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1 CONFINDUSTRIA BULGARIA RISULTATI DEL RAPPORTO: GLI INVESTIMENTI ITALIANI IN BULGARIA GENNAIO 2013 CONFINDUSTRIA BULGARIA World Trade Center Interpred, Boulevard Dragan Tzankov 36, 1040 Sofia Tel segreteria@confindustriabulgaria.bg

2 REPORT SUI PRINCIPALI INVESTIMENTI IN BULGARIA La Bulgaria è stata per lungo tempo tra i principali beneficiari di investimenti diretti esteri (IDE) nella regione dell'europa Sud-Orientale. Nonostante le difficoltà legate ai ritardi nei processi di privatizzazione ed un contesto istituzionale incerto, il Paese è riuscito, negli anni ad attrarre una quantità sempre maggiore di investimenti. Gli IDE hanno infatti seguito una tendenza crescente, passando nel corso di 10 anni da un valore di soli 137 milioni di euro nel 1996, ad oltre 6 miliardi di euro nel Tale importante evoluzione è stata possibile principalmente grazie a tre fattori: la posizione strategica del Paese per l accesso ai mercati europeo, russo e medio orientale, l esistenza di un regime fiscale tra i più favorevoli in Europa ed il basso costo della manodopera. Il regime fiscale vigente in Bulgaria prevede, infatti, un sistema di flat tax, con un aliquota unica, pari al 10%, sugli utili delle società e sulle persone fisiche (dal 2008); inoltre garantisce l esenzione totale, a determinate condizioni, dall imposta per gli investimenti in alcune aree del Paese caratterizzate da un elevato tasso di disoccupazione. Per quanto concerne invece la forza lavoro, la popolazione attiva in Bulgaria è composta da oltre 3,2 milioni di individui di età compresa tra i 15 ed i 64 anni 1 - pari al 66% della popolazione nella stessa fascia di età - ed il livello degli stipendi nel Paese resta significativamente inferiore rispetto alla media dell Europa Occidentale. Il salario minimo in Bulgaria è attualmente fissato ad un valore di 290 bgn, (secondo la nuova bozza di bilancio del governo per il 2013 si prevede l innalzamento della soglia minima a 310 bgn), mentre il salario medio ammonta a 755 bgn 2 ; il basso costo della manodopera rappresenta dunque una condizione favorevole per la creazione di attività ad alta intensità di forza lavoro ed un fattore incentivante per gli investimenti. Favorire l afflusso di capitali dall estero è stata ed è attualmente una delle priorità dichiarate della politica economica bulgara, in particolare in direzione dei settori dell energia, del turismo, dell information technology, dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell agricoltura. La normativa in materia, relativa alla Legge sulla Promozione degli Investimenti (Investment Promotion Act del 2004), si fonda sul principio essenziale del trattamento paritario tra investitori locali e stranieri. Gli investitori stranieri in Bulgaria hanno infatti diritto alla stessa assistenza e agli stessi privilegi ed opportunità garantiti dalla legge ai cittadini bulgari. L Investment Promotion Act prevede, inoltre, un sistema di incentivi per i progetti di investimento che rispettino alcuni requisiti stabiliti - relativi al settore d investimento, alla durata del progetto e ai posti di lavoro creati sulla base dei quali è possibile ottenere lo status di Investitore certificato, rilasciato dal Ministero dell Economia, dell Energia e del Turismo su richiesta della Bulgarian Investment Agency. 1 dati dell NSI per il 2011 ( 2 Dati dell NSI aggiornati a giugno 2012

3 I progetti d investimento, a seconda del valore, possono essere classificati come investimenti di Classe A (oltre 20 milioni di bgn), di Classe B (oltre 10 milioni di bgn) ed Investimenti Prioritari (dai 20 milioni di bgn in su, con soglie minime specifiche a seconda del settore di investimento). Il trattamento preferenziale, che lo status di Investitore Certificato garantisce, prevede una riduzione dei tempi di erogazione dei servizi amministrativi, la possibilità di acquisire terreni statali o municipali senza ricorrere ad una procedura di gara e la possibilità di ottenere un sostegno finanziario per la formazione professionale. A seconda della classe di investimento varia, poi, la fornitura di servizi addizionali di assistenza, amministrativi, di supporto nella realizzazione delle infrastrutture e finanziari 3. Infine per stimolare ulteriormente gli investimenti esteri a fronte della crisi economica globale il Parlamento bulgaro ha recentemente approvato, in prima lettura, una serie di emendamenti all Investment Promotion Act volti a creare ulteriori opportunità per gli investitori. In particolare due sono le misure più significative previste dagli emendamenti: la possibilità per i cittadini stranieri che investono in Bulgaria di ottenere in virtu di ciò lo status di residente permanente o la cittadinanza bulgara, e un rimborso statale parziale per alcuni degli oneri in materia di sicurezza sociale sostenuti dai datori di lavoro (rimborso che riduce i suddetti costi per gli investitori di circa il 17%) 4. Se questi sono i principali vantaggi relativi all opportunità di investire nel Paese, restano tuttavia alcuni ostacoli che limitano la capacità della Bulgaria di attrarre gli investimenti esteri. Le maggiori difficoltà rilevate dagli investitori stranieri in Bulgaria riguardano l esistenza di barriere e complicazioni di natura burocratica, la carenza di infrastrutture in alcune aree del Paese, la debolezza istituzionale (in particolare del sistema giudiziario) ed il problema della corruzione ed infine il fattore limitante rappresentato dalla scarsa capacità di acquisto del mercato interno. Per quanto concerne il problema della scarsità delle infrastrutture, sebbene molto ancora possa essere fatto in direzione di un miglioramento, è tuttavia importante sottolineare come molti progressi siano già stati compiuti, soprattutto negli ultimi anni. Nello specifico, l ammodernamento del sistema infrastrutturale rappresenta il principale obiettivo del Programma Operativo Trasporti (OPT), finanziato nell ambito dei fondi europei strutturali e di coesione. Per il periodo di programmazione , l OPT ha garantito l erogazione di finanziamenti sulla base di 5 priorità strategiche, consentendo l attuazione di numerosissimi progetti di sviluppo delle infrastrutture stradali, ferroviarie, navali, aeroportuali ed intermodali. Come già ricordato in precedenza, la Bulgaria occupa una posizione chiave di collegamento tra Europa, Russia e Medio Oriente ed il territorio bulgaro è attraversato da 4 importanti corridoi paneuropei: è evidente dunque che integrare ulteriormente il sistema di trasporti bulgaro con la rete internazionale rappresenta un opportunità decisiva per la crescita economica del Paese. Al di là della priorità legata allo sviluppo infrastrutturale, un altra delle problematiche che la Bulgaria sta cercando di eliminare, anche a seguito delle sollecitazioni in tal senso arrivate dall Europa, è quella della corruzione

4 Secondo il rapporto di monitoraggio della Commissione Europea sul sistema giudiziario e gli affari interni della Bulgaria, pubblicato lo scorso luglio, la corruzione rappresenta ancora una sfida importante per la società e per l economia bulgara. Il report della Commissione, che si inserisce nell ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, posto in atto dal 2007 al fine di monitorare i progressi di Bulgaria e Romania in materia di riforme del sistema giudiziario e di lotta alla corruzione ed al crimine, ha rilevato un quadro non del tutto incoraggiante, allontanando in parte la prospettiva dell ingresso del Paese all area Schengen. Secondo la relazione quinquennale nonostante la Bulgaria abbia compiuto notevoli sforzi ed ottenuto alcuni progressi, soprattutto nell ambito della lotta alla criminalità organizzata, il Paese non ha ancora soddisfatto tutti i criteri stabiliti e non è giunto dunque ad un livello analogo a quello degli altri stati europei in materia di legalità. Infine, il basso costo del lavoro che da una parte è uno dei fattori in grado di favorire gli investimenti rappresentando generalmente un vantaggio per coloro che intendo avviare un azienda, presenta tuttavia un rovescio della medaglia: dall altra parte infatti si ripercuote in maniera negativa sulle attività e le imprese operanti nel Paese limitando la capacità di acquisto dei cittadini bulgari, e riducendo significativamente le possibilità di assorbimento del mercato interno.

5 INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN BULGARIA Gli Investimenti Diretti Esteri in Bulgaria hanno subito nel corso degli anni una crescita notevole, frenata negli ultimi anni dalla crisi economica globale. L analisi dei dati relativi all andamento dei flussi di investimento su base annuale, mostra che dopo aver raggiunto un valore massimo di oltre 9 miliardi di euro nel 2007 gli IDE, in conseguenza della crisi economica mondiale, hanno subito un forte calo negli anni successivi, scendendo fino ad un valore di poco superiore al miliardo di euro nel L andamento negativo registrato negli ultimi tempi sembra tuttavia stia cambiando. Nel 2011 la Bulgaria ha fatto registrare un flusso netto di Investimenti Diretti Esteri pari ad un ammontare di 1, 7 miliardi di euro: pur non avendo superato i 2 miliardi di euro, gli IDE dunque nel 2011 sembra abbiano ripreso a crescere. Tale tendenza positiva è inoltre confermata dai dati relativi ai primi due trimestri del 2012 che hanno fatto registrare un ammontare degli investimenti di oltre 810 milioni di euro, a fronte dei 274 milioni di euro dello stesso periodo dell anno precedente. Grafico 1. Andamento del flusso degli IDE in Bulgaria dal 1996 al 2011 (milioni di euro) * fonte: BNB Tabella 1. Flussi netti IDE in Bulgaria (milioni di euro) dati: BNB ANNO FDI (milioni di euro)

6 Per quanto concerne la provenienza geografica degli investimenti, secondo i dati riportati della Banca Nazionale (BNB) gli IDE nel Paese giungono in prevalenza dagli Stati dell Unione Europea e da partner regionali quali Romania, Ungheria Repubblica Ceca e Turchia, mentre tra gli investitori extra europei particolare rilevanza ha la presenza russa e cinese (la Cina ha investito soprattutto in infrastrutture, energia ed industria automobilistica) 5. Infine secondo quanto riportato dalla Invest Bulgaria Agency i settori maggiormente interessati dagli investimenti diretti esteri nel periodo sono stati quello immobiliare, finanziario, commerciale e manifatturiero, seguiti dal settore delle costruzioni, da quello energetico ed infine dalle telecomunicazioni. Grafico 2. FDI per Paese, (milioni di euro) *Fonte: Invest Bulgaria Agency 5

7 Tabella 2. Transazioni nette IDE italiani in Bulgaria ANNO Grafico 3. Andamento del flusso di IDE italiani in Bulgaria dal 1996 al 2011 (milioni di euro) *fonte: BNB VALORE (milioni di euro) , , , , , , , , , , , , , , , ,3 IDE ITALIANI IN BULGARIA L Italia, oltre ad essere uno dei maggiori partner commerciali della Bulgaria dopo la Germania e la Russia - con una quota del commercio complessivo del Paese pari al 6,2% ed un ammontare di oltre 3 miliardi di euro nel ricopre un ruolo di primo piano per l economia bulgara in materia di IDE, grazie agli investimenti realizzati nel Paese da alcune grandi aziende e numerose piccole e medie imprese. Nel periodo tra il 1996 ed il 2011, gli investimenti diretti italiani in Bulgaria, secondo i dati della Invest Bulgaria Agency, hanno raggiunto un ammontare complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro, cifra che pone il nostro Paese tra i primi dieci maggiori investitori in Bulgaria (dopo Paesi Bassi, Austria, Grecia, Inghilterra, Germania, Cipro, Russia e Stati Uniti). Per quanto presenti già a partire dagli anni 90, gli investimenti italiani in Bulgaria sono diventati decisamente più consistenti nel corso del decennio successivo, inaugurato da un valore record di quasi 380 milioni di euro di IDE italiani. Le aziende italiane che negli anni 90 e nei primi anni dello scorso decennio producevano solo per le case madri in Italia, nel tempo hanno esteso la produzione rivolgendosi al mercato bulgaro ed al sud est europeo. Negli ultimi anni, tuttavia la crisi economica globale ha influenzato notevolmente il livello degli investimenti italiani nel Paese, determinando una significativa riduzione del loro ammontare.

8 Secondo i dati della BNB, a partire dal 2007 la tendenza del flusso degli investimenti è stata quella di una diminuzione degli IDE provenienti dall Italia (con la sola eccezione del 2010). In particolare il 2009 ha visto gli investimenti italiani ridursi di circa tre volte, passando dai 138 milioni di euro del 2008 a soli 43 milioni di euro l anno successivo. Dopo una lieve ripresa registrata nel 2010, anno in cui gli investimenti hanno raggiunto i 71 milioni di euro, il 2011 si è chiuso invece con un bilancio negativo: lo scorso anno l Italia risulta aver effettuato disinvestimenti per un ammontare di oltre 14 milioni di euro. Quest anno invece lascia presagire un andamento più positivo: il calo registrato nel 2011 è già stato più che compensato, infatti, dai circa 26 milioni di euro investiti da gennaio a giugno La tendenza di ripresa che caratterizza gli investimenti diretti esteri a livello globale sembra dunque confermata anche nello specifico del caso italiano, in cui la fase di crisi più marcata sembra essere giunta a termine. LE AZIENDE ITALIANE IN BULGARIA In Bulgaria operano ed investono circa 800 aziende di diritto o capitale bulgaro con partecipazione italiana, impegnate in un ampia gamma di settori, dal tessile alla produzione di energia, dall impiantistica alla lavorazione di metalli, dai servizi di consulenza all agroalimentare. Circa un terzo delle attività imprenditoriali italiane si concentrano nel settore manifatturiero, e grande importanza ricoprono anche i settori del commercio al dettaglio e all ingrosso e le attività immobiliari. Per quanto concerne la distribuzione geografica, la maggioranza delle aziende si colloca nella parte meridionale del Paese in particolare nelle regioni occidentali e centrali - con una forte presenza nella capitale Sofia e nella città di Plovdiv. Al di lа della prevedibile concentrazione nella regione della Capitale, un vero e proprio distretto industriale si trova, infatti, nella provincia di Plovdiv, dove operano anche numerosissime aziende associate a Confindustria Bulgaria. La città è da sempre un centro industriale e commerciale attivo, grazie alle zone agricole limitrofe ed ai complessi industriali sorti sin dalla metà degli anni 90. Plovdiv accoglie aziende attive nel settore tessile, nell elettronica, nel calzaturiero e nella lavorazione dei metalli, così come imprese che operano nel settore immobiliare, nelle energie rinnovabili, nei servizi avanzati e nell agricoltura. Dunque, sebbene complessivamente le due regioni accolgano oltre il 60% delle aziende italiane, tuttavia picchi numerici di concentrazione si registrano anche in alcune province come quelle di Varna, Kyustendil, Burgas e Blagoevgrad. Rispetto alle attività manifatturiere, infatti, in queste città si trovano dei veri e propri distretti produttivi specializzati nel settore calzaturiero a Blagoevgrad e Kyustendil, nel settore tessile a Pleven, Gabrovo, Ruse, Vratsa e Varna ed in quello alimentare a Pazardzhik.

9 MAPPATURA DEGLI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE Secondo i dati raccolti, il totale degli investimenti delle aziende italiane prese in considerazione dal momento dell avvio della loro attività in Bulgaria a oggi raggiunge un ammontare complessivo di quasi due miliardi di euro ( euro) cifra che pone il nostro Paese tra i primi sette maggiori investitori nel Paese. Tenendo in considerazione il fatto che l analisi è relativa ad un campione rappresentativo ma non esaustivo - dell imprenditoria italiana presente nel Paese, risulta evidente che il volume totale degli investimenti italiani in Bulgaria può ritenersi superiore al valore qui riportato, nonché alle stime ufficiali presentate nella parte iniziale di tale analisi. Particolarmente significativi sono, infine, gli investimenti nel settore energetico, che, sulla base dei dati raccolti, superano abbondantemente i 300 milioni di euro ( euro). Si ricorda, inoltre, che solo nel settore delle rinnovabili le aziende italiane risultano aver investito più di 200 milioni di euro ( ), pari al 12,5% del totale degli investimenti riportati dall analisi. Investimenti per Regione Ammontare degli Investimenti (euro) Numero di Imprese Nord Ovest Centro Nord Nord Est Sud Ovest Centro Sud Sud Est Più Regioni TOTALE

10 A seguito dell elaborazione dei dati raccolti, riportiamo inoltre un grafico e delle tabelle relative alla distribuzione degli investimenti e delle aziende per settore di riferimento. Investimenti per Settore Settore Ammontare degli Investimenti Numero di Imprese Agroalimentare EURO: Automotive Calzaturiero e Pellame Edilizia e Costruzioni Energia - Gas Energia - Rinnovabili Immobiliare Metalli e Minerali Produzioni per l'industria Servizi Bancari, Finanziari e Assicurativi Tessile Varie (Impiantistica, Specializzate..) TOTALE Distribuzione delle Imprese Italiane per Settore

11 Il primo settore per investimenti diretti esteri italiani in Bulgaria risulta essere quello bancario e finanziario con un ammontare di circa 600 milioni di euro. Segue il settore energetico: sulla base dei dati raccolti, infatti, gli investimenti in campo energetico superano abbondantemente i 300 milioni di euro ( euro) e nello specifico più di 200 milioni di euro ( ) riguardano il solo settore delle rinnovabili, per un ammontare pari al 12,5% del totale degli investimenti riportati dall analisi. Le maggiori aziende italiane attive nel settore della distribuzione del gas naturale sono sostanzialmente 4: la prima è Rilagas, seguita da Citygas, BSTC e Primagas. Il quadro delle imprese che investono nelle energie rinnovabili è, invece, più complesso, con 10 aziende censite attive nei diversi sotto-settori: si ricordano ad esempio PVB Power, con cospicui investimenti nelle centrali idroelettriche, ENEL Green Power e LUKERG Renew, Gardawind, nell eolico e Moncada nel fotovoltaico. Infine un altro settore rilevante è quello del tessile, i cui investimenti superano i 270 milioni di euro. Tra i grandi investitori in tale ambito si ricordano dunque Bulsafil, attiva a Plovdiv dal 2000 ; Calzedonia, con le sue 3 unità produttive a Gabrovo e Navy Fashion a Pleven. Infine, sulla base dei dati raccolti è stata realizzata una mappa sulla quale e possibile visualizzare gli investimenti effettuati nelle diverse regioni del Paese, città per città: gli investimenti sono stati indicati con colore diverso a seconda del loro valore.

12 PRINCIPALI INVESTIMENTI ITALIANI IN BULGARIA

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