Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratoridel Sapere Scientifico
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1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratoridel Sapere Scientifico
2 L APPARATO LOCOMOTORE EPPUR SI MUOVE Chi non ha testa abbia gambe II sez.a II sez. C Scuola Secondaria di Primo Grado di Bientina Istituto Comprensivo Iqbal Masih di Bientina e Buti Pisa Gabriella Matteelli Diana Poletti
3 Collocazione del percorso nel curricolo verticale CLASSE PRIMA : Stati della materia Il volume Le soluzioni Le piante CLASSE SECONDA : Acidi/basi e sali Il suolo Apparato locomotore dei viventi, in particolare dell'uomo Relazioni fra i viventi I vertebrati CLASSE TERZA : Il moto dei corpi e la velocità Fisica (il movimento e la forza) L'alimentazione Apparato digerente La riproduzione
4 FINALITA CONOSCERE SE STESSI ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL PROPRIO CORPO OBIETTIVI RICONOSCERE CHE LE ARTICOLAZIONI SONO FUNZIONALI AL MOVIMENTO CLASSIFICARE LE OSSA IN BASE AL RAPPORTO TRA LE 3 DIMENSIONI RICONOSCERE LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO E LA SUA COMPOSIZIONE RICONOSCERE CHE IL MOVIMENTO E' CONSENTITO DALLA SINERGIA DELL'APPARATO SCHELETRICO E MUSCOLARE Gabriella Matteelli Diana Poletti
5 Approccio metodologico: DIDATTICA LABORATORIALE PRIMA FASE: sperimentazione-osservazione Impostazione fenomenologica di ogni percorso didattico: esperienze che si possono sperimentare e osservare e non raccontate dal libro o dall insegnante SECONDA FASE: verbalizzazione scritta individuale realizzare costruzione della conoscenza processo della concettualizzazione riflessione sull esperienza per mezzo della mediazione del linguaggio (descrizione, confronto, somiglianze/differenze, classificazione) TERZA FASE: discussione collettiva QUARTA FASE: affinamento della concettualizzazione correzioni e completamenti tra pari QUINTA FASE: sintesi collettiva e produzione condivisa graficamente chiara e linguisticamente corretta
6 Materiali, apparecchi e strumenti impiegati Materiali: cannucce, compensato, elastici, ossa di pollo, ossa di maiale, conchiglie, acido muriatico Apparecchi: fornellino ad alcool Strumenti: becker, pinze di legno, cucchiai di plastica
7 Ambiente in cui è stato sviluppato il percorso: aula con banchi organizzati in piccoli gruppi
8 Tempo impiegato: Per la messa a punto preliminare nel Gruppo LSS: 2h Per la progettazione specifica e dettagliata nella classe: 10h Tempo-scuola di sviluppo del percorso: 20h Per documentazione: 20h
9 MUOVERE UN BRACCIO A coppie gli alunni verificano i cambiamenti nella circonferenza del braccio misurata col braccio rilassato o contratto CONSEGNA: Fai appoggiare al tuo compagno il braccio sul banco, chiedigli di rilassarsi totalmente, Misura la circonferenza della parte superiore del braccio e annota i risultati in tabella 1 Chiedigli di sollevare il banco con un braccio poi misura il diametro del braccio nello stesso punto di prima e annota anche questo in tabella. Chiedigli ora di appoggiare il palmo della mano sul banco, stando in piedi e di premere con forza; misura ancora una volta la circonferenza del braccio e annota il risultato in tabella. Gabriella Matteelli Diana Poletti
10 MUOVERE UN BRACCIO Gabriella Matteelli Diana Poletti
11 MUOVERE UN BRACCIO Gabriella Matteelli Diana Poletti
12 MUOVERE UN BRACCIO Gabriella Matteelli Diana Poletti
13 MOVIMENTI POSSIBILI E NON POSSIBILI Con l'aiuto dell'insegnante di ed. fisica i ragazzi hanno sperimentato in classe i movimenti possibili e non possibili delle varie parti del corpo e poi compilato le schede e riportato sul quaderno quanto sperimentato sia facendo disegni che con la descrizione I ragazzi, hanno potuto riflettere su movimenti tipo rotazione - oscillazione, flessione piegamento, ecc. e capire le analogie e differenze Gabriella Matteelli Diana Poletti
14 MOVIMENTI POSSIBILI E NON POSSIBILI Gabriella Matteelli Diana Poletti
15 MOVIMENTI POSSIBILI E NON POSSIBILI Gabriella Matteelli Diana Poletti
16 MOVIMENTI POSSIBILI E NON POSSIBILI Gabriella Matteelli Diana Poletti
17 MOVIMENTI POSSIBILI E NON POSSIBILI Gabriella Matteelli Diana Poletti
18 COSA ACCADE QUANDO CI MUOVIAMO? Gabriella Matteelli Diana Poletti
19 COSA ACCADE QUANDO CI MUOVIAMO? Gabriella Matteelli Diana Poletti
20 LE ARTICOLAZIONI Dopo aver riflettuto sul fatto che è possibile fare movimenti più ampi grazie alle articolazioni, i ragazzi muniti di una cannuccia rigida e una snodata hanno fatto esperienze per verificare che un sistema articolato è più vantaggioso di un sistema rigido. Abbiamo poi chiesto ai ragazzi di sentire il movimento delle ossa in varie articolazioni e di descrivere come questo avvenga utilizzando un'apposita scheda. Poi siamo andati sui libri di testo a scoprire come sono fatte le articolazioni e come si suddividono. Gabriella Matteelli Diana Poletti
21 LE ARTICOLAZIONI Gabriella Matteelli Diana Poletti
22 LE ARTICOLAZIONI Gabriella Matteelli Diana Poletti
23 LE ARTICOLAZIONI Gabriella Matteelli Diana Poletti
24 LE ARTICOLAZIONI Gabriella Matteelli Diana Poletti
25 LE ARTICOLAZIONI Gabriella Matteelli Diana Poletti
26 OSSERVARE LE OSSA: CLASSIFICAZIONE PER DIMENSIONI Organizzazione dell attività: piccoli gruppi (2-3) Materiale utilizzato: ossa di pollo Vengono consegnate: a) un certo numero di ossa in modo che ogni gruppo abbia a disposizione almeno un osso per tipo (piatto, lungo, breve) b) una scheda da compilare
27 OSSERVARE LE OSSA: CLASSIFICAZIONE PER DIMENSIONI È stato chiesto agli aunni di: osservare i segmenti ossei disegnarli (scala 1:1) riportare le misure delle tre dimensioni
28 OSSERVARE LE OSSA: CLASSIFICAZIONE PER DIMENSIONI I ragazzi, in base alle osservazioni riportate sulla scheda, hanno risposto a delle domande utili a individuare i tre gruppi di ossa
29 OSSERVARE LE OSSA: CLASSIFICAZIONE PER DIMENSIONI Alla fine dell attività si elaborano le definizioni dei tre gruppi (ossa lunghe, corte e piatte) utilizzando la terminologia corretta e arricchendole con informazioni tratte dal libro di testo (utilizzati libri diversi).
30 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO Organizzazione dell attività: piccoli gruppi (2-3) Materiale utilizzato: sezioni longitudinali e trasversali di stinchi di maiale Vengono consegnate: a) una sezione longitudinale e una sezione trasversale di un osso lungo b) una scheda da compilare
31 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO
32 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO
33 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO Capire la collocazione delle sezioni ossee rispetto all osso intero Riconoscere le caratteristiche principali nella struttura di un osso lungo
34 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA STRUTTURA DI UN OSSO LUNGO Alla fine dell attività si assegna la terminologia corretta alle parti ossee osservate (tessuto osseo compatto, tessuto osseo spugnoso, midollo osseo giallo, midollo osseo rosso) arricchendo la scheda con informazioni tratte da vari libri di testo.
35 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA COMPOSIZIONE DI UN OSSO Attività condotta dall insegnante. Gli alunni riportano sul proprio quaderno l esperienza corredandola con disegni e osservazioni ESPERIENZE OSSERVATE: I) CONCHIGLIA, OSSO DI POLLO E ACIDO MURIATICO II) OSSO DI POLLO E FIAMMA
36 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA COMPOSIZIONE DI UN OSSO
37 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA COMPOSIZIONE DI UN OSSO
38 OSSERVARE LE OSSA: COME E FATTO UN OSSO LA COMPOSIZIONE DI UN OSSO Scheda dell esperienza assegnata per casa. Confusione tra osservazioni e conclusioni. Conclusioni condivise dopo discussione di classe
39 FUNZIONI DELL APPARATO LOCOMOTORE NEI LIBRI DI TESTO SONO RIPORTATI ALL INIZIO DEL CAPITOLO ATTRAVERSO QUESTO PERCORSO SI ACQUISISCONO ESPERIENZA DOPO ESPERIENZA: 1 SOSTEGNO E MOVIMENTO 2 PROTEZIONE 3 PRODUZIONE CELLULE DEL SANGUE 4 RISERVA DI GRASSI 5 RISERVA DI SALI MINERALI
40 MAPPA CONCETTUALE
41 VERIFICA: Tipologie impiegate Domande a scelta multipla Inserire termini di una figura Domande aperte
42 VERIFICA: Tipologie impiegate Cruciverba Tabelle da compilare
43 VERIFICA: CRITERI DI VALUTAZIONE NOZIONI CONTESTO NOTO CONTESTO NUOVO DEFINIZIONI senza dimenticare la grafica
44 RISULTATI OTTENUTI 1. La maggioranza degli alunni si è dimostrata molto interessata all'argomento e ha seguito con attiva e vivace partecipazione l'intero percorso. Anche il momento della verifica è stato vissuto con tranquillità e con il desiderio di dimostrare quanto appreso. 2. L'applicazione della metodologia laboratoriale ha consentito un apprendimento attivo da parte degli alunni, anche per quelle parti più noiose come per esempio la classificazione e nomenclatura delle ossa. 3. Durante il percorso sono emerse criticità da parte degli alunni che hanno evidenziato alcune difficoltà di carattere trasversale: a. il passaggio dalla realtà ad un modello b. applicare concetti geometrici (misurazione delle dimensioni) all'oggetto reale (in questo caso le ossa).
45 ASPETTI POSITIVI BENEFICI DEL LAVORO IN PICCOLI GRUPPI ALUNNI CON DSA SVILUPPO DEL SENSO CRITICO (CFR LIBRI) PRIMI PASSI NELLA MODELLIZZAZIONE DELLA REALTA
46 CRITICITA TEMPO NECESSARIO PER IL PERCORSO REPERIBILITA DEI MATERIALI
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