N. 25/2010 Seduta del MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE AMBIENTALE

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1 DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 25/2010 Seduta del OGGETTO MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE AMBIENTALE L anno 2010 addì 29 del mese di aprile alle ore nella Residenza Municipale, previa convocazione con avvisi scritti, tempestivamente notificati, si è riunito il Consiglio Comunale. All inizio della trattazione dell argomento in oggetto, in seduta pubblica, risultano presenti (P) e assenti (A): Il Sindaco GASTALDON Mirco (P) e i Consiglieri: 1. BASSO PIETRO P 11. SAVIO ALBERTO A 2. NANIA ENRICO P 12. FERRO ANDREA P 3. BARBIERI ALESSANDRA P 13. GIACOMINI DENIS P 4. CECCHINATO SILVIO A 14. TALPO ANNA LUISA P 5. BECCARO PAOLINO A 15. MASCHI PIER ANTONIO A 6. GIACON CHIARA P 15. PINTON SIMONE P 7. SCHIAVO MICHELE P 17. BORELLA SILVIO P 8. PETRINA GIOVANNI P 18. FUGOLO GIANNI P 9. LACAVA EDOARDO P 19. LO VASCO ANGELO A 10. VETTORE LUCIA P 20. BOTTECCHIA GIOVANNI P e pertanto complessivamente presenti n. 16 componenti del Consiglio. Presiede il Sindaco GASTALDON Mirco. Partecipa alla seduta BUSON dott. Roberto, Segretario Comunale. La seduta è legale. Fungono da scrutatori i Consiglieri signori: BORELLA Silvio, LACAVA Edoardo, VETTORE Lucia *********************

2 OGGETTO: Modifica del regolamento comunale di igiene ambientale Proposta di deliberazione di iniziativa del Sindaco Relatore: Mirco Gastaldon - Sindaco L Assessore relaziona sulla presente proposta di deliberazione, con cui si sottopone all attenzione del Consiglio Comunale una modifica al regolamento di igiene ambientale. Tale modifica, come quella precedentemente assunta nello scorso novembre, riguarda la disciplina della tariffa di igiene ambientale. La precedente modifica è stata approvata in conseguenza della sentenza n. 238/2009 con cui la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla natura tributaria della tariffa. Sulla scorta dell orientamento espresso dalla Consulta, le Sezioni Unite della Cassazione con sentenza 8313 del hanno precisato che, essendo la TIA un tributo, il potere impositivo è posto in capo al Comune. In seguito a quest ultima pronuncia, che ha fornito ulteriori chiarimenti sulla questione, si rendono opportuni ulteriori adeguamenti del regolamento, volti a precisare e a meglio definire la disciplina della TIA. L Assessore conclude invitando i Consiglieri ad approvare la proposta di deliberazione in oggetto. PROPOSTA DI DELIBERAZIONE RICHIAMATE: - la deliberazione di Consiglio Comunale n. 77 del con cui è stato approvato il regolamento comunale di igiene ambientale; - le successive deliberazioni di Consiglio Comunale n. 1 del e n. 73 del , con cui il suddetto regolamento è stato modificato; CONSIDERATO che il regolamento disciplina la gestione dei rifiuti urbani nel suo complesso, comprendendo le modalità sia di gestione del servizio che di applicazione della tariffa; ATTESO che: - con sentenza n. 238/2009, la Corte Costituzionale si è espressa sulla natura giuridica della Tariffa di Igiene Ambientale, affermando espressamente che la stessa costituisce una mera variante della TARSU... conservando la qualifica di tributo propria di quest ultimo; - conseguentemente a tale sentenza, con la sopra richiamata deliberazione n. 73 del , sono state apportate al regolamento comunale di igiene ambientale alcune modifiche finalizzate a coordinarne le previsioni con i contenuti della sentenza; - con successiva sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n del sono state fornite alcune ulteriori precisazioni sulla disciplina della tariffa; - in particolare, con tale pronuncia le Sezioni Unite hanno chiaramente affermato che, data la natura tributaria della tariffa, il potere impositivo sulla stessa spetta al Comune; RITENUTO pertanto opportuno, anche alla luce della pronuncia da ultimo citata, apportare un ulteriore modifica al regolamento, al fine di definire e precisare ulteriormente la disciplina della tariffa; VISTO l'art. 42 del D. Lgs. 267/2000; PRESO atto del parere riportato in calce, espresso sulla presente proposta di deliberazione ai sensi dell'art. 49 del D. Lgs. 267/2000;

3 SI PROPONE - di approvare per le suesposte motivazioni le modifiche al Regolamento comunale di igiene ambientale, in conformità all allegato sub a) alla presente proposta di deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale; - di dichiarare che la suddetta modifica al regolamento diverrà efficace il giorno della pubblicazione all Albo Pretorio; - di dichiarare con separata votazione la presente proposta di deliberazione immediatamente eseguibile. PARERI: - Ai sensi dell art. 49 del D. Lgs. n.267/2000 si esprime parere favorevole In ordine alla sola regolarità tecnica Cadoneghe, Il Responsabile dei Servizi Economico-Finanziari Dott. Giorgio Bonaldo

4 Allegato a) MODIFICA AL REGOLAMENTO COMUNALE DI IGIENE AMBIENTALE Laddove presenti nel regolamento le parole utente e utenti è sostituita dalle locuzioni utente/contribuente e utenti/contribuenti. All art. 2, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente: Per quanto non previsto nel presente regolamento, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di legge dell ordinamento tributario ed in particolare i Decreti legislativi n. 471 e 472 del , l art. 1 commi dal 158 al 170 della legge n. 296, il regolamento generale delle entrate tributarie approvato con deliberazione consiliare n. 13 del All art. 30, comma 1, l inciso Salvo quanto stabilito all art. 30 Riconoscimento di riduzioni tariffarie del presente regolamento, è soppresso Il testo dell art. 32-bis è sostituito dal seguente: Art. 32 bis Attività di controllo per la corretta applicazione della tariffa 1. È esercitata l'attività di controllo necessaria per la corretta applicazione della Tariffa, provvedendo alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, nei modi previsti dalla legge, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. 2. A tale scopo è possibile: a) richiedere l'esibizione dei contratti di locazione, atti pubblici e/o scritture private, idonei ad accertare le date di utilizzo del servizio; b) richiedere copia di planimetrie catastali atte ad accertare le superfici occupate; c) richiedere notizie, relative ai presupposti di applicazione tariffaria, non solo agli occupanti o ai detentori, ma anche ai proprietari dei locali ed aree; d) invitare i predetti soggetti a fornire prove, delucidazioni e chiarimenti; 3. In caso di mancata collaborazione degli utenti/contribuenti o di altro impedimento alla diretta rilevazione, si può fare ricorso alle presunzioni semplici a norma dell'art del Codice Civile. Il testo dell art. 66 è sostituito dal seguente: Art. 66 Sanzioni In caso di omesso, parziale o tardivo versamento della tariffa alle prescritte scadenze viene irrogata la sanzione del trenta percento dell importo omesso o tardivamente versato, stabilita dall art. 13 del D.Lgs 471/97. Ai sensi dell art. 7 bis del D.Lgs 267/2000 per ogni altra violazione degli obblighi prescritti dal presente regolamento si applica la sanzione amministrativa da 25,00 a 500,00, secondo le modalità stabilite dalla Legge , n Nella determinazione dell importo della sanzione si tiene conto, oltre che dei criteri fissati dalla legge 689/1981, dell importo della tariffa o della maggiore tariffa accertata, nonché di precedenti violazioni commesse dall utente/contribuente.

5 Il Presidente dichiara aperta la discussione sulla proposta di deliberazione iscritta al punto 4 dell ordine del giorno. Intervengono l Assessore Schiavo e il Sindaco. Nessun altro avendo chiesto di parlare, il Presidente pone in votazione, per alzata di mano, la suestesa proposta. Con l assistenza degli Scrutatori si accerta il seguente risultato: Presenti n. 16 Voti favorevoli n. 16 Il Presidente proclama l esito della votazione. La proposta di deliberazione è approvata. Successivamente, il Presidente pone in votazione la dichiarazione di immediata eseguibilità della deliberazione. Con l assistenza degli Scrutatori si accerta il seguente risultato: Presenti n. 16 Voti favorevoli n. 16 Il Presidente proclama l esito della votazione, per cui la deliberazione è dichiarata immediatamente eseguibile.

6 Deliberazione N.25 del Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue. IL PRESIDENTE GASTALDON Mirco IL SEGRETARIO BUSON dr. Roberto N 651 registro atti pubblicati REFERTO DI PUBBLICAZIONE (ART. 124 D.Lgs. 267/2000) Certifico io sottoscritto Messo Comunale che copia della presente delibera è stata affissa all albo comunale per la pubblicazione di 15 giorni consecutivi dal Addì IL MESSO COMUNALE.. CERTIFICATO DI ESECUTIVITÀ (art. 134 D. Lgs. 267/2000) Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata nelle forme di legge all Albo Pretorio del Comune ed è divenuta esecutiva ai sensi del 3 comma dell art. 134 del D. Lgs. 267/2000 il Lì IL RESPONSABILE DI SERVIZIO...