Sapere e Saper fare: il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e gli orientamenti Europei

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SALERNO CONGRESSO NAZIONALE AICA 2013 Sapere e Saper fare: il Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e gli orientamenti Europei Fisciano, 19 settembre 2013 Rosamaria Barrese barrese@agid.gov.it

2 Cenni Summit europeo su e-skills 2003 Forum permanente su e-skills 2007 Comunicazione e-skills for the 21st century: fostering competitiveness, growth and jobs : urgente necessità di creare competenze ICT per rispondere alla domanda crescente di professionisti ed utenti con alto profilo ICT, ai fabbisogni in continua evoluzione delle imprese e delle industrie e alla necessità che tutti i cittadini, nel corso della loro vita, acquisissero competenze di base nell uso del digitale. mobilitazione di tutti gli stakeholder, degli Stati e dell industria. criticità: tema delle competenze digitali non nelle politiche a lungo termine carenza di profili ICT ad alta professionalità fenomeno endemico mancanza di un approccio europeo approcci frammentari (cataloghi di competenze ICT, di processi, di strumenti/prodotti, di strategie) con tentativi nazionali di creare quadri di riferimento di competenze ICT problemi di immagine e declino delle professionalità informatiche ad alto profilo (a differenza di quanto accede nelle economie emergenti, come India e Cina) persistenza di un analfabetismo digitale

3 Study for the European Commission, DG Enterprise and Industry Directorate D Industrial Innovation and Mobility Industries Tenders No. 195/PP/ENT/CIP/12/C/N01C021 and 197/PP/ENT/CIP/12/C/N01C022 e-skills: Monitoring and Benchmarking Policies and Partnerships Interim Report (Final Draft) Draft v.3, 22 July 2013

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5 L AGENDA DIGITALE EUROPEA strategia per l Europa 2020, che individui azioni di innovazione, sviluppo economico e crescita della competitività, utilizzando le potenzialità delle tecnologie digitali. pilastri: 1. Mercato digitale unico, 2. Internet veloce e superveloce, 3. Interoperabilità e standard, 4. Fiducia e sicurezza informatica, 5. Ricerca e innovazione, 6. Alfabetizzazione digitale, 7. ICT per la società. Alfabetizzazione digitale = digital literacy, = conoscenza consapevole dell uso delle stesse nel lavoro e nella vita quotidiana. Trasversale anche alle attività e alle linee di azione individuate per gli altri pilastri dell Agenda digitale. Il pilastro VI Enhancing digital literacy, skills and inclusion chiede agli Stati membri di individuare, mediante partenariati multilaterali, azioni volte ad aumentare e migliorare le competenze e l inclusione sociale attraverso iniziative di formazione/alfabetizzazione digitale e attraverso la definizione di sistemi di certificazione e di modalità di riconoscimento delle competenze digitali nei sistemi nazionali di istruzione e formazione.

6 L AGENDA DIGITALE ITALIANA marzo 2012 (decreto del Ministro dello Sviluppo economico + con il Ministro per la Pubblica ammin. e la semplificazione, il Ministro per la Coesione territoriale, il Ministro dell Istruzione, università e ricerca e il Ministro dell Economia e delle finanze. La Cabina di regia sei assi strategici:, tra cui Alfabetizzazione informatica-competenze digitali. superare il digital divide (differenze di genere, differenze territoriali, differenze di status socio-economico, inclusione sociale nei confronti di categorie svantaggiate ) anche attraverso strumenti come il cloud e la banda larga.

7 L AGENDA DIGITALE ITALIANA Premesso che le competenze digitali rappresentano un fattore strategico di inclusione sociale, di alfabetizzazione, di innovazione, di cittadinanza attiva e di competitività del paese, si è ritenuto prioritario perseguire i seguenti obiettivi: estendere le azioni del Piano Nazionale Scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; contenuti digitali e libri di testo/adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM e-book, con l obiettivo di trasformare gli ambienti di apprendimento); affrontare il problema dell inclusione sociale (diversamente abili, stranieri, minori ristretti, ospedalizzati, anziani) anche attraverso soluzioni di telelavoro; incentivare il target femminile all uso delle tecnologie ICT; sensibilizzare all uso critico e consapevole dei contenuti e dell infrastruttura della rete; promuovere l uso delle tecnologie ICT nei vari settori professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato, per garantire la riqualificazione e la formazione professionale continua; sostenere attraverso campagne di comunicazione istituzionale l utilizzo delle tecnologie e la promozione delle conoscenze.

8 Ha il compito di realizzare gli obiettivi dell Agenda digitale italiana Competenze digitali e alfabetizzazione informatica Interventi in ambiti molto ampi che vanno al di là della cosiddetta alfabetizzazione digitale : individuare soluzioni, progetti, iniziative già realizzate, creare adesione e consenso per contribuire alla costruzione di una cultura diffusa sul digitale, una cultura che comprenda la sensibilizzazione ai temi del digitale, l acquisizione della consapevolezza delle potenzialità e dei rischi del digitale, le alfabetizzazioni digitali (molteplicità di interventi finalizzati a creare utenti autonomi nell uso delle ICT e dei media nel lavoro, nello studio e nella vita quotidiana, la riqualificazione dei lavoratori, la formazione di competenze trasversali, la formazione di competenze avanzate e specialistiche)

9 PROPOSTA PER LA PREDISPOSIZIONE DI LINEE GUIDA PER UN PIANO NAZIONALE PER LA CULTURA, LA FORMAZIONE E LE COMPETENZE DIGITALI Condivisione di un quadro di riferimento nazionale ed europeo in tema di competenze digitali

10 GRUPPI DI LAVORO OPERATIVI

11 GRUPPI DI LAVORO OPERATIVI macroaree: competenze di base, alfabetizzanti, e-inclusion, cultura digitale, utilizzo dei servizi di cittadinanza digitale sia e-gov che privati; competenze professionali specialistiche (con il proprio corredo di certificazioni) per professionisti e futuri professionisti ICT; competenze informatiche/digitali trasversali per tutti i lavoratori (non professionisti ICT) sottogruppi di lavoro per le specifiche categorie di problemi/di utenti: cultura digitale, competenze e certificazioni, alfabetizzazione e nuove tecnologie nella scuola; formazione di competenze avanzate; formazione per le amministrazioni pubbliche; nuove competenze digitali per le imprese; riqualificazione dei lavoratori; formazione dei cittadini all uso dei servizi e-gov; e-inclusion per diverse categorie di destinatari; formazione continua.

12 competenze informatiche/digitali trasversali per tutti i lavoratori (non professionisti ICT) categoria ampia di competenze, difficile da definire e schematizzare, ma che rappresenta proprio la vera sfida dell'innovazione. Si tratta di competenze informatiche che dovrebbero avere TUTTI i lavoratori (non professionisti ICT) necessarie ad "immaginare, proporre, promuovere, animare" l'innovazione digitale in tutte le organizzazioni, pubbliche, private, grandi e piccole. Competenze che, stratificandosi sulle competenze specialistiche del singolo lavoratore (donna o uomo di marketing, di finanza, di logistica, di territorio ed ambiente, di turismo e beni culturali, ecc.) consentano di vedere in avanti ed introdurre innovazione digitale nella specifica organizzazione (e nello specifico settore di mercato) in cui opera.

13 Competenze fondamentali relative alla conoscenza di cosa rappresenti un progetto di innovazione digitale, di quali attori coinvolga e quanto costi, di quali siano i benefici attesi e le criticità in merito all'esercizio, l'uso delle reti, dei social network, dei temi della sicurezza e dei cicli di vita, delle basi dati, della privacy ecc.. Queste competenze sono trasversali e valgono in tutti i contesti, dalla singola scuola, dal singolo ufficio di una amministrazione locale, alla grande impresa, alle amministrazioni che contano migliaia di dipendenti.

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