L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività
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- Artemisia Montanari
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1 Sassuolo, 5 Giugno 2007 L industria delle piastrelle di ceramica del Distretto di Sassuolo La protezione dell ambiente come fattore di competitività GIORGIO TIMELLINI di Ricerca e Sperimentazione per l Industria Ceramica Consorzio Universitario
2 L industria italiana delle piastrelle di ceramica!forza: 570 Mm 2 (40% della produzione EU)!Concentrazione: Distretto di Sassuolo (80% Italia, 30% EU)!Importanza: industriale, economica, sociale!leadership: per tecnologia, qualità, design!export: 70 % " forte presenza sui mercati internazionali
3 L industria italiana delle piastrelle di ceramica Situazione attuale: Globalizzazione della produzione e dei mercati Paesi emergenti Obiettivo: COMPETITIVITA!delle piastrelle italiane rispetto ai paesi concorrenti!delle piastrelle di ceramica rispetto ai materiali alternativi
4 L industria italiana delle piastrelle di ceramica COMPETITIVITA AMBIENTALE 2 linee strettamente collegate:!linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC!Linea 2: Certificazione ambientale (sito/sistema e prodotto) Basate su conoscenza e controllo di tutti i fattori di impatto ambientale, e su esperienza consolidata di uso di tecniche di produzione e depurazione ad alte prestazioni ambientali
5 Conoscenza e controllo
6 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Best Available Techniques TECNICHE, modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell impianto DISPONIBILI, tecnicamente ed economicamente applicabili (in termini di costi/efficacia) MIGLIORI, più efficaci (protezione ambiente nel suo complesso) Direttiva IPPC, Art. 9 Condizioni di autorizzazione i valori limite di emissione si basano sulle migliori tecniche disponibili.. (PRIMA, limiti basati sul rispetto degli Standard di Qualità Ambientale)
7 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC DOVE sono documentate le BAT!In ITALIA: Linee Guida per l individuazione e l utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili in materia di prodotti ceramici Gruppo Tecnico Commissione ex art. 3.2 D.Lgs 372/99!In EUROPA: BAT Reference Document (BREF) on Best Available Techniques in the Ceramic Manufacturing Industry Technical Working Group Ceramics c/o IPPC Bureau, Siviglia
8 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Le BAT: quali aspetti ambientali riguardano Le BAT sono proposte per gli aspetti ambientali più rilevanti e significativi associati al ciclo di fabbricazione delle piastrelle di ceramica Consumi INPUT! Materie prime! Acqua! Energia (Termica ed Elettrica) Scarichi OUTPUT! Emissioni gassose! Acque reflue! Rifiuti! Rumore
9 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC COME vengono specificate (quantitativamente) Le BAT, precedentemente identificate, debbono essere specificate Specifica = quantificazione delle prestazioni ambientali Parametri intensivi: Valori specifici, riferiti all unità di prodotto, utilizzati come Indicatori di prestazione ambientale di una tecnica Per mezzo di questi Indicatori ogni impianto può posizionarsi rispetto alle BAT: può quantificare lo scostamento, la differenza (in più o in meno) fra le proprie prestazioni ambientali e quelle associate alle BAT Dal posizionamento discendono il Piano di adeguamento e il Piano di Monitoraggio contenuti nell Autorizzazione Integrata Ambientale
10 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Indicatore I associato alle BAT Indicatore I calcolato per l impianto da autorizzare Valutazione Scostamento/Posizionamento rispetto alle BAT Piano di Adeguamento Piano di Monitoraggio Limiti Emissioni Autorizzazione Integrata Ambientale
11 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Obiettivo perseguito: Proporre le tecniche ad alta prestazione ambientale correntemente praticate in Italia dalle industrie del Distretto di Sassuolo, come riferimento per tutte le industrie Europee.
12 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Vantaggi competitivi per l industria ceramica del Distretto:!Adeguamenti tecnico-prestazionali non richiesti!esperienza nella gestione delle problematiche ambientali e nel controllo di emissioni e consumi " competitività gestionale "
13 Linea 1: Applicazione della Direttiva IPPC Linee Guida tagliate su misura su industrie del Distretto, per:!domanda di AIA!Piano di monitoraggio!comunicazione periodica Sviluppate in collaborazione fra!ricerca ( )!Autorità competenti (Regione, Province, ARPA)!Industria (Confindustria Ceramica + aziende pilota)
14 Linea 2: Certificazione ambientale La protezione dell ambiente nella politica industriale delle industrie di piastrelle di ceramica Certificazione di sito/sistema!adozione volontaria di un SGA (Sistema di Gestione Ambientale, integrato nel SG di qualità, sicurezza, etc.)!certificazione del SGA secondo ISO 14001!Adesione allo schema EMAS
15 I mezzi: formazione e Linee Guida specifiche Linea 2: Certificazione ambientale Sito/Sistema I risultati:!28 siti ISO 14001!11 siti EMAS Tutti i siti con SGA operativo sui controlli
16 Linea 2: Certificazione ambientale La protezione dell ambiente nella politica industriale delle industrie di piastrelle di ceramica Certificazione di prodotto Il Marchio ECOLABEL L Italia (Min. Ambiente, con supporto e sollecitazione di industria, autorità, ricerca) ha sostenuto lo sviluppo di Ecolabel per le piastrelle di ceramica.
17 Linea 2: Certificazione ambientale ECOLABEL Decisione 2002/272/CE - GUCE 11/04/2002 Gruppo di Prodotti: Coperture dure per pavimentazione Pietre naturali Prodotti ottenuti per indurimento Prodotti ottenuti mediante cottura: Piastrelle di ceramica
18 Linea 2: Certificazione ambientale ECOLABEL CRITERIO Estrazione materie prime Scelta materie prime Processo di fabbricazione Gestione dei rifiuti Fase di uso PARAMETRO # Progetto attività di estrazione # Fattore di impatto visivo # Additivi per impasto # Composizione dello smalto # Consumo energetico in cottura # Uso dell acqua # Emissioni in atmosfera # Emissioni idriche # Sistemi di movimentazione dei rifiuti # Recupero dei materiali di scarto # Rilascio di sostanze pericolose Idoneità all uso # Specifica tecnica
19 Linea 2: Certificazione ambientale ECOLABEL CRITERIO Estrazione materie prime Scelta materie prime Processo di fabbricazione Gestione dei rifiuti Fase di uso Idoneità all uso PARAMETRO # Progetto attività di estrazione # Fattore di impatto visivo # Additivi per impasto # Composizione dello smalto # Consumo energetico in cottura # Uso dell acqua # Emissioni in atmosfera # Emissioni idriche # Sistemi di movimentazione dei rifiuti # Recupero dei materiali di scarto Valori: severi e selettivi # Rilascio di sostanze pericolose # Specifica tecnica
20 Linea 2: Certificazione ambientale ECOLABEL IL MARCHIO DI QUALITA ECOLOGICA DELL UNIONE EUROPEA # minore consumo energetico dei processi di produzione # minori emissioni nell aria e nell acqua Attribuito a beni e servizi che soddisfano i requisiti ambientali del sistema EU di marchio di qualità ecologica # miglioramento dell informazione al consumatore e della gestione dei rifiuti Licence registration number *****************
21 I mezzi: formazione e Linee Guida specifiche I risultati: Linea 2: Certificazione ambientale ECOLABEL!12 fra le più importanti Aziende (marchi) del Distretto hanno chiesto ed ottenuto il Marchio Ecolabel per loro prodotti.!9 ulteriori aziende: in corso.
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