REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE

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1 Comune di MONTEMURLO (PO) REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CONNESSO ALLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE Potenza = kw Relazione tecnica Impianto:Scuole Blu Committente:Comune di Montemurlo (PO) Località:Via Grazia Deledda, 3 - MONTEMURLO (PO) MONTEMURLO, 18/11/2013 Il Tecnico Copyright ACCA software S.p.A. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 1

2 DATI GENERALI Ubicazione impianto Identificativo dell impianto Scuole Blu Indirizzo Via Grazia Deledda, 3 CAP - Comune MONTEMURLO (PO) Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 2

3 PREMESSA Valenza dell'iniziativa Con la realizzazione dell impianto, denominato Scuole Blu, si intende conseguire un significativo risparmio energetico per la struttura servita, mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile rappresentata dal Sole. Il ricorso a tale tecnologia nasce dall esigenza di coniugare: - la compatibilità con esigenze architettoniche e di tutela ambientale; - nessun inquinamento acustico; - un risparmio di combustibile fossile; - una produzione di energia elettrica senza emissioni di sostanze inquinanti. Attenzione per l'ambiente Ad oggi, la produzione di energia elettrica è per la quasi totalità proveniente da impianti termoelettrici che utilizzano combustibili sostanzialmente di origine fossile. Quindi, considerando l'energia stimata come produzione del primo anno, kwh, e la perdita di efficienza annuale, 0.90 %, le considerazioni successive valgono per il tempo di vita dell'impianto pari a 20 anni. Risparmio sul combustibile Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è il fattore di conversione dell energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh]. Questo coefficiente individua le T.E.P. (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) necessarie per la realizzazione di 1 MWh di energia, ovvero le TEP risparmiate con l adozione di tecnologie fotovoltaiche per la produzione di energia elettrica. Risparmio di combustibile in Risparmio di combustibile TEP Fattore di conversione dell energia elettrica in energia primaria [TEP/MWh] TEP risparmiate in un anno 1.82 TEP risparmiate in 20 anni Fonte dati: Delibera EEN 3/08, art. 2 Emissioni evitate in atmosfera Inoltre, l impianto fotovoltaico consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle sostanze che hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all effetto serra. Emissioni evitate in atmosfera Emissioni evitate in atmosfera di CO 2 SO 2 NO X Polveri Emissioni specifiche in atmosfera [g/kwh] Emissioni evitate in un anno [kg] Emissioni evitate in 20 anni [kg] Fonte dati: Rapporto ambientale ENEL 2011 Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 3

4 Normativa di riferimento Gli impianti devono essere realizzati a regola d arte, come prescritto dalle normative vigenti, ed in particolare dal D.M. 22 gennaio 2008, n. 37. Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono essere in accordo con le norme di legge e di regolamento vigenti ed in particolare essere conformi: - alle prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei VVFF; - alle prescrizioni e indicazioni della Società Distributrice di energia elettrica; - alle prescrizioni del gestore della rete; - alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano). Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 4

5 SITO DI INSTALLAZIONE Il dimensionamento energetico dell'impianto fotovoltaico connesso alla rete del distributore è stato effettuato tenendo conto, oltre che della disponibilità economica, di: - disponibilità di spazi sui quali installare l'impianto fotovoltaico; - disponibilità della fonte solare; - fattori morfologici e ambientali (ombreggiamento e albedo). Disponibilità di spazi sui quali installare l'impianto fotovoltaico La descrizione del sito in cui verrà installato l impianto fotovoltaico è la seguente: Edificio Scolastico Disponibilità della fonte solare Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale La disponibilità della fonte solare per il sito di installazione è verificata utilizzando i dati UNI Località di riferimento: PRATO (PO)/PISTOIA (PT) relativi a valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale. Per la località sede dell intervento, ovvero il comune di MONTEMURLO (PO) avente latitudine N, longitudine E e altitudine di 73 m.s.l.m.m., i valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale stimati sono pari a: Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI Località di riferimento: PRATO (PO)/PISTOIA (PT) Fig. 2: Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²]- Fonte dati: UNI Località di riferimento: PRATO (PO)/PISTOIA (PT) Quindi, i valori della irradiazione solare annua sul piano orizzontale sono pari a MJ/m² (Fonte dati: UNI Località di riferimento: PRATO (PO)/PISTOIA (PT)). Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 5

6 Non essendoci la disponibilità, per la località sede dell impianto, di valori diretti si sono stimati gli stessi mediante la procedura della UNI 10349, ovvero, mediante media ponderata rispetto alla latitudine dei valori di irradiazione relativi a due località di riferimento scelte secondo i criteri della vicinanza e dell appartenenza allo stesso versante geografico. La località di riferimento N. 1 è PRATO avente latitudine N, longitudine E e altitudine di 61 m.s.l.m.m.. Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI La località di riferimento N. 2 è PISTOIA avente latitudine N, longitudine E e altitudine di 67 m.s.l.m.m.. Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [MJ/m²] Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Fonte dati: UNI Fattori morfologici e ambientali Ombreggiamento Gli effetti di schermatura da parte di volumi all orizzonte, dovuti ad elementi naturali (rilievi, alberi) o artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di ritorno dell investimento. Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, è pari a Di seguito il diagramma solare per il comune di MONTEMURLO: DIAGRAMMA SOLARE MONTEMURLO (PO) - Lat N - Long E - Alt. 73 m Coeff. di ombreggiamento (da diagramma) 1.00 NORD 77 EST SUD OVEST NORD NORD EST SUD OVEST NORD Fig. 3: Diagramma solare Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 6

7 Albedo Per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui è inserito l impianto, si sono stimati i valori medi mensili di albedo, considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477: Valori di albedo medio mensile Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic L albedo medio annuo è pari a Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 7

8 PROCEDURE DI CALCOLO Criterio generale di progetto Il principio progettuale normalmente utilizzato per un impianto fotovoltaico è quello di massimizzare la captazione della radiazione solare annua disponibile. Nella generalità dei casi, il generatore fotovoltaico deve essere esposto alla luce solare in modo ottimale, scegliendo prioritariamente l orientamento a Sud e evitando fenomeni di ombreggiamento. In funzione degli eventuali vincoli architettonici della struttura che ospita il generatore stesso, sono comunque adottati orientamenti diversi e sono ammessi fenomeni di ombreggiamento, purché adeguatamente valutati. Perdite d energia dovute a tali fenomeni incidono sul costo del kwh prodotto e sul tempo di ritorno dell investimento. Dal punto di vista dell inserimento architettonico, nel caso di applicazioni su coperture a falda, la scelta dell orientazione e dell inclinazione va effettuata tenendo conto che è generalmente opportuno mantenere il piano dei moduli parallelo o addirittura complanare a quello della falda stessa. Ciò in modo da non alterare la sagoma dell edificio e non aumentare l azione del vento sui moduli stessi. In questo caso, è utile favorire la circolazione d aria fra la parte posteriore dei moduli e la superficie dell edificio, al fine di limitare le perdite per temperatura. Criterio di stima dell energia prodotta L energia generata dipende: - dal sito di installazione (latitudine, radiazione solare disponibile, temperatura, riflettanza della superficie antistante i moduli); - dall esposizione dei moduli: angolo di inclinazione (Tilt) e angolo di orientazione (Azimut); - da eventuali ombreggiamenti o insudiciamenti del generatore fotovoltaico; - dalle caratteristiche dei moduli: potenza nominale, coefficiente di temperatura, perdite per disaccoppiamento o mismatch; - dalle caratteristiche del BOS (Balance Of System). Il valore del BOS può essere stimato direttamente oppure come complemento all unità del totale delle perdite, calcolate mediante la seguente formula: Totale perdite [%] = [1 (1 a b) x (1 c - d) x (1 e) x (1 f)] + g per i seguenti valori: a Perdite per riflessione. b Perdite per ombreggiamento. c Perdite per mismatching. d Perdite per effetto della temperatura. e Perdite nei circuiti in continua. f Perdite negli inverter. g Perdite nei circuiti in alternata. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 8

9 Criterio di verifica elettrica In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (70 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Tensione nel punto di massima potenza, Vm, a 70 C maggiore o uguale alla Tensione MPPT minima (Vmppt min). Tensione nel punto di massima potenza, Vm, a -10 C minore o uguale alla Tensione MPPT massima (Vmppt max). I valori di MPPT rappresentano i valori minimo e massimo della finestra di tensione utile per la ricerca del punto di funzionamento alla massima potenza. TENSIONE MASSIMA Tensione di circuito aperto, Voc, a -10 C minore o uguale alla tensione massima di ingresso dell inverter. TENSIONE MASSIMA MODULO Tensione di circuito aperto, Voc, a -10 C minore o uguale alla tensione massima di sistema del modulo. CORRENTE MASSIMA Corrente massima (corto circuito) generata, Isc, minore o uguale alla corrente massima di ingresso dell inverter. DIMENSIONAMENTO Dimensionamento compreso tra il 70 % e 120 %. Per dimensionamento si intende il rapporto percentuale tra la potenza nominale dell inverter e la potenza del generatore fotovoltaico ad esso collegato (nel caso di sottoimpianti MPPT, il dimensionamento è verificato per il sottoimpianto MPPT nel suo insieme). Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 9

10 DIMENSIONAMENTO DELL IMPIANTO Impianto Scuole Blu L impianto, denominato Scuole Blu (codice POD IT001E ), è di tipo grid-connected, la tipologia di allaccio è: trifase in bassa tensione. Ha una potenza totale pari a kw e una produzione di energia annua pari a kwh (equivalente a kwh/kw), derivante da 40 moduli che occupano una superficie di m², ed è composto da 2 generatori. Scheda tecnica dell'impianto Dati generali Indirizzo Via Grazia Deledda, 3 CAP Comune (Provincia) MONTEMURLO (PO) Latitudine N Longitudine E Altitudine 73 m Irradiazione solare annua sul piano orizzontale MJ/m² Coefficiente di ombreggiamento 1.00 Dati tecnici Superficie totale moduli m² Numero totale moduli 40 Numero totale inverter 1 Energia totale annua kwh Potenza totale kw Potenza fase L kw Potenza fase L kw Potenza fase L kw Energia per kw kwh/kw BOS % Energia prodotta L'energia totale annua prodotta dall'impianto è kwh. Nel grafico si riporta l'energia prodotta mensilmente: Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 10

11 Fig. 4: Energia mensile prodotta dall'impianto Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 11

12 Sottoimpianto MPPT Generatore con MPPT Il sottoimpianto MPPT denominato Generatore con MPPT, ha una potenza pari a kw e una produzione di energia annua pari a kwh, derivante da 2 generatori, con un numero totale di moduli pari a 40 e una superficie totale dei moduli di m². Il sottoimpianto MPPT ha una connessione trifase. Scheda tecnica Dati generali Potenza totale kw Energia totale annua kwh Numero totale moduli 40 Superficie totale moduli m² Inverter Marca Modello SMA - Sunny Tripower 10000TL Numero di MPPT 2 Dimensionamento inverter (compreso tra 70 % e 120 %) % (VERIFICATO) Tipo fase Trifase Generatore MPPT MPPT1 Il generatore denominato MPPT1 ha una potenza pari a kw e una produzione di energia annua pari a kwh, derivante da 18 moduli con una superficie totale dei moduli di m². Dati generali Posizionamento dei moduli Struttura di sostegno Complanare alle superfici Fissa Inclinazione dei moduli (Tilt) 10 Orientazione dei moduli (Azimut) 15 Irradiazione solare annua sul piano dei moduli kwh/m² Numero superfici disponibili 1 Estensione totale disponibile m² Estensione totale utilizzata m² Potenza totale Energia totale annua kw kwh Modulo Marca Modello CENTROSOLAR - S 240P60 Professional Numero totale moduli 18 Superficie totale moduli m² Configurazione inverter MPPT Numero di moduli Stringhe per modulo x 18 Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 12

13 Verifiche elettriche MPPT 1 In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (70 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Vm a 70 C ( V) maggiore di Vmppt min. ( V) Vm a -10 C ( V) minore di Vmppt max. ( V) VERIFICATO VERIFICATO TENSIONE MASSIMA Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. dell ingresso MPPT ( V) VERIFICATO TENSIONE MASSIMA MODULO Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. di sistema del modulo ( V) VERIFICATO CORRENTE MASSIMA Corrente max. generata (8.70 A) inferiore alla corrente max. dell ingresso MPPT (22.00 A) VERIFICATO Generatore MPPT MPPT2 Il generatore denominato MPPT2 ha una potenza pari a kw e una produzione di energia annua pari a kwh, derivante da 22 moduli con una superficie totale dei moduli di m². Dati generali Posizionamento dei moduli Struttura di sostegno Complanare alle superfici Fissa Inclinazione dei moduli (Tilt) 10 Orientazione dei moduli (Azimut) -75 Irradiazione solare annua sul piano dei moduli kwh/m² Numero superfici disponibili 1 Estensione totale disponibile m² Estensione totale utilizzata m² Potenza totale Energia totale annua kw kwh Modulo Marca Modello CENTROSOLAR - S 240P60 Professional Numero totale moduli 22 Superficie totale moduli m² Configurazione inverter MPPT Numero di moduli Stringhe per modulo x 22 Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 13

14 Verifiche elettriche MPPT 2 In corrispondenza dei valori minimi della temperatura di lavoro dei moduli (-10 C) e dei valori massimi di lavoro degli stessi (70 C) sono verificate le seguenti disuguaglianze: TENSIONI MPPT Vm a 70 C ( V) maggiore di Vmppt min. ( V) Vm a -10 C ( V) minore di Vmppt max. ( V) VERIFICATO VERIFICATO TENSIONE MASSIMA Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. dell ingresso MPPT ( V) VERIFICATO TENSIONE MASSIMA MODULO Voc a -10 C ( V) inferiore alla tensione max. di sistema del modulo ( V) VERIFICATO CORRENTE MASSIMA Corrente max. generata (8.70 A) inferiore alla corrente max. dell ingresso MPPT (11.00 A) VERIFICATO Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 14

15 Schema elettrico Schema unifilare Vedasi TAV. 02 Riepilogo potenze per fase Generatore / sottoimpianto L1 L2 L3 Generatore con MPPT kw kw kw Totale kw kw kw La differenza fra la potenza installata sulla fase con più generazione e quella con meno generazione risulta pari a: kw. SICUREZZA VVF Il presente punto della relazione contiene l indicazione di elementi che permettono di individuare i pericoli presenti nell attività. Si precisa che gli impianti FV devono essere progettati, realizzati e mantenuti a regola d arte. Si intendono realizzati a regola d arte gli impianti elettrici eseguiti secondo le norme CEI. Gli impianti fotovoltaici non rientrano fra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. n. 151 del l agosto 2011 "Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 49 comma 4-quater, decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122". In via generale I' installazione di un impianto fotovoltaico (FV), in funzione delle caratteristiche elettriche/costruttive e/o delle relative modalità di posa in opera, può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio. L'aggravio potrebbe concretizzarsi, per il fabbricato servito, in termini di: interferenza con il sistema di ventilazione dei prodotti della combustione (ostruzione parziale o totale di traslucidi, impedimenti apertura evacuatori); ostacolo alle operazioni di raffreddamento/estinzione di tetti combustibili; rischio di propagazione delle fiamme all'esterno o verso I' interno del fabbricato (presenza di condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti - modifica della velocità di propagazione di un incendio in un fabbricato mono compartimento). L'installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un'attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi richiede gli adempimenti previsti dal comma 6 dell'art.4 del D.P.R. n.151 del 1 agosto Inoltre, sarà valutato l'eventuale pericolo di elettrocuzione cui può essere esposto l'operatore V.V.F. per la presenza di elementi circuitali in tensione. Si evidenzia che ai sensi del D.Lgs 81/2008 sarà garantita I' accessibilità all'impianto per effettuare le relative operazioni di manutenzione e controllo e saranno garantire vie di esodo contrapposte per agevolare una Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 15

16 facile via di fuga in caso di emergenza. Al termine dei lavori, contestualmente alla messa in servizio dell'impianto verrà emessa SCIA VVF accompagnata dalla Asseverazione e dagli allegati previsti dalla normativa, tra cui i modelli Dich Prod, relativi alla reazione al fuoco di Copertura e Moduli Fotovoltaici e la Dichiarazione di Conformità ai sensi del DM 37/08 e con riferimento alle indicazioni del progetto e del parere di conformità. A.2.1 AUTAZIONE QUALITATIVA DEL RISCHIO OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INCENDIO La valutazione dei rischi di incendio è svolta in modo da definire i provvedimenti effettivamente necessari per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori e delle altre persone presenti nel luogo di lavoro, nonché degli operatori VVF impegnati nella gestione della emergenza. Questi provvedimenti comprendono: - la prevenzione dei rischi; - l'informazione dei lavoratori e delle altre persone presenti; - la formazione dei lavoratori; - le misure tecnico-organizzative destinate a porre in atto i provvedimenti necessari. La prevenzione dei rischi costituisce uno degli obiettivi primari della valutazione dei rischi. Nei casi in cui non è possibile eliminare i rischi, essi sono diminuiti nel limite del possibile e sono tenuti sotto controllo i rischi residui. CRITERI PER PROCEDERE ALLA VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INCENDIO La valutazione dei rischi di incendio si articola nelle seguenti fasi: a) individuazione di ogni pericolo di incendio (paragrafo A.2.3.3); b) eliminazione o riduzione dei pericoli di incendio, valutazione del rischio residuo di incendio e individuazione di eventuali ulteriori provvedimenti e misure necessarie ad eliminare o ridurre i rischi residui di incendio (paragrafo A.2.3.4). IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO L'installazione dell'impianto Fotovoltaico dovrà essere eseguita in modo da evitare la propagazione di un incendio dal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato. Tale condizione si ritiene rispettata qualora I'impianto fotovoltaico, incorporato in un opera di costruzione, venga installato su strutture ed elementi di copertura e/o di facciata incombustibili (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005). Nel caso in oggetto deve essere interposto tra i moduli e la copertura un layer incombustibile ed almeno EI 30. In generale come estrapolato dalla Guida Ministeriale sopramenzionata, l impianto FV nelle attività in oggetto: Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 16

17 - non costituirà causa primaria di incendio o di esplosione; - non fornirà alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi; - è previsto un dispositivo di sezionamento sotto carico, azionabile da comando remoto, ubicato in posizione segnalata ed accessibile, in modo da mettere in sicurezza ogni parte dell impianto elettrico all interno del compartimento antincendio, anche nei confronti del generatore fotovoltaico; - in caso di presenza di gas, vapori, nebbie infiammabili o polveri combustibili, o in caso di fabbricazione, manipolazione o deposito di materiali esplosivi, al fine di evitare i pericoli determinati dall innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive, è necessario installare la parte di impianto in c.c, compreso l inverter, all esterno delle zone classificate ai sensi del D. Lgs. 81/2008 allegato XLIX; - i componenti degli impianti FV non saranno installati in luoghi sicuri, ne saranno di intralcio alle vie di esodo; - l area in cui è ubicato il generatore ed i suoi accessori, sarà segnalata con apposita cartellonistica conforme al D. Lgs. 81/2008. La predetta cartellonistica dovrà riportare la seguente dicitura: ATTENZIONE: Impianto Fotovoltaico in tensione durante le ore diurne (1000 Volt). La predetta segnaletica sarà installata in ogni tratto di conduttura in maniera visibile ed in grado di assicurare che ogni tratta sia completamente identificata ed individuata con particolare attenzione alle vie di accesso alla copertura ed ogni dieci metri per tratat di conduttura. La cartellonistica dovrà essere perfettamente visibile dai piazzali e dalla resede antistante, laterale e tergale dell'immobile oggetto di installazione di impianto Fotovoltaico. L'ubicazione dei pannelli e delle condutture elettriche consentirà il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti nonché terrà conto dell esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernari, camini, ecc). In ogni caso i pannelli, le condutture ed ogni altro dispositivo non disteranno distare meno di 1 metro dai predetti dispositivi e da ogni altro tipo di elemento di veicolazione del fumo e del calore (lucernario, camini, finestre, infissi apribili trasparenti ecc.). lnoltre, in presenza di elementi verticali di compartimentazione antincendio, posti all'interno dell'attività sottostante al piano di appoggio dell'impianto fotovoltaico, lo stesso dovrà distare almeno 1 m dalla proiezione di tali elementi sulla copertura, ovviamente con specifico riferimento a Quadri Elettrici, Inverter e Moduli Fotovoltaici. Le relative connessioni via cavo infatti risultano non propaganti la fiamma ed inserite entro canaline elettriche metalliche incombustibili e dotate di coperchio. ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO, ANALISI DEL RISCHIO E COMPENSAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO (strategia antincendio) Nessun componente elettrico transiterà all interno dei compartimenti antincendio dell attività esistente, inoltre l ubicazione dei pannelli e delle condutture elettriche consentirà il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore presenti nonché terrà conto dell esistenza di possibili vie di Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 17

18 veicolazione di incendi (lucernari, camini, ecc). Tale considerazione si attuerà attraverso una idonea distribuzione di tali componentistiche in modo da determinare una distanza utile di almeno un metro (1 m.) dai predetti dispositivi. La distribuzione e la alimentazione elettrica avverrà con cavi non propaganti l incendio tipo FG7R ed FG21M. In prossimità del locale inverter verrà installato un pulsante di emergenza per la disattivazione automatica dell alimentazione elettrica dei dispositivi di Bassa Tensione e lato CC. In realtà la guida prevede tale tipo di interruzione per i componenti elettrici interni al compartimento antincendio. Nell impianto in oggetto invece nessun componente elettrico destinato all impianto Fotovoltaico attraverserà qualsivoglia compartimento, essendo l impianto stesso, in tutti i suoi componenti, esterno ai compartimenti ed alle vie di esodo dell attività in oggetto. Tuttavia si ritiene, a favore della sicurezza, doverosa l installazione di suddetto pulsante di emergenza, in quanto esso è in grado di mettere fuori servizio, con una sola manovra, tutto il sistema di produzione dell'energia. ATTREZZATURE MOBILI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici le condizioni non sono mutate con rispetto a quanto presente ed approvato presso il Comando. IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI Normativa di riferimento UNI UNI EN installazione UNI EN UNI EN UNI EN Reti di idranti Progettazione, installazione ed esercizio. - Installazioni fisse antincendio Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, e manutenzione. - Idranti antincendio sottosuolo. - Idranti antincendio a colonna soprassuolo. - Idranti a muro con tubazioni flessibili. Per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici le condizioni non sono mutate con rispetto a quanto presente ed approvato presso il Comando. L'installazione dell'impianto Fotovoltaico non influirà sul corretto funzionamento di quanto pre-esistente. IMPIANTI DI RIVELAZIONE E DI ALLARME Per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici le condizioni non sono mutate con rispetto a quanto presente ed approvato presso il Comando. L'installazione dell'impianto Fotovoltaico non influirà sul corretto funzionamento di quanto pre-esistente. COMPARTIMENTAZIONI Per quanto non espressamente rilevabile dagli elaborati grafici le condizioni non sono mutate con rispetto a quanto presente ed approvato presso il Comando. Il presente intervento non andrà ad influire sulle compartimentazioni esistenti, visto che l'impianto oltre a Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 18

19 rispettare integralmente le linee guida per la installazione degli impianti F.V. In attività soggette alla prevenzione incendi, sarà completamente collocato all'esterno e pertanto non interferirà con le compartimentazioni esistenti. La non interferenza discende inoltre dal rispetto della distanza di sicurezza di 1 metro, dei moduli, degli inverter e dei Quadri Elettrici, dalle proiezioni in copertura dei compartimenti antincendio dell'attività. PIANIFICAZIONE PER LA SICUREZZA ANTINCENDIO All attività si applica il D.Lgs. 81/08, il DM e successive modificazioni. E stato organizzato il servizio di sicurezza antincendio alla luce di quanto previsto dal DLgs 81/08 e dal DM L adozione delle misure indicate ai successivi punti a, b, c, d costituisce un efficace strumento per: - ridurre la probabilità che possa insorgere un incendio; - limitarne le conseguenze; - consentire l evacuazione dal luogo di lavoro in condizioni di sicurezza; - garantire l intervento dei soccorritori. L organizzazione e la gestione della sicurezza antincendio sarà perseguita attraverso: a) attuazione delle misure di prevenzione di sicurezza antincendio; b) controllo delle misure di sicurezza antincendio; c) definizione delle procedure di emergenza e di evacuazione; d) informazione e formazione del personale; e) compilazione del registro dei controlli. In relazione al punto a) le misure consistono in: - limitazione/assenza di sorgenti di ignizione; In relazione al punto b) saranno attuate le seguenti misure: - predisposizione di un piano di prevenzione da incendio; - verifiche sull efficienza degli impianti tecnologici; - verifica della accessibilità delle uscite di sicurezza; - controllo e manutenzione degli impianti elettrici (con particolare riferimento all'impianto Fotovoltaico); - controllo e manutenzione dei presidi antincendio; - esercitazioni antincendio (prove di evacuazione, addestramento e allenamento all uso dei mezzi di soccorso di allarme e chiamata di soccorso almeno due volte all anno). In relazione al punto c) saranno attuate le seguenti misure: - predisposizione di un piano di prevenzione da incendio; - predisposizione di un piano di azione in caso d incendio; designazione degli addetti alla prevenzione incendi, alla lotta antincendio ed alla gestione delle emergenze. In relazione al punto d) si provvederà a: Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 19

20 - installazione di cartelli di segnalazione; - predisposizione di un piano di prevenzione da incendio; - predisposizione di un piano d azione in caso d incendio; - istruzione, formazione del personale e degli ospiti; - esercitazioni antincendio. In relazione al punto e) sarà predisposto un registro in cui saranno annotati: - controlli ai fini della sicurezza antincendio - anomalie e difetti - riparazioni e sostituzioni - data, firma e dati essenziali dell esecutore dell intervento. Adeguamento alle disposizioni del DM In considerazione del fatto che l attività è attualmente in esercizio, sono già state attuate puntualmente le richieste normative previste dal DM in materia di lotta antincendio e gestione delle emergenze. In particolare si segnalano: 1- La redazione del Documento di Valutazione Rischi; 2- La redazione del Piano di Emergenza; 3- L incarico e la formazione dei lavoratori incaricato per la prevenzione incendi, la lotta antincendio e la gestione dell emergenza. Tali lavoratori costituiscono la squadra antincendio di stabilimento; 4- Informazione e formazione dei lavoratori in genere; 5- Esercitazioni periodiche; 6- Manutenzione delle attrezzature, verifica del rispetto delle disposizioni di sicurezza, verifica dell efficienza delle protezioni attive e passive (porte e strutture resistenti al fuoco agibilità delle uscite di emergenza efficienza dell illuminazione di sicurezza); 7- Tenuta dei registri relativi al controllo, alla manutenzione, alla formazione ed all informazione. GESTIONE DELLA SICUREZZA Il titolare dell attività, o persona da lui designata, provvederà affinché nel corso dell esercizio dei locali non vengano alterate le condizioni di sicurezza, ed in particolare: - i sistemi di vie di uscita saranno tenuti costantemente sgombri da qualsiasi materiale che possa ostacolare l esodo delle persone e costituire pericolo di propagazione di un incendio; - prima dell inizio dell orario di lavoro sarà controllata la funzionalità del sistema di vie di uscita, il corretto funzionamento dei serramenti delle porte, degli impianti e delle attrezzature di sicurezza; - saranno mantenuti efficienti i presidi antincendio, eseguendo prove periodiche; - saranno mantenuti costantemente efficienti gli impianti elettrici, in conformità a quanto previsto dalle normative vigenti; - saranno mantenuti costantemente in efficienza i dispositivi di sicurezza degli impianti di ventilazione, condizionamento e riscaldamento; - saranno adottati opportuni provvedimenti di sicurezza in occasione di situazioni particolari, quali Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 20

21 manutenzioni e risistemazioni; - sarà fatto osservare il divieto di fumare negli ambienti ove tale divieto è previsto per motivi di sicurezza; - i materiali presenti nei depositi e nei laboratori, saranno disposti in modo da consentirne una agevole ispezione; - tutti gli impianti presenti nell'edificio saranno mantenuti costantemente in buono stato. Gli schemi aggiornati di detti impianti e di tutte le condotte, fogne e opere idrauliche strettamente connesse al funzionamento dell'edificio saranno conservati in apposito fascicolo. Per gli impianti elettrici sarà previsto che un addetto qualificato provveda, con la periodicità stabilita dalle specifiche normative CEI, al loro controllo e manutenzione ed a segnalare al responsabile dell'attività eventuali carenze e/o malfunzionamenti, al fine di adottare gli opportuni provvedimenti. Ogni modifica o integrazione sarà annotata nel registro dei controlli ed inserita nei relativi schemi. Tutti gli impianti saranno sottoposti a verifiche periodiche; - sarà mantenuta l efficienza degli impianti (ventilazione, condizionamento e riscaldamento) prevedendo in particolare una loro verifica periodica con cadenza almeno annuale. Le centrali termiche e frigorifere saranno condotte da personale qualificato in conformità con quanto previsto dalle vigenti normative; - sarà previsto un servizio organizzato composto da un numero proporzionato di addetti qualificati, in base alle dimensioni ed alle caratteristiche dell'attività svolta nell edificio, esperti nell'uso dei mezzi antincendio installati; per il personale addetto all'attività saranno eseguite periodiche riunioni di addestramento e di istruzione sull'uso dei mezzi di soccorso e di allarme, nonché esercitazioni di sfollamento dell'attività. PRESCRIZIONI DI ESERCIZIO All interno dell attività: - non circoleranno o sosteranno automezzi, se non quelli di volta in volta autorizzati ad accedere alle postazioni di carico e scarico; - saranno permanentemente autorizzati a circolare solo i carrelli elevatori ed i mezzi appositamente attrezzati; - nelle zone a rischi di incendio non accederanno persone non autorizzate e sarà vietato fumare, usare fiamme libere, introdurre materiali e apparecchi che possono causare scintille. In caso di interventi per controlli e manutenzioni, saranno osservate tutte le precauzioni del caso. In caso di necessità di manutenzione con fiamma, per saldatura su parti di impianto, prima di qualsiasi intervento saranno adottate le seguenti precauzioni: - saranno sospese le attività che possano comportare perdita di prodotto; - l area sarà sgomberata da materiali ed attrezzature non pertinenti l operazione; - l apparecchiatura su cui sarà effettuato l intervento sarà isolata dal resto dell impianto e bonificata; - sarà controllato che non sussistano condizioni di infiammabilità; - saranno predisposti adeguati mezzi antincendio per un rapido impiego. Tutte le operazioni con uso di fiamma saranno coordinate dal responsabile del deposito o da persona delegata dal responsabile che fisserà le modalità ed i tempi di esecuzione. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 21

22 CHIAMATA DEI SERVIZI DI SOCCORSO I servizi di soccorso saranno avvertiti in caso di necessità tramite rete telefonica. La procedura di chiamata sarà chiaramente indicata a fianco di ciascun apparecchio telefonico, dal quale questa sia possibile. INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE Tutto il personale dipendente sarà adeguatamente informato sui rischi prevedibili, sulle misure per prevenire gli incendi e sul comportamento da adottare in caso di incendio. Il responsabile curerà inoltre che alcuni dipendenti, addetti in modo permanente al servizio del locale siano in grado di portare il più pronto ed efficace ausilio in caso di incendio o altro pericolo. ISTRUZIONI DI SICUREZZA In vari punti dello stabilimento, all ingresso di ciascun piano, saranno collocate in vista le planimetrie dei locali, le indicazioni dei percorsi da seguire per raggiungere le scale e le uscite. All ingresso del locale sarà disponibile una planimetria generale, per le squadre di soccorso, riportante l'ubicazione di: - vie di uscita (corridoi, scale, uscite); - mezzi ed impianti di estinzione; - dispositivi di arresto degli impianti elettrici e dell eventuale distribuzione di gas combustibile; - ambienti di pertinenza con indicazione delle relative destinazioni d uso. PIANO DI SICUREZZA ANTINCENDIO Tutti gli adempimenti necessari per una corretta gestione della sicurezza antincendio saranno pianificati in un apposito documento, adeguato alle dimensioni e caratteristiche del locale, che specifichi in particolare: - i controlli; - gli accorgimenti per prevenire gli incendi; - gli interventi di manutenzione; - l informazione e l addestramento al personale; - le procedure da attuare in caso di incendio; - siano avvisati i presenti in pericolo evitando, per quanto possibile, situazioni di panico; - sia eseguito tempestivamente lo sfollamento dei locali, con l'ausilio del personale addetto, secondo un piano prestabilito; - sia richiesto l'intervento dei soccorsi (Vigili del Fuoco, Forze dell'ordine ecc.); - sia previsto un incaricato pronto ad accogliere i soccorritori con le informazioni del caso, riguardanti le caratteristiche dell'edificio; sia attivato, secondo predeterminate sequenze, il personale addetto ai provvedimenti del caso, quali interruzione dell'energia elettrica e verifica dell'intervento degli impianti di emergenza, arresto delle Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 22

23 installazioni di ventilazione e condizionamento, azionamento dei sistemi di evacuazione dei fumi e dei mezzi di spegnimento e quanto altro previsto nel piano di intervento. REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO Il responsabile dell attività, o personale da lui indicato, registrerà i controlli e gli interventi di manutenzione sui seguenti impianti ed attrezzature, finalizzati alla sicurezza antincendio: - sistema di allarme ed impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi; - attrezzature ed impianti di spegnimento; - sistema di evacuazione fumi e calore; - impianti elettrici di sicurezza; - porte ed elementi di chiusura per i quali è richiesto il requisito di resistenza al fuoco. Sarà inoltre oggetto di registrazione l addestramento antincendio fornito al personale. Il registro sarà mantenuto aggiornato e reso disponibile in occasione dei controlli dell autorità competente. CONGRUITÀ DEGLI IMPIANTI ELETTRICI L impianto elettrico sarà eseguito in accordo alle norme CEI, in particolare CEI 64-8 per gli impianti elettrici utilizzatori e CEI 64-2 per impianti installati in zone classificate AD. Al termine dei lavori la ditta installatrice rilascerà il certificato di conformità dell impianto ai sensi del DM 37/08, che provvederemo a fornire in sede di sopralluogo. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 23

24 NORMATIVA Gli impianti fotovoltaici e i relativi componenti devono rispettare, ove di pertinenza, le prescrizioni contenute nelle seguenti norme di riferimento, comprese eventuali varianti, aggiornamenti ed estensioni emanate successivamente dagli organismi di normazione citati. Si applicano inoltre i documenti tecnici emanati dai gestori di rete riportanti disposizioni applicative per la connessione di impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica e le prescrizioni di autorità locali, comprese quelle dei VVFF. Leggi e decreti Normativa generale Decreto Legislativo n. 504 del , aggiornato : Testo Unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative. Decreto Legislativo n. 387 del : attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. Legge n. 239 del : riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia. Decreto Legislativo n. 192 del : attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. Decreto Legislativo n. 311 del : disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. Decreto Legislativo n. 115 del : attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE. Decreto Legislativo n. 56 del : modifiche e integrazioni al decreto 30 maggio 2008, n Decreto del presidente della repubblica n. 59 del : regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia. Decreto Legislativo n. 26 del : attuazione della direttiva 2003/96/CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell'elettricità. Decreto Legge n. 73 del : testo coordinato del Decreto Legge 18 giugno 2007, n. 73. Decreto : disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare. Legge n. 99 del 23 luglio 2009: disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonchè in materia di energia. Legge 13 Agosto 2010, n. 129 (GU n. 192 del ): Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105, recante misure urgenti in materia di energia. Proroga di termine per l'esercizio di delega legislativa in materia di riordino del sistema degli incentivi. (Art. 1-septies - Ulteriori disposizioni in materia di impianti Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 24

25 per la produzione di energia da fonti rinnovabili) Decreto legislativo del 3 marzo 2011, n. 28: Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili Decreto legge del 22 giugno 2012, n. 83: misure urgenti per la crescita del Paese Sicurezza D.Lgs. 81/2008: (testo unico della sicurezza): misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e succ. mod. e int. DM 37/2008: sicurezza degli impianti elettrici all interno degli edifici. Ministero dell interno "Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici" - DCPREV, prot Edizione "Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici" - Nota DCPREV, prot Edizione "Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici" - Chiarimenti alla Nota DCPREV, prot.1324 "Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici Edizione 2012". Secondo Conto Energia Decreto : criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n Legge n. 244 del (Legge finanziaria 2008): disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Decreto Attuativo Finanziaria 2008 DM 02/03/2009: disposizioni in materia di incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare. Terzo Conto Energia Decreto 6 agosto 2010: incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare. Quarto Conto Energia Decreto 5 maggio 2011: incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Quinto Conto Energia Decreto 5 luglio 2012: attuazione dell art. 25 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, recante incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici. Deliberazione 12 luglio /2012/R/EFR: determinazione della data in cui il costo cumulato annuo degli incentivi spettanti agli impianti fotovoltaici ha raggiunto il valore annuale di 6 miliardi di euro e della decorrenza delle modalità di incentivazione disciplinate dal decreto del ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare 5 luglio Norme Tecniche Normativa fotovoltaica CEI Edizione : guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione. CEI 82-25; V2 Edizione : guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media e Bassa Tensione. CEI EN (CEI 82-1): dispositivi fotovoltaici Parte 1: Misura delle caratteristiche fotovoltaiche tensionecorrente. CEI EN (CEI 82-2): dispositivi fotovoltaici - Parte 2: Prescrizione per le celle fotovoltaiche di riferimento. CEI EN (CEI 82-3): dispositivi fotovoltaici - Parte 3: Principi di misura per sistemi solari fotovoltaici per uso terrestre e irraggiamento spettrale di riferimento. CEI EN (CEI 82-8): moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri. Qualifica del progetto e omologazione del tipo. CEI EN (82-12): moduli fotovoltaici (FV) a film sottile per usi terrestri - Qualifica del progetto e approvazione di tipo. CEI EN (CEI 82-15): rilievo delle prestazioni dei sistemi fotovoltaici - Linee guida per la misura, lo scambio e l'analisi dei dati. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 25

26 CEI EN (CEI 82-27): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) - Parte 1: Prescrizioni per la costruzione. CEI EN (CEI 82-28): qualificazione per la sicurezza dei moduli fotovoltaici (FV) - Parte 2: Prescrizioni per le prove. CEI EN (82-30): moduli e sistemi fotovoltaici a concentrazione (CPV) - Qualifica di progetto e approvazione di tipo. CEI EN (CEI 82-24): componenti di sistemi fotovoltaici - moduli esclusi (BOS) - Qualifica di progetto in condizioni ambientali naturali. CEI EN (CEI 82-22): fogli informativi e dati di targa per moduli fotovoltaici. CEI EN (CEI 82-31): connettori per sistemi fotovoltaici - Prescrizioni di sicurezza e prove. CEI EN (CEI 82-34): fogli informativi e dati di targa dei convertitori fotovoltaici. CEI EN (CEI 82-35): rendimento globale degli inverter per impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica. EN (CEI 82-38): grid connected photovoltaic systems - Minimum requirements for system documentation, commissioning tests and inspection. CEI 20-91: cavi elettrici con isolamento e guaina elastomerici senza alogeni non propaganti la fiamma con tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e V in corrente continua per applicazioni in impianti fotovoltaici. UNI 8477: energia solare Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione dell energia raggiante ricevuta. UNI 10349: riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. UNI/TR :2009: "Energia solare - Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia - Parte 1: Valutazione dell energia raggiante ricevuta". Altra Normativa sugli impianti elettrici CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici. CEI 0-16: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica. CEI 0-21: regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica. CEI 11-20: impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati a reti di I e II categoria. CEI EN (CT 311-1): prescrizioni per la connessione di micro-generatori in parallelo alle reti di distribuzione pubblica in bassa tensione. CEI 64-8: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. CEI EN (CEI 37-1): scaricatori - Parte 1: Scaricatori a resistori non lineari con spinterometri per sistemi a corrente alternata CEI EN (CEI 17-13): apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). CEI EN (CEI 16-2): principi base e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, marcatura e identificazione - Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico. CEI EN (CEI 70-1): gradi di protezione degli involucri (codice IP). CEI EN (CEI 77-2): disturbi nelle reti di alimentazione prodotti da apparecchi elettrodomestici e da equipaggiamenti elettrici simili - Parte 1: Definizioni. CEI EN (CEI ): compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 3: Limiti - Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso " = 16 A per fase). CEI EN (CEI 13-43): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Prescrizioni particolari - Parte 21: Contatori statici di energia attiva (classe 1 e 2). CEI EN (CEI 13-45): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Prescrizioni particolari - Parte 23: Contatori statici di energia reattiva (classe 2 e 3). CEI EN (CEI 13-52): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Parte 1: Prescrizioni generali, prove e condizioni di prova - Apparato di misura (indici di classe A, B e C). CEI EN (CEI 13-54): apparati per la misura dell'energia elettrica (c.a.) - Parte 3: Prescrizioni particolari - Contatori statici per energia attiva (indici di classe A, B e C). CEI EN (CEI 81-10): protezione contro i fulmini. CEI 81-3: valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato. CEI 20-19: cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI 20-20: cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V. CEI 13-4: sistemi di misura dell'energia elettrica - Composizione, precisione e verifica. CEI UNI EN ISO/IEC 17025:2008: requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura. Scuole Blu - Relazione tecnica - Pag. 26

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