Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010; modificato il 1.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010; modificato il 1."

Transcript

1 Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 7 agosto 00; modificato il. settembre 0) Visti: - la Legge federale sulla formazione professionale del dicembre 00 e la relativa Ordinanza sulla formazione professionale del 9 novembre 00; - la Legge della Scuola del febbraio 990; - la Legge sull orientamento scolastico e professionale e sulla formazione professionale e continua (Lorform) del febbraio 998 e il relativo Regolamento di applicazione; - la Legge sulle scuole professionali del ottobre 996; - l Ordinanza sulla maturità professionale (OMPr) del giugno 009; - i Programmi quadro d insegnamento per le preparazioni alle maturità professionali; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base Creatore di tessuti del 6 maggio 00 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base Grafico del 0 agosto 009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base Decoratore D del agosto 009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base Disegnatore del 8 settembre 009 e il relativo piano di formazione; - l Ordinanza sulla formazione professionale di base Tecnologo tessile (design) del 6 dicembre 006 e il relativo piano di formazione; - il Regolamento di tirocinio Pittore di scenari del 6 aprile 99; - il Regolamento interno del Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano del 7 agosto 008; - il Regolamento della Scuola specializzata superiore di arte applicata del.0.009; - altre leggi federali e cantonali in materia di formazione e insegnamento professionali applicabili; ritenuto che le denominazioni personali e professionali usate nel presente regolamento s intendono al maschile e al femminile; Capitolo Generalità Art. Il presente regolamento interno si applica al Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano, in seguito CSIA. Art. Il CSIA è l istituto cantonale preposto alla formazione a tempo pieno e duale nelle arti applicate. Nella Scuola di arte applicata (in seguito SAA) in particolare il CSIA propone dei percorsi per il conseguimento dell Attestato federale di capacità (in seguito AFC) nelle seguenti professioni: Disegnatore con indirizzo architettura d interni, Grafico, Decoratore D, Pittore di scenari, Creatore di tessuti, Tecnologo tessile (designer). Le professioni elencate, il cui elenco non è esaustivo, costituiscono le specifiche Sezioni professionali (di seguito Sezioni). La SAA è strutturata nelle seguenti Aree: Design tecnico, Design grafico e promozionale, Design di scena, Design tessile. Campo d applicazione Scuola di arte applicata e Scuola professionale, artigianale e industriale (SPAI) Art. Il Liceo artistico del CSIA propone una formazione a tempo pieno per il conseguimento di un diploma cantonale. Art. Il CSIA forma a tempo pieno allievi nel percorso di Scuola specializzata superiore di arti applicate (SSS_AA). I curricula e l organizzazione della SSS_AA sono descritti nello specifico Regolamento del Il CSIA forma titolari di una Maturità non di indirizzo artistico, in collaborazione con la SUPSI-DACD. Il corso è denominato Corso propedeutico. Le condizioni specifiche del corso sono definite nel relativo regolamento approvato il 5 agosto 0. Liceo artistico Scuola specializzata superiore di arte applicata

2 Capitolo Organizzazione interna Art. 5 Organizzazione, qualità e sicurezza sono definite nel Manuale di gestione della scuola, allestito secondo le norme ISO 900. Organizzazione, qualità e sicurezza Art. 6 In aggiunta agli organi di conduzione previsti dalle leggi scolastiche, il CSIA contempla: a) i Consigli, costituiti dai rispettivi docenti, di: - Sezione - uno per ogni tirocinio o gruppo di tirocini affini; - SSS_AA; - Liceo artistico; - Maturità professionale artistica (in seguito MPA); - Corso propedeutico (in seguito CP); b) i Capisezione e i Responsabili della SSS_AA, del Liceo artistico, della MPA e del CP. c) i collaboratori di Direzione, che rappresentano le Aree culturale, artistica e professionale. Consigli di Sezione, della SSS_AA e del Liceo artistico Capitolo Consiglio di Direzione Art. 7 Il Consiglio di Direzione è composto: a) dal direttore; b) dai vicedirettori; c) da tre collaboratori di Direzione in rappresentanza delle Aree culturale, artistica e professionale, designati per un biennio dal Collegio dei docenti e la cui designazione è ratificata dal Consiglio di Stato. I diversi Responsabili e i Capisezione, su invito della Direzione, possono partecipare alle riunioni del Consiglio di Direzione. Il Consiglio di Direzione si riunisce di regola almeno una volta la settimana. Di ogni seduta è tenuto un verbale. Composizione Art. Lsc, designazione e riunioni Capitolo Collegio docenti Art. 8 Il Collegio docenti (di seguito Collegio) si riunisce in via ordinaria due volte l anno: entro la fine di agosto ed entro la fine di giugno. Riunioni Art. 7- RaLsc Art. 9 Il Collegio è convocato dal presidente con una comunicazione personale scritta, almeno 0 giorni prima della data fissata per la riunione. Eventuali assenze devono essere giustificate per iscritto al presidente. Convocazione e partecipazione Art. 0 I rappresentanti delle persone in formazione (in seguito PIF), designati dall assemblea degli studenti, possono partecipare al Collegio. Partecipazione delle PIF Art. Il Collegio può deliberare solo se è presente la maggioranza assoluta dei membri. A richiesta anche di un solo membro, le elezioni vengono effettuate a scrutinio segreto. Copia del verbale del Collegio è affissa all albo. Delibere e verbali

3 Capitolo 5 Consigli di Sezione, SSS_AA, Liceo artistico, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Art. I Consigli di classe per Sezioni, SSS_AA, Liceo artistico e per i diversi corsi sono convocati e presieduti dal Docente di classe o dai rispettivi Responsabili. Si riuniscono, fuori dall orario delle lezioni, ogni volta se ne presenti la necessità; in particolare quando ne è fatta richiesta da parte di /5 dei suoi membri al Caposezione, rispettivamente al Responsabile. La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti che insegnano nelle specifiche classi. Convocazione Art. I Consigli di Sezione, SSS_AA, Liceo artistico e dei corsi: a) coordinano i programmi d insegnamento; b) esaminano e valutano i programmi d insegnamento messi in consultazione; c) propongono al Consiglio di Direzione l acquisto di attrezzature e materiali didattici professionali. Compiti Capitolo 6 Consiglio di classe Art. I Consigli di classe sono di regola convocati dal Docente di classe almeno una volta ogni semestre. Possono essere convocati, secondo necessità, dal Direttore, dal Consiglio di direzione, dal Caposezione, rispettivamente dal Responsabile. Le riunioni hanno luogo fuori dall orario delle lezioni. La partecipazione alle riunioni è obbligatoria per tutti i docenti della classe. Convocazione e partecipazione Capitolo 7 Capisezione e Responsabili di SSS_AA, Liceo artistico, corso per professionisti qualificati, corso propedeutico Art. 5 Designazione e onere Sono designati dal Consiglio di Direzione sulla base di concorsi interni. Secondo il fabbisogno della scuola i suddetti incarichi sono affidati in ordine prioritario: a) ai docenti nominati; b) ai docenti incaricati a orario completo; c) ai docenti incaricati a orario parziale. Ogni Caposezione o Responsabile è preposto, di regola, a una singola sezione, ritenuto un minimo complessivo di 0 allievi. Art. 6 I Capisezione e i Responsabili: a) sovrintendono ai programmi di insegnamento nei rispettivi ambiti; b) seguono l attività scolastica di ogni allievo durante tutto l anno scolastico; c) collaborano con il docente di classe e il docente mediatore nei seguenti compiti: sostenere gli allievi che hanno problemi scolastici o personali, curare il rapporto tra i docenti e gli allievi delle loro classi, per risolvere i casi di indisciplina, per raccogliere le valutazioni dei colleghi sul profitto e concordare i giudizi sul comportamento e la diligenza degli allievi. d) convocano il Consiglio di classe o interpellano il Consiglio di Direzione quando se ne presenta la necessità; e) nei casi di particolare difficoltà scolastica, tramite il Docente di classe, raccolgono i giudizi dei colleghi e li trasmettono tempestivamente alla Direzione, ai genitori e, eventualmente, ai datori di lavoro; Tengono sempre aggiornata la Direzione. Compiti educativo-sociali Art. 7 I Capisezione e i Responsabili: Compiti amministrativi

4 a) verificano l idoneità dei programmi d insegnamento (attraverso gli obiettivi d insegnamento) e la loro applicazione; b) presiedono le riunioni di sezione e assicurano la redazione del verbale per la Direzione; c) coordinano i progetti professionali e scolastici; d) preparano e curano l organizzazione del progetto didattico interdisciplinare (PDI) di Maturità professionale; e) collaborano con i Responsabili di area per valutare gli obiettivi d insegnamento; f) controllano che nel corso del mese scolastico gli studenti abbiano ricevuto gli obiettivi d insegnamento; g) segnalano alla Direzione i casi critici di assenze delle PIF, in base alle segnalazioni dei docenti di classe; h) propongono al Consiglio di Direzione, entro la fine di aprile, eventuali modifiche nei programmi formativi e accertano la disponibilità dei posti di formazione nei loro rispettivi ambiti di competenza (numero programmato di allievi) per l anno successivo; i) pianificano l acquisto del materiale didattico; j) elaborano un rapporto annuale sull andamento della sezione per la Direzione; k) curano i contatti con le imprese per la formazione obbligatoria degli allievi in azienda (stage) e ne controllano lo svolgimento segnalando immediatamente alla Direzione eventuali problemi. Per l esercizio delle suddette funzioni è attribuito un onere settimanale commisurato al numero degli allievi. Capitolo 8 Docente di classe Art. 8 A ogni classe il Consiglio di Direzione assegna un Docente di classe. In casi eccezionali allo stesso docente possono essere assegnate fino a tre docenze di classe. Per lo svolgimento della funzione di Docente di classe il Consiglio di Direzione attribuisce un onere settimanale secondo le direttive cantonali. Assegnazione Art. 9 Il Docente di classe opera nel rispetto delle direttive cantonali. In particolare, riferendo al capo sezione o al responsabile, svolge le attività seguenti: a) segue l attività scolastica di ogni allievo della classe durante tutto l anno scolastico; b) verifica regolarmente che le assenze delle PIF siano registrate e giustificate, segnalando al Caposezione i casi critici; c) è a disposizione degli allievi che hanno problemi scolastici o personali; d) cura il rapporto tra i docenti e gli allievi della classe e collabora alla soluzione dei problemi; e) cura il rapporto con le famiglie; f) in casi disciplinari, sentite le giustificazioni dell allievo interessato e il parere dei colleghi, il Docente di classe, con il sostegno dei Capisezione, o i Responsabili, possono interpellare i genitori. Se l allievo è in formazione duale, l ispettore di tirocinio deve essere avvisato e coinvolto. In casi particolarmente gravi richiedono l intervento della Direzione. Compiti educativo-sociali e amministrativi Capitolo 9 Docente mediatore Art. 0 Nella sede operano uno o più Docenti mediatori con il compito di sostenere gli lievi in difficoltà. I compiti specifici dei Docenti mediatori sono contemplati nelle relative direttive cantonali e della Divisione della formazione professionale (in seguito DFP). I Docenti mediatori tengono contatti particolarmente stretti con i Capisezione, i Responsabili e i Docenti di classe. Per lo svolgimento della funzione di Docente mediatore sono attribuite ore in base Compiti

5 alle direttive cantonali. Il Consiglio di Direzione può assegnare ore aggiuntive, attingendo dal monte ore di sede. Capitolo 0 Vigilanza Art. L Ufficio della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica designa una commissione di vigilanza, di nove membri al massimo, comprendente rappresentanti delle associazioni professionali o di categoria che vigila sull organizzazione, gli obiettivi e i contenuti della formazione della SAA e della SSS_AA. Commissione di vigilanza Capitolo Condizioni d ammissione Art. L ammissione al primo anno di una delle quattro Aree di design della SAA o al primo anno del Liceo Artistico è determinata dal risultato dell esame di graduatoria. I candidati con i migliori risultati, nell ordine dettato dalla graduatoria e ottemperando alle condizioni elencate ai cpv. e di questo articolo, sceglieranno l area e la professione più consona alle loro attitudini. L ammissione alla SAA è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con diritto d iscrizione alle scuole medie superiori oppure della Licenza della scuola media con al massimo un insufficienza, non inferiore al, e la media del,5 nelle materie obbligatorie (italiano, inglese, tedesco, matematica, scienze, geografia, storia, educazione fisica, opzione capacità espressive e tecniche) ridotta di un decimo di punto per ogni corso attitudinale frequentato. Eventuali posti in un area della SAA ancora disponibili, dopo che i candidati con le condizioni indicate ai capoversi precedenti hanno operato la loro scelta, possono essere assegnati a titolo eccezionale dalla Direzione, la quale può ammettere un candidato che ha ottenuto un posto nella graduatoria dell esame attitudinale artistico tra i primi cento classificati. Per l ammissione al primo anno delle Sezioni professionali della SAA e del Liceo artistico sono disponibili, di regola, i seguenti posti: a) Area del Design tecnico: Disegnatori indirizzo architettura d interni posti; b) Area Design grafico e promozionale: Grafico posti e Decoratore D posti; c) Area Design di scena: Pittori di scenari 8 posti; d) Area Design Tessile:Tecnologi tessili (designer) e Tessitori-Creatori di tessuti posti; e) Liceo artistico: posti. La Direzione è autorizzata a piccole modifiche del numero dei posti disponibili nel primo anno delle diverse sezioni professionali, sulla scorta del numero complessivo degli allievi in formazione nelle Aree interessate. 5 L ammissione al Liceo artistico dei candidati che si sono presentati all esame di graduatoria, e nel rispetto della graduatoria,è subordinata al possesso della Licenza di Scuola media con la menzione Può accedere alle scuole medio superiori senza esami di ammissione. 6 Nel caso in cui dovessero rimanere posti di formazione disponibili dopo aver ammesso tutti i candidati appartenenti alle categorie indicate al cpv. 5, coloro che non dispongono dei requisiti richiesti, ma sono in graduatoria (cpv. ), sottostanno a un esame sostitutivo organizzato dalla direzione. 7 L esame sostitutivo comprende prove scritte in lingua italiana, lingua tedesca e matematica. Esso è superato quando la media dei risultati ottenuti nelle prove è almeno del, con al massimo un insufficienza non inferiore al. Per tutti i candidati che avranno superato l esame seguirà un colloquio individuale. Per i posti ancora disponibili fa stato la nota dell esame sostitutivo. In caso di parità, fa stato la posizione nella graduatoria dell esame attitudinale per le arti applicate. Scuola d arte applicata SAA Liceo artistico Casi particolari di ammissione alla SAA Posti di formazione Liceo Artistico

6 Capitolo Condizioni di promozione ed esclusione Art. Le valutazioni sono assegnate alla fine di ogni semestre e sono espresse con le note in uso nelle scuole obbligatorie; possono essere assegnati i mezzi punti. Le materie, come ai piani di studio e ai modelli di pagelle allegati, sono raggruppate come segue: a) Materie culturali o di Maturità professionale artistica (A); b) Materie professionali (B); c) Strumenti professionali (C); d) Materie facoltative. Il Consiglio di classe assegna collegialmente le note di condotta e di applicazione. La media generale risulta dalla media di A e B+C* al termine del semestre. Le note di condotta e di applicazione, di educazione fisica e quelle delle materie facoltative non sono considerate per il calcolo della media generale. 5 Se un docente non assegna una nota semestrale deve motivarlo per scritto. Mancando la nota semestrale, il docente deve accertare che l allievo abbia recuperato la materia di quel semestre, per poter assegnare la nota nel semestre successivo. 6 Se la nota del secondo semestre non può essere assegnata, la persona in formazione risulta non promossa. 7 Se un docente assegna una nota inferiore al, deve motivarla per scritto. 8 Se un docente assegna una nota superiore o uguale al, nonostante l allievo abbia superato il limite di tolleranza per le assenze (5%), la sua valutazione deve essere motivata per scritto. Scuola d arte applicata SAA Liceo artistico Classificazioni *A + (B+C) / Art. Tutte le PIF frequentano il ciclo di MPA. La promozione dal primo anno SAA avviene per tutte le professioni rispettando le seguenti condizioni rilevate al termine dell anno scolastico: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del.0; vi siano al massimo note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti per arrivare al.0 non superi complessivamente.0 punti. Chi non soddisfa le suddette condizioni è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell'intera formazione; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del,0 e in questo gruppo di materie vi sia al massimo una nota insufficiente non inferiore al.0; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del.0 calcolata nel rispetto dell art, cpv. ; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. La PIF al primo anno, promossa in via provvisoria nel percorso della MPA, prosegue di regola la formazione in questo ciclo di studi. In casi eccezionali, è data facoltà di richiedere la prosecuzione della formazione nel ciclo di studio senza maturità professionale, presentando la richiesta alla Direzione scolastica, che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. La PIF al primo anno, non promossa nelle Materie professionali (B) e negli Strumenti professionali (C), indicate al cpv b, o che interrompe la frequenza scolastica ritirandosi, non può, di regola, ripetere l anno o continuare la formazione nella SAA. È data facoltà al Consiglio di classe di valutare e proporre casi singoli all attenzione della Direzione scolastica che sottoporrà il caso alla DFP per decisione. La PIF promossa al termine del primo anno di formazione e che chiedesse l ammissione in un altra sezione potrà essere ammessa al secondo anno a condizione che vi siano posti a disposizione. Nel caso di più candidati, per l ammissione fa stato la media generale più alta, calcolata sulla base delle materie dei gruppi A, B e C come all art. cpv. e. Promozione al primo anno SAA con Maturità professionale artistica integrata Art. 5 La promozione alla fine del secondo, del terzo anno e del quarto anno nella SAA si ottiene se cumulativamente: a) la media delle note di tutte le materie di Maturità professionale sia almeno del.0; vi siano al massimo note insufficienti e lo scarto delle note insufficienti Promozione agli anni successivi SAA con Maturità professionale artistica integrata

7 per arrivare al.0 non superi complessivamente.0 punti; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del,0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo nota insufficiente, non inferiore al ; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del.0 calcolata nel rispetto dell art, cpv. ; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. Chi non soddisfa le condizioni indicate al cpv., al termine dell anno scolastico è promosso nel percorso di Maturità professionale in via provvisoria, tuttavia una sola volta nel corso dell intera formazione. La PIF che non risultasse promossa per la seconda volta nel ciclo di MPA alle condizioni del cpv., ma che ottempera alle condizioni di promozione nel ciclo di AFC (cpv. b), è esclusa dal percorso formativo di MPA e prosegue la formazione nel ciclo AFC. Art. 6 Per le PIF che continuano la formazione professionale nel ciclo AFC, la promozione si ottiene se, cumulativamente: a) la media delle note di tutte le Materie culturali sia almeno del.0; b) la media delle Materie professionali (B) e degli Strumenti professionali (C) sia almeno del.0; in questo gruppo di materie vi sia al massimo nota insufficiente, non inferiore al ; per essere promossa all anno successivo ogni PIF deve risultare promossa in questo gruppo di materie; c) la media generale sia almeno del.0 calcolata nel rispetto dell art, cpv. ; d) la PIF abbia frequentato almeno l'85% di ogni singola materia prevista nel piano degli studi. Promozione agli anni successivi SAA senza Maturità professionale artistica integrata Art. 7 Gli allievi non promossi o ritiratisi negli anni successivi al primo anno di formazione, possono ripetere l anno scolastico tuttavia una sola volta nell intero percorso formativo. Esclusione dalla SAA Art. 8 La promozione nel Liceo artistico si ottiene se la media generale è uguale o superiore a.0; vi sono al massimo note insufficienti, non inferiori al.0. Gli allievi del Liceo artistico che non ottemperano alle condizioni di promozione possono ripetere l anno scolastico ma solo una volta nel corso dell intero percorso formativo. Promozione al Liceo artistico Art. 9 Il piano degli studi e i modelli delle pagelle sono allegati al presente regolamento. Piani di studio della Scuola d arte applicata e del Liceo artistico Capitolo Misure disciplinari Art. 0 Tutte le assenze devono essere giustificate tramite l apposita scheda, entro giorni dal rientro a scuola; per assenze superiori a giorni è richiesto il certificato medico, secondo le direttive del Medico cantonale. Quando un allievo prevede un assenza dalle lezioni o una partenza anticipata deve richiedere l autorizzazione in Direzione. Sono considerate assenze tutti i ritardi all inizio delle lezioni (pause e cambiamenti d aula compresi). Fino a 0 minuti è segnata come assenza la durata effettiva del ritardo, per ritardi superiori l assenza segnata è di un ora-lezione. Reiterati ritardi comportano un assenza arbitraria. I ritardi influiscono sulla nota di condotta. Le assenze saranno ritenute arbitrarie: - se non giustificate sulla schedina assenze entro il termine previsto; - se non sarà fornita una giustificazione plausibile; la Direzione e/o il Caposezione potranno, nei casi dubbi, richiedere una motivazione scritta, firmata dal rappresentante legale. 5 In caso d assenze arbitrarie, la nota di condotta è insufficiente per il semestre nel quale sono state registrate. Assenze e sanzioni alla SAA e al Liceo artistico

8 Art. Comportamenti manifestamente scorretti rispetto alle regole della buona condotta sono valutati dal Consiglio di classe che dà preavviso alla Direzione in merito alle misure da adottare. Sono in particolare considerati comportamenti scorretti: a) fumare all interno del perimetro scolastico; b) usare il cellulare all interno dello stabile durante le ore di lezione; c) usare radio, lettori mp o altri mezzi d ascolto durante le ore di lezione, senza il consenso del docente; d) l uso inappropriato del materiale didattico e scolastico; e)un comportamento e un abbigliamento non consoni all ambito professionale dove si opera. Nei casi d indisciplina grave la Direzione, dopo aver ascoltato l interessato, può adottare le seguenti sanzioni: a) ammonimento con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro; b) sospensione dalla scuola fino a 0 giorni, con comunicazione scritta alla persona in formazione, al suo rappresentante legale e al datore di lavoro e alla DFP. La sanzione può consistere in un lavoro di utilità a favore di istituzioni scolastiche, sociali o di cura; c) la proposta di rescissione del contratto di tirocinio con esclusione dall istituto, inoltrata per decisione alla DFP. L adozione di una sanzione disciplinare implica un congruo abbassamento della nota di condotta. Comportamenti scorretti e sanzioni Art. Docenti e personale amministrativo sono tenuti a segnalare alla Direzione gli autori di danni o vandalismi; alla Direzione incombe l obbligo di ascoltare la persona segnalata. Provata l effettiva responsabilità, il colpevole è tenuto a risarcire il danno. Docenti e personale amministrativo sono tenuti a denunciare alla Direzione gli autori d atti gravi puniti dal codice penale, come lesioni, furti, spaccio di stupefacenti. Il Consiglio di Direzione prende i provvedimenti del caso, compresi quelli atti a ottenere il risarcimento del danno, oppure decide di assegnare al responsabile compiti di ripristino, dove possibile, o di pulizia sotto la sorveglianza di un responsabile. Danni, vandalismi e sanzioni Capitolo Visite di studio Art. Sono considerate visite di studio tutte le attività scolastiche con scopi didattici che i docenti svolgono con le loro classi al di fuori dell area del CSIA, quali visite a esposizioni, laboratori, cantieri, stabilimenti. Queste visite sono organizzate e documentate dai docenti e sono autorizzate dalla Direzione. Sono considerate di corta durata le visite di studio che durano da a ore; esse devono essere comunicate e approvate con un congruo anticipo alla Direzione. Definizione Art. La partecipazione alle visite è obbligatoria. Le visite possono essere organizzate solo se può essere garantita la presenza di almeno / della classe. Di regola, gli accompagnatori sono: a) fino a 5 allievi, al massimo docenti; b) fino a 50 allievi, al massimo docenti; c) oltre 50 allievi, al massimo docenti. Le classi miste vengono, di regola, accompagnate da una docente e da un docente. 5 Per le visite di durata superiore a giorno, la classe o i gruppi di classi devono essere accompagnati da almeno docenti. Partecipazione ed accompagnatori

9 Art. 5 L organizzazione delle visite è affidata ad un docente responsabile. Il docente responsabile ha il compito di coordinamento. Egli inoltra la domanda d autorizzazione con destinazione, scopi didattici e costi alla Direzione, rispettando le seguenti scadenze: a) per le visite di studio di un giorno, almeno settimane prima della data prevista; b) per le visite di studio da a 5 giorni, almeno mesi prima della data prevista. Nel caso b) il docente responsabile, ottenuto il benestare della Direzione, consegna a ciascun allievo partecipante una richiesta d autorizzazione scritta che deve essere firmata dal rappresentante legale. Il versamento della quota di partecipazione da parte dell allievo deve essere effettuato, di regola, mese prima dell uscita stessa. Art. 6 Per visite di -5 giorni il docente responsabile consegna alla Direzione, settimane prima della partenza, un programma dettagliato, comprendente: a) elenco dei partecipanti; b) autorizzazione del rappresentante legale e del datore di lavoro; c) itinerario; d) orario di partenza e d arrivo; e) recapiti. Alla fine delle visite di -5 giorni, il docente responsabile consegna alla Direzione una breve relazione e il conteggio delle spese sugli appositi formulari. Organizzazione e autorizzazione Programma e conteggi Art. 7 Il docente responsabile è tenuto ad assicurare l incasso delle quote di partecipazione. Le spese per le visite di studio devono essere contenute entro lo stretto necessario, in modo da permettere la partecipazione di tutti gli allievi. Quote e spese Art. 8 L uso di auto private, in occasione delle visite di studio, è vietato. La Direzione può concedere deroghe; in questo caso il docente responsabile deve procurarsi l autorizzazione scritta dei genitori degli allievi o dei loro rappresentanti legali. Auto private Art.9 Gli allievi che, per motivi indipendenti da malattia o infortunio, non partecipano alle visite con la loro classe devono recarsi a scuola, dove svolgeranno un lavoro concordato con i docenti responsabili. Assenze Art. 0 Le spese sopportate dai docenti in occasione di visite di studio sono rimborsate in modo proporzionale in base ai regolamenti cantonali in vigore. Rimborsi Capitolo 5 Disposizioni finali Art. Il presente regolamento interno è approvato dalla DFP con risoluzione n dell 8 settembre 0. Per le persone che hanno iniziato la loro formazione nell anno scolastico o antecedentemente, rimane in vigore fino al termine della loro formazione le condizioni del Regolamento del Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano del 7 agosto 008. Il presente regolamento, riservate le condizioni del cpv., entra in vigore con l anno scolastico 0/0.

Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014)

Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014) Regolamento interno del Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA) di Lugano (del 27 agosto 2010, modificato il 10 giugno 2014) Visti: - la Legge federale sulla formazione professionale del 13

Dettagli

Regolamento interno delle Scuole d arti e mestieri della sartoria di Lugano e Biasca (del 28 febbraio 2014)

Regolamento interno delle Scuole d arti e mestieri della sartoria di Lugano e Biasca (del 28 febbraio 2014) Regolamento interno delle Scuole d arti e mestieri della sartoria di Lugano e Biasca (del 28 febbraio 2014) Visti: - la Legge della scuola del 1. febbraio 1990; - la Legge sulle scuole professionali del

Dettagli

Capitolo II Ammissione e promozione

Capitolo II Ammissione e promozione Regolamento sulla maturità professionale (del aprile 000) ultima modifica: cfr. Bollettino ufficiale 11/007/.0.007...1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti: - la Legge federale

Dettagli

Regolamento della Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) (del 31 maggio 2011)

Regolamento della Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) (del 31 maggio 2011) Regolamento della Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) (del 31 maggio 2011) 5.3.2.2.1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO richiamati: la Legge della scuola del 1 febbraio

Dettagli

Regolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di giornalista

Regolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di giornalista Regolamento concernente gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di giornalista In base agli articoli: 30 e 31 della Legge federale sulla formazione professionale del 13 dicembre 2002, 8, 13,

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FORMAZIONE PRE-ACCADEMICA Articolo 1 (Premesse) 1. Il presente regolamento disciplina il funzionamento dei Corsi di formazione pre-accademica (definiti anche

Dettagli

Regolamento sulla Scuola superiore alberghiera e del turismo (SSAT) (del 14 dicembre 1999)

Regolamento sulla Scuola superiore alberghiera e del turismo (SSAT) (del 14 dicembre 1999) Regolamento sulla Scuola superiore alberghiera e del turismo (SSAT) (del 14 dicembre 1999) 5.3.2.3.1 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti la Legge della scuola del 1 febbraio 1990;

Dettagli

Capitolo I Disposizioni generali

Capitolo I Disposizioni generali Regolamento interno della Scuola Specializzata Superiore di Arte Applicata - Design SSS Design visivo, indirizzo d'approfondimento Web design - Design SSS Design visivo, indirizzo d'approfondimento Computer

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

del 30 novembre 1998 (Stato 21 dicembre 2004)

del 30 novembre 1998 (Stato 21 dicembre 2004) Ordinanza sulla maturità professionale 412.103.1 del 30 novembre 1998 (Stato 21 dicembre 2004) L Ufficio federale della formazione professionale e della tecnologia (Ufficio federale), visto l articolo

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA É UP O L I S LOMBAR D I A I STI T UT O SUP E R I O R E P E R L A RIC E R C A, L A STAT I S T I C A E L A F O R M AZ I O N E REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI BORSE DI STUDIO E ASSEGNI DI RICERCA Indice

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO FACOLTÀ DI ECONOMIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERATENEO IN SCIENZE DELLA SICUREZZA ECONOMICO FINANZIARIA TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI E COMUNI

Dettagli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Afragola, 29/04/2015 prot.2185/a7 IL DIRIGENTE SCOLASTICO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con cui è stato approvato il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione;

Dettagli

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE

PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE PROGETTO VIAGGI D ISTRUZIONE Anno scolastico 2011-2012 PREMESSA I Viaggi d Istruzione effettuati durante l anno scolastico sono iniziative integrative dell attività didattica e del percorso formativo dei

Dettagli

Regolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di sommelier/sommelière

Regolamento. concernente. gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di sommelier/sommelière Regolamento concernente gli esami per l ottenimento del diploma cantonale di sommelier/sommelière In base agli articoli: 50 della Legge federale sulla formazione professionale del 19 aprile 1978, 8, 13,

Dettagli

Regolamento sulla formazione continua dei docenti

Regolamento sulla formazione continua dei docenti 27/2015 Bollettino ufficiale delle leggi e degli atti esecutivi 12 giugno 297 Regolamento sulla formazione continua dei docenti (del 9 giugno 2015) Dipartimento competente Organizzazione e finanziamento

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Maturità professionale

Maturità professionale situazione gennaio 2010 telefono fax e-mail internet Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della formazione professionale via Vergiò 18 cp 367

Dettagli

Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO

Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO Testo aggiornato affisso Prot. 1270 del 29/01/2013 all Albo il 29/01/2013 REGOLAMENTO DEL TIROCINIO (II Stralcio della bozza di Regolamento degli studenti approvato con delibera del Consiglio Accademico

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27)

REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27) REGOLAMENTO DEL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO IN FLAUTO (DCPL27) INDICE Art. 1 Generalità Art. 2 Insegnamenti dei corsi di studio e loro articolazione Art. 3 Obiettivi formativi ed eventuali

Dettagli

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE REGOLAMENTO E ISTRUZIONI OPERATIVE VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE 1. Scopo Lo scopo della presente istruzione operativa è definire le modalità e i tempi di organizzazione delle

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

Ordinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo

Ordinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo Ordinanza del PF di Zurigo sulla formazione continua al PF di Zurigo (Ordinanza sulla formazione continua al PF di Zurigo) 414.134.1 del 26 marzo 2013 (Stato 1 ottobre 2013) La Direzione scolastica del

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, DEGLI ALIMENTI E DELL AMBIENTE NORME PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DI LAUREA DI I LIVELLO A) ESAME DI LAUREA Art. 1 Ammissione Lo studente

Dettagli

Regolamento per il funzionamento dei corsi

Regolamento per il funzionamento dei corsi Prot. n 5311/B3 del 3 novembre 2014 Il Direttore Vista la Delibera del Consiglio Accademico n 15 del 24 ottobre 2014 che approva il testo e le griglie del Regolamento per il funzionamento dei corsi di

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO

REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO REGOLAMENTO DEI CORSI DI STUDIO ACCADEMICI DI I e II LIVELLO AI SENSI DEL REGOLAMENTO DIDATTICO Indice Art. 1. (Generalità) Art. 2. (Titoli di accesso) Art. 3. (Competenze di accesso e loro verifica) Art.

Dettagli

Maturità professionale

Maturità professionale situazione gennaio 2008 telefono fax e-mail internet Repubblica e CantoneTicino Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della formazione professionale viavergiò 18 cp 367 6932

Dettagli

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO

ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente (O.M. 92/07 art.

Dettagli

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07

Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Riferimenti normativi: DM 42/07 E 80/07 OM N 92/07 Legge n 1/07 Al termine del primo trimestre ( dicembre) Alla fine del mese di marzo inizio aprile ( valutazione intermedia) Alla fine dell anno scolastico.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

del 5 maggio 1987 (Stato 5 dicembre 2006)

del 5 maggio 1987 (Stato 5 dicembre 2006) Ordinanza concernente gli esami esterni per economisti aziendali 412.105.7 del 5 maggio 1987 (Stato 5 dicembre 2006) Il Dipartimento federale dell economia pubblica 1, visto l articolo 50 capoverso 2 della

Dettagli

Prot.n.2170 /C27 Mesoraca 15/05/2015

Prot.n.2170 /C27 Mesoraca 15/05/2015 Prot.n.2170 /C27 Mesoraca 15/05/ Ai Docenti della Scuola Secondaria I Grado Oggetto: Adempimenti di fine anno Si comunicano ai Docenti gli adempimenti di fine anno: CONSIGLI DI CLASSE: Pag. 1 VALIDAZIONE

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia Ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia 861.1 del 9 dicembre 2002 (Stato 1 febbraio 2015) Il Consiglio federale svizzero, visto l articolo 9 della legge

Dettagli

Regolamento d esame. Patrocinio: veb.ch, Società svizzera degli impiegati del commercio. Valido dall esame di ottobre 2016

Regolamento d esame. Patrocinio: veb.ch, Società svizzera degli impiegati del commercio. Valido dall esame di ottobre 2016 Collaboratore/collaboratrice qualificato/a della contabilità Collaboratore/collaboratrice qualificato/a fiduciario Collaboratore/collaboratrice qualificato/a fiscale edupool.ch Patrocinio: veb.ch, Società

Dettagli

R E G O L A M E N T O D I D A T T I C O

R E G O L A M E N T O D I D A T T I C O R E G O L A M E N T O D I D A T T I C O INDICE TITOLO PRIMO Norme comuni e organizzative Capo I Generalità e definizioni Art. 1. Generalità Art. 2. Definizioni Capo II Organizzazione della didattica Sezione

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTA (AGRARIA-MEDICINA VETERINARIA) in PRODUZIONI ANIMALI (Classe L-38) Ai sensi del D.M. 270/2004 Art. 1 Finalità 1.

Dettagli

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese

Statuto. Servizio Cure a Domicilio del Luganese Statuto Servizio Cure a Domicilio del Luganese CAPITOLO 1 Scopo, sede e durata Denominazione Art. 1 Con la denominazione Servizio cure a domicilio del Luganese - SCuDo è costituita a Lugano un Associazione

Dettagli

Ordinanza cantonale sulla maturità professionale (OCMPr)

Ordinanza cantonale sulla maturità professionale (OCMPr) Ordinanza cantonale sulla maturità professionale (OCMPr) del 7 febbraio 05 (stato marzo 05) emanata dal Governo il 7 febbraio 05 visto l'art. 45 della Costituzione cantonale ). Disposizioni generali Art.

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE REGOLAMENTO USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Il rispetto delle regole si rende necessario anche all esterno della scuola, in particolare durante le uscite scolastiche che costituiscono per gli

Dettagli

Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base

Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base Assistente d ufficio con certificato federale di formazione pratica (CFP) dell 11 luglio 2007 (stato il 1 febbraio 2012) 68103 Assistente d ufficio

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F.

REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. REGOLAMENTO DEL MASTER UNIVERSITARIO BIENNALE DI SECONDO LIVELLO IN CRIMINOLOGIA FORENSE MA.CRI.F. Art. 1 - Istituzione del Master in Criminologia Forense MA.CRI.F. E istituito presso l Università Carlo

Dettagli

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI

CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI CRITERI SCRUTINI E VALUTAZIONI FINALI 1 Criteri specifici per lo scrutinio finale Sulla base delle deliberazioni degli anni precedenti, in base alla normativa vigente, tenuto conto che il voto di condotta

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend

Dettagli

412.106.141 Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale

412.106.141 Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale Regolamento del Consiglio dello IUFFP concernente il personale dell Istituto universitario federale per la formazione professionale (Regolamento del personale IUFFP) del 22 settembre 2006 (Stato 27 dicembre

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

Legge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990)

Legge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990) Legge sulla formazione continua dei docenti 1 (del 19 giugno 1990) 5.1.4.3 IL GRAN CONSIGLIO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visto il messaggio 15 novembre 1989 n. 3528 del Consiglio di Stato, d e c

Dettagli

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei

Normativa e indicazioni Linguistico. Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Normativa e indicazioni Linguistico Commissione Esame di Stato Liceo S. Maffei Requisiti per l ammissione Sono ammessi all'esame di Stato gli alunni che nello scrutinio finale conseguano una votazione

Dettagli

Regolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali (dell 11 settembre 2001)

Regolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali (dell 11 settembre 2001) Regolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali (dell 11 settembre 001) 5...5 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO visti: - la Legge della scuola

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004

CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 CORSO DI LAUREA IN BENI ENOGASTRONOMICI D.M. n. 270/2004 REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E DELL ESAME FINALE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI STUDIO Art. 1 Ambito di applicazione Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo)

REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA. (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) REGOLAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE, CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA (art. 15, comma 12, dello Statuto di Ateneo) Art. 1 Oggetto, denominazione e sede Il presente regolamento

Dettagli

PROCEDURA VIAGGI DI ISTRUZIONE PR.10. ORGANIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE

PROCEDURA VIAGGI DI ISTRUZIONE PR.10. ORGANIZZAZIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE Pag. 1 di 6 ORGANIZZAZIONE e VISITE GUIDATE REV. MOTIVO REDAZIONE VERIFICA ED APPROVAZIONE 00 Prima edizione Responsabile della Qualità Prof. Fausto Di Palma Firma Dirigente Scolastico Prof. Adriano Di

Dettagli

Regolamento Diploma di studi avanzati (DAS) SUPSI in insegnamento della matematica alla scuola media

Regolamento Diploma di studi avanzati (DAS) SUPSI in insegnamento della matematica alla scuola media Regolamento Diploma di studi avanzati (DAS) SUPSI in insegnamento della matematica alla scuola media Stato del documento: Approvato il 29 marzo 2010 dalla Direzione DFA Firmato il 13 aprile 2010 dal Direttore

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

5.2.2.5 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO

5.2.2.5 IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO Regolamento delle Scuole medie di commercio e delle Scuole professionali commerciali dell settembre 00 (ultima modifica: giugno 007; BU:.07.007)... IL CONSIGLIO DI STATO DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO

Dettagli

OGGETTO : Comunicato impegni inizio settembre 2015.

OGGETTO : Comunicato impegni inizio settembre 2015. Prot. N 4024/C23 Ariano Irpino 26/08/2015 A tutti i docenti dell IISS Ruggero II Loro sedi Per quanto di competenza alla DSGA Al personale ATA Al sito internet dell Istituto OGGETTO : Comunicato impegni

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI Regolamento (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122) Testo in vigore dal 20.08.2009 1 Art. 1 Oggetto del regolamento Finalità e caratteri della valutazione 2. La valutazione è espressione

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria

Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE.

REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE MENSA COMUNALE. Approvato con deliberazione di C.C. n. 30 del 27.3.1998 Modificato con deliberazioni di C.C.: n. 49 del 29.5.1998 n.

Dettagli

REGOLAMENTO TIROCINI ---

REGOLAMENTO TIROCINI --- REGOLAMENTO TIROCINI --- Musei Vaticani giugno 2015 Sommario REGOLAMENTO TIROCINI... 3 COMPETENZE... 6 Direzione dei Musei... 6 Commissione tirocini... 6 Tirocinanti... 6 Tutori... 6 Ufficio Affari del

Dettagli

Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale

Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale Direttive concernenti gli stage previsti nell ambito del ciclo di studio Master of Science in formazione professionale del giugno 0 La direttrice dell Istituto Universitario Federale per la Formazione

Dettagli

Regolamento per l esame di specialista della sicurezza sul lavoro

Regolamento per l esame di specialista della sicurezza sul lavoro Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro CFSL Regolamento CFSL N. 6057 Regolamento

Dettagli

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI

MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI MOBILITA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI L istituzione scolastica Polo Valboite, nell intento di favorire l educazione interculturale e nella convizione che gli scambi internazionali rappresentino una risorsa

Dettagli

817.042 Ordinanza concernente la formazione e l esame delle persone preposte all esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari

817.042 Ordinanza concernente la formazione e l esame delle persone preposte all esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari Ordinanza concernente la formazione e l esame delle persone preposte all esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (OFEDerr) del 9 novembre 2011 (Stato 1 gennaio 2012) Il Consiglio federale

Dettagli

SEGRETERIA STUDENTI. Indice

SEGRETERIA STUDENTI. Indice SEGRETERIA STUDENTI Indice INDICE... 1 DEFINIZIONE DI PROCESSO... 2 INTERAZIONI CON GLI ALTRI PROCESSI... 2 ACRONIMI... 2 MODULI INTRODOTTI E MODALITÀ DI ARCHIVIAZIONE... 6 DATI DI EMISSIONE... 6 Rev.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL CONCORSO SPESE SCOLASTICHE, PREMI SCOLASTICI E BORSE DI STUDIO

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL CONCORSO SPESE SCOLASTICHE, PREMI SCOLASTICI E BORSE DI STUDIO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEL CONCORSO SPESE SCOLASTICHE, PREMI SCOLASTICI E BORSE DI STUDIO ART. 1 SCOPO DELL ATTIVITÀ L ARCA, fra le sue attività istituzionali, persegue l obiettivo di favorire

Dettagli

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI

PREMESSE ART. 1 DEFINIZIONI Pag 1 di 6 PREMESSE Richiamata la normativa vigente in materia di stage o tirocini formativi e d orientamento ed in particolare la Circolare del Ministero del Lavoro-Direzione generale impiego n 92 del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09. REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"

Dettagli

LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15

LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15 LINEE GUIDA DIDATTICO AMMINISTRATIVE - RICONOSCIMENTO CREDITI PREGRESSI TFA 2014/15 1) TIROCINIO SCOLASTICO Ai sensi del d.m. n. 249 del 2010 il tirocinio ha un valore pari a 19 crediti formativi universitari

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI

PROCEDURA DEL SISTEMA QUALITA. NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E SICUREZZA DEGLI ALUNNI NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 28/01/2015 Pag. 1 di 6 CONTROLLO E DEGLI ALUNNI Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Rilascio del diario 4.2 Assenze 4.2.1 Assenze

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base

Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base Ordinanza dell UFFT sulla formazione professionale di base con certificato federale di formazione pratica (CFP) del 3 maggio 2011 35316 CFP Printmedienpraktikerin EBA/Printmedienpraktiker EBA Assistante

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON srl VIA DI RIPETTA, 226 00186 ROMA Accreditato Regione Lazio

ISTITUTO DI CULTURA PANTHEON srl VIA DI RIPETTA, 226 00186 ROMA Accreditato Regione Lazio PANTHEON ACCADEMIA di BELLE ARTI ALL. B) DIPARTIMENTO DI PROGETTAZIONE E ARTI APPLICATE SCUOLA DI PROGETTAZIONE ARTISTICA PER L IMPRESA CORSO DI DESIGN DAPL06 - DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO REGOLAMENTO

Dettagli