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1 RILASCIO AUTORIZZAZIONE - MODELLO AR5 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER SCARICHI PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI, ARTIGIANALI O AGRICOLI Riepilogo documentazione 1 Istanza di autorizzazione allo scarico ai sensi del D.L.vo n. 152/2006, in bollo, firmata dal titolare dell attività da cui si origina lo scarico (titolare, affittuario, presidente di Consorzio) redatta secondo le indicazioni specifiche predisposte dal Servizio Acque Reflue. 2 Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato 1). 3 Scheda relativa alla descrizione dell insediamento (Scheda Tecnica A). 4 Schede tecniche relative a ciascun punto di scarico delle acque reflue (Scheda Tecnica S). 5 Schede tecniche relative a ciascun punto di scarico delle acque meteoriche (Scheda Tecnica M). 6 N.1 Relazione Tecnica con schema idrologico e idrogeologico (per ogni insediamento) e descrizione della genesi dei reflui,ciclo delle acque, tipologia impiantistica e scarichi redatta da professionista abilitato con indicazione: Natura del terreno descritta con le seguenti categorie (sabbia sottile o materiale leggero di riporto; sabbia grossa e pietrisco; sabbia sottile con argilla; argilla con sabbia; argilla compatta o roccia.) Caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo nella zona dove avviene la dispersione delle acque reflue. Profondità minima dell acquifero più superficiale nei periodi di maggiore alimentazione della falda. Fosse biologiche (diametro e profondità). Fosse Imhoff (diametro, profondità, volume del comparto di sedimentazione, volume del comparto di digestione. Pozzi perdenti (diametro e profondità). Trincee di sub-irrigazione (diametro, materiale delle tubazioni, lunghezza complessiva e struttura di sviluppo). Nel caso di scarico in corso d acqua superficiale: individuazione del corso d acqua nel reticolo maggiore/minore, caratterizzazione e frequenza delle asciutte, indicazioni sull utilizzo del corso d acqua a fini irrigui. 7 Planimetria in scala 1:5000 o inferiore con l esatta ubicazione dell insediamento compilata e firmata da professionista abilitato. Planimetria dell insediamento in scala 1:500 o inferiore con indicazione del ciclo completo delle acque 8 compilata e firmata da professionista abilitato e con indicazione di: Tutti i fabbricati esistenti o in progetto,specificandone la loro destinazione funzionale e il loro utilizzo. Tutti i punti di scarico nel ricettore (con relativa numerazione). Pozzetti di prelievo dei campioni delle acque scaricate (contraddistinti da una sigla: es. P1, P2, ecc.), e di quelli di ispezione delle reti. Tracciato delle reti fognarie distinte per tipologia (acque nere, acque meteoriche) con colori diversi, e con l indicazione dei sistemi di trattamento, e degli eventuali pozzi per l approvvigionamento idrico. L orientamento rispetto ai punti cardinali e la data di realizzazione. Pag. 1/19

2 9 Copia del provvedimento autorizzativo dell Ente gestore del corso d acqua superficiale attestante la compatibilità della portata dello scarico con la capacità idraulica del recettore interessato (in caso di scarico in corso d acqua superficiale). 10 Nel caso in cui la domanda sia presentata da un Consorzio di imprese, oppure dall impresa da cui hanno origine gli scarichi finali nei quali confluiscono anche le acque reflue e/o meteoriche provenienti da altre imprese (senza che sia stato costituito un Consorzio), devono essere allegate alla domanda di autorizzazione le planimetrie relative a tutti gli insediamenti le cui acque reflue o meteoriche confluiscono negli scarichi oggetto della domanda, con la descrizione della singola attività. 11 Ricevuta dell attestazione del pagamento della somma relativa agli oneri istruttori come indicato nella pagina web: Oneri istruttori per ogni terminale di scarico versata a favore dell Amministrazione Provinciale di Milano. 12 Copia fotostatica, non autenticata, di un documento di identità valido del proprietario/avente diritto. 13 Relazione tecnica sul funzionamento dell impianto di depurazione ove previsto per il trattamento dei reflui prima dello scarico, compilata e firmata da professionista abilitato. 14 n. 1 CD o DVD con dichiarazione che il contenuto è conforme alla istanza cartacea ed ai documenti allegati presentati. Note: Tutte le relazioni e gli elaborati tecnici e cartografici, anche parziali, devono essere datati e firmati da professionisti abilitati all esercizio della professione nelle specifiche materie e competenze. Si ricorda che le domande non complete di tutta la documentazione richiesta non saranno accettate dalla scrivente Amministrazione. ALLEGARE QUI la Ricevuta dell attestazione del pagamento delle spese di istruttoria versate a favore dell Amministrazione Provinciale di Milano Incollare QUI la ricevuta Pag. 2/19

3 MODELLO AR5 Contrassegno telematico Imposta di bollo pari ad 16,00 Spett.le PROVINCIA DI MILANO Settore Risorse Idriche e Attività Estrattive Servizio Acque Reflue Corso P.ta Vittoria MILANO Il sottoscritto nato a ( ) il residente a ( ) c.a.p. Indirizzo codice fiscale Tel cell fax pec In qualità di: di " Titolare " Legale rappresentante " Dipendente formalmente delegato dal legale rappresentante (in tal caso allegare, a pena di rigetto della domanda, copia autenticata dell atto di delega), " Presidente " impresa da cui hanno origine gli scarichi finali oggetto della presente domanda. " impresa da cui hanno origine gli scarichi finali oggetto della presente domanda e nei quali confluiscono anche le acque reflue e/o meteoriche provenienti da altre imprese, senza che sia stato costituito un Consorzio tra le imprese per l effettuazione degli scarichi in comune. " Consorzio tra le imprese da cui hanno origine gli scarichi finali in comune oggetto della presente domanda (in tal caso allegare, a pena di inammissibilità della domanda, copia dello Statuto del Consorzio costituito tra le imprese). Viste le norme nazionali in materia di tutela dell ambiente, l art. 43 della L.R. 26/03 e i R.R. 3/06 e 4/06 consapevole delle sanzioni penali richiamate dall art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n 445 in caso di dichiarazioni mendaci o di formazione o uso di atti falsi, Pag. 3/19

4 C H I E D E Il rilascio dell autorizzazione allo scarico di: " acque reflue domestiche " acque reflue assimilabili alle domestiche " acque reflue industriali " acque meteoriche Da intestarsi a: Ragione sociale/nominativo titolare dello scarico: Partita I.V.A o Codice Fiscale Comune della sede legale c.a.p. Indirizzo della sede legale Via Tel cell fax pec Per gli scarichi provenienti dall insediamento ubicato nel Comune di c.a.p. Indirizzo Tel fax Attività svolta nell insediamento Codice Istat attività recapitate attraverso gli scarichi descritti nelle successive schede tecniche. Pag. 4/19

5 A corredo della presente domanda si allega la seguente documentazione dell autorizzazione: ai fini del rilascio " Scheda relativa alla descrizione dell insediamento (Scheda Tecnica A). " Scheda Tecnica S (una per ogni terminale di scarico) N " Schede Tecnica M (una per ogni terminale di scarico) N " N. 1 copia di Relazione Tecnica con schema idrologico e idrogeologico (per ogni insediamento) e descrizione della genesi dei reflui, ciclo delle acque, tipologia impiantistica e scarichi redatta da professionista abilitato con indicazione: Natura del terreno descritta con le seguenti categorie (sabbia sottile o materiale leggero di riporto; sabbia grossa e pietrisco; sabbia sottile con argilla; argilla con sabbia; argilla compatta o roccia.) Caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo nella zona dove avviene la dispersione delle acque reflue. Profondità minima dell acquifero più superficiale nei periodi di maggiore alimentazione della falda. Fosse biologiche (diametro e profondità). Fosse Imhoff (diametro, profondità, volume del comparto di sedimentazione, volume del comparto di digestione. Pozzi perdenti (diametro e profondità). Trincee di sub-irrigazione (diametro, materiale delle tubazioni, lunghezza complessiva e struttura di sviluppo). Nel caso di scarico in corso d acqua superficiale: individuazione del corso d acqua nel reticolo maggiore/minore, caratterizzazione e frequenza delle asciutte, indicazioni sull utilizzo del corso d acqua a fini irrigui. " Planimetria in scala 1:5000 o inferiore con l esatta ubicazione dell insediamento compilata e firmata da professionista abilitato. " Planimetria dell insediamento in scala 1:500 o inferiore con indicazione del ciclo completo delle acque, compilata e firmata da professionista abilitato, e con indicazione di: Tutti i fabbricati esistenti o in progetto specificandone la loro destinazione funzionale e il loro utilizzo. Tutti i punti di scarico nel ricettore (con relativa numerazione). Pozzetti di prelievo dei campioni delle acque scaricate (contraddistinti da una sigla: es. P1, P2, ecc.) e di quelli di ispezione delle reti. Tracciato delle reti fognarie distinte per tipologia (acque nere, acque meteoriche) con colori diversi, con l indicazione dei sistemi di trattamento, e degli eventuali pozzi per l approvvigionamento idrico. L orientazione rispetto ai punti cardinali e la data di realizzazione. " Planimetrie relative a tutti gli insediamenti le cui acque reflue o meteoriche confluiscono negli scarichi oggetto della domanda, con la descrizione dell attività. " Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato 1). " Ricevuta dell attestazione del pagamento della somma in relazione alle spese di istruttoria di versata a favore dell Amministrazione Provinciale di Milano. " Copia del provvedimento autorizzativo dell Ente gestore del corso d acqua superficiale attestante la compatibilità della portata dello scarico con la capacità idraulica del recettore interessato (solo in caso di scarico in corso d acqua superficiale). " Copia Documento d Identità. " Cd/Dvd. " Relazione tecnica descrittiva del funzionamento dell impianto di depurazione dei reflui. " Altri documenti: Pag. 5/19

6 Il sottoscritto dichiara altresì di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Dichiara altresì di essere a conoscenza delle responsabilità penali a cui può incorrere in caso di dichiarazioni mendaci nella domanda e negli allegati presentati, di formazione o di esibizione di atto falso o contenente dati falsi ai sensi dell art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n Luogo Data Firma Ai sensi dell art. 46 D.P.R. 445/2000 si allega ai fini della verifica dell autenticità della sottoscrizione, copia del documento di identità valido del proprietario/avente titolo. Si allega alla presente domanda copia su supporto informatico (CD o DVD), conforme alla documentazione cartacea. Si prende atto del fatto che la domanda, se non completa di tutta la documentazione sopraindicata, non sarà accettata dalla Provincia di Milano. Luogo Data Firma Pag. 6/19

7 SCHEDA TECNICA A DESCRIZIONE DELL INSEDIAMENTO L insediamento è costituito da N. edifici per un volume complessivo di metri cubi E presente un numero medio di addetti pari a L insediamento presenta le seguenti superfici espresse in metri quadri Superficie scoperta permeabile Superficie impermeabile Superficie coperta Superficie scolante Nel caso si tratti di azienda agricola Deve essere evidenziata l appartenenza dell azienda ad una delle seguenti categorie: Impresa dedita esclusivamente alla coltivazione di fondi ed alla silvicoltura. Impresa dedita all'allevamento di bestiame che dispone di terreno agricolo funzionalmente connesso con l'attività di allevamento, (in tal caso, compilare obbligatoriamente anche la tabella 1). Impresa dedita alla coltivazione di fondi ed alla silvicoltura o all'allevamento di bestiame che dispone di terreno agricolo funzionalmente connesso con l'attività di allevamento, che esercita attività di trasformazione o valorizzazione della produzione agricola inserita. Impianto di acquacoltura e di piscicoltura, con densità media di allevamento per metro quadro di specchio d acqua pari a Kg/m 2 e la portata d acqua complessivamente utilizzata nell impianto pari a l/s. Tabella 1 Animali allevati Suini Bovini Galline ovaiole Polli da carne Tacchini Conigli Ovini Equini Caprini Bilancio idrico Ettari di terreno agricolo funzionalmente connesso con l'attività di allevamento PESO VIVO MEDIO PER ANNO (TONNELLATA) Si dichiara che l approvvigionamento idrico avviene attraverso una delle seguenti modalità (fornire i dati complessivi per tutto l insediamento o per tutti gli insediamenti da cui decadono gli scarichi oggetto della presente domanda): Acquedotto pubblico, per MC/ANNO Approvvigionamento autonomo da sorgente, per MC/ANNO Pag. 7/19

8 Approvvigionamento autonomo da n. pozzi, per MC/ANNO Codice pozzo/i Approvvigionamento autonomo da corso d acqua superficiale per MC/ANNO Estremi concessione derivazione acque superficiali Le acque utilizzate vengono riciclate? SI NO Percentuale di acque riciclate, % Quantità riciclata (mc/anno) Data Firma Pag. 8/19

9 SCHEDA TECNICA S (COMPILARE UNA SCHEDA PER OGNI TERMINALE DI SCARICO) -Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) -Coordinate geografiche Gauss Boaga* (in metri) del punto di recapito dello scarico: Nord: Est: * OBBLIGATORIO Lo scarico è ubicato al mappale, foglio del Comune di Tipologia dei reflui " Acque di processo " Acque di raffreddamento indiretto " Acque di raffreddamento diretto " Acque reflue domestiche " Acque reflue assimilabili alle domestiche " Acque meteoriche di prima pioggia " Acque meteoriche di seconda pioggia " Acque provenienti da impianti di condizionamento ambienti Recapito dello scarico: " Corso d acqua superficiale " Suolo " Sottosuolo mediante pozzo disperdente (solo meteoriche) " Sottosuolo mediante subirrigazione Nel caso il recapito dello scarico sia un corso d acqua superficiale: Caratterizzazione del corso d acqua superficiale individuato come recapito Denominazione del corpo idrico ricettore: Origine: Percorso: Recapito finale: Andamento stagionale: - Portata media rilevata (m 3 /s) o stimata (m 3 /s) - Portata massima rilevata (m 3 /s) o stimata (m 3 /s) - Indicare se il corso d acqua è soggetto a periodi di asciutta superiore a 120 giorni all anno: - Indicare se il corso d acqua è utilizzato a fini irrigui: SI SI NO NO Pag. 9/19

10 - Indicare la sponda orografica interessata dallo scarico: SX DX Volumi scaricati Portata media giornaliera (mc/sec) Portata massima scaricata (mc/sec) Volume annuo totale acque reflue scaricate (mc): Materiale del tubo scarico (PVC,CLS,ecc) Diametro (cm) Nel caso di recapito dei reflui domestici e/o assimilabili negli strati superficiali del sottosuolo, a corredo della scheda allegare: 1) attestazione del gestore del servizio di fognatura (Comune, o Società che gestisce il Servizio Idrico Integrato) da cui risulti che il punto di scarico è ubicato in: area non individuata come zona servita da pubblica fognatura, e non risulta realizzabile l allacciamento alla rete fognaria degli scarichi oggetto della presente scheda. (in alternativa, nel caso sia già stata effettuata l individuazione degli agglomerati ex articolo 4 R.R. 03/06) zona posizionata al di fuori dell agglomerato, o in area posizionata in una parte dell agglomerato sprovvista di rete fognaria. 2) attestazione del gestore del servizio di acquedotto (Comune, o Società che gestisce il Servizio Idrico Integrato) da cui risulti che il punto di scarico è ubicato in zona non individuata, nel Piano di Governo del Territorio (ex piano Regolatore) vigente del Comune, quale fascia di rispetto di un punto di captazione di acqua potabile collegato all acquedotto pubblico. 3) il fondo della trincea di subirrigazione è ad una distanza superiore di 1,5 metri dal livello massimo della falda? SI NO 4) la profondità del suolo, intesa come spessore dello strato superficiale, affinchè possa completarsi la maggior parte dei necessari fenomeni di depurazione, è superiore a 1,5 metri? 5) Sono interessate aree soggette a indagini preliminari, caratterizzazioni e bonifiche? SI SI NO NO Situazione dello scarico " scarico da attivare " scarico già in esercizio prima del 12/04/2006 (RR 3/2006) conforme al regime disposto dalla normativa previgente, di cui si chiede l autorizzazione. " scarico già in esercizio dopo il 12/04/2006 di cui si chiede l autorizzazione. Data Firma Pag. 10/19

11 SCHEDA TECNICA M (COMPILARE UNA SCHEDA PER OGNI TERMINALE DI SCARICO) - Meteoriche scaricate tramite il terminale n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Le acque meteoriche recapitate attraverso lo scarico di cui alla presente scheda derivano: " dal dilavamento di coperture (tetti) " dal dilavamento di superfici scoperte I piazzali,le cui acque meteoriche confluiscono allo scarico di cui alla presente scheda,sono adibiti a: Indicare se prima dello scarico sono presenti i seguenti sistemi di trattamento: " decantazione " desoleatura Le acque meteoriche di prima pioggia vengono separate da quelle di seconda pioggia: SI NO Recapito delle acque meteoriche: (in caso di scarico in acque superficiali) Caratterizzazione del corso d acqua superficiale individuato come recapito Denominazione del corpo idrico ricettore: Origine: Percorso: Recapito finale: Andamento stagionale: - Portata media rilevata (m 3 /s) o stimata (m 3 /s) - Portata massima rilevata (m 3 /s) o stimata (m 3 /s) - Indicare se il corso d acqua è soggetto a periodi di asciutta superiore a 120 giorni all anno - Indicare se il corso d acqua è utilizzato a fini irrigui: - Indicare la sponda orografica interessata dallo scarico: SI SI SX NO NO DX altro (specificare): Data Firma Pag. 11/19

12 Nel caso il richiedente intenda avvalersi della facoltà di deroghe all applicazione delle norme tecniche del regolamento ai sensi degli articoli 9 e 13 del R.R n. 4, compilare l ALLEGATO 2 ISTANZA FACOLTATIVA Tabella Sostanze Pericolose SP 1 Mettere un croce nella colonna PRESENZA nel caso in cui una delle sostanze elencate nella seguente tabella sia contenuta nei prodotti, sia trasformata o utilizzata all interno del ciclo produttivo descritto nella relazione. Nella colonna DENOMINAZIONE precisare il nome specifico delle sostanze o dei composti, che contengono l elemento in questione, o che appartengono alle categorie generiche indicate in corsivo. PRESENZA DELLE SOSTANZE DI CUI ALLA TABELLA 5 DELL ALLEGATO 5, PARTE TERZA, DEL D.LGS. 152/06 ALL INTERNO DEL CICLO PRODUTTIVO DESCRITTO NELLA RELAZIONE Arsenico Cadmio Cromo totale Cromo esavalente Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Fenoli Oli minerali e Idrocarburi di origine petrolifera persistenti Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Composti organici alogenati (compresi i pesticidi clorurati) Pesticidi fosforati Composti organici dello stagno Sostanze classificate contemporaneamente cancerogene (R45) e pericolose per l ambiente acquatico (R50 e 51/53) ai sensi del d.lgs. 52/1997 e successive modifiche All interno del ciclo produttivo descritto nella relazione non è presente nessuna delle sostanze sopra elencate (mettere un croce nella cella a fianco) PRESENZA DENOMINAZIONE Pag. 12/19

13 Tabella Sostanze Pericolose SP 2 - IMPRESE IN CUI AVVENGONO I CICLI PRODUTTIVI DI CUI ALLA TABELLA 3/A DELL ALLEGATO 5, PARTE TERZA, DEL D.LGS. 152/06 Appartenenza del ciclo produttivo descritto in relazione alle categorie elencate SETTORE PRODUTTIVO QUANTITÀ DI PRODOTTO O DI MATERIA PRIMA UTILIZZATA * Elemento o composto specifico da considerare e unità di misura PRESENZA Cadmio Estrazione dello zinco, raffinazione del piombo e dello zinco, industria dei metalli non ferrosi e del cadmio metallico 1 Fabbricazione dei composti Chilogrammi del cadmio di Cd trattato Produzione di pigmenti Chilogrammi di Cd trattato Fabbricazione di Chilogrammi stabilizzanti di Cd trattato Fabbricazione di batterie Chilogrammi primarie e secondarie di Cd trattato Galvanostegia Chilogrammi di Cd trattato Mercurio (settore dell elettrolisi dei cloruri alcalini) Salamoia riciclata produzione di cloro, installata Salamoia a perdere produzione di cloro, installata Media giorno Media mese Mercurio (settori diversi da quello dell elettrolisi dei cloruri alcalini) Aziende che impiegano catalizzatori all Hg per la produzione di cloruro di produzione vinile di CVM Aziende che impiegano catalizzatori all Hg per altre produzioni Fabbricazione dei catalizzatori contenenti Hg utilizzati per la produzione di CVM Fabbricazione dei composti organici ed inorganici del mercurio kg di - mercurio trattato kg di mercurio trattato kg di mercurio trattato Media anno Pag. 13/19

14 Fabbricazione di batterie primarie contenenti Hg Industrie dei metallli non ferrosi 1 - Stabilimenti di ricupero del mercurio 1 - Estrazione e raffinazione di metalli non ferrosi 1 Stabilimenti di trattamento dei rifiuti tossici contenenti mercurio 1 Esaclorocicloesano (HCH) Produzione HCH Estrazione lindano Produzione ed estrazione lindano DDT Produzione DDT compresa la formulazione sul posto di DDT Pentaclorofenolo (PCP) Produzione del PCP Na idrolisi dell esaclorobenzene Aldrin, dieldrin, endrin, isoldrin Produzione e formulazione di: Aldrin e/ o dieldrin e/o endrin e/o isoldrin Produzione e trattamento di HCB Esaclorobenzene (HCB) Produzione di percloroetilene (PER) e di tetracloruro di carbonio (CCl4 ) mediante perclorurazione Produzione di tricloroetilene e/o percloetilene con altri procedimenti 1 Esaclorobutadiene Produzione di percloroetilene (PER) e di tetracloruro di carbonio kg di mercurio trattato HCH trattato HCH prodotto HCH prodotto sostanza (DDT) prodotte, trattate o utilizzate produzione o utilizzazione (di PCP) produzione o utilizzazione produzione di HCB produzione totale di PER + CCl4 produzione Pag. 14/19

15 (CCl4) mediante perclorurazione Produzione di tricloroetilene e/o di percloroetilene mediante altri procedimenti 1 Cloroformio Produzione clorometani del metanolo o da combinazione di metanolo e metano Produzione clorometani mediante clorurazione del metano Tetracloruro di carbonio Produzione di tetracloruro di carbonio mediante perclorurazione procedimento con lavaggio Produzione di tetracloruro di carbonio mediante perclorurazione procedimento senza lavaggio Produzione di clorometani mediante clorurazione del metano (compresa la clorolisi sotto pressione a partire dal metanolo. 1 Produzione di clorofluorocarburi 1 1,2 dicloroetano (EDC) Unicamente produzione 1,2 dicloroetano totale di PER + CCl4 produzione di clorometani produzione di clorometani produzione totale di CCl4 e di percloroetile ne produzione totale di CCl4 e di percloroetile ne EDC prodotto Pag. 15/19

16 Produzione di clorometani mediante clorurazione del metano (compresa la clorolisi sotto pressione a partire dal metanolo. 1 Produzione di clorofluorocarburi 1 1,2 dicloroetano (EDC) Unicamente produzione 1,2 dicloroetano Produzione 1,2 dicloroetano e trasformazione e/o utilizzazione nello stesso stabilimento tranne che per l utilizzazione nella produzione di scambiatori di calore EDC prodotto EDC prodotto Utilizzazione di EDC per lo sgrassaggio dei metalli (in stabilimenti industriali diversi da quelli del punto precedente. 2 Trasformazione di 1,2 dicloetano in sostanze diverse dal cloruro di vinile Tricloroetilene Produzione di tricloroetilene (TRI) e di percloroetilene (PER) 2 Utilizzazione TRI per lo sgrassaggio dei metalli 2 Triclorobenzene (TCB) Produzione di TCB per disidroclorazione e/o trasformazione di TCB Produzione e trasformazione di clorobenzeni mediante clorazione 2 Percloroetilene (PER) Produzione di tricloroetilene (TRI) e di percloroetilene (procedimenti TRI-PER) 2 Produzione di tetracloruro di carbonio e di percloroetilene (procedimenti TETRA- PER) 2 Utilizzazione di PER per lo sgrassaggio metalli 2 EDC trasformato TRI e PER prodotto TRI utilizzato TCB prodotto TCB prodotto e trasformato TRI prodotto TETRA prodotto Pag. 16/19

17 Produzione di clorofluorocarbonio 1 Il ciclo produttivo descritto nella relazione non rientra tra nessuno di quelli sopra elencati (mettere un croce nella cella a fianco) *) In base a quanto precisato dall articolo 125 del D.lgs. 152/06 e s.m.i., tali dati devono essere indicati con riferimento alla capacità massima oraria moltiplicata per il numero massimo di ore lavorative giornaliere per il numero massimo di giorni lavorativi mensili ed annui. 1) Per queste categorie di cicli produttivi non vi sono limiti di massa per unità di prodotto, ma devono essere rispettati i limiti di concentrazione indicati in tabella 3 in relazione alla singola sostanza o alla famiglia di sostanze di appartenenza. NON DEVONO quindi essere compilate le celle a destra nella tabella, ma deve essere segnalata con una CROCE nella prima colonna l'eventuale appartenenza del ciclo produttivo descritto in relazione a tale categoria. 2) Per queste categorie di cicli produttivi non vengono indicati i limiti di massa per unità di prodotto, ma devono essere rispettati, oltre ai limiti di concentrazione indicati in tabella 3 in relazione alla singola sostanza o alla famiglia di sostanze di appartenenza, i limiti di concentrazione indicati nella tabella sottostante. NON DEVONO quindi essere compilate le celle a destra nella tabella, ma deve essere segnalata con una CROCE nella prima colonna l'eventuale appartenenza del ciclo produttivo descritto in relazione a tale categoria. 1,2 dicloroetano (EDC) Utilizzazione di EDC per lo sgrassaggio dei metalli in stabilimenti industriali diversi da quelli che producono, trasformano e/o utilizzano EDC nello stesso stabilimento. Tricloroetilene (TRI) Produzione di TRI e di percloroetilene (PER) Media Giorno mg/l Media Mese mg/l 0,2 0,1 0,5 1 Utilizzazione TRI per lo sgrassaggio dei metalli 0,2 0,2 Triclorobenzene (TCB) Produzione e trasformazione di cloro benzeni mediante clorazione 0,1 0,05 Percloroetilene (PER) Produzione di tricloroetilene (TRI) e di percloroetilene (Procedimenti TRI-PER) 1 0,5 Utilizzazione di PER per lo sgrassaggio dei metalli 0,2 0,1 Pag. 17/19

18 ALLEGATO 1 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (art. 47 D.P.R n. 445) Il sottoscritto nato a il residente in via n. in qualità di (Titolare, legale rappresentante, amministratore delegato, Presidente di Consorzio) della ditta in relazione all istanza consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione od uso di atti falsi, richiamate dall art. 76 del D.P.R n D I C H I A R A a) che le caratteristiche qualitative e quantitative delle acque di scarico sono quelle di cui all'allegata relazione; b) che l'acqua viene prelevata nei quantitativi e modi di cui all allegata relazione; c) che nello stabilimento/insediamento si svolgono / non si svolgono cicli produttivi indicati nella tabella 3/A dell allegato 5 (indicare quali cicli) del D.Lgs. 152/06; d) che nello stabilimento/insediamento si svolgono / non si svolgono attività che comportano la produzione, la trasformazione o l utilizzazione delle sostanze di cui alle tabelle 3/A (indicare quali cicli per ogni sostanza) e 5 (indicare quali sostanze) dell allegato 5 alla parte terza del D.Lgs..152/06 (se si è risposto si svolgono compilare il punto successivo); e) negli scarichi derivanti dalle attività sopra indicate è accertata / non è accertata la presenza di dette sostanze in quantità o concentrazioni superiori ai limiti di rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all entrata in vigore del decreto medesimo o degli aggiornamenti messi a punto ai sensi dell allegato 5 (in relazione a quanto previsto dal comma 4 dell articolo 108 e del comma 4 dell articolo 101 del D.Lgs. 152/06 mod., per scarichi deve intendersi sia lo scarico generale in uscita dall insediamento produttivo che gli scarichi parziali confluenti nel medesimo); f) che nello stabilimento/insediamento sono presenti / non sono presenti scarichi (identificare gli scarichi interessati) contenenti le sostanze (indicare quali sostanze) di cui alla tabella 5 che vengono tenuti separati dallo scarico generale e disciplinati come rifiuti ai sensi del D.Lgs. n. 152/06. Dichiara inoltre di essere a conoscenza che, ai sensi del D.Lgs. 03/04/2006 n. 152, gli scarichi sono disciplinati in funzione del rispetto degli obiettivi di qualità dei corsi idrici; che deve essere garantito ai soggetti incaricati al controllo per ispezioni controlli e prelievi, l accesso ai luoghi dai quali origina lo scarico e che i limiti di accettabilità delle concentrazioni inquinanti dello scarico idrico non possono essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. Luogo e data: Il dichiarante Pag. 18/19

19 ALLEGATO 2 ISTANZA FACOLTATIVA DEROGHE ALL APPLICAZIONE DELLE NORME TECNICHE DEL REGOLAMENTO Ai sensi degli articoli 9 e 13 del R.R n. 4 Il sottoscritto chiede: 1) che le disposizioni del R.R. 24/03/06 n.4 siano applicate solo ad una parte delle superfici scolanti di cui all art. 3 comma 1, lettere a) e b). 2) che per le acque meteoriche di dilavamento provenienti da superfici contaminate da idrocarburi di origine minerale l autorizzazione sia rilasciata in base al trattamento di cui all art.5, comma 4. 3) di non essere assoggettato alle disposizioni del presente regolamento che disciplinano la separazione ed il trattamento delle acque. In proposito dichiaro che dallo svolgimento dell attività della ditta non possono derivare pericoli di contaminazione delle relative superfici scolanti di natura tale da provocare l inquinamento delle acque di prima pioggia e lavaggio. Data Timbro e firma Nel caso ci si intenda avvalere della deroga di cui al punto 1) sopra descritto indicare nella Relazione Tecnica i motivi per i quali si ritiene che solo da una porzione della superficie scolante possa derivare la contaminazione delle acque di prima pioggia e lavaggio e gli eventuali apprestamenti e accorgimenti gestionali adottati. Nel caso ci si intenda avvalere della deroga di cui al punto 2) sopra descritto, allegare una relazione tecnica dell impianto con funzionamento in continuo e una dichiarazione sottoscritta da tecnico abilitato che l impianto di trattamento in continuo delle acque meteoriche del piazzale è dimensionato in conformità dell art. 5 comma 4 del R.R. 24/3/08 n. 4, ovvero sulla base della portata massima stimata in connessione agli eventi meteorici, assumendo che l evento si verifichi in 15 minuti e che il coefficiente di afflusso alla rete sia pari ad 1 per le superfici scolanti, e a 0,3 per quelle permeabili di qualsiasi tipo ad esse contigue. Nel caso ci sai intenda avvalere della deroga di cui al punto 3) la relazione tecnica dovrà contenere una dettagliata descrizione degli eventuali apprestamenti e accorgimenti operativi predisposti o che si intendano predisporre per evitare pericoli di contaminazione delle acque di prima pioggia e lavaggio. Pag. 19/19

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