Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX
|
|
- Damiano Franco Mori
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Distributori di carburanti Luoghi agricoli o zootecnici Cantine vinicole e distillerie Deposito bombole di gas infiammabili Processi di verniciatura Centrali termiche a gas metano o GPL quando la potenzialità termica supera le Kcal/h (circa 35 kw) se le apparecchiature non sono a marchio DPR 661/96 (direttiva 90/396/CE) e non si devono effettuare interventi all interno del locale Industrie chimiche o depositi di sostanze chimiche Industrie farmaceutiche Travasi sostanze infiammabili
2 Discariche Depurazione delle acque Raffinerie Riciclaggio rifiuti Falegnamerie ed industrie del legno in genere Industrie alimentari e dei mangimi Industrie per la produzione di carta Industrie per la lavorazione dei metalli Produzione di energia Locali di ricarica batterie Autofficine in cui si interviene sui circuiti di carburante Tutti i luoghi in cui sono trattate, manipolate o convogliate sostanze combustibili
3 DISTRIBUTORI DI CARBURANTI Pompe di benzina Pompe GPL Impianti di erogazione metano Serbatoi, cisterne, depositi. E escluso il gasolio se la temperatura non supera i 55 C, caso raro ad. cisterna non piena tutto il giorno al sotto sole d estate
4 LUOGHI AGRICOLI O ZOOTECNICI Letame Fermentazione di materiale organico Mangimi e foraggi Silos o depositi Amido, arachide, cacao, cotone, grano, legno, riso, tabacco, zucchero, ecc.
5 CANTINE VINICOLE E DISTILLERIE Fermentazione del mosto Il fenomeno è meno pericoloso del previsto in quanto l evaporazione dell alcool è accompagnata allo sviluppo di anidride carbonica. Fuoriuscita di vapori dal distillatore Vapori in fase di imbottigliamento
6 DEPOSITO BOMBOLE DI GAS INFIAMMABILI Fuoriuscita di gas dalle bombole Tenute delle valvole di chiusura Tubi scorticati N.B. Attenzione ai deposito bombole di ossigeno in quanto possono modificare le concentrazioni di sostanze esplosive (LEL/UEL)
7 PROCESSI DI VERNICIATURA Ugelli di verniciatura delle pistole Cabine di verniciatura Cabine per la verniciatura a fuoco Vernici a polvere
8 CENTRALI TERMICHE A GAS METANO O GPL QUANDO LA POTENZIALITÀ TERMICA SUPERA LE Kcal/h (circa 35 kw) In tutti i casi che non rientrano in quelli sottostanti
9 INDUSTRIE CHIMICHE O DEPOSITI DI SOSTANZE CHIMICHE Fuoriuscite di gas esplosivi N.B. occorre considerare eventuali emissioni di gas dovute a probabili miscele tra prodotti diversi Plastiche, polietilene, polipropilene, poliacrilico, pitture, vernici, coloranti, insetticidi, diserbanti, detergenti, acido e anidride ftalica, polistirolo, gomma, resine, ecc.
10 INDUSTRIE FARMACEUTICHE Preparazione di farmaci Contenitori di polveri
11 TRAVASI SOSTANZE INFIAMMABILI Contenitori aperti o chiusi ma non sigillati N.B. non sono considerate sorgenti di emissione ad esempio i contenitori di vernice sigillati dalla casa madre. Operazioni di travaso
12 DISCARICHE Biomasse Sviluppo di metano/biogas da materiali organici
13 DEPURAZIONE DELLE ACQUE Trattamento dei metalli Carboni attivi Processi di depurazione particolari
14 RAFFINERIE Gas di petrolio liquefatto Vapori infiammabili
15 RICICLAGGIO RIFIUTI Biomasse Sviluppo di metano/biogas da materiali organici Pulviscolo
16 FALEGNAMERIE ED INDUSTRIE DEL LEGNO IN GENERE Polveri di legno Verniciatura Incollaggio
17 INDUSTRIE ALIMENTARI E DEI MANGIMI Sacchi di materie alimentari (farine, sale, pepe, aromi vari, zucchero, destrosio, legumi, cereali, amido ecc.) se è ragionevolmente prevedibile una rottura del contenitore Trasporto, convogliamento ecc. Silos N.B. nel trasporto pneumatico il diametro dei granuli diminuisce
18 INDUSTRIE PER LA PRODUZIONE DI CARTA Colle Impasti Additivi Trucioli di legno
19 INDUSTRIE PER LA LAVORAZIONE DEI METALLI Pulviscoli N.B. i metalli che possono ossidare in genere sono esplosivi ad es. alluminio, antimonio, ferro, fosforo, manganese, nerofumo, rame, stagno, zinco, zolfo ecc.
20 PRODUZIONE DI ENERGIA Biogas Combustibili fossili (idrocarburi, carbone)
21 AUTOFFICINE Autofficine in cui si interviene sui circuiti di carburante a benzina, GPL, Metano (praticamente in tutte le autofficine) Non vanno considerate le autorimesse e gli autosaloni.
22 LOCALI DI RICARICA BATTERIE Idrogeno Carica batterie di carrelli elevatori o mezzi elettrici Gruppi statici di continuità (UPS) N.B. il datore di lavoro è tenuto ad effettuare la valutazione del rischio anche se il carica batterie è all esterno, al più verrà una zona senza pericolo d esplosione
23 TUTTI I LUOGHI IN CUI SONO TRATTATE, MANIPOLATE O CONVOGLIATE SOSTANZE COMBUSTIBILI Purché vi sia un emissione di gas, vapore, nebbia infiammabile o nubi combustibili o fibre combustibili. Es. lavanderie industriali
ELENCO NOMRATIVE VIGENTI SULLA DIRETTIVA ATEX
PUBBLICAZIONE IDENTIFICATIVO ITALIA TITOLO NOTE 12/06/2003 d. lgs. N. 233 23/03/1998 D.P.R. N. 126 Direttiva 94/9/CE Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento
DettagliINDICI CONFINDUSTRIA DELLE MATERIE PRIME AVENTI MERCATO INTERNAZIONALE
INDICI CONFINDUSTRIA DELLE MATERIE PRIME AVENTI MERCATO INTERNAZIONALE Grafici su indici base 1977 = 1, ponderati con le quote del commercio mondiale Totale generale pag. 2 Totale alimentari pag 3 Bevande
DettagliClassificazione delle aree
Classificazione delle aree con pericolo di esplosione Ing. Maurizio Toninelli Classificazione delle aree Metodo di analisi e di suddivisione convenzionale dei luoghi in ZONE PERICOLOSE e ZONE NON PERICOLOSE
DettagliA B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
Data 24-01-2017 ver 1.2.0 A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z - ABBIGLIAMENTO [39] - ABITAZIONI [77] - ACCADEMIE [66] [67] - ACCUMULATORI [50] - ACETILENE [ 1] [ 3] [ 4] - ACQUARAGIA [10]
DettagliCon la presente riteniamo utile trasmettervi la seguente informativa sulle Direttive Atex. Alleghiamo :
Alla cortese attenzione Egr. Vs. Sig. Responsabile della Sicurezza Con la presente riteniamo utile trasmettervi la seguente informativa sulle Direttive Atex. Alleghiamo : 1. Servizi ICAM 2. Questionario
DettagliATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA
ATEX CERTIFICATI DI CONFORMITA 1999/9/CE 014/34/UE 1999/9/CE Luoghi con pericolo di esplosione, classificazione aree, misura di prevenzione e protezione contro le esplosioni. Valutazione a carico di chi
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 9 Angelo Bonomi EMISSIONI DOVUTE ALLO STOCCAGGIO Le emissioni dovute allo stoccaggio si possono classificare come:
DettagliPierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114
Pierluca Bruna Marketing Sicurezza Macchine e Atex Schneider Electric Membro CEI CT 44 e UNI TC 114 La Direttiva ATEX 99/92/CE tutela la sicurezza e la salute dei lavoratori che possono essere esposti
DettagliZone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie
Dicembre 2016 Zone a rischio di esplosione e incendio: le falegnamerie Le falegnamerie sono impianti di lavorazione del legno, solitamente rappresentati da capannoni industriali, nei quali una serie di
DettagliCorso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO
Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO DOTAZIONI DI SICUREZZA PER I LOCALI DESTINATI ALLA VENDITA E AL DEPOSITO -
DettagliAllegato C al Decreto n. 93 del pag. 1/9
giunta regionale Allegato C al Decreto n. 93 del 03.12.2013 pag. 1/9 Elenco dei rifiuti gestibili presso l impianto secondo codice CER Impianto di depurazione di acque reflue e trattamento rifiuti di Schio
DettagliALLEGATOA2 alla Dgr n. 940 del 22 giugno 2016 pag. 1/11
ALLEGATOA2 alla Dgr n. 940 del 22 giugno 2016 pag. 1/11 sub allegato A2 ELENCO MISCELE (NON IN DEROGA) AUTORIZZATE 161102 161104 161106 Miscela n. 1 : RIFIUTI LITOIDI rivestimenti e materiali refrattari
DettagliPrezzi Base d'asta al Kg. Kg in 18 mesi. Codice CER. Descrizione CER
Descrizione 06 03 14 RIFIUTI PROVENIENTI DA ATTIVITA' DI LABORATORIO CHIMICO E BATTERIOLOGICO Sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci 060311 e 060313 15,00 4,36 06 04 05 Rifiuti contenenti
DettagliCodici Attività. 1. Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca
Codici Attività 1. Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca 1010 Agricoltura 1020 Zootecnica 1030 Foreste 1040 Caccia e Cattura di animali 105A- Pesca e allevamenti in acque dolci 105B Pesca e allevamenti
DettagliGRUPPO OMOGENEO. VETRO Imballaggi in vetro R5 R (R5 R13) 15 (R13/D15) urbano. Quantità Max (t/anno) Quantità stoccata (t/giorno)
1 Atto n. 806/09 Allegato A facente parte integrante del presente atto GRUPPO OMOGENEO CER TIPOLOGIA Operazioni di recupero Allegati B e C parte IV D. Lgs. 152/06 e s.m.i. CARTA 15 01 01 Imballaggi in
DettagliModalità CODIC E CER stoccaggio
Rifiuti prodotti dal taglio e dalla segagione della 010413 pietra, diversi da quelli di cui alla voce 010407 Rifiuti plastici (ad 020104 esclusione degli imballaggi) 020107 Rifiuti della silvicoltura Rifiuti
DettagliAPPUNTI- a.s. 2015/16 ing. Daniele Minichini ASPP ITI Medi - S. Giorgio a C.no NA CORSO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 81/08
APPUNTI- a.s. 2015/16 ing. Daniele Minichini ASPP ITI Medi - S. Giorgio a C.no NA CORSO SULLA SICUREZZA D.Lgs. 81/08 Prevenzione e Protezione dagli Incendi e dalle Esplosioni - Il rischio incendio L incendio
DettagliCLASSIFICAZIONE DELLE AREE
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE IDENTIFICAZIONE DELLE ZONE DI PERICOLO L'identificazione in un impianto chimico o petrolchimico delle zone di pericolo, viene fatta da personale altamente qualificato. Di solito
DettagliDECRETO MINISTERIALE 22 DICEMBRE 1958
DECRETO MINISTERIALE 22 DICEMBRE 1958 LUOGHI DI LAVORO PER I QUALI SONO PRESCRITTE LE PARTICOLARI NORME DI CUI AGLI ARTICOLI 329 E 331 DEL DPR 27 APRILE 1955, N. 547 Articolo unico I luoghi di lavoro per
DettagliD.M. 5 settembre Ministero della Sanità
D.M. 5 settembre 1994 - Ministero della Sanità ELENCO DELLE INDUSTRIE INSALUBRI DI CUI ALL'ART. 216 DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SANITARIE in G.U. 20 settembre 1994, n. 220 S.O. e 10 dicembre 1994 n. 228,
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea
C 90/24 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
DettagliArmatura di segnalazione ostacoli serie XLFE-4
SCHEDA TECNICA NUOVO PRODOTTO Rev. 0 10/2011 Armatura di segnalazione ostacoli serie XLFE-4 1 - Scheda Tecnica Prodotto - Armatura di segnalazione ostacoli XLFE-4 MARCATURA 1. Il simbolo CE significa "Conformité
DettagliTabella codici CER, operazioni di recupero R13
Allegato 1 Tabella codici CER, operazioni di recupero R13 Codice CER (t/g) 020103 scarti di tessuti vegetali prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca R13 0,6 20
DettagliAPPENDICE I RIFIUTI AUTORIZZATI IN INGRESSO
APPENDICE I RIFIUTI AUTORIZZATI IN INGRESSO La seguente tabella reca le tipologie di rifiuti che la Italferro S.r.l. Div. Ecofer è autorizzata a ricevere in ingresso.,7$/)(55265/±(/(1&2&2',&,&(5 &(5 'HVFUL]LRQH
DettagliL importanza della Formazione nella Valutazione del Rischio di Esplosione
L importanza della Formazione nella Valutazione del Rischio di Esplosione LA DIRETTIVA ATEX ED IL SUO IMPATTO SULLE INDUSTRIE 14 dicembre 2009 Sala Convegni Confindustria Via Amendola 172/R BARI Relatore
DettagliATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive
ATEX 94/9/CE in materia di prodotti destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente esplosive Direttiva 94/9/ CE A partire dal 30/06/2003 i prodotti immessi sul mercato, o messi in servizio,
DettagliTutte Altre trasformazioni dei combustibili solidi (Produzione di coke, prodotti petroliferi e combustibile nucleare)
Tab. 1.6.1 Attività IPPC. Attribuzione codici NOSE-P e NACE Codic e IPPC Attività allegato I Direttiva 96/61 1. Attività energetiche 1.1 Impianti di combustione con potenza calorifica di combustione 1.2
DettagliCosa fare in caso di incidente
CODICE "KEMLER" Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada - Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti
DettagliA cura di Super Pippo. Pagina 1 di 8
A cura di Super Pippo Pagina 1 di 8 Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze
DettagliIng. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA. Bologna, 22 marzo 2007
Ing. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA Bologna, 22 marzo 2007 1 Effetto Serra e Inquinamento Atmosferico Bologna, 22 marzo 2007 2 Prodotti della combustione gas Serra
DettagliIMPIANTI DI DISCARICA PER RIFIUTI URBANI 2014
IMPIANTI DI DISCARICA PER RIFIUTI URBANI 2014 Provincia Località Proprietario dell area Gestore Volume autorizzato (mc) Stato operativo Consortile Comunale Misto Privato (specificare) Operativo Inattivo
DettagliCONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE
19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE L'indagine sul Sistema dei Conti delle imprese (SCI) condotta dall'istat, già indagine sul prodotto lordo, fornisce informazioni per settore di attività economica sui principali
DettagliL incendio è una combustione della quale si è perso il controllo con i mezzi ordinari e bisogna fronteggiarlo con mezzi straordinari.
Corso Per Addetto Antincendio pag. 15 CAPITOLO 3 LA COMBUSTIONE e L INCENDIO Per combustione si intende una reazione chimica di una sostanza combustibile con un comburente che da luogo allo sviluppo di
Dettagli(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva)
(Pubblicazione di titoli e riferimenti di norme armonizzate ai sensi della direttiva) OEN ( 1 ) CEN EN 1010-1:2004 Sicurezza del macchinario Requisiti di sicurezza per la progettazione e la costruzione
DettagliCHIEDE. già autorizzato ai sensi del d.p.r. 24 maggio 1988, n. 203 e ai sensi dell art. 269 del d.lgs 3 aprile 2006, n. 152:
ALLEGATO 2B Al SUAP BOLLO Alla Provincia di... Via... n.... e p.c. Al Comune di... Oggetto: Domanda di PRIMO RINNOVO dell autorizzazione alle emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti del settore
DettagliTrasmissione solo via PEC
PROT. N. 150241/15 Lì 2/11/2015 ECOLOGIA RF/ED da citare nella risposta chiave ditta: 27102 pratica n. 2015/847 Trasmissione solo via PEC Spett.le ditta FERCART S.r.l. Via del Lavoro, 1 5044 MONTAGNANA
DettagliWorld leader in storage solutions. Corporate brochure. since 1945. since 1945. since 1945. since 1945
World leader in storage solutions Corporate brochure since 1945 since 1945 since 1945 since 1945 CHI SIAMO Azienda fondata nel 1945 3 generazione di costruttori 4 unità produttive 3 ditte consociate 18
DettagliLe tecnologie per la conversione delle biomasse
Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica Le tecnologie per la conversione delle biomasse Indice Il contributo delle biomasse La combustione La digestione anaerobica I biocombustibili La gasificazione
Dettagli3.1.2) Fasi che compongono l attività (segnare con una crocetta le fasi lavorative presenti)
3.1) Documentazione da allegare alla domanda di autorizzazione di carattere generale per stabilimenti in cui sono presenti impianti di VERNICIATURA DI OGGETTI VARI IN METALLI O VETRO CON UTILIZZO COMPLESSIVO
DettagliAllegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.)
Allegato A METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) METODOLOGIA DI CALCOLO DEL BILANCIO ENERGETICO COMUNALE (B.E.C.) COMBUSTIBILI SOLIDI dati di consumo di carbone fossile da industria
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile L impianto di termovalorizzazione ed il ciclo integrato di gestione dei rifiuti: La procedura di autorizzazione
DettagliCOME SI SVILUPPA UN INCENDIO?
COME SI SVILUPPA UN INCENDIO? Il fuoco è una reazione di ossidazione che può avvenire ad una velocità bassa, media o altissima e che produce: gas, luce, calore, braci e cenere. Per far si che un incendio
DettagliImprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2008 (Fonte: InfoCamere) Comune Imprese Addetti ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura,
253 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 15 22 - Industrie alimentari e delle bevande 3 11 Industrie tessili 1 - Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tinture di pellicce
DettagliIl Biometano Emissioni a confronto. F. Valerio Chimico Ambientale
Il Biometano Emissioni a confronto F. Valerio Chimico Ambientale 1 Digestore anaerobico, centrale a biogas con diretto spandimento del digestato nei terreni agricoli 17.000 ton/anno di insilato grano,
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da 8 a 68 ore a seconda del macrosettore di appartenenza
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Da a 6 ore a seconda del macrosettore di appartenenza Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
Dettaglidal S20231 al S202450 Dimensione 145 x 125 333 x 333 270 x 270 333 x 125 333 x 500 S20200 A B F S20201 A B S20202 A B F S20203 A B F S20204 A B
Codice Lettera FORMATI SPONIBILI dal S20200 al S20230 e dal S202001 al S202004 A B Dimensione 145 x 125 333 x 333 270 x 270 333 x 125 333 x 500 Rappresentazione proporzionata dei formati quadrati: A =
DettagliManuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro
Manuale informativo realizzato per la gestione delle emergenze derivanti da incendio nei luoghi di lavoro SOMMARIO Premessa pag. 7 SEZIONE 1 - FONDAMENTI Che cosa è un incendio? pag. 9 Il triangolo del
DettagliImprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 (Fonte: InfoCamere)
attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 16 Industrie alimentari e delle bevande 3 Industrie tessili 1 Confezione di articoli
DettagliCartelli antincendio forma quadrata o rettangolare e pittogramma bianco su fondo rosso
Cartelli antincendio I cartelli antincendio devono avere forma quadrata o rettangolare e pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). I cartelli
Dettaglin 51 ACCIAIERIA - MATERIALI ESPLOSIVI (Austria) 2009 MATERIALE ASPIRATO: Silicato di calcio Carbonato di calcio
ACCIAIERIA - MATERIALI ESPLOSIVI (Austria) 2009 n 51 Ciclofiltro con pulizia pneumatica Valvole di sfogo, valvola di intercettazione a ghigliottina, dispositivo di controllo, valvola di sicurezza bidirezionale
DettagliImprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 (Fonte: InfoCamere)
213 attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 18 Industrie alimentari e delle bevande 3 Industrie tessili - Confezione di
DettagliLe direttive ATEX Il controllo delle atmosfere esplosive tramite inertizzazione
Le direttive ATEX Il controllo delle atmosfere esplosive tramite inertizzazione ATS della Città Metropolitana di Milano SC PSAL SS Sicurezza Elettrica dott. Mauro Baldissin Tecnico della prevenzione 17.05.2016
DettagliRISCHIO BASSO (6 ore)
Pagina1 RISCHIO BASSO (6 ore) Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,
DettagliPercorso sull energia
Percorso sull energia Sulle tracce dell energia Nelle centrali elettriche si sfrutta carbone, petrolio o fonti alternative per ottenere energia cinetica, in grado di azionare le turbine e i generatori
DettagliCENTRO RACCOLTA ROTTAMI dei F.lli De Moro e C. s.a.s. RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA
Relazione tecnica sulle emissioni in atmosfera per richiesta di rinnovo e modifica di autorizzazione per la gestione di impianto di recupero rifiuti non Comune di Pollein CENTRO RACCOLTA ROTTAMI dei F.lli
DettagliALLEGATO 2A Alla Provincia di... Via... n... BOLLO...
ALLEGATO 2A Alla Provincia di... Via... n.... BOLLO e p. c. Al Comune di... All A.R.P.A. Via... n....... Oggetto: Domanda di adesione all AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI CASERTA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI AI SENSI DEL D.
ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.C. DELLA PROVINCIA DI CASERTA CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN PREVENZIONE INCENDI AI SENSI DEL D.Lvo 139/006 P R O G R A M M A Modulo A: Obiettivi e fondamenti della prevenzione
DettagliPROVINCIA DI FERRARA Settore Ambiente e Agricoltura P.O. Sviluppo Sostenibile
PROVINCIA DI FERRARA Settore Ambiente e Agricoltura P.O. Sviluppo Sostenibile Inviata via PEC Spett.le e p.c. Società Zoffoli Metalli srl PEC zoffolimetallisrl@pec.it ATRADIUS Credit Insurance N.V. PEC
Dettagli[Tab.1 Elenco settori a maggiore rischio esplosiosione]
PERICOLO ESPLOSIONE: IL GIUSTO APPROCCIO PER NON CORRERE RISCHI LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO ESPLOSIONE Due direttive europee, la 94/9/CE (ATEX 100a) e la 99/92/CE (ATEX 137), hanno modificato radicalmente
DettagliENERGIA DALLE BIOMASSE. Prof. M.Torella
ENERGIA DALLE BIOMASSE Prof. M.Torella COSA SONO LE BIOMASSE? BIOMASSE SOLIDE cippato pellet mais nocciolino Con il termine biomassa si indica generalmente una fonte di energia di origine biotica (bio:
DettagliCOS E IL DPR 462/2001?
COS E IL DPR 462/2001? È un Decreto del Presidente della Repubblica (pubblicato in Gazzetta Ufficiale N. 6 del 08 Gennaio 2002) che introduce l obbligo, per tutti i datori di lavoro, di richiedere la verifica
Dettaglisistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici
RICICLO QUATERNARIO: sistema di recupero ENERGETICO, che sfrutta solo in parte il grande contenuto dei rifiuti costituiti da materiali plastici In questo caso i rifiuti plastici sostituiscono i combustibili
DettagliCATALOGO GENERALE SISTEMI DI DOSAGGIO
CATALOGO GENERALE SISTEMI DI DOSAGGIO LA SOCIETÀ RICOM SRL NASCE NEL 1988, È UNA SOCIETÀ LEADER NELLA PROGETTAZIONE COSTRUZIONE E VENDITA DI SISTEMI DI DOSAGGIO (SKID) SISTEMI DI PROCESSO E SISTEMI DI
DettagliTabella sostanze indesiderate. Effetti possibili Patologie
Contaminante Organico Valore guida ( mg/l) Parametro di legge dl 31-2001 ( mg/l ) Tabella sostanze indesiderate Effetti possibili Patologie Origine Trattamento consigliato Atrazina 0,003 Problemi cardiovascolari
DettagliRealizzazione di impianti plasma prototipali per istituti di ricerca
Chiara Pavan Realizzazione di impianti plasma prototipali per istituti di ricerca Realizzazione di impianti plasma per applicazioni industriali Il plasma è una tecnologia primaria per il trattamento di
Dettaglitermica invece viene calcolato in base al consumo di metano ed annotato su apposito registro con cadenza mensile. Le suddette registrazioni sono dispo
Alla Giunta Regionale della Campania Settore Provinciale Ecologia, Tutela Ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile di Salerno Via Generale Clark, 103-84131 SALERNO Oggetto: D.Lgs. 59/2005 Inoltro documentazione
DettagliIL RISCHIO DI ESPLOSIONE
IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX Dott. Carmineraffaele ROSELLI Dott. Nicola Carriero U.O. Medicina del Lavoro P. P. I. L. L. ASP - Potenza - Cosa si intende per atmosfera esplosiva? E una miscela
DettagliCODICE KEMLER. Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957
CODICE KEMLER Accordo Europeo relativo al Trasporto Internazionale di Merci Pericolose su Strada Ginevra 30/9/1957 Rappresenta un metodo codificato di identificazione delle sostanze pericolose viaggianti
DettagliALLEGATO 2A Alla Provincia di... Via... n... BOLLO...
ALLEGATO 2A Alla Provincia di... Via... n.... BOLLO e p. c. Al Comune di... AMB 04 V_1_ 2012 All A.R.P.A. Via... n....... Oggetto: Domanda di adesione all AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per le emissioni
DettagliValutare e gestire il rischio di Atmosfera Esplosiva (ATEX) Analisi, prevenzione, progettazione, installazione e gestione
Valutare e gestire il rischio di Atmosfera Esplosiva (ATEX) Analisi, prevenzione, progettazione, installazione e gestione di spazi, attività, impianti ed attrezzature in ambienti a maggior rischio di esplosione
DettagliELETTROGREEN POWER. Ing. Carlo Corallo A.D. Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del teleriscaldamento
ESCo: 9 CASI DI EFFICIENZA ENERGETICA APPLICATA Fonti rinnovabili termiche, una via per diminuire il consumo di combustibili fossili Applicazione delle biomasse nel settore agricolo, industriale e del
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE)
SCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE) Prodotto ZETACELL (tutte le tipologie) 1. Identificazione della sostanza Dati del prodotto Nome commerciale Produttore/Fornitore Polietilene espanso reticolato tipo A
DettagliCorso di Medicina del Lavoro. Malattie da agenti chimici
Corso di Medicina del Lavoro Malattie da agenti chimici Patologia polmonare da polveri ed altri agenti 1 of 17 chimici Pneumopatie professionali acute TIPO DI DANNO Edema polmonare acuto e polmonite Broncospasmo
DettagliINSEDIAMENTO PRODUTTIVO PERSONA DI RIFERIMENTO
Manuale di Gestione Integrato Qualità-Ambiente OMOLOGA RIFIUTI MD 06 Rev. 00-01/03/03 Pagina 1 di 5 PRODUTTORE RIFIUTO NOME O RAGIONE SOCIALE INSEDIAMENTO PRODUTTIVO VIA PERSONA DI RIFERIMENTO COGNOME
DettagliBOLOGNA 12 giugno 2009 Dott.Ing. Gianfranco Tripi
DIRETTIVA ATEX 94/9/CE PER ATMOSFERE ESPLOSIVE - Obblighi di legge per le aziende con zone a rischio di esplosione. BOLOGNA 12 giugno 2009 Dott.Ing. Gianfranco Tripi ATMOSFERE ESPLOSIVE DIRETTIVE ATEX
DettagliGruppo fonderie Commissione ex art. 7 ATS INSUBRIA Sede Territoriale di Varese (ex ASL Varese) Prima analisi su dati fonderie
Gruppo fonderie Commissione ex art. 7 ATS INSUBRIA Sede Territoriale di Varese (ex ASL Varese) Prima analisi su dati fonderie Presenza fasi in azienda 9,% 8,% 84% 8% 7,% 6,% 56% 6% 5,% 44% 4,% 6% 8%,%
DettagliMisure Meccaniche e Termiche
Misure Meccaniche e Termiche Ing. Daniele Bonomi a.s. 2010/2011 1 di 61 MISURA RENDIMENTO DI COMBUSTIONE SECONDO NORMA UNI 10389 DPR 26 agosto 1993, n. 412 (G. U. n.96 del 14/10/1993) (REGOLAMENTO RECANTE
Dettagli8 Aziende per la seconda lavorazione del vetro con l'impiego di oltre 15 becchi a gas
ALLEGATO A ALLEGATO A ELENCO DELLE ATTIVITA' A MAGGIOR RISCHIO DI INCENDIO 1 Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili, gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti)
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea (2006/C 306/02)
C 306/2 Comunicazione della Commissione nell'ambito dell'applicazione della direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni
DettagliAllegato 2 Piano di Monitoraggio e Controllo
Allegato 1 Codici C.E.R. ammessi nell impianto Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione ed esercizio di un impianto per il trattamento
DettagliLa certificazione ATEX. Nota informativa
La certificazione ATEX Nota informativa PRINCIPI DI SICUREZZA Gli impianti dove vengono lavorate e depositate sostanze infiammabili devono essere progettati, eserciti e mantenuti in modo da ridurre al
Dettagli3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,FRPEXVWLELOL
,FRPEXVWLELOL I FRPEXVWLELOL sono sostanze capaci di bruciare, cioè in grado di dar luogo alla reazione chimica sopra descritta. Possono essere:,frpexvwlelol Solidi: ad esempio legno, carbone, carta, tessuto,
DettagliCONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE
19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 70,00 60,00 RAPPORTO PERCENTUALE SPESE PER IL PERSONALE FATTURATO - ANNI 1998-2001 50,00 40,00 % 30,00 20,00 10,00 Fonte: ISTAT 0,00 1998 1999 2000 2001 Totale Industria
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO CAPPUCCINI BRINDISI CAMPAGNA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SANOFI
ISTITUTO COMPRENSIVO CAPPUCCINI BRINDISI CAMPAGNA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DI PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SANOFI I rifiuti sono materiali di scarto o avanzo di svariate attività umane IL RIFIUTO I rifiuti
DettagliLa raccolta differenziata: le stazioni ecologiche Stazione ecologica di Forlì Isonzo
La raccolta differenziata: le stazioni ecologiche Stazione ecologica di Forlì Isonzo Il Gruppo Hera gestisce nel proprio territorio le Stazioni Ecologiche Attrezzate, luoghi a disposizione di tutti i cittadini,
DettagliCaratteristiche fisiche dei GAS
La gestione sanitaria dei gas medicinali Corso per formatori delle Aziende sanitarie Bologna 15 Novembre 2012 e 17 gennaio 2013 Caratteristiche fisiche dei GAS p.i. Magnani Massimo Servizio Tecnico AO
DettagliVALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI
VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI GIANCARLO BALDI, MILENA BERNARDI Dip.. Scienza dei materiali e Ingegneria Chimica POLITECNICO di TORINO Incontro AEIT 22 maggio 2008 RIFIUTI Problema
DettagliNel Solvay Physics Council, 11 premi Nobel. Brussels, November 1911
13 novembre 2008 Nel Solvay Physics Council, 11 premi Nobel Brussels, November 1911 Un industria basata sulla scienza SCIENZA CHIMICA INDUSTRIA CHIMICA Trasformazione della materia Tecnologie e prodotti
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE
1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO Voce 470 RESIDUI DA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE IN POLISTIROLO (PS) 1.2 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE
DettagliCome scegliere la tua stufa.
Come scegliere la tua stufa. I consigli di QUALE SISTEMA PREFERIRE? La decisione su quale sistema di riscaldamento utilizzare dipende da molti fattori: oltre alla scelta del combustibile, bisogna valutare
DettagliLe Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale. Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia
Le Strategie e Obiettivi della Regione Lombardia nel Controllo Ambientale Dott. Angelo Giudici Direttore Settore Aria e Agenti Fisici ARPA Lombardia Emissioni in Lombardia nel 2008 ripartite per macrosettore
DettagliPULITORI PULITORI & SGRASSANTI
PULITORI PULITORI & SGRASSANTI PRODOTTI TECNICI PULITORI & SGRASSANTI Progettati per migliorare efficienza, rendimento e produttività I programmi Pulitori e Sgrassanti CHESTERTON forniscono le competenze
DettagliCODICE KEMLER. Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa*
1 di 7 09-Feb-12 02:23 PM POMPIERI VOLONTARI FVG pagine tecniche CODICE KEMLER Prontuario tecnico Ricerca On-line la sostanza pericolosa* Scarica Programma per l'individuazione della sostanza pericolosa*
DettagliRISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE
RISCHIO BASSO ATECO 2002 ATECO 2007 Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,
DettagliIL RISCHIO DI ESPLOSIONE
IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX 1/29 Cosa si intende per Atmosfera esplosiva? ATEX E una miscela in aria a condizioni atmosferiche, con sostanze infiammabili allo stato gassoso vapori, nebbie o
DettagliAllegato 1 TABELLA DEI GAS TOSSICI NUMERO D'ORDINE: 1
Allegato 1 TABELLA DEI GAS TOSSICI NUMERO D'ORDINE: 1 Acido cianidrico: a) allo stato gassoso, da solo o mescolato, con bromuro o cloruro di cianogeno o con sostanze comunque irritanti b) compresso o liquido,
DettagliIndice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali
28 agosto 2009 Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali Luglio 2009 Nel mese di luglio 2009, sulla base degli elementi finora disponibili, l indice totale dei prezzi alla produzione dei
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA. Revisione n del 04/10/2006 COD. DERMI.4 Pag. 1 di 5
SCHEDA DI SICUREZZA Revisione n 1.00.02 del 04/10/2006 COD. DERMI.4 Pag. 1 di 5 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' NOME COMMERCIALE: DERMIDROL Z Codice commerciale: DERMI.4 Tipo di prodotto
DettagliData 22/03//06 pag. 1 di 5 SCHEDA DI SICUREZZA
SCHEDA DI SICUREZZA Data 22/03//06 pag. 1 di 5 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELLA SOCIETA' 1.1 Nome commerciale: PC Cristallo st 83120 per Biotermosicuro atossico 1.2 Denominazione chimica: POLICARBONATO
DettagliHEAT RECOVERY SYSTEMS ENGINEERING
HEAT RECOVERY SYSTEMS ENGINEERING H.R.S. Engineering S.r.l. Via De Gasperi 68 - Zona Industriale 21010 FERNO (VA) (di fianco all aeroporto Malpensa) Tel. ++39-0331 - 726111 Fax ++39-0331 - 726104 email:
Dettagli