Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro I Trimestre 2011

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1 Proviinciia Massa Carrara Settore Formazione Professionale e Politiche del Lavoro Servizio Politiche del Lavoro Elaborazione dati sul Mercato del Lavoro I Trimestre 2011 Gaabrriieellee Leevii 7 Luglliio /10

2 Indice 1 I DATI DEI CENTRI PER L IMPIEGO (I TRIMESTRE 2011) LE ISCRIZIONI (DATI DI FLUSSO) GLI AVVIAMENTI LE CESSAZIONI I dati dei Centri per l Impiego (I trimestre 2011) 1.1 Le iscrizioni (dati di flusso) Nel corso del primo trimestre del 2011 il numero di nuovi iscritti al Centro per l Impiego è stato pari a unità, in prevalenza uomini (51,2%). Grafico 1: Il numero degli iscritti al Centro per l Impiego per genere I Trimestre 2011 Femmine; 48,8% Maschi; 51,2% Rispetto allo stesso periodo del 2010, il flusso di iscrizioni si è ridotto in modo significativo (- 18,1%). Tale riduzione ha riguardato sia le iscrizioni maschili (-21,7%) che quelle femminili (- 13,9%). In termini generali i dati confermano il trend già rilevato nel corso dell anno 2010 in cui si è assistito ad una sostanziale riduzione del flusso di iscrizioni rispetto ai livelli rilevati nelle annualità Tabella 1:Confronto iscrizioni 1 trimestre trimestre trimestre 1 trimestre Differenze 2011/2010 Genere valore assoluto % Femmine ,9% Maschi ,7% Totale ,1% 2/10

3 Il grafico seguente riporta l evoluzione degli iscritti, a livello mensile, rilevato nel corso del I trimestre In analogia con le precedenti annualità il picco di iscrizioni si è registrato nel mese di gennaio (714). Grafico 2: Il numero degli iscritti ripartiti per mese di iscrizione e genere I trimestre gennaio febbraio marzo Femmine Maschi Totale I nuovi iscritti presentano un età media di circa 36,5 anni; di norma più giovani le donne (35,9 anni di media) rispetto agli uomini (37 anni). Il 29% degli iscritti rientra nella fascia di età anni. Significativa la quota di iscritti (25%) con un età superiore ai 45 anni. Gli under 26 rappresentano il 21% del totale. Grafico 3: Iscritti al Centro per l Impiego per classe di età - I Trimestre % 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 1,3% 18,5% 33,6% 24,2% 20,7% 1,8% Maschi 1,5% 20,7% 24,7% 25,6% 25,7% 1,8% Totale 1,4% 19,6% 29,0% 24,9% 23,2% 1,8% 3/10

4 1.2 Gli avviamenti Nel primo trimestre 2011 gli avviamenti sono stati 5.129; dato sostanzialmente in linea con i valori del In termini di genere si rileva una riduzione di avviamenti tra gli uomini (-3.2%) ed un sensibile incremento tra le donne (+1,2%). Tabella 2:Confronto avviamenti 1 trimestre trimestre trimestre 1 trimestre Differenze 2011/2010 Genere valore assoluto % Femmine ,2% Maschi ,2% Totale ,9% In linea con il trend rilevato nel corso delle precedenti annualità, la quota di donne avviata al lavoro è superiore (53%) al dato maschile (47%). Grafico 4: Gli avviamenti per genere I trimestre 2011 Femmine; 53% Maschi; 47% Il picco di assunzioni del trimestre si è registrato nel mese di gennaio (1.803 assunzioni). Grafico 5: Il trend mensile degli avviamenti nel I Trimestre gennaio febbraio marzo Femmine Maschi Totale /10

5 Circa il 30% degli avviamenti riguarda persone con un età compresa tra i 26 ed i 35 anni; gli under 26 rappresentano il 13% del totale. Grafico 6: Gli avviamenti per classe di età I trimestre % 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 0,3% 10,9% 28,9% 30,0% 27,3% 2,7% Maschi 0,3% 14,5% 30,4% 24,1% 24,4% 6,4% Totale 0,3% 12,6% 29,6% 27,3% 25,9% 4,4% La tabella seguente riporta l articolazione degli avviamenti per settore economico di riferimento. Tabella 3: Avviamenti per settore economico I trimestre 2011 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 21 0,8% 64 2,7% 85 1,7% estrazione di minerali da cave e miniere 3 0,1% 50 2,1% 53 1,0% attività manifatturiere 119 4,3% ,9% ,4% fornitura energia elettrica, gas, vapore 1 0,0% 1 0,0% 2 0,0% fornitura di acqua; reti fognarie 3 0,1% 19 0,8% 22 0,4% Costruzioni 18 0,7% ,6% ,4% commercio 227 8,3% 198 8,3% 425 8,3% trasporto e magazzinaggio 45 1,6% 109 4,6% 154 3,0% servizi di alloggio e di ristorazione ,2% 196 8,2% ,5% servizi di informazione e comunic 66 2,4% 39 1,6% 105 2,0% attività finanziarie e assicurative 13 0,5% 11 0,5% 24 0,5% attività immobiliari 12 0,4% 6 0,3% 18 0,4% attività professionali scientific tecniche 35 1,3% 19 0,8% 54 1,1% noleggio, agenzie viaggio, servizi impr 211 7,7% 121 5,1% 332 6,5% amministrazione pubblica; assicur 67 2,4% 66 2,8% 133 2,6% Istruzione ,4% 159 6,7% ,9% sanità e assistenza sociale 93 3,4% 36 1,5% 129 2,5% attività artistiche, sportive, intratt 125 4,6% 104 4,4% 229 4,5% altre attività di servizi 87 3,2% 34 1,4% 121 2,4% attività di famiglie e convivenze 226 8,2% 14 0,6% 240 4,7% n.d. 65 2,4% 54 2,3% 119 2,3% Totale ,0% ,0% ,0% I dati consentono di evidenziare che: gli avviamenti si concentrano prevalentemente nelle Attività Manifatturiere (13,4%) e nell Istruzione (19,9%); significativa la quota di avviamenti nei servizi di alloggio e di ristorazione ( 12,5%) e nelle Costruzioni (10,4%); tra le donne, poco meno di un terzo delle assunzioni (31,4%) riguarda l Istruzione, segue il settore servizi di alloggio e di ristorazione ( 16,2%); tra gli uomini, le assunzioni si concentrano nelle Attività Manifatturiere (23,9%) e nelle costruzioni (21,6%). 5/10

6 In relazione alla tipologia di rapporto di lavoro, nel I trimestre 2011, si è fatto principalmente ricorso al contratto a tempo determinato (62,1%); il ricorso al contratto a tempo indeterminato ha riguardato il 23,8% degli avviamenti mentre l apprendistato il 5,8%. Grafico 7: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro - I Trimestre 2011 Apprendistato; 5,8% Contratto a progetto e occasionale; 7,2% Altre forme; 1,1% Tempo Indeterminato; 23,8% Tempo Determinato; 62,1% La tabella seguente riporta l analisi delle tipologie contrattuali disaggregate per genere. Tabella 4: Gli avviamenti per tipologia di contratto di lavoro e per genere I trimestre 2011 Tipo di contratto Donne % Uomini % Totale % Tempo Determinato ,0% ,9% ,1% Tempo Indeterminato ,0% ,6% ,8% Apprendistato 115 4,2% 185 7,8% 300 5,8% Contratto a progetto e occasionale 182 6,6% 187 7,8% 369 7,2% Altre forme 34 1,2% 21 0,9% 55 1,1% Totale % ,0% ,0% 6/10

7 1.3 Le cessazioni Le cessazioni registrate nel corso del I trimestre 2011 sono state complessivamente con un decremento del -7% rispetto allo stesso periodo del In termini di genere si rileva una sostanziale diminuzione delle cessazioni tra gli uomini (-12,4%) mentre più contenuta la variazione del dato femminile (-1,9%) Tabella 5:Confronto cessazioni 1 trimestre trimestre trimestre 1 trimestre Differenze 2011/2010 Genere valore assoluto % Femmine ,9% Maschi ,4% Totale ,0% Complessivamente nel trimestre le cessazioni hanno riguardato in prevalenza le donne (54,6%). Grafico 8: Le cessazioni per genere I trimestre 2011 Femmine; 54,6% Maschi; 45,4% Come evidenziato nel seguente grafico, il picco delle cessazioni del trimestre si è registrato a marzo (1.521 unità). Grafico 9: Cessazioni per mese e genere I trimestre gennaio febbraio marzo Femmine Maschi Totale La tabella seguente riporta le cause di cessazioni rilevate nel corso del trimestre; poco meno della metà delle cessazioni (48%) è dovuta alla chiusura automatica del contratto a tempo determinato. 7/10

8 Tabella 6:Causa di cessazione 1 trimestre 2011 Causa di cessazione F % M % Totale % chiusura automatica tempo determinato % % % dimissioni % % % licenziamento per giustificato motivo oggettivo 113 5% % 367 9% altro 145 7% 132 7% 277 7% licenziamento individuale 91 4% 36 2% 127 3% cessazione attivita' 22 1% 61 3% 83 2% pensionamento 24 1% 51 3% 75 2% mancato superamento del periodo di prova 28 1% 44 2% 72 2% risoluzione consensuale 34 2% 17 1% 51 1% modifica del termine inizialmente fissato 29 1% 19 1% 48 1% decesso 33 1% 9 0% 42 1% licenziamento collettivo 9 0% 26 1% 35 1% dimissione durante il periodo di prova 10 0% 12 1% 22 1% licenziamento giusta causa 6 0% 15 1% 21 1% dimissioni giusta causa 6 0% 1 0% 7 0% licenziamento per giustificato motivo soggettivo 2 0% 5 0% 7 0% decadenza dal servizio 3 0% 0 0% 3 0% Totale % % In termini di genere, i dati consentono di evidenziare che: il 59% delle cessazioni femminili è dovuta alla chiusura automatica del rapporto a tempo determinato, quota decisamente superiore rispetto al dato maschile (34%); tra gli uomini una quota significativa riguarda le dimissioni (29%); i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo hanno riguardato prevalentemente gli uomini (14%) e solo marginalmente le donne (5%). In analogia con quanto rilevato nelle precedenti annualità, oltre la metà delle cessazioni (52%) si riferisce a contratti molto brevi, con una durata compresa tra zero e tre mesi. Grafico 10: Le cessazioni del trimestre in base alla durata del contratto 1 trimestre % 25% 20% 15% 10% 5% 0% < 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Durata 29% 23% 12% 12% 8% 4% 12% 8/10

9 Disaggregando il dato in base al genere emerge come il 40% delle cessazioni femminili sia riferibile a contratti di lavoro di durata inferiore al mese; più omogenea la distribuzione del dato maschile. Grafico 11: Le cessazioni del trimestre in base al genere ed alla durata del contratto 40% 30% 20% 10% 0% meno di 1 mese 1-3 mesi 4-6 mesi 7-12 mesi mesi mesi oltre 36 mesi Femmine 40% 22% 10% 11% 6% 4% 8% Maschi 15% 26% 14% 14% 9% 6% 16% In termini di età, il 29,6% delle cessazioni ha riguardato persone con un età compresa tra il 26 ed i 35 anni; i dati non evidenziano particolari differenze rispetto al genere. Grafico 12: Le cessazioni in base alla classe di età 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% anni anni anni anni anni > 60 anni Femmine 0,3% 10,9% 28,9% 30,0% 27,3% 2,7% Maschi 0,3% 14,5% 30,4% 24,1% 24,4% 6,4% Totale 0,3% 12,6% 29,6% 27,3% 25,9% 4,4% La tabella seguente riporta l articolazione delle cessazioni per settore economico di riferimento. Tabella 7: Cessazioni per settore economico I trimestre 2011 Settore Donne % Uomini % Totale % agricoltura, silvicoltura e pesca 10 0,5% 19 1,0% 29 0,7% estrazione di minerali da cave e miniere 3 0,1% 35 1,9% 38 0,9% attività manifatturiere 83 3,7% ,3% ,0% fornitura energia elettrica, gas, vapore 1 0,0% 4 0,2% 5 0,1% fornitura di acqua; reti fognarie 1 0,0% 10 0,5% 11 0,3% Costruzioni 14 0,6% ,1% ,4% commercio ,5% 139 7,5% 371 9,1% trasporto e magazzinaggio 16 0,7% 87 4,7% 103 2,5% servizi di alloggio e di ristorazione ,5% 181 9,8% ,0% servizi di informaz e comunicazione 27 1,2% 19 1,0% 46 1,1% attività finanziarie e assicurative 24 1,1% 11 0,6% 35 0,9% attivita' immobiliari 12 0,5% 5 0,3% 17 0,4% attività professionali scientific tecniche 38 1,7% 27 1,5% 65 1,6% 9/10

10 noleggio, agenzie viaggio, servizi impr 130 5,9% 83 4,5% 213 5,2% amministrazione pubblica difesa; assicur 49 2,2% 46 2,5% 95 2,3% Istruzione ,7% 105 5,7% ,0% sanità e assistenza sociale 65 2,9% 23 1,2% 88 2,2% attività artistiche, sportive, intratt 111 5,0% 93 5,0% 204 5,0% altre attività di servizi 113 5,1% 21 1,1% 134 3,3% attività di famiglie e convivenze 133 6,0% 15 0,8% 148 3,6% n.d. 20 0,9% 28 1,5% 48 1,2% Totale ,0% ,0% ,0% I dati consentono di evidenziare che: le cessazioni si concentrano prevalentemente nel settore dell Istruzione (21%), nelle Attività Manifatturiere (14%) e nei servizi di alloggio e di ristorazione ( 14%); tra le donne, un terzo delle cessazioni (33,7%) riguarda l Istruzione, segue il settore servizi di alloggio e di ristorazione ( 17,5%); tra gli uomini, le cessazioni si concentrano nelle Attività Manifatturiere (26,3%) e nelle costruzioni (22,1%). 10/10

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