piano di lotta al tarlo asiatico in Lombardia

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1 piano di lotta al tarlo asiatico in Lombardia Milano 17 marzo 2014 Beniamino Cavagna

2 contesto Il regime fitosanitario dell'ue è unico ed aperto: gli spostamenti di piante e prodotti vegetali verso e nell'unione sono consentiti purché siano rispettate specifiche restrizioni e prescrizioni provenienza da una zona indenne da organismi nocivi trattamento adeguato Il fattore fitosanitario riveste cruciale importanza per ottenere colture redditizie e garantire occupazione, innovazione vegetale e sicurezza alimentare la sanità delle piante è essenziale per preservare il patrimonio forestale, paesaggistico e le aree verdi pubbliche e private

3 contesto Il regime fitosanitario UE inserito negli accordi WTO è indispensabile per proteggere la salute, l'economia e la competitività del settore della produzione vegetale dell'ue nonché per sostenere la politica di apertura degli scambi commerciali dell'unione

4 Organismi nocivi da quarantena organismi nocivi provenienti da altri continenti particolarmente pericolosi Le perdite economiche spesso gravi compromettono la redditività e la competitività delle attività agricole e forestali L'insediamento di nuovi organismi nocivi può indurre i paesi terzi ad imporre divieti commerciali, nocivi per le esportazioni dell'unione

5 Organismi nocivi da quarantena In assenza di un regime fitosanitario di prevenzione i settori agricolo, orticolo e silvicolo dell'unione subirebbero gravi danni economici Vari organismi nocivi regolamentati a livello internazionale minacciano le nostre colture Frumento valore export UE 9 miliardi di Patate valore di produzione 10 miliardi di Pomodoro valore di produzione 12 miliardi di

6 Organismi nocivi da quarantena gli organismi nocivi per i pomodori oggetto di regolamentazione possono provocare perdite di produzione fino al 70% e possono indurre ad istituire divieti commerciali La diffusione del nematode del pino nel sud Europa oggi solo in Portogallo e Spagna, provocherebbe la mortalità del 50-90% della foresta di conifere per un controvalore di miliardi il rapporto costi/benefici del regime fitosanitario ammonta, secondo le stime, almeno ad 1:500

7 La normativa Direttiva 2000/29/CE Articolo 1 le misure di protezione contro l'introduzione negli Stati membri, in provenienza da altri Stati membri o da paesi terzi, di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali. Articolo 16 Ciascuno Stato membro notifica immediatamente per iscritto alla Commissione ed agli altri Stati membri la presenza nel suo territorio di organismi nocivi di cui adotta tutte le misure necessarie per l'eradicazione o, ove non sia possibile, il contenimento degli organismi nocivi in questione

8 Organismi nocivi da quarantena Anoplophora chinensis Citrus Longhorned Beetle Anoplophora glabripennis Asian Longhorned beetle

9 CLB & ALB focolai CLB ALB

10 CLB ALB PATHWAY

11 Danni Perchè danneggia le piante scavando gallerie nelle quali si insediano parassiti secondari quali funghi e batteri. Elevata polifagia, non attaccate le conifere

12 Vivai e commercializzazione delle piante - Gravi danni al sistema produttivo e commerciale - Misure di protezione attivate da USA e Canada

13 Perdita di biodiversità e del patrimonio verde - A rischio le foreste urbane con gravi perdite di biodiversità - Potenziale rischio per boschi e fasce boscate

14 Danno stimato in USA maggiore di 600 bilioni di $ Correllato alla perdita del 35% della copertura verde In USA circa 300 milioni di $ investiti nella lotta Tra il 1997 e il 2006 Alberi tagliati in Lombardia Circa In Lombardia circa 18 milioni di investiti nella lotta Dal 2001 al 2013

15 norma specifica Misure di emergenza UE Decisione 2008/840/CE (CLB) Decisione 2012/138/CE (CLB) Decisione 2013/92/UE (ALB) Decreto di lotta nazionale Decreto regionale

16 regolamentazione della movimentazione delle pianti ospiti le piante ospiti originarie di zone delimitate all'interno dell'unione le piante ospiti coltivate al di fuori di zone de limitate, ma introdotte in dette zone, le piante ospiti importate

17 Eradicazione Contenimento

18 Misure fitosanitarie eradicazione Delimitazione del territorio abbattimento immediato delle piante infestate e di quelle con sintomi clear cut nel raggio di 100 m intorno alle piante infestate rimozione e distruzione delle piante abbattute nonché delle loro radici evitare lo spostamento di materiale potenzialmente infestato al di fuori della zona delimitata divieto di piantumazione di nuove piante ospiti monitoraggio intensivo/comunicazione

19 Misure fitosanitarie contenimento Delimitazione del territorio abbattimento immediato delle piante infestate e di quelle con sintomi rimozione e distruzione delle piante abbattute nonché delle loro radici evitare lo spostamento di materiale potenzialmente infestato al di fuori della zona delimitata divieto di piantumazione di nuove piante ospiti monitoraggio intensivo/comunicazione

20 La lotta in Lombardia primo decreto regionale di lotta obbligatoria nel 2004 due piani triennali dal 2008 al 2013 obiettivi: tutelare la produzione vivaistiva garantire la competitività delle produzioni lombarde garantire la movimentazione dei vegetali prodotti in Lombardia verso i mercati internazionali tutelare il verde pubblico e privato

21 Piano di lotta in Lombardia Regione Lombardia DGA ERSAF Fondazione Minoprio SFC Università di Milano EBCL-Montpellier / (USDA) Enti territoriali

22 Azioni e impegno finanziario comunicazione monitoraggio trattamenti chimici tagli riqualificazione rimborsi ai vivai ==== ricerca Totale

23 Boskoop (NL) CLB trovata nel dicembre 2009 divieto di vendita gennaio-febbraio 2010 UE impone tracciabilità delle vendite

24 Piano preventivo Plantaregina Plantaregina rilevante distretto vivaistico Specializzazione produzione ornamentali in pieno campo Ogni anno coltivate circa 3 milioni di piante ospiti di CLB SFR definisce programma preventivo di sorveglianza e di protezione

25 Obiettivi generali Proteggere il territorio Mantenere il Distretto pest free Proteggere i vivai Assicurare produzioni di qualità Assicurare competitività Divulgare la problematica a tutti I soggetti del territorio

26 Obiettivi specifici rinforzare la sorveglianza del territorio individuare e monitorare le fonti di rischio implementare I controlli degli IF/AF creare una rete di collaborazione con il territorio

27 Risultati attesi in caso di precoce individuazione dell ON: procedere ad una rapida eradicazione evitare la delimitazione ridurre i costi della lotta ridurre gli oneri delle misure fitosanitarie per i vivaisti evitare blocchi alla commercializzazione

28 Le tappe del piano pianificazione monitoraggio delle aree urbane monitoraggio del territorio controllo delle fonti di rischio

29 Pianificazione comunicazione del piano ai comuni e al distretto incontri di coordinamento con i tecnici del distretto creazione delle mappe presentazione del piano ai produttori

30 Definizione delle fonti di rischio vivai che operano con paesi in cui CLB è presente impianti recenti (ultimi 5 anni) diametro dei tronchi maggiore di 1 cm esclusione delle produzioni locali

31 Il piano creazione di buffer di 2 km (500m m) attorno ai vivai ulteriore buffer di 100 m attorno alla sede dei vivai controllati definizione di una griglia di 500 m con la creazione di 2,156 celle diversamente classificate in base alla fonte di rischio

32 Il piano 1 o 4 punti georeferenziati per cella in funzione del rischio 15 vivai classificati come altamente rischiosi, controllo condotto sulle piante considerate più vulnerabili

33 il piano per la creazione dell area soggetta a monitoraggio orthophoto 2007 Regione Lombardia DUSAF per identificare I vivai 31 comuni coinvolti

34 Ortophoto

35 DUSAF PIANO /2010 DI PREVENZIONE Attività 1 Programmazione

36 Buffer m

37 Buffer m

38 500x500 m - celle

39 Il piano numero di punti spia: 500 m buffer da 2 a 4 piante spia per cella 1500 m buffer 1 pianta spia per cella monitoraggio: specie più sensibili vicinanza dei punti ad alto rischio facilità del controllo

40 Mappa dei punti sentinella

41 il piano Controllate piante ospiti del verde urbano Controllate piante ospiti in 15 vivai 3450 punti spia ( piante) 140 gg/uomo/lavoro

42 Costo del primo anno del piano euro Mantenimento euro Valore della produzione del Distretto euro/anno 0,025%

43 Risultati del piano di lotta in Lombardia Grande sforzo organizzativo ed economico nessun blocco alla commercializzazione delle piante prodotte in Lombardia nessuna intercettazione di piante infestate originarie della Lombardia

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