PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI
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- Giulia Fortunato
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1 Istituto Comprensivo A. Gramsci di Campalto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALUNNI DISABILI Si tenga conto che il Protocollo è un documento che propone delle linee guida generali per gli insegnanti dell Istituto e viene utilizzato a seconda del grado di disabilità di ciascun alunno. Il progetto di accoglienza e di integrazione: - ha lo scopo di motivare, guidare e sostenere il percorso scolastico dell alunno/a in condizione di disabilità; - ha la possibilità di sviluppare e affinare le competenze relative alla personalità, alla cura, della propria persona, alla vita di gruppo, all apprendimento e all educazione; - ha il fine di offrire la capacità di vivere con agio la vita scolastica. Accoglienza L accoglienza è un processo rivolto all alunno/a e alla sua famiglia e lo dividiamo in 5 fasi: 1. raccordo con la famiglia; 2. raccordo con gli specialisti; 3. osservazione dell alunno/a, facendo attenzione alle sue competenze, alle sue abilità al suo comportamento nei confronti degli adulti e dei coetanei e di essi nei confronti; 4. approccio metodologico non strutturato per favorire la partecipazione alle attività; 5. individuazione di possibili interventi da inserire nel P.E.I. Obiettivi: nelle fasi sopra indicate si perseguono i seguenti obiettivi:
2 a) promuovere l inserimento nei primi giorni di scuola favorendo lo star bene con i compagni e le compagne, le insegnanti ed eventuali operatori addetti all assistenza; b) permettere una socializzazione interna ed esterna alla classe/sezione; c) avviare una iniziale e reciproca conoscenza tra gli alunni e le alunne, le/gli insegnanti di sostegno, le/gli insegnanti curriculari ed eventuali operatori addetti all assistenza; d) dare agli alunni/e una prima conoscenza dello spazio, dei tempi, e dell organizzazione della scuola nel quale si muoveranno; e) individuare delle buone prassi nella scelta didattica-metodologica per favorire la loro partecipazione alle attività, tenendo conto delle loro competenze e delle loro possibilità. Contenuti Nelle fasi sopra indicate si sviluppano i seguenti contenuti: a) colloquio con la famiglia b) colloquio con educatori ed insegnanti delle scuole frequentate in precedenza c) lettura di materiali informativi dell alunno/a pervenuti d) colloquio con gli specialisti di riferimento (vengono contattati 2 volte all anno dal referente) e) selezione degli strumenti e delle modalità di osservazione f) scelta attività di gioco libero organizzato e attività educative didattiche Tempi: Il processo di accoglienza comincia all inizio dell anno scolastico e termina con la costruzione del P.E.I. Integrazione L integrazione è azione sinergica e congruente in cui intervengono soggetti diversi (famiglia, insegnanti, gruppo classe, medici specialistici ed esperti, enti territoriali) affinché il soggetto entri a far parte attiva della realtà sociale in cui vive. Per azione si intende: 1) l osservazione del soggetto; 2) 2) la lettura dei documenti prodotti dall equipe del Centro di Riabilitazione e Prevenzione Età Evolutiva; 3) l incontro fra docenti ed educatori che hanno operato in precedenza; 4) la realizzazione del Progetto ponte, quando possibile; 5) la stesura del P.E.I. e della programmazione di classe/sezione; 6) la compilazione della Cartella pedagogica;
3 7) la realizzazione delle attività programmate secondo il P.E.I. e la programmazione di classe/sezione; 8) la verifica e la valutazione degli obiettivi prefissati; 9) la condivisione delle informazioni con i genitori durante i colloqui; 10) il confronto con i medici e gli esperti, anche per la stesura del P.D.F.; 11) l incontro delle/gli insegnanti dell Istituto Comprensivo nella commissione integrazione. 1) Osservazione del soggetto Durante i primi mesi di scuola tutte le/gli insegnanti dell equipe pedagogica, ed eventuali operatori addetti all assistenza, osservano l alunno/a per individuare le sue abilità e le sue potenzialità. L osservazione avviene nei diversi contesti di vita scolastica dell alunno/a rilevando: - l autonomia personale; - la relazione con i compagni e con gli adulti; - lo sviluppo psico-motorio (abilità grosso motorie, fine motorie, schema corporeo, coordinazione oculo-manuale); - l aspetto linguistico; - l aspetto cognitivo. Tutte le informazioni raccolte vengono utilizzate per la stesura del P.E.I. e vengono inserite nella Cartella pedagogica dell alunno/a. 2) Lettura dei documenti prodotti dall equipe del Centro di Prevenzione e Riabilitazione Età Evolutiva L equipe redige la certificazione (validità di un intero ciclo scolastico) e la diagnosi funzionale che i genitori consegnano alla segreteria dell Istituto Comprensivo. I docenti hanno così la possibilità di consultare i documenti pervenuti, per avere informazioni più complete e specifiche su: - la patologia stabilizzata o progressiva accertata con l I.C.F.; - la particolare gravità della stessa. - Le informazioni ottenute vengono integrate con le osservazioni dell equipe pedagogica, ed eventuali operatori addetti all assistenza, per avere un quadro più completo. 3)Incontro tra docenti ed educatori che hanno operato in precedenza L equipe pedagogica si incontra con i docenti e gli operatori che hanno lavorato in precedenza con l alunno/a per condividere: - informazioni, strategie operative, strumenti, materiali prodotti;
4 - documenti. L incontro avviene prima dell inizio dell anno scolastico, ovvero prima dell inizio delle lezioni. L insegnante di sostegno ha il compito di verbalizzare l incontro al fine di lasciare traccia dell incontro. Tale relazione va inserita nella Cartella Pedagogica dell alunno/a. 4) La realizzazione del Progetto ponte, quando possibile Nel momento del passaggio dell alunno/a ad una scuola di grado superiore, le equipe pedagogiche di entrambe le classi7sezioni si incontrano per costruire e realizzare un Progetto ponte. Esso ha l obiettivo di: - facilitare l inserimento dell alunno/a nella nuova realtà, facendogli/le conoscere persone ed ambienti, al fine di rassicurarlo; - consentire ai nuovi docenti di conoscere le strategie, gli strumenti e i materiali finora utilizzati per poter progettarne di nuovi; - assicurare alla famiglia una continuità educativa e di percorso. Si auspica che il Progetto ponte venga realizzato per ogni alunno/a, con durate diverse in base alle necessità, a partire dai primi giorni di scuola. La documentazione del Progetto e la sua relazione finale vanno inserite nella cartella personale dell alunno/a. 5) La stesura del P.E.I. e l inserimento nella programmazione di classe/sezione Entro fine novembre l equipe pedagogica elabora il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), tenendo conto delle diverse osservazioni dei docenti, delle informazioni pervenute dalla lettura dei documenti, dalla famiglia e dai medici/specialisti. Nel P.E.I. vengono indicati: - il sapere essere, il saper fare e il sapere ; - gli obiettivi didattici ed educativi a lungo e a breve termine; - i metodi e le strategie; - gli strumenti di verifica e di valutazione. E importante specificare nel P.E.I. che, ove è possibile, l alunno/a segue anche la programmazione di classe/sezione, tenendo conto delle sue abilità, utilizzando anche strategie e materiali differenti. A fine anno scolastico l equipe pedagogica stende la relazione finale per indicare quali obiettivi didattici ed educativi, indicati nel P.E.I., sono stati raggiunti dall alunno/a. Il P.E.I. e la relazione finale vanno inseriti nella cartella pedagogica.
5 6) La compilazione della Cartella Pedagogica La Cartella Pedagogica è uno strumento dell insegnante di sostegno ed è simile ad un registro personale. Esso ha funzione riassuntiva poiché in esso vanno raccolte le osservazioni provenienti da differenti fonti, i percorsi didattici, le verifiche e le valutazioni dell alunno/a, i verbali e le relazioni. La Cartella Pedagogica è consegnata dalla segreteria a settembre all inizio dell anno scolastico poiché ha lo scopo di: - leggere la documentazione presente all interno; - raccogliere il percorso annuale dell alunno/a, affinché ne rimanga testimonianza; - indicare le abilità e le conoscenze dell alunno/a al termine dell anno. Tale documento va consegnato in Segreteria didattica nel mese di giugno, debitamente compilato dall insegnante di sostegno. 7) La realizzazione delle attività programmate L alunno/a partecipa alle attività di classe/ sezione e a quelle individualizzate con proprie modalità e tempi. Egli/ella lavora sia con gli insegnanti di classe/sezione che con l insegnante di sostegno, presente in base alle ore assegnate. L interesse degli insegnanti di sostegno è rivolto sia alla sfera cognitiva, sia a quella relazionale per permettere all alunno/a di sviluppare abilità socio-relazionali positive da utilizzare in diversi contesti. Per l attuazione dell intervento è indispensabile che vi sia un costante coordinamento fra gli insegnanti dell equipe pedagogica durante le ore di incontro (coordinamento, intersezione, programmazione, consigli di classe). L insegnante di sostegno scrive periodicamente nell Agenda di classe le programmazioni degli interventi svolti. 8) La verifica e la valutazione degli obiettivi prefissati L equipe pedagogica verifica sia gli obiettivi della programmazione di classe/sezione sia quelli del P.E.I., utilizzando l osservazione e l analisi degli elaborati prodotti. La verifica è svolta dagli insegnanti di classe/sezione e di sostegno, che condividono le informazioni rilevate. In base ai dati raccolti valutano gli apprendimenti e gli sviluppi ottenuti nel corso dell anno scolastico, utilizzando i parametri condivisi ad inizio anno ed indicate nelle varie programmazioni. 9) La condivisione delle informazioni con i genitori durante i colloqui
6 Durante l intero anno scolastico l equipe docente si incontra con i familiari, tramite colloqui individuali, per dare e ricevere informazioni. Per la scuola dell Infanzia vi sono due incontri individuali: - uno dopo i primi mesi di scuola per scambiarsi informazioni sulla vita familiare e quella scolastica dell alunno/a e per presentare il P.E.I.; - un secondo verso la fine dell anno scolastico per parlare del percorso seguito e dei progressi raggiunti dal soggetto. Per la scuola primaria ci sono almeno quattro incontri individuali: - il primo poco dopo l incontro con gli specialisti; - il secondo a novembre, previsto dal Dirigente Scolastico, per condividere osservazioni, per presentare il P.E.I. e per stabilire le strategie di intervento comuni fra scuola famiglia; - il terzo dopo la consegna del documento di valutazione del primo quadrimestre, per motivare ciò che hanno scritto i docenti e per descrivere gli apprendimenti; - un quarto incontro verso aprile, previsto dal Dirigente Scolastico, per condividere le osservazioni, per conoscere le richieste e le aspettative della famiglia, per sapere il grado di stanchezza dell alunno/a; - l ultimo incontro alcuni giorni prima della consegna della scheda di valutazione dell anno scolastico, per motivare ciò che vedranno nel Documento di valutazione e per suggerire le attività da svolgere durante l estate. I familiari partecipano anche alle riunioni di classe o sezione durante l anno scolastico e agli incontri con l equipe del Centro di Prevenzione e Riabilitazione Età Evolutiva. 10) Il confronto con i medici e gli esperti, anche per la stesura del P.D.F. Durante l anno scolastico l equipe pedagogica incontra due o più volte i medici che hanno elaborato la certificazione e la Diagnosi Funzionale (D. F.) e gli esperti/operatori che seguono l alunno/a periodicamente. Gli incontri hanno la funzione di condividere le osservazioni, confrontarsi sugli interventi realizzati fino a quel momento, stabilire l azione futura affinché sia sinergica e congruente. A partire dall anno scolastico 2008/09 le Procedure per l applicazione delle norme in materia di integrazione scolastica di alunni in situazione di handicap prevedono che l equipe pedagogica e l equipe medica collaborino per la stesura del P.D.F., che completerà la documentazione riguardante l alunno/a. 11) L incontro dei docenti dell Istituto Comprensivo nella Commissione Integrazione I docenti curricolari e di sostegno partecipano alla Commissione Integrazione per:
7 - individuare l argomento che verrà affrontato durante i successivi incontri; - condividere informazioni fra docenti; - aggiornarsi sulle nuove normative e sui nuovi studi; - partecipare ai seminari, agli aggiornamenti, alla formazione; - elaborare strumenti e documenti utili e spendibili direttamente per l accoglienza e l integrazione dell alunno/a con disabilità. Eventuali documenti prodotti vengono condivisi con i docenti dell Istituto Comprensivo, e se necessario, votati dal Collegio dei Docenti.
8 Vocabolario EQUIPE PEDAGOGICA: il team insegnante composto da insegnanti curricolari e insegnante di sostegno. EQUIPE DEL CENTRO DI PREVENZIONE E RIABILITAZIONE ETA EVOLUTIVA (EX N.P.I.): insieme degli specialisti medici e terapisti della riabilitazione ( neuropsichiatria infantile, psicologo, logopedista, psicomotricista, fisioterapista ). I.C.F. (International Classification of Functioning Disability and Health): è lo strumento mondiale per redigere il profilo del funzionamento dell alunno/a attraverso alcuni documenti medici e pedagogici (certificazione, D.F., P.D.F., P.E.I.). PROGETTO PONTE: progetto di continuità fra due o più ordini di scuola. P.E.I.(Piano Educativo Individualizzato): è il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all educazione, all istruzione a e all integrazione scolastica (D.P.R: 24/02/1994 art. 5). CARTELLA PEDAGOGICA: strumento costruito dalla Commissione Integrazione con funzione di sintesi del caso e di raccolta di documenti (P.E.I., relazione finale, relazione degli incontri con gli specialisti). P.D.F.(Profilo Dinamico Funzionale): è la descrizione delle difficoltà e dello sviluppo potenziale dell alunno/a nei tempi brevi (6 mesi) e medi (due anni) (D.P.R. 24/02/1994 art. 4). D.F. (Diagnosi Funzionale): è la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell alunno/a disabile, che contiene l anamnesi familiare, gli aspetti clinici, (anamnesi fisiologica e patologica, diagnosi clinica), gli aspetti psicosociali (area cognitiva, affettivo-relazionale, linguistica, sensoriale, motorio-prassica, neurologica, autonomia) (D.P.R. 24/02/1994 art. 3). CERTIFICAZIONE: è il primo accertamento dello stato dell handicap effettuato da uno specialista in psicologia presso l Azienda Sanitaria (ASL).
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