Corso di Psicologia di Comunità La prevenzione: uno degli elementi fondanti della psicologia di comunità

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1 Corso di La prevenzione: uno degli elementi fondanti della psicologia di comunità 1

2 Le determinanti della salute 2

3 La prevenzione (secondo Caplan) Primaria Secondaria Terziaria Primaria : è rivolta a tutta la popolazione riduzione delle condizioni dannose si previene l insorgenza della malattia In contesto sanitario: vaccini (MA ancora prima: igiene, acqua potabile, fognature.) In contesto psicologico-educativo: a scuola: prevenzione all uso di droghe o di comportamenti pericolosi (competenze sociali), educazione sessuale, conoscenze sull abuso sessuale (programmi 3 R ) 3

4 La prevenzione Secondaria : Riguarda gli individui a rischio screening/diagnosi e intervento precoce. Interventi con famiglie problematiche dopo la nascita di un bambino; con bambini con difficoltà scolastiche Problema: come identificare il rischio? Falso positivo o negativo? Possibile deriva: Stigmatizzazione? Terziaria : è rivolta a chi ha già un problema. Si prevengono recidive, peggioramenti riabilitazione, limitazione del danno differenze con la cura? 4

5 La prevenzione (secondo l Institute of Medicine, USA) Universale : Riguarda tutta la popolazione Selettiva : con gruppi a rischio, anche se gli individui non presentano -ancora- problemi Indicata : con persone identificate come a rischio 5

6 Fattori di rischio : Il rischio è la probabilità che avvenga un determinato evento (malattia, morte) Fattore di rischio : qualsiasi variabile legata statisticamente all evento studiato (Attenzione: non si tratta sempre di legami di tipo causale) Fattori di protezione Resilienza: Elasticità, resistenza, capacità di recupero E un processo di adattamento a condizioni di rischio, che implica un interazione tra fattori di rischio e fattori protettivi e tra individuo e contesto sociale (Attenzione: non tutte le persone a rischio sviluppano la malattia, il problema) 6

7 Fattori di vantaggio (vedi anche le nicchie ecologiche ) Strenghts, potenzialità Thriving : crescita positiva, nonostante eventi di vita negativi Oltre la prevenzione La promozione del benessere 7

8 Interventi di prevenzione pro-attivi o reattivi con un approccio moralistico o democratico 8

9 Cosa contraddistingue gli interventi di prevenzione efficaci molteplicità dei livelli di azione teoricamente fondati partecipazione attiva dei soggetti dosaggio sufficiente culturalmente rilevanti formazione e motivazione dello staff valutazione finale 9

10 Resilience : una ricerca Resilience e fattori protettivi Overcoming the Odds (Werner & Smith, 1992) Campione di 505 bambini nati nel 1955 a Kauai (Usa) 1/3 di bambini nati in condizioni di alto rischio : Problemi perinatali Povertà cronica Famiglie problematiche 10

11 Resilience : una ricerca I bambini sono stati valutati ripetutamente, con indicatori e strumenti diversi, fino all età di 30 anni ricerca multi-metodo, longitudinale/prospettica A 18 anni, tra i bambini a rischio : 2/3 manifestavano dei problemi (atti di delinquenza, disagio psicologico, gravidanza precoce) 1/3 se la cavavano bene resilient fattori di protezione? 11

12 Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello individuale Da neonati: facili per il sonno e l alimentazione A 10 anni : Q.I. elevato A 18 anni locus of control interno / self efficacy credere che la propria vita ha un senso fede religiosa 12

13 Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello familiare Buon livello di istruzione dei genitori Non più di 4 fratelli o sorelle Presenza di regole nella vita familiare, di una struttura Madre con un lavoro pagato 13

14 Resilience : una ricerca Fattori protettivi a livello di comunità Altri adulti che si prendono cura e si interessano al bambino al di fuori della famiglia Relazione con un partner Werner e Smith,

15 I fattori protettivi diventano tali e assumono la loro importanza nel contesto di situazioni di rischio 15

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