PROGRAMMA REGIONALE LEGGE 457/78 7 Biennio Ex Programma di intervento n
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1 Tav: Revisione: AGENZIA TERRITORIALE PER LA CASA DELLA PROVINCIA DI TORINO Corso Dante, Torino P. I.V.A.: C Internet: costruzioni@atc.torino.it Codice Identificativo Intervento: TO272RE00A7071 File: C _1.doc PROGRAMMA REGIONALE LEGGE 457/78 7 Biennio Ex Programma di intervento n COMUNE DI TORINO Intervento di Edilizia Residenziale Pubblica Sovvenzionata per n. 40 alloggi e relative pertinenze Z.U.T. ambito 5.12 Incet - Corso Vigevano ang. via Cigna IMPIANTO TERMICO RELAZIONE SPECIALISTICA Rev.1 Studio Fattibilita Preliminare Definitivo Esecutivo Scala Disegno: RESPONSABILITA DEL PROCEDIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: REFERENTE TECNICO: Arch. Luigina CARERE Arch. Antonio GULLI ATC Projet.to s.r.l. Società di Ingegneria Corso Dante Torino P.I Tel Fax DIRETTORE TECNICO: PROGETTO STRUTTURE: PROGETTO IMPIANTI: Ing. Sebastiano CIAVARELLA : Cod. Fisc. CVRSST65A08L219F N. Ord. Arch. Prov.. Torino 6444 W PROGETTO ARCHITETTONICO Arch. A. Katia VIGNA Cod. Fisc. VGNNNZ71C65D883R N. Ord. Arch. Prov. Torino 6028 COLLABORATORI Ing. Antonino SARACENO Ing. Fabio MOSCA Sig.ra Daniela D ELIA Geom. Giovanna MULAS Arch. Laura EINAUDI Ing Raniero COSATTINI P.I. Mauro SAVANT Responsabile dei lavori PROGETTO SICUREZZA Arch. Luigina CARERE Coordinatore per la progettazione Arch. Stefania BORRELLI Redazione Emissione Redazione Data Firma Verifica N. Descrizione sintetica delle modifiche Data 1 Modifiche per Permesso a Costruire in seguito a variazioni Normative NOVEMBRE 2009 Progettista Referente Tecnico Resp. Procedimento Visti: La Proprietà: ATC PROJET.TO Arch. Antonio GULLI Arch. Luigina CARERE Firma Firma Firma Data: NOVEMBRE 2009 Approvazioni: Numero Data Commissione Tecnica Consultiva Consiglio di Amministrazione Revisioni Modello: TESTALINO N Revisione: 0 Data Emissione: 12/10/2005 Allegato IO 07-DSPT-01/
2 Pagina 2 di 6 1 PREMESSA Oggetto della presente Relazione è la descrizione delle opere da eseguire relative agli impianti termici per il nuovo edificio a 6 piani fuori terra ed un piano cantine, da edificarsi nell area compresa tra Via Cigna e Corso Vigevano, area denominata Ex Incet. 2 DESCRIZIONE DELLE OPERE TERMICHE Lo studio dell impianto termico per il periodo invernale delle abitazioni è stato ispirato al raggiungimento di un buon confort ambientale nel rispetto delle normative vigenti con il duplice scopo di ottenere da un lato una elevata efficienza dell impianto, finalizzata a ridurre i consumi di combustibile e di conseguenza le emissioni inquinanti ed i costi di gestione, dall altro garantire il raggiungimento di un elevata affidabilità di esercizio adottando delle tipologie impiantistiche quanto più possibile semplici e razionali. La semplicità impiantistica è anche orientata a rendere agevoli le modalità di manutenzione ed esercizio degli impianti. Ulteriore requisito fondamentale è costituito dall esigenza imprescindibile di attuare la regolazione e la contabilizzazione individuale dei consumi energetici, in termini di calore nel rispetto delle nuove leggi emanate in ambito nazionale, regionale e comunale. L'impianto di riscaldamento sarà realizzato con radiatori in ghisa a piastre, secondo le prescrizioni normative dettate dalla Legge 10/1991 e dal D.L. 192/205, del Decreto Attuativo D.P.R. 412/93, e dalle relative Norme UNI in maniera tale da garantire all interno degli alloggi una temperatura di 20 C/22 C: sarà previsto il solo controllo della temperatura ambientale, mentre non è previsto il raffrescamento né il ricambio forzato dell aria e di conseguenza il controllo dell umidità relativa. 2.1 Centrale Termica Come già indicato, l impianto termico dell edificio sarà di tipo centralizzato allacciato alla Centrale Termica esistente, dalla quale un sistema di pompaggio a portata variabile per il riscaldamento ambientale provvederà a trasferire l acqua calda (a temperatura controllata mediante un gruppo di termoregolazione con sonda esterna) fino alle singole utenze, con percorso delle tubazioni passante interrato nel corridoio connettivo fra il complesso esistente e quello nuovo realizzando. Come detto precedentemente è prevista la termoregolazione della temperatura di mandata in funzione delle condizioni climatiche esterne: ai fini di un implemento della contabilizzazione dell energia primaria prelevata dall impianto di riscaldamento è stato previsto sul circuito di ritorno un tronchetto per eventuale futuro misuratore di energia (N.B.: per i due circuiti radiatori e per il circuito scambiatore sanitario preesistenti, a servizio degli altri due edifici, non sono attualmente presenti i contabilizzatori di energia). Il sistema di pompaggio per impianto radiatori, del tipo a portata variabile sarà composto da due elettropompe singole con inverter, di cui una di riserva, complete di trasduttore di pressione (per la variazione della portata in funzione dello stato di chiusura degli alloggi), organi d intercettazione, filtri in aspirazione, valvole di non ritorno in mandata, termometri e manometri. Non sono previsti giunti antivibranti, in quanto l avvio delle elettropompe dovrà avvenire a bassa velocità via via crescente fino al punto di regime. Il convertitore di frequenza (inverter) sarà direttamente montato su ciascuna elettropompa e consentirà di inserire
3 Pagina 3 di 6 eventualmente la seconda pompa, quando la prima abbia raggiunto il 100% delle prestazioni: dovrà essere possibile la commutazione periodica automatica della pompa base e pompa riserva. Nella stessa centrale dovranno essere eseguiti i lavori per la realizzazione di un nuovo circuito di riscaldamento dell acqua sanitaria, descritto nel capitolato degli Impianti Idrosanitari, differente da quanto esistente a servizio degli altri edifici 1 e 2: la produzione dell acqua calda sanitaria per il nuovo edificio 3 sarà affidata ad un impianto solare, con accumulo nella sottocentrale idrica dell edificio 3, e l impianto previsto nel presente capitolato costituisce l integrazione con le caldaie esistenti in caso di carenza d acqua calda. Il sistema di pompaggio sarà del tipo a portata costante, sarà composto da due elettropompe singole, di cui una di riserva, complete di organi d intercettazione, filtri in aspirazione, valvole di non ritorno in mandata, termometri e manometri. Il nuovo circuito alimenterà uno scambiatore di calore di piastre con elettrovalvola a tre vie, per la cui descrizione si rimanda al Capitolato dell Impianto Idrosanitario. Per il circuito d integrazione riscaldamento acqua calda sanitaria dalla Centrale Termica, è previsto l impiego di un contabilizzatore di energia, dotato di sonde immerse in mandata e ritorno, misuratore di portata a turbina, con integratore di energia e display digitale di lettura, funzionante a 230V: il misuratore posizionato sulla tubazione di ritorno del circuito primario di produzione acqua calda, con sonde immerse in mandata e ritorno, consentirà di addebitare al Condominio di Via Cigna solo la quota di energia integrativa effettivamente consumata. Si rende necessario l inserimento di un ulteriore contatore di energia sul circuito di riscaldamento acqua sanitaria per edifici preesistenti su Via Banfi e Corso Vigevano. L inserimento delle elettropompe sarà differenziato e comandato mediante due distinti orologi (con oneri previsti nell Appalto Elettrico). Le tubazioni a vista (sia interne alla centrale che interne all edificio) saranno in acciaio nero, adeguatamente staffate alle strutture e coibentate termicamente mediante coppelle di fibra minerale (spessori conformi col D.P.R. 412/93), con rivestimento esterno in lamierino d alluminio. Nel tratto interrato fra la centrale e l edificio saranno previste tubazioni idonee per teleriscaldamento, descritte nelle schede tecniche allegate e nei computi metrici. Sono previsti i vasi di espansione (del tipo chiuso a membrana) aggiuntivi sul circuito riscaldamento ambientale e riscaldamento acqua potabile calda: l Appaltatore avrà l onere di segnalare all Ispesl l avvenuto aumento del contenuto d acqua conseguente il nuovo impianto ed eventuale Denuncia Ispesl, incluso il versamento per la richiesta di Esame Progetto. Il sistema di riempimento non è previsto, in quanto sarà utilizzato il sistema automatico presente in centrale alimentato direttamente dall autoclave. 2.2 La distribuzione generale e la contabilizzazione La rete di distribuzione del calore proveniente dalla suddetta centrale, attraverserà con percorso interrato l area esterna e si diramerà al piano cantine dell edificio in due rami, passando insieme alle tubazioni dell impianto idrosanitario nel corridoio cantine, per risalire (attraverso idonei cavedi) nei due vani scala: da qui saranno alimentati i vari alloggi presenti su ciascun piano. Le tubazioni delle dorsali generali saranno in acciaio coibentate termicamente con lana e/o guaina a cellule chiuse con fasciatura esterna in plastica. Sui vani scala dovranno essere ubicate le cassette (con sportello) contenenti le valvole d intercettazione, sfiato e scarico dei circuiti di riscaldamento ed idrosanitari caldi e freddi,
4 Pagina 4 di 6 nonché i contatori (di tipo volumetrico) per la ripartizione dei consumi energetici ed idrici. Il totalizzatore digitale sarà del tipo alimentato a pila di lunga durata. n 2 coppie di valvole d intercettazione, n 1 filtro, n 2 rubinetti di scarico e n 2 sfiati d aria; n 1 contatermie di tipo volumetrico, dotato di due sonde di temperatura (in mandata e ritorno) e contabilizzatore per lettura locale e remota, alimentato elettricamente da pila a lunga durata; n 2 valvole d intercettazione per acqua potabile calda e fredda; n 2 contatori volumetrici per acqua potabile calda e fredda. La distribuzione dell acqua calda dalla colonne montanti alle cassette di contabilizzazione dovrà avvenire senza incroci sul pavimento del vano scala. Il sistema di contabilizzazione dei consumi dovrà essere in grado di trasferire automaticamente via bus le letture registrate (sia termiche che di portata acqua potabile) ad un computer concentratore ed elaboratore di dati, posizionato nella sottocentrale. All interno di ciascun alloggio sarà posizionato in posizione baricentrica facilmente accessibile una seconda cassetta contenente l elettrovalvola a due vie di controllo della temperatura ambiente ed il collettore complanare di distribuzione acqua calda ai vari radiatori. Le tubazioni all interno alloggio saranno realizzate preferibilmente con tubo multistrato coibentato termicamente o in rame coibentato. La temperatura di ciascun alloggio sarà controllata al livello generale tramite termostato ambiente ed in ogni singolo locale (bagni esclusi) mediante valvole termostatiche. L alimentazione elettrica dell elettrovalvola a due vie sarà a 230V, derivata dall alloggio stesso. Le tubazioni di collegamento dai contabilizzatori di alloggio fino al punto di distribuzione acqua calda interno agli alloggi saranno realizzate in tubo da ¾ (multistrato DN26x3 o rame 16/18). Gli stacchi per l alimentazione dei corpi scaldanti (distribuzione interna dal collettore ) saranno realizzati in tubo multistrato (φ16x2,25) in tratto unico senza giunzioni, coibentato, corredato di certificato di rispondenza alle norme: gli spessori dei materiali isolanti dovranno essere conformi alle prescrizioni dell'allegato B del regolamento di esecuzione del DPR n 412 del 26/08/93, utilizzando preferibilmente coppelle di guaina a cellule chiuse (spessore min. 15 mm). Le tubazioni, dopo la loro posa ma prima della chiusura della soletta e delle intercapedini, dovranno essere sottoposte alla prova di tenuta a pressione non inferiore a 8 Atm e per la durata di 12 ore. 2.3 Terminali di erogazione Si prevedono dei terminali di erogazione del calore del tipo a radiatori modulari in ghisa a piastre completi di valvola termostatica e detentore, dimensionati in modo da garantire all interno del locale, nei periodi invernali la temperatura di 20 C/22 C, come stabilito dalla normativa. Il collegamento tra collettore e radiatore sarà realizzato con tubi preisolati, secondo normativa vigente, senza giunzioni intermedie; ed i relativi diametri, saranno differenziati a seconda delle potenze termiche che si dovranno erogare all interno dei singoli locali. I radiatori saranno dimensionati per una temperatura media di 60 C, con salto termico di progetto del fluido vettore di circa 15 C tra ingresso e uscita. All'interno dell'appartamento è altresì previsto il cronotermostato che si interfaccerà con le apparecchiature di regolazione di cui al precedente paragrafo.
5 Pagina 5 di Assistenze elettriche Le assistenze elettriche agli impianti termici riguarderanno sostanzialmente: le modifiche elettriche nella Centrale Termica per alimentare le due nuove coppie di elettropompe, incluso orologi programmatori di inserimento; la formazione di una linea elettrica di alimentazione generale del sistema di contabilizzazione dell energia e la realizzazione della rete di trasmissione dati, sviluppata fino alle cassette di contabilizzazione sui pianerottoli scale; l allacciamento del sistema di termoregolazione dei singoli alloggi (elettrovalvola e termostato ambiente), derivata dall alimentazione elettrica interna a ciascun alloggio. 2.5 Assistenze edili Trattandosi di un intervento di nuova realizzazione, eseguito contestualmente alla costruzione del complesso edilizio, gli interventi di natura edile relativi agli impianti di riscaldamento sono limitati all esecuzione di fori e tracce per il montaggio delle tubazioni passanti a parete. (fine)
6 Pagina 6 di 6 INDICE 1 PREMESSA DESCRIZIONE DELLE OPERE TERMICHE Centrale Termica La distribuzione generale e la contabilizzazione Terminali di erogazione Assistenze elettriche Assistenze edili...5
PROGRAMMA REGIONALE LEGGE 457/78 7 Biennio Ex Programma di intervento n.7071-7111
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