Concorrenza in Italia:
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- Daniela Castellani
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1 Concorrenza in Italia: benefici per famiglie e imprese. Una simulazione Paolo Onofri Milano, 30 gennaio 2008
2 Alcuni settori problematici secondo l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Energia Gas Telecomunicazioni Trasporti Serv. Finanziari Serv. Professionali Distribuzione Commerciale L incidenza di questi settori, distribuzione commerciale esclusa, è circa il 20% sul totale dei costi delle imprese. Serv. Professionali Serv. Finanziari Trasporti En. Elettrica Serv. TLC Incidenza diretta e indiretta sui costi delle imprese Gas 1.4% 1.0% 2.3% 4.4% 3.9% 7.3% 0.0% 2.0% 4.0% 6.0% 8.0% 10.0% Effetti diretti Fonte: Elaborazioni Prometeia su fonti varie Effetti indiretti 2
3 L incidenza dei settori meno concorrenziali sui consumi interni è pari al 14.4%; la distribuzione commerciale pesa per circa un terzo Commercializzabili in senso stretto Quota a valore sui consumi interni 31.3% Combustibili ed energia elettrica Carburanti e lubrificanti Serv. finanziari // 2.4% 3.3% 3.2% Serv. TLC 2.0% Serv. di trasporto 1.8% Serv. Professionali* 1.7% 0.0% 1.0% 2.0% 3.0% 4.0% 5.0% * SERVIZI PROFESSIONALI E MANUTENZIONE CASA Fonte: Elaborazioni Prometeia su fonti varie 3
4 I mercati analizzati Energia elettrica Telecomunicazioni Servizi finanziari Distribuzione commerciale I primi tre sono stati indicati dalle imprese associate a Indicod-Ecr (in occasione della quinta edizione dell Osservatorio Indicod-Ecr sulle opinioni degli associati) come maggiormente necessari di interventi di aumento della concorrenza; la scelta della distribuzione commerciale è legata invece alla missione istituzionale del committente e ai recenti provvedimenti legislativi in materia 4
5 Energia elettrica La struttura del mercato e le politiche nazionali sulle fonti di all origine dei maggiori prezzi di produzione italiani. energia Prezzo dell energia elettrica al netto delle imposte in Italia a confronto con la media europea (EU-15 =100) Utilizzo di Gas e Petrolio per la produzione di energia elettrica (% sul totale) EU 15 = Famiglie Imprese Italia Europa Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Eurostat (2007) Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Enel e commissione europea (2006) Differenziale dei prezzi spiegato in parte dal diverso mix di fonti combustibili EU 19.0% I differenziali di prezzo recuperabili nel breve periodo sono inferiori rispetto a quelli effettivi 5
6 Telecomunicazioni I prezzi delle telecomunicazioni hanno beneficiato di liberalizzazioni e innovazione tecnologica. I mercati europei continuano ad essere caratterizzati da posizioni dominanti. Permane un differenziale nel livello dei prezzi fra Italia ed Europa 100 Indice dei prezzi al consumo armonizzato Servizi telefonici (1996=100) Prezzo delle telecomunicazioni in Italia a confronto con la media europea (EU-12 =100) EU 12 = Famiglie Imprese EU 12 Francia Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Eurostat Germania Italia Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati OECD (2006) 6
7 Servizi Finanziari Il settore è caratterizzato da un intenso processo di ristrutturazione, alla ricerca di una maggior efficienza in termini di economie di costo Tassi praticati alle famiglie sul credito al consumo con durata compresa tra 1 e 5 anni mar-03 giu-03 set-03 dic-03 mar-04 giu-04 set-04 Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati BCE dic-04 mar-05 Area Euro Germania Spagna Francia Italia giu-05 set-05 dic-05 mar-06 giu-06 set-06 dic-06 mar-07 giu-07 Esempio: il credito al consumo. Il mercato del credito al consumo in Italia è ancora relativamente nuovo ed evidenzia una forte parcellizzazione degli operatori; come se si trattasse di un oligopolio differenziato con la presenza di comportamenti collusivi. 7
8 Distribuzione commerciale Diffusione della distribuzione moderna inferiore alla media europea Densità commerciale distribuzione moderna (mq per 1000 abitanti, Italia=100) Commercio al dettaglio N Addetti per impresa (2005) Italia Spagna Francia Germania UK Italia UK Spagna Francia Germania Totale Despecializzato Fonte: Indicod-Ecr Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Eurostat Quota IPER+SUPER sul totale nel comparto grocery (2006) (%) 70 Italia Fonte: dati Nielsen 86 Europa In Italia liberalizzazione del settore da completare. Esistono barriere all entrata. Settori considerati- Distribuzione moderna specializzata e non Carburanti 8
9 Distribuzione commerciale Ipotesi Mercati Alimentare fresco e confezionato, Grocery 1) Rimozione delle barriere - Aumento delle superfici Distribuzione moderna 2) Espansione delle quote della Distribuzione moderna 3) Effetti sulla spesa media. Densità commerciale degli IPER e SUPER 2006 (mq per 1000 abitanti, Italia=100) Nord Centro Sud- Isole Fonte: Elaborazioni Prometeia su fonti varie 100 Italia Quote a volume 2006 Beni di largo consumo Ipotesi di evoluzione fatturato mq a prezzi costanti (2002=100) VAR. QUOTA DM % 27% HP1: Crescita a livello % Fonte: Elaborazioni Prometeia su Gfk Panel Services DT DM 96.3* *Dato 2006 = HP2: Fatturato costante HP3: Fatturato decrescente. Nessuna quota tolta al tradizionale
10 Distribuzione commerciale 140 Deflatore della spesa per canale (base 1998=100) Valore medio unitario per canale 2006 (DM=100) DT Totale DM Ipotesi di evoluzione fatturato mq a prezzi costanti (2002=100) VAR. QUOTA DM % DT TOTALE DM Fonte: Elaborazioni Prometeia su GFK Panel Services RIDUZIONE SPESA MEDIA % HP1: Crescita a livello IPOTESI ADOTTATA 96.3* = 96.3 HP2: Fatturato costante % *Dato HP3: Fatturato decrescente. Nessuna quota tolta al tradizionale
11 Maggiore concorrenza: le ipotesi di riallineamento adottate Riduzione livello prezzi % ENERGIA ELETTRICA IMPRESE -5.2 FAMIGLIE TELECOMUNICAZIONI SERVIZI FINANZIARI COSTO SERVIZI TASSI DISTRIBUZIONE COMMERCIALE -0.2 p.p -0.5 p.p BENI DI LARGO CONSUMO ALTRI BENI COMMERCIALIZZABILI CARBURANTI
12 Lo schema del lavoro I STADIO II STADIO Mercati analizzati Meno prezzi Modello Minor livello Energia elettrica Telecomunicazioni degli input per le imprese settoriale industriale (ASI) prezzi alla produzione Servizi finanziari Distribuzione commerciale Più Più Concorrenza Concorrenza Meno prezzi al consumo Modello Economia Italiana Ipotesi Ipotesi iniziali iniziali Prezzi Prezzi Mercato Imprese Mercato Famiglie Meno tassi di interesse e costi bancari Effetti Effetti intera intera economia economia III STADIO 12
13 Gli effetti contabili allo stadio II sul livello dei prezzi alla produzione (modello ASI) Effetti complessivi sul livello dei prezzi alla produzione Settori Impatto sui prezzi alla produzione (%) Totale Di cui: Alimentare Tessile Maglieria e abbigliamento Legno, carta e stampa Energia Lav. minerali non metalliferi Metallurgia Mobili Altri industriali
14 Gli effetti allo STADIO II sui prezzi al consumo Categorie di spesa Ipotesi di riduzione dei prezzi al consumo Peso % nel paniere dell inflazione (NIC) Ipotesi sulla riduzione dei prezzi (%) Energia Elettrica Servizi telefonici Altri servizi finanziari Beni di largo consumo Altri beni commercializzabili in senso stretto Carburanti Ipotesi di riduzione degli indici aggregati dei prezzi al consumo Alimentari e tabacchi -0.7 Energetici -3.3 Altribeninon alimentari -0.5 Servizi -0.3 Ipotesi di riduzione dei tassi di interesse Tassi interesse su impieghi imprese -0.2 p.p Tassi interesse su impieghi famiglie -0.5 p.p 14
15 Gli effetti allo STADIO III: risultati macroeconomici complessivi della liberalizzazione dei mercati Risultati, scostamenti % dallo scenario base* Effetto impatto Effetto a regime Prodotto interno lordo Importazioni di merci e servizi Consumi interni delle famiglie Consumi collettivi Investimenti Esportazioni di merci e servizi Domanda interna totale I risultati si intendono come scostamenti percentuali rispetto ad uno scenario base che non prevede nessun intervento di promozione della concorrenza. Indice generale dei prezzi al consumo Indice generale prezzi alla produzione Reddito disponibile a prezzi costanti Occupazione totale (var. %) Indebitamento netto delle A.P. in % del Pil
16 Gli effetti allo STADIO III: risultati macroeconomici complessivi della liberalizzazione dei mercati Risultati, scostamenti % dallo scenario base Prodotto interno lordo Importazioni di merci e servizi Consumi interni delle famiglie Investimenti Esportazioni di merci e servizi Domanda interna totale Impatto Regime 16
17 Gli effetti allo STADIO III: risultati macroeconomici complessivi della liberalizzazione dei mercati Risultati, scostamenti % dallo scenario base Risultati, scostamenti % dallo scenario base Indice generale dei prezzi al consumo Indice generale prezzi alla produzione Reddito disponibile a prezzi costanti Occupazione totale Impatto Regime Impatto Regime 17
18 Gli effetti allo STADIO III: risultati macroeconomici complessivi della liberalizzazione dei mercati Valore aggiunto, scostamenti % dallo scenario base Consumi, scostamenti % dallo scenario base Industria Servizi Alimentari Durevoli Altri beni Servizi Prezzi al consumo, scostamenti % dallo scenario base Elasticità al reddito dei consumi Alimentari Energetici Altri beni Servizi TOTALE Alimentari Durevoli Altri beni Servizi 18
19 Effetti re-distributivi del benessere: in proporzione ne beneficiano di più i redditi bassi A livelli inferiori di consumi totali corrisponde una quota maggiore destinata a beni commercializzabili, carburanti, energia elettrica e servizi telefonici Quota % sulla spesa delle famiglie delle categorie considerate Area geografica N componenti Tipologia familiare ITALIA 42.8 ITALIA 42.8 ITALIA 42.8 Nord-est Persone sole 38.3 Nord-ovest Coppie senza figli 40.7 Centro Sud Isole o più Coppia con 1 figlio Monogenitore Coppia con 2 figli Coppia con 3+ figli 48.6 Fonte: Elaborazioni Prometeia su dati Istat, Bilanci delle famiglie
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