. - Indirizzo agro-ambientale Area comune ORE Italiano 3(scritto e orale) Storia 2 (orale) Lingua straniera (inglese) 2 (scritto e orale) Matematica ed informatica 3(scritto e orale) Area di indirizzo Genio rurale 2(1*)(grafico e orale) Economia dell azienda agraria 3(scritto e orale) Ecologia agraria e tutela dell ambiente 3(2*) orale Tecnologie chimico-agrarie ed ambientali 4(2*) (scritto e orale) Tecniche delle produzioni 4 (2*) (scritto e orale) Esercitazioni di ecologia applicata 2 (orale) TOTALE 28 *Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici QUARTO ANNO POST-QUALIFICA V.O. - Indirizzo agrotecnico Area comune Italiano Storia Lingua straniera Inglese Matematica ed informatica Area di indirizzo ORE 4(scritto e orale) 2 (orale) 3 (scritto e orale) 3(scritto e orale) Diritto legislativo 3 Economia dell azienda agraria 2 Ecologia applicata 3 orale Contabilità e tecnica amministrativa Tecniche delle produzioni 3(2*) (scritto e orale) 4 (3*) (scritto e orale) TOTALE 27 *Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza con insegnanti teorico-pratici 28

29 2.3 MODALITA DI STRUTTURAZIONE DEI PERCORSI L organizzazione della didattica è di tipo modulare e prevede l accertamento dei debiti e dei crediti formativi; inoltre gli insegnanti delle materie professionali e di indirizzo si avvalgono dell attività dei laboratori di Sala Bar, Cucina e Pasticceria, nonché dei Laboratori Speciali e delle Aule Dimostrative. Inoltre l aggiornamento e la formazione professionale degli studenti si completa con la partecipazione a visite guidate professionali, a mostre, fiere, gare professionali ed esercitazioni speciali di laboratorio. La costruzione dei moduli si fonda sulla scelta dei contenuti in base ai quali individuare e costruire competenze e abilità. Capitolo 3: le scelte didattiche 3.1 CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DELLE ATTIVITA DIDATTICHE Adempimenti dei docenti Nelle classi prime e terze, durante la prima settimana di lezione, il docente avrà cura di somministrare le prove di ingresso finalizzate a rilevare il grado di conoscenza, comprensione e applicazione degli studenti. Sulla base dei risultati sarà impostata la programmazione disciplinare comprese le eventuali attività di recupero. In tutte le classi saranno effettuate attività di orientamento, pause didattiche e corsi di recupero. Attività e funzioni dei docenti Nell ambito di un organizzazione dell Istituto e delle relative attività il più possibile decentrate e funzionali, il Collegio dei Docenti ha deliberato di nominare per ciascuna classe un docente coordinatore della stessa ed un docente verbalizzatore. Compiti del Coordinatore Analizza la situazione di partenza della classe sulla base dei risultati delle prove di ingresso delle singole discipline forniti dal Consiglio di Classe, elabora il progetto di classe secondo le indicazioni contenute nelle singole programmazioni e stabilite in sede di Consiglio di Classe; Tiene i contatti con la famiglia per ciò che riguarda l andamento didattico e disciplinare ed eventuali carenze che possono emergere dalle verifiche periodiche nelle diverse discipline; Comunica al docente coordinatore della funzione strumentale Servizi agli Studenti eventuali assenze prolungate dei ragazzi; Compila un prospetto generale alla fine di ciascun trimestre relativo alle assenze dei singoli studenti e a quelle di massa. Tiene i contatti con i rappresentanti dei genitori e degli allievi all interno del Consiglio di Classe per informarli su iniziative e decisioni; Può, su eventuale indicazione del Consiglio di Classe e in assenza del docente verbalizzatore, redigere i verbali relativi alle sedute. 29

30 Coordinatori e segretari dei Consigli di Classe COORDINATORI SEGRETARI Classe Cognome Nome Cognome Nome 1A NICCOLI ORESTE OLIVERIO MARIA 2 A OLIVERIO MARIA NICCOLI ORESTE 3 A DAVOLI GIUSEPPINA MARCIANO' RINALDO 4 A TAVELLA RITA SURIANO FRANCESCO 5 A MACRI ANTONIO GRILLO PIETRO 1 B SGANGA ANNA MARIA MAIO CARLOTTA 2 B MAIO CARLOTTA SGANGA ANNA MARIA 3 B PUGLIESE CESARA MILIONE ROSETTA 4 B CHITI ELENA FOGLIARO MARIA D. 5 B RESTUCCIA DOMENICA MASSARIA SAVERIO 1 C ARCELLA ANGELA GALATI GIUSEPPE 2 C GALATI GIUSEPPE ARCELLA ANGELA 3 C PD-AT BRASCA TIZIANA TAVELLA RITA 4 C CANNATELLI ROSALIA GIGLIOTTI SAVERIO 5 C TSR-TST MASSARIA SAVERIO RESTUCCIA DOMENICO 1 D VINCI SALVATORE OLIVERIO MARIA 4D GIGLIOTTI SAVERIO CANNATELLI ROSALIA 1 E CONSOLI TINUCCIA MESIANO M. MONTAGNA 2 E POLICARO VITTORIA BROGNA ANNA 3E MILIONE ROSETTA PUGLIESE CESARA 1 F FIAMINGO CARMELO FAZIO FRANCESCO 2 F FAZIO FRANCESCO FIAMINGO CARMELO 3 F CARDAMONE PINO BARTONE MARIA ROSA 4 F IANNELLO VITTORIA RENDA MARIA DANIELA 1 G MESIANO M. MONTAGNA CONSOLI TINUCCIA 2 G SAMMARTINO UGO REPICE ANTONELLA 3G FOGLIARO MARIA PREITI CATERINA 1 L BROGNA ANNA POLICARO VITTORIA 2 L LOCANE DOMENICA POLICARO VITTORIA 1M BARONE MARIA PUNGITORE GERARDO 2 M MARAGO VITTORIA DE VUONO ISABELLA 1 H PUGLIESE ANNA MARIA BRASCA CATERINA 2 H PAPPALARDO GAETANO RAFFA CONCETTINA 3 H RAFFA CONCETTINA PAPPALARDO GAETANO 4 H LIMARDO GIOVANNI PUGLIESE ANNA 1 I BRASCA CATERINA LIMARDO GIOVANNI 30

31 3.2 ATTIVITA DIDATTICHE Attività del Consiglio di classe Le linee generali dell attività didattica curricolare sono quelle previste dai vigenti programmi ministeriali, la programmazione dell attività sarà predisposta dagli organi Collegiali secondo le relative competenze, In particolare i consigli di classe provvedono: ad individuare gli obiettivi delle singole discipline; a individuare obbiettivi comuni e trasversali, su cui progettare eventuali interventi di tipo interdisciplinare; a definire metodi e strumenti; Nei piani didattici annuali sono compresi: la valutazione dei livelli di partenza e dei prerequisiti in possesso degli allievi, accertati attraverso prove d ingresso, l accertamento del debito formativo, gli obiettivi formativi e didattici, i contenuti organizzati in moduli e unità didattiche, i criteri e gli strumenti di valutazione, metodologie didattiche e strumenti, abilità e conoscenze richieste agli allievi al termine dell anno scolastico e/o del ciclo di studi. Strategie educative. Il Collegio dei Docenti stabilisce che le strategie educative e le relative scelte metodologiche debbano essere individuate in base alle esigenze della classe e propone una serie di indicazioni cui i docenti potranno attingere per l elaborazione di una propria metodologia di insegnamento. Per quanto riguarda il Primo Biennio non si può prescindere dalle indicazioni contenute nel Documento Tecnico del 3 agosto 2007 relativo all Obbligo formativo. In tale contesto è necessario elaborare strategie educative che vadano nel senso del rafforzamento e ampliamento dei saperi e delle competenze necessarie affinché i giovani si trovino in possesso degli strumenti indispensabili per affrontare la vita adulta e un eventuale, ulteriore apprendimento. 1. In particolare si prevede la progettazione di Unità Didattiche di apprendimento a carattere pluridisciplinare e elaborate dal Consiglio di classe al fine di sviluppare specifiche competenze e in modo da abituare gli studenti a trattare un argomento sotto punti di vista diversi ma complementari; E necessario quindi che i curricoli e le programmazioni delle diverse aree disciplinari siano costruiti in funzione dell acquisizione/rafforzamento delle sette competenze chiave indicate nel suddetto Documento tecnico: 31

32 1. comunicazione nella madre-lingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica 4. competenze di base in scienza e tecnologia 5. competenza digitale 6. imparare ad imparare 7. competenze sociali e civiche. Inoltre, sempre relativamente al Primo Biennio, si stabilisce, nell attività didattica, di: 2. partire dal concreto e dall esperienza personale dell allievo per giungere alla formazione di conoscenze; 3. portare l allievo ad utilizzare le conoscenze per costruire competenze; Per quanto riguarda il Secondo Biennio, si suggerisce di procedere al trattamento pluridisciplinare di argomenti attinenti alla disciplina di specializzazione. Per quanto riguarda il quinto anno, infine, si suggerisce di innalzare il livello delle capacità e delle competenze attraverso: La comprensione e l analisi di testi di vario genere, L uso dei linguaggi specifici e dei relativi registri linguistici. La produzione e l organizzazione autonoma di casi pratici collegati alla realtà lavorativa. La trattazione pluridisciplinare degli argomenti proposti. Il Collegio docenti per tutte le classi stabilisce che: si faccia il più largo uso possibile degli audiovisivi e dei computer, la trattazione degli argomenti avvenga in maniera problematica allo scopo di suscitare curiosità, discussioni, ipotesi e verifiche, l itinerario didattico sia formulato per moduli e unità didattiche, finalizzate all acquisizione di capacità logico critiche ed espressive. 3.3 VALUTAZIONE E VERIFICHE Al fine di realizzare una valutazione il più possibile obiettiva, attendibile e omogenea si stabilisce di utilizzare una terminologia condivisa da tutti i consigli di classe, la cui fonte normativa risiede nelle indicazioni contenute nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente (2008/C 111/01): CONOSCENZE: Indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Le conoscenze sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro e sono descritte come teoriche e pratiche. 32

33 ABILITA : Indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti). COMPETENZE: Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. CONOSCENZE Nessuna o molto carente da 0 a 3 Frammentaria e superficiale da 4 a 5 Sufficiente ma non approfondita 6 Completa da 7 a 8 Approfondita e articolata da 9 a 10 ABILITA Scarse da 0 a 3 Mediocri da 4 a 5 Sufficienti 6 Buone da 7 a 8 Ottime da 9 a 10 COMPETENZE LIVELLO INDICAZIONE VOTO Base non raggiunto Base Lo studente non riesce a svolgere compiti semplici in situazioni note, mostrando di non possedere conoscenze ed abilità essenziali e di non saper applicare regole e procedure fondamentali. Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. < 6 6 Intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. da 7 a 8 Avanzato Lo studente svolge compiti e problemi complessi anche in situazioni non note, mostrando padronanza nell uso delle conoscenze e delle abilità, sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. da 9 a 10 33

34 Per quanto riguarda la valutazione dei risultati sono stabiliti i seguenti principi generali: 1^ Anno 2^ Anno La valutazione sarà di tipo orizzontale, pertanto ogni singolo allievo deve essere valutato in base al cammino di crescita che è riuscito a percorrere, ossia in confronto a se stesso e non in confronto ad altri ed in conseguenza, per quello che può dare, sempre naturalmente tenendo conto degli standard minimi richiesti da ciascuna disciplina. Inoltre la valutazione deve essere temporale (vale in altre parole solo per un certo tempo), positiva (valuta ciò che è evidente e che l'alunno ha, non quello che gli manca), proiettiva (non valuta il definitivo, ma il dinamico) e formativa (dichiara la crescita ottenuta). Pur mantenendo una valutazione di tipo orizzontale, temporale, positivo, proiettivo e formativo, sarà necessario, in vista del passaggio al monoennio, tenere adeguato conto delle competenze effettivamente acquisite dallo studente, sia nell'ambito delle discipline comuni che di quelle d'indirizzo. 3^-4^-5^ Anno Nel secondo biennio e il quinto anno la valutazione sarà ai sensi della normativa vigente, di tipo verticale, ponendo lo studente entro la classifica valoriale dei mèmbri della classe, e certificativa, dovendo accertare e dichiarare conoscenze e competenze conseguite da ciascun alunno, utilizzabili in sede istituzionale. Livelli essenziali di competenza II Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti livelli essenziali di competenza, che non possono prescindere naturalmente dagli obiettivi minimi previsti dalla programmazione di ciascuna disciplina, e che sono qui di seguito elencati: Alla fine del primo Biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come) sono i seguenti: Competenze comportamentali Rispettare la puntualità e l'ordine anche personale Rispettare le regole scolastiche, non danneggiare i materiali e gli ambienti comuni Rispettare le consegne per il lavoro scolastico e programmare lo svolgimento dei compiti assegnati Riconoscere e rispettare la diversità dei punti di vista Partecipare in modo attivo e disciplinato alle diverse attività didattiche. 34

35 Competenze cognitive trasversali Esprimersi con ordine e chiarezza, con adeguato volume di voce Organizzare il discorso in vista di una consegna specifica Prestare attenzione ad una comunicazione orale per un tempo adeguato (almeno 10') Comprendere il messaggio centrale di una comunicazione orale (istruzioni, indicazioni di lavoro, comunicazioni, informazioni) Leggere silenziosamente e comprendere un testo semplice Leggere ad alta voce senza tenere il segno e senza sillabare, un testo che presenti anche parole non conosciute Comprendere il messaggio e/o l'informazione centrale di un testo informativo, descrittivo, argomentativi, narrativo Produrre testi semplici, ortograficamente e morfologicamente corretti Conoscere le regole fondamentali dell'impaginazione Esporre con chiarezza i contenuti che si vuole comunicare Redigere appunti e riassunti di testi espositivi, argomentativi e narrativi Elaborare descrizioni tecniche Elaborare un semplice testo argomentativo Individuare e applicare regole e procedimenti per risolvere semplici problemi Usare criticamente gli strumenti di calcolo Analizzare, interpretare, selezionare ed elaborare dati. Inoltre, le competenze che dovranno essere in possesso degli allievi al termine dell Obbligo di istruzione, secondo quanto previsto dal Documento tecnico del DM 139, 22 Agosto 2007, relativamente agli Assi culturali, sono le seguenti. ASSE DEI LINGUAGGI: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; Utilizzare e produrre testi multimediali. ASSE MATEMATICO: Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica; Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni; Individuare strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. 35

36 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. ASSE STORICO-SOCIALE Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente; Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Alla fine del secondo biennio i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come) sono i seguenti: Competenze comportamentali Rispettare scrupolosamente la puntualità e l'ordine anche personale con particolare attenzione alla tenuta delle divise Rispettare le regole scolastiche in aula e nei laboratori Consolidare la correttezza e la formalizzazione nei rapporti interpersonali Lavorare in gruppo; riconoscere le diversità dei punti di visto; individuare e rispettare il proprio ruolo e l'altrui all'interno del gruppo; non scatenare conflittualità all'interno del gruppo Competenze cognitive trasversali Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, letterario, argomentativi, espositivo, tecnico), cogliendone le informazioni più evidenti ed esplicite. Riconoscere il tema centrale o l'idea-chiave di un testo. Esprimersi in modo chiaro in situazioni note e su argomenti conosciuti. Produrre semplici testi coerenti e corretti. Conoscere e usare i fondamentali elementi dei linguaggi tecnici specifici delle discipline curricolari, con particolare riferimento a quelle dell'area di indirizzo. Esporre, sia oralmente che in forma scritta, in modo semplice e formalmente corretto la propria opinione. Valutare, in una situazione problematica, l'obbiettivo e raccogliere dal contesto informazioni e dati utili alla soluzione del problema. Utilizzare tecniche di soluzione collaudate per la soluzione di un Problema. 36

37 Attuare una scelta autonoma riguardo ai proseguimento degli studio all'inserimento nel mondo del lavoro, sulla base delle inclinazioni personali e della conoscenza relativa alle possibilità offerte dal territorio e dal mondo del lavoro. Alla fine del quinto anno i livelli essenziali delle competenze (sapere cosa - sapere come) sono i seguenti: Competenze comportamentali Rispettare il ruolo altrui nel lavoro di gruppo e interagire in modo positivo in relazione alla situazione; Gestire efficacemente le emozioni contribuendo alla soluzione di problemi e conflitti. Competenze cognitive trasversali Saper risolvere un problema semplice Organizzare un piano di lavoro Scegliere strumenti, risorse e tecniche specifiche per la soluzione di un problema Raccogliere e selezionare informazioni da fonti diverse distinguendo le informazioni principali da quelle secondarie Formulare ipotesi e stabilire relazioni e inferenze Comprendere il messaggio di testi di vario genere e coglierne i nessi principali Produrre testi di vario genere semplici, corretti e coerenti rispondenti alle consegne Esprimere in modo chiaro e corretto le proprie argomentazioni Padroneggiare i linguaggi tecnici specifici di ciascuna disciplina con particolare riferimento a quelle dell'area di indirizzo. In particolare, per quanto concerne l anno scolastico in corso, il Collegio dei Docenti del 23/10/2013, ai sensi della normativa vigente in merito alla valutazione degli alunni,ferma restando la competenza specifica dei singoli Consigli di Classe, ha deliberato i seguenti criteri generali: VALIDITA ANNO SCOLASTICO Per quanto attiene alla validità dell anno scolastico, per gli studenti di tutte le classi, vale la disposizione di cui all articolo 14, comma 7, del Regolamento di coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni di cui al DPR 22 giugno 2009, n Tale disposizione prevede che ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato, salvo le particolari deroghe previste dallo stesso regolamento e considerando le particolari situazioni degli alunni-detenuti della Casa Circondariale e degli alunni del Corso serale. Nello specifico vengono prese in considerazione i seguenti aspetti: Gravi motivi di salute adeguatamente documentati; Terapie e/o cure programmate: Donazioni di sangue; Partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI; Particolari situazioni familiari, di lavoro e personali adeguatamente certificate mediante dichiarazione dei genitori o degli alunni maggiorenni. 37

38 AMMISSIONI ESAMI CLASSI SUCCESSIVE Ammissione all Esame di Stato classi V.O. VA tsr-vb tsr-vc tsr/tst Non potranno essere ammessi agli esami gli alunni che: nello scrutinio finale non abbiano conseguito almeno la sufficienza in tutte le discipline e minimo 6/10 in condotta. Ammissione Esami qualifica classi Terze a percorso IeFP (3^E 3^G) Essendo il primo anno di esami di questa tipologia si rimane in attesa di indicazioni da parte dell'assessorato regionale alla Formazione professionale Ammissione degli alunni alle classi seconde, terze e quarte Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alle classi seconde - terze - quarte occorre che: 1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10; 2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di quattro, di cui massimo 3 scritti e/o dell area di indirizzo. Ammissione degli alunni alle classi quinte Enogastronomia e Ospitalità alberghiera Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alla classe quinta occorre che: 1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10; 2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2 scritti e/o dell area di indirizzo. Ammissione alle classi successive degli alunni del Corso Serale Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alla classe successiva (seconda - terza) occorre che: la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro; le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell area di indirizzo, non siano superiori al numero di quattro. Ammissione all Esame di qualifica degli alunni della classe 3^F V.O. OPERATORE ai SERVIZI di CUCINA (se sarà autorizzata in deroga) Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%. Ammissione degli alunni alla classe 5^ F V.O.biennio post-qualifica TSR Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alla classe quinta occorre che: 1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10; 2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2 scritti e/o dell area di indirizzo. 38

39 Ammissione degli alunni delle classi funzionanti C/o la Casa Circondariale Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alle classi seconde - terza occorre che: 1. la valutazione finale non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro; 2. Le insufficienze con voto 4-5, di cui massimo 3 scritti e/o dell area di indirizzo, non siano superiori al numero di quattro. Ammissione all Esame di qualifica degli alunni della classe 3^H V.O. OPERATORE AGRO- AMBIENTALE (se sarà autorizzata in deroga) Non saranno ammessi gli alunni con più di 2 insufficienze Il voto minimo di ammissione dovrà essere 55/100 - Il voto di ammissione sarà costituito dalla combinazione fra la valutazione annuale che peserà per il 60% e la valutazione delle prove strutturate e/o semistrutturate che peserà per il 40%. Ammissione degli alunni alla classe 5^ H (V.O. biennio post-qualifica Agrotecnico) Nello scrutinio di giugno 2014 per l ammissione alla classe quinta occorre che: 1. la valutazione finale nelle varie discipline non presenti alcuna insufficienza inferiore a quattro e il voto di condotta non sia inferiore a 6/10; 2. le insufficienze con voto 4-5 non siano superiori al numero di tre, di cui massimo 2 scritti e/o dell area di indirizzo. CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO Credito scolastico Alunni interni Come previsto dalla normativa, in sede di scrutinio finale, con la media dei voti assegnati nelle singole discipline e nella condotta si individua la banda di oscillazione con i punteggi minimo e massimo utilizzando la tabella A del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009. Al fine dell assegnazione del punteggio minimo/massimo della banda individuata saranno tenuti in considerazione i seguenti criteri approvati dal Collegio dei docenti nella seduta del 23/10/2013 e fatti propri dai Consigli di classe: 1) Agli alunni che nello scrutinio finale raggiungono una media dei voti con decimale superiore a 50 (media>6,50-7,50-8,50-9,50) sarà assegnato il punteggio massimo della relativa banda di oscillazione, a prescindere dal possesso di credito scolastico e formativo; 2) Agli alunni che nello scrutinio finale conseguono una media dei voti con decimale pari o inferiore a 50 (media =/< 6,50-7,50-8,50-9,50) sarà attribuito il punteggio massimo della relativa banda di oscillazione solo in presenza di credito scolastico e formativo superiore a 0,50/1,00 sommando i punti assegnati per i seguenti indicatori: Per frequenza assidua (quando le assenze complessive dell anno scol. non superano i 10 gg.) punti 0,25; Per interesse, impegno e partecipazione i seguenti decimali: con la media della sufficienza (da 6 a 6,99) 0 punti; con discreto (da 7 a 7,99) 0,25 punti; con buono/ottimo (da 8 a 10) 0,50; Per attività complementari organizzate dalla scuola massimo tre corsi/attività frequentati per i 2/3 delle ore previste e svolte con giudizio positivo 0,20 punti ciascuno (max 0,60); 39

40 Per giudizio positivo relativo all insegnamento della religione cattolica/attività alternativa: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti; Per le valutazioni positive relative all alternanza Scuola/lavoro, stage e tirocini aziendali: suff. 0 punti-buono 0.10 punti-ottimo 0.20 punti. Per la valutazione dei crediti formativi è necessario che gli alunni depositino la documentazione in segreteria didattica entro il 15 maggio; l esperienza a cui si fa riferimento nella documentazione sia avvenuta dopo il termine del precedente anno scol. e/o nel corso dell anno scol. in corso con una frequenza pari ai 2/3 delle ore previste e che da essa derivino competenze coerenti con il tipo di indirizzo di studi frequentato. Potranno essere presentati massimo due attestati e saranno valutati 0.10 cadauno (max 0,20). Ai candidati esterni tenuti a sostenere l esame preliminare il credito scolastico, eventualmente integrato dal credito formativo, sarà attribuito utilizzando la Tabella C del D.M. 42/2007 con le modifiche del D.M. 99/2009. Verifiche Poiché gli itinerari didattici sono articolati in moduli ed unità didattiche/uda, le verifiche potranno essere effettuate alla fine di ogni unità e/o di ogni modulo, ferme restando le indicazioni del Collegio dei Docenti per quel che riguarda il numero, secondo le metodologie utilizzate in ciascuna fase. Per verifica s intende la misurazione delle competenze raggiunte attraverso l utilizzo e l elaborazione delle conoscenze acquisite. Le verifiche servono non solo a misurare il processo di crescita delle conoscenze e delle competenze dell allievo, ma anche l efficacia dell attività didattica, in modo che, in caso di insuccesso, i docenti apportino le dovute correzioni al lavoro programmato. Le verifiche sono effettuate mediante colloqui orali, prove pratiche, relazioni, prove strutturate, prove semistrutturate e relazionali. 3.4 VALUTAZIONE DELL ATTIVITA DIDATTICA L attività didattica è valutata in relazione ai seguenti parametri: ore di lezione effettivamente svolte frequenza degli alunni tempo dedicato alle attività extracurricolari partecipazione degli alunni alle attività non curricolari e grado di interesse dimostrato obiettivi minimi e criteri di valutazione stabiliti per classe numero delle prove/verifiche effettuate nei trimestri e nell anno attività di recupero e/o sostegno attuate rapporti con le famiglie (comunicazioni, incontri, assemblee docenti-genitori) accesso ed uso delle strutture e degli strumenti disponibili nell Istituto tasso di abbandono, evasioni, ripetenze. 40

41 In ossequio alla C.M. N 89 del 18/10/2012 nelle classi prime, seconde,terze e quarte a n.o., la valutazione dei risultati raggiunti sarà formulata per ciascuna disciplina mediante un voto unico, scaturito da una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, concordate nei quattro dipartimenti disciplinari. 3.5 ATTIVITA DIDATTICHE COMPLEMENTARI E CONCLUSIVE Attività di tirocinio aziendale L Istituto prevede esperienze di tirocinio aziendale sia per le classi del secondo biennio che per quelle quinto anno e per le classi seconde ifp. Attività di recupero, potenziamento ed approfondimento Il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe e il Consiglio di Istituto, in seguito all Ordinanza ministeriale n. 9 del 5/11/2007, relativa agli intereventi di recupero e sostegno hanno stabilito quanto segue. In coerenza con gli obiettivi e le finalità generali dell Istituto, le attività di recupero e sostegno finalizzati alla prevenzione dell insuccesso scolastico costituiscono parte integrante e permanente dell Offerta Formativa. Sulla base dei risultati dei test d ingresso e delle verifiche periodiche per le classi iniziali (Prime e Terze) e delle eventuali insufficienze che risultino evidenziate negli scrutini del trimestre per le classi intermedie, i Consigli di Classe programmano le attività secondo i criteri generali indicati dal Collegio dei Docenti e ratificate dal Consiglio di Istituto. A) In tutte le classi il 20% dell orario settimanale sarà dedicato, per le discipline per le quali si renderà necessario, al recupero, al fine di prevenire l insuccesso scolastico per quegli studenti che abbiano rivelato difficoltà e/o lacune. Le pause didattiche, di circa due ore mensili, sono destinate alla ripetizione di unità didattiche che abbiano presentato particolari difficoltà per gli allievi o che siano nodali per il successivo sviluppo della programmazione. Contestualmente i docenti potranno procedere ad una verifica dell efficacia della propria attività di insegnamento (feedback). Tali attività sono svolte in classe, programmate da ogni singolo docente durante il normale andamento delle lezioni, individualmente o secondo fasce il più possibile omogenee, sotto forma di esercizi, compiti, ricerche, approfondimenti. Si è previsto di effettuare una pausa didattica nelle due settimane successive alla fine del primo e del secondo trimestre in modo tale da consentire agli allievi che hanno già manifestato delle deficienze di recuperare e non attardarsi nell attività scolastica. Saranno previsti dei corsi di recupero estivi agli allievi che nello scrutinio finale hanno riportato insufficienze nello scrutinio di Giugno

42 I corsi di recupero sono tenuti da insegnanti della classe o dell Istituto, che hanno dato la loro disponibilità e in caso di rifiuto, potranno essere tenuti da docenti esterni o da Enti no profit, individuati secondo criteri di qualità deliberati dal Collegio dei docenti ed approvati dal Consiglio di Istituto. Le famiglie saranno immediatamente informate dell avvio dei corsi di recupero e saranno altresì tenute a comunicare all Istituto l adesione o meno dei propri figli ai suddetti corsi; una volta data l adesione, la frequenza diventa obbligatoria. Le famiglie saranno anche informate delle decisioni del Consiglio di classe circa le frequenze ad altri progetti ed attività concomitanti. Potranno essere esonerati dalle suddette attività quei ragazzi i cui genitori abbiano dichiarato di voler provvedere in modo autonomo al recupero delle carenze evidenziate. Al termine di ciascun intervento di recupero i docenti interni delle discipline interessate svolgeranno verifiche documentabili, dalle quali accertare il superamento o meno delle carenze e/o dei debiti formativi. A tali verifiche tutti gli studenti sono tenuti a sottoporsi, anche coloro i quali non si sono avvalsi delle iniziative di recupero messe in atto dalla scuola. Capitolo 4: le scelte organizzative 4.1 ORGANIGRAMMA DELL ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE RESPONSABILITA DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Carlo PUGLIESE DIRETTORE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI: rag. Concetta GAGLIANO 1 COLLABORATORE del D.S. : prof.ssa Elena CHITI 2 COLLABORATORE del D.S.: prof. Fausto RANITI RESPONSABILE SUCCURSALE PLESSO B11 prof.ssa Tinuccia CONSOLI RESPONSABILE SUCCURSALE EX INAM : prof. Saverio MASSARIA RESPONSABILE CONVITTO: Istitutore Antonio LA GAMBA RESPONSABILE Ind. Agro-ambientale c/o Casa Circondariale di Vibo Valentia: prof.ssa Caterina BRASCA RESPONSABILE CORSO SERALE: prof. Pino CARDAMONE AREE E FUNZIONI STRUMENTALI DIPARTIMENTI COMMISSIONI DOCENTI CON INCARICHI SPECIALI 42

43 4.2 FUNZIONI STRUMENTALI F.S. Area 1 Gestione POF e Valutazione - PROF.SSA MILIONE ROSETTA 1. Aggiornamento e integrazione POF; 2. Coordinamento della progettazione e monitoraggio delle attività del POF; 3. Coordinamento valutazione delle attività del Piano; 4. Coordinamento dei rapporti tra la Scuola e le Famiglie; 5. Realizzazione, applicazione e pubblicizzazione dei documenti valutativi di Sistema - Pubblicizzazione delle attività scolastiche - Cura della documentazione educativa, dell emeroteca, della videoteca, della Fototeca cura aggiornamento del sito web dell istituto; 6. Coordinamento valutazione alunni; 7. Coordinamento comm.ne POF e VALUTAZIONE; 8. Coordinamento comm.ne Viaggi e visite guidate. F.S. Area 2 Sostegno al lavoro dei Docenti - PROF.SSA FOGLIARO MARIA 1. Accoglienza nuovi docenti, documentazione, aggiornamento e formazione docenti; 2. Analisi dei bisogni; 3. Coordinamento nella Scuola delle attività di tutoraggio connesse alla formazione universitaria dei docenti; 4. Coordinamento dell utilizzo delle nuove tecnologie e della biblioteca; produzione di materiali didattici e organizzazione/aggiornamento Centro di documentazione e ricerca; 5. Organizzazione attività di recupero. F.S. Area Interventi e servizi per gli studenti - PROF.SSA PUGLIESE CESARA 1. Analisi dei bisogni degli studenti - mappatura dei bisogni; 2. Coordinamento diritto allo studio e comodato; 3. Raccolta dati per attività di recupero e sostegno; 4. Organizzazione corsi recupero; 5. Coordinamento comm.ne DIRITTO allo STUDIO e COMODATO. F.S. Area Interventi e servizi per gli studenti - PROF. FAZIO FRANCESCO 1. Organizzazione delle attività di accoglienza; 2. Orientamento in entrata e in uscita; 3. Coordinamento dei rapporti con Enti pubblici e aziende per la realizzazione di stage formativi, tirocini aziendali, alternanza Scuola-lavoro; 4. Coordinamento delle attività extracurricolari: Stage, alternanza, viaggi didattici, gare e concorsi professionali, scambi culturali nel territorio regionale, nazionale, europeo, partecipazione a progetti; 5. Coordinamento comm.ne ACCOGLIENZA e ORIENTAMENTO. 43

44 F.S. Area Interventi e servizi per gli studenti - PROF.SSA DAVOLI GIUSEPPINA 1. Analisi dei bisogni del territorio mappatura delle possibilità di inserimento lavorativo; 2. Organizzazione e coordinamento di iniziative per l educazione alla salute, alla legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.; 3. Coordinamento delle attività scolastiche con l offerta formativa dell extrascuola e partecipazione degli alunni a gare, concorsi e manifestazioni; 4. Coordinamento comm.ne CIC e SALUTE; 5. Coordinamento comm.ne EDUCAZIONE alla LEGALITA'. F.S. Area 3.2 Integrazione ed inclusione - PROF.SSA PREITI CATERINA 1. Analisi dei bisogni degli studenti diversabili e stranieri - Mappatura dei bisogni; 2. Coordinamento GIO GLH; 3. Organizzazione delle attività di accoglienza e orientamento alunni diversabili e stranieri; 4. Coordinamento delle attività scolastiche con l offerta formativa dell extrascuola per i diversabili e stranieri; 5. Coordinamento delle attività extracurricolari programmate per i diversabili e gli stranieri; 6. Coordinamento comm.ne INTEGRAZIONE e INCLUSIONE. F.S. Area 4 Realizzazione di progetti formativi d intesa con Enti ed istituzioni esterne PROF. MACRI' DOMENICO 1. Compilazione formulari, espletamento gare, rendicontazione Progetti PON/POR/FESR; 2. Collegamento con le Agenzie Formative territoriali; 3. Analisi dei bisogni del territorio ed individuazione di profili professionali adeguati ai bisogni del territorio; 4. Coordinamento valutazione curriculum professionali di esperti cui affidare i moduli di percorsi formativi; 5. Coordinamento comm.ne progetti PON FSE-FESR/POR. 4.3 DIPARTIMENTI I dipartimenti promuovono l attività di ricerca, sperimentazione e di sviluppo dell Istituto ed esprimono pareri e proposte al Collegio dei Docenti. Tutti i Docenti dovranno far parte di un dipartimento suddivisi per assi culturali insegnanti delle discipline facenti parte dello stesso asse con il compito di selezionare adeguatamente i contenuti da inserire nell offerta formativa, e, durante la programmazione didattica, interrogarsi su cosa sia la struttura della disciplina, qual siano i nuclei essenziali fondanti della stessa, qual è il suo valore formativo. 44

45 DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI DIPARTIMENTO LINGUISTICO ASSE DEI LINGUAGGI DOCENTE DISCIPLINA 1 BATTAGLIA MARTINO M. Lettere 2 BRASCA CATERINA Lettere 3 BRASCA TIZIANA Lettere 4 BRETTI SAVERIO Sc. Motorie 5 BROGNA ANNA Lettere 6 CAVALIERI TERESA Inglese 7 CHITI ELENA* Lettere 8 CONSOLI TINUCCIA Lettere 9 CRUPI ANNA Tec. com. e rel. 10 CRUPI MARIANTONIA Francese 11 DAVOLI GIUSEPPINA Lettere 12 DE VUONO ISABELLA Inglese 13 GIGLIOTTI SAVERIO Lettere 14 GRILLO PIETRO Scienze motorie 15 MARAGO VITTORIA Lettere 16 MARASCO GIULIETTA Sostegno AD02 17 MEDAGLIA NICOLA Francese 18 PAGANO FRANCESCO SAVERIO Lettere 19 POLICARO VITTORIA Lettere 20 PORPIGLIA VINCENZO Sostegno AD04 21 PREITI CATERINA Sostegno AD02 22 PUGLIESE CESARA Lettere 23 PULITANO SILVANA Francese 24 PUNGITORE GERARDO Francese 25 RACHIELE FRANCESCA Lettere 26 RESTUCCIA DOMENICA Francese 27 ROMBOLA' ROSA Inglese 28 SGANGA ANNA MARIA Inglese 29 SQUADRITO ISABELLA Inglese 30 SURIANO FRANCESCO Inglese 31 TETI FRANCESCO Tec. Inf. e com. 32 VALENTI MARIO Lettere 33 VINCI SALVATORE Scienze motorie 45

46 DIPARTIMENTO DI STORIA ASSE STORICO SOCIALE DOCENTE DISCIPLINA 1 BATTAGLIA MARTINO M. Storia 2 BRASCA CATERINA* Storia 3 BRASCA TIZIANA Storia 4 BROGNA ANNA Storia 5 CARONE GIUSEPPE Storia 6 CHITI ELENA Storia 7 CONSOLI TINUCCIA Storia 8 CUPPARI N. RAFFAELE Religione 9 DAVOLI GIUSEPPINA Storia 10 DE BUONO ELVIRA Storia dell'arte 11 DIDIANO VITTORIA Religione 12 GALLORO ALBERTO Diritto 13 GIGLIOTTI SAVERIO Storia 14 MARAGO VITTORIA Storia 15 PAGANO FRANCESCO SAV. Storia 16 PAPA DOMENICO Diritto 17 PEZZO DOMENICO Religione 18 RACHIELE FRANCESCA Storia 19 RENDA MARIA DANIELA Dritto 20 SAMMARTINO UGO Diritto 21 VALENTI MARIO Storia 15 VALENTI MARIO Storia DIPARTIMENTO DI MATEMATICA ASSE MATEMATICO DOCENTE DISCIPLINA 1. ARCELLA ANGELA R. Matematica 2. CALABRIA ANTONIO Matematica 3. CANNATELLI ROSALBA Matematica 4. FOGLIARO MARIA D.* Matematica 5. LOCANE DOMENICA Matematica 6. MAIO CARLOTTINA Matematica 7. RAFFA CONCETTINA Matematica 46

47 DIPARTIMENTO SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO DOCENTE DISCIPLINA 1 ARCELLA ORSOLA Sostegno AD01 2 ARONE RENATO VITO Scienze Agrarie 3 ASCONE ANNUNZIATA Scienze della Terra e Biologia 4 BARONE MARIA Sostegno AD03 5 BARTONE MARIA ROSA Scienze degli Alimenti 6 BELVEDERE CARMELO ITP Ricevimento 7 CAMPISI VINCENZO Tec. di gest. Processi Produttivi 8 CARDAMONE PINO ITP Cucina 9 CARUSO GIULIANA Sostegno AD01 10 CERAVOLO FRANCESCO ITP Cucina 11 CONGESTRI MARIA C. Fisica 12 CUTULI ROSALBA Sostegno AD03 13 DI VITO GREGORIO Amministrazione 14 FAZIO FRANCESCO ITP Ricevim. 15 FERRARO MARIA R. Scienza della terra 16 FIAMINGO CARMELO ITP Cucina 17 FRIJIA GIOVANNI ITP Cucina 18 GAGLIANO MARIANNA ITP Agraria 19 GALATI GIUSEPPE ITP Sala 20 GRANDE GREGORIO ITP Cucina 21 IANNELLO VITTORIA Amministrazione 22 IELLAMO FELICIA Sostegno AD03 23 LA GAMBA SANTINA ITP Cucina 24 LAZZARO FOCA ANTONIO Chimica 25 LICASTRO MICHELE ITP Sala 26 LIMARDO GIOVANNI Scienze Agrarie 27 LOSCHIAVO ISABELLA Sostegno AD03 28 MACRI ANTONIO ITP Cucina 29 MACRI DOMENICO Fisica 30 MACRI GIUSEPPINA ITP Ricevimento 31 MAFODDA INNOCENZA Scienza degli Alimenti 32 MARCIAN0 RINALDO ITP Cucina 33 MARZANO FRANCESCO G. Amministrazione 34 MASSARIA SAVERIO Amministrazione 35 MESIANO MARIA M. Scienza degli Alimenti 36 MICELI MARIA ELENA Chimica 37 MILIONE ROSETTA Scienze degli Alimenti 47

48 38 NICCOLI ORESTE ITP Cucina 39 OLIVERIO MARIA* Scienza degli Alimenti 40 PANETTA PASQUALE ITP Cucina 41 PANNACE GREGORIO ITP Sala 42 PAPPALARDO GAETANO Scienze agrarie 43 PASQUALE ERNESTINA Scienza della terra 44 PATA ANTONIO G. Fisica 45 PISANO ANTONIO Sostegno AD03 46 PISERA MARIA SAVERIA ITP Sala 47 PUGLIESE ANNA M. Scienza della terra 48 PUGLIESE ALDO Sostegno AD03 49 RANITI FAUSTO ITP Sala 50 REPICE ANTONELLA Sostegno AD03 51 SABATINO WANDA Sostegno AD01 52 TAVELLA RITA Amministrazione 53 TETI FRANCESCO Informatica 54 VERALDI CARLO ITP Agraria 4.4 COMMISSIONI COORDINATORI /REFERENTI Sono state costituite le seguenti commissioni, le quali elaborano progetti e organizzano attività, curano i rapporti con gli studenti e il loro coinvolgimento nei progetti suddetti. COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord. DAVOLI Giuseppina POF e VALUTAZIONE FAZIO Francesco FOGLIARO Maria MACRI Domenico PREITI Caterina PUGLIESE Cesara prof.ssa MILIONE Rosetta (F.S. area 1) INTEGRAZIONE e INCLUSIONE Arcella Orsola Barone Maria Lo Schiavo Isabella Porpiglia Vincenzo prof.ssa PREITI Caterina (F.S. area 3.2) CIC e SALUTE Brasca Tiziana Oliverio Maria Pasquale Ernesta Valenti Mario prof.ssa DAVOLI Giuseppina (F.S. area 3.1.3) 48

49 GARE e MANIFESTAZIONI Cardamone Pino Ceravolo F.sco Fazio F.sco Milione Rosetta Panetta Pasquale prof. RANITI Fausto VIAGGI e VISITE GUIDATE Massaria Saverio Pugliese Cesara Prof.ssa MILIONE Rosetta (F.S. area 1) ACCOGLIENZA e ORIENTAMENTO Grillo Pietro Milione Rosetta Raniti Fausto prof. FAZIO Francesco (F.S. area 3.1.2) COMMISSIONE Componenti commissione ref./coord. Brasca Caterina DIRITTO ALLO Galati Giuseppe Prof.ssa PUGLIESE Cesara STUDIO e Chiti Elena (F.S. area 3.1.1) COMODATO Restuccia Domenica ELETTORALE Rachiele Francesca Restuccia Domenica Maccarone (ATA) Torchia Valentina (alunna 5 TSR) Skorut Danuta Maria prof.ssa RESTUCCIA Domenica EDUCAZIONE ALLA LEGALITA Galloro Alberto Renda Maria Daniela Sammartino Ugo Prof.ssa DAVOLI Giuseppina (F.S. area 3.1.3) ISTRUTTORIA Galloro Alberto Oliverio Maria Gigliotti Saverio prof. SAMMARTINO Ugo Formazione classi e ORARIO Brasca Caterina Cardamone Pino Massaria Saverio Oliverio Maria Preiti Caterina Raniti Fausto prof.ssa CHITI Elena ALTERNANZA Scuola-lavoro Massaria Saverio Panetta Pasquale Raniti Fausto prof. FRIJIA Giovanni 49

50 Progetti PON/POR Brasca Caterina Chiti Elena Consoli Tinuccia Massaria Saverio prof. MACRI Domenico (F.S. area 4) Valutazione Curricula Corsisti serale Medaglia Nicola Renda Maria Daniela prof. CARDAMONE P. LA COMMISSIONE ACQUISTI SARA'DESIGNATA ALL'OCCORRENZA CON APPOSITO DECRETO DEL D.S. SULLA BASE DEI BENI/SERVIZI DA ACQUISTARE, DELLE DISPONIBILITA' E COMPETENZE 4.5 INCARICHI SPECIALI INCARICHI INCARICATI SEDE FIDUCIARI SUCCURSALI e CONVITTO Tinuccia CONSOLI coad. da Maria Montagna Mesiano Saverio MASSARIA coad. da D. Restuccia Antonio LA GAMBA coad. da S. Collia Caterina BRASCA Coad. da Raffa Concettina Corpo B11 Ex Inam Convitto Casa Circondariale RESPONSABILE CORSO SERALE Pino CARDAMONE coad. da Carmelo Fiamingo Sede Centr. TUTOR corsisti Serale Iannello Vittoria Sede Centr. Tutor prof. in anno di Chiti Elena (per Brasca Tiziana) Sede Centr. formazione COORDINATORI DIPARTIMENTI 1. Dipart. linguistico asse linguaggi: E. CHITI 2. Dipart. di Storia asse storico-sociale: C. BRASCA 3. Dipart. di Matematica asse matem.: M.D. FOGLIARO 4. Dipart. Scient.-Tecn.-asse sc./tecn: M. OLIVERIO REFERENTE DSA/BES Caterina PREITI REFERENTE I. e F.P. Saverio MASSARIA REFERENTE PARI OPP Caterina BRASCA 50

51 SEGR. COLLEGIO DOC Saverio MASSARIA RESPONS.HACCP Ass. Tecn. Nazzareno BONAVENTURA RESPONS. INVALSI Elena CHITI RESP. ALTERNANZA Giovanni FRIJIA RESP. LAB. LINGU. CONVITTO RESPONSABILI ALLARME ORGANO GARANZIA GLH d Istituto RESPONSABILI LIBRI IN COMODATO RESPONSABILI Apertura/chiusura Bruno PUJIA Pasquale Panetta Sede Centr. Tinuccia Consoli Corpo B11 Antonio La Gamba Convitto Alberto GALLORO Ugo SAMMARTINO O. ARCELLA R. CUTULI V. PORPIGLIA A. PUGLIESE C. PREITI Caterina Brasca Casa Circ. Elena Chiti Sede Centr. Iannello Vittoria Corso Ser. Domenica Restuccia Ex Inam Giuseppe Galati Corpo B 11 CC.SS.: Arena Antonio - Calello Domenico Sede Centr. CC.SS.: Moscato Vincenzo - Miriello Silvana Corpo B11 CC.SS.: Mazzeo A. Barbaro M. Varrese B. Ex Inam Custode di turno Convitto RSPP ASPP SICUREZZA Ing. Filippo LUCIANO (est.) Coll. scol. Ferrara Rosalba Sede Centr. A.T. Angelo Grimaldi Corpo B 11 prof. Saverio Gigliotti Ex Inam Istitutore Pujia Bruno Convitto ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Arena Ant. Natali F. - Tamburro S. Miriello S. - Moscato V. Mazzeo A. Varrese B. Barone D. Neri V.- Zappia B. Sede Centr. Corpo B11 Ex Inam Convitto ADDETTI ANTINCENDIO Altamore D. Mirenzio S. Altamore R. Calello D. Ferragina A. Rachiele B. Sede Centr. 51

52 Mazzeo F. Pontoriero C.. Mazzeo A. Barbaro M. Mazzeo M. Brosio V. Corpo B11 Ex Inam Convitto RESPONSABILI LEGGE ANTIFUMO Arena C. Arena Ant.- Mirenzio F. Dieni M. Ruscio B. - Monteleone R. Covalea P. - Iellimo D. Miriello S. Mazzeo A. Barbaro M. Ferraro A. - Riggio B. Barone D. - Valente A. Sede Centr. Corpo B11 Ex Inam Convitto 4.6 ORGANI COLLEGIALI COLLEGIO DEI DOCENTI composto da: tutti i Docenti dell Istituto; C.T.S. composto da: DS-DSGA con funzioni di segretaria n.4 Coord. Dipart. - Presidente regionale Assapori - Presidente prov.le Assindustria turismo - Docente Università della Calabria corso di laurea Scienze turistiche - Presidente regionale AMIRA - Presidente regionale F.I.C. CONSIGLIO D ISTITUTO composto da: Presidente (genitore), Capo dell Istituto, n 8 Docenti, n 4 genitori, n 4 studenti, n 2 personale ATA, istitutore Delegato. GIUNTA ESECUTIVA composta da: Presidente (Dirigente Scolastico), n 1 Docente, n 1 genitore, n 1 studente, n 1 personale ATA, Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (D.S.G.A.) CONSIGLI DI CLASSE composti da: tutti i Docenti della classe + 2 rappresentanti degli alunni e 2 rappresentanti dei genitori. COMMISSIONE DI GARANZIA composta da: Presidente (Docente), n 1 Docente, n 1 studente, n 1 genitore. COMITATO DI VALUTAZIONE composto da: n 4 docenti membri effettivi e n 2 supplenti. COMMISSIONE ELETTORALE composta da: n 2 Docenti, n 1 studente, n 1 genitore, n 1 personale ATA. RAPPRESENTANTI SINDACALI UNITARI composta da: n 3 rappresentanti. 52

53 Capitolo 5: Norme generali di funzionamento 5.1 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I docenti riceveranno i genitori degli alunni nelle ore pomeridiane, secondo un calendario stabilito dal Collegio dei Docenti e che verrà reso pubblico all inizio dell anno scolastico, per riferire sull andamento didattico e disciplinare dei relativi figli. Saranno inoltre disponibili ad incontrare i genitori degli allievi che dovessero farne richiesta anche al di fuori degli incontri stabiliti dal Collegio dei Docenti, in particolare ciascun docente sarà disponibile, previo appuntamento, un giorno al mese in orario antimeridiano, e di tale calendario darà comunicazione ai propri studenti. 5.2 SERVIZI ALLE FAMIGLIE L Istituto osserva il seguente orario: da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 21,15 di massima. Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico dalle ore 11,00 alle ore 12,30 di ogni giorno. Gli uffici di Segreteria restano aperti: Da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00. Orario per il pubblico: dalle ore 11,00 alle ore 13,00. La D.S.G.A. ( Direttrice dei Servizi Generali Amministrativi) riceve il pubblico tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 13,30 Il funzionamento della biblioteca è disciplinato in modo da assicurare l accesso per consultazione e prestiti di dotazioni librarie, da parte di docenti e studenti e personale: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Capitolo 6: Le attività di supporto 6.1 SERVIZI AI DOCENTI La seconda Area Sostegno ai docenti ha il compito di identificare le esigenze formative dei docenti al fine di prevedere ed organizzare attività di vario genere per sostenere i docenti nello svolgimento delle loro funzioni. In primo luogo il docente responsabile dell Area dovrà: Presenziare a titolo consultivo (se richiesto dagli argomenti trattati) alle sedute del Consiglio d Istituto Individuare le esigenze formative dei docenti e predisporre il relativo aggiornamento Accogliere i nuovi docenti 53

54 Coordinare la produzione di materiali didattici Coordinare l uso della biblioteca Curare la documentazione didattica Coordinare l uso delle tecnologie informatiche Pubblicizzare le attività scolastiche Curare l aggiornamento del sito web dell Istituto 6.2 SERVIZI AGLI STUDENTI I docenti responsabili delle FF.SS. area 2 e 3.1.1, 3.1.2, 3.1.3, 3.2, 3.3 si preoccuperanno di: 1. organizzare le attività di accoglienza degli alunni delle prime classi; e, in generale, di: 1. Analizzare i bisogni degli studenti 2. Coordinare il diritto allo studio e il comodato; 3. Organizzare e coordinare le iniziative per l educazione alla salute, alla legalità e di prevenzione dei fenomeni di bullismo, ecc.; 4. Raccogliere i dati per organizzare le attività di recupero e sostegno. 5. Organizzare l orientamento in entrata e in uscita; 6. Coordinare le attività scolastiche con l offerta formativa dell extrascuola; 7. Coordinare le attività extracurricolari: viaggi didattici, gare, concorsi, scambi culturali nel territorio regionale, nazionale, europeo, partecipazione a progetti; 8. Coordinare il GIO-GLH, organizzare le attività di accoglienza e orientamento degli studenti diversamente abili e per gli studenti stranieri. Internet La rete Internet è stata istituita dall anno scolastico 1997/98 come servizio anzitutto per gli studenti e i docenti. L introduzione di tale rete mira a rispondere ad esigenze espresse dagli studenti a livello nazionale e locale. Essa avvia gli alunni e i docenti alla conoscenza di nuove realtà in un campo che proprio entrando nella scuola può essere demitizzato e valutato anche con mentalità critica; inoltre permette di far acquisire agli studenti gli elementi base nell uso della rete, ormai divenuto necessario in ogni ambito lavorativo. Biblioteca di Istituto La sede centrale della scuola dispone di una biblioteca di circa 2000 volumi, relativi ad argomenti di cultura generale, attualità, letteratura e attinenti le discipline professionali. E prevista la presenza di un docente responsabile della Biblioteca in ciascuna delle sedi dell Istituto dotata di una biblioteca a disposizione degli studenti. Sportello di ascolto E prevista l attività di uno sportello di ascolto con l ausilio di personale esterno dell ASP di Vibo Valentia, psicologa e assistente sociale con compiti di consulenza per gli studenti. Il servizio è fornito per due giornate al mese in orario antimeridiano. 54

55 Audiovisivi La scuola è dotata di più apparecchi televisivi in modo tale che nelle aule stesse i docenti, ove lo ritengano opportuno o su richiesta degli studenti, possano integrare le lezioni con il sussidio di audiovisivi. Convitto L istituto dispone di un Convitto annesso che può accogliere fino a 50 studenti convittori, provenienti da zone della provincia e/o della regione troppo lontane o mal servite dai mezzi pubblici di trasporto e 20 semi-convittori. Durante la loro permanenza nel convitto, gli studenti sono costantemente seguiti, sia nelle attività scolastiche sia nei loro bisogni psicologici, da istitutori, i quali sono in costante contatto con il Preside, i docenti della scuola e le famiglie. Capitolo 7: Monitoraggio e autovalutazione delle attività e del sistema L Istituto si propone di realizzare quanto programmato o di motivare lo scostamento dai propositi iniziali. Per fare ciò è necessario definire in modo preciso gli obiettivi da raggiungere e monitorare i procedimenti che portano a centrare gli obiettivi. Insieme al monitoraggio che deve servire anche da termostato per la regolazione in itinere degli interventi programmati e messi in atto, sarà indispensabile attivare un sistema di autovalutazione d istituto che consenta un costante miglioramento degli interventi e dei risultati. 7.1 VALUTAZIONE DEGLI ESITI La valutazione degli esiti avviene sulla base dei seguenti indicatori di massima: FLESSIBILITA : a. Le attività progettate vengono adeguate in itinere alle esigenze del contesto mantenendo però le finalità e gli obbiettivi b. Il gruppo di progetto è costituito sulla base della disponibilità dell interesse e della competenza dei docenti. c. il Consiglio di Classe è a conoscenza delle attività progettate. CONDIVISIONE: a. Il Consiglio di Classe discute e approva le attività. b. Il Collegio dei Docenti discute e approva le attività. c. Gli studenti e le famiglie sono informati su scopi e caratteristiche delle attività. DIREZIONE EFFICACE: Il responsabile delle attività progettate a. Diffonde l informazione, b. Mantiene i contatti con gli operatori interni ed esterni, c. Convoca e coordina gli incontri del gruppo. d. Mette in atto le decisioni del gruppo 55

56 e. Cura la documentazione f. Raccoglie i dati e verifica la coerenza dei progetti e delle attività. EFFICACIA FORMATIVA: a. Il Consiglio di Classe individua tra gli obiettivi delle attività quelli da monitorare nell ambito del gruppo classe. b. Lo studente conosce i risultati attesi e le competenze da acquisire. c. Lo studente impara ad autovalutare i propri cambiamenti d. Lo studente impara a trasferire le competenze acquisite in tutti gli ambiti. TRASPARENZA E COMUNICABILITA : a. I prodotti delle attività sono presentati ai genitori. b. I risultati dei processi sono comunicati a studenti e genitori. c. La documentazione concernente le attività è agli atti della scuola. TRASFERIBILITA : a. Ogni attività è elaborata secondo uno schema comune e condiviso. b. Ogni attività tiene conto delle condizioni di fattibilità e delle risorse disponibili. c. I risultati sono stati efficaci 7.2 VALUTAZIONE DEI CONTENUTI I contenuti proposti sono valutati, per ogni ambito di intervento, in relazione a: Adeguatezza ai bisogni ed alle capacità degli studenti; Capacità di sviluppare le abilità e le competenze degli studenti: Aderenza alla realtà territoriale ed istituzionale di riferimento. 7.3 METODOLOGIE FORMATIVE E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA. Metodologie ed organizzazione saranno valutate in base alla loro efficacia ed economicità, sia in termini di raggiungimento degli obiettivi proposti che in termini di tempo e di spesa. In particolare si prendono in considerazione: L effettiva adeguatezza della programmazione alle caratteristiche dei partecipanti ed alle richieste ministeriali; Le prestazioni degli studenti ed il loro grado di partecipazione e coinvolgimento; I materiali ed i supporti didattici utilizzati; Il grado di raggiungimento degli standard qualitativi e formativi di apprendimento; Il grado di applicazione concreta delle competenze acquisite sia in ambito lavorativo che sociale; Le possibilità di ricorrere, da parte degli studenti, ad attività di autovalutazione; Il diritto, da parte delle famiglie e degli studenti, di conoscere i contenuti e le metodologie delle attività didattiche previste durante l anno scolastico. 56

57 CAPITOLO 8 : I PROGETTI I progetti previsti e approvati dal collegio docenti del 23/10/2013 per il corrente anno scolastico sono: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE DELL'ISTITUTO GIORNATE DELL'ORIENTAMENTO PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA COLLOCATA IN AREA A FORTE IMMIGRAZIONE INSIEME NELLO SPORT GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI "SPES" IL GIORNALINO IN CLASSE per gli allievi della casa circondariale "RIPARTIAMO DELLA TERRA" per gli allievi della casa circondariale "SCUOLA SICURA" "SCHOOL ON LINE" "GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2014" Progetto di Alternanza Scuola - Lavoro "LAVORANDO IMPARO",riservato agli alunni delle classi III E e IIIG ifp da realizzare in collaborazione con Unione Regionale Cuochi e l'associazione Maitre d'hotel sez. Calabria con finanziamento dell'u.s.r. Calabria. PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE: 1. "A scuola di equitazione" 2. "Patrimonio storico-archeologico da scoprire" Locri e Gerace 3. "Il parco che vorrei" i ragazzi incontrano la Sila 4. Conoscere Vibo e dintorni 5. Un patrimonio da far conoscere "I Bronzi di Riace SPORTELLO DI ASCOLTO,in collaborazione con l'asl di Vibo Valentia PROGETTO PIANO INTEGRATO - PON FSE "Competenze per lo Sviluppo" azione C1 "Interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave - comunicazione nelle lingue straniere" e azione C5 - Tirocini/stage, anno scolastico PROGETTI PON C1 FSE " rivolti a 15/20 alunni de primo biennio: "ECDL START" "LA NOSTRA MADRELINGUA" "ENGLISH FOR EUROPE" "MATEMATICA DIVERTENTE CON EXCEL" 57

58 2. "PROGETTI PON C5 FSE " rivolto a 15/20 alunni delle diverse classi: "DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 1" indirizzato alle terze classi; "DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 2" indirizzato alle quarte classi; "DALLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO 3" indirizzato alle quinte classi. PROGETTO F-3-FSE04 POR CALABRIA "Promuovere il successo scolastico,le pari opportunità e l'inclusione sociale" Azione 3 "Sviluppo di reti contro la dispersione scolastica e la creazione di prototipi innovativi, rivolto a 15 alunni del primo biennio a rischio abbandono scolastico. Per la realizzazione di tale prog. l'istituto è capofile della rete con I.I.S. (I.T.G./I.T.I.S.) - I.I.S. (I.P.S.C.T./I.P.S.I.A.) - I.C. "G.Garibaldi" I.C. 1 Circolo - AMIRA (Associazione Maitre Ristoratori e Alberghi) sez. Calabria. PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO per le classi terze,quarte e quinte a percorso quinquennale e per le classi seconde ifp realizzati presso le varie aziende del territorio. PROGETTI di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: La cultura dell accoglienza vista dalla cucina rivolto alle quinte classi e realizzato nelle aziende aderenti all associazione ASSAPORI LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO SULLE TECNICHE DI BARTENDER aperto a tutti gli allievi delle terze,quarte e quinte ad indirizzo sala e vendita. 58

59 CODICE DISCIPLINARE si rimanda al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 62 Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n (13G00104) (GU n.129 del ) 59

60 ALLEGATO 1 REGOLAMENTO DI ISTITUTO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L AGRICOLTURA Largo Conservatorio VIBO VALENTIA Enrico Gagliardi Tel. Centr. 0963/41844-Fax 0963/42077-Presidenza Tel. e fax 0963/ Codice Fiscale: VVRH01000E@istruzione.it PEC: vvrh01000e@pec.istruzione.it - web site: Succursale Plesso B11 tel. 0963/ Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 Convitto tel. 0963/41196 REGOLAMENTO DI ISTITUTO A.S (all. 1) INDIRIZZI GENERALI E NORME GENERALI DI FUNZIONAMENTO a. Il nostro Istituto si propone la realizzazione del successo formativo di tutti gli studenti partendo dalle loro esperienze pregresse e dalle loro modalità di apprendimento. L attenzione agli studenti deve essere il tratto identificativo dell Istituto: essa sarà realizzata attraverso l accoglienza, l ascolto, la richiesta d impegno da parte degli alunni e la loro responsabilizzazione, il dialogo costante con la famiglia, la qualità del dialogo educativo. b. Le finalità generali e gli obbiettivi che l Istituto si impegna a perseguire sono: a) Contribuire al potenziamento educativo dell istruzione professionale, inserendo giovani capaci di esprimere progettualità e di organizzare responsabilmente il proprio lavoro in settori dell economia di particolare rilevanza come quelli turisticoalberghiero e agro-ambientale b) Promuovere la formazione della persona e la sua crescita civile e sociale 60

61 c) Formare figure professionali di elevato profilo qualitativo, aperte a nuove prospettive mentali e culturali, in grado di rispondere alle diverse richieste provenienti dal mondo del lavoro. c. L Istituto osserva il seguente orario: da Lunedì a Venerdì, dalle ore 8,00 alle ore 21,15, di massima. Gli uffici di segreteria restano aperti da Lunedì a Sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00 e osservano il seguente orario di apertura al pubblico: dalle ore 11,00 alle ore 13,00 di ogni giorno. Tutto il personale è tenuto a comunicare, tempestivamente entro le ore 8,00 e comunque non oltre l inizio dell orario di servizio, l assenza per malattia; alla comunicazione telefonica o telegrafica dovrà far seguito, la certificazione medica, inserita on-line dal medico che l ha prodotta. 1. INGRESSO E ORARIO DELLE LEZIONI 1.1 L ingresso è fissato alle ore 8,00 nei giorni martedì e giovedì e 8,30 per i restanti giorni e l orario di uscita è previsto per le ore 14,00 nei giorni martedì e giovedì e nei rimanenti giorni. E concesso un margine di tolleranza fino alle ore 8,10, per cui tutti gli studenti potranno accedere liberamente alle loro aule fino a tale ora. Gli studenti che si presenteranno oltre le 8,10 saranno ammessi alla 2^ ora e il docente dovrà annotarlo sul registro di classe. In casi di frequenti ritardi da parte degli stessi alunni, il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e le famiglie - degli eventuali ritardi dei Convittori dovranno essere avvisati il responsabile del convitto e gli istitutori di riferimento. 1.2 In nessun caso i docenti potranno allontanare dalla scuola l alunno minorenne che si è presentato in ritardo. 1.3 L orario scolastico è strutturato secondo quanto previsto dai seguenti prospetti: SEDE CASA CIRCONDARIALE ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V VI / / / / / Il cumulo di minuti conteggiati per la riduzione delle unita orarie di lezione saranno recuperate dai docenti con ore a disposizione per l eventuale copertura di colleghi assenti giustificati. 61

62 SEDE CENTRALE E PLESSO B11 Considerate le esigenze logistiche legate ai mezzi di trasporto che non consentono la possibilita di collegamenti con i paesi di provenienza degli alunni oltre un certo orario, per le classi dell indirizzo normale alberghiero/ristorativo la durata delle unita orarie di lezioni sara la seguente: Classi Primo Biennio a nuovo ordinamento ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA ALBERGHIERA Classi Primo Biennio Settore Cucina Sala e Vendita 32 ore sett.li da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V VI / / / / Classi Secondo Biennio Settore Cucina Sala e Vendita 32 ore sett.li da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V VI / / / / PLESSO EX INAM Classi Quinte biennio post-qualifica 30 ore sett.li da lunedì a sabato Ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato I II III IV V L accoglienza degli alunni nelle classi la 1 ora di martedì e giovedì è prolungata di 10 minuti rispetto all orario stabilito per l ingresso (ore 8.00); oltre le 8.10 gli allievi 62

63 ritardatari possono essere autorizzati ad entrare la 2 ora, per non turbare lo svolgimento della lezione. L intervallo, della durata di 10 minuti, ha luogo nelle classi, al termine della 3 ora, sotto la vigilanza dei docenti in orario di servizio. SEDE CENTRALE Corso serale Biennio unico alberg- rist., monoennio e corso post qualifica servizi cucina del corso serale 25 ore sett. da lunedì a venerdì - dalle ore alle ore : martedì 4 ore dalle alle (le classi a V.O:): ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì I II III IV V ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI 2.1 L insegnante della 1 ora o l eventuale supplente è tenuto alla giustificazione degli alunni. In caso di entrata posticipata, la giustificazione verrà richiesta dall insegnante della 2 ora. 2.2 Il docente che giustifica è tenuto a controllare l esatta corrispondenza della firma del genitore, o di chi ne fa le veci, apposta sul frontespizio del libretto e di quella apposta in calce alla giustificazione. 2.3 Gli alunni maggiorenni possono giustificare le proprie assenze. 2.4 In caso di assenze superiori a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata dal certificato medico che l insegnante, rispettando la normativa sulla privacy, farà pervenire in segreteria didattica, con l indicazione della classe e il visto dello stesso docente. I certificati medici presentati dagli allievi delle sedi succursali saranno consegnati ai fiduciari di sede i quali provvederanno a farli pervenire alla segreteria didattica. 2.5 Gli alunni sprovvisti di giustificazione, sono ammessi in classe ma rimangono ingiustificati e di ciò il docente deve fare menzione sul registro di classe. Nel caso in cui non provvedano a giustificare nei giorni immediatamente successivi, il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia. 2.6 In caso di assenze protratte oltre i cinque giorni, o di assenze saltuarie ripetute, il docente coordinatore provvederà ad avvisare il D.S. e la famiglia. 63

64 3.RICHIESTE PERMESSI USCITE ANTICIPATE 3.1 Qualora gli studenti debbano lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, dovranno farne richiesta i genitori o chi ne fa le veci presentandosi personalmente dal D.S. o dai suoi collaboratori o fiduciari di sede; ciò vale PER TUTTI GLI STUDENTI CHE NON ABBIANO RAGGIUNTO LA MAGGIORE ETA. Gli studenti maggiorenni devono produrre una richiesta scritta entro la 1 ora, e comunque l accoglimento della stessa è a discrezione del D.S. o del responsabile di sede. 3.2 Se uno studente ha necessità di ottenere un permesso permanente di ingresso o di uscita fuori dal normale orario di lezione non per motivi di viaggio - il genitore/tutore dovrà farne esplicita e motivata richiesta scritta al D.S. 4. USCITE DALL AULA DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI, CAMBIO DELL ORA E INTERVALLO 4.1 Per nessun motivo gli alunni possono allontanarsi dalla classe senza il premesso del docente. 4.2 I docenti hanno il dovere di riprendere severamente qualunque alunno si attardi arbitrariamente fuori dalle aule o dai laboratori. 4.3 L utilizzo dei bagni è permesso agli alunni dopo le ore 10,00 e fino alle ore 13,00, salvo urgenti necessità che saranno valutate caso per caso dai docenti. Alle ragazze è consentito di recarsi in bagno due per volta. 4.4 Durante lo svolgimento dell intervallo gli studenti devono rimanere nelle loro classi e, per evitare eccessiva confusione, solo uno di loro si recherà nel locale appositamente previsto per la vendita dei panini, con l incarico di acquistarli per conto dei compagni, e avendo provveduto in anticipo alla stesura della lista delle richieste. 4.5 La responsabilità della classe durante l intervallo è affidata al docente della 3 ora e ai collaboratori scolastici presenti su ciascun piano e/o corridoio. 4.6 Alla fine della lezione il docente ha l obbligo di attendere il cambio, a meno che non sia impegnato in altra classe, nel qual caso affiderà temporaneamente gli alunni ad un collaboratore scolastico ed informerà il collaboratore/fiduciario del D.S. 5. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE 5.1 I docenti riceveranno i genitori degli alunni in orario pomeridiano secondo il calendario stabilito e comunicato agli studenti per gli incontri scuola-famiglia. 5.2 Ogni docente, previo appuntamento, riceverà i genitori degli alunni in orario antimeridiano, un giorno alla settimana e per un ora secondo un quadro che verrà comunicato alle famiglie e agli studenti e affisso all albo della scuola. 64

65 5.3 I docenti coordinatori di classe si fanno carico di comunicare alle famiglie degli allievi le assenze reiterate e/o ingiustificate, i ritardi continuati, i comportamenti inadeguati, e comunque tutte quelle situazioni che richiederanno un informativa e un intervento solleciti. 5.4 Il Consiglio di classe, dopo lo scrutinio intermedio di ciascun trimestre, compilerà un resoconto sintetico del profitto degli studenti in ciascuna disciplina, e provvederà ad inviarlo alle famiglie. 6. ASSEMBLEE STUDENTESCHE Art.40/1- L art. 42 del D.P.R. 416 afferma il diritto degli studenti di riunirsi in assemblea, diritto il cui esercizio non è rimesso a facoltà discrezionale del preside o di altri organi. L esercizio di tale diritto è tuttavia vincolato all osservanza delle modalità stabilite dagli artt. 43 e 44 dello stesso decreto. Art.40/2- L assemblea studentesca di istituto può riferirsi sia all approfondimento dei problemi della scuola sia all approfondimento dei problemi della società (art. 43 D.P.R. 416). L approfondimento deve svolgersi solo in funzione della formazione culturale e civile degli studenti, ovviamente eliminando dalla discussione ogni argomento che possa costituire configurazione di reato. Art. 40/3 L assemblea di istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco - espressione, quest ultimo, dei rappresentanti degli studenti (art. 43) - o del 10% degli studenti (art. 44). La richiesta di convocazione deve essere sottoscritta dalla maggioranza (la metà più uno) del comitato studentesco o da almeno il 10% degli studenti. Qualora non esista il Comitato studentesco, la richiesta deve pervenire da almeno il 10% degli studenti. L ordine del giorno e la data dell assemblea devono essere preventivamente presentati al dirigente, al fine di permettere il coordinamento tra tutte le attività didattiche che si svolgono nella scuola, coordinamento che spetta al dirigente (art. 3 D.P.R. 31 maggio 1974, n 417). Pertanto, in presenza di circostanze obiettive (es.: uso dei locali scolastici, in cui dovrebbe svolgersi l assemblea studentesca, per la stessa data da parte di altri organismi) sarà concordata una diversa data dall assemblea studentesca. La convocazione dell assemblea deve essere disposta almeno 5 gg. prima della data della sua effettuazione, per evidenti ragioni organizzative sia della scuola sia degli studenti. Il dirigente, dopo aver provveduto, in rapporto all ordine del giorno dell assemblea, alle verifiche circa la rispondenza dello stesso alle finalità previste dalla legge, provvede ad apporre in calce al documento ricevuto, contenente il predetto ordine del giorno, la dicitura visto il dirigente seguita dalla propria firma autografa e dalla data di apposizione del visto e trattiene agli atti copia del documento. Il documento stesso, munito del visto del dirigente a certificazione della 65

66 legittimità della convocazione dell assemblea e del relativo ordine del giorno, è affisso, a cura del stesso dirigente, all albo della scuola. Il dirigente preavviserà le famiglie degli studenti della data e dei locali in cui si terrà l assemblea. Art.40/4 L assemblea di istituto nei locali scolastici può avere luogo - quando si svolge durante le ore di lezione - una volta al mese, nel limite delle ore di lezione di una giornata. Ne consegue che non può essere tenuta durante le ore di lezione più di un assemblea di istituto al mese. E inoltre consentita un altra assemblea mensile d istituto, nei locali scolastici, ma fuori dell orario delle lesioni: la realizzazione di tale assemblea è subordinata alla disponibilità dei locali. Non può essere tenuta alcuna assemblea nel mese conclusivo delle lezioni, cioè nei 30 giorni precedenti a quello previsto per la conclusione delle lezioni individuato dalla annuale circolare sul calendario scolastico. Art.40/5- L art. 43 del D.P.R. 416 consente che alle assemblee di istituto svolte durante l orario delle lezioni partecipino, su richiesta, esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici sempre, come detta lo stesso articolo, per l approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. I nominativi degli esperti devono essere indicati unitamente agli argomenti da inserire nell ordine del giorno, cioè preventivamente, ciò comporta: a) che devono essere considerati legittimati a invitare gli esperti i promotori dell assemblea, cioè a norma dell art. 44, il comitato studentesco o almeno il 10% degli studenti; b) che detta partecipazione non può essere deliberata nel corso dell assemblea. La partecipazione degli esperti deve essere autorizzata dal consiglio di istituto: sarà cura del dirigente richiedere tempestivamente la convocazione del consiglio. Il consiglio di istituto potrà negare l autorizzazione soltanto con deliberazione motivata. Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti, più di 4 assemblee all anno (art. 43, 5 comma). Art.40/6- L assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento. Tale regola mento deve essere approvato nella prima assemblea dell anno. Il regolamento può essere successivamente modificato, o confermato, o sostituito con altro regolamento. Il regolamento deve essere inviato in visione al consiglio di istituto. L efficacia del regolamento non è subordinata ad approvazione o convalida da parte del C.I., il quale ha facoltà di esprimere le proprie eventuali richieste di modificazione o di integrazione. L ordinato svolgimento dell assemblea deve essere assicurato dal comitato studentesco (se costituito) o dal presidente eletto dall assemblea stessa: sul piano pratico, in caso di esistenza del comitato, spetta comunque all assemblea decidere se i 66

67 lavori dell assemblea stessa debbono essere regolati dal comitato o da un presidente eletto. L assemblea decide se il suo presidente debba essere eletto di volta in volta o resti in carica per un periodo più prolungato. Art. 40/7-Presenza all assemblea di istituto del preside e degli insegnanti. L art. 43 del D.P.R. 416 stabilisce che all assemblea di istituto (o di classe) possono assistere il dirigente, o un suo delegato, e gli insegnanti che lo desiderino. Il diritto del dirigente e dei docenti di assistere all assemblea non può essere limitato nè dal Regolamento d Istituto, né da delibere del Consiglio d Istituto, nè dal regolamento dell assemblea studentesca. Art.40/8 Responsabilità e poteri di intervento del dirigente. Il dirigente ha potere d intervento nei casi di violazione del regolamento o di constatata l impossibilità di ordinato svolgimento dell assemblea (art. 44 ultimo comma D.P.R. 416). Qualora l assemblea non abbia provveduto a darsi il prescritto regolamento, l intervento del dirigente è da ritenersi esercitabile egualmente, sia nella fase che precede la convocazione dell assemblea sia durante lo svolgimento della stessa, nell eventualità in cui non sono stati rispettati i diritti fondamentali degli studenti (es.: raccolta di firme che non abbia rispettato la libertà di decisione dei singoli studenti). L intervento del dirigente durante l assemblea è da riferirsi alla constatata impossibilità di svolgimento di questa ultima, oltre che all eventualità di impedimento dell esercizio democratico dei diritti dei partecipanti (che dovrebbe essere assicurato dal regolamento dell assemblea e che, pertanto, va garantito anche in mancanza di tale regolamento). L intervento del dirigente durante lo svolgimento dell assemblea deve essere attuato soltanto quando i normali organi preposti all ordinato svolgimento dell assemblea (presidente, o comitato studentesco) non siano manifestamente in grado di provvedere in proposito. Art. 40/9 Articolazione dell assemblea d istituto in assemblee di classi parallele. L art. 43 del D.P.R. 416 prevede che, in relazione al numero degli alunni e alla disponibilità di locali, l assemblea di istituto possa articolarsi in assemblea di classi parallele. La richiesta di articolare l assemblea d istituto in assemblea di classi parallele deve essere presentata contestualmente alla presentazione al dirigente dell ordine del giorno e della data della assemblea: l articolazione dell assemblea in classi parallele, infatti, non è un tipo diverso di assemblea che si aggiunge a quella di istituto, ma è una diversa forma di svolgimento di quest ultima con la conseguente applicabilità delle stesse norme di legge che si riferiscono all assemblea d Istituto e che vengono chiarite con la presente circolare. Art. 40/10 Assemblee studentesche di classe. L assemblea di classe, prevista dall art, 43 del D.P.R. 416, può avere luogo: - una sola volta al mese, se l assemblea si svolga durante le ore di lezione, nel limite di due ore di lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali; 67

68 - per una seconda volta nel mese, quando si svolge al di fuori dell orario di lezione, subordinatamente alla disponibilità di locali. L assemblea di classe non può essere tenuta sempre nello stesso giorno della settimana né può aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni. Art. 40/11 Comitato studentesco. Il comitato studentesco di istituto, previsto quale organo eventuale dell art. 43 del D.P.R. 416, è espressione dei rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Oltre ai compiti espressamente previsti dalla legge (convocazione dell assemblea studentesca d Istituto, funzione di garanzia per l esercizio democratico dei diritti dei partecipanti alla assemblea) può svolgere altri compiti eventualmente affidatigli dall assemblea studentesca d Istituto dai rappresentanti degli studenti nei consigli di classe. Non sono applicabili a tale comitato le particolari agevolazioni che la legge prevede per le assemblee studentesche di classe o di istituto: cioè la possibilità di svolgere dibattiti in ore coincidenti con l orario delle lezioni e di organizzare dibattiti con la partecipazione di esperti. Tuttavia, e compatibilmente con la disponibilità di locali e con le esigenze di funzionamento della scuola, il dirigente, previa deliberazione di carattere generale del consiglio d istituto, potrà consentire, di volta in volta, l uso di un locale scolastico per le riunioni del comitato studentesco, da tenersi fuori dell orario delle lezioni. 68

69 ALLEGATO "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 249/98 con gli emendamenti di cui al DPR 235/07 Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della 69

70 scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della 70

71 scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare e' personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, ne' direttamente ne' indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 71

72 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente e' sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal D.S. e dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall' allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere 72

73 irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente e' consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della 73

74 normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. 1. Contro le sanzioni disciplinari e' ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, e' composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed e'presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione e' assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della 74

75 normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 e' reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis Patto educativo di corresponsabilità 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, e' richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.".il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n

76 2.2 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA (in base all Art. 3 DPR 235/2007) APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO in data 11/11/2011 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L AGRICOLTURA Largo Conservatorio VIBO VALENTIA Enrico Gagliardi Tel. Centr. 0963/ Fax 0963/ Presidenza Tel. e fax 0963/ Codice Fiscale: VVRH01000E@istruzione.it PEC: vvrh01000e@pec.istruzione.it - web site: Succursale Plesso B11 tel. 0963/ Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 Convitto tel. 0963/41196 Il Piano dell Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall assunzione di specifici impegni da parte di tutti. I docenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; Non usare mai in classe il cellulare; Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore; Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio. Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio; Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari; Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva; Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; 76

77 Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Le studentesse e gli studenti si impegnano a: Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità ivi comprese le lezioni tenute dagli esperti esterni; Giustificare le assenze con l apposito libretto; Munirsi e indossare la divisa nelle ore di esercitazioni di laboratorio; Non usare mai in classe il cellulare; Lasciare l aula solo se autorizzati dal docente; Chiedere di uscire dall aula solo in caso di necessità ed uno per volta; Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; Conoscere l Offerta Formativa presentata dagli insegnanti; Rispettare i compagni, il personale della scuola; Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui; Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola; Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; Favorire la comunicazione scuola/famiglia; Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti; Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti). I genitori si impegnano a: Conoscere l Offerta formativa della scuola; Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti; Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola; Partecipare alle riunioni degli Organi collegiali (se eletti rappresentanti). Il personale non docente si impegna a: Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato; Portare in modo visibile il PASS, e, solo gli Assistenti tecnici, i guardarobieri, i cuochi e i collaboratori scolastici, indossare il camice fornito dall Istituto durante le ore di servizio; Conoscere l Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza; 77

78 Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti); Il Dirigente Scolastico si impegna a: Garantire e favorire l attuazione dell Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità; Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate. ALLEGATO REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PREMESSA: La valutazione della condotta degli studenti risponde alla finalità di accertare se ed in che misura gli studenti abbiano conseguito gli obbiettivi generali trasversali che sono esplicitati nel POF: 1. formazione del cittadino 2. formazione dello studente 3. formazione professionale Con l attribuzione di un voto di condotta agli studenti si intende valutare il loro comportamento in relazione ai seguenti ambiti: Atteggiamento nei confronti delle persone e dell ambiente scolastico Assiduità nella frequenza e puntualità alle lezioni Rispetto del regolamento di Istituto e di disciplina, nonché degli impegni contenuti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti Impegno nello studio Partecipazione alle attività didattiche curricolari Disponibilità a partecipare alle attività extrascolastiche previste dall Istituto e ad assumersi responsabilità. 78

79 oto COMPORTAMENTO IMPEGNO PARTECIPAZIONE FREQUENZA (n giorni di assenza) 10 Estremamente corretto, rispettoso responsabile verso persone e ambiente Continuo tenace e Molto attiva e costruttiva alle attività curricolari ed extracurricolari Molto assidua ( max. 3 per trimestre) NUMERO RITARDI/ USCITE ANTICIPATE Fino ad un max. di 3 per trimestre NOTE DISCIPLI NARI Nessuna SOSPENSIO NI DELLA FREQUENZA Nessuna 9 Molto corretto, rispettoso e responsabile verso persone e ambienti Costante Attiva e costruttiva alle attività curricolari ed extracurricolari Assiduo (da 4 a 6 per trimestre) Fino ad un max. di 4 per trimestre Nessuna Nessuna 8 Sostanzialmente corretto, 7 Non sempre corretto, con sporadici episodi di mancanza di rispetto verso le persone e/o le cose. Adeguato Adeguata, non sempre collaborativa Non sempre adeguato Discontinua e/o passiva, con azioni di disturbo. Regolare ( da 6 a 8 per trimestre) Discontinua (da 9 a 10 per trimestre) Fino ad un max. di 5 per trimestre Fino ad un max. di 6 per trimestre Nessuna Una Nessuna Nessuna 6 Scorretto: mancanza di rispetto verso le persone e/o gli ambienti Discontinuo Mancanza di partecipazione e/o azioni di disturbo. Saltuaria ( da 11 a 15 per trimestre) Fino ad un max. di 7 per trimestre Fino a due con ammonizio ne Una senza obbligo di frequenza 5 Gravemente e ripetutamente scorretto verso le persone e /o gli ambienti, senza dimostrare evidenti segni di ravvedimento. Carente Assoluta mancanza di interesse e continue azioni di disturbo Del tutto discontinua ( oltre 16 per trimestre) Oltre 8 per trimestre Oltre tre con sospension e della frequenza Oltre una senza obbligo di frequenza GRIGLIA PER L ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Per l attribuzione del voto di condotta sulla base della presente griglia si prenderanno in esame gli indicatori prevalenti (da tre in su). 3.2 Le sanzioni disciplinari Principi generali: La sanzione disciplinare ha principalmente funzione educativa e deve tendere al recupero dello studente attraverso attività sociali, culturali ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. La sanzione disciplinare deve essere sempre ispirata al principio di gradualità 79

80 La sanzione disciplinare è sempre temporanea. La sanzione disciplinare si deve ispirare, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Con riferimento al Regolamento sulla valutazione degli studenti (28 maggio 2009) del Ministro della Pubblica Istruzione, si precisa quanto segue. Il 5 in condotta sarà attribuito dal Consiglio di classe per violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata data allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l'insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale. Una sanzione disciplinare, quindi, sarà un avviso allo studente ed alla famiglia, dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno, il collegio dei docenti attribuirà il 5 in condotta. La valutazione del comportamento è partita già nel primo trimestre dell'anno scolastico in corso, gli studenti che hanno già avuto note di condotta e/o sospensioni, avranno comunque la possibilità di recuperare nella seconda parte dell'anno. L'insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato. 3.3 Doveri degli studenti: Gli studenti sono tenuti: a) A frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. b) Gli studenti devono tenere nei confronti del Capo di istituto, dei docenti, dei collaboratori scolastici e del personale tutto della scuola, nonché dei loro compagni, un atteggiamento improntato al rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi. c) Gli studenti sono tenuti a mantenere nell esercizio dei loro diritti e nell adempimento dei loro doveri un comportamento corretto e coerente con i principi sanciti dalla Costituzione e con i principi generali dell ordinamento dello Stato Italiano. d) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento dell Istituto. e) Ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari, e tutti i sussidi didattici, ed a comportarsi nella vita scolastica in modo tale da non recare danni al patrimonio della scuola. f) Condividere la responsabilità di rendere accogliente l ambiente scolastico e ad averne cura come importante fattore di qualità della vita scolastica. 3.4 Le infrazioni agli obblighi di cui sopra sono sanzionate secondo la tabella seguente: 80

81 MANCANZA DISCIPLINARE (COMPORTAMENTO SANZIONABILE) Ripetute assenze e frequenti ritardi ingiustificati PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE (SANZIONE) Nota sul registro; avviso ai genitori; convocazione dei genitori. ORGANO COMPETENTE (CHI LA EROGA) PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE Docente coordinatore; ufficio di presidenza Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. Informazione telefonica e scritta alla famiglia; il coord. riferisce in C. di classe. Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. Informazione al docente coord. che avvisa/convoca la famiglia, telefonicamente e/o per iscritto; il coord. riferisce al C. di classe. Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. Convocazione telefonica e /o scritta della famiglia; il coord. riferisce al C. di classe. Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. C. di classe a composizione allargata; avviso scritto alla famiglia e convocazione della stessa; eventuale ricorso entro 15 giorni all organo di garanzia Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. C. di classe a composizione allargata; avviso scritto alla famiglia e convocazione della stessa; eventuale ricorso entro 15 giorni all organo di garanzia. Mancanza del materiale didattico necessario allo svolgimento delle attività; disimpegno nello studio. Nota sul registro; avviso alla famiglia; convocazione della famiglia. Docente; docente coordinatore; ufficio di presidenza. Disturbo delle lezioni Richiami verbali; nota sul registro; convocazione dei genitori; obbligo di eseguire attività aggiuntive di studio a casa o a scuola. Nota sul registro; convocazione dei genitori; sospensione con obbligo di frequenza fino ad un max. di 5 giorni. Docente; docente coordinatore; ufficio di presidenza. Disturbo reiterato delle lezioni Da 1 a 3 gg. il D.S./fiduciario di sede (dopo aver sentito lo studente interessato e il prof. che ha fatto la nota sul registro); oltre i 3 gg. il Consiglio di Classe. Danni al patrimonio scolastico dovuti ad atteggiamenti irresponsabili rilevati da qualsiasi operatore scolastico. Risarcimento del danno; riparazione del danno attraverso attività a vantaggio della comunità scolastica. Consiglio di classe Danni premeditati al patrimonio scolastico rilevati da qualsiasi operatore scolastico. Risarcimento del danno; riparazione del danno attraverso attività a vantaggio della comunità scolastica; allontanamento dalla scuola fino ad un max di 15 giorni. Consiglio di classe Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. C. di classe a composizione allargata; avviso scritto alla famiglia e convocazione della stessa; eventuale ricorso entro 15 giorni all organo di garanzia. Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. C. di classe a composizione allargata; avviso scritto alla famiglia e convocazione della stessa; eventuale ricorso entro 15 giorni all organo di garanzia. Comportamento ineducato e irrispettoso, linguaggio scurrile ed irriverente. Nota sul registro; informazione alla famiglia; attività utili alla comunità scolastica; obbligo di eseguire attività aggiuntive di studio. Allontanamento dalla scuola fino ad un max. di 5 giorni. Da 1 a 3 gg. il D.S./fiduciario di sede (dopo aver sentito lo studente interessato e il prof. che ha fatto la nota sul registro); oltre i 3 gg. il Consiglio di Classe. Mancanza di rispetto, lesiva della dignità personale e professionale, sia verbale che con atti, nei confronti di qualunque componente della comunità scolastica, rilevata da qualsiasi operatore scolastico e riferita a un docente, al responsabile di sede, al Consiglio di classe. Allontanamento dalla scuola fino ad un max. di 15 giorni. Consiglio di classe Informazione allo studente circa l avvio del procedimento. C. di classe a composizione allargata; avviso scritto alla famiglia e convocazione della stessa; eventuale ricorso entro 15 giorni all organo di garanzia. 81

82 3.5 Procedura per l irrogazione delle sanzioni La procedura sarà la seguente: a) Informazione allo studente circa la mancanza disciplinare rilevata b) Convocazione dell organismo competente ( il Consiglio di Classe dovrà essere presente in composizione allargata a tutte le componenti, compresi studenti e genitori, fatto salvo il dovere di astensione qualora faccia parte del Consiglio lo studente sanzionato o i suoi genitori, e di conseguente surroga.) Lo studente sanzionato potrà comunque essere presente, almeno nella prima parte della riunione, per poter esercitare il diritto di difesa. c) Discussione e verbalizzazione dell accaduto. d) Proposte, discussione e votazione a scrutinio segreto, in assenza dell interessato. e) Verbalizzazione del risultato. f) Ufficializzazione della delibera con specifica della possibilità di eventuale ricorso all organo di garanzia interno o al Provveditorato entro 15 gg. Dalla delibera. g) Identificazione di un docente per mantenere i contatti tra la scuola e lo studente /la famiglia. 3.6 Impugnazioni Per le mancanze disciplinari che non comportino allontanamento dalla scuola è ammesso ricorso all organo di garanzia, nel termine previsto di 15 gg. dalla comunicazione all interessato, da parte degli studenti stessi. Se invece le mancanze disciplinari comportano l allontanamento dalla scuola, l eventuale ricorso deve essere proposto ex art. 328c.2 e 4 del DL 16/02/94 n

83 ALLEGATO ORGANIGRAMMA DELL ISTITUTO ORGANIZZAZIONE DELL ISTITUTO E DECENTRAMENTO DELLE RESPONSABILITA CAPO D ISTITUTO : prof. Carlo Pugliese COLLABORATORI del D:S: prof.ssa Elena Chiti - prof. Fausto Raniti RESP. 1 SUCCURSALE Plesso B11: prof.ssa Tinuccia Consoli RESP. 2 SUCCURSALE ex INAM: prof. Saverio Massaria RESP. CONVITTO ANNESSO ALL ISTITUTO: Istitutore Antonio La Gamba RESP. ind. Agro-amb. C/o CASA CIRCONDARIALE: prof. Caterina Brasca 4.2 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI Art La convocazione degli organi collegiali è stabilita dal preside, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità, e portata a conoscenza dei docenti tramite circolare ed affissione all albo, con l indicazione degli argomenti posti all ordine del giorno. Tale convocazione deve essere disposta con un congruo preavviso, di massima non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. In caso di urgenza, è ammessa la convocazione 24 ore prima della seduta. La convocazione avviene mediante affissione all albo. Tale procedura è sufficiente per la regolare convocazione dell organo collegiale. Di ogni seduta dell organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Art. 35- Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione degli argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Art Il consiglio di classe è convocato dal preside di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Il Consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta al mese. I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, inferiori a quindici, rientrano nelle competenze del Dirigente e dei consigli di classe. Contro i provvedimenti è ammesso ricorso al Provveditore agli Studi che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico Provinciale per gli istituti d istruzione secondaria di II grado. Art Il collegio dei docenti è convocato, secondo le modalità stabile dall art. 4 terzultimo comma del D.P.R 31 Maggio 1974, n

84 Il Collegio dei docenti, nella prima seduta del nuovo anno scolastico, si pronuncia sulla: 1) Elezione del comitato di valutazione; 2) Nomina di un tutor per ogni docente in prova; 3) Designazione dei sub-consegnatari dei laboratori; 4) Attività alternative all insegnamento della religione cattolica; 5) Programmazione delle iniziative di formazione e aggiornamento. Art Il Consiglio d Istituto è convocato dal presidente del consiglio stesso, il quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del presidente della giunta esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti il Consiglio stesso. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate. A tali sedute non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Art La relazione annuale del Consiglio d Istituto al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolastico Provinciale prevista dall art. 6 ultimo comma, del D.P.R. 31/5/74 n 416, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell Organo, prima dell insediamento del nuovo Organo. La relazione firmata dal presidente del Consiglio d Istituto e dal presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al Provveditore agli Studi e al Consiglio Scolastico Provinciale entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal preside. 4.3 AREE E FUNZIONI STRUMENTALI Area 1 GESTIONE POF E VALUTAZIONE Coordinatore: prof.ssa Rosetta Milione Area 2 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI Coordinatore: prof.ssa Maria Fogliaro Area INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI Coordinatore: prof.ssa Cesara Pugliese Area INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI Coordinatore: prof. Francesco Fazio Area INTERVENTI E SERVIZI AGLI STUDENTI Coordinatore: prof.ssa Giuseppina Davoli Area INTEGRAZIONE ED INCLUSIONE per gli studenti diversabili Coordinatore: prof.ssa Caterina Preiti Area 4 AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGETTI FORMATIVI D INTESA CON ENTI E ISTITTUZIONI ESTERNE Coordinatore: prof. Domenico Macrì 84

85 4.4 ORGANIGRAMMA GENERALE - CAPO D ISTITUTO - CONSIGLIO di STAFF - COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO (CTS) - CONSIGLIO D ISTITUTO - GIUNTA ESECUTIVA - COLLEGIO DOCENTI - DIPARTIMENTI DISCIPLINARI - COMMISSIONI: GARANZIA - CIC E SALUTE - POF e VALUTAZIONE - VIAGGI E VISITE GUIDATE - ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO - INTEGRAZIONE e INCLUSIONE - GARE e MANIFESTAZIONI - SICUREZZA - DIRITTO ALLO STUDIO E COMODATO - LEGALITA'- ELETTORALE - ISTRUTTORIA - FORMAZIONE CLASSI e ORARIO - ALTERNANZA Scuola/Lavoro - PROGETTI PON/POR - VALUTAZIONE CURRICULA Corsisti serale - COMITATO DI VALUTAZIONE - CONSIGLI DI CLASSE - SERVIZI AMMINISTRATIVI - SERVIZI TECNICI 4.5 DISPOSIZIONI DIVERSE NORME ANTIFUMO E fatto divieto agli studenti, ai docenti ed a tutto il personale della scuola di fumare nelle aule scolastiche e nei locali ad esse assimilabili (laboratori, aule speciali, ecc.), nell atrio, nei corridoi, nella sala insegnanti, nei bagni ed in tutti gli ambienti della scuola aperti al pubblico, giusto l art. 3 della normativa antifumo del 10 /01/2005, il divieto è anche alle aree all aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. E vietato altresì l utilizzo delle sigarette elettroniche nei locali chiusi delle istituzioni scolastiche,chiunque violi tale divieto è soggetto alle sanzioni amministrative e pecuniarie di cui all art.7 delle legge 11 Novembre 1975 n.584 e successive modificazioni. Il D.S. indicherà i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare, per ciascuna sede dell Istituto. Ai trasgressori saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa nazionale. 4.6 NORME SULL UTILIZZO DEI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ATTIVITA DIDATTICHE.(Linee di indirizzo del MPI del 15/03/2007) L utilizzo dei cellulari o di altri dispositivi elettronici è vietato durante le ore di lezione, in quanto rappresenta un elemento di distrazione ed una grave mancanza di rispetto nei confronti del docente, configurando perciò un infrazione disciplinare sanzionabile secondo i parametri esposti al punto 3.4 dell allegato 3 del presente regolamento, ma, laddove se ne ravvisi l opportunità, si potrà procedere anche al ritiro temporaneo del cellulare o degli altri dispositivi elettronici. Resta fermo che, anche durante lo svolgimento delle attività didattiche,eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. Il divieto di usare cellulari e/o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche, opera anche nei confronti dei docenti. 85

86 ALLEGATO 5 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI, DELLA RISTORAZIONE e PER L AGRICOLTURA Largo Conservatorio VIBO VALENTIA Enrico Gagliardi Tel. Centr. 0963/ Fax 0963/ Presidenza Tel. e fax 0963/ Codice Fiscale: VVRH01000E@istruzione.it PEC: vvrh01000e@pec.istruzione.it - web site: Succursale Corpo B11 tel. 0963/ Succursale Ex Inam tel. 0963/41515 Convitto tel. 0963/41196 REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Art. 1 Natura giuridica del CTS 1) Ai sensi dell art. 5 comma 3 del regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Professionali ed ai sensi dell art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, viene costituito il Comitato Tecnico Scientifico dell IPSSARA E. Gagliardi di Vibo Valentia. 2) Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.) è un organo di consulenza tecnica dell istituto a servizio del Collegio dei Docenti. Art. 2 Finalità del CTS 1) Il CTS ha funzioni consultive e di proposta per l organizzazione delle aree di indirizzo e per l utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità. Opera per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell istituto e le esigenze professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca. 2) Le proposte del CTS hanno carattere consultivo ma impegnano il Collegio a deliberare in merito alla loro realizzazione. Art. 3 nomina, composizione e durata del CTS 1) Il C.T.S. è composto da: Dirigente scolastico dell IPSSARA E. Gagliardi di Vibo Valentia, che ne è membro di diritto e lo presiede ai sensi del D.P.R /275 artt e ai sensi del D.Lgs 165/2001 art. 25 c ; DSGA dell IPSSARA E. Gagliardi divibo Valentia con funzioni di segretaria del CTS; Coord. Dipart. linguistico asse linguaggi IPSSARA E. Gagliardi, Vibo Valentia; 86

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