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1 Ingegneria dell Informazione Sensori ELERONICA APPLICAA E MISURE G1 Sensori Generalità Sensori di temperatura» ermometria a resistenza» ermometria non a resistenza SENSORE (trasduttore, convertitore, rivelatore) è un dispositivo che riceve un informazione da un segnale di ingresso costituito da una grandezza fisica x(t) e la restituisce (con funzione di trasferimento nota) mediante un segnale d uscita costituito da una grandezza fisica diversa y(t), più adatta alle elaborazioni successive. Il segnale di uscita è normalmente una grandezza elettrica Funzione di conversione nominale è: y(t) = g [x(t)]) possibilmente lineare 4/09/013-1 G1-01 FF/MP 4/09/013 - G1-01 FF/MP Mercato italiano dei sensori Caratteristiche della produzione Pressione 34% emperatura 19% Chimici 15% Peso 11% Portata 9% Livello 5% Altri 7% Concentrazione nei pasi industrialmente e tecnologicamente più sviluppati Italia: pochi produttori Aziende Medio-piccole Piccole divisioni di grandi aziende Innovazione tecnoogica Utilizzo più esteso e nuove applicazioni di sensori con principio di funzionamento noto Sensori integrati Applicazione di nuovi principi di funzionamento 4/09/013-3 G1-01 FF/MP 4/09/013-4 G1-01 FF/MP Grandezze di influenza Sono tutte le grandezze fisiche, attinenti al sistema misurato (con eccezione del misurando), all utilizzatore e all ambiente, che influenzano significativamente con le loro variazioni il comportamento del sensore. Esempi: emperatura Pressione, accelerazione, vibrazioni Umidità Campi magnetici statici e variabili ensioni di alimentazione empo La funzione di conversione diventa dunque Y(t) = g[x(t), g 1, g,..t] dove le g i sono le grandezze di influenza Comportamento energetico Al segnale di ingresso risulta sempre associata una certa energia che è scambiata fra sensore e sistema misurato, provocando per conseguenza una certa perturbazione su entrambi i sistemi, in particolare sul sistema misurato. EFFEO DI CARICO Assorbimento di energia dal sisetma misurato, che varia il suo stato modificando la grandezza fisica che è misurata Esempio: La capacita termica e la resistenza termica verso l ambiente di un termometro sottraggono calore all oggetto di cui si vuole misurare la temperatura 4/09/013-5 G1-01 FF/MP 4/09/013-6 G1-01 FF/MP

2 ipi di sensori AIVI: sono visti dall utilizzatore come dei generatori (di tensione, corrente o carica) Esempi ipi di sensori PASSIVI: sono visti dall utilizzatore come impedenze Esempi Effetto Uscita Misura di ermoelettrico ensione emperatura Piroelettrico Carica Irraggiamento luminoso Fotoelettrico Corrente Irraggiamento Piezoelettrico Carica Forza, pressione, accelerazione Induzione ensione Velocità elettrom. Hall ensione posizione Impedenza Resistività Resistività Resistività Capacità Capacità Induttanza Misure di emperatura Deformazione Irraggiamento Posizione Umidità deformazione 4/09/013-7 G1-01 FF/MP 4/09/013-8 G1-01 FF/MP Caratterizzazione di un sensore - I Caratterizzazione di un sensore - II Principio di funzionamento Notizie sul misurando Specie Campo di misura Campo di sicurezza Notizie sull uscita Specie Campo di normale funzionamnto Valori di sovraccarico Potenza erogabile Impedenza di uscita Incertezza intrinseca dell uscita Notizie sull alimentazione ausiliaria Caratteristiche metrologiche in regime stazionario Funzione di taratura» Curva di taratura» Accuratezza Sensibilità Linearità Risoluzione Isteresi Ripetibilità Stabilità Caratteristiche metrologiche in regime dinamico Risposta in frequenza (tipo di sistema) Risposta al transitorio (tempo di risposta) 4/09/013-9 G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Condizioni operative di impiego empo di vita Affidabilità (guasti) Caratteristiche fisiche Costo Caratterizzazione di un sensore - III Caratterizzazione di un sensore - IV Incertezza intrinseca dell uscita Larghezza della fascia comprendente tutti i valori che potrebbero essere assunti per rappresentare l uscita in una determinata condizione di funzionamento» E legata alla natura della grandezza fisica di uscita e alle caratteristiche di interfacciamento sensore-strumento Funzione di taratura Relazione che permette di ricavare da ogni valore dell uscita la corrispondente FASCIA DI VALORI del misurando E composta da:» Curva di taratura o caratteristica Relazione biunivoca o univoca fra uscita e punto centrale della fascia di valori relativa al misurando. Coincide in pratica con la funzione di conversione. Data in forma analitica o come tabella E ottenuta sperimentalmente, come curva che approssima i valori speimentali, ottenuti durante il procedimento di taratura, nel modo migliore (es. ai minimi quadrati) 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/013-1 G1-01 FF/MP

3 Caratterizzazione di un sensore - V Accuratezza (Incertezza) Larghezza della fascia di valori. iene conto di» Sensibilità Definita con riferimento a un punto qualsiasi della curva di taratura e coincide con la pendenza. Sensibilità costante -> curva di taratura rettilinea» Linearità Indica di quanto la curva di taratura si discosta da una retta. E la distanza massima dei punti della caratteristica da una retta opportunamente definita Una curva di taratura non lineare può essere linearizzata con Circuiti di condizionamento analogici Via software mediante una ABELLA DI CORREZIONE» Risoluzione Minima variazione del misurando che provoca una variazione dell uscita pari all incertezza intrinseca dell uscita. Detta ache BANDA MORA o SOGLIA» Isteresi Massima differenza fra i valori dell uscita per il medesimo misurando Caratterizzazione di un sensore - VI Ripetibilità Variazione dei valori dell uscita, applicando più volte lo stesso misurando nelle stesse condizioni operative» E indice di INVARIABILIA della caratteristica del sensore RIPRODUCIBILIA della caratteristia in vari esemplari dello stesso tipo E molto importante nei sensori per cui sia prevista una CORREZIONE via software per migliorarne l accuratezza In questi casi si chiede la ripetibilita, non tanto l accuratezza Stabilità Capacita di conservare inalterate le caratteristiche di funzionamento per unlungo intervallo di tempo 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Caratterizzazione di un sensore - VII Caratterizzazione di un sensore - VIII Condizioni operative di impiego Definiscono i campi di valore in cui devono essere mantenute le GRANDEZZE DI INFLUENZA perché il sensore funzioni entro le specifiche Sono:» Campo di riferimento. aratura e verifiche» Campo di nomale funzionamento, perché siano mantenute le caratteristiche metrologiche» Campo di sicurezza durante il funzionamento» Campo di magazzino Per le principali grandezze di influenza è data la FUNZIONE DI INFLUENZA (curva, tabella) che definisce come agisce la grandezza d influenza su una delle caratteristiche metrologiche. Indica la SENSIBILIA (sensitivity) della cratt. metrologica alle variazioni della grandezza d influenza empo di vita Espresso in:» Numero di cicli» empo di funzionamento» empo di magazziono Affidabilità Guasti, indotti da DEBOLEZZA SRUURALE del sensore o da funzionamento al di fuori dei limiti di SICUREZZA:» Degradazione. Variazione graduale delle caratteristiche nel tempo» Catastrofici. Improvvisa rottura L affidabilita definisce in termni statistici la probabilità di un sensore di lavorare soddisfacentemente con le caratteristiche specificate 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP ermometria a resistenza ermoresistenze ermometria a resistenza ermoresistenze (RD) quasi lineari ermoresistenze non lineari (termistori) Si sfrutta la variazione di resistività con la temperatura Si impiegano: metalli puri, che hanno un comportamento abbastanza lineare e coefficiente di temperatura circa 0.4%/C (termoresistenze). Impasti di ossidi o semiconduttori, che hanno un coefficiente di temperatura fortemente variabile ed in genere negativo (termistori) Si sfrutta la variazione di resistività con la temperatura di metalli puri Il coefficiente di temperatura varia con il metallo ed assume valori a temperatura ambiente di circa 0.4%/C Un buon materiale deve essere passivo rispetto agli agenti esterni, dotato di una struttura cristallina stabile nel tempo e facilmente lavorabile. Si usano: Rame: basso costo, ma ossidabile; da 70 C a 150 C Nikel: poco ossidabile, ma con coefficiente di temperatura non lineare e difficoltà di lavorazione; da 100 C a 550 C Platino: ottimo, per campi di temperatura tra -70 C e 1100 C, ma caro Leghe nikel/ferro per il campo da 0 C a 400 C ungsteno e leghe platino-iridio: per temperature molto elevate 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

4 ermoresistenze e termistori ecnologie costruttive A filo avvolto: costose, stabili, grande costante di tempo. Confronto tra tra i i comportamenti in in temperatura di di diversi diversi materiali e dei dei termistori Si usano fili sottili ed isolanti facili da formare (es. allumina). Si costruiscono sensori con valore di resistenza standard La costruzione è fatta in modo che il filo non sia sottoposto a stress meccanici e gli agenti esterni non diminuiscano l isolamento A film: ridotte dimensioni, piccola costante di tempo, meno stabili. 4/09/ G1-01 FF/MP Si ottengono per deposizione, hanno problemi per lo stress meccanico dovuto al supporto e per la contaminazione superficiale 4/09/013-0 G1-01 FF/MP Legame resistenza temperatura Formula di Calendar Van Dusen Il legame resistenza temperatura per il platino puro è espresso da un polinomio del nono ordine che consente uno scarto inferiore a 0.13m C in un campo di temperatura tra 0 C e 96 C (e richiede 9 punti fissi di taratura!) Si impiegano nell uso industriale le formule di Calendar-Van Dusen: tra -00 C e 0 C R R 1 At Bt Ct 100t tra 0 C e 850 C 0 R R 1 At Bt 0 3 I valori di A B C dipendono dalla purezza del platino. Ad esempio A C C C 1 7 B C A C 7 B C C Per uso industriale si impiegano termometri costruiti con platino avente una purezza tale da generare un medio tra 0 C e 100 C pari a 0.385%/ C 1 C 4 4/09/013-1 G1-01 FF/MP 4/09/013 - G1-01 FF/MP Grado Note Le termoresistenze sono classificate in categorie (Gradi) in base all incertezza che sono in grado di fornire nella misura di temperatura senza necessità di taratura Questo parametro è fondamentale per l intercambiabilità dei sensori. Esistono diverse normative nazionali e internazionali (IEC751, DIN 43760, BS-1904, JIS C1604), tutte simili Grado I (A): Grado II (B): C D 0.15 C t 0.3 C t 0.6 C t 1. C+ 0.0 t Per ottenere migliori accuratezze è necessario determinare i valori delle costanti (essenzialmente di A e R 0 ) con una operazione di taratura tra punti noti, che deve essere ripetuta ad intervalli di tempo regolari (6 mesi o un anno) Sensori con buona accuratezza sono sempre costruiti con connessione a 4 morsetti, per definire con precisione il tratto attivo di materiale ed eliminare gli effetti delle resistenze di contatto 4/09/013-3 G1-01 FF/MP 4/09/013-4 G1-01 FF/MP

5 ermistori ermistori Resistori con dipendenza dalla temperatura marcata e di tipo non lineare: NC (negative temperature coefficient) PC (positive temperature coefficient) Come sensori di temperatura si impiegano in genere i NC. I PC vengono sovente usati come sistemi di protezione. La sensibilità (o coefficiente di temperatura) a 5 C varia tra - 3%/ C e 10%/ C Il campo di temperatura di impiego sovente è limitato verso le alte temperature I termistori offrono una sensibilità molto più elevata delle termoresistenze La forte non linearità richiede circuiti appositi per la compensazione 4/09/013-5 G1-01 FF/MP 4/09/013-6 G1-01 FF/MP Legame resistenza temperatura Formula di Stheinhart-Hart Il legame temperatura e resistenza è di tipo esponenziale. Il fattore è detto indice di sensibilità ed è funzione della temperatura. Spesso i termistori sono caratterizzati dal valore medio di tra 0 C e 50 C (valori tra 3500 e 4500) Da si può ricavare un equivalente linearizzando l equazione ( a 300K). ln R Ae R C ( ) ( ) In pratica si impiega la formula approssimante di Stheinhart-Hart, che lega resistenza e temperatura 1 A N R... A ln R 0 A1 ln Questa formula viene impiegata da tutti i costruttori di termistori e usualmente limitata a 3 coefficienti N 1 A Bln 3 R Cln R In campi di temperatura di C l approssimazione della curva è entro 0.01 C 4/09/013-7 G1-01 FF/MP 4/09/013-8 G1-01 FF/MP Grado dei termistori Problemi di misura con sensori resistivi Anche i termistori sono classificati in classi, anche se non standardizzate come nel caso delle termoresistenze. Ad esempio, per un campo di temperatura 0 C e 70 C Classe A 0.1 C Classe B 0. C Classe C 0.5 C Classe D 1.0 C I sensori variano poco la propria resistenza Necessitano dunque di sistemi di misura con elevata risoluzione Non sono trascurabili le resistenze dei cavi e di contatto I sensori resistivi sono misurati facendoli percorrere da corrente Autoriscaldamento Forze termoelettromotrici 4/09/013-9 G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

6 Risoluzione di misura Problema dei cavi Le termoresistenze variano poco (0.4%/ C) e hanno una elevata zavorra a 0 C (es P100 significa 100). Misurare 0.1 C richiede un sistema di misura con risoluzione 0.04 su 100 cioè 0.04% Soluzione: Sistemi a ponte per la compensazione dell effetto dei 100 I ponti sono complessi da usare e non sono lineari Condizionatori con compensazione dello zero I sensori sono collegati al sistema di misura tramite cavi che possono influenzare pesantemente l accuratezza Spostamento dello zero Variazione della sensibilità Sensibilità alle condizioni ambientali Problema sentito in particolare nei P100 Resistenza dei cavi circa 0.0m/mm : a 5m di distanza, cavo 0.mm, R=1 pari a.5 C 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/013-3 G1-01 FF/MP Connessione a 4 morsetti Ponti a 3 e 4 fili Soluzione: misura a quattro morsetti Soluzione costosa, rende difficile l uso di sistemi di commutazione (multiplexer) Due possibilità di connessione al ponte di Wheatstone in base al rapporto di resistenze del ponte Se R << R 3 si può usare una soluzione a 4 fili Se R = R 3 si può usare una soluzione a 3 fili 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Autoriscaldamento Forze termoelettromotrici La misurazione del valore della resistenza implica un passaggio di corrente nel resistore e quindi si ha un autoriscaldamento del sensore, che dipende dalla sua resistenza termica. R Sensori a filo avvolto R H = C/mW Sensori a film R H = C/mW I sensori più robusti hanno R H maggiore Maggiori correnti, maggiore sensibilità, maggior autoriscaldamento H P Usando piccole correnti si si hanno piccole tensioni (es. 1mA equivale a 0.4mV/ C) L effetto delle forze termoelettromotrici può diventare significativo Soluzione: Due misure a polarità invertita Misure in in AC 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

7 ermometria non a resistenza ermocoppie Si sfrutta l effetto Seebek: tra due giunzioni di materiali diversi poste a temperatura diversa nasce una differenza di potenziale ermometria termoelettrica ermometria a radiazione Altri metodi per la misura di temperatura e AB t h t i k e i i i i AB I coefficienti h e k dipendono dalla coppia di materiali impiegata. I valori complessivi comunque non superano qualche decina di V/ C. 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Funzionamento delle ermocoppie Uso delle ermocoppie Non è possibile provocare circolazione di corrente in un circuito formato da un solo conduttore omogeneo, anche se di sezione variabile La FEM complessiva ai capi di un circuito formato da metalli diversi è nulla se la temperatura è uniforme lungo il circuito La FEM complessiva in un circuito formato da spezzoni di metallo omogeneo dipende solo dalla temperatura dei giunti Dunque: nascono FEM tutte le volte che se ci sono metalli diversi e salti di temperatura La tensione misurata dipende dalle temperature di J1 e J. Per conoscere la temperatura di J1 è necessario conoscere la temperatura di J J3 non è importante perché il materiale è omogeneo (nota: solo se è davvero omogeneo!) 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Uso delle ermocoppie Uso delle ermocoppie Soluzione: mantenere J ad una temperatura nota. La tensione è legata al salto termico J1 - J cioè alla temperatura J. Con altri materiali ogni differenza di temperatura tra J3 e J4 provoca un errore dovuto alla nuova termocoppia La soluzione funziona perché uno dei conduttori della C è in rame quindi non ci sono termocoppie all ingresso del multimetro. 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/013-4 G1-01 FF/MP

8 Uso delle ermocoppie Giunto di riferimento Soluzione: Il blocco isotermo si può usare anche al posto del ghiaccio misurandone la temperatura con un sensore di altro tipo Blocco isotermo In questo caso J3 e J4 sono isotermi e non introducono errori Giunzioni a temperatura nota In questo caso J3 e J4 non sono termocoppie 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Denominazione termocoppie Incertezza termocoppie Le C sono identificate da una lettera che indica i materiali da cui sono composte I coefficienti della funzione di trasduzione delle termocoppie sono riportati in documenti appositi (Es. IEC584) Ogni C ha specifici campi e condizioni (ambiente ossidante, riducente, ) di impiego. Per convenzione i rivestimenti delle C hanno colori predeterminati, che le identificano: esempio C tipo J: cavi bianco(+), rosso(-), C, ambiente riducente Anche le per C si parla di grado I (normale); II (speciale). Sono indicati due valori, si prende il maggiore. Es. C tipo J: Grado I:. C o 0.75%; Grado II: 1.1 C o 0.4% Incertezza per il grado I: =10 C incertezza. C =500 C incertezza 0.75%x500=3.75 C 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Cavi di estensione Pro e contro le termocoppie I campi di uso si riferiscono al materiale delle termocoppie, NON all isolante. Gli isolanti per alte temperature sono cari. Si usano: PVC (<100 C), EFLON (<50 C), KAPON (<30 C), Allumina (<100 C, igroscopico), MgO (<1600 C) Si possono usare due tipi di materiali di isolamento per la punta e per i cavi di estensione, fatti dello stesso materiale della termocoppia, ma con diverso diametro ed isolante Per le termocoppie si usano connettori particolari irreversibili dello stesso materiale della termocoppia Pro: Costante di tempo termica molto piccola per termocoppie esposte (delicate) Contro: necessità di circuiti di amplificazione e compensazione del giunto Uso industriale, particolarmente per ambienti ostili e temperature medio-alte Costo 5-10$ per termocoppia completa di connettore; 0.5-1$/m per il cavo 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

9 ermometria a radiazione Energia emessa Si basa sulla misura dell energia emessa da ogni corpo caldo. Per ogni corpo si definiscono: Riflettanza: frazione di energia riflessa rasparenza: frazione di energia trasmessa Assorbanza/Emissività: frazione di energia assorbita/emessa In un corpo nero l energia totale emessa per unità di area: P A 4 5 k 15c h ( Wm 4 3 ) Wm K Legge di Stefan-Boltzmann 4 costante di Stefan-Boltzmann h costante di Plank k costante di Boltzman c velocità della luce R A 1 In un corpo nero =R=0 4 4 Il trasferimento di energia vale E A surr Misurando l energia irradiata si può risalire alla temperatura del corpo 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Colore dell energia energia emessa Pirometro ottico In un corpo nero la densità di energia irradiata varia per unità di area e di angolo solido con la lunghezza d onda e la temperatura in modo noto (Legge di Planck) c I, ( Wm sr ) 5 c e 1 16 c1 hc ( Wm ) hc c ( m K) k Il massimo si sposta secondo la Legge di Wien m cost 897( m K) Solo una piccola parte dell energia cade nel visibile e solo a temperatura elevata (sopra 600 C) 4/09/ G1-01 FF/MP Si usa un sistema a sovrapposizione di immagine con rilevazione ottica, che funziona solo a temperature elevate (nel visibile) con sensibilità di circa 1 C E possibile estendere la misura a temperature più basse usando un sensore sensibile all infrarosso Questa soluzione fornisce sensibilità fino a 0.01 C 4/09/013-5 G1-01 FF/MP Sensori per infrarosso Pirometri a banda stretta A stato solido (InAs); adatti fino a 5-10m ermopile formate da termocoppie in cui uno dei giunti è riscaldato dalla radiazione; adatti oltre 0m Si usa un filtro ottico ad una specifica lunghezza d onda e sensori adatti a quella lunghezza Lunghezze d onda inferiori forniscono risultati migliori ad alta temperatura A bassa temperatura è necessario usare lunghezze d onda maggiori 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

10 Corpi non neri Pirometro bicolore Se un corpo ha riflettanza R<>0 si dice non nero. Si definisce: Se è costante al variare della lunghezza d onda si parla di corpo grigio altrimenti di corpo non grigio. E 1 R E Se il corpo non è nero la temperatura apparente è più bassa Se si conosce l emissività A è possibile correggere la misura N Con corpi grigi si può eliminare il problema dell emissività A impiegando pirometri a doppia lettura o bicolore che si basano sul rapporto tra le energie emesse a due lunghezze d onda. c 5 L e R c L 1 1 e 1 Se il corpo è grigio 5 c 5 1 c 1 1 e R e c / logr 5log c e 1 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Corpi non neri Corpi trasparenti Materiali non metallici opachi possono avere emissività A = Metalli lucidi possono avere emissività bassa e fortemente variabile con la temperatura Con elevati valori di riflettanza R la misura dipende molto dall ambiente Il problema si complica con corpi trasparenti. Con pirometri a banda stretta si può cercare una banda in cui il materiale sia opaco. Esempio: poliestere a 7.9 m polietilene a 3.43 m 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP ermometri a liquido ermometri a gas/vapore Basati su mercurio o alcool. Sono costruiti per funzionamento a immersione totale o parziale Si basano su tre elementi frondamentali Bulbo Capillare Camera di espansione L incertezza dipende dalla lunghezza del capillare e dal campo di temperatura. Si arriva a 0.1 C in campi di 40 C con costo 00$ Sfruttano un capillare che trasmette la pressione ad un indice. Incertezza tipica 1% con range da 50 C a 500 C Vantaggio: il capillare può essere piegato e misura solo sul bulbo 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP

11 Si costruiscono termometri: Reversibili Irreversibili A fusione Incertezza di alcuni celsius ermometri a cambiamento di colore ermometri a bimetallo Sfruttano la dilatazione di un bimetallo Hanno incertezze tipiche dell 1% con range tra 50 C e 500 C 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/013-6 G1-01 FF/MP Domande di riepilogo Domande di riepilogo Che legame temperatura/resistenza hanno le termoresistenze/termistori. Che materiali si usano e perché? Cosa sono le formule di Calendar Van Dusen/Stainhart Hart? Che differenza c è tra sensori a filo e a strato metallico? Come viene espressa l incertezza dei sensori di temperatura a resistenza, quali sono i valori tipici? Come si affronta il problema delle resistenze dei cavi, quando si può usare il ponte a tre fili, come si minimizza l effetto delle resistenze dei cavi nei ponti? Come si minimizza l effetto delle forze termo elettromotrici? Come si valuta l auto-riscaldamento e che valori sono tipicamente attesi? Quali sono le regole base del funzionamento delle termocoppie? Quali sono i vantaggi delle C rispetto alle termoresistenze? Come si identificano commercialmente le C, quali sono i valori tipici di potere termoelettrico? Cosa sono i cavi di estensione e perché si usano, che tipo di connettori si impiegano per le termocoppie? Cosa è il giunto di riferimento? Come si misura la temperatura dalla radiazione emessa da un corpo, cosa sono assorbanza, emissività, riflettività, cosa è un corpo nero/grigio/colorato? Cosa è un pirometro bicolore, a banda larga/stretta e dove conviene usarli? Cosa è una termopila e come funziona? Cosa è il campo di vista e che effetti ha? Come si simula un corpo nero? Come funziona un termometro a dilatazione a liquido, a gas/vapore e dove si usa? Che tipi di termometri a cambiamento di colore ci sono? Come funziona un termometro a bimetallo? 4/09/ G1-01 FF/MP 4/09/ G1-01 FF/MP Domande di riepilogo Cosa sono i cavi di estensione e perché si usano, che tipo di connettori si impiegano per le termocoppie? Cosa è il giunto di riferimento? Come si misura la temperatura dalla radiazione emessa da un corpo, cosa sono assorbanza, emissività, riflettività, cosa è un corpo nero/grigio/colorato? Cosa è un pirometro bicolore, a banda larga/stretta e dove conviene usarli? Cosa è una termopila e come funziona? Cosa è il campo di vista e che effetti ha? Come si simula un corpo nero? Come funziona un termometro a dilatazione a liquido, a gas/vapore e dove si usa? Che tipi di termometri a cambiamento di colore ci sono? Come funziona un termometro a bimetallo? 4/09/ G1-01 FF/MP

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