DURATA UTILE IN ORE COLORI. alogene continuo molto piccole diurna ottima o molto grandi

Transcript

1 TIPO DI LAMPADA GAMME DI POTENZE IN W EFFICIENZA lm/w DURATA UTILE IN ORE TONALITA RESA DEI COLORI DIMENSIONI CAMPI D IMPIEGO AD INCANDESCENZA normali bianco impieghi generali tubolari a ottima piccole illuminazione ornamentale con riflettore spettro illuminazione vetrine alogene continuo molto piccole grandi atrii, vetrine, impianti sportivi, esterna edifici TUBOLARI FLUORESCENTI normali bianchissima buona impianti e officine in ad alta emissione ad alta resa di colori bianca buona grandi cui è richiesta l alta efficienza diurna ottima o molto grandi impianti dove è richiesta una buona resa dei colori slimline bianco caldo buona soffitti o gole luminose AI VAPORI METALLICI ai vapori di mercurio bianchissima discreta piccole grandi capannoni, aree pedonali e all aperto, riflettori ad alogenuri diurna ottima piccole padiglioni fieristici, spazi all aperto, impianti sportivi a luce miscelata ai vapori di sodio ad alta press. ai vapori di sodio a bassa pressione diurna molto buona piccole fabbriche, autorimesse, magazzini, negozi, piante giallo-oro discreta piccole capannoni industriali, strutture sportive, illuminazione decorativa gialla pessima medie grandi capannoni industriali, strade, aeroporti, porti, scali ferrroviari, officine pesanti fonderie 1

2 Regole per una corretta illuminazione La luce riveste una grande importanza nella vita e nel lavoro poiché la vista contribuisce con più del 80% delle informazioni che possiamo trarre dall ambiente circostante. Una buona luce è, quindi, fondamentale per creare delle condizioni ideali e confortevoli. fig. abbagliamento indiretto e diretto 2

3 Per eseguire una corretta illuminazione è necessario seguire una serie di regole: 1- Livello d illuminamento adeguato all ambiente e ai compiti che si svolgono 2- distribuzione degli apparecchi illuminanti omogeneo e che al contempo dia una buona resa del contrasto: un contrasto troppo duro tra zone dell ambiente illuminate e quelle meno costituisce un elemento negativo che è bene evitare, lo stesso è da evitare la mancanza di contrasto che alla lunga produce affaticamento, un contrasto delle luminanze equilibrato contribuisce a rendere più confortevole l ambiente; 3- l abbagliamento sia diretto che indiretto (vedi figura) deve essere limitato utilizzando apparecchi di classe elevata( vedi oltre) e posizionandoli lateralmente e non frontalmente rispetto i posti di lavoro. Soprattutto quello riflesso può essere facilmente limitato disponendo in modo intelligente gli apparecchi. 4- controllare i riflessi sugli schermi dei videoterminali oltre che un criterio di buona progettazione è anche imposto dalle norme e dalle leggi(uni 10380, D.L.626 e D.L ), per esempio con un adeguata distribuzione e con scherni antiriflesso. 5- corretta colorazione della luce sia in termini di temperatura di colore che di resa cromatica. Le norme e le associazioni degli installatori forniscono le indicazioni per una corretta illuminazione in base al tipo di locale. 3

4 6-forme gradevoli che consentono di rendere gradevoli le atmosfere prodotte dall illuminazione si ottiene con apparecchi particolari e con un certo criterio di distribuzione delle sorgenti luminose dettate anche da criteri estetici; 7- consumo energetico ridotto spesso in contrasto con altri parametri è quello del minimo consumo che è sempre un ottimo criterio di progettazione. 8- inquinamento luminoso minimo. lampada classi resa di colori 1a 1b ad incandescenza fluorescente ai vapori di mercurio ai ioduri metallici vapori di sodio alta pres vapori di sodio bassa pres 4

5 Tipi di illuminazione Illuminazione 1 diretta se la luce giunge direttamente dall apparecchio; sono caratterizzati dall emissione del % del flusso luminoso al di sotto del piano orizzontale passante per l asse della lampada, e lo 0-10% al di sopra; 2 indiretta se la luce giunge dal soffitto per riflessione consente di realizzare una illuminazione diffusa; sono caratterizzati dall emissione del 0-10% del flusso luminoso al di sotto del piano orizzontale passante per l asse della lampada, e il % al di sopra. 3 mista o diffusa se la luce giunge in misura pressoché uguale dal soffitto e dall apparecchio 5

6 Diagrammi polari curva di distribuzione fotometrica indica come si distribuisce l intensità luminosa nelle diverse direzioni 6

7 abbagliamento i costruttori di apparecchi forniscono le curva di distribuzione delle luminanze o Abaco delle luminanze "grafico di Soellner", essa indica alle diverse inclinazioni visuali rispetto la normale al soffitto il valore di luminanza dell apparecchio. Supponiamo di voler illuminare a 500 lux. Affinché un apparecchio non abbagli, la curva di distribuzione delle luminanze (linea blu) si deve trovare nella zona consentita cioè a sinistra della curva limite delle luminanze per i lux richiesti. Nel nostro esempio, per illuminamenti di 500 lux, l apparecchio è di classe B. Si nota che l apparecchio in questione potrebbe arrivare fino a 1000 lux senza che crei abbagliamento diretto. 7

8 limitazioni di abbagliamento vedi tabella: Classe di qualita' della limitazione dell'abbagliamento Tipo di compito visivo A B C D E Molto difficoltoso Richiede prestazioni visive elevate Richiede prestazioni visive normali Richiede prestazioni visive modeste Per interni dove le persone non sono ubicate in una posizione di lavoro precisa ma si spostano da un posto all'altro esplicando compiti che richiedono prestazioni visive modeste 8

9 ALBERGHI E RISTORANTI E [lux] T [K] classe abbagl iament o Ra Reception cassa B-C 80 sale da pranzo B-C 80 bar B-C 80 camere B-C 80 OSPEDALI Sale visita A-B 95 sale operatorie A-B 90 sale op. locale A-B 95 camere pazienti A-B 85 CASE soggiorni A-B 85 camera da letto A-B 85 cucina B-C 80 cucina zona lavoro B-C 85 Illuminazione nei luoghi di lavoro Una corretta illuminazione, oltre a contribuire all'incremento della produttività, riveste grande importanza nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e contribuisce al benessere del lavoratore. Valori di illuminazione errati, sia in difetto che in eccesso, oltre ad agire negativamente sulla componente psichica del lavoratore e conseguente scadimento delle capacità lavorative, possono produrre disfunzioni dell'organo della vista. 9

10 Metodo del flusso totale Φ = E S U M Metodo del flusso totale Il coefficiente U è detto coefficiente di utilizzo mentre M è il fattore di manutenzione del locale. Il fattore di manutenzione è scelto in base alla tipologia del locale: un ambiente in cui si sviluppano delle polveri difficilmente potrà avere un coefficiente M elevato per quanto buona possa essere la manutenzione. I valori di M oscilleranno da 0,55 a 0,8 in base alla natura dell ambiente, del tipo di attività svolta, dall attitudine dell apparecchio ad accumulare polvere. Per la valutazione del coefficiente U è necessario stimare l indice del locale k: k a b = ( a + b) h 10

11 Esempio: Aula di disegno Si vuole illuminare un aula di disegno di dimensioni a b dove a=15 e b=9. L altezza dell aula è 4m, i banchi sono disposti secondo lo schema in figura. Colore delle pareti e del soffitto chiare, manutenzione ottima. L aula per quanto fornito dagli enti normatori richiede un illuminamento di almeno 500 lux 11

12 Si inizia a calcolare la superficie S=135 m2 L indice del locale dove si è considerato come h la distanza tra il soffitto e il piano di lavoro (posto pari a 1 m l altezza di questo dal pavimento). k = a b ( a + b) h = 15 9 = 1,

13 Il coefficiente di utilizzo U dalla tabella e con le indicazioni della riflessione delle pareti, è pari a U=0,46. Il flusso totale richiesto è E S Φ = U M = ,46 0,80 = lm Disposizione e n lampade si soddisfa il flusso totale cercando di mantenere il numero di apparecchi più basso possibile, e verificando che il rapporto d/h non sia troppo diverso da 1 1,5. I costruttori forniscono i valori d/h migliori per ogni apparecchi per i casi più comuni sono riportati nella tabella già citata. 13

14 Il flusso viene fornito da lampade fluorescenti da 65 W e flusso individuale di 4800 lm per cui il numero di lampade è n Φ lampade = = ϕ 4800 Distribuzione delle lampade 14

15 Parte seconda fine 15