Le regole e i contenuti della relazione sulla gestione della Dott.ssa Marina Torcello
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- Corrado Greco
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1 Le regole e i contenuti della relazione sulla gestione della Dott.ssa Marina Torcello Abstract La relazione sulla gestione costituisce uno dei principali documenti allegati al bilancio d esercizio, il cui scopo è fornire, attraverso informazioni finanziarie e non, una visione globale che consenta al lettore del bilancio di comprendere la situazione della società e l andamento della gestione, in chiave attuale e prospettica. Nel presente contributo è presentata una panoramica sui contenuti del documento, con un focus in particolare sull informativa di carattere finanziario. Testo 1) Panoramica dei contenuti della relazione sulla gestione La relazione sulla gestione costituisce uno dei principali documenti allegati al bilancio d esercizio che, a norma dell articolo 2428 del codice civile, deve essere corredato da una relazione degli amministratori, contenente un analisi fedele, equilibrata ed esauriente della situazione della società e dell andamento e del risultato della gestione, nel suo complesso e nei vari settori in cui essa ha operato, anche attraverso imprese controllate, con particolare riguardo ai costi, ai ricavi e agli investimenti, nonché una descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la società è esposta. Scopo della relazione è fornire ai lettori del bilancio quel quadro fedele, necessario alla comprensione della situazione e della dinamica aziendale e, conseguentemente, all interpretazione dei valori e delle informazioni risultanti dal bilancio. L analisi dovrà perciò essere condotta in chiave sia attuale che prospettica e dovrà contenere le informazioni utili in considerazione delle esigenze informative dei lettori e della complessità della realtà aziendale. La situazione della società L analisi della situazione della società dovrà contenere: Informazioni circa la posizione della società nell ambiente in cui opera: nella relazione sulla gestione saranno perciò fornite le informazioni relative all ambiente socio-economico in cui la società opera (in relazione, ad esempio, all ambiente macro-economico, al settore di appartenenza, ecc.) e ai suoi principali mercati di riferimento per l approvigionamento e la commercializzazione dei propri prodotti. Altre informazioni concernenti la società, in particolare circa: L assetto societario (istituzionale, organizzativo, produttivo ecc.), le politiche e le strategie di gestione, i rischi e le incertezze che la contraddistinguono, i fatti di rilievo avvenuti nel periodo, quali, ad esempio, operazioni straordinarie, modifiche statutarie, ecc. Analisi della struttura patrimoniale e finanziaria e dei risultati della gestione (vd. Infra) La natura ed il livello di dettaglio dell informativa da fornire è strettamente correlato alle caratteristiche della società. Gli amministratori dovranno perciò selezionare le informazioni che sono rilevanti in quanto in grado di consentire ai lettori di comprendere la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società.
2 Informazioni richieste specificamente dall articolo 2428 c.c. Il terzo comma dell articolo 2428 del codice civile elenca una serie di informazioni che devono obbligatoriamente essere fornite nella relazione sulla gestione. Le attività di ricerca e sviluppo: in relazione a tale richiesta sarà necessario indicare la natura delle attività di ricerca e sviluppo svolte e l ammontare degli investimenti ad essi dedicato (sia in termini di costi imputati al conto economico che di spese capitalizzate nell attivo dello stato patrimoniale). I rapporti con le imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo di queste ultime: l informativa normalmente contiene: La descrizione dei rapporti e delle operazioni poste in essere con le imprese del Gruppo di appartenenza, L ammontare dei proventi, oneri, crediti e debiti connessi a tali operazioni. Informazioni sulle giacenze e operazioni riguardanti azioni proprie e/o azioni o quote di società controllanti 1. I fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell esercizio; L evoluzione prevedibile della gestione; In relazione all uso da parte della società di strumenti finanziari e se rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell esercizio: Gli obiettivi e le politiche della società in materia di gestione del rischio finanziario, compresa la politica di copertura per ciascuna principale categoria di operazioni previste; L esposizione della società al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari. Si tratta di informazioni che il legislatore ha ritenuto di indispensabili per il raggiungimento dello scopo della relazione, indicato nel primo comma del medesimo articolo. 2) Descrizione degli indicatori finanziari e non finanziari Il secondo comma dell articolo 2428 c.c. contiene importanti indicazioni circa le modalità con cui l analisi della situazione della società e dell andamento e del risultato della gestione deve essere condotta. L analisi di cui al primo comma è coerente con l entità e la complessità degli affari della società e contiene, nella misura necessaria alla comprensione della situazione della società e dell andamento e del risultato della sua gestione, gli indicatori di risultato finanziari e, se del caso, non finanziari pertinenti all attività specifica della società, comprese le informazioni attinenti all ambiente e al personale. Indicatori finanziari Si tratta di informazioni di tipo finanziario, atte a illustrare: La gestione finanziaria della società, vale a dire le relazioni tra il fabbisogno finanziario e la sua copertura. La gestione patrimoniale, intesa come rapporto tra le fonti e gli impieghi di risorse. L aspetto economico della gestione, con particolare riferimento alla redditività. A tal fine, nella relazione sulla gestione è opportuno prevedere una sezione in cui presentare: Lo schema di stato patrimoniale riclassificato secondo criteri finanziari o funzionali. 1 In particolare l art richiede l indicazione di: - numero e del valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti possedute dalla società, anche per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l indicazione della parte di capitale corrispondente; - numero e valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti acquistate o alienate dalla società nel corso dell esercizio, anche per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona, con l indicazione della corrispondente parte di capitale, dei corrispettivi e dei motivi degli acquisti e delle alienazioni.
3 Lo schema di conto economico riclassificato. Indicatori sintetici atti ad esprimere la redditività della gestione nonché le condizioni di equilibrio finanziario. La riclassificazione dello stato patrimoniale La riclassificazione dello stato patrimoniale è normalmente presentata secondo due criteri: Criterio finanziario: evidenziando separatamente le attività e le passività in relazione alla tempistica entro cui sono attese trasformarsi in numerario. Criterio funzionale: le attività e le passività sono aggregate in relazione alla loro pertinenza gestionale. Nel seguito sono presentati gli schemi esemplificativi: STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO Attivo Importi in migliaia di ATTIVO FISSO ,59% Immobilizzazioni immateriali ,51% Immobilizzazioni materiali ,07% Immobilizzazioni finanziarie ,91% ATTIVO CIRCOLANTE (AC) ,17% Attività correnti non monetarie ,05% Liquidità differite ,36% Liquidità immediate ,83% CAPITALE INVESTITO (CI) ,14% Passivo Importi in migliaia di MEZZI PROPRI ,69% Capitale sociale ,00% Riserve ,71% PASSIVITA CONSOLIDATE ,13% PASSIVITA CORRENTI ,40% CAPITALE DI FINANZIAMENTO ,14%
4 STATO PATRIMONIALE FUNZIONALE Attivo Importi in migliaia di CAPITALE INVESTITO OPERATIVO ,23% IMPIEGHI EXTRA-OPERATIVI ,91% CAPITALE INVESTITO (CI) ,14% Passivo Importi in migliaia di MEZZI PROPRI ,69% PASSIVITA' DI FINANZIAMENTO ,00% PASSIVITA OPERATIVE ,85% CAPITALE DI FINANZIAMENTO ,14% La riclassificazione del conto economico Le riclassificazioni del conto economico più utilizzate nella prassi sono le seguenti: Conto economico a valore aggiunto. Conto economico a ricavi e costi del venduto. Obiettivo della riclassificazione del conto economico è evidenziare il contributo che delle diverse aree gestionali alla formazione del reddito di periodo. Nelle tabelle che seguono sono riportati due esempi di conto economico riclassificato in base ai criteri citati CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO A VALORE AGGIUNTO Descrizione voci Importi in migliaia di Ricavi delle vendite ,51% Produzione interna ,29% VALORE DELLA PRODUZIONE OPERATIVA ,25% Costi esterni operativi ,48% VALORE AGGIUNTO ,05% Costi del personale ,65% MARGINE OPERATIVO LORDO ,08% Ammortamenti e accantonamenti gestione caratt ,03% RISULTATO OPERATIVO ,26% Risultato dell'area accessoria ,56%
5 Risultato dell'area finanziaria (escluso oneri finanz.) ,86% Risultato dell'area straordinaria ,39% EBIT ,91% Oneri finanziari ,07% RISULTATO LORDO ,89% Imposte sul reddito ,21% RISULTATO NETTO ,25% CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO A RICAVI E COSTO DEL VENDUTO Descrizione voci Importi in migliaia di Ricavi caratteristici netti ,51% Costo del venduto ,51% RISULTATO LORDO INDUSTRIALE ,36% Costi commerciali e di distribuzione ,51% RISULTATO INDUSTRIALE NETTO ,07% Altri costi e ricavi operativi ,83% RISULTATO OPERATIVO ,38% Risultato dell'area finanziaria ,33% REDDITO DI COMPETENZA ,64% Componenti straordinari ,39% RISULTATO LORDO ,89% Imposte sul reddito ,21% RISULTATO NETTO ,25% Gli indicatori finanziari L analisi della situazione economica e dell andamento e risultato della gestione richiede, normalmente, la presentazione di indicatori atti ad illustrare la redditività aziendale, la solidità patrimoniale, la solvibilità e la liquidità. Nella tabella che segue sono descritti i principali indicatori (ratios) utilizzabili. ROE netto ROE lordo ROI ROS INDICI DI REDDITIVITA' Risultato netto/mezzi propri Risultato lordo/mezzi propri Risultato operativo/(capitale Investito Operativo - Passività operative) Risultato operativo/ Ricavi di vendite
6 INDICATORI DI FINANZIAMENTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI Margine primario di struttura Mezzi propri - Attivo fisso Quoziente primario di struttura Mezzi propri / Attivo fisso Margine secondario di struttura (Mezzi propri + Passività consolidate) - Attivo fisso Quoziente secondario di struttura (Mezzi propri + Passività consolidate) / Attivo fisso Quoziente di indebitamento complessivo Quoziente di indebitamento finanziario INDICI SULLA STRUTTURA DEI FINANZIAMENTI (Passività non correnti + Passività correnti) / Mezzi Propri Passività di finanziamento /Mezzi Propri Margine di disponibilità Quoziente di disponibilità Margine di tesoreria Quoziente di tesoreria INDICATORI DI SOLVIBILITA' Attivo circolante - Passività correnti Attivo circolante / Passività correnti (Liquidità differite + Liquidità immediate) - Passività correnti (Liquidità differite + Liquidità immediate) / Passività correnti Un ulteriore indicatore di estrema importanza è rappresentato dalla posizione finanziaria netta e dall analisi della sua composizione. Una modalità espositiva potrebbe essere la seguente: Disponibilità liquide Attività finanziarie non immobilizzate Crediti finanziari a breve Debiti finanziari a breve Posizione (Indebitamento) finanziaria a breve termine Crediti finanziari a M/L termine Debiti finanziari a M/L termine Posizione (Indebitamento) finanziaria a M/L termine Posizione (indebitamento) finanziaria netta Tanto per gli indicatori quanto per la posizione finanziaria netta risulta opportuno indicare valori comparativi, riferiti almeno all esercizio precedente, e lo scostamento. Infine, per garantire la comprensibilità dell informazione, è opportuno esplicitare altresì le modalità di determinazione degli indicatori finanziari e commentare il significato ad essi sotteso e le variazioni rispetto ai periodi precedenti. Gli indicatori non finanziari L aggiunta di indicatori non finanziari è lasciata alla valutazione del redattore della relazione. Ciò non significa che essa sia meramente discrezionale ma che va valutata nell ottica di fornire informazioni utili ai fini della comprensione della situazione e della performance aziendale.
7 A tal fine occorrerà selezionare quegli indicatori che, in considerazione delle caratteristiche dell azienda e del suo business, rappresentano i cosiddetti indicatori di performance. Tra gli indicatori non finanziari che possono risultare utili si annoverano: Posizionamento sul mercato: ad esempio, mercati serviti, quote di mercato detenute; Soddisfazione della clientela: ad esempio, tempi medi di esecuzione degli ordini, numero di interventi di riparazione in garanzia, percentuali di reso per difettosità dei prodotti, attività di assistenza alla clientela; Indicatori relativi al personale: ad esempio, indici di turnover, composizione e movimentazione della forza lavoro; Efficienza dei processi produttivi: ad esempio, ricavi per dipendente, indici di produttività del lavoro, tempo medio di lavorazione, percentuale di scarti di lavorazione, capacità produttiva disponibile; Indicatori della propensione all innovazione: ad esempio, tempo di introduzione di un nuovo prodotto, percentuale di incidenza di nuovi prodotti, numerosità dei brevetti. Infine, nella relazione sulla gestione andranno fornire informazioni relativamente all ambiente e al personale. Con riguardo al personale, in relazione alle dimensioni e alla natura dell attività della società, può risultare opportuno l inserimento di informazioni riguardo: le tipologie contrattuali e le politiche retributive, la formazione del personale, il grado di rischiosità delle lavorazioni, l incidenza degli infortuni e le misure di sicurezza adottate. Con riguardo all ambiente, in relazione alla natura dell attività aziendale, può risultare opportuno fornire indicazioni in merito: all impatto dei sistemi produttivi sul territorio (ad esempio, consumo di risorse naturali, produzione di rifiuti, emissione di sostanze inquinanti ecc.), alle politiche di gestione e tutela, in termini, ad esempio, di investimenti effettuati, interventi di adeguamento degli impianti, politiche di gestione dei rifiuti e riciclo ecc. 3) Informazioni relative ai rischi e alle incertezze La relazione sulla gestione deve contenere informazioni che consentano ai lettori di valutare i rischi specifici 2 e le incertezze cui l impresa è sottoposta. In tema di rischi specifici l informativa deve comprendere: Ia descrizione delle cause, sia interne 3 che esterne 4, che alimentano il sistema dei rischi; la descrizione delle politiche di contenimento dei rischi. In tema di rischi, estrema rilevanza ai fini della comprensione della situazione e della performance aziendale riveste l informativa sui rischi finanziari, ed in particolare: Rischio di credito: ovvero il rischio di insolvenza dei debitori della società. Il grado di rischio è strettamente correlato alla concentrazione dei crediti e ai mercati serviti. 2 L informativa richiesta riguarda rischi specifici cui l impresa è sottoposta, non il generico rischio d impresa. 3 Legate a fattori interni quali, ad esempio, l organizzazione aziendale, la dipendenza da clienti o fornitori, la disponibilità di un adeguato sistema informativo 4 Legate a fattori esterni all impresa quali, ad esempio, alle caratteristiche dei mercati in cui l impresa opera, al contesto sociale e politico, alla normativa, alla concorrenza
8 Rischio di liquidità, vale a dire il rischio che la società si trovi nell impossibilità di far fronte ai propri impegni per carenza di liquidità. Rischi di mercato, ed in particolare: Rischio di cambio (o di valuta): è il rischio che le attività e passività o i flussi finanziari possano subire variazioni di valore per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio (il rischio è tanto più elevato quanto più la società conclude operazioni in valuta diversa dalla valuta di conto). Rischio di tasso di interesse: è il rischio che le attività e passività o i flussi finanziari possano subire variazioni di valore per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse (il rischio è strettamente connesso alla presenza di crediti o debiti che maturano interessi a tasso variabile). Rischio di prezzo: è il rischio di oscillazione dei risultati aziendali in relazione a variazioni dei prezzi di acquisto di beni (es. materie prime). Per ciascuna tipologia di rischio risulta opportuno indicare: Il grado di esposizione al rischio, le situazioni che ne determinano l insorgenza, la sensitività delle poste contabili alle oscillazioni di valore (in particolare con riferimento ai rischi di mercato) e le azioni poste in essere dalla società per il contenimento del rischio. La descrizione delle politiche di contenimento dei rischi include, a titolo esemplificativo: Rischio credito: grado di esposizione e descrizione delle politiche di selezione, affidamento e monitoraggio della clientela, delle garanzie richieste. Rischio di liquidità: descrizione delle politiche di approvvigionamento, scadenze delle attività e passività finanziarie. Rischi di mercato: azioni poste in essere dalla società per fronteggiare e ridurre il rischio, in particolare con riferimento alle politiche di copertura che prevedano la stipula di contratti finanziari: Obiettivi in funzione del cui raggiungimento tali contratti sono stati stipulati. La tipologia di contratti conclusi, la loro scadenza e i costi. Il grado di efficacia della copertura. Infine, il tema delle incertezze, assume un duplice significato, in quanto attiene: ad aspetti prettamente contabili: in particolare risulta opportuna l indicazione degli elementi di incertezza che caratterizzano la misurazione delle attività, passività, proventi e oneri (ad esempio con riferimento alle ipotesi utilizzate nel processo valutativo per l esecuzione di stime); ad aspetti gestionali e, in particolare, al possibile manifestarsi di eventi non prevedibili. 4) Le semplificazioni in caso di bilancio in forma abbreviata Il legislatore ha ritenuto opportuno non gravare di eccessivi oneri amministrativi le società di piccole dimensioni 5, normalmente caratterizzate da gestioni e strutture più semplici. A tali società, purché non abbiano emesso titoli quotati in mercati regolamentati, l articolo 2435-bis del codice civile, consente: - di utilizzare schemi di stato patrimoniale e conto economico semplificati, - di omettere parte delle informazioni richieste per la nota integrativa dall articolo 2427, 5 Si tratta delle società che nel primo esercizio di attività o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiamo superato due dei seguenti limiti: - totale dell attivo dello stato patrimoniale: euro - ricavi delle vendite e delle prestazioni: euro - dipendenti occupati in media durante l esercizio: 50 unità
9 - di evitare la redazione della relazione sulla gestione. Le società che redigono il bilancio in forma abbreviata, perciò, possono evitare di preparare la relazione sulla gestione, se forniscono nella nota integrativa le informazioni riguardo le giacenze e le operazioni riguardanti azioni proprie e azioni o quote di società controllanti richieste dai n. 3 e 4 dell articolo Pubblicato sul Quotidiano Ipsoa in data 9 marzo 2015
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