PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA"

Transcript

1 Allegato 2 PROTOCOLLO D INTESA TRA: COMUNE DI TRIESTE AMBITO 1.2 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITA E RICERCA COMUNE DI DUINO AURISINA - AMBITO 1.1 COMUNE DI MUGGIA AMBITO 1.3 AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 1 TRIESTINA I.R.C.C.S. BURLO GAROFOLO USSM MINISTERO DELLA GIUSTIZIA UFFICIO SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI DI TRIESTE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DI TRIESTE MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA E RICERCA GOAP GRUPPO OPERATRICI ANTIVIOLENZA E PROGETTI PER IL PROGETTO BUONE PRATICHE CONTRO LA PEDOFILIA (ART. 21 L.R. 21 LUGLIO 2004, N. 20) 1

2 Richiamati: gli artt. 330, 333 e 403 del codice civile in materia di decadenza della potestà genitoriale in caso di condotta pregiudizievole al figlio e di obbligo in capo alla pubblica autorità di collocare il minore in luogo sicuro; la legge 8 novembre 2000 n. 328 che all'art. 8, comma 5, prevede il trasferimento ai Comuni delle funzioni previste dal regio decreto legge 8 maggio 1927 n. 798, convertito dalla legge 6 dicembre 1928 n e dal decreto legge 18 gennaio 1993 n. 9, convertito con modificazioni dall'art. 1, comma 2, della legge 18 marzo 1993 n. 67; la legge 15 febbraio 1996, n. 66 Norme contro la violenza sessuale la legge 3 agosto 1998, n. 269 Norma contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale, in danno di minori,quali forme di riduzione in schiavitù ; la legge regionale 31 marzo 2006, n. 6 Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale ; il decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11 Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori visti: l art. 21 della L.R. 21 luglio 2004, n. 20 Interventi regionali per la prevenzione della pedofilia, il quale al primo comma autorizza l Amministrazione regionale a concedere agli Enti gestori del Servizio Sociale dei Comuni finanziamenti per l attuazione dei progetti che prevedono attività di sensibilizzazione e formazione volta a prevenire il fenomeno della pedofilia ed al secondo comma definisce che i progetti siano predisposti congiuntamente con le Aziende per i Servizi Sanitari, i servizi educativi e scolastici e i soggetti del terzo settore con comprovata esperienza in materia; il Regolamento per la concessione dei finanziamenti previsti dall articolo 21 della legge regionale 21 luglio 2004, n. 20 per la prevenzione della pedofilia; considerato che, ai sensi del suddetto regolamento, la domanda di finanziamento, corredata dal protocollo d intesa sottoscritto dai soggetti coinvolti nella progettazione e dalla scheda del progetto, deve essere presentata dagli Enti gestori del Servizio Sociale dei Comuni alla Direzione centrale della salute e della protezione sociale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia entro il 31 maggio di ciascun anno; richiamati: l Accordo di Programma per la gestione integrata dei servizi ai minori stipulato con l Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, l IRCCS Burlo Garofolo e la Provincia di Trieste approvato con D.C. n. 112 dd. 18/12/2000 ed esteso all Ufficio di Servizio Sociale Minorenni di Trieste con D.C. n. 89 dd. 28/10/03; il protocollo operativo Liberi di crescere senza paura che vincola gli Enti Locali del territorio provinciale e l ASS n. 1 Triestina a mantenere ed implementare le attività del Gruppo Interistituzionale contro la violenza ai minori (denominato Mal.Ab.) finalizzate 2

3 alla presa in carico dei minori interessati da problematiche di grave maltrattamento e/o abuso sessuale, stipulato in data 2 ottobre 2008, tra gli enti istituzionali operanti sul territorio della provincia di Trieste, coordinati dalla Prefettura di Trieste - Ministero dell Interno di concerto con il Ministero della Giustizia che prevede Tra i soggetti sottoscrittori si conviene quanto segue: 1. OGGETTO DEL PROTOCOLLO DI INTESA Il protocollo ha per oggetto la definizione degli indirizzi generali e l esplicitazione degli impegni specifici assunti dai soggetti firmatari per promuovere una sensibilizzazione permanente della comunità per una cultura contro l abuso e la pedofilia. 2. OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO D INTESA Obiettivi del presente protocollo d intesa sono: la realizzazione di attività informative/formative per gli operatori sociali, sanitari, educativi, scolastici e del terzo settore, presenti nel territorio provinciale che hanno la finalità di prevenire ed arginare il fenomeno della pedofilia e dell abuso sessuale, proseguire l attività di consulenza rivolta agli operatori dei servizi sociali, sanitari ed educativi, sia in forma individuale sia in piccoli gruppi, propedeutica ad una eventuale segnalazione di ipotesi di reato nei confronti di minori. l elaborazione di un quadro epidemiologico della casistica afferente al gruppo specialistico Malab, supporto alle attività di formazione oltre all attività di consulenza agli operatori dei servizi di primo livello, finalizzata all eventuale presa in carico da parte dell equipe del Malab, di minori e/o giovani infraventunenni, autori di reati di abuso sessuale, segnalati dall USSM Ministero della Giustizia 3. IMPEGNI DEI SOTTOSCRITTORI Al fine di realizzare gli obiettivi di cui all art. 2 del Protocollo, i soggetti sottoscrittori si impegnano a: continuare nella proposta di percorsi informativi/formativi con approccio multidisciplinare ad insegnanti, operatori di strutture educative e delle forze dell ordine coinvolgendo, dove possibile, anche le famiglie in tutto il territorio provinciale, a cura del personale del gruppo Malab in sinergia con le associazioni già in rete ed eventuale apporto di esperti professionisti esterni; mettere a disposizione una sede idonea a svolgere l attività di supervisione, consulenza agli operatori ed all eventuale intervento valutativo sui i minori e/o le loro famiglie, analizzare il quadro epidemiologico della casistica afferente al Gruppo Specialistico, continuare nella valutazione dell incidenza e degli esiti dei casi segnalati e ampliare la 3

4 sperimentazione della scheda di rilevazione in un altro Distretto Sanitario e relativa U.O.T.o Ambito provinciale; In particolare per quanto concerne la compartecipazione finanziaria: - il Comune di Trieste Ambito 1.2 Area Promozione e Protezione Sociale partecipa finanziariamente al progetto con un importo di EURO ,00 corrispondente alle ore lavoro prestate dal seguente personale: 3 ore mensili del dirigente del Servizio Minori Adulti e Famiglia 3ore settimanali del responsabile Unità Minori 7 ore settimanali di un assistente sociale in servizio presso il Mal.Ab 6 ore settimanali di una figura amministrativa in servizio anche presso il Mal.Ab 6 ore settimanali di un educatore in servizio presso il Mal.Ab Area Educazione, Università e Ricerca partecipa con una somma pari a EURO 6.200,00 corrispondenti a ore lavoro annue di un funzionario direttivo per le attività progettuali e realizzative delle azioni previste nel progetto; - il Comune di Muggia Ambito 1.3 interviene finanziariamente con un importo di EURO 5.000,00 quale quota di compartecipazione alle spese delle attività connesse al progetto e di euro 2.323,00 corrispondenti ad n. 100 ore lavoro di una assistente sociale di cui n. 50 anche con competenza della lingua slovena,, n. 15 ore lavoro personale amministrativo e n. 10 ore lavoro dirigente del Servizio Sociale; - il Comune di Duino Aurisina Ambito 1.1 aderisce al progetto con un contributo economico di EURO 2.000,00; - l Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina partecipa al progetto con un importo di EURO ,52 corrispondenti a: gestione sede di via Giusti 2/A 12 ore mensili della responsabile Ufficio Progetti Area Sanitaria Salute degli immigrati, delle donne e Politiche di contrasto alla violenza di genere e sui minori 15 ore mensili di un medico con competenze epidemiologiche 16 ore mensili personale di segreteria - l I.R.C.C.S. Burlo Garofolo con un importo complessivo di euro 7.834,95 corrispondenti a 9ore mensili del pediatra (euro 5.795,55) e 9 ore mensili di un assistente sociale (euro 2.039,40); - l USSM con EURO 1.089,12, corrispondenti a due ore lavoro mensile del Direttore del servizio e di un assistente sociale; 4

5 - il MIUR- Ufficio Scolastico Regionale di Trieste partecipa con euro 3.850,00 corrispondenti a 44 ore lavoro; - il GOAP con EURO 800,00, corrispondenti a 27 ore lavoro annue di operatrici anche volontarie e la disponibilità ad affiancare gli operatori del Mal.Ab nei diversi percorsi formativi. Compartecipazione finanziaria per presa in carico dei minori vittime di maltrattamenti gravi e/o abusi sessuali il Comune di Trieste Ambito 1.2 Area Promozione e Protezione Sociale partecipa finanziariamente all attività di presa in carico dei minori vitti di EURO ,00 corrispondente alle ore lavoro prestate dal seguente personale: 1ore mensili del dirigente del Servizio Minori Adulti e Famiglia 1 ore settimanali del responsabile Unità Minori 7 ore settimanali di un assistente sociale in servizio presso il Mal.Ab 4 ore settimanali di una figura amministrativa in servizio anche presso il Mal.Ab 4 ore settimanali di un educatore in servizio presso il Mal.Ab - il Comune di Duino Aurisina Ambito 1.1 aderisce con un monte ore lavoro di assistenti sociali di cui uno con competenza della lingua slovena, fino alla concorrenza di EURO 2.000,00; - il Comune di Muggia Ambito 1.3 interviene con una messa a disposizione dell assistente sociale per le attività della presa in carico dei minori segnalati dall ambito; - l Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina partecipa al progetto con un importo di EURO ,55 corrispondenti a: 27 ore settimanali di psicologo (EURO ,56) 5 ore mensili di medico epidemiologo (EURO 2.996,16) 5 ore settimanali di assistente sociale (EURO 6.277,83) - l I.R.C.C.S. Burlo Garofolo con un importo complessivo di euro 6.964,41 corrispondenti a 8 ore mensili del pediatra (euro 5.151,57) e 8 ore mensili di un assistente sociale (euro 1.812,84); - l USSM con EURO 1.335,60, corrispondenti a due ore lavoro mensile del Direttore del servizio e di tre ore lavoro mensili di un assistente sociale; 5

6 Prospetto riassuntivo degli impegni economici ENTI Ambito COMUNE DI TRIESTE - Area Promozione e Protezione Sociale - Area Educazione Università e Ricerca Ambito 1.3 Comuni di Muggia e S. Dorligo della Valle/Dolina Ambito 1.1 Comuni di Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Compartecipazione attività formativa EURO ,00 EURO 6.200,00 Compartecipazione attività presa in carico EURO ,00 Totale complessivo EURO47.233,00 EURO 6.200,00 EURO 5.000,00 EURO 7.323,00 EURO 2.323,00 EURO 2.000,00 EURO 2.000,00 EURO 4.000,00 EURO ,52 EURO ,55 EURO97.499,07 Triestina I.R.C.C.S. Burlo Garofolo EURO 7.834,95 EURO 6.964,41 EURO14.799,36 USSM - Ministero della Giustizia EURO 1.089,12 EURO 1.335,60 EURO 2.424,72 Ufficio Scolastico Regionale MIUR EURO 3.850,00 EURO 3.850,00 GOAP Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti EURO 800,00 EURO 800,00 TOTALE EURO ,59 EURO ,56 EURO ,15 Richiesta contributo regionale EURO ,00 Le parti concordano che il finanziamento regionale riguardanti: sarà utilizzato per integrare le spese - gli operatori sociali, sanitari e psicologici messi a disposizione dall Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 Triestina, - le spese di gestione della sede di via Giusti n. 2/A, - la supervisione da parte di un professionista esterno sulle attività del gruppo MALAB, - l apporto di professionisti esterni, per la realizzazione di momenti informativi/formativi dedicati agli operatori. 6

7 Trieste, lì maggio 2012 PER IL COMUNE DI TRIESTE (AMBITO 1.2) Area Promozione e Protezione Sociale Area Educazione, Università e Ricerca per il Comune di Muggia (ambito 1.3) per il Comune di Duino Aurisina (ambito 1.1) per l Azienda per i Servizi Sanitari n. 1Triestina per l I.R.C.C.S Burlo Garofolo per l USSM Ministero della Giustizia Ufficio Servizio Sociale per i minorenni di Trieste per il MIUR -Ufficio Scolastico Regionale di Trieste per il GOAP Gruppo Operatrici Antiviolenza e Progetti 7

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori.

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Il Mal.Ab. di Trieste Gruppo interistituzionale attivo dal 1998. Dal 2004 vi partecipano:

Dettagli

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO Pag. 1 / 5 comune di trieste piazza Unità d Italia 4 34121 Trieste www.comune.trieste.it partita iva 00210240321 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE SERVIZIO DOMICILIARITA' REG. DET. DIR. N. 53 / 2013

Dettagli

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori.

Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Presentazione del Mal.Ab. Gruppo specialistico interistituzionale contro il maltrattamento grave e l abuso ai minori. Trieste, 1 dicembre 212 Il Mal.Ab. di Trieste Gruppo interistituzionale attivo dal

Dettagli

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como

TRA. Prefettura di Como Provincia di Como Questura di Como RINNOVO DEL PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE E DI AZIONI INTEGRATE, FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Prefettura di Como

Dettagli

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza

L intervento dopo la rivelazione. Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza L intervento dopo la rivelazione Cosa succede quando un bambino o un adulto protettivo raccontano fatti compatibili con un abuso o una violenza Coinvolgimento della famiglia? L opportunità di coinvolgere

Dettagli

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO Pag. 1 / 4 comune di trieste piazza Unità d'italia 4 34121 Trieste www.comune.trieste.it partita iva 00210240321 AREA SERVIZI E POLITICHE SOCIALI SERVIZIO STRUTTURE E INTERVENTI PER DISABILITA`, CASA,

Dettagli

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014

Cristina Niutta. La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti. 7marzo 2014 Cristina Niutta La violenza nelle relazioni di intimità tra adulti 7marzo 2014 Ruolo dei CENTRI ANTIVIOLENZA e importanza delle RETI di enti e associazioni Ln. 154/2001 misure contro la violenza nelle

Dettagli

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI

Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI Centro clinico per la Valutazione, l Ascolto e il Trattamento dei Minori vittime di Abusi 1 V.A.T.M.A. CARTA DEI SERVIZI LA FINALITÀ Il Centro Clinico Polivalente V.A.T.M.A., è finanziato dal Dipartimento

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE

PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE PROPOSTA DI LEGGE NAZIONALE approvata dal Consiglio regionale ai sensi dell articolo 26 dello Statuto speciale nella seduta pomeridiana n. 279 dell 1 febbraio 2017 ----- ----- Consiglio regionale Friuli

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia - 1 - XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Art. 1 (Finalità e

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue

PROTOCOLLO D INTESA. MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca. AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue PROTOCOLLO D INTESA MIUR Ministero dell Istruzione Università e Ricerca AVIS Associazione Volontari Italiani del Sangue VISTA la Legge quadro sul Volontariato 11 agosto 1991, n.266 ed in particolare l

Dettagli

n del 25 ottobre 2006 concernente Approvazione della costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale concernente politiche regionali in

n del 25 ottobre 2006 concernente Approvazione della costituzione di un gruppo di lavoro interistituzionale concernente politiche regionali in LA GIUNTA REGIONALE - vista la legge 15 febbraio 1996, n. 66 Norme contro la violenza sessuale ; - vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi

Dettagli

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI Determinazione nr. 3298 Trieste 08/11/2012 Proposta nr. 1178 Del 07/11/2012 Oggetto: Progetto Imparare ad abitare : da Casa "scuola"

Dettagli

PROGETTO SOSTEGNO DONNA

PROGETTO SOSTEGNO DONNA Servizio Sanitario Regionale AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione ( D.P.C.M. 8 aprile 1993) DIREZIONE SANITARIA - Direttore Sanitario: dott.ssa Lucia

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Assessorato all Istruzione Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Istruzione PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle

Dettagli

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI

NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI NORME E INTERVENTI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA SESSUALE SU DONNE E MINORI Norme/docu menti approvati Parlamento Italiano Reato di atti persecutori (c.d. stalking) introdotto dalla legge n 38

Dettagli

SPECIFICHE TECNICHE PER LA GESTIONE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA AIUTODONNA AREA PISTOIESE

SPECIFICHE TECNICHE PER LA GESTIONE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA AIUTODONNA AREA PISTOIESE SOCIETA' DELLA SALUTE PISTOIESE Allegato B SPECIFICHE TECNICHE PER LA GESTIONE DEL CENTRO ANTIVIOLENZA AIUTODONNA AREA PISTOIESE Viale Matteotti, 35 51100 Pistoia C.F. 90048490479 Art. 1 Amministrazione

Dettagli

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere

Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere Accordo territoriale di genere per la promozione delle politiche concertate sulla cittadinanza di genere stipulato tra Provincia di Lucca e Consigliera di Parità della Provincia di Lucca Commissione Provinciale

Dettagli

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI

LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI LA COMPETENZA CIVILE DELLA PROCURA PRESSO IL TRIBUNALE PER I MINORENNI Antonella Fava Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PER I

Dettagli

Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate Protocollo d intesa tra Agenzia delle Entrate Direzione Provinciale di Trento e Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Istruzione, Università e Ricerca PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle Entrate

Dettagli

ACCORDO TRA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIUGLIA

ACCORDO TRA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL FRIULI VENEZIA GIUGLIA Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili

Dettagli

Rete del progetto Diade

Rete del progetto Diade La Rete Diade P Progetto realizzato nell'ambito dell'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione Lombardia per l'attivazione di servizi e iniziative finalizzate al contrasto e alla prevenzione

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2013

Obiettivi di accessibilità per l anno 2013 Azienda per i Servizi Sanitari n.1 Triestina Obiettivi di accessibilità per l anno 2013 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito con modificazioni

Dettagli

ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI

ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI ALLEGATO ALLA DETERMINA DIRIGENZIALE N DEL ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE IN CO-PROGETTAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO PRESENTE! EDUCAZIONE A SCUOLA IN FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PROVINCIALI L anno

Dettagli

Istituzioni e violenza

Istituzioni e violenza Istituzioni e violenza Lo stato dell arte in materia di legislazione internazionale, europea, nazionale sul tema della violenza alle donne 6 aprile 2011 Il tema della violenza contro le donne non ha trovato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana

PROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente

Dettagli

Riferimenti giuridici

Riferimenti giuridici SCHEDA PROCEDIBILITA REATI Riferimenti giuridici Riferimenti giuridici Procedibilità Obbligo di Obbligo di referto denuncia Violenza fisica Maltrattamenti in famiglia (Art: 572 c.p.) Si Si Violenza privata

Dettagli

Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. Il fenomeno del Child Abuse & Neglect nei suoi vari aspetti

Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. Il fenomeno del Child Abuse & Neglect nei suoi vari aspetti l Associazione Petra Onlus in collaborazione con il Tutore Pubblico dei Minori ed il Centro Interprovinciale Servizi Volontariato del FVG II corso di formazione Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci;

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci; ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ ALLA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN ATTUAZIONE

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

PROTOCOLLO QUADRO D INTESA

PROTOCOLLO QUADRO D INTESA PROTOCOLLO QUADRO D INTESA Per la definizione dei principi comportamentali per una buona collaborazione tra il Comune di Milano e l Associazione Casa di accoglienza delle Donne maltrattate Onlus; l Associazione

Dettagli

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO

IL DIRIGENTE DI SERVIZIO Pag. 1 / 4 comune di trieste piazza Unità d Italia 4 34121 Trieste www.comune.trieste.it partita iva 00210240321 AREA PROMOZIONE E PROTEZIONE SOCIALE SERVIZIO DOMICILIARIETA' REG. DET. DIR. N. 1944 / 2012

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. la REGIONE TOSCANA, la RETE TOSCANA DEI CENTRI PROVINCIALI DI ISTRUZIONE PER ADULTI (CPIA)

PROTOCOLLO D INTESA TRA. la REGIONE TOSCANA, la RETE TOSCANA DEI CENTRI PROVINCIALI DI ISTRUZIONE PER ADULTI (CPIA) PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI PER ADULTI CHE NON HANNO ASSOLTO O NON SONO IN GRADO DI DIMOSTRARE DI AVER ASSOLTO ALL OBBLIGO DI ISTRUZIONE, AI FINI DELLO SVOLGIMENTO DI TIROCINI

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 46/22 DEL

DELIBERAZIONE N. 46/22 DEL Oggetto: Contributi per l'organizzazione e il funzionamento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza. L.R. 7 agosto 2007, n. 8. Programmazione risorse regionali anno 2017. Euro 900.000. Programmazione

Dettagli

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza

Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza L.R. 21 marzo 2007, n. 12. Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza (B.U. 28 marzo 2007, n. 7) Art. 1. (Principi) 1. La Regione

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA RELAZIONE

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA RELAZIONE SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA Doc. CX n. 1 RELAZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE RECANTE NORME CONTRO LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, DELLA PORNOGRAFIA E DEL TURISMO SESSUALE

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA TRA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA PROTOCOLLO D'INTESA TRA Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con sede legale a Roma, via Ulpiano, 11-00184 Roma, qui di seguito denominato "Dipartimento", nella

Dettagli

Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica

Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica Protocollo Violenza e Maltrattamento in P.S. Collaborazione di Rete e Casistica Dott.ssa Patrizia Giuntini Responsabile UOS (UOC Medicina d urgenza e PS, Dir. Dott. P. Moscatelli) IRCCS A.O.U. San Martino

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ISTITUZIONALE DI RETE

PROTOCOLLO D INTESA ISTITUZIONALE DI RETE ALLEGATO alla Delibera G.C. n. 165 del 4/10/2016 PROTOCOLLO D INTESA ISTITUZIONALE DI RETE 2016-2019 TRA AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N. 1 PESARO E AMBITI TERRITORIALI SOCIALI N. 3 CAGLI N 4 URBINO N. 5

Dettagli

IL DIRETTORE DI SERVIZIO

IL DIRETTORE DI SERVIZIO Pag. 1 / 5 comune di trieste piazza Unità d'italia 4 34121 Trieste www.comune.trieste.it partita iva 00210240321 AREA EDUCAZIONE UNIVERSITA' RICERCA CULTURA E SPORT SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI E POLITICHE

Dettagli

DECRETO DELIBERATIVO DEL PRESIDENTE. d intesa con il DIRETTORE GENERALE

DECRETO DELIBERATIVO DEL PRESIDENTE. d intesa con il DIRETTORE GENERALE DECRETO DELIBERATIVO DEL PRESIDENTE d intesa con il DIRETTORE GENERALE N 92 del 20 Ottobre 2015 OGGETTO: PROTOCOLLO D'INTESA PER L'ISTITUZIONE DI UN SISTEMA TERRITORIALE ANTIVIOLENZA IN RETE (S.T.A.R.)

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome PUDDU GINA Indirizzo VIA RAFFAELO, N.5 ASSEMINI Telefono 070/94854222 Fax 070/94854219 E-mail ginapuddu@asl8cagliari.it

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Distretto 3. dott.ssa Angela Pianca

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Distretto 3. dott.ssa Angela Pianca SERVIZIO SANITARIO REGIONALE AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N 1 TRIESTINA TRIESTE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n. 519 del 27/08/2014 L anno duemilaquattordici, il giorno ventisette del mese di agosto IL

Dettagli

Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere.

Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59. Norme contro la violenza di genere. Regione Toscana LEGGE REGIONALE 16 NOVEMBRE 2007, N. 59 Norme contro la violenza di genere. Il Consiglio Regionale ha approvato Il Presidente della Giunta promulga la seguente legge: SOMMARIO Art. 1 -

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 1 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 1 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 1 del 3-1-2017 21 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 novembre 2016, n. 1878 D.G.R. N. 729/2015 Adozione del Piano operativo per la prevenzione e il contrasto

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere.

LEGGE REGIONALE N. 59 DEL REGIONE TOSCANA. Norme contro la violenza di genere. LEGGE REGIONALE N. 59 DEL 16-11-2007 REGIONE TOSCANA Norme contro la violenza di genere. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 39 del 26 novembre 2007 Il Consiglio Regionale ha approvato

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 100 13.8.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 33 DELIBERAZIONE 4 agosto 2008, n. 624 Legge regionale 41/2005. Protocollo d intesa fra Regione Toscana e Centro Nazionale per il Volontariato.

Dettagli

Alle Associazioni e Servizi di Assistenza alle vittime di reato in Italia

Alle Associazioni e Servizi di Assistenza alle vittime di reato in Italia Alle Associazioni e Servizi di Assistenza alle vittime di reato in Italia 11 Ministero della Giustizia intende dare piena attuazione nell7ordinamento nazionale alla normativa europea in tema di assistenza

Dettagli

Presso la sede del Consorzio C.I.S.S.A.B.O. via Mazzini 2/m Cossato, si conviene e si stipula quanto segue:

Presso la sede del Consorzio C.I.S.S.A.B.O. via Mazzini 2/m Cossato, si conviene e si stipula quanto segue: All. 1 alla delib. N. 53 del 24.09.2014 CONVENZIONE TRA CONSORZIO C.I.S.S.A.B.O.- CONSORZIO I.R.I.S., A.S.L. BI, ASSOCIAZIONE NON SEI SOLA. Uscire dal silenzio - Contro la violenza e Anteo Cooperativa

Dettagli

di seguito denominati Parti PREMESSO CHE

di seguito denominati Parti PREMESSO CHE Protocollo d intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne PROVINCIA DI ASTI PREFETTURA DI ASTI QUESTURA

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA L ARMA DEI CARABINIERI COMANDO PROVINCIALE, L A.R.N.A.S. CIVICO DI PALERMO, L AZIENDA SANITARIA LOCALE 6 DI PALERMO - DIREZIONE GENERALE, L ATENEO DI PALERMO C.O.T. CENTRO ORIENTAMENTO

Dettagli

LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI

LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI LA RELAZIONE TERAPEUTICA NEL TRATTAMENTO DELLE GRAVI DISFUNZIONI GENITORIALI RESISTERE AL MALTRATTAMENTO: IMPATTO DEL TRAUMA E PROTEZIONE DEL SE DELL OPERATORE TUTELA DEI MINORI: L INDAGINE SOCIALE E I

Dettagli

PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO AGGIORNATO ALLA SEDUTA DEL 29 NOVEMBRE 2012 INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO AGGIORNATO ALLA SEDUTA DEL 29 NOVEMBRE 2012 INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE PROPOSTA DI TESTO UNIFICATO AGGIORNATO ALLA SEDUTA DEL 29 NOVEMBRE 2012 INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Art. 1 Principi e finalità 1. La Regione del Veneto,

Dettagli

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1

Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa. Bozza di lavoro 1 Proposta di Patto Provinciale per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica e formativa 1 Bozza di lavoro 1 Considerati la Legge del 27 dicembre 2006 n. 296 articolo 1, comma 622, che prevede

Dettagli

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati

Tra PREMESSO CHE. - con Determinazione n. 151 del 25/11/2008 è stato individuato l Ordine degli Avvocati CONVENZIONE TRA REGIONE PIEMONTE E CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE IN MATERIA DI PATROCINIO LEGALE DELLE VITTIME DI VIOLENZA E

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Dipartimento di Salute Mentale. dott.

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Dipartimento di Salute Mentale. dott. AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N. 1 TRIESTINA TRIESTE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE n. 86 del 29/02/2016 L anno duemilasedici, il giorno ventinove del mese di febbraio

Dettagli

INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Legge regionale 23 aprile 2013, n. 5 (BUR n. 37/2013) INTERVENTI REGIONALI PER PREVENIRE E CONTRASTARE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE Art. 1 - Principi e finalità. 1. La Regione del Veneto, in coerenza con

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA ISTRUZIONE E FORMAZIONE. italiana

INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA ISTRUZIONE E FORMAZIONE. italiana F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome MARIA TERESA AGOSTINELLI Indirizzo Via Madonna degli Angeli n. 130 VELLETRI Telefono 9632573 Fax E-mail teresa.agostinelli@comune.velletri.rm

Dettagli

CONVENZIONE PREMESSO CHE

CONVENZIONE PREMESSO CHE REP. N. del Prot. N. CONVENZIONE TRA Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'educazione Giovanni Maria Bertin, nel contesto del presente atto denominato più semplicemente

Dettagli

Cos è un Centro Antiviolenza

Cos è un Centro Antiviolenza Cos è un Centro Antiviolenza Casa di accoglienza delle donne maltrattate di Milano In collaborazione con Rete lombarda dei Centri Antiviolenza e delle Case delle donne b) associazioni e organizzazioni

Dettagli

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7

ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE. MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE MALTRATTAMENTO TRASCURATEZZA E ABUSO (M.T.A.) ex ASL. 7 In linea con la normativa regionale (DGR n. 42-29997 del 02.05.2000) L ex ASL 7 ha costituito con delibera del 24.04.2002

Dettagli

Regione Campania Provincia di Napoli Comune di

Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Campania Provincia di Napoli Comune di Protocollo d'intesa Bonifica del SIN di Bagnoli-Coroglio

Dettagli

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 1.NUMERO AZIONE 20 2. TITOLO AZIONE Servizio di Accompagnamento Socio Educativo per minori 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell

Dettagli

Regione Toscana Consiglio regionale

Regione Toscana Consiglio regionale Regione Toscana Consiglio regionale Legge regionale 16 novembre 2007, n. 59 Bollettino Ufficiale n. 39, parte prima, del 26 novembre 2007. Art. 1 - Principi 1. La Regione Toscana riconosce che ogni tipo

Dettagli

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole

Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Progetto di prevenzione della violenza interpersonale nelle scuole Il progetto presente nel catalogo Obiettivo salute AUSL Bologna è realizzato con la consulenza scientifica de Il Faro con la collaborazione

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA

d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministero delle Comunicazioni d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA la legge 15

Dettagli

Protocollo d Intesa per la realizzazione di Azioni di contrasto alla Violenza di Genere

Protocollo d Intesa per la realizzazione di Azioni di contrasto alla Violenza di Genere Protocollo d Intesa per la realizzazione di Azioni di contrasto alla Violenza di Genere la Regione Campania, via S.Lucia, 81 Napoli l ANCI Campania, via M. Morgantini,3 Napoli l Ordine degli Psicologi

Dettagli

III COMMISSIONE PERMANENTE RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI

III COMMISSIONE PERMANENTE RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI III COMMISSIONE PERMANENTE RACCOLTA DEGLI EMENDAMENTI alla PROPOSTA DI LEGGE N. 154 approvata nella seduta del 23 febbraio 2012 Proponenti: Dal Mas, Novelli Subemendamento modificativo Art. 1 Al comma

Dettagli

TRA. L Unione Reno Galliera BO, rappresentata dalla Presidente Belinda Gottardi;

TRA. L Unione Reno Galliera BO, rappresentata dalla Presidente Belinda Gottardi; SCHEMA DI ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO LEGAL-MENTE IN ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI PREVISTI DALL ARTICOLO 3, LEGGE REGIONALE N. 3/2011 TRA La Regione Emilia Romagna,

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONALE 11 novembre 2008, n. 32 Interventi contro la violenza sulle donne ( B.U.R. 20 novembre 2008, n. 108 ) Art. 1 (Finalità) 1. La Regione riconosce che ogni forma o grado di violenza contro

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE

PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO DI PROMOZIONE SOCIALE: SEGRETARIATO SOCIALE AMBITO TERRITORIALE SOCIALE Comuni di Colbordolo - Gabicce Mare Gradara Mombaroccio - Monteciccardo Montelabbate Pesaro - Sant Angelo in Lizzola - Tavullia PROTOCOLLO D INTESA per l attivazione dell UFFICIO

Dettagli

1) Dati generali. Se sì, da che anno è attivo (formalmente o informalmente)? 1997 Come è strutturato?

1) Dati generali. Se sì, da che anno è attivo (formalmente o informalmente)? 1997 Come è strutturato? Servizi per il tabagismo in FVG. ASS n 1 Triestina 1) Dati generali Il DDD ha un servizio dedicato alla, prevenzione e cura, solo prevenzione prevenzione e cura del tabagismo (barrare)? NO Se sì, da che

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL)

ACCORDO QUADRO PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA RELATIVE AL PROGETTO GLI STRUMENTI DELLA LEGALITA DEI CENTRI DI PROMOZIONE DELLA LEGALITA (CPL) Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio V A.T. Como - Settore regionale Ordinamenti e Politiche per gli Studenti Via Pola, 11 20124

Dettagli

I numeri della VIOLENZA DI GENERE

I numeri della VIOLENZA DI GENERE Provincia autonoma di Trento I numeri della VIOLENZA DI GENERE 25 novembre 2014 Giornata internazionale per l eliminazione della violenza contro le donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO ANTIVIOLENZA DI GENERE E ANTISTALKING SAVE

CARTA DEI SERVIZI CENTRO ANTIVIOLENZA DI GENERE E ANTISTALKING SAVE Società Cooperativa a Mutualità Prevalente PROMOZIONE SOCIALE E SOLIDARIETA onlus CARTA DEI SERVIZI CENTRO ANTIVIOLENZA DI GENERE E ANTISTALKING SAVE Cosa è il centro antiviolenza di genere e antistalking

Dettagli

Anno di realizzazione. Finanziamento regionale

Anno di realizzazione. Finanziamento regionale Centro antiviolenza di Padova sito a PD Via Tripoli, 3 PO2013R01 Azienda Ulss n. 16 di Padova Costo complessivo 46.700,00 25.000,00 Il centro antiviolenza di Padova è attivo dal 1990 e svolge attività

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Provincia autonoma di Trento 25 novembre 2012 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Osservatorio provinciale sulla violenza di genere DENUNCE relative a episodi di violenza di genere in

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO La Regione Umbria, l Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA L AGENZIA DELLE ENTRATE

PROTOCOLLO D INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA L AGENZIA DELLE ENTRATE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA (di seguito denominato MIUR ) E L AGENZIA DELLE ENTRATE (di seguito denominata AGENZIA) Educazione alla legalità e

Dettagli

IL PROGETTO AURORA NELLA RETE DEI SERVIZI: UNA RISPOSTA POSSIBILE AL MALTRATTAMENTO IN FAMIGLIA

IL PROGETTO AURORA NELLA RETE DEI SERVIZI: UNA RISPOSTA POSSIBILE AL MALTRATTAMENTO IN FAMIGLIA SETTE ANNI DI ATTIVITA DEL SERVIZIO NEL SEMINARIO DI STUDI IL PROGETTO AURORA NELLA RETE DEI SERVIZI: UNA RISPOSTA POSSIBILE AL MALTRATTAMENTO IN FAMIGLIA 1 IL PROGETTO AURORA Il Progetto Aurora finanziato

Dettagli

1. La casa rifugio per donne vittime di violenza deve avere le seguenti caratteristiche:

1. La casa rifugio per donne vittime di violenza deve avere le seguenti caratteristiche: Reg. 18-1-2007 n. 4 Legge regionale 10 luglio 2006, n. 19 - "Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia". Pubblicato nel B.U.

Dettagli

A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue:

A tal fine tra i Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Torre Boldone e l ASL di Bergamo si conviene e si pattuisce quanto segue: PROTOCOLLO OPERATIVO PER LE MODALITA DI EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE E PER LA GESTIONE DELLE FUNZIONI DI TUTELA MINORI TRA IL COMUNE DI BERGAMO, I COMUNI ASSOCIATI E L ASL DI BERGAMO Premesso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che

PROTOCOLLO D INTESA. Premesso che Avvio di un tavolo di intesa sulle politiche di genere per l individuazione di strumenti e metodologie concertate per l accoglienza e il sostegno a donne vittime di violenze ed abusi. PROTOCOLLO D INTESA

Dettagli

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA

Dettagli

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI

MATERIALI DI LAVORO PER COMUNITÀ - SEZIONE MINORI L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI Servizio sociale dei Comuni dell Ambito Distrettuale 1.1 Duino Aurisina MATERIALI DI LAVORO PER L AGGIORNAMENTO DEL PROFILO DI COMUNITÀ - SEZIONE MINORI A CURA DELL OSSERVATORIO PROVINCIALE SULLE POLITICHE

Dettagli

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati:

Protocollo d intesa. Premessa. Richiamati: PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio

Dettagli

Avviso. SIA - Sostegno all Inclusione Attiva

Avviso. SIA - Sostegno all Inclusione Attiva Avviso SIA - Sostegno all Inclusione Attiva Sussidio in sostegno alle famiglie per superare la condizione di povertà (Legge n. 208/2015 Art. 1, comma 387) Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,

Dettagli

a cura dell Ufficio LGBTQI del Comune di Bari Strategia Nazionale LGBT

a cura dell Ufficio LGBTQI del Comune di Bari Strategia Nazionale LGBT a cura dell Ufficio LGBTQI del Comune di Bari Strategia Nazionale LGBT 2013-2015 Il 31 marzo del 2010 il Comitato dei Ministri del Consiglio d Europa ha approvato la Raccomandazione CM/Rec(2010)5, diretta

Dettagli

E.V.A. Società Cooperativa Sociale ONLUS Sede legale: via Jan Palach, Central Park,10 sc. B S. Maria C.V. C.F P.

E.V.A. Società Cooperativa Sociale ONLUS Sede legale: via Jan Palach, Central Park,10 sc. B S. Maria C.V. C.F P. c L Sensibilizzazione/ Formazione Operatori territoriali PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE PER OPERATORI TERRITORIALI SULLA VIOLENZA DI GENERE. STRUMENTI DI RICONOSCIMENTO E METODOLOGIE DI INTERVENTO

Dettagli

L.R. n. 17/2000, art. 3 B.U.R. 12/12/2001, n. 50. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 novembre 2001, n. 0454/Pres.

L.R. n. 17/2000, art. 3 B.U.R. 12/12/2001, n. 50. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 novembre 2001, n. 0454/Pres. L.R. n. 17/2000, art. 3 B.U.R. 12/12/2001, n. 50 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 28 novembre 2001, n. 0454/Pres. Regolamento per la concessione dei contributi per la «Realizzazione di progetti antiviolenza

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE SOCIALI DI TUTELA, LEGALITA', PRATICA SPORTIVA E SICUREZZA URBANA. PROGETTI INTEGRATI STRATEGICI

Dettagli

SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA )

SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA ) Area penale esterna SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA UFFICIO DI SERVIZIO SOCIALE PER I MINORENNI ( USSM ) CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA ( CPA ) COMUNITA ISTITUTO PENALE PER I MINORENNI ( IPM ) D.P.R. 448\88

Dettagli

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI

AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E I SERVIZI PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UNO SPORTELLO INTEGRATO DI SERVIZI A SUPPORTO DELL OCCUPAZIONE DA AFFIDARE ALL AGENZIA SOCIALE PER IL LAVORO, LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ED I SERVIZI DELLA PROVINCIA

Dettagli

Strategia di contrasto alla tratta e al grave sfruttamento in Friuli Venezia Giulia

Strategia di contrasto alla tratta e al grave sfruttamento in Friuli Venezia Giulia Strategia di contrasto alla tratta e al grave sfruttamento in La tratta è un fenomeno importante che investe non solo l'europa e l'italia, ma il mondo, con notevoli dimensioni e complessità, che richiama

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 93

CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA. Proposta di legge regionale. n. 93 Allegato all oggetto n. Adunanza del Consiglio regionale in data CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D AOSTA XIII LEGISLATURA Proposta di legge regionale n. 93 Disposizioni per il sostegno dei genitori separati

Dettagli