Il primo dopoguerra La crisi economica L età dei totalitarismi L Italia del dopoguerra

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1 Il primo dopoguerra La crisi economica L età dei totalitarismi L Italia del dopoguerra Delasa don Omar - CNOS-FAP Sesto San Giovanni

2 Francia e Gran Bretagna Francia e Gran Bretagna, uscite vincitrici dal conflitto mondiale, avevano sistemi politici stabili e consolidati. In questi paesi le difficoltà del dopoguerra non portarono alla nascita di governi dittatoriali Francia Si affermò nel 1919 una coalizione di centro-destra che attuò una politica economica favorevole allo sviluppo dell iniziativa imprenditoriale ma poco attenta agli interessi e ai bisogni dei ceti più deboli. Nel 1924 le elezioni portarono al governo le sinistre. ben presto la Francia fu travolta da una crisi economica e finanziaria causata dal boicottaggio degli esponenti del grande capitale francese nei confronti delle iniziative del governo. Dal 1926 al 1929 sotto la guida del moderato Poincaré riuscì a stabilizzare la sua economia.

3 Francia e Gran Bretagna Gran Bretagna Il dopoguerra fu segnato da difficoltà economiche A dominare la scena politica fu il riacutizzarsi della questione irlandese. i nazionalisti irlandesi continuavano a chiedere l indipendenza dall Inghilterra. La guerra civile iniziata nel 1916 si concluse nel 1921 con la divisione dell isola in due parti. nel 1949 avrà vita la Repubblica d Irlanda (EIRE).

4 Problemi sociali e politici Conseguenze della grande guerra: Inflazione Tutti gli stati avevano speso al di là delle proprie risorse e nel dopoguerra furono colpiti da una forte inflazione che fece aumentare il costo della vita Inflazione: processo di costante aumento dei prezzi che determina un persistente declino del potere d acquisto di una moneta. Disoccupazione Molte industrie furono costrette a chiudere o a licenziare dipendenti. la disoccupazione crebbe in tutta Europa proprio quando tornavano dal fronte milioni di reduci La pace non facilitò la riconciliazione tra i popoli. Molti tra i vincitori si sentirono autorizzati ad avanzare nuove pretese e a compiere atti di prepotenza

5 Gli U.S.A: crescita economica e speculazione Per gli USA gli anni successivi alla fine del conflitto furono un periodo di sviluppo economico. Le società finanziarie colsero l occasione ed investirono in Europa, finanziando la ricostruzione. Le industrie esportavano i loro prodotti in Europa dove la produzione stentava a riprendersi. Il debito di Francia, Inghilterra e Italia verso gli USA ammontava a 10 milioni di dollari Le insistenze americane perché questi Paesi saldassero i propri debiti spinsero Francia e Inghilterra a chiedere ai tedeschi di accelerare il pagamento dei danni di guerra: la Germania fu privata delle risorse necessarie a finanziare la ricostruzione Negli USA la crescita della produzione fu inarrestabile. A questa crescita faceva riscontro un atteggiamento isolazionista e protezionistico con alte tariffe doganali per difendere il mercato interno.

6 Nacquero allarmanti fenomeni monetari che portarono alla svalutazione Svalutazione: diminuzione del valore di una moneta rispetto alle altre. Acquisti a rate e conseguente indebitamento delle famiglie. Esposizione finanziaria di aziende e famiglie che investono in borsa Alti profitti in borsa Scoppia la bolla speculativa e crolla la borsa (ottobre 1929) Chi ha investito in borsa perde il denaro e non può più restituire i prestiti alle banche Le banche falliscono e i risparmiatori perdono i loro soldi Cala l domanda di prodotti: le aziende falliscono e licenziano

7 Tra il 1929 e il 1932 nel mondo occidentale vennero persi circa 30 milioni di posti di lavoro. La crisi produsse ovunque conseguenze non solo economiche ma anche psicologiche e politiche, accentuando la fragilità di alcuni sistemi politici (Germania) e portando sfiducia nel sistema economico La recessione spinse tutti gli stati ad adottare politiche protezionistiche

8 Disoccupazione negli USA Produzione industriale negli USA

9 Roosevelt e il NEW DEAL Dopo tre anni di gravissima crisi che si estese anche nel resto del mondo, negli USA si segnò una svolta in seguito all elezione, nel 1932, del presidente democratico Roosevelt che diede vita ad una nuova politica economica chiamata New Deal. Puntò ad un massiccio intervento dello stato nell economia Adottò misure di controllo sulla Borsa e sulle banche Si propose di far crescere la domanda e di ridurre la disoccupazione promuovendo grandi opere pubbliche Operò per migliorare le condizioni di vita delle classi meno ricche favorendo lo sviluppo dei sindacati e introducendo forme di assistenza pubblica per la vecchiaia e la disoccupazione. Le scelte di Roosevelt conseguirono risultati positivi si dal punto di vita economico, sia dal punto di vista politico, tanto che venne eletto per ben tre volte alla carica di presidente.

10 Il Fascismo alla conquista del potere

11 Date ed eventi Time-line 1919 Mussolini fonda i Fasci di Combattimento 1920 Giolitti torna al governo Marcia su Roma: Mussolini forma il governo Vengono varate le Leggi fascistissime Le tensioni sociali del dopoguerra sfociano nel biennio rosso Nasce il Partito Nazionale Facista 1921 Matteotti viene ucciso 1924

12 Concetti chiave Biennio rosso Negli anni immediatamente successivi alla fine del conflitto ( ) si verificano in ITALIA imponenti manifestazioni operaie e sindacali contro il carovita, che culminano nell occupazione di terre e fabbriche. Fascismo L instabilità politica e sociale che caratterizza il dopoguerra crea le condizioni per l ascesa del fascismo: nel 1919 Benito Mussolini fonda il Movimento dei Fasci di Combattimento, che nel 1921 diventa il Partito Nazionale Fascista. Marcia su Roma Il 28 ottobre 1922 gruppi armati fascisti, sfidano le istituzioni, marciano verso Roma con l obiettivo di ottenere una maggiore rappresentanza al governo. La marcia si risolve in un successo e il re incarica Mussolini di formare un nuovo governo. Leggi fascistissime Negli anni viene emanata una serie di provvedimenti legislativi (leggi fascistissime) che costituiscono il fondamento del Regime fascista. le leggi sanciscono la soppressione d ogni libertà (politica, di espressione, di associazione), favorendo la costruzione di uno Stato totalitario.

13 L Italia del dopoguerra L Italia era uscita vincitrice dal primo conflitto mondiale, ma c era tra la popolazione un diffuso senso di delusione visti gli scarsi benefici ottenuti dai trattati di pace: VITTORIA MUTILATA Doveva essere risolta la questione di Fiume che era stata dichiarata città libera nonostante le proteste degli italiani. Nel settembre del 1919 Gabriele D Annunzio occupò la città e proclamo l annessione di Fiume all Italia. La Società delle Nazioni condannò l impresa come palese violazione dei trattati di pace.

14 Delusione per gli esiti dei trattati di Versaills e mito della Vittoria mutilata Difficile reinserimento dei reduci nella vita civile Questione di Fiume Deficit di bilancio dello Stato CRISI DEL DOPOGUERRA Occupazione delle fabbriche Aumento della disoccupazione Proteste operaie Esempio della rivoluzione russa Riconversione all economia di pace e chiusura delle fabbriche

15 Alle tensioni derivanti dalle irrisolte questioni territoriali si aggiungevano i disagi sociali. Il reinserimento dei combattenti nella vita civile risultava molto faticoso perché il lavoro scarseggiava e le ditte si trovavano senza lavoro. Nel Meridione rimaneva immutata la condizione, sempre ai limiti di sussistenza, di braccianti e contadini. Il deficit di bilancio dello stato era spaventoso. L inflazione e la perdita di potere d acquisto della lira, unitamente all aumento vertiginoso dei prezzi, creavano gravi disagi tra piccoli risparmiatori e producevano il declassamento della piccola e media borghesia. Si inasprirono i conflitti sociali tra la classe dirigente liberale e le forze popolari e sindacali. In assenza di politiche sociali significative, i sindacati e il Partito Socialista organizzarono manifestazioni vaste ed imponenti (BIENNIO ROSSO)

16 Il Biennio rosso Le terre incolte e le fabbriche furono occupate dai lavoratori che crearono dei consigli di fabbrica sul modello dei Soviet per autogestire la produzione. I ceti borghesi erano profondamente preoccupati perché temevano che in Italia potesse realizzarsi una rivoluzione sul modello di quella sovietica. La situazione provoca una grande crescita sindacale Nascono nuovi sindacati Aumentano le giornate di sciopero Occupazione delle terre

17 Gli scioperi hanno un buon successo. Aumento salariale per operai e contadini Giornata lavorativa di 8 ore per gli operai Queste conquiste procurarono malcontento al ceto medio che appoggiò per primi il fascismo perchè si sentiva schiacciato dall avanzare degli operai e dei contadini. Tra il ceto medio prende piede la paura di una svolta bolscevica. Si crea una forte tensione tra il ceto medio e gli operai

18 La situazione politica Il 1919 è un anno cruciale per la politica italiana Nasce il Partito Popolare di don Luigi Sturzo. I cattolici rientrano così sulla scena politica dopo 50 anni (Dalla fine dell 800 la parte cattolica era stata esclusa da Pio IX dalla politica italiana)

19 La situazione politica Il 1919 è un anno cruciale per la politica italiana In marzo nasce anche a Milano il Movimento Fascista di Benito Mussolini (prima socialista, direttore dell Avvenire, poi scacciato perchè favorevole alla guerra, in realtà perchè era stato corrotto dai francesi)

20 La situazione politica Nel maggio 1919 si tengono le prime elezioni in un clima di grosse incertezze. Viene adottato il Sistema proporzionale (assegna tanti seggi in proporzione al numero di voti ottenuti) Ha lo svantaggio che non vengono fuori delle coalizioni salde e dunque crea problemi di governabilità. Il Partito Popolare ottiene 100 deputati, il Partito socialista ne ottiene 156 e i Fascisti non ottengono nemmeno un deputato.

21 Si forma una coalizione governativa debole guidata dal democratico NITTI

22 Nonostante il grande successo del partito, dei movimenti operai ecc, il partito si divise in due parti: MASSIMALISTI RIFORMATORI Vogliono che il Partito riprenda le sue origini rivoluzionarie. Si rifanno alla Rivoluzione Russa. Sono un partito con evidente spirito rivoluzionario. Sono la minoranza. Sono l ala più moderata guidata da Tu rati. Guidati da Gramsci e Bordiga fondano nel 1921 il PCI.

23 Dopo queste elezioni, lo scenario italiano è cambiato e molti imprenditori e borghesi temono veramente una rivoluzione socialista. Gli imprenditori arrivano alla SERRATA delle fabbriche, cioè lo sciopero dei padroni che chiudono le attività produttive La FIOM (Federazione Italiana Operai Metalmeccanici) occupa le fabbriche e continua la produzione con i suoi operai. I borghesi chiedono l intervento militare, ma Giolitti ignora la richiesta. Pian piano gli operai ritornano a lavorare per i loro padroni Momento chiave del Biennio Rosso. Giolitti opta per una serie di manovre economiche per portare in Italia un equilibrio economico maggiore.

24 Introduce tre tipi di tasse Tasse ai ricchi Tasse sui proventi di guerra Introduce la nominatività dei titoli azionari Reazione della classe borghese che dà la colpa agli operai, creando così una sempre maggiore tensione La strategia giolittiana risulta inadeguata Vede nei socialisti un pericolo per la democrazia liberale e tenta di creare un fronte anti-socialista cercando l alleanza dei Popolari e dei Fasci di Combattimento. Si sono creati i presupposti per la svolta autoritaria di Mussolini