Riabilitare la casa: la Medicina Fisica e Riabilitativa territoriale e domiciliare nel continuum ospedale-territorio
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- Benedetta Pandolfi
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1 Riabilitare la casa: la Medicina Fisica e Riabilitativa territoriale e domiciliare nel continuum ospedale-territorio CORSO NAZIONALE DI AGGIORNAMENTO SIMFER Monastier (TV), novembre 2013
2 Il Dipartimento della Funzione Riabilitativa: la visione della Regione Veneto Gaspare Crimi Dip. Interaziendale di Riabilitazione Az. ULSS 20 / AOUI VERONA
3 P.S.S.R Veneto Compare il concetto di riabilitazione estensiva nella rete riabilitativa 0.5 p.l./ abitanti in totale per attività riabilitative ospedaliere 1.2 p.l./ abitanti in totale per le strutture di ricovero intermedie U.R.T.
4 P.S.S.R Veneto rete di riabilitazione: a valenza strategica ICF come modello unificante Percorso Riabilitativo Unico Integrato P.R.I. per la congruità e l appropriatezza dei diversi interventi
5 P.S.S.R Veneto La gestione spetta al Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio?? Funzionale??
6 appropriatezza: Il fare la cosa giusta, al paziente giusto, al momento giusto, nel posto giusto, e facendola bene la prima volta governo clinico: È l organizzazione delle attività cliniche, Il riferimento entro il quale le organizzazioni sono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei loro servizi e della salvaguardia di alti livelli di assistenza (Scally & Donaldson, 1998)
7 Commissione per la definizione dell organizzazione del Dipartimento di Riabilitazione (decreto n. 43 del ) Mario Saia (Regione Veneto, coordinatore) Renato Avesani (Osp. Sacro Cuore, VR) Alessandro Boccignone (Az. ULSS 10) Sandro Buoso (Az. ULSS 13) Gaspare Crimi (Az. ULSS 20) Giuseppe Filippi (Az. ULSS 4) Stefano Masiero (Az. Ospedaliera, PD)
8 L ottimizzazione della funzione riabilitativa è affidata al Dipartimento della Funzione Riabilitativa che, nell assicurare la continuità delle cure, garantisce il percorso più sostenibile nel setting più appropriato nelle diverse fasi di cura, mirando al più rapido e completo reinserimento nel contesto individuale, familiare, ambientale e sociale
9 il Dipartimento della Funzione Riabilitativa rappresenta lo snodo reale della Clinical Governance negozia le risorse attraverso le Direzioni dei Distretti Socio Sanitari e le Direzioni Mediche di Presidio Ospedaliero al cui interno siano presenti le unità operative di medicina fisica e riabilitazione assicura le prestazioni nell ambito del budget assegnato rendiconta annualmente sugli obiettivi assegnati
10 Al Direttore: spetta la negoziazione del budget con la Direzione della Funzione Ospedaliera e/o con la Direzione della Funzione Distrettuale sulla base delle caratteristiche transmurali del Dipartimento
11 assicura la presa in carico e la continuità delle cure garantendo la centralità della Persona e la condivisione del Progetto Riabilitativo e Assistenziale con la stessa e con i suoi familiari l accessibilità la sostenibilità e l appropriatezza del Progetto Riabilitativo Individuale e dei programmi attuativi la globalità e la precocità degli interventi
12 ..e garantendo l interdisciplinarietà e multiprofessionalità degli interventi la continuità delle cure l integrazione socio sanitaria la restituzione della persona al suo ambiente di vita
13 Funzioni a garanzia del governo clinico costruire progetti di struttura, di processo / percorso riabilitativo costruire interfacce tra le varie componenti dell offerta riabilitativa presenti applicare i PDTA, verificarne l attuazione e l appropriatezza delle prestazioni erogate nell azienda orientare tutta l organizzazione all outcome e all appropriatezza basata sull EBM monitorare le attività erogate
14 Aspetti distintivi Integrazione delle funzioni/attività sanitarie e sociali di riabilitazione con definizione e gestione unitaria del percorso di presa in carico (P.R.I.) Integrazione ospedale-territorio modalità di dimissione protetta valutazione di tipo multidimensionale quando il bisogno è di natura sociosanitaria assicurare la continuità degli interventi territoriali individuare le strutture necessarie a garantire una continuità assistenziale per i pazienti presi in carico
15 Aspetti distintivi Gestione strutturale delle strutture riabilitative complesse e semplici coordinamento funzionale delle strutture terze che erogano anche attività riabilitative e del privato accreditato che opera in ambito riabilitativo. Formazione e aggiornamento professionale Definizione e gestione delle relazioni con gli altri sistemi organizzati dell offerta socio- sanitaria e con le altre agenzie istituzionali e del terzo settore (scuola, lavoro, associazionismo, ecc.).
16 laddove presenti le Aziende Ospedaliere dovranno essere costituiti dei Dipartimenti Interaziendali tra le UU.OO. di Medicina Fisica e Riabilitativa delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende ULSS tali Dipartimenti potranno essere esclusivamente funzionali
17 Un direttore di dipartimento di ogni provincia diventerà referente presso la regione per il proprio ambito provinciale nei riguardi di PDTA Qualità Formazione Governo clinico nell ottica della costituzione di una rete riabilitativa regionale
18 Il Dipartimento della Funzione Riabilitativa dipartimento transmurale composto dalle seguenti strutture, ove presenti, con dipendenza strutturale: a) U.O. di alta specialità (cod. 28) b) U.O. di Neuroriabilitazione per l età adulta e per l età evolutiva (cod. 75) c) U.O. di M.F.R. ospedaliere (cod. 56) d) U.O. di Lungodegenza ospedaliere (cod. 60) e) U.O. di Medicina Fisica e Riabilitativa
19 Il Dipartimento della Funzione Riabilitativa composto dalle seguenti strutture, ove presenti, con dipendenza anche funzionale: U.O. specialistiche riabilitative territoriali e ospedaliere (es. Cardiologia Riabilitativa, es. Pneumologia Riabilitativa, ecc.) Presidi e/o Centri e/o U.O. di riabilitazione che erogano prestazioni riabilitative di carattere estensivo o intensivo sul territorio
20 Le attività del Dipartimento della Funzione Riabilitativa integrazione con gli Enti Locali, con le modalità e i contenuti dei Piani di Zona gestiti dai singoli Distretti Socio-Sanitari in modo da orientare gli stessi piani alla più ampia omogeneità rapporti di collaborazione con tutte le associazioni dei cittadini operanti nel campo dell assistenza ai disabili
21 Dip. Riabilitativo Az. ULSS 20 Verona Istituito 18 settembre 2002 Transmurale 23 novembre 2006 Ampliato con i p.l. 24 dicembre 2008
22 Chi siamo
23 Medici (dipendenti e SAI) 16 fisiatri 5 audiologi/foniatri 1 neuropsichiatra infantile 2 pneumologi 15 geriatri/internisti 1 neurologo
24 L assistenza 3 Caposala 68 Infermieri professionali 53 OSS / Infermieri generici / OTAA
25 La riabilitazione 41 Fisioterapisti 15 Logopedisti 3 Educatori professionali 1 Psicomotricisti 2 Audiometristi 1 Psicologa
26 Il supporto 1 Segretaria di Dipartimento 7 Segretarie di UU. OO. 2 Assistenti sociali i
27 Cosa facciamo
28 Dip. Riabilitativo Az. ULSS 20 Età evolutiva (S. Bonifacio, Via Capitel, Via Poloni, CERRIS) Verona Servizio alle UU.OO. Ospedaliere (S. Bonifacio) Età adulta amb. (S. Bonifacio,Tregnago, Cologna V.,Via Capitel, Via Campania, Via Poloni, Marzana, Via Valeggio, S.G. Lupatoto Dipartimento Riabilitazione Degenze Riab. Intensiva (Marzana) Degenze Riab. Estensiva (Marzana, S. Bonifacio)
29 Dip. Riabilitativo Az. ULSS 20 Verona continuità assistenziale tra Ospedale e Territorio MMG/PLS distretti UU.OO. Ospedaliere S.P.P. DIP. RIABILITAZIONE Settore Sociale Degenze Riab. Intensiva / estensiva
30 Dip. Riabilitativo Az. ULSS 20 Verona integrazione con Enti esterni Centri Servizi, Hospice, SVP, RSA Comuni Associazionismo e altri stakeholders Università DIP. RIABILITAZIONE A.O.U.I. scuola
31 la situazione a Verona: il Dipartimento di Medicina Riabilitativa della Az. ULSS 20 Strutturale, transmurale Integrazione delle attività sanitarie con quelle sociali Integrazione delle attività con gli altri Enti Formazione comune Risorsa guida, il personale
32 la situazione a Verona: il Dipartimento Interaziendale di Riabilitazione Funzionale Transmurale Interaziendale (delibera Az. ULSS 20 n. 416 del e A.O. n del )
33 il Dipartimento Interaziendale di Riabilitazione a Verona: finalità Continuità assistenziale Integrazione delle attività sanitarie con quelle sociali Integrazione delle attività con gli altri attori istituzionali Formazione comune
34 Percorsi clinicoassistenziali Il paziente con frattura di femore Il paziente con ictus (+ disfagia, spasticità) Il paziente ambulatoriale Il neonato alla dimissione dalla Patologia Neonatale Il paziente oncologico (mammella, svuotamento laterocervicale)
35 Percorso G.C.A. - Mielolesioni Acuzie A.O.U.I. III livello riab. Osp. Negrar Az. ULSS 20 Osp. Marzana Az. ULSS 20 Strutture intermedie GCA: 2009, mieloles.: 2011
36 Rete SLA Az. ULSS 20 U.O. Rianimazione Az. ULSS 20 U.O.Gastro Neurologie AOUI Az. ULSS 20 Distretti Centri Diagnosi AOUI Az. ULSS 20 Ambulatorio dedicato Az. ULSS 20 U.O.Riab. Resp. Operativa dal 2011, formalizzata 2013
37 Rete ictus Operativa dal 2012, da formalizzare Coinvolge Az. ULSS 20 con tutte le Strutture accreditate, l area vasta veronese e AOUI Percorso integrato: acuzie - III livello - II livello riabilitazione estensiva Strutture intermedie
38 In conclusione Rifuggire l efficientismo fine a se stesso Evitare l idolatria da MDC Ricercare una visione globale del percorso riabilitativo e di clinical governance L outcome e la VRQ
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