Scenari economici: segnali di ripresa, ancora poco diffusa tra i settori.

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1 Scenari economici: segnali di ripresa, ancora poco diffusa tra i settori. Massimo Rodà Centro Studi Confindustria

2 Lo scenarioeconomico globale è migliorerispetto a tre mesi fa. L incertezzaè il maggior ostacolo a cogliere le nuove opportunità. Ecco perché per molti la ripresaè un rebus.

3 I TEMI I fattori favorevoli. I freni straordinari. Come è finito il 2014 e come è iniziato il 2015? La dinamica nell industria.

4 I TEMI I fattori favorevoli.

5 I fattori favorevoli: il crollodel prezzo del petrolio; la svalutazione dell euro; gli scambi mondiali in accelerazione; il nuovo calo dei tassidi interesse; la politica di bilancio più benefica per la crescita.

6 Crollo del petrolio, energia meno cara (Italia, indice NIC, 2010=100 e quotazione in euro, dati mensili) Energetici al consumo Petrolio Brent (scala destra) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT e Thomson Reuters.

7 Euro in calo, sotto la media di lungo periodo (Tasso di cambio dollari per euro, dati mensili) 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 Dollaro/Euro Media , Fonte: elaborazioni CSC su dati Thomson Reuters.

8 Il commercio mondiale cresce a buon ritmo (Dati trimestrali in volume destag., var. % e indice 50=nessuna variazione) 6,0 60 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0-10,0-12,0 Commercio mondiale PMI ordini esteri* (scala destra) * Media gennaio-febbraio per il primo trimestre Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit e CPB.

9 Il costo del greggio si è più che dimezzato dalla scorsa estate. Ciò trasferisce oltre miliardi di dollari l anno ai paesi consumatori. Per l Italiasono 24 miliardidi euro.

10 Lericadute sono attenuate da: minore intensitàpetrolifera; tassidi interesse ai minimi; rischio deflazione; peso maggiore sull exportitaliano delle nazioni esportatrici di oil.

11 Tuttavia, il CSC stima che il crollo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell euro, l accelerazione del commercio mondiale e la riduzione dei tassi di interesse daranno una forte spinta positivaall economia italiana: 2,1%sul PIL italiano nel 2015 e un ulteriore 2,5%nel 2016, di cui l 1,2% e l 1,3% già incorporati nella nostra previsione di dicembre.

12 Le spinte esterne al PIL italiano (Italia, variazioni % del PIL) Già incorporati Già incorporati Prezzo del petrolio 1 0,6 0,4 1,1 0,7 Tasso di cambio 2 0,8 0,3 0,7 0,3 Commercio mondiale 3 0,5 0,5 0,3 0,3 Tassi a lungotermine 4 0,2 0,0 0,4 0,0 TOTALE 2,1 1,2 2,5 1, dollari al barile vs 108 dei primi 8 mesi del 2014 ; 2 1,15 dollari per euro vs 1,33 nel 2014; 3 +4,4% nel 2015 e +4,5% nel 2016 vs +3,2% nel 2014 ; 4 BTP a 10 anni più bassi di 109 punti base. Fonte: stime CSC.

13 I TEMI I freni straordinari.

14 Ma sono in azione freni straordinari: alta disoccupazione; estrema selettività del credito; ampia capacitàinutilizzata; mercato immobiliaredebole; aumento del CLUP; profittibassi; tasso di risparmio in risalita.

15 I TEMI Come è finito il 2014 e come è iniziato il 2015?

16 Il 2014 è finito con alcuni segnali di stabilizzazione dell economia italiana e il 2015 è iniziato con indicatori di ripresa.

17 Il PMI composito punta alla crescita (Italia, indici e variazioni %, 50=nessuna variazione, dati trim. in volume destag.) PIL (variazioni %, scala destra) PMI composito (manifatturiero+servizi) PMI output manifatturiero PMI output servizi 4,0 3,0 2, ,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 PMI: media gennaio-febbraio per il primo trimestre Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT e Markit.

18 In lenta risalita le immatricolazioni di auto (Italia, medie trimestrali di dati mensili destagionalizzati) Media gennaio-febbraio per il primo trimestre Fonte: elaborazioni CSC su dati ANFIA.

19 La fiducia sta migliorando (Italia, dati mensili destagionalizzati) Consumatori Manifatturiero Composito* * Include manifatturiero, servizi, costruzioni e commercio al dettaglio. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT.

20 I TEMI La dinamica nell industria.

21 Produzione industriale: avvio negativo (Italia, variazioni % congiunturali, dati trim. destagionalizzati) Produzione industriale Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

22 CSC: recupero di attività in febbraio 1/2 Il CSC stima un incrementodella produzione industriale dello 0,4% in febbraio su gennaio. Il profilo trimestrale rimane positivo ma debole. Possibile, però, un aumento più ampio. Il -0,7% di gennaio viene dopo due recuperi consecutivi dell attività (+0,3% in novembre e +0,4% in dicembre) e potrebbe essere riconducibile, in parte, a un problema statistico legato al calendario: nella prima settimana di gennaio, infatti, erano possibili due ponti (venerdì 2 e lunedì 5). Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

23 CSC: recupero di attività in febbraio 2/2 I dati sui consumi elettrici dicono chiaramente che l attività produttiva ne è stata negativamente influenzata. Un giorno di lavoro in meno nel mese comporta circa 3 punti percentuali di differenza sulla variazione rispetto a un anno prima; ma i programmi statistici di destagionalizzazione correggonosolo per il numero di giornate lavorative del calendario ufficiale e nonper i giorni effettivamente lavorati. Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati ISTAT.

24 Effetto calendario in gennaio? (Italia, consumi elettrici giornalieri attesi ed effettivi, MW) Fonte: elaborazioni e stime CSC su dati TERNA.

25 Giudizi e livelli di produzione (Italia, indice e saldi delle risposte, dati mensili destagionalizzati) Indice di produzione industriale (2010=100) Livello di attività (saldi delle risposte, scala destra) Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, Indagine Rapida.

26 PMI: ordini e produzione (Italia, indice e saldi delle risposte, dati mensili destagionalizzati) Nuovi ordini totali Produzione Ordini Esteri Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit.

27 L'export italiano in accelerazione (Esportazioni di beni a prezzi costanti, trim. e destag., 2010=100; 50=ness. var.) Esportazioni italiane PMI ordini esteri Italia* (scala destra) *Spostatiavanti di 1 trimestre. 1 trimestre 2015: gennaio per le esportazioni e media gen.-feb. per i PMI. Fonte: elaborazioni CSC su dati Markit. 2015

28 Un recupero non sufficientemente diffuso (Italia, quota di settori con variazioni % congiunturali positive) 60 2 trimestre trimestre trimestre Produzione industriale Fatturato interno Fatturato estero Numero di settori di riferimento: per la produzione 167, per il fatturato 92. Fonte: elaborazioni CSC su dati ISTAT, EUROSTAT.