Ministero dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica SEZIONE TECNICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ministero dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica SEZIONE TECNICA"

Transcript

1 Ministero dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica SEZIONE TECNICA (Contrada Melissari Roccella Jonica tel. 0964/ fax 0964/ ORDINANZA N 18/2007 Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Roccella Jonica; VISTO: il D.M. 26 Gennaio 1960 recante Disciplina dello sci nautico, come modificato dal D.M. 15/07/1974; VISTA: la Legge 27 Dicembre 1977 n 1085 di approvazione del Regolamento Internazionale per prevenire gli abbordi in mare (COLREG72); VISTA: la Legge 11 Febbraio 1971 n 50 recante Norme sulla navigazione da diporto e successive modificazioni ed integrazioni, ancora in vigore per quelle disposizioni necessarie all attuazione del Codice della Navigazione da diporto, approvato con Decreto Legislativo n 171 del 18/07/2005 e fino all emanazione del previsto Regolamento di attuazione; VISTO: il Regolamento recante norme di sicurezza per la navigazione da diporto approvato con D.M. n 232 del 21/01/1994, applicabile alle unità da diporto di lunghezza f.t. superiore a 24 metri; VISTO: il Regolamento recante norme di sicurezza per la navigazione da diporto approvato con Decreto n 478 del 05/10/1999 applicabile alle unità con scafo di lunghezza compresa tra i 2,5 ed i 24 metri, munite di marcatura CE, di cui al Decreto Legislativo 14 Agosto 1996 n 436 e successive modificazioni, nonché alle unità da diporto rientranti nella categoria dei natanti conformi alle prescrizioni della Legge n 50 del 11/02/1971 e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO: il Decreto Legislativo 14 Agosto 1996 n 436 recante Attuazione della Direttiva 94/25 CE in materia di progettazione, costruzione ed immissione in commercio delle unità da diporto, come modificato dal Decreto Legislativo 171/2005; VISTA: la Legge n 172 del 08/07/2003 recante Disposizioni per il riordino e rilancio della nautica da diporto e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l art.8 che attribuisce al Capo del Compartimento Marittimo la competenza ad emanare l Ordinanza di Polizia Marittima concernente la disciplina dei limiti di navigazione rispetto alla costa delle unità da diporto; VISTO: il D.M. n 95 del 04/04/2005 Regolamento di sicurezza recante norme tecniche per le navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche; VISTO: il D.P.R. 9 Ottobre 1997 n 431, Regolamento sulla disciplina delle patenti nautiche e successive modifiche; VISTO: il Decreto Legislativo 18 Luglio 2005 n 171, Codice della Nautica da diporto ed attuazione della Direttiva 2003/44/CE, a norma dell articolo 6 della Legge 8 Luglio 2003 n 172; VISTA: la Legge n 963 del 14/07/1965 sulla disciplina della pesca marittima, il relativo Regolamento di esecuzione approvato con D.P.R. n 1639 del 02/10/1968 ed in particolare l art. 130 come sostituito dall articolo 8 del D.P.R. n 219 del 18/03/1983; VISTO: il Dispaccio del Ministero della Marina Mercantile D.G. del Naviglio n del 20 febbraio 1993 recante Applicazione del D.M. 26 Gennaio 1960, modificato con D.M. 15 Luglio 1974, concernente la disciplina dello sci nautico ;

2 VISTO: VISTA: il Dispaccio n 20196/S in data 15 Maggio 1984 del Ministero della Marina Mercantile D.G. del Naviglio relativo alla sicurezza della navigazione delle tavole a vela windsurf ; la Circolare n 254 Serie II del Ministero della Marina Mercantile D.G. del Demanio Marittimo e dei porti del 19 Luglio 1989 recante Utilizzazione di aree demaniali marittime e specchi acquei paracadutismo ascensionale in mare ; VISTI: i Dispacci n e n rispettivamente datati 02/08/1994 e 20/02/1995 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione relativi all utilizzo delle unità da diporto denominate acquascooter e/o moto d acqua; VISTO: VISTA: VISTE: VISTO: il Dispaccio n in data 19/03/1997 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione D.G. del Naviglio Divisione VI Nau/Dip. recante Traino sci nautico per conto terzi ; l Ordinanza n 02/99 datata 12/02/1999 della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria relativa agli obblighi di iscrizione nei registri di cui all art.68 del Codice della Navigazione; le Circolari n e datate rispettivamente 23/02/2004 e 21/06/2004 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per la navigazione ed il Trasporto marittimo ed interno Div. Ex Navig.3; il Dispaccio n 82/033465/II del 26/05/2003 del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto recante direttive attinenti una più specifica e cautelativa disciplina delle attività subacquee ludico-diportistiche; VISTA: la nota esplicativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Reparto 2 - Ufficio I, prot. 09/01/56380 del 20/09/2005 relativa alle norme introdotte dal Codice della Nautica da diporto ; VISTO VISTA: VISTO: VISTA: VISTA: VISTE: VISTE: RAVVISATA RITENUTO il Decreto Ministeriale n 121 del 10/05/2005 Regolamento recante l istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto ; la Circolare Prot. n 3/2100 datata 04/11/2005 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Direzione Generale per la navigazione ed il Trasporto Marittimo ed Interno avente per oggetto Applicazione del D.M. 10 Maggio 2005 n 121 recante l istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto ; il Dispaccio prot. n /34660 in data 07/04/2006 del Superiore Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto recante linee di indirizzo concernenti il riparto delle competenze tra le Autorità Marittime e gli enti territoriali locali in materia di disciplina delle attività balneari ; l Ordinanza n 10/2000 emessa in data 21/04/2000 dall Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica ed il Regolamento per l esercizio e l uso dell approdo turistico di Roccella Jonica approvato con Decreto n 04/2000 del 16/05/2000, come modificato dall Ordinanza n 15/2007 datata 03/05/2007 della medesima Autorità Marittima; l Ordinanza n 49/2003 emessa in data 28/07/2003 dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria; le Ordinanze n 16/2000, 25/2001 e 07/2005, emesse rispettivamente in data 15/06/2000, 29/11/2001 e 11/05/2005 dall Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica; le Ordinanze n 42/2006, 46/2006, 51/2006 emesse rispettivamente in data 06/10/2006, 17/10/2006 e 27/11/2006 dall Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica; la necessità di aggiornare le norme che disciplinano il diporto nautico nell ambito del Circondario Marittimo di Roccella Jonica, nonché l attività subacquea e l impiego di unità di appoggio per le immersioni subacquee ai fini della sicurezza della navigazione e della tutela della pubblica incolumità; opportuno pertanto uniformare la disciplina relativa all uso delle tavole con aquilone (Kitesurf) ed a vela (Windsurf), alla pratica dello sci nautico e del paracadutismo ascensionale, alla navigazione da diporto con acquascooter/moto d acqua e similari, alla disciplina della locazione e noleggio di natanti da diporto la

3 VISTI: cui competenza continua ad essere conferita alle Autorità Marittime locali dall art. 27 del Decreto Legislativo n 271 del 18/05/2005 citato in premessa; gli articoli 17, 30, 68, 81, 1161, 1164, 1174, 1218 e 1231 del Codice della Navigazione e gli articoli 27, 28, 59 e 524 del relativo Regolamento di attuazione (Parte marittima). RENDE NOTO Articolo 1 Premessa E approvato e reso esecutivo l allegato Regolamento di disciplina del diporto nautico e delle attività subacquee nell ambito del Circondario Marittimo di Roccella Jonica. Articolo 2 Entrata in vigore 1. La presente Ordinanza, che entra in vigore con decorrenza immediata, sarà pubblicata all albo di questo Ufficio, degli Uffici Marittimi dipendenti e dei Comuni rivieraschi di giurisdizione nonché sul sito ufficiale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ( 2. E fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente Ordinanza. 3. Chiunque non osserva le norme stabilite nella presente Ordinanza, salvo che il fatto non costituisca piu grave o diverso illecito, è punito ai sensi degli articoli 1164, 1174, 1218, 1231 del Codice della Navigazione, nonchè ai sensi degli articoli 53 e 55 del Decreto Legislativo 18 Luglio 2005 n 171. Articolo 3 Sanzioni 1. Ai fini della presente Ordinanza per unità da diporto valgono le definizioni di cui alla Legge 18 Luglio 2005 n 171; 2. E fatto rinvio, per ulteriori aspetti afferenti l esercizio delle attività diportistiche, all Ordinanza di Sicurezza Balneare emessa dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica, all Ordinanza che disciplina i limiti di navigazione dalla costa del Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, nonché per gli aspetti relativi alle funzioni amministrative conferite, alle disposizioni emanate dalla Regione Calabria in materia di demanio marittimo. Per tutto quanto non espressamente previsto si rinvia alle vigenti disposizioni di legge. 3. Sono abrogate le Ordinanze n 16/2000, 25/2001 e 07/2005 emesse rispettivamente in data 15/06/2000, 29/11/2001 e 11/05/2005 da questo Ufficio Circondariale Marittimo ed ogni altra precedente disposizione in contrasto o comunque incompatibile con la presente Ordinanza. Roccella Jonica 22/05/2007 F.TO IL COMANDANTE T.V. (CP) Maurizio SCIBILIA

4 REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEL DIPORTO NAUTICO E DELLE ATTIVITA SUBACQUEE NELL AMBITO DEL CIRCONDARIO MARITTIMO DI ROCCELLA JONICA CAPO I GENERALITA Articolo 1 Premessa Le attività diportistiche espletate a mezzo di unità da diporto ed in particolare le modalità di utilizzo dei natanti di cui al comma 3 lettera c) del Decreto Legislativo n 171/2005 del 18/07/2005, jole, pattini, sandolini, mosconi, pedalò, tavole a vela e natanti a vela con superficie velica non superiore a 4 metri quadrati, acquascooter o moto d acqua e mezzi similari, nonché l uso commerciale dei natanti in genere con contratti di locazione-noleggio per finalità ricreative o per usi turistici di carattere locale e da appoggio alle immersioni subacquee a scopo sportivo-ricreativo, nell ambito del Circondario Marittimo di Roccella Jonica, sono disciplinate dal presente Regolamento e dalle eventuali ulteriori disposizioni che verranno impartite a parziale modifica ed integrazione dello stesso a seguito emanazione del Regolamento di attuazione al Codice della Nautica da diporto citato in premessa. Per quanto concerne i limiti di navigazione dalla costa delle unità a motore, ai sensi dell art.8 della Legge n 172/2003 del 08/07/2003, si rimanda all Ordinanza n 49/2003 emessa in data 28/07/2003 del Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria ed alle eventuali successive modifiche ed integrazioni che verranno apportate al medesimo provvedimento qualora ritenuto opportuno. Per quanto concerne eventuali particolari limitazioni all utilizzo delle unità da diporto ed all ubicazione di appositi corridoi di lancio ritenuti opportuni durante la stagione estiva in previsione di una assidua affluenza di bagnanti ed in relazione all ubicazione geografica e conformazione dei litorali di giurisdizione, si rimanda alle Ordinanze di Sicurezza balneare emesse di volta in volta dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica. Articolo 2 Prescrizioni generali 1) Fermo restando le disposizioni contenute nel Regolamento per l esercizio e l uso dell approdo turistico di Roccella Jonica citato in premessa, all interno del porto di Roccella Jonica, tutte le navi, imbarcazioni e natanti da diporto devono navigare con la massima prudenza, nonché procedere ad una velocità ridotta al minimo indispensabile per la manovra ed il buon governo del mezzo nautico e comunque non superiore a 3 nodi. 2) Fermo restando gli obblighi cui sono soggetti gli skipper/conduttori di unità da diporto, ai sensi dell Ordinanza n 15/2007, emessa da questo Ufficio Circondariale Marittimo e citata in premessa, le unità da diporto in entrata ed in uscita dalle ostruzioni del porto di Roccella Jonica devono, in ottemperanza alla COLREG72, mantenere la minima velocità possibile tenendo presente che la precedenza spetta alle unità in uscita. CAPO II NAVIGAZIONE ED USO DELLA TAVOLE A VELA (WINDSURF) E SIMILARI Articolo 3 Prescrizioni generali

5 1. La circolazione delle tavole a vela (windsurf) e similari, durante la stagione balneare, è consentita, salvo diverse disposizioni impartite dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, solo ed esclusivamente in ore diurne, con condizioni meteo-marine assicurate, oltre i 150 (centocinquanta) metri dalle spiagge e 100 (cento) metri dalle coste a picco, fino ad un miglio dalla costa. 2. L atterraggio e la partenza nelle zone frequentate dai bagnanti deve avvenire per i windsurf all interno degli appositi corridoi di lancio autorizzati e disciplinati con Ordinanza di Sicurezza balneare dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica. In assenza di corridoi, le tavole a vela e similari, nella fascia di mare riservata alla balneazione, hanno l obbligo di procedere con vele ammainate. 3. Fermo restando i limiti di navigazione e le condizioni di cui al comma 1 del presente articolo è sempre vietato navigare con le tavole a vela (windsurf): All interno del porto di Roccella Jonica e lungo la rotta di accesso al medesimo; A distanza inferiore a metri 500 dalle navi mercantili o militari alla fonda; A distanza di metri 200 dalla testata del pontile di attracco di Siderno Marina; Negli specchi acque interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari; Durante la stagione balneare nelle zone di mare riservate alla balneazione con Ordinanza di Sicurezza balneare emessa dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica; A distanza inferiore a metri 100 (Cento) dai galleggianti che segnalano la presenza di subacquei; Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea o permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato; A distanza inferiore a metri 200 dalle foci di fiumi, canali e collettori di qualunque tipo. Articolo 4 Condizioni e limitazioni per l esercizio dell attività L età minima per la conduzione delle tavole a vela (windsurf) è di 14 anni compiuti; si prescinde da tali requisiti d età nei casi previsti dall art.39, comma 4 del D.Lvo 171/2005. Coloro che esercitano l attività di windsurf devono indossare permanentemente una idonea dotazione individuale di salvataggio indipendentemente dalla distanza dalla costa in cui la navigazione è svolta. E consentita la presenza di un solo conduttore per ogni mezzo, salvo eventuale differente omologazione/certificazione dello stesso, da mantenere a bordo ed esibire a richiesta degli organi di vigilanza. In tale ultimo caso l obbligo della dotazione individuale di salvataggio si applica anche alle eventuali persone trasportate. L uso del windsurf per conto terzi da parte di Società sportive e sodalizi e comunque non con finalità di lucro, è subordinato all osservanza delle condizioni di sicurezza sopra menzionate. Le persone che svolgono tale attività, sia ai fini di lucro che non, saranno ritenute direttamente responsabili dell efficienza e della sicurezza dei mezzi utilizzati. CAPO III TAVOLE A VELA/ACQUILONE DENOMINATE KITESURF Articolo 5 Disposizioni generali e Limiti di navigazione L esercizio del Kitesurf nei litorali di giurisdizione dell Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, durante la stagione balneare, può essere effettuato, salvo diverse disposizioni impartite dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria, solo in ore diurne, con

6 condizioni meteo-marine assicurate, oltre i 150 (centocinquanta) metri dalle spiagge e 100 (cento) metri dalle coste a picco, fino ad un miglio dalla costa. Durante la stagione balneare nelle zone di mare destinate alla balneazione, l atterraggio e la partenza dei Kitesurf devono avvenire obbligatoriamente all interno di appositi corridoi di lancio aventi le caratteristiche individuate dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica nell Ordinanza di Sicurezza balneare. Fermo restando i limiti di navigazione e le condizioni di cui al primo comma del presente articolo è sempre vietato l utilizzo dei kitesurf All interno del porto di Roccella Jonica ed a distanza inferiore a metri 500 dall imboccatura dello stesso; A distanza inferiore a metri 500 dalle navi mercantili o militari alla fonda; A distanza di metri 200 dalla testata del pontile di attracco di Siderno Marina; negli specchi acque interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari; nelle zone di mare riservate alla balneazione con Ordinanza di Sicurezza balneare del Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica; A distanza inferiore a metri 200 dai galleggianti che segnalano la presenza di subacquei; A distanza inferiore a metri 200 da reti da posta debitamente segnalate e da eventuali impianti di acquicoltura; Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea o permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato; A distanza inferiore a metri 200 dalle foci di fiumi, canali e collettori di qualunque tipo; In prossimità di ostacoli fissi presenti sottovento. Articolo 6 Prescrizioni L uso dei kitesurf è consentito a coloro i quali abbiano compiuto i 14 anni di età. La pratica del Kitesurf è soggetta al rispetto delle seguenti condizioni: Durante l utilizzo è obbligatorio indossare permanentemente una idonea dotazione individuale di salvataggio (cintura di salvataggio, trapezio galleggiante e/o muta galleggiante) ed un baschetto protettivo; Dotare il Kitesurf di un dispositivo di sicurezza che permetta l apertura dell ala ed il conseguente sventamento, mantenendola comunque vincolata alla persona. E fatto obbligo di usare sistemi di sicurezza che consentano al conduttore di sganciarsi e, in casi estremi, di abbandonare la vela o di munirsi di un attrezzo idoneo a recidere le cime in caso di emergenza; E fatto obbligo di collegare le cime (cd. Linee) solo quando si è prossimi al decollo ed assicurarsi, altresì, di scollegarle quando si atterra; È comunque vietato lasciare il kitesurf incustodito senza avere scollegato almeno un lato dell ala e riavvolto completamente i cavi sul boma. CAPO IV SCUOLE DI VELA SCUOLE DI TAVOLE A VELA Articolo 7 Definizioni Ai fini del presente Capo per scuola di vela si intende qualsiasi scuola che ha come scopo l istruzione ai fini della condotta di natanti da diporto a vela con deriva mobile; per scuola di

7 tavola a vela si intende qualsiasi scuola che ha come scopo l istruzione ai fini della condotta di tavole a vela windsurf ed ad aquilone Kitesurf. Articolo 8 Prescrizioni e divieti Per lo svolgimento delle attività di cui all articolo precedente le predette scuole dovranno essere: Società/ Circoli Sportivi/Associazioni/Imprese che prevedano espressamente tale attività nella loro ragione sociale ovvero nel loro statuto ed affiliate alle rispettive Federazioni nazionali; Munite delle autorizzazioni, Licenze, Nulla Osta ecc previsti dalle norme vigenti e di assicurazione per la responsabilità civile anche a favore degli allievi e degli istruttori responsabili dell attività di addestramento; L uso dei suddetti natanti è subordinato alle vigenti norme in vigore relative alla navigazione da diporto. L'istruzione in mare degli allievi partecipanti deve avvenire: In ore diurne e con condizioni meteomarine assicurate; Con l ausilio di un imbarcazione ad idrogetto o a motore con elica schermata, che deve stazionare nei pressi degli allievi, pronta a dare assistenza; Le imbarcazioni utilizzate dagli istruttori per l assistenza agli allievi possono transitare nella zona di mare riservata alla balneazione ed al di fuori degli appositi corridoi di lancio esclusivamente in caso di incidente al fine di prestare soccorso/assistenza. I limiti di navigazione sono determinati con Ordinanza del Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria e dall Ordinanza di Sicurezza balneare emessa dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica per la stagione estiva. Tutte le persone a bordo dei natanti/tavole a vela dovranno indossare una cintura di salvataggio munita di fischietto. CAPO V MOTO D ACQUA, ACQUASCOOTER E NATANTI SIMILARI Articolo 9 Sosta e deposito Sulla battigia e sugli arenili ricadenti nel litorale di giurisdizione è vietato: Depositare acquascooters o moto d acqua e mezzi similari, sia in ore diurne che notturne al di fuori delle apposite aree a tal fine destinate ed assentite in concessione; Tenere depositi di carburanti di qualsiasi tipo, entro qualunque contenitore, ovvero effettuare rifornimenti dei mezzi nautici in questione; Eseguire sui predetti natanti lavori di manutenzione e/o lavaggio con detersivi od altri prodotti inquinanti; Trainare sulla battigia e sulle spiagge le moto d acqua con l ausilio di carrelli spinti da mezzi meccanici (autoveicoli, trattori ecc.). Articolo 10 Limiti di navigazione Gli acquascooters/moto d acqua ed i mezzi similari, nel periodo compreso dal 01 Maggio al 30 Settembre di ogni anno, possono navigare ed avvicinarsi alla costa, nonché ancorare, con le modalità stabilite dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria con l Ordinanza n 49/2003, emessa in data 28/07/2003, e dalle eventuali successive modifiche ed integrazioni che verranno apportate al medesimo provvedimento qualora ritenuto opportuno.

8 E consentita la navigazione con tali natanti in ore diurne ed in condizioni meteo-marine assicurate. Fermo restando le disposizioni di cui al precedente comma è sempre vietato navigare con moto d acqua, acquascooter e natanti similari: All interno del porto di Roccella Jonica ed a distanza inferiore a metri 500 dall imboccatura dello stesso; A distanza inferiore a metri 500 dalle navi mercantili o militari alla fonda; A distanza di metri 250 dalla testata del pontile di attracco di Siderno Marina; Negli specchi acque interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari; Nelle zone di mare riservate alla balneazione con Ordinanza di sicurezza balneare del Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica; A distanza inferiore a metri 200 dai galleggianti che segnalano la presenza di subacquei; Entro 300 metri ed oltre un miglio dalla costa; A distanza inferiore a metri 200 da reti da posta debitamente segnalate e da eventuali impianti di acquicoltura; Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea o permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato; In luoghi dove sfocino fiumi, canali e collettori di qualunque genere. Articolo 11 Corridoi di lancio Fermo restando quanto disposto dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria con l Ordinanza n 49/2003 di cui al precedente articolo, in materia di avvicinamento alla costa ed ancoraggio delle unità da diporto a motore, durante la stagione balneare, la partenza e l atterraggio degli acquascooters/moto d acqua e mezzi similari, deve avvenire solo attraverso appositi corridoi di lancio, all uopo predisposti da rimessaggi e/o stabilimenti balneari e disciplinati con l Ordinanza di sicurezza balneare dal Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica. Articolo 12 Prescrizioni Ai sensi dell art.39 lett. a) del D.Lgs n 171 del 18/07/2005, la condotta degli acquascooters/moto d acqua e mezzi similari è consentita a coloro che siano in possesso di regolare patente nautica per la condotta di unità da diporto. Il numero di persone imbarcate, compreso il conduttore, non potrà superare quello stabilito dal relativo certificato di omologazione che dovrà essere presente a bordo in originale o in copia autentica. Durante la navigazione, il conduttore e gli eventuali passeggeri dovranno evitare di compromettere la stabilità del mezzo evitando altresì di assumere posizioni di guida non corrette. Le persone utilizzano acquascooters e similari, sia a fini di lucro che non, saranno direttamente responsabili dell efficienza e della sicurezza dei mezzi utilizzati. L Autorità Marittima è da intendersi pertanto espressamente manlevata da qualsivoglia responsabilità per ogni eventuale danno arrecato a persone o cose derivante dall impiego dei natanti da diporto disciplinati dal presente Capo.

9 Articolo 13 Dotazioni di sicurezza I conduttori degli acquascooters/moto d acqua e mezzi similari devono indossare permanentemente un mezzo di salvataggio individuale ed un caschetto protettivo omologato indipendentemente dalla distanza dalla costa in cui la navigazione è svolta. Tale disposizione si applica anche alle persone trasportate. Gli scooters acquatici dovranno essere obbligatoriamente provvisti di acceleratore a ritorno automatico nonché di un dispositivo sul circuito di accensione assicurante l arresto del motore in caso di caduta del conduttore. Il dispositivo deve essere installato sul natante in modo ben visibile come pure il suo aggancio al conduttore. Unità con caratteristiche particolari saranno sottoposte a specifici accertamenti da effettuarsi con il concorso del R.I.NA. a spese dei richiedenti ed in esito ad istanza avanzata dagli stessi all Autorità Marittima. I natanti di cui al precedente comma 2 dovranno inoltre essere dotati di: Cima galleggiante idonea per il recupero ed il rimorchio; Pompa o altro attrezzo di esaurimento; Un estintore da 13B. CAPO VI SCI NAUTICO E PARACADUTISMO ASCENSIONALE Articolo 14 Normativa di riferimento 1. La disciplina dello sci nautico è contenuta nel D.M. 26/01/1960, come modificato dal D.M. 15/07/1974 dell allora Ministero della Marina Mercantile, cui si rimanda per quanto non esplicitamente disciplinato dal presente Regolamento. 2. La suddetta disciplina si applica, per quanto assimilabile, anche alla pratica del paracadutismo ascensionale. Articolo 15 Disposizioni generali e limiti alla navigazione 1. L esercizio dello sci nautico e del paracadutismo ascensionale è consentito in ore diurne, con mare calmo ed intensità del vento pari al terzo grado della scala Beaufort (7/10 nodi). 2. Fermo restando le disposizioni in materia di limiti di navigazione dalla costa, impartite dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria con l Ordinanza n 49/2003 citata in premessa, e le eventuali successive modifiche ed integrazioni apportate al medesimo provvedimento, alle unità, di volta in volta, impiegate per l esercizio di tali attività è fatto divieto di navigare: Ad una distanza inferiore a 500 mt. dalle spiagge e 300 mt. dalle coste cadenti a picco sul mare; A distanza superiore a 3 miglia nautiche dalla costa; Lungo le rotte di accesso, nonché all interno dei porto di Roccella Jonica, nelle zone di mare destinate all ancoraggio/partenza delle navi; Ad una distanza inferiore a 200 mt. dai segnalamenti marittimi, dai galleggianti o unità che segnalano la presenza di subacquei in immersione; Ad una distanza inferiore a 250 mt. dalla testata del pontile di Siderno Marina; Ad una distanza inferiore a 500 mt. dall imboccatura del porto di Roccella Jonica;

10 Negli specchi acquei interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari. Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea ovvero permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato. Articolo 16 Prescrizioni comuni 1. La pratica dello sci nautico e del paracadutismo ascensionale può essere svolta secondo le seguenti comuni condizioni: Il conduttore dell'imbarcazione trainante deve essere in possesso di idonea patente nautica secondo le abilitazioni previste dalla normativa in vigore ed indipendentemente dalla potenza del motore installato a bordo; Il conduttore dovrà essere sempre assistito da una persona esperta nel nuoto incaricata di sorvegliare lo/gli sciatori e di prestare soccorso in caso di necessità; Lo sciatore/persona trainata dovrà aver compiuto almeno 14 anni d età; Durante lo svolgimento delle predette attività, è fatto obbligo allo sciatore/paracadutista di indossare una cintura di salvataggio od altro dispositivo riconosciuto idoneo in ottemperanza alle norme in vigore; L'unità trainante dovrà essere munita di idoneo sistema di aggancio e rimorchio, nonché di ampio specchio retrovisore convesso; dovrà essere, inoltre, munita di dispositivo per l inversione della marcia e la messa in folle del motore; Ciascuna unità potrà trainare una sola persona per volta e non potrà contemporaneamente svolgere altre attività (pesca, ecc.); Il l unità trainante dovrà essere munito di tutte le dotazioni di sicurezza previste dalla disciplina in materia (D.M. n. 478 del ; D.M. n. 232 del ; D.M. n. 95 del ) e, indipendentemente dalla distanza dalla costa, di una gaffa, di una adeguata cassetta di pronto soccorso, e di un salvagente anulare pronto all'uso, munito di una sagola galleggiante di lunghezza non inferiore ai 20 mt.; L unità trainante dovrà essere dotata da polizza assicurativa che contempli espressamente le attività in considerazione e preveda idonea copertura per responsabilità civile verso terzi; E vietato a qualsiasi unità da diporto seguire, nella scia o a distanza inferiore a quella di sicurezza, altre unità intente nelle attività in considerazione, e cosi pure attraversare la scia in velocità ed a distanza tali da poter investire lo sciatore/paracadutista, in caso di caduta di quest ultimo; Le persone che svolgono tale attività, sia ai fini di lucro che non, saranno ritenute responsabili dell'efficienza e della sicurezza dei mezzi utilizzati, pertanto l'autorità Marittima è espressamente mallevata da qualsivoglia responsabilità per eventuali danni a persone o cose derivanti dall esercizio di tali attività. Articolo 17 Prescrizioni particolari per l attività di sci nautico La pratica dello sci nautico è, inoltre, soggetta al rispetto delle seguenti prescrizioni: La partenza ed il recupero dello sciatore nautico dovranno avvenire soltanto nelle acque libere da bagnanti e da unità, e comunque oltre i 500 mt. dalle spiagge; Durante le varie fasi dell esercizio, la distanza tra il mezzo nautico e lo sciatore non dovrà essere mai inferiore ai 20 mt.; La distanza laterale di sicurezza tra il battello trainante uno sciatore e le altre unità dovrà essere superiore a quella del cavo di traino. Articolo 18 Prescrizioni particolari per l attività di paracadutismo ascensionale 1. La pratica del paracadutismo ascensionale è, inoltre, soggetta al rispetto delle seguenti prescrizioni:

11 Durante l esercizio del paracadutismo è vietato il sorvolo di qualsiasi tipo di unità, e degli assembramenti di persone, nonché il lancio di oggetti di qualsiasi genere; l unità adoperata per svolgere l'attività di paracadutismo ascensionale dovrà essere munita di una piattaforma poppiera solidale all'unità stessa e di un verricello; tale verricello dovrà inoltre essere in grado di far decollare ed appontare sulla predetta piattaforma poppiera il paracadutista; Durante le varie fasi dell'esercizio, la distanza tra l'unità trainante ed il paracadutista non dovrà essere mai inferiore ai 12 mt., salvo che nelle fasi del decollo ed appontaggio, durante le quali dovrà essere posta la massima cautela affinché il paracadutista non cada in acqua in prossimità della poppa dell'unità trainante; Le fasi di decollo e di appontaggio dovranno avvenire navigando con la prua rivolta verso la direzione di provenienza del vento, in acque libere dai bagnanti e da unità, e comunque oltre i 500 mt. dalla spiaggia; La distanza laterale di sicurezza tra il battello trainante e le altre unità eventualmente presenti in zona dovrà essere superiore alle dimensioni lineari rappresentate dal complesso cavo-sportivoparacadute trainato, e comunque non inferiore a mt. 50; Il paracadute ascensionale non dovrà mai superare la quota di 120 piedi (36.3 mt.); E fatto divieto di effettuare l'attività di paracadutismo ascensionale in prossimità di altri che pratichino la medesima attività a distanza tale da creare rischi di collisione; Quando due, o più, paracadutisti sono in fase di avvicinamento ad una medesima area per effettuarvi l atterraggio, il paracadutista a quota superiore deve dare la precedenza a quello a quota inferiore; 2. L attività del paracadutismo ascensionale resta comunque subordinata all'osservanza di eventuali ulteriori disposizioni principalmente concernenti la regolamentazione del traffico aereo. Articolo 19 Esercizio dell attività 1. L attività di paracadutismo ascensionale e sci nautico può essere, effettuata: Per conto proprio; Per conto terzi (mediante utilizzo di imbarcazioni ed attrezzature all'uopo noleggiate con o senza conducente); Da parte di scuole e/o sodalizi sportivi. 2. Le scuole di formazione, sodalizi e/o società sportive con o senza fini di lucro, oltre all'osservanza delle condizioni di cui sopra, per esercitare l'attività di paracadutismo ascensionale. dovranno premunirsi di: Polizze assicurative espressamente sottoscritte che devono contemplare espressamente la copertura dei danni a garanzia dei terzi trasportati; Idonei istruttori per la condotta dei mezzi e per l'esercizio delle attività di paracadutismo; Di personale ausiliario (esperto nel nuoto), in possesso di brevetto di assistente bagnante o di aiuto assistente, in corso di validità, rilasciato dalla Federazione Italiana Nuoto (sezione salvamento) ovvero da altro ente riconosciuto. 3. Le imbarcazioni impiegate per l attività di paracadutismo ascensionale, sci nautico e traino in genere, qualora appartenenti a scuole o utilizzate per conto terzi, devono essere in possesso di Autorizzazione rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e conservarla a bordo per la presentazione agli Organi di vigilanza. CAPO VII TRAINO DI BANANA BOAT E PICCOLI GOMMONI Articolo 20 Limitazione e divieti Nel Circondario Marittimo di Roccella Jonica il traino di galleggianti e di piccoli gommoni è vietato:

12 In ore notturne ed in condizioni meteomarine non favorevoli; Nelle zone di mare riservate alla balneazione con Ordinanza di sicurezza balneare di questo Ufficio Circondariale Marittimo; Nelle zone di mare vietate alla balneazione con Ordinanza di sicurezza balneare di questo Ufficio Circondariale Marittimo; Oltre 1 miglio dalla costa; Lungo le rotte di accesso, nonché all interno del porto di Roccella Jonica; Ad una distanza inferiore a 200 mt. dai segnalamenti marittimi, dai galleggianti o unità che segnalano la presenza di subacquei in immersione; Ad una distanza inferiore a 250 mt. dalla testata del pontile di Siderno Marina; Ad una distanza inferiore a 500 mt. dall imboccatura del porto di Roccella Jonica; Negli specchi acquei interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari. Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea ovvero permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato. Articolo 21 Condizioni per l esercizio Fermo restando quanto previsto dalle vigenti norme e disposizioni in materia citate in premessa ed in particolare al precedente articolo 19 in quanto applicabile, l esercizio del traino di galleggianti e di piccoli gommoni nel Circondario Marittimo di Roccella Jonica è subordinato alle seguenti prescrizioni: Tutte le persone imbarcate sui galleggianti devono indossare idonee cinture di salvataggio di tipo conforme alla vigente normativa; Può essere imbarcato un numero massimo di persone secondo quanto disposto dall art. 34 del D.Lvo n 171/05 o, per unità non omologate, ai sensi dell art.13 del D.M. n 478/99; Il conducente dell unità trainante dovrà avere almeno 18 anni, essere in possesso della patente nautica (corrispondente al tipo di abilitazione alla navigazione dell unità che si conduce, indipendentemente dalla potenza del motore installato) e dovrà essere sempre assistito da persona esperta nel nuoto; Deve essere sistemato a bordo un salvagente anulare con almeno 30 (Trenta) metri di cima galleggiante pronto all uso; L unità trainante deve avere a bordo una cassetta contenente i medicinali di cui alla tabella D del D.M. n 279 del 25/05/1988; Durante le varie fasi dell attività, la distanza tra il mezzo e la persona o il galleggiante trainato non deve essere mai inferiore a 20 metri; Le polizze assicurative dei mezzi impiegati devono contemplare espressamente la copertura dei danni a garanzia dei terzi trasportati/trainati; Fermo restando le disposizioni impartite dal Capo del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria con l Ordinanza n 49/2003 citata in premessa, per la partenza e l arrivo sulla costa, durante la stagione balneare, devono essere utilizzati appositi corridoi di atterraggio/lancio opportunamente predisposti dai concessionari demaniali marittimi con le modalità riportate nell Ordinanza di sicurezza balneare del Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica; Le persone che esercitano tale attività, sia ai fini di lucro che non, saranno ritenute responsabili dell efficienza e della sicurezza dei mezzi utilizzati. L Autorità Marittima è pertanto da ritenersi manlevata da ogni responsabilità per eventuali danni a persone o cose derivanti dall esercizio di tale attività. CAPO VIII PROPULSORI ACQUATICI SUBACQUEI Articolo 22 Definizione

13 Per acquascooter subacqueo si intende qualsiasi propulsore acquatico ad elica ed assetto variabile predisposto per lo svolgimento di escursioni subacquee, nuoto e snorkeling, avente generalmente caratteristiche similari alle seguenti: Velocità da 3 a 5 Km/h; Profondità massima di esercizio sino a 30 (trenta) metri; Autonomia di circa 2 ore. Articolo 23 Prescrizioni L utilizzo degli acquascooters subacquei è vincolato al rispetto delle seguenti condizioni: La navigazione è consentita esclusivamente in ore diurne ed in presenza di condizioni meteo-marine favorevoli; Il conduttore dovrà avere comunque almeno 16 anni di età; L operatore acquascooter subacqueo dovrà essere appositamente segnalato in superficie, in analogia a quanto previsto per l attività subacquea con un galleggiante con bandiera rossa munita di striscia diagonale bianca visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri con cima di lunghezza massima di 50 (cinquanta) metri; L utilizzo da parte di minori deve, comunque, avvenire in presenza di persona maggiorenne. Articolo 24 Limiti di navigazione E fatto divieto assoluto di navigare ed utilizzare gli acquascooters subacquei: All interno del porto di Roccella Jonica ed a distanza inferiore a metri 500 dall imboccatura dello stesso; A distanza inferiore a metri 500 dalle navi mercantili o militari alla fonda; a distanza di metri 200 dalla testata del pontile di attracco di Siderno Marina; negli specchi acquei interdetti alla balneazione per motivi igienico sanitari; nelle zone di mare riservate alla balneazione con Ordinanza di sicurezza balneare del Capo del Circondario Marittimo di Roccella Jonica; A distanza inferiore a metri 200 da reti da posta debitamente segnalate e da eventuali impianti di acquicoltura; Nelle zone di mare interdette alla navigazione, in via temporanea o permanente, per qualsiasi altro provvedimento legittimamente emanato; A distanza inferiore a metri 200 dalle foci di fiumi, canali e collettori di qualunque tipo; Oltre 1 miglio dalla costa. CAPO IX ATTIVITA SUBACQUEE PARTE A IMMERSIONI GUIDATE CON SUPPORTO DI UNITA NAVALI Articolo 25 Premessa Le attività subacquee effettuate da privati a scopo turistico-sportivo nonché le attività subacquee organizzate per il conseguimento di brevetti subacquei sportivi sono disciplinate come di seguito indicato agli articoli che seguono. Articolo 26

14 Generalità Nelle acque del Circondario Marittimo di Roccella Jonica l effettuazione a fini turistico/sportivi di attività subacquee organizzate (immersioni guidate con accompagnatore), svolte con il supporto di unità navali, è consentita esclusivamente a Società/Circoli Sportivi/Associazioni/Imprese che prevedano espressamente tale attività nella loro ragione sociale ovvero nel loro statuto, che siano iscritte nei Registri di cui all articolo 68 del Codice della Navigazione disciplinati dall Ordinanza n 02/99 della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, citata in premessa, ed è subordinata all osservanza delle prescrizioni di cui ai successivi articoli. Le navi ed imbarcazioni da diporto impiegate devono inoltre attenersi a quanto previsto dall art.2 del D.Lgs. n 171/2005 del 18/07/2005. Lo svolgimento pratico delle immersioni subacquee deve avvenire in condizioni meteo-marine favorevoli ed adeguate al livello dei partecipanti, sotto la responsabilità dell accompagnatore (Istruttore, guida ecc ). Articolo 27 Brevetti dell accompagnatore/istruttore L accompagnatore per immersioni guidate deve essere munito di idoneo brevetto rilasciato da una delle Federazioni/Imprese/Associazioni, nazionali od internazionali, generalmente riconosciute, e deve operare entro i limiti imposti dal proprio brevetto, assumendo tutte le responsabilità civili e penali connesse con l attività svolta. Ogni accompagnatore non può guidare nell immersione un numero di subacquei superiore a quello prescritto dalle norme e dalle procedure didattiche adottate e deve rispettare i limiti di profondità stabiliti dal brevetto posseduto dagli stessi; in caso di brevetti di diverso grado dovrà essere rispettato il limite di profondità previsto dal grado inferiore. Articolo 28 Requisiti - Dotazioni di sicurezza dell unità impiegata Le unità di appoggio alle attività subacquee devono essere equipaggiate: Se adibite al traffico con personale munito dei prescritti titoli professionali marittimi e le dotazioni di sicurezza previste dalle norme di cui al D.P.R. n 435 del 08/11/1991, per la tipologia delle unità navali e per la navigazione effettuata; Se adibite al diporto con personale munito delle abilitazioni prescritte per la nautica da diporto e le dotazioni di sicurezza previste dal D.M. 05/10/1999 n 478. In tal caso il numero delle persone trasportabili è ridotto in ragione di una persona ogni 75 Kg. di attrezzatura sportiva subacquea imbarcata. Le dotazioni e gli accorgimenti di sicurezza previsti dalle suddette norme devono essere integrate almeno con le seguenti: Apparecchiatura per la somministrazione di ossigeno terapeutico in erogazione continua con bombola da almeno sette litri, ovvero con bombola di almeno tre litri se munita con erogatore a domanda ovvero con sistemi analoghi omologati; Mezzo di comunicazione che consenta di contattare i centri di soccorso (fornito di batterie di riserva o di attacco per la ricarica continua alla batteria di bordo); Megafono e/o dispositivo sonoro che consenta di richiamare l attenzione di eventuali unità in transito; Una tabella riportante i recapiti telefonici e/o le frequenze di ascolto dei principali centri di soccorso (Autorità Marittima, Ospedale, Centro iperbarico); Cassetta di pronto soccorso completa dei relativi presidi sanitari;

15 Almeno una bombola di riserva munita di doppio erogatore o dispositivi per l erogazione dell aria dalla superficie, posizionati per tutta la durata dell immersione, a bordo dell imbarcazione o a ad una profondità da 3 a 5 metri a discrezione del responsabile dell unità navale, per meglio garantire le condizioni di sicurezza; Per ciascun subacqueo, oltre alla pila personale, è prescritta anche un ulteriore fonte luminosa fissa per le immersioni notturne. In merito al numero dei passeggeri trasportabili, fermo restando le limitazioni imposte dalle normative vigenti nel caso in cui l unità venga utilizzata con contratti di noleggio, e le eventuali ulteriori disposizioni che potrebbero scaturire dall emissione del Regolamento di attuazione al Codice della Nautica da diporto, citato in premessa, le unità da diporto non marcate CE, impiegate per l espletamento dell attività di supporto ai centri di immersione, dovranno essere in regola con la documentazione prevista a seconda si tratti di natante o imbarcazione e comunque, se di lunghezza inferiore ai 10 metri, in ogni caso dovranno essere muniti di un Certificato di omologazione/dichiarazione di conformità o Attestato di un Ente tecnico riconosciuto, che certifichi il numero delle persone trasportabili ai fini della sicurezza della navigazione. Articolo 29 Prescrizioni Prima della partenza, il responsabile dell unità navale deve annotare su apposito registro l elenco dei partecipanti all immersione, con l indicazione dei brevetti posseduti, nonché i nominativi degli eventuali accompagnatori subacquei. In caso di immersione con unità navale d appoggio ancorata, l ancoraggio dell unità stessa dovrà essere realizzato in maniera tale da poter essere filato per occhio in emergenza; in tale circostanza il punto d ormeggio dovrà essere segnalato in superficie con un galleggiante (grippiale costituito anche da un parabordo). Durante l immersione l unità navale dovrà sempre essere presidiata da una persona in grado di manovrare ed effettuare eventuali comunicazioni d emergenza. Durante le prove di immersione per il conseguimento dei brevetti, gli istruttori e gli assistenti presenti in acqua devono essere in numero tale da poter garantire un rapporto istruttore allievo entro il limite prescritto dalle norme e procedure didattiche adottate. Le immersioni guidate e le prove pratiche di immersione per il conseguimento di brevetti dovranno essere effettuate in condizioni meteomarine favorevoli ed in zone di mare che non contrastino con le disposizioni in vigore e con quelle contenute nel presente Regolamento. Articolo 30 Autorizzazione natante per appoggio immersioni subacquee I soggetti esercitanti l attività di centro di immersione Diving, iscritti nel registro di cui all articolo 68 tenuto dalla Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, che intendano effettuare attività subacquee organizzate con il supporto di natanti da diporto devono presentare presso l Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, anche per il tramite degli Uffici Marittimi dipendenti di Siderno Marina, Bovalino Marina e Monasterace la seguente documentazione: Domanda in duplice copia (come da modello Allegato A), di cui una in bollo; Iscrizione alla C.C.I.A.A. attestata da Certificato camerale, ovvero da dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 (autocertificazione); in alternativa statuto della Federazione/Associazione di appartenenza; Copia della polizza assicurativa di ogni singola unità che oltre a prevedere la copertura Responsabilità Civile, assicuri tutte le persone imbarcate compreso l equipaggio; Elenco del personale dipendente; Elenco e caratteristiche delle unità che si intendono utilizzare per l attività.

16 L autorizzazione ha validità di tre anni dalla data del rilascio e dovrà essere sottoposta a vidimazione annuale, in occasione della quale dovranno essere comunicate le eventuali variazioni concernenti il numero e/o le caratteristiche delle unità utilizzate. Articolo 31 Segnalamenti marittimi I segnalamenti marittimi previsti dalle norme in vigore per la tipologia dell unità impiegata e per la navigazione effettuata, devono essere integrati dai seguenti: di giorno: In acque nazionali una bandiera di colore rosso con diagonale bianca e la lettera Alfa del Codice Internazionale dei Segnali; In aggiunta ai segnali di cui sopra, la Associazione/Impresa/Società/Circolo sportivo ha facoltà di utilizzare un pallone per segnalazione di un subacqueo ancorato nella zona in cui avviene l immersione (pallone rosso con sovrastante bandiera rossa con striscia diagonale bianca). di notte: Tre luci disposti in linea verticale di cui quella centrale bianca e le altre di colore rosso visibili a giro di orizzonte con portata di almeno un miglio (solo nel caso di unità di lunghezza superiore a 12 metri), una luce lampeggiante gialla visibile, a giro d orizzonte, a non meno di 300 metri di distanza (per le unità di lunghezza inferiore a 12 metri). Tutti gli operatori subacquei devono, comunque, operare entro i 50 metri dai segnali sopraindicati (bandiera su imbarcazione, pallone regolamentare). Articolo 32 Informazione all Autorità Marittima Nel caso di immersioni subacquee organizzate da Società/Circoli Sportivi/Associazioni/Imprese per le prove di conseguimento di brevetti, dovranno essere rispettate le modalità stabilite dalle Federazioni/Imprese/Associazioni nazionali o internazionali generalmente riconosciute. Per tali immersioni, il sodalizio organizzativo dovrà far prevenire all Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica - Sala Operativa, almeno 24 ore prima dell evento, anche a mezzo fax (0964/85952) o (roccellaionica@guardiacostiera.it), una informativa (come da allegato B riportante: Data, ora e luogo dell immersione; Numero dei partecipanti; Nominativo dell istruttore responsabile e degli eventuali assistenti; Unità navale utilizzata; Modalità operative. L informativa di cui al comma precedente potrà essere trasmessa, in relazione alle acque di giurisdizione nelle quali vengono fatte le immersioni, direttamente all Ufficio Locale Marittimo di Siderno Marina o all Ufficio Locale Marittimo di Bovalino Marina o alla Delegazione di spiaggia di Monasterace. PARTE B IMMERSIONI GUIDATE SENZA SUPPORTO DI UNITA NAVALI Articolo 33 Generalità Nelle acque del Circondario Marittimo di Roccella Jonica l effettuazione a fini turistico/sportivi di attività subacquee organizzate (immersioni guidate con accompagnatore), svolte senza il supporto

17 di unità navali, è consentito esclusivamente a Società/Circoli Sportivi/Associazioni/Imprese che prevedano espressamente tale attività nella loro ragione sociale ovvero nel loro statuto, che siano iscritte nei Registri di cui all articolo 68 del Codice della Navigazione disciplinati dall Ordinanza n 02/99 della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria ed è subordinata all osservanza delle prescrizioni di cui ai successivi articoli. Lo svolgimento pratico delle immersioni subacquee deve avvenire in condizioni meteomarine favorevoli ed adeguate al livello dei partecipanti, sotto la responsabilità dell accompagnatore (Istruttore, guida ecc ). Articolo 34 Brevetti dell accompagnatore/istruttore L accompagnatore per immersioni guidate deve essere munito di idoneo brevetto rilasciato da una delle Federazioni/Imprese/Associazioni, nazionali od internazionali, generalmente riconosciute e deve operare entro i limiti imposti dal proprio brevetto, assumendo tutte le responsabilità civili e penali connesse con l attività svolta. Ogni accompagnatore non può guidare nell immersione un numero di subacquei superiore a quello prescritto dalle norme e dalle procedure didattiche adottate e deve rispettare i limiti di profondità stabiliti dal brevetto posseduto dagli stessi; in caso di brevetti di diverso grado dovrà essere rispettato il limite di profondità previsto dal grado inferiore. Articolo 35 Dotazioni di sicurezza Durante le immersioni dovranno essere sempre disponibili le seguenti dotazioni di sicurezza : Apparecchiatura per la somministrazione di ossigeno terapeutico in erogazione continua con bombola da almeno sette litri, ovvero una bombola di almeno tre litri se munita con erogatore a domanda ovvero con sistemi analoghi omologati; Mezzo di comunicazione che consenta di contattare i centri di soccorso, nonché una tabella riportante i recapiti telefonici e/o le frequenze di ascolto dei principali centri di soccorso (Autorità Marittima, Ospedale, Centro iperbarico); Cassetta di pronto soccorso completa dei relativi presidi sanitari; Per ciascun subacqueo, oltre alla pila personale, è prescritta anche un ulteriore fonte luminosa fissa per le immersioni notturne. Articolo 36 (Prescrizioni) Prima della partenza, il responsabile dell unità navale deve annotare su apposito registro l elenco dei partecipanti all immersione, con l indicazione dei brevetti posseduti, nonché i nominativi degli eventuali accompagnatori subacquei. Durante le prove di immersione per il conseguimento dei brevetti, gli istruttori e gli assistenti presenti in acqua devono essere in numero tale da poter garantire un rapporto istruttore allievo entro il limite prescritto dalle norme e procedure didattiche adottate. Le immersioni guidate e le prove pratiche di immersione per il conseguimento di brevetti dovranno essere effettuate in condizioni meteomarine favorevoli ed in zone di mare che non contrastino con le disposizioni in vigore e con quelle contenute nel presente Regolamento. Articolo 37

ORDINANZA n 55 /2005. MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto del Compartimento Marittimo di Civitavecchia

ORDINANZA n 55 /2005. MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto del Compartimento Marittimo di Civitavecchia MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto del Compartimento Marittimo di Civitavecchia ORDINANZA n 55 /2005 Il Capitano di Vascello (CP), Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE Il sottoscritto Tenente di Vascello (CP) Comandante del Porto e Capo del Circondario Marittimo

Dettagli

PARTE A - IMMERSIONI GUIDATE CON SUPPORTO DI UNITA NAVALI

PARTE A - IMMERSIONI GUIDATE CON SUPPORTO DI UNITA NAVALI O R D I N A N Z A N 15/99 IL CAPO DEL CIRCONDARIO MARITTIMO E COMANDANTE DEL PORTO DI SANREMO: - VISTA la Legge 11.02.1971, n 50 e successive modifiche, recante Norme sulla Navigazione da Diporto; - CONSIDERATO

Dettagli

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANREMO ORDINANZA N 55/2003

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANREMO ORDINANZA N 55/2003 UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANREMO ORDINANZA N 55/2003 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Sanremo: Vista Considerato Ritenuto necessario pubblica Vista Visto Visto Considerata

Dettagli

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO PORTO SANTO STEFANO ORDINANZA N 189/2003

UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO PORTO SANTO STEFANO ORDINANZA N 189/2003 UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO PORTO SANTO STEFANO ORDINANZA N 189/2003 Il capo del Circondario Marittimo di Porto Santo Stefano: - VISTA l ordinanza n. 57/98 in data 16.07.1998 e successive modifiche;

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000 MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante dei Porto di Arbatax: - Vista la Legge 11.02.1971,

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA ORDINANZA N 63 /2003

CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA ORDINANZA N 63 /2003 CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA ORDINANZA N 63 /2003 Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di La Maddalena, - VISTA la legge 11.02.1971 n 50

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO SOVERATO. ORDINANZA n 15/04

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO SOVERATO. ORDINANZA n 15/04 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO SOVERATO ORDINANZA n 15/04 Il Capo del Circondario Marittimo di Soverato: la Legge 11 febbraio 1971, n 50 e successive modifiche,

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO CASTELLLAMMARE DI STABIA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO CASTELLLAMMARE DI STABIA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO CASTELLLAMMARE DI STABIA ORDINANZA n.07 del 22 marzo 2006 DISCIPLINA DELLE ATTIVITA SUBACQUEA Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

~.y~. COMPARTIMENTO MARITTIMO DI LIVORNO CIRCONDARIO MARITTIMO DI LIVORNO. ORDINANZA N {èj 1

~.y~. COMPARTIMENTO MARITTIMO DI LIVORNO CIRCONDARIO MARITTIMO DI LIVORNO. ORDINANZA N {èj 1 ~.y~. COMPARTIMENTO MARITTIMO DI LIVORNO CIRCONDARIO MARITTIMO DI LIVORNO ORDINANZA N {èj 1 Il capo del Circondario Marittimo di Livorno: VISTA la legge 11.02.1971, n. 50 e successive modifiche, recante

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari Ordinanza n 46/2007 Il Comandante della Capitaneria di Porto di Bari, nella rispettiva qualità di Capo del Compartimento e del Circondario

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO ORDINANZA N 55/02

CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO ORDINANZA N 55/02 CAPITANERIA DI PORTO DI PORTOFERRAIO ORDINANZA N 55/02 Il capo del Circondario Marittimo di Portoferraio: - VISTA l ordinanza n. 86/98 in data 20.06.1998; - VISTA : La Legge Regionale n 54 emanata dalla

Dettagli

IL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE MOBILITA

IL DIRIGENTE REGIONALE DELLA DIREZIONE MOBILITA ORDINANZA n. 130/45.02 del 17/08/2010 OGGETTO: Disciplina della pratica del Kitesurf e di traino di galleggianti idonei al trasporto di persone nelle acque del lago di Garda Regione del Veneto. IL DIRIGENTE

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA MONFALCONE

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA MONFALCONE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA MONFALCONE ORDINANZA N 18/2006 Il Capitano di Fregata (CP), Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di

Dettagli

Ministero dei Trasporti e della Navigazione Ufficio Circondariale Marittimo PALINURO

Ministero dei Trasporti e della Navigazione Ufficio Circondariale Marittimo PALINURO Ministero dei Trasporti e della Navigazione Ufficio Circondariale Marittimo PALINURO ORDINANZA N 06/2001 (come modificata con Ordinanza n 08/01 del 27 aprile 2001 e Ordinanza n 10/05 del 10 maggio 2005)

Dettagli

REGOLAMENTO DIPORTO NAUTICO per il Circondario Marittimo di Anzio

REGOLAMENTO DIPORTO NAUTICO per il Circondario Marittimo di Anzio Regolamento diporto nautico Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Anzio REGOLAMENTO DIPORTO NAUTICO per il Circondario Marittimo di Anzio Reso

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA I M P E R I A Ordinanza n 34/2009 Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO ORDINANZA N 15/2006

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO ORDINANZA N 15/2006 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO ORDINANZA N 15/2006 Il Tenente di Vascello (CP), Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Grado,

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - OTRANTO -

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - OTRANTO - MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - OTRANTO - ORDINANZA N 09/01 Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA (Località P.ta Chiara, snc. - Tel. 0789-730632 - Fax 0789-731020. E-mail: cplamaddalena@mit.gov.it - Sito Web: www.guardiacostiera.it)

Dettagli

ORDINANZA N. 125/2017

ORDINANZA N. 125/2017 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI ANCONA SEZIONE TECNICA SICUREZZA E DIFESA PORTUALE Banchina Nazario Sauro 071/227581 dm.ancona@guardiacostiera.it www.guardiacostiera.gov.it/ancona

Dettagli

REGOLAMENTO DIPORTO NAUTICO

REGOLAMENTO DIPORTO NAUTICO Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera di Anzio Regolamento diporto nautico Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Anzio REGOLAMENTO DIPORTO

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORISTANO. Ordinanza n 07/2012 ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORISTANO. Ordinanza n 07/2012 ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORISTANO Ordinanza n 07/2012 ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE IL CAPO DEL CIRCONDARIO MARITTIMO E COMANDANTE DEL PORTO DI ORISTANO

Dettagli

Ministero dei Trasporti Capitaneria di Porto Venezia ORDINANZA N. 106/2006. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Venezia:

Ministero dei Trasporti Capitaneria di Porto Venezia ORDINANZA N. 106/2006. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Venezia: Ministero dei Trasporti Capitaneria di Porto Venezia ORDINANZA N. 106/2006 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Venezia: VISTA VISTA la Legge 11/02/1971, n 50 e successive modifiche,

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di Chioggia ORDINANZA N 07/2015

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di Chioggia ORDINANZA N 07/2015 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di Chioggia ORDINANZA N 07/2015 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Chioggia: VISTO : VISTE l istanza pervenuta

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto Chioggia ORDINANZA N. 33 / 2009

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto Chioggia ORDINANZA N. 33 / 2009 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto Chioggia Il Capo del Circondario Marittimo di Chioggia: VISTO VISTA ORDINANZA N. 33 / 2009 il Decreto Legislativo 18 luglio 2005, n 171,

Dettagli

ORDINANZA n. 121/2016

ORDINANZA n. 121/2016 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI ANCONA SEZIONE TECNICA SICUREZZA E DIFESA PORTUALE Banchina Nazario Sauro 071/227581 ancona@guardiacostiera.it www.guardiacostiera.it

Dettagli

ORDINANZA N 56/2017. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ancona,

ORDINANZA N 56/2017. Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Ancona, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI ANCONA SEZIONE TECNICA SICUREZZA E DIFESA PORTUALE Banchina Nazario Sauro 071/227581 dm.ancona@pec.mit.gov.it www.guardiacostiera.gov.it/ancona

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ramo Trasporti (D.P.R , n.271)

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ramo Trasporti (D.P.R , n.271) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ramo Trasporti (D.P.R. 08.12.2007, n.271) CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA SERVIZIO SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE E DIFESA PORTUALE SEZIONE TECNICA Ordinanza

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI SIRACUSA

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI SIRACUSA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI SIRACUSA ORDINANZA N 83/02 (come modificata dall ordinanza n. 102/2003 del 08/07/2003) Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

1. Sono istituiti i seguenti titoli per lo svolgimento di servizi di coperta e di macchina:

1. Sono istituiti i seguenti titoli per lo svolgimento di servizi di coperta e di macchina: Decreto Ministeriale N. 121 del 10/05/2005 Titolo/Oggetto Regolamento recante l'istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto. testo VISTO l articolo 1 della legge 11 febbraio 1971,

Dettagli

ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE

ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE AMBITO DI APPLICAZIONE L ordinanza balneare disciplina, ai fini della sicurezza marittima, la balneazione e le attività ad essa connesse che si svolgono lungo il litorale

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI PIOMBINO Settore Operativa Piazzale Premuda n 19 57025 PIOMBINO (LI) Tel.: 0565/221000 224240 Fax:0565261011 E-mail:ucpiombino@mit.gov.it

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO DI BRINDISI ORDINANZA N. 6/2016

CAPITANERIA DI PORTO DI BRINDISI ORDINANZA N. 6/2016 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI BRINDISI ORDINANZA N. 6/2016 REGATA DI CANOTTAGGIO DEL CAMPIONATO REGIONALE F.I.C. NEL SENO DI PONENTE DEL PORTO INTERNO DI BRINDISI

Dettagli

SICUREZZA BALNEARE (ovvero: SPIAGGE SICURE O QUASI?)

SICUREZZA BALNEARE (ovvero: SPIAGGE SICURE O QUASI?) IL CONCETTO DI SICUREZZA BALNEARE E, PER LA LEGGE ITALIANA, COMPRESO NEL PIU VASTO CONTESTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALVAGUARDIA DELLA VITA UMANA IN MARE PREVISTO DAL CODICE DELLA NAVIGAZIONE E DAL REGOLAMENTO

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera PANTELLERIA ORDINANZA N 10/2015

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera PANTELLERIA ORDINANZA N 10/2015 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera PANTELLERIA Via San Nicola n 1 0923/911027 ucpantelleria@mit.gov.it www.guardiacostiera.it/pantelleria ORDINANZA

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE. n. 68 / 2017

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE. n. 68 / 2017 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE n. 68 / 2017 Il Capo del Circondario Marittimo di Trieste, Visto Visto Visti Visto Vista Vista

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 44/2012

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 44/2012 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 44/2012 Il Capo del Circondario Marittimo di Venezia e Comandante del porto di Venezia,

Dettagli

FIGURE E TABELLE DELLA SEGNALETICA VERTICALE DI CUI ALL ART. 18

FIGURE E TABELLE DELLA SEGNALETICA VERTICALE DI CUI ALL ART. 18 A. SEGNALI DI DIVIETO FIGURE E TABELLE DELLA SEGNALETICA VERTICALE DI CUI ALL ART. 18 A.1 Divieto di passaggio (segnale generale) A.2 Divieto per le unità a motore A.3 Divieto per le unità a motore specifiche

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO BRINDISI GUARDIA COSTIERA ORDINANZA N 40/2004. Il Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Brindisi;

CAPITANERIA DI PORTO BRINDISI GUARDIA COSTIERA ORDINANZA N 40/2004. Il Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Brindisi; CAPITANERIA DI PORTO BRINDISI GUARDIA COSTIERA ORDINANZA N 40/2004 Il Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Brindisi; VISTA: la Legge n 50 in data 11.02.1971 e successive modifiche ed

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Via Gioeni 55, 92014 Porto Empedocle (AG) - Centralino: 0922 531811-531812 - Sala Operativa: 0922

Dettagli

Prontuario ideato e curato da Tarquini Stefano.

Prontuario ideato e curato da Tarquini Stefano. ORDINANZE BALNEARI (COMPARTIMENTO MARITTIMO DI CHIOGGIA) Alcune violazioni si riferiscono esclusivamente a realtà locali dei Compartimenti Marittimi di Venezia e di o alle acque della Regione Veneto. Tuttavia,

Dettagli

Ordinanza sulla navigazione nelle acque svizzere

Ordinanza sulla navigazione nelle acque svizzere Ordinanza sulla navigazione nelle acque svizzere (Ordinanza sulla navigazione interna, ONI) Modifica del TT. MMMM 2008 Disegno 30.01.2008 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza sulla navigazione

Dettagli

CAPO I AMBITO DI APPLICAZIONE

CAPO I AMBITO DI APPLICAZIONE Decreto della Presidente della Giunta Regionale 22 giugno 2009, n. 5/R. Regolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque piemontesi del Lago Maggiore (Legge regionale

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO TRASPORTI PUBBLICI Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 178 DI DATA 12 Dicembre 2016 OGGETTO: L.P. 9/2001. Art. 31, c. 3. - Regolamentazione navigazione kitesurf

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE. n.

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE. n. MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI TRIESTE ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE n. 34 / 2010 Il Capitano di Vascello(CP), Capo del Circondario Marittimo di Trieste;

Dettagli

FISHJOB DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA. Pescaturismo

FISHJOB DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA. Pescaturismo DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA Pescaturismo CHE COS È IL PESCATURISMO? Per pescaturismo si intendono le attività intraprese dall'armatore singolo, impresa o cooperativa di nave da pesca costiera

Dettagli

ORDINANZA N. 32 DEL

ORDINANZA N. 32 DEL (Provincia di Genova) Prot. n. COPIA Albo n.699-12.06.2014 UFFICIO DEMANIO MARITTIMO ORDINANZA N. 32 DEL 12.06.2014 Oggetto: DISCIPLINA TEMPORANEA DELL UTILIZZO DELLO SPECCHIO ACQUEO DELLA ZONA TRANSITO

Dettagli

CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CORIGLIANO CALABRO

CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CORIGLIANO CALABRO CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CORIGLIANO CALABRO ORDINANZA N. 41/2012 Il Capo del compartimento e del circondario marittimo di Corigliano Calabro: VISTA la propria ordinanza n 51/10 in data relativa

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Terracina ORDINANZA N. 88/2010

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Terracina ORDINANZA N. 88/2010 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Terracina ORDINANZA N. 88/2010 Il Comandante del Porto di Terracina e Capo del Circondario Marittimo: la propria Ordinanza

Dettagli

DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA. Pescaturismo

DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA. Pescaturismo DIVERSIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI PESCA Pescaturismo Pescaturismo DM 13/4/1999 n. 293 Art. 1 Per pesca- turismo si intendono le attività intraprese dall'armatore singolo, impresa o cooperativa di nave

Dettagli

Il diritto di navigazione è un diritto speciale, un complesso di norme che disciplinano la navigazione. Per navigazione si intende qualsiasi

Il diritto di navigazione è un diritto speciale, un complesso di norme che disciplinano la navigazione. Per navigazione si intende qualsiasi CACCIA E PESCA Il diritto di navigazione è un diritto speciale, un complesso di norme che disciplinano la navigazione. Per navigazione si intende qualsiasi trasporto o movimento di cose e persone per acqua

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Via Gioeni 55, 92014 Porto Empedocle (AG) - Centralino: 0922 531811-531812 - Sala Operativa: 0922

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari Ordinanza n 45/2009 Il Comandante della Capitaneria di Porto di Bari, nella rispettiva qualità di Capo del

Dettagli

ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 30/2014

ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 30/2014 NUMERO BLU PER LE EMERGENZE IN MARE E SULLE SPIAGGE: 1530 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Via Gioeni, nr. 55 C.A.P. 92014 (AG) Tel.

Dettagli

Regolamento di disciplina del diporto nautico e delle attività ludico/diportistiche nel Circondario Marittimo di Gaeta

Regolamento di disciplina del diporto nautico e delle attività ludico/diportistiche nel Circondario Marittimo di Gaeta MINISTERO DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA GAETA ORDINANZA N. 116/2007 ed annesso Regolamento di disciplina del diporto nautico e delle attività ludico/diportistiche nel Circondario

Dettagli

Circolare 30 Aprile 1997 n

Circolare 30 Aprile 1997 n Pagina 1 di 14 Leggi & Homepag Dizionari a cura di Paolo Ciraci Ministe Direzio Circolare 30 Aprile 1997 n. 262938 Oggetto: Sicurezza della navigazione delle unità da diporto - Mezzi di salvataggio e dotazioni

Dettagli

ORDINANZA N. 25 / 2014 Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Otranto,

ORDINANZA N. 25 / 2014 Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Otranto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto TEL.(+39) 0836/801073 - FA (+39) 0836/805405 - email: ucotranto@mit.gov.it - cp-otranto@pec.mit.gov.it ORDINANZA

Dettagli

Ordinanza n. 15/2014

Ordinanza n. 15/2014 NUMERO BLU PER LE EMERGENZE IN MARE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI LICATA SEZIONE TECNICA VIA LIBOTTI N. 9 92027 LICATA (AG) TEL./FAX. 0922 774113 E-MAIL

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA VENEZIA ORDINANZA N. 32/06 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA Ordinanza n. 32/06 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Allegato alla Delib.G.R. n. 32/ 13 del 29.8.2007 Disciplinare di esecuzione del Registro naviglio del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale come previsto dall articolo 20, comma 9, della legge regionale

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ordinanza n. 33/06

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ordinanza n. 33/06 CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA CHIOGGIA ORDINANZA N. 33/06 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO CHIOGGIA Ordinanza n. 33/06 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI PIOMBINO Settore Demanio/Ambiente Piazzale Premuda n 19 57025 PIOMBINO (LI) (+39) 0565 224240-0565 221000 (+39) 0565 261011

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Golfo Aranci. Ordinanza n 40 /2010

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Golfo Aranci. Ordinanza n 40 /2010 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo Guardia Costiera Golfo Aranci Ordinanza n 40 /2010 Il sottoscritto Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di

Dettagli

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELL'AREA MARINA PROTETTA «REGNO DI NETTUNO» (EX ARTICOLO 28, COMMA 5, LEGGE 31 DICEMBRE 1982, N.

REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELL'AREA MARINA PROTETTA «REGNO DI NETTUNO» (EX ARTICOLO 28, COMMA 5, LEGGE 31 DICEMBRE 1982, N. REGOLAMENTO DI ESECUZIONE ED ORGANIZZAZIONE DELL'AREA MARINA PROTETTA «REGNO DI NETTUNO» (EX ARTICOLO 28, COMMA 5, LEGGE 31 DICEMBRE 1982, N. 979) Art. 16. Disciplina della navigazione da diporto 1. Nell'area

Dettagli

Art. 4. (Qualifica di allievo ufficiale di navigazione del diporto)

Art. 4. (Qualifica di allievo ufficiale di navigazione del diporto) D.M. 10 maggio 2005, n.121.regolamento recante l'istituzione e la disciplina dei titoli professionali del diporto.(gazzetta Ufficiale Serie Gen.- n. 154 del 5 luglio 2005) Art. 1. (Ambito di applicazione)

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO Ordinanza di Sicurezza Balneare n 16/2006

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO Ordinanza di Sicurezza Balneare n 16/2006 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI GRADO Ordinanza di Sicurezza Balneare n 16/2006 Il Tenente di Vascello (CP), Capo del circondario marittimo e Comandante

Dettagli

- elevati 220 sanzioni amministrative per pesca, diporto, violazione al codice della navigazione

- elevati 220 sanzioni amministrative per pesca, diporto, violazione al codice della navigazione Molfetta- Si intensifica e ed entra nella fase più viva ed intensa, coincidente con il ponte di Ferragosto, l attività di controllo e di sicurezza voluta dal Ministro dei Trasporti ed attuata dal Comando

Dettagli

NATANTI IMBARCAZIONI. Esistono, per le unità da diporto con marchio CE, 4 categorie di

NATANTI IMBARCAZIONI. Esistono, per le unità da diporto con marchio CE, 4 categorie di Esistono, per le unità da diporto con marchio CE, 4 categorie di progettazione. La categoria è visibile sulla targhetta attaccata allo scafo e appunto, in base alla categoria le unità sono abilitate ad

Dettagli

ORDINANZA N 16/2016 XXVIII CAMPIONATO PRIMAVERILE DEL CONERO TROFEO ALFONSO STASI. Località: Ancona Data: 10 aprile 2016

ORDINANZA N 16/2016 XXVIII CAMPIONATO PRIMAVERILE DEL CONERO TROFEO ALFONSO STASI. Località: Ancona Data: 10 aprile 2016 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO DI ANCONA SEZIONE TECNICA SICUREZZA E DIFESA PORTUALE Banchina Nazario Sauro 071/227581 ancona@guardiacostiera.it www.guardiacostiera.it

Dettagli

DELLA NAVIGAZIONE INTERNA:

DELLA NAVIGAZIONE INTERNA: CACCIA E PESCA Il diritto di navigazione è quella parte dell ordinamento giuridico che disciplina la navigazione con un complesso di norme che ne fanno un diritto speciale, autonomo e unitario. Per navigazione

Dettagli

Determinazione Dirigenziale n. 610 del

Determinazione Dirigenziale n. 610 del Comune di Rimini Direzione Organizzazione, Cultura e Turismo Settore Turismo, water front e riqualificazione lungomare Ufficio Demanio Marittimo e Porti turistici Via Rosaspina n. 7 47923 Rimini C.F. e

Dettagli

Decreto ministeriale 5 ottobre 1999, n. 478

Decreto ministeriale 5 ottobre 1999, n. 478 Decreto ministeriale 5 ottobre 1999, n. 478 Regolamento recante norme di sicurezza per la navigazione da diporto Gazzetta Ufficiale 17.12.1999 n. 295 Il Ministro dei trasporti e della navigazione Vista

Dettagli

Regolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque del Lago

Regolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque del Lago Decreto della Presidente della Giunta Regionale 22 giugno 2009, n. 6/R. Regolamento regionale recante: Disposizioni e prescrizioni per la navigazione sulle acque del Lago d Orta (Legge regionale 17 gennaio

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ordinanza n 86 /2005 IL CAPITANO DI VASCELLO (CP) SOTTOSCRITTO, CAPO DEL CIRCONDARIO E DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO DELLA SPEZIA RITENUTO necessario disciplinare

Dettagli

2706 Capitolo XIII 892-934

2706 Capitolo XIII 892-934 2706 Capitolo XIII 892-934 931. - D.M. 5 ottobre 1999 n. 478. Regolamento recante norme di sicurezza per la navigazione da diporto (G.U. 17 dicembre 1999 n. 295). Art. 1. (Finalità e campo di applicazione).

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 18 maggio 2016

REPUBBLICA ITALIANA. Consiglio di Stato. Sezione Prima. Adunanza di Sezione del 18 maggio 2016 Numero 01817/2016 e data 24/08/2016 REPUBBLICA ITALIANA Consiglio di Stato Sezione Prima Adunanza di Sezione del 18 maggio 2016 NUMERO AFFARE 00571/2016 OGGETTO: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Dettagli

Federazione Unitaria Lavoratori pag.1

Federazione Unitaria Lavoratori pag.1 Federazione Unitaria Lavoratori pag.1 QUADRO SINOTTICO RIEPILOGATIVO DEI REATI E DEGLI IELLECITI AMMINISTRATIVI PER VIOLAZIONI ALLA LEGGE N 963/1965 E REGOLAMENTO N 1639/1968 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA GUARDIA COSTIERA

MINISTERO DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA GUARDIA COSTIERA NUMERO BLU 1530 SUL MARE E SULLE SPIAGGE MINISTERO DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI VENEZIA GUARDIA COSTIERA Il Capo del Compartimento Marittimo e Capo del Circondario Marittimo di Venezia, RITENUTO

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari

REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Capitaneria di Porto di Bari Ordinanza n _48_/2008 Il Comandante della Capitaneria di Porto di Bari, nella rispettiva qualità di Capo

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA RAVENNA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA RAVENNA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA RAVENNA 48123 RAVENNA (RA) Via Teseo Guerra n. 15 tel. 0544/443011 - fax 0544/447498 e mail: cpravenna@mit.gov.it

Dettagli

Ordinanza n 49/2016. Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Gallipoli:

Ordinanza n 49/2016. Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Gallipoli: Capitaneria di porto di Gallipoli TEL.(+39) 0833/266862 - FAX (+39) 0833/264023 - email: gallipoli@guardiacostiera.it - cpgallipoli@mit.gov.it pec: cp-gallipoli@pec.mit.gov.it Ordinanza n 49/2016 Il Capitano

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera Alghero

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera Alghero Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera Alghero Via Eleonora d Arborea, 2-07041 Alghero (SS) - Tel. 079-953174/986811 - Fax 079-984606 VHF CH.

Dettagli

Ordinanza di sicurezza balneare n 39/2009

Ordinanza di sicurezza balneare n 39/2009 REPUBBLICA ITALIANA MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO BRINDISI SEZIONE DEMANIO, AMBIENTE E CONTENZIOSO Viale Regina Margherita, 0831/568113, brindisi@guardiacostiera.it

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI PALERMO

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI PALERMO MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI PALERMO Il Capo del Circondario Marittimo di Palermo: ORDINANZA N.89/ 2004 - VISTA la legge 31 dicembre 1982 n 979, recante disposizioni

Dettagli

ORDINANZA N. 22 / Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Otranto,

ORDINANZA N. 22 / Il Tenente di Vascello (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Otranto, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto TEL.(+39) 0836/801073 - FAX (+39) 0836/805405 - email: ucotranto@mit.gov.it - cp-otranto@pec.mit.gov.it ORDINANZA

Dettagli

Capitaneria di Porto di Savona

Capitaneria di Porto di Savona Capitaneria di Porto di Savona Una bottiglia dì plastica impiega dai 400 ai 1000 anni per degradarsi in mare mentre sacchetti di plastica alla deriva possono soffocare tonni, tartarughe e cetacei. QUANDO

Dettagli

Realizzazione. Codice della Nautica da Diporto

Realizzazione.  Codice della Nautica da Diporto Realizzazione Certifico S.r.l. Sede op.: A. De Curtis 28-06135 PERUGIA Sede amm.: Via Benedetto Croce 15-06024 Gubbio PERUGIA Tel. + 39 075 5997363 + 39 075 5997343 Assistenza 800 14 47 46 info@certifico.com

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CIRCONDARIO MARITTIMO DI NAPOLI

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CIRCONDARIO MARITTIMO DI NAPOLI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CIRCONDARIO MARITTIMO DI NAPOLI Ordinanza n 62/02 Il Capo del Circondario Marittimo di Napoli: RITENUTO necessario disciplinare l esercizio dell attività

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DIPORTISTICHE

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DIPORTISTICHE 1 2 3 REGOLAMENTO RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DIPORTISTICHE Capo I: NORME GENERALI DI SICUREZZA PER LE UNITÀ DA DIPORTO; Capo II: LOCAZIONE E NOLEGGIO DI UNITA DA DIPORTO PER USI TURISTICO

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE PALAGIANO, DI PIETRO, DONADI, MONAI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE PALAGIANO, DI PIETRO, DONADI, MONAI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4923 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI PALAGIANO, DI PIETRO, DONADI, MONAI Introduzione del patentino nautico a punti e istituzione

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI CIVITAVECCHIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N 40/2009

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI CIVITAVECCHIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N 40/2009 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI CIVITAVECCHIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N 40/2009 IL CAPO DEL COMPARTIMENTO E DEL CIRCONDARIO MARITTIMO DI CIVITAVECCHIA RITENUTO

Dettagli

COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO

COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO COMUNE DI VILLAR FOCCHIARDO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DELL AREA SOSTA CAMPER ARTICOLO 1. Il presente regolamento disciplina l utilizzazione dell area sosta camper, in seguito

Dettagli

C O M U N E D I P I S C I O T T A U f f i c i o T e c n i c o

C O M U N E D I P I S C I O T T A U f f i c i o T e c n i c o C. A. P. 8 4 0 6 6 C O M U N E D I P I S C I O T T A U f f i c i o T e c n i c o 2011 Bando Domanda Regolamento Tariffe C. A. P. 8 4 0 6 6 C O M U N E D I P I S C I O T T A U f f i c i o T e c n i c o

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO CHIOGGIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 24/2009

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO CHIOGGIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 24/2009 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO CHIOGGIA ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE N. 24/2009 Il Capo del Compartimento Marittimo e Capo del Circondario Marittimo di Chioggia:

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000

MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000 Vista Vista Considerato Considerato MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO - ARBATAX - ORDINANZA N _11/2000 Il Capo del Circondario Marittimo e Comandante dei Porto

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ORDINANZA N 19/ 2006

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ORDINANZA N 19/ 2006 Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Capitaneria di Porto di Ancona SEZIONE TECNICA Banchina Nazario Sauro 071/227581 ancona@guardiacostiera.it www.guardiacostiera.it ORDINANZA N 19/ 2006 Il

Dettagli

ORDINANZA N 24/2015 ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE E DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONNESSE AGLI USI TURISTICO-RICREATIVI

ORDINANZA N 24/2015 ORDINANZA DI SICUREZZA BALNEARE E DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ CONNESSE AGLI USI TURISTICO-RICREATIVI MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORISTANO Numero blu 1530 Sala Operativa 0783 72262 cp-oristano@pec.mit.gov.it - cporistano@mit.gov.it ORDINANZA N 24/2015 ORDINANZA

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORTONA ORDINANZA N 42/2016

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORTONA ORDINANZA N 42/2016 MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI CAPITANERIA DI PORTO DI ORTONA ORDINANZA N 42/2016 LAVORI DI CHIUSURA MINERARIA DEL POZZO OMBRINA MARE 2 DIR Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo

Dettagli

COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE

COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE COMUNE DI SENIGALLIA AREA RISORSE UMANE E FINANZIARIE U F F I C I O SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE ORDINANZA n 216 del 01/06/2017 Oggetto: SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' ACCESSORIE NEGLI STABILIMENTI

Dettagli