IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI BAMBINI CON RITARDO DI LINGUAGGIO
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1 Milano, 10 Novembre 2011 Corso di Laurea in Logopedia IDENTIFICAZIONE PRECOCE DI BAMBINI CON RITARDO DI LINGUAGGIO PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE DELLO SCREENING DEL LINGUAGGIO NELL ASL DELLA PROVINCIA DI MANTOVA. Relatore: Prof. Francesco Ottaviani Correlatore: Prof. Arianna Bello Candidata: Marina Formenti N. Matricola: Anno Accademico 2010/2011
2 L IMPORTANZA DELL INDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI DISORDINI DI LINGUAGGIO I cervelli non evolvono secondo un piano prestabilito, un codice genetico che pianifica tutte e ciascuna connessione sinaptica. Al contrario, lo sviluppo del cervello è il prodotto congiunto della maturazione e dell esperienza, una danza fra due partners. La maggior parte di questi eventi di modellamento ha luogo entro un ristretto periodo di tempo: una finestra di opportunità che raggiunge il suo massimo fra 8 e 48 mesi - precisamente il periodo in cui il linguaggio è normalmente acquisito. E dunque assolutamente cruciale che impariamo ad identificare il rischio per un disturbo linguistico e cognitivo durante questo periodo dello sviluppo, il momento in cui abbiamo la nostra migliore opportunità di intervenire e modificare le vite dei bambini. (Bates, 1995, P. 97).
3 DEFINIZIONE di Ritardo di Linguaggio Sono definiti Parlatori Tardivi (Late Talkers) i bambini che presentano un ritardo nello sviluppo del linguaggio espressivo in assenza di deficit neurologici, sensoriali, cognitivi (QI non verbale nella norma), di condizioni di deprivazione ambientale e di turbe dello sviluppo affettivo relazionale. Vocabolario Espressivo: CRITERI DI IDENTIFICAZIONE Abilità Combinatoria: Inferiore al 5 percentile a 24 mesi, misurato attraverso il PVB(corrispondente a 50 parole) [Sabbadini e Leonard, 1995; Sabbadini e Caselli, 1998] Assenza di combinazioni di parole a 30 mesi misurato attraverso il PVB [Sabbadini e Caselli, 1998] Inferiore al 10 percentile misurato attraverso il CDI, da 16 a 33 mesi [Thal e Tobias, 1994; Thal, Bates, Goodman e Jahn-Samilo, 1997]
4 DUPLICE OBIETTIVO I) Documentazione del progetto di riorganizzazione dello screeningdel linguaggio per bambini di 30 mesi da parte dell ASL della Provincia di Mantova II) Analisi dei profili comunicativi e linguistici dei bambini identificati come Parlatori Tardivi a partire dallo stessoscreening per apportare contributi allo studio di questa popolazione.
5 Strumento I bambini nei primi anni di vita tendono a comunicare in contesti ristretti e con persone familiari e pertanto risulta poco affidabile quando sono così piccoli somministrare direttamente loro delle prove sperimentali. I genitori risultano essere una fonte attendibile (Camaioni, Caselli, Longobardi e Volterra, 1991)
6 100% PRIMO OBIETTIVO: nuovo programma di identificazione precoce sul territorio ADESIONE ALLO SCREENING (2011): 39% N Famiglie contattate: 2829 N famiglie che hanno aderito allo screening: % 60% 40% 20% 0% 58% 43% 39% 33% 24% Mantova Suzzara/Ostiglia Guidizzolo Asola Viadana ESITI SCREENING (2011): Casi positivi: 14% (151 bambini) 14% Dalla letteratura - INCIDENZA: 10-19% 19% dei bambini di 24 mesi appartenenti alla classe media [USA- Rescorla, 1989] 86%
7 SECONDO OBIETTIVO: Analisi dei profili comunicativo linguistici dei Late Talkers Campione di Studio: 99 bambini su 949 (10% 10%) Età media: 31 mesi (60 maschi 39 femmine) 100% 80% 60% Variabili anamnestiche Approccio multifattoriale (Desmarais, 2008) 40% 20% 0% 24% 18% 15% 1% 7% Otiti ricorrenti Familiarità Nascità pretermine Esposizione a lingua straniera Gemellarità
8 Suddivisione del campione dei Late Talkers in due gruppi di studio Criteri di identificazione: Prestazione alla Lista di Vocabolario e presenza/assenza dei seguenti comportamenti comunicativi: CRITERIO: Prestazione alla Lista di Vocabolario 100% Gruppi di studio Gruppo LOW PERFORMANCE: <5 Percentile 80% 60% 81% Gruppo BORDER PERFORMANCE: 5-10 Percentile 40% 20% 0% LOW 19% BORDER 1) Abilità Combinatoria 2) Comprensione Decontestualizzata 3) Imitazione 4) Fonologia
9 Confronto dei Profili comunicativo linguistici all interno dei due gruppi di studio Gruppo LOW Performance Gruppo BORDER Performance 80 Bambini 19 Bambini
10 Gruppo LOW Performance Deficit Abilità Combinatoria (30%) Lo sviluppo lessicale come prerequisito per il successivo sviluppo sintattico, processi legati da una relazione causale e temporale (Ipotesi Costruttivista - Dromi, 1987). Deficit Comprensione Decontestualizzata (35%) Gruppo BORDER Performance Deficit solamente di tipo espressivo Imitazione e Fonologia Correla con migliori possibilità di risoluzione delle difficoltà linguistiche (Desmarais et al., 2008; 2010). Fattore prognostico negativo (Thal et al., 1991; Desmarais et al. 2008; 2010).
11 Discussioni e Conclusioni Al variare del grado di compromissione lessicale, il quadro dei comportamenti comunicativi cambia per aree di interessamento (non più solo espressivo) e gravità. Strumento SENSIBILE ad identificare popolazioni diverse a partire dalla prestazione di vocabolario. Intervento immediato 5 e 10 Percentile alla Lista di Vocabolario Necessità di diagnosi differenziale in virtù di trattamenti non solo precoci ma anche differenziati Monitoraggio
12 Riflessioni e Prospettive future RICERCA Definizione di Ritardo di linguaggio e comprensione Approfondimenti indagini su campioni di studio più ampie Il valore prognostico delle compromissioni fonetiche e fonologiche SCREENING Progetto accoglienza: approfondimento e intervento. Abbassamento dell età media dello screening a 24 mesi Continuare l informazione e la formazione del personale e dei genitori
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