Il paradigma della complessità e la cura nella comunità: La Casa della Salute come risorsa
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- Massimiliano Fadda
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1 Il paradigma della complessità e la cura nella comunità: La Casa della Salute come risorsa Torino, 13 giugno 2015 Silvia Landra medico psichiatra Fondazione Casa della carità «Angelo Abriani»
2 » Complessità e nuovi paradigmi» Bisogni-rete e risposte-rete» Comunità viva, città vivibile
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4 pratica Ospitalità percorso individuale Temporaneità Casa Nido Ambulatorio medico Sostare Territorio emergenze rete servizi Interconnessioni Casa della Carità a Milano dalla parte dei - less tra soggetto e società teoria Centro studi SOUQ Accademia Formazione Supervisione Ricerca Sff Animazione territoriale Biblioteca del confine Orchestra dei Popoli
5 Il contesto urbano» la popolazione urbana è cresciuta significativamente negli ultimi trenta anni: nel 1975 il 26% degli abitanti dell'africa viveva in città, oggi sono il 39% e nel 2030 saranno il 63% in Asia il salto sarà dal 29% al 64% in Europa dal 66% al 79%» il 43% della popolazione urbana nei paesi in via di sviluppo vive in slums, (78% nei paesi a bassissimo reddito)» anche nei paesi sviluppati la povertà si concentra nelle aree urbane dove la popolazione di poveri cresce piu' rapidamente in città di quanto cresca la popolazione di quella città: per ogni tre nuovi abitanti due sono poveri UN-HABITAT. Global Report on Human Settlements. U.S. & UK: Earthscan; 2005.
6 Il paradigma della Sofferenza urbana «Carlo Maria Martini ha commentato l'episodio dal Vangelo di Marco ove un uomo della città di Gerasa, dai comportamenti bizzarri e violenti, interrogato da Gesù che gli domanda il suo nome (Mc 5, 1-20), risponde: - il mio nome è Legione perchè siamo tanti-. L'uomo di Gerasa non ha nome perchè ha il nome collettivo della sofferenza e dell'esclusione. Gli uni e gli altri sono tutti come l'uomo di Gerasa, il loro nome è legione perchè sono tanti e non hanno individualità riconosciuta (matti, poveri, rifugiati, immigrati): una "nazione" trasversale alle Nazioni ufficiali dotate di nome, ove le sofferenze si incrociano, si confondono, si specializzano o si de-specializzano ma non trovano risposte Cit. da Benedetto Saraceno, Il Paradigma della Sofferenza Urbana, Souquaderni n.1, 2010 (
7 La città produce sofferenze e malattie multiple e offre non-risposte oppure risposte frammentate e frammentanti. La città produce sofferenze e malattie collettive che colpiscono cioè gruppi vulnerabili ma che non sono riconosciute come inter-individuali: paradosso della città che nega la collettività della vulnerabilità e fornisce risposte individuali ma in forme de-soggettivanti, ossia che negano l'individualità. Dunque la città nega agli individui la loro dimensione collettiva di sofferenza e risponde agli individui negandone la soggettività. Abbiamo invece bisogno di risposte in rete semplicemente perché le domande sono reti e la negazione di questa semplice verità crea risposte unilaterali, falsamente lineari, verticali, separate, non trasparenti. E' la sofferenza delle persone che è in rete, perché è la realtà che è una rete di fattori di rischio ed è la risposta alla sofferenza che troppo spesso non è in rete. Ed è questo che crea le barriere e l'inefficacia della risposta.» Cit. da Benedetto Saraceno, Il Paradigma della Sofferenza Urbana, Souquaderni n.1, 2010 (
8 Sofferenza urbana «uno stare male che colpisce l individuo ma anche il gruppo degli individui, che viene alimentato dalle dinamiche della grande città e che proprio in essa cerca e deve trovare risposte di cura» Cit. da Benedetto Saraceno, Il Paradigma della Sofferenza Urbana, Souquaderni n.1, 2010 (
9 » Sofferenza e non malattia = oltre l essere malato, è il patire La salute e la malattia sono oggetti di una costruzione sociale!» in almeno quattro declinazioni: - Health/ disuguaglianza sanitaria - Rights/ disuguaglianza nei diritti fondamentali - Resources/disuguaglianza economica (casa lavoro) - Culture/ impossibilità continuità storico culturale linguistica
10 » Sfida del lavoro: risposte-rete» Contiguità dello spazio» Sconfinamenti» competenze in dialogo fra loro UNA NUOVA VISIONE della CASA DELLA SALUTE CASA DELLA CARITA COME CASA DELLA SALUTE PER I VULNERABILI
11 Le città e la povertà la questione della povertà urbana non è una novità, ma è spesso strettamente visto come una questione economica la povertà urbana deve essere riconosciuta come un processo sociale, politico e culturale che ha un profondo impatto sulla salute pubblica UN-HABITAT. Global Report on Human Settlements. U.S. & UK: Earthscan; 2005.
12 L accesso ai servizi sanitari La letteratura nazionale e internazionale è concorde nel mostrare un associazione tra bassa posizione socioeconomica:»maggiore utilizzo della medicina di base,»minori interventi di prevenzione,»minore qualità di assistenza specialistica ambulatoriale,»minore accesso a procedure complesse (cardiovascolari, trapianti),»maggiore frequenza di ospedalizzazioni potenzialmente evitabili.
13 il razionale i determinanti della salute Le iniquità sociali nella salute sono in costante crescita e spiegano una parte sostanziale del totale carico di malattia anche nei paesi dell Europa occidentale, tutti dotati di robusti sistemi pubblici di welfare (Mackenbach, 2003).
14 COMUNITA VIVA CITTA VIVIBILE
15 Grazie dell attenzione. Silvia Landra Fondazione Casa della Carità Centro Studi sulla sofferenza urbana - Souq
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