COMUNE DI RAVENNA SERVIZIO COMMERCIO ARTIGIANATO E PUBBLICI ESERCIZI
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1 COMUNE DI RAVENNA AREA PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO ASSESSORATO AL COMMERCIO SERVIZIO COMMERCIO ARTIGIANATO E PUBBLICI ESERCIZI Legge regionale 26 luglio 2003 n. 14 Disciplina dell esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande ANNO 2008 Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 28 luglio 2008 con deliberazione n. 115 prot. gen esecutiva dall 11 agosto 2008
2 Art. 1 ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE NON SOGGETTE AI CRITERI DI PROGRAMMAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 26 LUGLIO 2003 I presenti criteri di programmazione non si applicano: 1.1 all apertura degli esercizi di cui all art. 4, comma 5 della legge regionale 26 luglio 2003, n 14; 1.2 alle attività di somministrazione svolte nell ambito delle strutture di cui all art. 9 della legge regionale, mediante appalto esterno e comunque nell esercizio di attività di impresa; 1.3 alle attività di somministrazione al pubblico svolte nell ambito delle strutture alberghiere ed extralberghiere di cui alla legge regionale n 16 del 28 luglio 2004 ed il cui esercizio è compatibile con la specifica tipologia ricettiva. L esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande è collegato funzionalmente e logisticamente con l attività di struttura ricettiva che dovrà pertanto risultare prevalente; inoltre tale attività di somministrazione non è trasferibile in altra sede se non congiuntamente all attività ricettiva; 1.4 alle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande da parte delle imprese agrituristiche che intendono avvalersi delle disposizioni transitorie di cui all art. 20, comma 6, della L.R. 14/2003; 1.5 alle attività di somministrazione alimenti e bevande da parte delle associazioni e dei circoli che aderiscono ad enti o ad organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali, per i quali ricorrano le condizioni di cui all art. 2 del D.P.R. 4 aprile 2001 n 235; 1.6 all attività di somministrazione alimenti e bevande che avvengono nell ambito delle attività di bed e breakfast, a condizione che siano limitate alla prima colazione e pertanto nell ambito delle disposizioni di cui all art. 13 della legge regionale n 16 del 28 luglio
3 ART. 2 ATTIVITA DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE NON SOGGETTE AI CRITERI DI PROGRAMMAZIONE IN ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE REGIONALI 2.1 In attuazione delle direttive approvate dalla Giunta Regionale con deliberazione n 2209 del 10 novembre 2004, i criteri di programmazione non si applicano, inoltre, alla apertura di esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande da attivarsi nell ambito delle grandi strutture di vendita, quali centri commerciali ed aree commerciali integrate polifunzionali così come meglio definiti dal D.Lgs 114/98, dalla L.R. 14/99 e dai criteri di pianificazione territoriale ed urbanistica riferiti alle attività commerciali, punto 1.7 della deliberazione regionale n 1253 del 23 settembre 1999 e successive modificazioni ed integrazioni.tali autorizzazioni in deroga non potranno essere trasferite all esterno del centro commerciale o area commerciale integrata. ART. 3 APERTURA DI NUOVI ESERCIZI NELLA CITTA DI RAVENNA CITTA STORICA 3.1 Nell ambito della Città Storica, zona del territorio comunale come definita dal vigente Strumento Urbanistico, sono rilasciabili autorizzazioni per l apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della seguente disciplina: 3.2 esclusivamente a seguito di operazioni di recupero di edifici e/o porzioni di edifici in stato di precarietà aventi valore storico, comportanti la rivalorizzazione ed il rilancio globale del contesto interessato; 3.3 agli esercizi di vicinato in forma esclusiva di cui al D. Lgs. 114/98, esistenti alla data di entrata in vigore dei presenti criteri, che intendono integrare con la somministrazione la medesima attività commerciale, ispirandosi alle emergenti tendenze del punto di acquisto che diventa punto di permanenza ( da point of purchase a point of permanence). In tali casi l attività di vendita resta quella principale mentre la somministrazione si propone come servizio aggiuntivo, nel 3
4 rispetto comunque della normativa edilizia, igienico-sanitaria e della sorvegliabilità nonché dei requisiti professionali di cui alla L. R. 14/2003. La superficie dedicata alla somministrazione non potrà comunque superare i 25 mq. L attività di somministrazione non potrà inoltre essere trasferita in altra sede se non congiuntamente all attività commerciale; 3.4 all interno del Mercato Coperto, quale obiettivo di località, a seguito dell intervento di riqualificazione dovuto al prestigio della funzione di servizio che questo contenitore riveste nell ambito del centro commerciale naturale del centro storico. Le autorizzazioni saranno quindi vincolate all edificio in quanto il medesimo diventerà il fulcro del rilancio commerciale e turistico e della rivitalizzazione della centralità storica. Le autorizzazioni saranno pertanto rilasciate in coerenza con le previsioni del relativo progetto. 3.5 a seguito di riqualificazione dei seguenti ambiti urbani: Giardini Speyer, ex cinema Mariani, ex Macello ai fini della rispettiva riconquista, riconversione e riutilizzazione dei contesti interessati da parte della popolazione; 3.6 lungo gli assi di valorizzazione turistico-commerciale, (di cui all unito elenco allegato C che fa parte integrante e sostanziale dei presenti criteri), così come definiti dal RUE, in sede di adozione, salvo eventuali integrazioni che dovessero essere apportate in sede di approvazione del medesimo. CITTA DI RAVENNA 3.7 nella parte del territorio urbano delimitato dai cartelli stradali indicanti la località di Ravenna, con esclusione del Centro Storico, sono rilasciabili autorizzazioni per l apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande come segue: 3.8 a seguito di riqualificazione dell ambito territoriale ex Fornace situato in via Romea al fine di rivalorizzare il contesto interessato per il rilancio e la riconquista dello stesso; 3.9 nell ambito del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) Darsena di città limitatamente al recupero di contenitori di valore testimoniale (edifici di archeologia industriale, di valore documentario) e lungo gli assi della viabilità principale, il sistema delle piazze e lungo l asse del water front ; 4
5 3.10negli ambiti soggetti a programmazione unitaria e concertata oggetto di accordo con i privati ai sensi dell art. 18 della L.R. n. 20/2000 in cui sia ammissibile, dalle schede di ambito, l insediamento di un attività pubblica di somministrazione in relazione ai tempi di adozione ed approvazione del POC; 3.11nelle zone soggette a Programmi di Riqualificazione Urbana (PRU), a Piani di Recupero (PDR) ed a Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica (PUAP), così come individuati dagli Strumenti Urbanistici vigenti; 3.12nelle zone produttive esistenti, ove ammissibili, così come definite dal PSC approvato con delibera di C.C.P.V. n. 25/2007 del 27/02/07, (elaborato descrittivo 2.5 a Sistema della mobilità e delle attività produttive); 3.13lungo gli assi di valorizzazione turistico-commerciale (di cui all unito elenco allegato C -che fa parte integrante e sostanziale dei presenti criteri), così come definiti dal RUE, in sede di adozione, salvo eventuali integrazioni che dovessero essere apportate in sede di approvazione del medesimo. ART. 4 APERTURA NUOVI ESERCIZI NELLE LOCALITA BALNEARI 4.1 Nell ambito delle località balneari saranno rilasciabili autorizzazioni per l apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della seguente disciplina: 4.2 negli ambiti soggetti a programmazione unitaria e concertata, oggetto di accordo con i privati, ai sensi dell art. 18 della L.R. n. 20/2000 in cui sia ammissibile, dalle schede di ambito, l insediamento di un attività pubblica di somministrazione in relazione ai tempi di adozione ed approvazione del POC; 4.3 nelle zone soggette a Programmi di Riqualificazione Urbana (PRU) ed a Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica (PUAP), nonché ai Piani Particolareggiati di iniziativa privata (PUA), così come individuati dagli Strumenti Urbanistici vigenti. Nell ambito dei PUA è prevista l apertura di nuovi esercizi di somministrazione limitatamente ai Piani contemplanti, nel contesto della progettualità, elementi e/o finalità di centralità che determinano luoghi di aggregazione; 4.4 lungo gli assi di valorizzazione turistico-commerciale e le centralità (di cui all unito elenco allegato C -che fa parte integrante e sostanziale dei presenti criteri), 5
6 così come definiti dal RUE, in sede di adozione, salvo eventuali integrazioni che dovessero essere apportate in sede di approvazione del medesimo; 4.5 all interno del Mercato Ittico, quale obiettivo di località, a seguito del progetto di riqualificazione, in quanto considerato testimonianza di una lunga tradizione storica e culturale. Le autorizzazioni saranno quindi vincolate all edificio poichè il medesimo sarà oggetto di rilancio inteso a vivacizzare i commerci e rivitalizzare l area attraverso la riqualificazione degli spazi destinati che dovranno diventare fulcro trainante per l intero comparto, peraltro non disgiunto da implicazioni positive sul versante storico-culturale. Le autorizzazioni saranno pertanto rilasciate in coerenza con le previsioni del relativo progetto. ART. 5 APERTURA NUOVI ESERCIZI NELLE LOCALITA DEL FORESE 5.1 Nell ambito delle località del forese saranno rilasciabili autorizzazioni per l apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della seguente disciplina: 5.2 a seguito di operazioni di recupero e riqualificazione di edifici rurali (ex case coloniche), di edifici di valore tipologico-documentario o strutture dismesse da riconvertire e rifunzionalizzare, qualora ammissibili; 5.3 alle aziende agricole o agrituristiche rientranti nell ambito degli itinerari enogastronomici e turistici previsti e costituiti ai sensi dell art. 3 della L. R. n. 23 del 7/4/2000, Disciplina degli Itinerari Turistici Enogastronomici dell Emilia Romagna. Il RUE adottato, tra l altro, in conformità con il PTCP e il PRSR, promuove la realizzazione di tali itinerari a fronte dei quali le aziende agricole facenti parte del comitato promotore contestualmente all approvazione del Regolamento di attuazione di cui all art. 3 della citata legge regionale, possono ottenere incentivi premianti per l ampliamento delle aziende stesse e delle loro strutture, sia in termini di potenzialità edificatoria che di usi ammessi, previa presentazione di un Piano di Sviluppo Aziendale ed interaziendale; 5.4 negli ambiti soggetti a programmazione unitaria e concertata, oggetto di accordo con i privati, ai sensi dell art. 18 della L.R. n. 20/2000, in cui sia ammissibile, dalle schede di ambito, l insediamento di un attività pubblica di somministrazione in relazione ai tempi di adozione ed approvazione del POC; 6
7 5.5 nelle zone soggette a Programmi di Riqualificazione Urbana (PRU), a Piani di Recupero (PDR) ed a Piani Particolareggiati di iniziativa pubblica (PUAP), nonché ai Piani Particolareggiati di iniziativa privata (PUA), così come individuati dagli Strumenti Urbanistici vigenti. Nell ambito dei PUA è prevista l apertura di nuovi esercizi di somministrazione limitatamente ai Piani contemplanti, nel contesto della progettualità, elementi e/o finalità di centralità che determinano luoghi di aggregazione; 5.6 nelle zone produttive esistenti, ove ammissibili, così come definite dal PSC, approvato con delibera di C.C.P.V. n. 25/2007 del 27/02/07, (elaborato descrittivo 2.5 a- Sistema della mobilità e delle attività produttive); 5.7 lungo gli assi di valorizzazione turistico-commerciale e le centralità (di cui all unito elenco allegato C -che fa parte integrante e sostanziale dei presenti criteri), così come definiti dal RUE, in sede di adozione, salvo eventuali integrazioni che dovessero essere apportate in sede di approvazione del medesimo. 5.8 ai circoli privati di cui all art. 2 del D.P.R. 4/04/01 n 235, già autorizzati all esercizio della somministrazione a favore dei propri soci all entrata in vigore dei presenti criteri, i quali intendono usufruire della possibilità di convertire la propria attività in esercizio pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande nelle località del forese di seguito elencate, completamente prive, allo stato attuale, del servizio pubblico sia di ristorazione che di somministrazione bevande: AMMONITE, BORGO MASOTTI, DUCENTA, DURAZZANO, GAMBELLARA, PILASTRO, SAN MARCO, TORRI DI MEZZANO, VILLANOVA; 5.9 ai circoli privati di cui all art. 2 del D.P.R. 4/04/01 n 235, già autorizzati all esercizio della somministrazione a favore dei propri soci all entrata in vigore dei presenti criteri, i quali intendono usufruire della possibilità di convertire la propria attività in esercizio pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande nelle località del forese risultanti carenti del servizio di bar pubblico: CASEMURATE, FILETTO, S. MICHELE, SAN PIETRO IN TRENTO, MENSA MATELLICA. 7
8 ART. 6 AMBITO DI VALORIZZAZIONE TURISTICO-PAESAGGISTICA (Aavtp) 6.1 Sono rilasciabili autorizzazioni per l apertura di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande nel cosiddetto ambito di Aavtp, come definito dal punto della relazione del PSC, e disciplinato dall art. 60 delle Norme di Attuazione del PSC. In tale ambito di vasta estensione, esterno alle aree di pregio naturalistico ed alle aree di integrazione del sistema ambientale, potranno essere realizzate attrezzature di rilevante interesse turistico (di tipo sportivo come campi da golf, maneggi, pesca, di tipo ricreativo come i parchi tematici, di tipo culturale come centri congressi e musei) con i relativi servizi ricettivi e di ristorazione. Le proposte presentate dai privati a seguito di bando pubblico, relativamente allo sviluppo turistico dei distretti interessati, saranno valutate dall Amministrazione comunale, il tutto in relazione comunque ai tempi di adozione e approvazione del POC. ART. 7 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI 7.1 Tutti coloro interessati al rilascio delle autorizzazioni per l esercizio dell attività di somministrazione alimenti e bevande dovranno possedere, al momento della richiesta, i requisiti morali e professionali previsti dall art. 6 commi 1, 2 e 3 della L.R. n 14/2003 Disciplina dell esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande e successive modificazioni, nonché disporre di immobile con locali a specifica destinazione d uso a pubblico esercizio o già concessionato come tale conformemente altresì alla normativa edilizio-urbanistica, ad esclusione del punto 3.3 per i quali la parte di locale da destinare alla somministrazione dovrà essere conforme alla normativa edilizia ed igienico-sanitaria. 7.2 La domanda dovrà essere presentata su apposito modulo in bollo indirizzato all Amministrazione Comunale Servizio Commercio e Artigianato e P.E., indicando l esatta ubicazione del locale oggetto dell intervento ed il rispetto delle norme, prescrizioni ed autorizzazioni di cui all art. 8 comma 5 della L.R. n 14/2003. Alla domanda dovrà essere altresì allegata la documentazione seguente: copia del permesso di costruire o DIA; 8
9 stralcio dello strumento urbanistico vigente; relazione esplicativa dalla quale si evinca la tipologia di intervento da realizzarsi per il quale viene richiesta l autorizzazione (recupero di edificio con valore storico, interventi di valorizzazione, riqualificazione di edifici rurali o contenitori dismessi, rilancio qualitativo di un particolare ambito territoriale, località carente del servizio pubblico di somministrazione, programmazione concertata, art. 18 L.R. 20/2000, PRU, PDR, PUAP, PUA, percorsi enogastronomici istituiti con L.R. n. 23/2000, assi di valorizzazione turistico-commerciale, centralità, zone produttive, ambito di valorizzazione turistico-paesaggistica (Aavtp); piano di sviluppo dell attività che evidenzi la tipologia ed il marketing che si intende attuare (specializzazione alle modalità di erogazione del servizio, al tipo di cucina che si intende praticare, alla qualificazione o meno che si intende dare al locale, articolazione dell orario di attività). Tali piani di sviluppo dovranno essere certificati dai Centri di Assistenza Tecnica (CAT ) o da professionisti iscritti all albo. 7.3 Fermo restando il rispetto delle condizioni di cui al punto 7.1, resta inteso che, in caso di domande concorrenti, si riterrà prioritaria quella presentata prima in ordine temporale, data di presentazione dell istanza all ufficio protocollo o timbro di arrivo (la data di spedizione della raccomandata a. r. è equiparata alla data di arrivo) ed in subordine secondo il seguente criterio: a) Progetto già realizzato con locali a specifica destinazione a pubblico esercizio nel rispetto della normativa edilizio-urbanistica; b) Progetto in corso di realizzazione con locali a specifica destinazione a pubblico esercizio conformemente alla normativa edilizio-urbanistica; c) Permesso di costruzione o denuncia di inizio attività (art. 6 L.R. n. 31/2002) con locali a destinazione a pubblico esercizio conformi alla normativa ediliziourbanistica. In caso di ulteriore subordine viene adottato il seguente criterio: 1. precedenza cronologica in base alla data di fine lavori per i progetti già realizzati con specifica destinazione a pubblico esercizio; 2. precedenza cronologica in base alla data di inizio lavori per i progetti in corso di realizzo con specifica destinazione a pubblico esercizio; 3. precedenza cronologica in base alla data di rilascio delle concessioni edilizie o alla data di validità come tali delle DIA. 7.4 Coloro ai quali verrà comunicato l accoglimento della domanda dovranno iniziare l attività entro sei mesi dalla data di ricevimento dell accoglimento, salvo proroghe, 9
10 ai sensi dell art. 15 comma 1 della L.R. 14/2003. Nel caso in cui il soggetto che aveva beneficiato del rilascio non inizi l attività entro i termini di legge, a seguito della revoca e/o decadenza, si procederà ad assegnare l autorizzazione all avente diritto sulla base della domanda presentata e delle priorità definite. 7.5 Non è consentito, a pena di decadenza, cedere l autorizzazione rilasciata prima dell inizio effettivo dell attività. 7.6 Qualora nel corso dell istruttoria finalizzata al rilascio delle autorizzazioni, risultassero difformità rispetto ai requisiti dichiarati in sede di domanda, l Amministrazione Comunale procederà al non accoglimento della stessa e, qualora risultassero presentate più richieste relative alla medesima situazione, provvederà ad assegnare l autorizzazione al soggetto avente diritto collocato in posizione successiva. 7.7 Le autorizzazioni prefissate nei presenti criteri sono valide per l intero periodo della loro vigenza e prescindono da eventuali cessioni di attività, decadenze o revoche di autorizzazione, riferibili ad esercizi di somministrazione originariamente attivati prima dell entrata in vigore degli stessi. ART.8 ATTIVITA RICETTIVA ALBERGHIERA E ALL ARIA APERTA 8.1 Ai sensi della L.R. n 16/2004 l autorizzazione all esercizio di attività ricettive alberghiere e all aria aperta abilita i titolari ad effettuare unitamente alle prestazioni del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati. 8.2 E fatta salva la vigente disciplina in materia di sicurezza e di igiene e sanità. ART.9 TRASFERIMENTI 9.1 Al fine di evitare un sostanziale disequilibrio nell ambito della rete territoriale comunale di somministrazione, i trasferimenti degli esercizi da una zona all altra 10
11 del territorio comunale (città località balneari forese) potranno avvenire tassativamente al verificarsi delle seguenti situazioni: - Calamità naturali - Sfratti esecutivi per fine locazione. 9.2 E sempre possibile il trasferimento nell ambito della singola zona nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente. ART.10 AMPLIAMENTI E RIDUZIONI DI SUPERFICIE 10.1 L ampliamento della superficie di somministrazione non è soggetta a criteri di programmazione Per quanto attiene la riduzione della superficie di somministrazione non sono fissati, ai soli effetti della disciplina di cui alla L.R. n 14/2003, limiti di superficie minima degli esercizi. ART.11 AUTORIZZAZIONI STAGIONALI 11.1 E sempre concessa nelle località balneari la trasformazione delle autorizzazioni da stagionale in permanente e viceversa. ART. 12 VALIDITA DEI CRITERI 12.1 La validità dei presenti criteri è fissata nel periodo massimo di anni cinque a decorrere dalla data di esecutività della deliberazione con la quale sono approvati, con impegno a verificare gli esiti della nuova programmazione allo scadere del biennio decorrente dalla data di esecutività della medesima deliberazione. 11
12 Allegato C ASSI DI VALORIZZAZIONE TURISTICO COMMERCIALE E CENTRALITA 12
13 ZONA LOCALITA VIA Via Antica Milizia Via Argentario Via Cairoli Via Castel San Pietro RAVENNA Via Cavour Via Cesarea Via Diaz Via Di Roma Via Faentina Viale Farini Via Maggiore Via Mattei (da rotonda a rotonda) Via Mazzini (fino alla Porta) CITTA Via IV Novembre Via Ravegnana (dalla rotonda Irlanda fino al Borgo San Rocco) Via Corrado Ricci Via Romea fino al ponte di Ponte Nuovo Via Girolamo Rossi Via Salara Via S. Alberto (tratto posto tra l incrocio e Porta Serrata) Piazza Andrea Costa Piazza Einaudi PONTE NUOVO Via 56 Martiri via Dismano (da rotonda Tartaruga fino all abitato) via Romea Sud 13
14 FORESE AMMONITE Piazza Della Grande Rotta BORGO Via Fiume Montone Abbandonato MONTONE CAMPIANO Strada Provinciale Petrosa CARRAIE Via Carichini Via Castelladella Via 25 Ottobre 1944 CASTIGLIONE DI Via Girolamo Zattoni (centro storico) RAVENNA COCCOLIA Via Ravegnana (centro storico) FORNACE Via Faentina (dal nuovo svincolo al cavalcaferrovia) ZARATTINI MADONNA Via Cella DELL ALBERO MANDRIOLE Piazza 2 Agosto 1980 Via Carrarone MEZZANO Piazza Della Repubblica via Reale e via Bassa Piazza Giuseppe Donati via Eugenio Chiesa, via F.lli Cervi PIANGIPANE Piazza Mazzini Piazza XXII Giugno Via Dell Orione Via Mezzoli Via Piangipane relativamente alla località PORTO FUORI Via Bonifica (fino alla parte abitata) Via Staggi RONCALCECI Via Sauro Babini S. ALBERTO Piazza Amadori Piazza Garibaldi Via Cavedone via Guerrini via Nigrisoli (centro storico) SANTERNO Piazza 5 Dicembre Via Santerno Ammonite SAVARNA Piazza Italia Via Della Libertà Via Risorgimento Via Savarna SAVIO Via Romea Vecchia S. MARCO Piazzetta Della Chiusa Via Del Piviere e Via Dell Allodola S. MICHELE Via Faentina relativamente al centro abitato S. PIETRO IN Strada Provinciale Petrosa CAMPIANO S. PIETRO IN Via Taverna relativamente al centro abitato TRENTO S. PIETRO IN Via Farini VINCOLI Via Gambellara S. ROMUALDO Piazza S. Romualdo S. STEFANO Via Cella Via Del Pozzo S. ZACCARIA Via Dismano 14
15 MARE CASALBORSETTI LIDO ADRIANO LIDO DI CLASSE LIDO DI DANTE LIDO DI SAVIO MARINA DI RAVENNA MARINA ROMEA PORTO CORSINI PUNTA MARINA TERME Piazza Marradi Viale Al Mare Via Casalborsetti Via Viole Viale Petrarca Viale Virgilio Viale Caboto Viale Vespucci Viale F.lli Vivaldi Piazzale Dante Via Catone Via Marabina (dalla rotonda fino al mare) Viale Romagna Piazza Dora Markus Via Dei Mille Viale Delle Nazioni Via Foca Monica Via Lungomare Viale IV Novembre Viale Vecchi Via Dei Lecci Via Dei Pioppi Viale Italia relativamente all abitato Via Molo San Filippo Via Po Via Volano Piazza Saffi Piazza S. Massimiano Via dei Navigatori 15
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