Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro
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- Donato Silvio Gigli
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1 Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N La corretta gestione degli infortuni sul lavoro: tra semplificazione e criticità Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: INAIL A cura di Debhorah Di Rosa Negli ultimi anni il legislatore ha affrontato la disciplina vigente in materia di tutela assistenziale dagli infortuni sul lavoro, con il doppio obiettivo di semplificare la gestione degli adempimenti obbligatori e di ampliare le fattispecie incluse nella copertura assicurativa. In linea generale è oggi possibile affermare che l obbligo di assicurare i lavoratori contro gli infortuni e le malattie professionali sussiste in tutti i casi in cui: è svolta un attività manuale; è presente personale subordinato; la presenza negli ambienti di lavoro di macchinari, apparecchi o impianti a causa dei quali si determina una situazione di rischio diretta per coloro che sono addetti al loro funzionamento, ma che si estende anche ai soggetti che operano negli stessi ambienti. Definizione e ambito di applicazione La legge definisce l'infortunio sul lavoro come un evento traumatico, occorso per una causa violenta in occasione di lavoro, da cui derivi la morte, l inabilità permanente o l inabilità assoluta temporanea per un periodo di tempo superiore a tre giorni. Rientrano nelle tutele previste anche gli infortuni che si verificano nel tragitto che il lavoratore compie per recarsi sul luogo di lavoro o per rientrare a casa (il c.d. infortunio in itinere). 1
2 Nel concetto di occasione di lavoro sono comprese tutte le situazioni, anche ambientali, nelle quali si svolge l attività lavorativa. L eventuale danno può essere provocato da: elementi dell apparato produttivo; situazioni e fattori propri del lavoratore; situazioni ricollegabili all attività lavorativa. Non è sufficiente, quindi, che l evento avvenga durante l orario di lavoro: deve esistere un rapporto, anche indiretto, di causa-effetto tra l attività lavorativa svolta dall infortunato e l incidente che causa l infortunio. Costituiscono dunque validi presupposti per l individuazione dell infortunio: un evento traumatico dal quale deriva una lesione alla salute del lavoratore o la sua morte; un rapporto causa-effetto, di qualunque natura, tra l evento lesivo e lo svolgimento dell attività lavorativa; una durata dell inabilità al lavoro superiore a tre giorni; la c.d. causa violenta. La causa violenta e la differenza con la malattia professionale La distinzione tra l infortunio sul lavoro e la malattia professionale si basa sulla distinzione tra: - la causa violenta, che opera dall esterno nell ambiente di lavoro a danno dell integrità psico-fisica del lavoratore, con azione intensa e concentrata nel tempo, caratterizzata da efficienza, rapidità ed esteriorità. Può essere provocata da sostanze tossiche, sforzi muscolari, microrganismi, virus o parassiti e da condizioni climatiche e microclimatiche. - la causa lenta, individuato come un fattore di rischio al quale il lavoratore resta esposto per un lungo periodo di tempo. Questa fattispecie include anche tutta una serie di reazioni psicofisiche del lavoratore che avvengono in condizioni di particolare stress o di fatica dovuti alle condizioni concrete di lavoro. La causa violenta determina un infortunio, la causa lenta una malattia professionale o il c.d. stress lavoro-correlato. L infortunio in itinere L infortunio in itinere è quello subito dal lavoratore nel normale percorso, di andata o di ritorno, che egli deve necessariamente percorrere per recarsi sul luogo di lavoro o per recarsi da un luogo di lavoro a un altro o ancora durante il tragitto abitualmente compiuto per la consumazione dei pasti. Le eventuali interruzioni del tragitto o deviazioni, non necessarie, determinano infatti la mancata copertura dell assicurazione. 2
3 A tal proposito, la legge e la giurisprudenza hanno definito necessarie le interruzioni e le deviazioni: - dovute a cause di forza maggiore; - conseguenti ad esigenze essenziali e improrogabili o all'adempimento di obblighi penalmente rilevanti, cioè obblighi la cui mancata osservanza costituisce reato e viene punita dalla legge penale. È riconosciuta piena indennizzabilità anche per l'infortunio occorso al lavoratore durante la deviazione del tragitto casa-lavoro dovuta all'accompagnamento dei figli a scuola. Qualsiasi modalità di spostamento è ricompresa nella tutela (mezzi pubblici, a piedi, ecc.) a patto che siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari. Infatti quando il lavoratore non utilizza i mezzi pubblici e si avvale di un mezzo privato la copertura permane qualora manchino mezzi pubblici adeguati oppure se il loro utilizzo comporti un eccessivo disagio al lavoratore in relazione alle esigenze di vita familiare, come ad esempio: se il luogo di lavoro è irraggiungibile con i mezzi pubblici oppure raggiungibile ma non in tempo utile rispetto al turno di lavoro; qualora i mezzi pubblici obblighino ad attese eccessivamente lunghe; se i mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all utilizzo del mezzo privato; nel caso in cui la distanza della più vicina fermata del mezzo pubblico deve essere percorsa a piedi ed è eccessivamente lunga. Rimangono in ogni caso esclusi dall'indennizzo gli infortuni direttamente causati dall'abuso di sostanze alcoliche e di psicofarmaci, dall'uso non terapeutico di stupefacenti e allucinogeni, nonché dalla mancanza della patente di guida da parte del conducente. Obblighi di datore di lavoro e lavoratore Il lavoratore in caso di infortunio sul lavoro deve comunicare immediatamente l incidente al datore di lavoro. Il lavoratore che non adempie a tale obbligo può perdere il diritto all'indennità economica temporanea per i giorni antecedenti a quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto conoscenza. Il Pronto Soccorso, a seguito della visita medica, rilascia il primo certificato medico che deve essere trasmesso dal lavoratore al datore di lavoro. Successivamente, il lavoratore infortunato, due o tre giorni prima della scadenza della prognosi indicata sul certificato medico del pronto soccorso, deve sottoporsi, presso gli ambulatori INAIL, alla visita medica, a seguito della 3
4 quale l istituto provvede a: fissare un nuovo appuntamento in caso di continuazione della temporanea ed emettere un certificato medico da consegnare al datore di lavoro; chiudere l infortunio temporaneo con un certificato di chiusura definitiva da consegnare in azienda per poter riprendere il lavoro. Il lavoratore deve far pervenire al datore di lavoro i certificati medici attestanti l'inizio, la continuazione e la guarigione dell'infortunio. Il lavoratore assente per infortunio non è obbligato al rispetto delle fasce orarie di reperibilità previste in caso di assenza per malattia. Dal 23 dicembre 2015 è stato abolito il registro infortuni: i datori di lavoro dunque non hanno più l obbligo di annotare gli eventi infortunistici sul registro che, però, dovrà essere tenuto a disposizione degli organi di vigilanza che ne facciano richiesta per ulteriori 4 anni. Gli eventi accaduti a partire dal 23 dicembre 2015 possono essere consultati, da parte degli addetti alla vigilanza, attraverso l applicazione Cruscotto Infortuni disponibile sul sito istituzionale dell INAIL. Condizioni per l indennizzo L infortunio sul lavoro è pagato dal datore di lavoro per i primi 4 giorni di assenza, compresi i sabati e le domeniche: - il giorno in cui è avvenuto l infortunio è considerato giornata di lavoro a tutti gli effetti ed è retribuito al 100% della retribuzione giornaliera spettante al lavoratore; - i successivi 3 giorni sono retribuiti invece al 60% della retribuzione media giornaliera. Dal 5 giorno in poi, per tutti i giorni, compresi i festivi, e per tutto il periodo di assenza dal lavoro per infortunio, è l INAIL a corrispondere: il 60% della retribuzione fino al 90 giorno; il 75% della retribuzione dal 91 giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore infortunato. L indennità di infortunio non è cumulabile con l indennità di malattia INPS né con la cassa integrazione guadagni mentre è cumulabile con l assegno per congedo matrimoniale e con l assegno per il nucleo familiare che spetta sia per i giorni di carenza e fino a un massimo di 3 mesi. 4
5 Se l'infortunio ha avuto come conseguenza la morte, la rendita spetta ai superstiti in misura differenziata tra il coniuge, i figli e gli ascendenti o fratelli e sorelle (in mancanza di coniuge o figli). Il lavoratore assente dal lavoro per infortunio causato da incidente, è tutelato dall INAIL anche per quel che riguarda la copertura di esami diagnostici e le terapie riabilitative, se ed in quanto preventivamente prescritte o autorizzate dall Istituto. Inoltre, per tutta la durata dell erogazione temporanea dell indennità INAIL per infortunio o malattia professionale è prevista l esenzione ticket sanitario per esami e analisi prescritti dall Inail o dal medico curante. Successivamente, per i casi in cui al lavoratore viene riconosciuta l inabilità permanente, può essere richiesta all ASL competente l esenzione ticket parziale riferita alla patologia specifica. La Denuncia di Infortunio La denuncia di infortunio all Inail deve avvenire esclusivamente per via telematica all Istituto di competenza territoriale in base al domicilio del lavoratore infortunato, entro 2 giorni dalla ricezione del certificato medico. Il modello editabile e compilabile è un modulo che i datori sono tenuti ad utilizzare in caso di infortunio da parte dei lavoratori dipendenti e assimilati soggetti all obbligo assicurativo presso l INAIL. Nel caso di infortunio mortale o di pericolo di morte, il datore di lavoro dovrà effettuare la denuncia all INAIL entro 24 ore dall evento con qualunque mezzo che consenta di comprovarne l invio, fermo restando comunque l obbligo di inoltro della denuncia/comunicazione nei termini e con le modalità previste in via ordinaria. Dal 22 marzo 2016 è venuto meno per il datore di lavoro l obbligo di trasmettere all Autorità Locale di Pubblica sicurezza una copia della denuncia per gli infortuni giudicati non guaribili entro 3 giorni escluso quello in cui si è verificato l evento: in caso di infortunio mortale o con prognosi superiore a trenta giorni l Inail pertanto metterà a disposizione dell autorità di pubblica sicurezza i dati relativi alle denunce di infortunio ricevute. La mancata notizia e di conseguenza l omessa presentazione del modello di denuncia di infortunio all Inail da parte del datore di lavoro entro i termini di legge, fa sì che il lavoratore infortunato perda il diritto all indennità per i giorni ad esso antecedenti. 5
6 L apparato sanzionatorio Al datore di lavoro che non provvede ad adempiere all obbligo di trasmissione della denuncia/comunicazione all Inail dell infortunio intervenuto ad un suo dipendente o assimilato, entro i termini previsti viene irrogata una sanzione amministrativa da 1.290,00 a 7.745,00. Nel caso di infortunio occorso ad un lavoratore autonomo del settore artigianato o del settore dell agricoltura non è prevista alcuna sanzione amministrativa per l omessa o ritardata denuncia all Inail, ma soltanto la perdita del diritto all indennità di temporanea per i giorni antecedenti l inoltro della denuncia. La lesione dell integrità psicofisica del lavoratore conseguente ad un infortunio integra la commissione di reati di lesione colposa e di omicidio colposo da parte del datore di lavoro e/o degli addetti alla sicurezza sul luogo di lavoro: la responsabilità consiste nella mancata osservanza delle regole che impongono l adozione di efficaci misure di sicurezza per la tutela della salute sul luogo di lavoro. Nel caso di omicidio colposo o di prognosi superiore a 40 giorni, l azione penale viene esercitata d ufficio dal Procuratore della Repubblica non appena viene informato del fatto. Nel caso delle lesioni colpose meno gravi, invece, è l infortunato a dovere, se lo ritiene opportuno, sporgere denuncia. Sono altresì tutelabili gli infortuni accaduti per colpa del lavoratore, in quanto l eventuale imperizia, negligenza o imprudenza non assume alcuna rilevanza per l indennizzabilità dell evento lesivo. - Riproduzione riservata - 6
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