Strategia. area Medio Oriente Nord Africa Consorzio CTM altromercato
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- Francesco Vaccaro
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1 Strategia area Medio Oriente Nord Africa Consorzio CTM altromercato 1
2 Perché una strategia per il Medio Oriente Nord Africa e Medio Oriente, popoli eterogenei, con tradizioni e religioni diverse, uniti da una grafia più simile ad un dipinto che ad un alfabeto, da un senso di fratellanza che va oltre la semplice ospitalità, da un passato fin troppo presente denso di conflitti. 2
3 Perché una strategia per il Medio Oriente I rapporti commerciali tra Europa e Medio Oriente hanno segnato la storia di tutte le culture del Mediterraneo. Tecniche agricole,conoscenze mediche e astrologiche, parole, idee e tecnologie sono state scambiate per millenni tra i popoli. 3
4 Perché una strategia per il Medio Oriente Il futuro dei rapporti tra i popoli del Mediterraneo non può essere che di convivenza. E il commercio mantiene il suo ruolo: mescolare, mediare, meticciare. Soprattutto se fondato su regole di equità e paritarietà. 4
5 Perché una strategia per il Medio Oriente Da questa visione - una scommessa aperta e positiva in un momento storico segnato da violenze ed estremismi - nasce la scelta di aprire canali di commercio equo e solidale con i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. 5
6 Perché una strategia per il Medio Oriente La strategia voluta dal Consorzio Ctm altromercato si propone di creare reti di economia solidale attraverso il Mediterraneo. 6
7 Perché una strategia per il Medio Oriente La rete solidale veicola prodotti... crea e approfondisce rapporti tra organizzazioni democratiche. facilita scambio di pratiche commerciali basate su trasparenza, equità e continuità... crea rapporti interpersonali profondi e duraturi 7
8 Obiettivi L obiettivo della ricerca è l inserimento di nuove organizzazioni di produttori tra i partners di commercio equo di Ctm altromercato. L accesso al mercato a condizioni eque permette ai piccoli produttori, soci delle organizzazioni, di aumentare i propri redditi e di accedere a progetti sociali, finanziati dalle proprie organizzazioni. 8
9 L area di indagine La ricerca si è focalizzata sui 12 paesi dell area Middle East & North Africa: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Israele, ANP (Palestina), Libano, Siria, Turchia e Iraq. 9
10 Metodo di indagine Ctm altromercato effettua: - una valutazione etica - e una valutazione commerciale sulle organizzazioni di produttori che desiderano entrare nel circuito fair trade; entrambe devono essere positive. 10
11 Metodo di indagine Valutazione etica dell organizzazione: - prezzi e salari applicati devono essere equi e giustificati - la struttura deve essere democratica e gestita in modo partecipativo - gli utili realizzati devono essere reinvestiti in progetti a favore dei lavoratori e/o sociali - non discriminatoria per razza, genere, culto 11
12 Metodo di indagine Valutazione commerciale dei prodotti: - vendibilità: in base al target e al canale distributivo - qualità: mediante analisi chimiche e organolettiche e eventuali certificazioni. - prezzo: tenendo conto del mercato e del target - capacità produttiva 12
13 Contat Il primo gruppo di organizzazioni di produttori esaminate comprende 49 tra gruppi informali, cooperative di primo e secondo livello, ONG italiane e non, che hanno proposto i loro prodotti a Ctm altromercato. ti 13
14 Contatti Il secondo gruppo di organizzazioni di produttori esaminate comprende i contatti ottenuti tramite 39 ONG italiane. Si tratta di organizzazioni nate da progetti di cooperazione, alcune già pronte per la commercializzazione, altre con progetti in fase embrionale. 14
15 Contatti Infine, altre 5 organizzazioni di produttori sono state contattate attraverso IMC e alcune Botteghe del Mondo italiane che hanno già avviato importazioni dirette. 15
16 sintesi Risultati Risultati in Circa 100 organizzazioni contattate. 64 organizzazioni di produttori esaminate. Di queste, 23 organizzazioni hanno un potenziale commerciale. 7 paesi interessati: Marocco, Tunisia, Egitto, Israele, ANP, Libano, Iraq. Prodotti: alimentari (7), artigianato (11), cosmetica (5). 16
17 Risultati in sintesi 17
18 in sintesi Risultati Le valutazioni etiche hanno evidenziato che, tra le 23 organizzazioni selezionate, almeno 12 rispettano i criteri del commercio equo e solidale. Le rimanenti non sono state valutate per limitato interesse commerciale o difficoltà di comunicazione. 18
19 Risultati in sintesi La valutazione etica approfondita ha interessato ad oggi 5 organizzazioni su 12. Le altre saranno esaminate entro dic La valutazione commerciale approfondita ha ulteriormente selezionato 3 organizzazioni che hanno una valutazione sia etica che commerciale POSITIVA. 19
20 Risultati in sintesi Ad oggi, la strategia per l area MENA ha permesso l avvio di importazioni dirette da 3 nuovi partners di commercio equo e solidale. I prodotti importati sono: mandorle, olio di argan, sapone. 20
21 Paese Artigianato Alimentari Cosmesi Marocco Tunisia Egitto Israele ANP Libano Iraq Risultati in sintesi 21
22 Iraq 2,5 3 3,5 1,5 2 0,5 1 0 Risultati in sintesi 22 Israele ANP Libano Egitto Paesi Risultati in sintesi Artigianato Alimentari Cosmesi Tunisia Marocco Produttori
23 Biologico Per definizione il commercio equo non può prescindere dal rispetto per le persone e per l ambiente. Per questa ragione vengono privilegiate le produzioni agricole biologiche, in un ottica di sviluppo di lungo periodo. 23
24 Biologico Biologico Sono inoltre stati che registrano un volume di esportazioni agricole procapite maggiore delle importazioni, con una forte tradizione agricola e una rete idrica abbastanza efficiente. 24
25 Criticità Struttura interna: frequente non corrispondenza ai criteri FT (democrazia, partecipazione, trasparenza, progetti sociali, ecc); Professionalità: organizzazioni deboli e con professionalità non adeguate per gestione, anche se nate da progetti di cooperazione internazionale; Affidabilità: analisi non approfondite dei costi e conseguente incremento prezzi in itinere; 25
26 Criticità Qualità: necessario continuo miglioramento skills tecnici (formazione personale) e produttivi (attrezzature) per rispondere a standards UE; Differenze culturali: necessaria attenzione per pianificazione produzione ecc (es: venerdi non lavorativo, il calendario delle festività); Conflitti: trasporti e produzioni sono soggetti a condizioni molto particolari in paesi come Palestina e Iraq. 26
27 Prospettive Ci sono potenzialità di mercato, ma occorre investire in approfondite indagini preliminari (tipologia prodotti, capacità produttive, capacità export, controllo qualità). Bio/equo. La conversione bio permette di aumentare professionalità interne e introduce procedure e criteri, garantisce margine e accesso al mercato. L equo è mercato ristretto, ma garantisce margini, prefinanziamento e continuità. 27
28 Prospettive La strategia per l area MENA, sviluppata in circa due mesi, ha individuato produttori per ogni comparto (artigianato, alimentarie e benessere). L inserimento di nuovi gruppi permette in prospettiva di instaurare relazioni durature. 28
29 La speranza è che un giorno il commercio non abbia più bisogno degli aggettivi equo esolidale.
30 Contatti: Consorzio Ctm altromercato - Verona Tel lucapalagi@altromercato.it 30
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