Approvato il riordino ospedaliero: ecco cosa cambia

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1 Approvato il riordino ospedaliero: ecco cosa cambia La Giunta regionale ha approvato il piano di riordino della rete ospedaliera pugliese. L adempimento nasce dalla necessità di adeguare la rete ospedaliera pugliese ai nuovi standard prescritti da normativa nazionale. I nuovi standard così come indicati dal decreto ministeriale 70 del 2015 e dalla Legge di stabilità 2016 hanno l obiettivo di portare le reti ospedaliere nazionali dentro omogenei parametri di sicurezza, efficacia di cura ed

2 efficienza gestionale. La Puglia parte da una rete che offre, alla data del 21 gennaio 2016, 13mila posti letto, distribuiti tra 74 stabilimenti pubblici e privati accreditati. L operazione di riordino non taglia i posti letto, ridistribuendoli tra ospedali di secondo livello (hub), ospedali di primo livello e ospedali di base. Il provvedimento è stato inviato a Roma per la successiva valutazione prevede: cinque ospedali di secondo livello (Ospedali riuniti di Foggia, Policlinico di Bari, Santissima Annunziata di Taranto, Perrino di Brindisi, Vito Fazzi di Lecce); Undici ospedali di primo livello (ospedale Masselli di San Severo, Tatarella di Cerignola, Bonomo di Andria, Dimiccoli di Barletta, Di

3 Venere e San Paolo di Bari, ospedale della Murgia di Altamura, ospedale civile di Castellaneta, Camberlingo di Francavilla Fontana, Sacro cuore di Gallipoli, Delli Ponti di Scorrano), cui si aggiungono gli ospedali privati e classificati dotati di pronto soccorso. Dodici ospedali di base (ospedale civile di Manfredonia, Vittorio Emanuele di Bisceglie, Umberto I di Corato, Don Tonino Bello di Molfetta, San Giacomo di Monopoli, Santa Maria degli Angeli di Putignano, Ferrari di Casarano, San Giuseppe di Copertino, Santa Caterina di Galatina, ospedale civile di Ostuni, Giannuzzi di Manduria, Valle d Itria di Martina Franca). Buona parte degli ospedali di base rispetto alla configurazione

4 prevista dal ministero (anestesia, pronto soccorso, medicina, chirurgia, ortopedia) conserveranno le ulteriori discipline che storicamente presidiano il fabbisogno epidemiologico locale. Oltre a queste tre tipologie, si aggiunge l ulteriore fattispecie dell ospedale di area disagiata previsto dal DM 70 che la Giunta ha riservato per l ospedale Lastaria di Lucera. Saranno avviati alla riconversione otto stabilimenti ospedalieri pubblici, destinati a una innovativa vocazione territoriale, riabilitativa, di supporto in post acuzie (ospedale Fallacara di Triggiano, Sarcone di Terlizzi, San Camillo di Mesagne, Melli di San Pietro Vernotico, Umberto I di Fasano, San Marco di Grottaglie, ospedale Caduti di

5 tutte le guerre di Canosa, San Nicola Pellegrino di Trani). La rete di assistenza ospedaliera si arricchirà, inoltre, di quattro nuovi ospedali, la cui costruzione consentirà l ulteriore e successivo accorpamento degli stabilimenti. Il provvedimento traccia l impalcatura della futura rete ospedaliera pugliese che, passato il vaglio del ministero, si arricchirà di successivi provvedimenti attuativi destinati a regolamentare nel dettaglio le reti della emergenzaurgenza, tempo-dipendenti, le reti per patologia e la continuità ospedale-territorio. Con lo stesso provvedimento parte ufficialmente anche il lavoro di riassetto della rete di assistenza territoriale, per la quale il governo regionale ha stanziato 400 milioni di euro di

6 fondi FESR destinati prioritariamente a rifunzionalizzare e potenziare gli ospedali oggetto di riconversione. La Giunta ha detto il presidente Michele Emiliano, al termine della riunione ha approvato il piano di riordino degli ospedali. Una prima cosa: non ci sono strutture che chiudono, ma ci sono strutture che vengono riconvertite. Abbiamo fatto questa riconversione non per risparmiare danaro, perché la spesa è sempre la stessa, ma per utilizzare bene il personale, le risorse, le strutture ospedaliere e quelle del territorio. Quindi non ci sono stati tagli, di nessun tipo: semplicemente, come si fa in casa, quando c è scarsità di un elemento, si cerca di concentrare tutte le risorse dove servono,

7 cercando di evitare di sprecarle dove servono meno. E questo è stato fatto. Alla fine ha precisato il presidente avremo 5 ospedali di secondo livello, significa il massimo livello che esiste in Italia, 11 di primo livello, ospedali molto ben attrezzati con quasi tutte le specializzazioni. Poi ha proseguito Emiliano ci sono 12 ospedali di base, che sono quelli più vicini alle persone. Molti di questi saranno rafforzati e manterranno più specialità e più reparti di quelli che normalmente sarebbero previsti per di questi ospedali base. Soprattutto abbiamo salvato uno degli ospedali che era destinato a chiusura da tanto tempo, quello di Lucera, che ovviamente avrà un regime molto particolare, quello tipico delle

8 zone disagiate. E questo in funzione della particolare struttura dei monti Dauni che necessitano di un pronto soccorso che non poteva essere allontanato troppo dai luoghi di residenza dei cittadini. Quella di oggi ha detto è una delibera regolamentare: significa che la Giunta la adotta e poi passa per una discussione generale anche al Consiglio che deve esprimere un parere non vincolante, ma che è molto autorevole. Per il piano di riordino ha concluso Emiliano abbiamo dato vita alla più grande procedura di consultazione che sia mai stata effettuata in Puglia, non solo per la sanità. Ho sentito personalmente tutti i sindaci interessati alle questioni più complesse. Abbiamo soprattutto

9 ascoltato tutti i soggetti della sanità pugliese: sindacati, associazioni, comitati. Abbiamo discusso e ridiscusso come si fa in una camera di consiglio di un processo molto complicato mi permetterete questo paragone tutti gli elementi a favore e contro, e devo dire che abbiamo fatto un lavoro di grande coscienza. Ovviamente potremmo aver commesso degli errori, come capita a tutti gli esseri umani, ma siamo certi di aver fatto il massimo che si poteva fare in questa fase. Fermo restando che questa non è una sentenza che passa in giudicato: se dovessimo riscontrare nell applicazione di questo provvedimento delle cose che non vanno, il provvedimento può essere modificato.

10 Ecco il quadro in provincia di Brindisi: La dotazione di posti letto pubblici nella provincia di Brindisi prevede un potenziamento dell ospedale di II livello del Perrino, con un incremento di 87 posti letto (+ 17%), con l attivazione di: o Gastroenterologia (+10 pl) o Pneumologia (+ 20 pl) o Lungodegenti (+ 20 pl) E inoltre previsto il raddoppio della medicina generale (da 28 a 60 pl), il potenziamento della chirurgia generale (+ 7 pl), della cardiologia (+ 3 pl) del reparto Grandi Ustionati (+ 2 pl), della neonatologia ( + 4 pl), dell ostetricia e ginecologia (+ 4

11 pl), della terapia intensiva neonatale (+ 2 pl), dell Unità coronarica (+ 4 pl). L ospedale di Francavilla Fontana ospiterà 46 posti letto in più (+39%), in virtù dell attivazione di: o Neonatologia (+6 pl) o Oncologia (+ 12 pl) o Psichiatria (+ 16 pl) o Terapia intensiva (+ 8 pl) Sono aumentate le dotazioni di posti letto di medicina generale (+ 8 pl) e di ostetricia e ginecologia (+ 8 pl) L ospedale di Ostuni vede un incremento di 22 posti letto (+ 26%), con l attivazione di: o Pneumologia (+ 20 pl) o Lungodegenti (+ 20 pl) Viene potenziata la disciplina di medicina generale (+ 8 pl).

12 Complessivamente nel territorio provinciale è previsto un rafforzamento della componente territoriale dell assistenza, nonché dei reparti destinati alla post acuzie, con riconversione degli ospedali di Fasano, San Pietro Vernotico e Mesagne ma contemporaneamente si attivano discipline per acuti precedentemente non previste (gastroenterologia) e se ne potenziano altre (oncologia + 12 pl; neonatologia + 10 pl; ostetricia e ginecologia + 12 pl; terapia intensiva + 8 pl). Le disattivazioni di posti letto in alcune discipline (pediatria, nefrologia) rispondono all esigenza di rispettare il numero di unità

13 operative per bacino di utenza, nonché di incrementare l appropriatezza con la contestuale attivazione di presidi di assistenza territoriale. Il quadro della provincia di Taranto: L attuale disponibilità di posti letto attivi nelle strutture ospedaliere pubbliche della provincia di Taranto è pari a 884; con la DGR 161/2016 i posti letto aumentavano a 1067, la nuova programmazione li porta a 1081 (+22%). In particolare: Ospedale SS. Annunziata (+43 posti letto complessivi) con potenziamento dei reparti di nefrologia, gastroenterologia e

14 UTIC e attivazione di: oncoematologia pediatrica (5 pl) chirurgia plastica (6 pl) Pneumologia (20 pl) Reumatologia (6 pl) àòàòàòàò Ospedale Moscati assume una vocazione di polo oncologico con la previsione di: Chirurgia generale (10 pl) chirurgia toracica (5 pl) Ginecologia (5 pl) Ospedale di Manduria (+ 5 posti letto complessivi) con attivazione; ostetricia e ginecologia (24 pl) oncologia con posti letto (5 pl) pneumologia (10 pl) Ospedale di Castellaneta: viene confermata l attivazione prevista dalla DGR 161/2016 dei seguenti reparti: neurologia (+12 pl), otorinolaringoiatria (+ 6 pl),

15 terapia intensiva (+ 8 pl), lungodegenza (+ 8 pl), oncologia (+ 10 pl), recupero e riabilitazione funzionale (+ 8 pl); nonché il potenziamento dell ostetricia e ginecologia (+ 12 pl), della psichiatria (+ 15 pl) Ospedale di Martina Franca: si conferma l incremento della dotazione di posti letto già prevista nella precedente programmazione (da 113 posti letto attuali a 156, +38%), con la nefrologia che si aggiunge alle già previste attivazioni di terapia intensiva, recupero e riabilitazione funzionale e lungodegenza. Ospedale di Grottaglie: viene confermata la vocazione di presidio per la post acuzie con la presenza di 40 pl di recupero e

16 riabilitazione funzionale e di 20 pl per la lungodegenza; viene attivato il reparto di geriatria (+ 15 pl), portando la dotazione complessiva a 75 posti letto, ovvero + 35 rispetto alla DGR 161/2016. Con la nuova programmazione regionale l offerta pubblica si arricchisce pertanto di: 5 posti letto di oncoematologia pediatrica 5 posti letto di chirurgia toracica 6 posti letto di chirurgia plastica 6 posti letto di reumatologia 30 posti letto di pneumologia (disciplina in precedenza assente negli ospedali pubblici)

17 56 posti letto di riabilitazione e recupero funzionale (disciplina in precedenza assente negli ospedali pubblici) + 15 posti letto di oncologia (+75%) + 55 posti letto di ostetricia e ginecologia (+65%) + 19 posti letto di terapia intensiva (+ 34%) + 12 posti letto di neurologia (+50%) + 29 posti letto di lungodegenza, con una dotazione complessiva che passa da 21 a 50 pl. Il quadro della provincia di Bari: Complessivamente, la provincia di Bari vede un incremento di posti

18 letto pubblici di 183 unità, così distribuite nelle diverse aziende: Aziende Sanitarie Attuale Nuova programmazione Differenza AOU Consorziale Policlinico Bari Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII Bari IRCCS Giovanni Paolo II Bari IRCCS Saverio de Bellis Castellana Grotte ASL Bari Ospedale della Murgia Altamura Ospedale Di Venere Carbonara di Bari Ospedale Don Tonino Bello Molfetta Ospedale Francesca Fallacara Triggiano Ospedale Michele Sarcone

19 Terlizzi Ospedale San Giacomo Monopoli Ospedale San Paolo Bari Ospedale Santa Maria degli Angeli Putignano Ospedale Umberto I Corato Totale complessivo AOU Policlinico di Bari Il Policlinico vede un sostanziale rafforzamento della propria dotazione che riguarda soprattutto le seguenti discipline: Chirurgia Generale 3 Chirurgia Maxillo Facciale 10 Chirurgia Toracica 2 Ematologia 3 Gastroenterologia 5

20 Grandi Ustionati 6 Malattie Infettive e Tropicali 2 Medicina Generale 24 Neonatologia 8 Neurochirurgia 1 Neurologia 6 Neuropsichiatria Infantile 7 NeuroRiabilitazione 6 Oncoematologia Pediatrica 20 Pneumologia 22 Recupero e Riabilitazione funzionale 21 Terapia Intensiva 2 Terapia Intensiva Neonatale 4 Unità spinale 6 Nel polo pediatrico viene potenziata la cardiochirurgia (+6), la chirurgia pediatrica (+2), l ortopedia (+2), la terapia intensiva (+4). 2 IRCCS Giovanni Paolo II di Bari

21 Nell Istituto Oncologico, che vede un incremento del 30% della sua dotazione assistenziale, viene prevista l attivazione della chirurgia toracica (+16), della chirurgia plastica (+6) e dell urologia (+8)e viene potenziata la ginecologia (+4)per completare l offerta di chirurgia oncologica; viene inoltre significativamente incrementata la dotazione dell oncologia (+20) per dare spazio all oncologia interventistica. IRCCS Saverio de Bellis di Castellana Grotte Anche l IRCCS a vocazione gastroenterologia viene potenziato con un incremento del 30% dei posti letto, che riguarda in particolare la

22 chirurgia generale (+11), malattie endocrine e del metabolismo (+10), medicina generale (+10), oncologia (+6). ASL Bari Il potenziamento più significativo riguarda il nuovo ospedale della Murgia (+ 81 pl, 55%) con l inserimento della neonatologia (+8), della neurologia (+15), dell oculistica (+4)dell oncologia (+4), dell otorinolaringoiatria (+10), della riabilitazione funzionale (+8), dell UTIC (+4), dell urologia (+10); nonché del potenziamento dell ostetricia e ginecologia (+6), della terapia intensiva (+4). L ospedale di Venere perde la neurochirurgia per effetto dell applicazione del DM 70/2015 ma

23 vede comunque un incremento di posti letto di +25, con l attivazione delle malattie infettive (+12), della pneumologia (+15) e della psichiatria (+15) L ospedale San Paolo subisce una leggera contrazione dei posti letto essenzialmente dovuta al trasferimento della chirurgia toracica all Oncologico; peraltro vengono attivate la neonatologia (+10) e l urologia; vengono potenziate la cardiologia (+8), l ostetricia e ginecologia (+4), e la pediatria (+6). Nell area Bari Nord i tre ospedali di base vedono una riduzione dei posti letto legata alla disattivazione di

24 discipline non coerenti con la classificazione ex DM 70/2015: l ospedale di Corato perde il punto nascita ma vede un potenziamento della chirurgia generale (+14) e della medicina generale (+20); l ospedale di Molfetta perde i pl di cardiologia e di urologia (che si trasferisce al San Paolo); l ospedale di Terlizzi sviluppa una vocazione per la post acuzie con pl dedicati alla lungodegenza e alla riabilitazione funzionale. Analoga dotazione caratterizza l Ospedale di Triggiano Nell area Bari Sud nell ospedale di Monopoli viene attivata la neonatologia (+6) e viene potenziata la

25 medicina generale; nell ospedale di Putignano viene disattivata la psichiatria e la ginecologia e attivata la lungodegenza. Complessivamente nel territorio provinciale di Bari si registra una razionalizzazione dell offerta ospedaliera che punta sul potenziamento del Policlinico come struttura di II livello e sulla qualificazione dell offerta dei due IRCCS con la concentrazione delle discipline necessarie a completare l offerta specialistica, l introduzione della chirurgia maxillo-facciale e il raddoppio del reparto Grandi Ustionati al Policlinico; un sostanziale incremento della dotazione di posti letto per la

26 post acuzie nell ambito degli ospedali di competenza ASL: 3 Disciplina Attuale Nuova programmazione Cardiochirurgia Cardiochirurgia Pediatrica Cardiologia Chirurgia Generale Chirurgia Maxillo Facciale Chirurgia Pediatrica Chirurgia Plastica Chirurgia Toracica Chirurgia Vascolare Dermatologia Ematologia Gastroenterologia Geriatria Grandi Ustionati Lungodegenti Malattie endocrine, nutrizione e

27 ricamb Malattie Infettive e Tropicali Medicina Generale Nefrologia Nefrologia Pediatrica Neonatologia Neurochirurgia Neurologia Neuropsichiatria Infantile NeuroRiabilitazione Oculistica Odontoiatria e Stomatologia 4 Servizio senza pl -4 Oncoematologia Pediatrica Oncologia (con posti letto) Ortopedia e Traumatologia Ostetricia e Ginecologia Otorinolaringoiatria

28 Pediatria Pneumologia Psichiatria Recupero e Riabilitazione funzionale Reumatologia Terapia Intensiva Terapia Intensiva Neonatale Unità coronarica nell ambito della Cardiologia Unità spinale Urologia Urologia Pediatrica 10 10

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