L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015

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1 L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO Per. Ind. Stefano Cairoli Milano 14 Gennaio 2015

2 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI Con riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 il PROGETTISTA deve prendere in considerazione degli aspetti che abbiamo avuto occasione di ascoltare nella riunione di ottobre dello scorso anno. RESISTENZA MECCANICA E STABILITÀ SICUREZZA IN CASO DI INCENDIO IGIENE SALUTE E AMBIENTE SICUREZZA E ACCESSIBILITÀ NELL USO PROTEZIONE CONTRO IL RUMORE RISPARMIO ENERGETICO USO SOTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI 2

3 RISPARMIO ENERGETICO Tutte le caratteristiche elencate entrano a far parte del progetto di un impianto elettrico e/o elettronico. Per tutti questi aspetti dobbiamo essere in grado di elencare le caratteristiche dei materiali e dei componenti utilizzati da assiemare per realizzare un impianto. Oggi il tema è il RISPARMIO ENERGETICO anche in conseguenza dell efficienza. LE OPERE DI COSTRUZIONE DEVONO ESSERE EFFICIENTI SOTTO IL PROFILO ENERGETICO 3

4 QUESITO Come inserisco queste considerazioni nella relazione di progetto? PER PRIMA COSA DEVO DISTIGUERE TRA: -INTERVENTI SU IMPIANTI ESISTENTI -NUOVI IMPIANTI INOLTRE CONSIDERO SE INTERVENGO NELLA FASE: -PROGETTO PRELIMINARE -PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO 4

5 PROGETTO Il progetto è il momento di ideazione dell impianto, elemento fondamentale di garanzia per l utente. Tutti gli impianti devono essere progettati. Il progetto rappresenta il mezzo fondamentale per rispondere alle attese del committente nel rispetto delle disposizioni di legge e delle norme tecniche, al fine di conseguire la sicurezza e la qualità dell impianto. 5

6 PROGETTO PRELIMINARE Il progetto preliminare ha lo scopo di definire le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire. Per la realizzazione di un nuovo impianto, il progetto preliminare è fondamentale per valutare la fattibilità di una installazione, in termini dimensionali ed economici. La prestazione energetica non entra direttamente in gioco, ma comunque devono essere presi in considerazione tutti gli obblighi (anche di efficienza, fonti energetiche rinnovabili, ecc.). 6

7 PROGETTO PRELIMINARE Del progetto preliminare per la modifica di un impianto esistente, con lo scopo di raggiungere prestazioni energetiche definite, parleremo in altra occasione. Vedremo come in questo caso entra in gioco in modo preponderante il contratto tra committente e professionista. 7

8 PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Per l elaborazione del progetto di un impianto elettrico o elettronico, possiamo seguire la traccia definita dalla guida CEI 0-2. Si distinguono: - RELAZIONE DESCRITTIVA - RELAZIONE TECNICA - RELAZIONE ILLUSTRATIVA (CALCOLI PRELIMINARI) - DISCIPLINARE DESCRITTIVO ELEMENTI TECNICI - RELAZIONE GENERALE - RELAZIONE SPECIALISTICA 8

9 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE DESCRITTIVA RELAZIONE TECNICA 1. GENERALITA 2. DATI GENERALI 3. STATO DELL ARTE 4. SITUAZIONE ESISTENTE ED ANALISI DELLO STATO DI FATTO 4.2 ANALISI DEI LUOGHI 4.3 IMPIANTO DI TERRA 4.4 IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI 4.5 STATO DI FATTO IMPIANTO ELETTRICO Punto di consegna Distribuzione Illuminazione Impianti speciali 5. SCOPO 6. CRITERI DI SCELTA 7. PRESCRIZIONI DI LEGGE E NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 8. CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 8.1 DESTINAZIONE D USO 8.2 CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI 9

10 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE DESCRITTIVA RELAZIONE TECNICA 9. DATI DEL SISTEMA ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE 10. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 10.1 Dimensionamento elettrico 10.2 Illuminazione ordinaria 10.3 Illuminazione di sicurezza 10.4 Condizioni climatiche 11. PROTEZIONI 11.1 Protezione contro le sovratensioni e gli abbassamenti di tensione 11.2 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti 11.3 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti 11.4 Protezione delle condutture dalle influenze esterne 11.5 Selettività delle protezioni 12. BARRIERE ARCHITETTONICHE 12.1 Installazione di apparecchiature e dotazioni 13. VERIFICHE E MANUTENZIONE 13.2 Verifiche periodiche 13.3 Manutenzione 14. ALLEGATI 10

11 1. GENERALITÀ 2. DATI DEL SISTEMA ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE 3. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 3.1 Dimensionamento impianto FM e luce 3.2 Dimensionamento delle condutture 3.3 Dimensionamento illuminotecnico 11 PROGETTO DEFINITIVO CALCOLI PRELIMINARI (RELAZIONE ILLUSTRATIVA)

12 PROGETTO DEFINITIVO DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI 1. GENERALITA 2. MATERIALI COSTITUENTI GLI IMPIANTI 2.1 Elenco marche concordate con la Committenza 2.2 Quadri elettrici 2.3 Dispositivi di protezione, comando e sezionamento Automatici magnetotermici Automatici magnetotermici differenziali Interruttori differenziali puri Interruttori non automatici Contattori 2.4 Canali e tubazioni per cavi elettrici Tubo rigido isolante medio Tubo flessibile isolante Tubo corrugato pieghevole isolante medio Sistema di passerelle metalliche 2.5 Conduttori 2.6 Cassette e scatole Tipologia Modalità esecutive 12

13 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE RELAZIONE SPECIALISTICA 1. GENERALITA 2. DATI GENERALI 3. STATO DELL ARTE 3.1 Ambito di applicazione (art. 1 DM37/08) 3.2 Limiti di redazione di progetto da parte di professionista (art. 5 comma 2 DM 37/08) 4. MISURE DI PROTEZIONE 5. SCOPO 6. PRESCRIZIONI DI LEGGE E NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO 7. CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 7.1 DESTINAZIONE D USO 7.2 CLASSIFICAZIONE DEI LOCALI 8. DATI DEL SISTEMA ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE 9. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 9.1 Dimensionamento elettrico 9.2 Illuminazione ordinaria 9.3 Illuminazione di sicurezza 9.4 Condizioni climatiche 13

14 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE RELAZIONE SPECIALISTICA 10. PROTEZIONI 10.1 Protezione dalle sovratensioni 10.2 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti SISTEMA SELV sorgente di alimentazione Collegamento a terra Installazione dei circuiti 10.3 Protezione delle condutture contro le sovracorrenti 10.4 Protezione delle condutture dalle influenze esterne 10.5 Selettività delle protezioni 10.6 Sezionamenti 10.7 Protezione contro le sovratensioni e gli abbassamenti di tensione 10.8 Protezione contro gli incendi 11. COLLEGAMENTI EQUIPOTENZIALI 11.1 Dispersore 11.2 Collettore equipotenziale principale 11.3 Conduttori equipotenziali principali 11.4 Conduttori di protezione 14

15 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE RELAZIONE SPECIALISTICA 12. BARRIERE ARCHITETTONICHE 12.1 Installazione di apparecchiature e dotazioni 12.2 Superamento dislivelli 13. QUADRO ELETTRICO 14. DOCUMENTAZIONE 14.1 Documentazione finale di progetto 14.2 Documentazione finale di impianto 15. VERIFICHE E MANUTENZIONE 15.1 Verifiche iniziali 15.2 Documentazione di verifica 15.3 Verifiche periodiche 15.4 Manutenzione 16. ALLEGATI 15

16 NUOVI IMPIANTI Nella progettazione di un nuovo impianto i criteri di scelta devono essere individuati. DISTINGUIAMO: -IMPIANTO ELETTRICO -IMPIANTO ELETTRICO -IMPIANTO ELETTRICO -IMPIANTO ELETTRONICO TRASFORMAZIONE DISTRIBUZIONE UTILIZZO FINALE ES. ILLUMINAZIONE TBM (Gestione tecnica degli edifici) 16

17 TRASFORMAZIONE Per le scelta nella sostituzione o nuova installazione di uno o più trasformatori ricordiamo quanto illustrato durante la riunione di novembre La cabina di trasformazione MT/BT è un capitolo fondamentale nella relazione di progetto. Riguarda solo impianti con fornitura MT che sono una minoranza degli impianti elettrici, in genere sono gli impianti che presentano maggiori complessità. 17

18 TRASFORMAZIONE In caso di nuova installazione o sostituzione, il trasformatore MT/BT fa parte di quei materiali per i quali è già obbligatoria la scelta entro classi di perdita stabilite. La Commissione Europea con il regolamento 548/2014, già entrato in vigore il 11/06/2014, ha stabilito che a livello europeo non sarà più possibile commercializzare trasformatori di potenza con bassa efficienza. 18

19 CONSIDERAZIONI PER LA SCELTA Esempio: Per la potenza elettrica massima richiesta devo installare due trasformatori da 630kVA e li ho scelti con isolamento in olio classe di perdita Ak Consumo giornaliero medio estivo Consumo giornaliero medio invernale Potenza massima richiesta estate Potenza massima richiesta inverno kwh kwh 850 kw 450 kw 19

20 CONSIDERAZIONI PER LA SCELTA Perdite annue per due trasformatori sempre inseriti Un trasformatore inserito 365 gg Un trasformatore inserito 150 gg kwh (perdite nel ferro) kwh (perdite nel ferro) kwh (perdite nel ferro) Diminuiscono sensibilmente anche le perdite nel rame. È facilitata la manutenzione. Altri vantaggi? 20

21 DISTRIBUZIONE Criteri per l efficienza energetica nella distribuzione possono essere individuati nella scelta dei cavi. Oltre ai consueti criteri nella scelta del cavo, ad esempio: - tipo di cavo in relazione alla tensione - tipo di cavo in relazione alle condizioni di posa - sezione del cavo in relazione alla corrente nominale delle protezioni - sezione del cavo in relazione alla caduta di tensione - ecc. Andiamo ad indicare l energia persa nelle condizioni di utilizzo specificate. 21

22 Carico SEZIONE Corrente assorbita Lunghezza linea RESISTENZA [Ω/Km] 10 1, , , , , , , kw 96 A 20 m Scelta del cavo 35 mm 2 Potenza dissipata Funzionamento Energia annuale persa 95,58 W 10 h/g 352 kwh Corrente Cto Cto fine linea 11,67 ka 22

23 Carico 50 kw Potenza dissipata 211,96 W Corrente assorbita 96 A Funzionamento 10 h/g Lunghezza linea 20 m Scelta del cavo 16 mm 2 Corrente Cto Cto fine linea Energia annuale persa 7,23 ka 773 kwh Incidenza nel dimensionamento del quadro a valle Considerazione del tempo di funzionamento Considerazioni sul tempo di osservazione 23

24 Carico Corrente assorbita 50 kw 75,97 A Rifasamento da 0,75 a 0,95 Potenza dissipata 132,74 W Lunghezza linea 20 m Scelta del cavo 16 mm 2 Funzionamento Energia annuale persa 10 h/g 532 kwh 24

25 25

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

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