Fatti di attualità Informazioni da ARPAT
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- Guglielmo Riva
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1 VELENI E CONTROVELENI: ARPAT PER IL CONTROLLO DELLA QUALITÀ DELL ARIA A LIVORNO La qualità dell aria nel Comune di Livorno viene controllata attraverso un sistema di monitoraggio costituito da una rete pubblica, composta complessivamente da 7 stazioni fisse (6 per il monitoraggio degli inquinanti e una meteo) e da una postazione mobile di rilevamento degli inquinanti. Ogni postazione rileva le concentrazioni di sostanze inquinanti ed in alcuni casi anche i parametri meteorologici. La gestione operativa della rete pubblica e la raccolta, la validazione, l elaborazione e la restituzione dei dati sono affidate al Centro Operativo Provinciale (COP), gestito da ARPAT. I dati relativi agli inquinanti misurati attraverso le centraline gestite da ARPAT vengono elaborati quotidianamente e messi a disposizione della comunità attraverso la pubblicazione sul sito di ARPAT ( di un bollettino giornaliero di qualità dell aria. I valori di concentrazione degli inquinanti in aria relativi al giorno 7 gennaio 2009, così come rilevati dalle centraline della rete di monitoraggio provinciale, sono stati come di consueto verificati la mattina del giorno seguente, così da procedere alla pubblicazione del bollettino giornaliero. L analisi dei dati ha evidenziato un innalzamento delle concentrazioni degli inquinanti NO 2, SO 2 e CO nella centralina di Viale Carducci e di NO 2 e CO nella centralina di Via Gobetti per tre ore consecutive. I dati in questione hanno richiamato l attenzione del nostro personale tecnico addetto, che ha proceduto alle verifiche tecniche preliminari di prassi: - verifica dell indicazione sulla validità dei dati. Ogni dato orario infatti è accompagnato da un informazione relativa alla validità del dato. Tale indicazione può assumere diverse diciture (dato valido, dato invalido, dato incerto). Questa indicazione arriva al COP in automatico direttamente dalla centralina insieme al dato orario. Può però essere modificata direttamente dal COP nel caso controlli successivi ne rilevino la necessità. Infine in caso di tarature effettuate dalla ditta di manutenzione presso la stazione di misura (così come ne caso in questione), la segnalazione della non validità del dato può essere direttamente modificata in cabina dal tecnico presente in modo che al COP arrivi direttamente l indicazione corretta. Tale procedura non è stata seguita dalla ditta incaricata della manutenzione che non ha, inoltre, avvertito di tale operazione nell arco della giornata. - verifica della presenza di analoghi innalzamenti presso più di una centralina. Tale verifica si rende necessaria per escludere che eventuali valori anomali non siano dovuti ad esempio alla sola presenza di mezzi di trasporto che abbiano stazionato per lungo tempo vicino alla centralina oppure che siano dovuti a malfunzionamenti o situazioni anomale. Nel caso in questione l innalzamento si è verificato presso due centraline: viale Carducci e Via Gobetti tra loro non molto distanti (circa 1 km). - Verifica della natura degli inquinanti in questione. L innalzamento ha interessato contemporaneamente tutti i parametri chimici tipici delle combustioni nelle due centraline e non ad esempio il parametro polveri oppure l ozono. - Verifica della direzione di provenienza del vento per effettuare una prima valutazione delle possibili sorgenti. Nel caso in questione, così come rilevato dalla centralina meteo - 1 -
2 dell Ardenza, la direzione prevalente del vento risultava E ENE, compatibile quindi con la zona industriale, in particolare la zona di Stagno. Si segnala infine che i dati in questione, seppur significativamente superiori ai valori normali, non hanno superato le soglie di allarme previste dal D.M. 60/2002 (NO 2 = 400 μg/mc come media oraria per più di tre ore consecutive e SO 2 = 500 μg/mc come media oraria per più di tre ore consecutive, nessuna soglia per il CO) per le quali è prevista un azione immediata di comunicazione alle autorità locali per informare la popolazione. La qualità dell aria descritta quindi dal bollettino giornaliero risultava complessivamente scadente, ma non pessima. Sempre secondo la prassi, effettuate le verifiche di cui sopra, si è proceduto alla pubblicazione del bollettino sul sito web di ARPAT. Nel corso della medesima giornata (8 gennaio) il nostro personale, che si occupa anche di Industrie a Rischio di Incidente rilevante, è intervenuto in una riunione presso la Raffineria ENI per l attività istruttoria del Rapporto di Sicurezza e, conoscendo la situazione sopra descritta, ha ritenuto di chiedere ai tecnici di produzione presenti se il giorno precedente, nell arco temporale in questione, si fossero verificate delle anomalie ai processi di combustione. La risposta è stata negativa. ARPAT si sarebbe comunque riservata di effettuare ulteriori accertamenti, se il fenomeno fosse stato confermato dalla verifica dei dati della rete di rilevamento. Si fa presente che i valori riportati nel bollettino giornaliero, come indicato anche sul sito, subiscono un primo processo di verifica giornaliero ed hanno validità sino all effettuazione di più approfonditi controlli, che si avvalgono di strumenti statistici da impiegare su lunghe serie di dati. Per tale motivo non è tecnicamente corretto utilizzare ed elaborare i valori dei bollettini giornalieri per la costruzione di indicatori di lungo periodo, da confrontare con i valori limite di qualità dell aria, considerato che non hanno ancora superato le indispensabili verifiche mensili, trimestrali ed annuali che garantiscono la qualità finale del dato e che alcuni di essi, pertanto, potrebbero essere invalidati. L approfondimento del fenomeno è quindi proseguito nelle giornate seguenti. Nella mattina di lunedì 12 gennaio 2009, verifiche più approfondite e contatti diretti telefonici con la ditta che si occupa della manutenzione delle stazioni di misura hanno evidenziato che nel periodo in questione era stata effettivamente effettuata la taratura multipunto degli strumenti suddetti, per giunta in entrambe le centraline, rendendo quindi privo di significato il valore trasmesso al centro operativo. Può essere utile entrare nel dettaglio del processo di validazione di ogni singolo dato acquisito dalla centralina, per assegnare a questo avvenimento il giusto peso, ai fini dell efficacia dell azione di monitoraggio e controllo. Dal campione di aria prelevato ed analizzato dallo strumento si genera, alla fine di una serie calcoli, elaborazioni e verifiche, un dato di qualità dell aria. L attività di informazione giornaliera (effettuata mediante il sito Web) utilizza una prassi operativa che permette una prima convalida del - 2 -
3 dato chimico rilevato, individuando le evidenti situazioni anomale, per consentire le verifiche di legge previste per il mattino seguente il giorno del rilevamento. Questa prima validazione non garantisce però l individuazione di tutte le anomalie dei dati, come ad esempio anomalie che possono essere rilevate solamente dopo confronti con il personale tecnico, dopo la valutazione dei dati di più giorni consecutivi (a volte anche settimane) o comparazioni con quanto misurato in altre stazioni della rete. In seguito a tali verifiche vengono eventualmente aggiornati i DataBase locali dei dati registrati. Infine, ulteriori e particolari anomalie sui dati possono essere evidenziate solamente dall osservazione contemporanea di molte stazioni per periodi lunghi (generalmente trimestri) e quindi possono essere evidenziate soltanto a posteriori, comunque prima della storicizzazione dei dati nel DataBase centrale del SIRA. Il sistema di validazione a diversi livelli ora descritto e schematizzato nel modo riportato nella tabella seguente, avrebbe una volta completato - comunque garantito l invalidazione del dato prima del suo reale utilizzo per valutazioni generali sulla qualità dell aria nella città di Livorno. Dato Grezzo validato Stato come acquisito dal sistema informatico in tempo reale validato il giorno successivo a quello di acquisizione e inserito nel bollettino giornaliero confermato validato su base trimestrale (generalmente entro 20 giorni dalla fine del trimestre); validato su base mensile per l'ozono nel periodo aprile-settembre storicizzato validato definitivamente (generalmente entro 2 mesi dalla fine dell'anno civile) Tale procedura infatti, unitamente ad una adeguata dotazione di risorse tecniche e ad una elevata professionalità degli operatori, consente di ottenere risultati di elevata affidabilità dei dati nel rispetto dei criteri di efficienza richiesti dalle normative nazionali e comunitarie. I dati storicizzati costituiscono quindi gli unici dati ai quali ARPAT si riferisce per la valutazione della qualità dell aria a norma di legge e la redazione dei rapporti regionali, provinciali, locali. Relativamente ai dati storicizzati è importate infine sottolineare che attualmente ARPAT dispone di un enorme mole di dati sulla qualità dell aria nella Provincia di Livorno ed in particolare sul territorio del Comune di Livorno. Per dare un idea della dimensione dell archivio di dati validati disponibile per il Comune di Livorno, si riportano alcune informazioni nel prospetto seguente. N. centraline per il rilevamento degli inquinanti nel Comune di Livorno 6 fisse e una postazione mobile Numero di strumenti installati nelle postazioni fisse 21 Numero di parametri chimici monitorati 48 Tipologia di dato fornito Anno da cui è attivo il sistema di rilevamento Fine 2001 Numero complessivo di dati disponibili per anno Circa Dati complessivamente presenti nel database ARPAT Circa nella maggior parte dei casi è fornita la media oraria nel caso delle polveri il dato biorario - 3 -
4 Il numero degli strumenti di analisi installati e la dislocazione sul territorio fanno sì che si disponga di un sistema di rilevamento effettivamente rappresentativo della qualità dell aria nella città di Livorno; la disponibilità di così tanti dati in un arco temporale molto lungo ha permesso e permette da sempre di mettere in atto azioni di miglioramento della qualità dell aria e di indirizzare al meglio, da una parte, le attività di controllo del dipartimento ARPAT e, dall altra, le decisioni delle Autorità Pubbliche. Come già precedentemente indicato, infine, il Dipartimento ARPAT dispone di un mezzo mobile per il rilevamento della qualità dell aria ambiente. Tale laboratorio mobile, in grado di monitorare la concentrazione di diversi inquinanti, tra cui polveri, ossidi di azoto, biossido di zolfo, è attualmente stato posizionato nei pressi dell area portuale per analizzare più nel dettaglio il contributo all inquinamento cittadino delle navi e traghetti presenti in porto. Nella relazione annuale sulla qualità dell aria del Comune di Livorno relativa all anno 2008, che sarà a breve disponibile sul sito web di ARPAT, analogamente alle relazioni degli anni precedenti, saranno quindi già presenti i risultati relativi a questa importante campagna di rilevamento. * ARPAT riconosce l'importanza della costruzione e della divulgazione della conoscenza ambientale, sia come strumento conoscitivo indispensabile per un efficace governo dell'ambiente e del Territorio, sia come fondamentale riferimento per la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e per favorire una maggiore trasparenza di tali processi. Per quanto riguarda il diritto di accesso alle informazioni ambientali ARPAT è impegnata a garantire il diritto del pubblico all informazione ambientale, nel rispetto della legislazione nazionale e della Convenzione internazionale di Arhus. Per favorire il diritto di qualsiasi persona ad accedere alle informazioni ambientali l Agenzia promuove la massima diffusione dell informazione ambientale raccolta e organizzata da ARPAT, attraverso il sito internet il Sistema informativo regionale ambientale (SIRA), gli Uffici relazioni con il pubblico e tutti gli altri strumenti di comunicazione tra cui il notiziario informativo ARPAT News. E possibile ricevere gratuitamente il notiziario via compilando il modulo di richiesta disponibile sul sito internet dell Agenzia. Firenze, 14 gennaio 2009 Autore: Direzione generale ARPAT Per informazioni: dirgen@arpat.toscana.it, f.righini@arpat.toscana.it - 4 -
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CAMPAGNA DI RILEVAMENTO DELLA QUALITÀ
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