Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria
|
|
- Aloisio Mauri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern U = W 1=2, dove W è la ricchezza dell individuo. Ognuno ha una ricchezza iniziale W = 100, costituita per 20 di contante e per la parte restante di un singolo immobile il cui valore è oggi pari a 80. Ci sono due tipologie di immobili, di tipo I e di tipo II, in uguale numero (quindi 1000, per ciascun tipo). Ogni immobile è soggetto all eventualità di subire un danno, veri candosi il quale il suo valore si riduce di 64: la probabilità di tale evento è 1/10 per ogni immobile di tipo I e 1/2 per ogni immobile di tipo II. Esiste un unica compagnia di assicurazione. I suoi costi consistono dei risarcimenti dovuti al veri carsi del danno nonché di costi amministrativi di vario genere (compresi i costi-opportunità) legati alla gestione delle pratiche di risarcimento, pari a 15 centesimi per ogni euro da risarcire. Supponiamo poi che che la compagnia, pur sapendo dell esistenza di due tipologie di immobili con le caratteristiche e nelle proporzioni sopra descritte, non sappia riconoscere la tipologia di ogni particolare immobile (e quindi l esposizione al rischio dell individuo che lo possiede). In ne, supponiamo che la compagnia concepisca solo contratti di assicurazione che prevedano un integrale risarcimento in presenza del danno. In questo esercizio: (a) Determiniamo il premio massimo che ogni individuo è disposto a pagare per assicurare completamente il proprio immobile. (b) Dimostriamo che un mercato assicurativo non si forma. (c) Dimostriamo che l esito in (b) dipende dall esistenza di asimmetrie informative e costituisce un "fallimento del mercato": vale a dire, laddove tali asimmetrie non vi fossero, diverrebbero concretamente possibili miglioramenti paretiani (allocazioni tali che ognuno stia meglio che in (b)). RISPOSTE (a) Dato che ogni individuo possiede un solo immobile, possiamo parlare di individui di tipo I (i proprietari degli immobili di tipo I) e di individui di tipo II (i proprietari degli immobili di tipo II). Per un individuo di tipo I l utilità attesa non assicurandosi è EU (I) NA = (9=10) 1001=2 + (1=10) (100 64) 1=2 = (9=10)10+(1=10)6 = 9; 6. Il premio massimo che egli è disposto a pagare per assicurarsi (il suo "prezzo di riserva" per un contratto di assicurazione) è, per de nizione, il premio pagando il quale la sua utilità assicurandosi è pari all utilità attesa non assicurandosi. Esso è perciò la soluzione dell equazione U (I) A = (W P r (I) ) 1=2 = EU (I) NA ; cioè, nell esempio, dell equazione (100 P r (I) ) 1=2 = 9:6; vale a dire, P r (I) = 7; 84: Per un individuo di tipo II, l utilità attesa non assicurandosi è EU (II) NA = (1=2)1001=2 +(1=2)(100 64) 1=2 = (1=2)10+(1=2)6 = 8. Il suo "prezzo di riserva" per un contratto di assicurazione è la soluzione dell equazione U (II) A = (W P r (II) ) 1=2 = EU (II) NA ; cioè dell equazione (100 P r (II) ) 1=2 = 8; vale 1
2 a dire, P (II) r = 36: (b) La compagnia deve decidere se o rire una polizza assicurativa e, se sì, quale premio richiedere per la polizza. La compagnia deve scegliere tra ssare il premio ad un livello su cientemente basso, tale da indurre anche gli individui di tipo I ad assicurarsi, oppure ad un livello su cientemente alto, tale da indurre ad assicurarsi solo gli individui di tipo II. Ricordiamo che gli individui di tipo I sono disposti ad assicurarsi ntantoché il premio non superi 7,84. Pertanto, per P 7; 84, il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia è EAC jp 7;84 = (1=2) (1=10) 64 (1 + 0; 15) + (1=2) (1=2) 64 (1 + 0; 15) = [(1=2) (1=10) 64 + (1=2) (1=2) 64] (1 + 0; 15) = 22; 08, quindi in ogni caso maggiore del premio (anche laddove questo fosse 7; 84). La compagnia avrebbe perciò una perdita attesa (un pro tto atteso negativo). Se invece la compagnia ssa il premio ad un livello P 2 (7; 84; 36], si assicureranno tutti e solo gli individui di tipo II. Pertanto, per un premio compreso in tale intervallo, il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia è EAC jp 2(7;84;36] = (1=2) 64 1; 15 = 36; 8: il costo atteso per assicurato risulta anche stavolta maggiore del premio (anche laddove questo è ssato a 36). In conclusione, un mercato assicurativo non può formarsi in quanto non esiste alcun premio che permetta alla compagnia di coprire i costi: quale che sia il premio, il ricavo totale risulta sempre inferiore al costo totale atteso della compagnia. Vale la pena notare come il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia aumenta quando la compagnia innalza il premio da un livello non superiore 7,84 a un livello compreso nell intervallo (7; 84; 36]: Questo aumento del costo unitario atteso all aumentare del prezzo di vendita è il fenomeno che va spesso sotto il nome di "selezione avversa". All aumentare del ricavo unitario il costo unitario atteso qui aumenta perché l aumento del prezzo ha un e etto "avverso", per la compagnia, sulle caratteristiche (di esposizione al rischio) di coloro che, nella popolazione, decidono di acquistare il prodotto: per premi su cientemente bassi, si assicurano anche soggetti che hanno una esposizione al rischio relativamente bassa, per premi alti si assicurano solo soggetti che hanno una esposizione al rischio elevata. Pertanto, il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia tende ad aumentare all aumentare del premio. Tenuto conto di questo, potrebbe accadere - proprio come illustrato da questo esercizio - che la compagnia non riesca a coprire i costi né ssando il premio ad un livello basso né ssando il premio ad un livello elevato. (c) Per comprendere come l esito in (b) dipenda dalle asimmetrie informative, supponiamo ora invece che la compagnia sappia riconoscere, senza sostenere costi per questo, la tipologia di ciascun immobile (e quindi di ciascun individuo) In tali circostanze un mercato assicurativo si formerebbe, con vantaggi per alcuni e senza che nessuno ne subisca uno svantaggio (rispetto alla situazione di assenza di un mercato). La compagnia potrebbe, per esempio, far pagare un premio pari a P I = 7; 5 per l assicurazione di immobili di tipo I. In tal modo, il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia sarebbe 2
3 EAC = (1=10) 64 1; 15 = 7; 36, e quindi essa avrebbe un pro tto totale atteso positivo, pari a E = 1000 (P I EAC) = 1000 (7; 5 7; 36) = ; 14 = 140. Si noti anche come, nell esempio, non convenga alla compagnia o rire polizze assicurative per gli immobili di tipo II: infatti, il premio massimo che ciascun soggetto di tipo II è disposto a pagare è 36, minore del costo atteso per assicurato di tipo II che la compagnia verrebbe a sostenere, pari a EAC = (1=2) 64 1; 15 = 36; 8. Ad ogni modo, vediamo che, in assenza di asimmetrie informative, alcuni starebbero meglio e nessuno starebbe peggio che in presenza di asimmetrie informative. Esercizio 2 Ci sono due tipologie di immobili, di tipo I e di tipo II, in uguale numero (1000 per ciascun tipo). Il valore di ciascun immobile è 80. Ogni immobile è soggetto all eventualità di subire un danno, veri candosi il quale il suo valore si riduce di 64: la probabilità del danno è 1/10 per un immobile di tipo I e 1/4 per un immobile di tipo II. Ogni immobile è di proprietà di un singolo individuo. La ricchezza iniziale di ciascuno è W = 100, costituita per 20 di denaro contante e per 80 del valore dell immobile. Le preferenze di ogni individuo sono rappresentate dalla funzione di utilità U = W 1=2 dove W è la sua ricchezza. Esiste per ipotesi una singola compagnia di assicurazione. La compagnia sa dell esistenza di due tipologie di immobili con le caratteristiche e la numerosità sopra speci cate; non sa però riconoscere la tipologia dell immobile in possesso di ogni particolare individuo (e quindi l esposizione al rischio del proprietario di quell immobile). I costi della compagnia consistono, oltre ai risarcimenti dovuti al veri carsi del danno, in costi amministrativi di vario genere (compresi costi-opportunità) pari a 15 centesimi per ogni euro di risarcimento. In questo esercizio: (a) Determiniamo il premio massimo che l individuo di ciascuna tipologia è disposto a pagare per assicurare completamente il proprio immobile. (b) Determiniamo l esito del mercato assicurativo (quale premio viene ssato dalla compagnia, quali individui si assicurano a quel premio e qual è il pro tto atteso della compagnia). (c) Dimostriamo che l esito in (b) dipende dall esistenza di asimmetrie informative e costituisce un "fallimento del mercato": vale a dire, laddove tali asimmetrie non vi fossero, diverrebbero concretamente possibili miglioramenti paretiani (allocazioni tali che ognuno stia meglio che in (b)). RISPOSTE (a) Per ogni individuo di tipo I l utilità attesa non assicurandosi è EU (I) NA = (9=10)100 1=2 +(1=10)(100 64) 1=2 = (9=10)10+(1=10)6 = 9; 6: Il premio massimo che egli è disposto a pagare per assicurarsi è la soluzione dell equazione U (I) (I) A = (W P r ) 1=2 = EU (I) NA ; cioè dell equazione (100 P r (I) ) 1=2 = 9; 6; vale a dire, P r (I) = 7; 84: Per ogni individuo di tipo II, l utilità attesa non assicurandosi è 3
4 EU (II) NA = (3=4) 1001=2 + (1=4) (100 64) 1=2 = (3=4) 10 + (1=4) 6 = 9. Il premio massimo che egli è disposto a pagare per assicurarsi è la soluzione dell equazione (100 P (II) r ) 1=2 = 9; vale a dire, P r (II) = 19: (b) La compagnia non può di erenziare il premio tra le due tipologie di assicurati in quanto non sa riconoscere la tipologia di ogni particolare individuo. La compagnia si rende poi conto che, per P 7; 84, si assicurano individui di entrambe le tipologie. Pertanto, il costo atteso per assicurato sarebbe: EAC jp 7;84 = [(1=2)(1=10)64+(1=2)(1=4)64]1; 15 = 31; 28. Ne segue che, per P = 7; 84 (e a maggior ragione per P < 7; 84) la compagnia avrebbe una perdita attesa essendo il ricavo per assicurato (il premio) inferiore al costo atteso per assicurato. Vediamo ora se la compagnia riuscirebbe a coprire i costi per un premio superiore a 7; 84. Se il premio viene ssato ad un livello P 2 (7; 84; 19], allora si assicureranno tutti e solo gli individui di tipo II. Il costo atteso per assicurato sarebbe EAC jp 2(7;84;19] = (1=4)641; 15 = 18; 4. Quindi, alla compagnia conviene ssare P = 19 essendo il ricavo per assicurato maggiore del costo atteso per assicurato: il pro tto atteso totale è E jp =19 = Ricavo totale Costo Atteso T otale = ; 4 = 1000[19 18; 4] = 10000; 6 = 600: (c) Laddove la compagnia sapesse riconoscere la tipologia di ciascun individuo (in assenza cioè di asimmetrie informative), sarebbero possibili miglioramenti paretiani rispetto alla situazione che si determina in (b). La compagnia potrebbe, per esempio, far pagare un premio pari a P r (II) = 19 per ogni polizza assicurativa di immobili di tipo II e un premio pari a 7; 5 per ogni polizza assicurativa di immobili di tipo I. Si noti che il costo atteso per ciascuna polizza assicurativa per immobili di tipo I è (1=10)641; 15 = 7; 36, quindi la compagnia otterrebbe un pro tto atteso positivo anche sulle polizze assicurative degli immobili di tipo I. Quindi, la compagnia incrementerebbe il suo pro tto atteso rispetto alla situazione in (b); al tempo stesso gli individui di tipo I ora avrebbero un surplus positivo in quanto si assicurano pagando un premio inferiore al loro premio di riserva. Esercizio 3: Menu di contratti nel mercato assicurativo Ci sono due tipologie di immobili, di tipo I e di tipo II. Il valore di ciascun immobile è 80. Per un immobile di tipo I, vi è una probabilità di 1/10 di subire un danno, veri candosi il quale l immobile subisce una perdita di valore pari a 15. Per un immobile di tipo II la probabilità del danno è di 1/4 e il danno comporta una perdita di valore di 64. Ogni individuo possiede solo un immobile e la ricchezza attuale di ogni individuo è W = 100, costituita per 20 di denaro contante e per 80 del valore dell immobile. Ogni individuo ha la funzione di utilità Von Neumann Morgenstern U = W 1=2, dove W è la sua ricchezza..ci sono immobili di tipo I e 100 immobili di tipo II. Vi è una sola compagnia di assicurazione. I suoi costi consistono dei risarcimenti dovuti in presenza di perdite nonché in costi amministrativi di vario genere (compresi i costi-opportunità) pari a 2 centesimi per ogni euro di risarcimento. La compagnia sa dell esistenza di due tipologie di immobili con le caratteristiche e la 4
5 numerosità sopra speci cate; non sa però riconoscere la tipologia dell immobile in possesso di ogni particolare individuo. In questo esercizio: (a) Determiniamo il premio massimo che l individuo di ciascuna tipologia è disposto a pagare per assicurare completamente il proprio immobile. (b) Determiniamo l esito del mercato assicurativo nel caso in cui la compagnia o ra solo polizze che prevedano un integrale risarcimento dell eventuale perdita di valore. (c) Dimostriamo che la compagnia di assicurazione ottiene un pro tto atteso maggiore (rispetto al caso considerato in (b)) se o re un menù di contratti come per esempio il seguente: il contratto ""; che prevede un risarcimento dell eventuale perdita no ad un massimo R = 10 e il pagamento di un premio P = 1; 04 e un contratto "" che prevede un premio P = 16; 5 e un integrale risarcimento dell eventuale perdita. RISPOSTE (a) Per ogni individuo di tipo I l utilità attesa non assicurandosi è EU (I) NA = (9=10) 100 1=2 + (1=10) (100 15) 1=2 = 9; 92195: Il prezzo di riserva di un contratto di assicurazione per tale individuo è la soluzione dell equazione (100 P r (I) ) 1=2 = 9; 92195; da cui si ricava P r (I) = 1; Per ogni individuo di tipo II, la sua utilità attesa non assicurandosi è EU (II) NA = (3=4)1001=2 +(1=4)(100 64) 1=2 = 9. Il suo prezzo di riserva di un contratto di assicurazione è la soluzione dell equazione (100 P r (II) ) 1=2 = 9; vale a dire, P r (II) = 19: (b) La compagnia non può di erenziare il premio tra le due tipologie di assicurati in quanto non sa riconoscere la tipologia di appartenza di ogni particolare individuo. Essa si rende poi conto che, per P 1; , si assicurerebbero gli individui di entrambe le tipologie cosicché il costo atteso per assicurato sarebbe EAC jp 1; = [(2000=20100)(1=10)15+(100=20100)(1=4)64]1; 02 = 1; Quindi, per P = 1; (e a maggior ragione per P < 1; ) la compagnia avrebbe una perdita attesa. Vediamo ora se i ricavi superano i costi attesi per un premio più elevato. Per P 2 (1; ; 19], si assicurano tutti e solo gli individui di tipo II e il costo atteso per assicurato è perciò EAC jp 2(1;554819; 19] = (1=4) 64 1; 02 = 16; 32. Quindi, alla compagnia conviene ssare P = 19: così facendo, ottiene un pro tto atteso totale E jp =19 = Ricavo totale Costo Atteso T otale = ; 32 = 100 [19 16; 32] = 100 2; 68 = 268. (c) Dimostriamo che, davanti a questo menu di contratti, i soggetti di tipo I scelgono il contratto "" e i soggetti di tipo II scelgono il contratto "". Consideriamo i soggetti di tipo I. L utilità attesa scegliendo la polizza "" è EU (I) = (9=10) (100 1; 04) 1=2 + (1=10) [100 1; 04 (15 10)] 1=2 = 9; 9224, maggiore dell utilità attesa non assicurandosi. Inoltre, l utilità attesa con la polizza "" è maggiore dell utilità attesa con la polizza "", quest ultima essendo EU (I) = (100 16; 5) 1=2 = 9; 1378 (quindi addirittura minore dell utilità attesa non assicurandosi). Per contro, per un soggetto di tipo l utilità attesa con 5
6 la polizza "" è EU (II) = (100 16; 5) 1=2 = 9; 1378, che è maggiore della sua utilità attesa non assicurandosi così come della sua utilità attesa con la polizza ""; quest ultima essendo EU (I) = (3=4) (100 1; 04) 1=2 + (1=4) [100 1; 04 (64 10)] 1=2 = 9; 1372: La compagnia di assicurazione ottiene un pro tto atteso totale maggiore di quello ottenibile con l o erta di un solo tipo di contratto. Infatti, dai contratti di tipo la compagnia trae un pro tto atteso totale E = ; (1=4) 64 1; 02 = 100 [16; 5 (1=4) 64 1; 02] = 100 [16; 5 16; 32] = 100 0; 18 = 18: Il pro tto atteso totale dalle polizze "" è E = [1; 04 (1=10) 10 1; 02] = [1; 04 1; 02] = 400: Quindi, il pro tto atteso totale della compagnia o rendo questi due tipi di polizze ammonta a 418, maggiore di 268 (il massimo pro tto totale ottenibile o rendo solo un contratto di assicurazione completo). Notiamo ancora come l o erta di un menù di contratti, oltre ad avvantaggiare la compagnia di assicurazione, ha comportato un miglioramento della posizione di entrambe le tipologie di proprietari di immobili. Esercizio 4: Assicurazione obbligatoria Sulla base dei dati dell esercizio 1, si supponga che il governo imponga l obbligo di assicurarsi a tutti i proprietari di abitazioni. Supponiamo anche che il premio venga ssato da un agenzia pubblica sulla base dei costi della compagnia di assicurazione, in particolare, ad un livello tale che questa abbia un pro tto atteso nullo. (a) Qual è il premio ssato dall agenzia governativa? (b) Rispetto alla situazione che si determina quando ogni individuo sceglie liberamente se assicurarsi oppure no (punto (b) dell esercizio 1), chi migliora la propria posizione e chi la peggiora? RISPOSTA (a) Quando tutti si assicurano il costo atteso per assicurato sostenuto dalla compagnia di assicurazione è EAC jass:obbl: = f(1=2) [(1=10) 64] + (1=2) [(1=2) 64]g 1; 15 = 22; 08 (come si era già visto, in un altro contesto, nel punto (b) dell esercizio 1). Quindi, è questo il premio ssato dall agenzia governativa. Ogni individuo di tipo I ha un surplus netto negativo, pari a P r (I) P = 7; 84 22; 08 = 14; 24: Ogni individuo di tipo II ha invece un surplus netto positivo, pari a P r (II) P = 36 22; 08 = 7; 92: Quindi, rispetto alla situazione di assenza del mercato che si determina quando ogni individuo sceglie liberamente se assicurarsi oppure no (vedi punto (b) dell esercizio 1), migliorano la propria posizione i soggetti maggiormente esposti al rischio e la peggiorano quelli meno esposti al rischio; la compagnia mantiene invariata la propria posizione. 6
Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
Dettagli2. Ci sono due soggetti, 1 e 2. Ciascun soggetto i (i = 1; 2) ha la funzione
CONDIVISIONE DEI RISCHI 1. Ci sono due soggetti, 1 e 2. Ciascun soggetto i (i = 1; 2) ha la funzione di utilità Von Neumann-Morgenstern (VNM) 500Wi 5W U(W i ) = i 2 per W i 50 12500 per W i 50 : (1) La
DettagliLA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO ATTRAVERSO LA FISSAZIONE DEL PREZZO IN FUNZIONE DELLE QUANTITÀ In questa Appendice mostreremo come trovare la tariffa in due parti che massimizza i profitti di Clearvoice,
DettagliAppunti sul teorema di Modigliani-Miller
Appunti sul teorema di odiliani-iller (di assimo A. De Francesco) In questi appunti provvisori deriviamo le due proposizioni (la Proposizione I e la Proposizione II) che sono state stabilite da odiliani
DettagliSCREENING E MERCATI ASSICURATIVI
SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante
DettagliScelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliI ricavi ed i costi di produzione
I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliMICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza
MICROECONOMIA La teoria del consumo: Alcuni Arricchimenti Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dotazioni iniziali Il consumatore dispone ora non di un dato reddito monetario ma di un ammontare
DettagliMassimo A. De Francesco Dipartimento di Economia politica e statistica, Università di 1 Siena Introduzione
Valore dell impresa e decisioni di investimento. Irrilevanza della struttura patrimoniale in condizioni di certezza (prima versione, aprile 2013; versione aggiornata, aprile 2014) Massimo A. De Francesco
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliLe Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08
Le Scelte Finanziarie 1 Tasso Interno di Rendimento Consideriamo un operazione finanziaria (t 0 =0): 0 x 0 t 1 t 2 t m...... x 1 x 2 x m Posto: x = x0, x1,, xm { } si definisce tasso interno di rendimento
DettagliIl vantaggio comparato. Il vantaggio comparato. Il vantaggio comparato
Il vantaggio comparato Nel giorno di San Valentino la domanda statunitense di rose è di circa 10 milioni. Coltivare rose negli Stati Uniti d inverno è difficile. E necessario l uso di serre riscaldate.
DettagliEconomia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa
Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline Un semplice mercato
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliLe ragioni dell intervento pubblico
Le ragioni dell intervento pubblico 1. COME VALUTARE GLI ESITI DEL MERCATO PRIVATO E DELL INTERVENTO PUBBLICO (L OTTIMO SOCIALE) 2. QUANDO IL MERCATO REALIZZA L OTTIMO SOCIALE 3. QUANTO IL MERCATO FALLISCE
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliLa scelta in condizioni di incertezza
La scelta in condizioni di incertezza 1 Stati di natura e utilità attesa. L approccio delle preferenza per gli stati Il problema posto dall incertezza riformulato (state-preference approach). L individuo
DettagliROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato
Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa
DettagliCapitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
DettagliPrincipi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 1 PIL e inflazione Soluzioni
Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 1 PIL e inflazione Soluzioni Daria Vigani Maggio 2014 1 Si consideri un sistema economico che produce solo pane ed è costituito da 3 imprese: una agricola,
DettagliUn modello matematico di investimento ottimale
Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Investimento per un singolo agente
DettagliMacroeconomia, Esercitazione 2. 1 Esercizi. 1.1 Moneta/1. 1.2 Moneta/2. 1.3 Moneta/3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.
acroeconomia, Esercitazione 2. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 oneta/1 Sapendo che il PIL reale nel 2008 è pari a 50.000 euro e nel 2009 a 60.000 euro, che dal 2008 al
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliGli strumenti di base della Finanza
27 Gli strumenti di base della Finanza ECONOMIA FINANZIARIA L Economia Finanziaria studia le decisioni degli individui sulla allocazione delle risorse e la gestione del rischio VALORE ATTUALE Con il termine
DettagliAsimmetria delle informazioni
Asimmetria delle informazioni Definizione L informazione spesso non è diffusa identicamente tra i due lati del mercato Vantaggio informativo della domanda: mercato assicurativo Vantaggio informativo dell
Dettagli= 8.000 + 2.000 = 5.000.
Esercizio 1 Consideriamo il mercato delle barche usate e supponiamo che esse possano essere di due tipi, di buona qualità e di cattiva qualità. Il valore di una barca di buona qualità è q = 8000, mentre
DettagliFallimenti del mercato: Il monopolio
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza
DettagliEconomia Industriale: esercizi su INNOVAZIONE E R&D
Università Carlo Cattaneo - LIUC Economia Industriale: esercizi su INNOVAZIONE E R&D 26 Novembre 2009 Informazioni generali Testo: Garavaglia C. (2006), Economia Industriale: Esercizi e Applicazioni, Carocci
DettagliCapitolo 26: Il mercato del lavoro
Capitolo 26: Il mercato del lavoro 26.1: Introduzione In questo capitolo applichiamo l analisi della domanda e dell offerta ad un mercato che riveste particolare importanza: il mercato del lavoro. Utilizziamo
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliCapitolo 7. Efficienza e scambio. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 7 Efficienza e scambio Pareto-efficienza L efficienza in senso economico ha una definizione ristretta che prende il nome da un economista italiano (Vilfredo Pareto) una allocazione è efficiente
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
DettagliLEZIONE 23. Esempio 23.1.3. Si consideri la matrice (si veda l Esempio 22.2.5) A = 1 2 2 3 3 0
LEZIONE 23 231 Diagonalizzazione di matrici Abbiamo visto nella precedente lezione che, in generale, non è immediato che, data una matrice A k n,n con k = R, C, esista sempre una base costituita da suoi
DettagliIndustrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa]
Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Lezion4 - Selezione avversa, screening e segnalazione Asimmetrie informative pre-contrattuali e selezione avversa
DettagliOgni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il
Ogni azienda ha la necessità di conoscere il proprio sistema dei costi sia per controllare la situazione esistente che per verificare il raggiungimento degli obiettivi avendo come fine il mantenimento
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliEsercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj
Esercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj Esercizi: Utilità attesa (Cap.6) Problema 11 (pagina 203, libro) Supponete di avere 10 000 euro da investire in Junk Bonds oppure titoli
DettagliTraduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari
Traduzione e adattamento a cura di Gylas per Giochi Rari Versione 1.0 Luglio 2001 NOTA. La presente traduzione non sostituisce in alcun modo il regolamento originale del gioco; il presente documento è
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliLe Scelte scelte in in condizioni di d incertezza
6 Le Scelte scelte in in condizioni di d incertezza 6.1 a. Ibenicontingentisonoilconsumo se esce uno eilconsumo se esce due, tre, quattro, cinque o sei. Consumo se non esce uno 240 Vincolo di bilancio
DettagliIntroduzione all informazione asimmetrica. Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale;
Introduzione all informazione asimmetrica Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale; Informazione imperfetta Virtualmente ogni transazione economica
DettagliEsercizi di Ricerca Operativa II
Esercizi di Ricerca Operativa II Raffaele Pesenti January 12, 06 Domande su utilità 1. Determinare quale è l utilità che un giocatore di roulette assegna a 100,00 Euro, nel momento che gioca tale cifra
DettagliEpoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S
L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da
DettagliCAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
DettagliBlanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari
Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliCAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI
VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita
DettagliIndice. 1 Il settore reale --------------------------------------------------------------------------------------------- 3
INSEGNAMENTO DI ECONOMIA POLITICA LEZIONE VI IL MERCATO REALE PROF. ALDO VASTOLA Indice 1 Il settore reale ---------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliEconomia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 PRIMA PARTE
Economia Politica 2 - MICROECONOMIA ESERCITAZIONE 6 Martedì 23 Novembre 2004 PRIMA PARTE Si risponda alle seguenti domande: (N.B. le risposte riportate rappresentano una traccia per lo studente, a cui
DettagliEsercitazione del 5/10/09
Esercitazione del 5/10/09 A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) Corso di Microeconomia, Docente Luigi Marattin 1 Esercizi. 1.1 Le curve di domanda e di offerta in un dato mercato sono date da:
DettagliMONOPOLIO, MONOPOLISTA
Barbara Martini OBIETTIVI IL SIGNIFICATO DI MONOPOLIO, IN CUI UN SINGOLO MONOPOLISTA È L UNICO PRODUTTORE DI UN BENE COME UN MONOPOLISTA DETERMINA L OUTPUT ED IL PREZZO CHE MASSIMIZZANO IL PROFITTO LA
DettagliPaperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust?
Paperone e Rockerduck: a cosa serve l antitrust? Paperone Anna Torre, Rockerduck Ludovico Pernazza 1-14 giugno 01 Università di Pavia, Dipartimento di Matematica Concorrenza Due imprese Pap e Rock operano
DettagliCertificati di investimento e strategie di yield enchancement
Certificati di investimento e strategie di yield enchancement Isabella Liso Deutsche Bank Trading Online Expo 2014 Milano - Palazzo Mezzanotte - 24 ottobre 2014 1 INDICE Introduzione. Express Autocallable...
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliSlides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI
Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliMassimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Massimizzazione del Profitto e offerta concorrenziale 1 Mercati perfettamente concorrenziali 1. Price taking Poiché ogni impresa vende una porzione relativamente piccola della produzione complessiva del
DettagliCOMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013. - Come cambia il REA atteso se l'obbligazione sarà ancora in vita dopo le prime tre estrazioni?
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI URBINO (Sede di Fano) COMPITO DI MATEMATICA FINANZIARIA 8 Febbraio 2013 1) L'impresa Gamma emette 250 obbligazioni il cui VN unitario è pari a 100. Il rimborso avverrà tramite
DettagliScelta intertemporale. Lezione 9. Valori presenti e futuri. Valore futuro
Scelta Lezione 9 Scelta Di solito il reddito arriva ad intervalli, per esempio lo stipendio mensile. Quindi si pone il problema di decidere se (e quanto) risparmiare in un periodo per consumare più tardi.
DettagliIstituzioni di Economia
Corso di laurea in Servizio Sociale Istituzioni di Economia I costi di produzione (Capitolo 13) I costi di produzione La legge dell offerta P Offerta Le imprese sono disposte a produrre e vendere quantità
DettagliRischio, assicurazione e asimmetrie informative
Rischio, assicurazione e asimmetrie informative RISCHIO Nei mercati reali non c è perfetta certezza e informazione La presenza di rischio modifica le condizioni di scelta degli individui Si crea una divergenza
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliEsercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015. Domande a risposta multipla
Esercitazione 9 Dott.ssa Sabrina Pedrini 29/04/2015 Domande a risposta multipla 1) Il primo teorema dell economia del benessere sostiene che: a) L equilibrio competitivo dipende dal potere contrattuale
Dettaglia) In concorrenza perfetta il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo e la quantità venduta:
Esercizio 1 a) In concorrenza perfetta il ricavo totale è dato dal prodotto tra il prezzo e la quantità venduta: RT = P Q Da cui si ottiene che il ricavo medio e il ricavo marginale sono costanti e pari
DettagliEsercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica
Esercizi di Macroeconomia per il corso di Economia Politica (Gli esercizi sono suddivisi in base ai capitoli del testo di De Vincenti) CAPITOLO 3. IL MERCATO DEI BENI NEL MODELLO REDDITO-SPESA Esercizio.
Dettagli30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI
30018-CLEF Prima Esercitazione (Irpef) TESTO E SOLUZIONI Esercizio 1 - IRPEF Il signor X, che vive solo e non ha figli, ha percepito, nel corso del 2008, i seguenti redditi: - Redditi da lavoro dipendente
DettagliTeoria dei Giochi. Anna Torre
Teoria dei Giochi Anna Torre Almo Collegio Borromeo 26 marzo 2015 email: anna.torre@unipv.it sito web del corso:www-dimat.unipv.it/atorre/borromeo2015.html COOPERAZIONE Esempio: strategie correlate e problema
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliEsame di Microeconomia: Soluzioni. VERSIONE A Esercizio 1
Esame di Microeconomia: Soluzioni Università di Bari - Corso di laurea in Economia e Commercio prof. Coco e dott. Brunori 30-01-2012 VERSIONE A Esercizio 1 Carmen e Tosca sono due sorelle hanno una funzione
DettagliModulo 1. Introduzione alla Contabilità Nazionale
Modulo 1 Introduzione alla Contabilità Nazionale 2 Esercizio 1. Si consideri un sistema economico che produce solo pane. Esso è costituito da tre imprese: una agricola, una di trasformazione (un mulino)
DettagliTEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile
Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel
DettagliL INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Microeconomia - Economia Politica Esercitazione del 14 Novembre 2011
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Microeconomia - Economia Politica Esercitazione del 14 Novembre 2011 ESERCIZIO 1 - DOMANDA E OFFERTA DI MERCATO Considero un mercato composto da tre consumatori le
DettagliLe preferenze e la scelta
Capitolo 3: Teoria del consumo Le preferenze e la scelta 1 Argomenti trattati in questo capitolo Usiamo le preferenze dei consumatori per costruire la funzione di domanda individuale e di mercato Studiamo
DettagliLezione 03/03/03 SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA S.R.L.
Lezione 03/03/03 SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA S.R.L. Forma giuridica per piccole imprese il capitale sociale deve essere minimo 10000. La proprietà è suddivisa in quote, ogni socio è detentore di
DettagliESERCITAZIONE 8: GIOCHI SEQUENZIALI, ASIMMETRIE INFORMATIVE ED ESTERNALITA
MICRECNMI CLE.. 003-004 ssistente alla didattica: Elena rgentesi ESERCITZINE 8: GICHI SEUENZILI, SIMMETRIE INFRMTIVE E ESTERNLIT Esercizio : Giochi sequenziali e minacce credibili Si consideri un mercato
DettagliCircuiti amplificatori
Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore
DettagliAPPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE
APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliApprofondimenti ed esempi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2007/08 Studenti A-Z
Approfondimenti ed esempi per il Corso di Scienza delle Finanze a.a. 2007/08 Studenti A-Z Esempi relativi agli effetti delle deduzioni e delle detrazioni sulla struttura di progressività dell imposta sul
DettagliMicroeconomia per la Finanza Esercitazione 1 utilità attesa, attitudine al rischio
Microeconomia per la Finanza Esercitazione 1 utilità attesa, attitudine al rischio pcrosetto@luiss.it 8 Aprile 2010 1. Che faremo? Dove torvare i materiali: queste slides: http://docenti.luiss.it/crosetto/;
DettagliLa condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala
La condivisione del rischio e la sua ripartizione su ampia scala 1 ARGOMENTI DI QUESTA LEZIONE Questa lezione propone esplora due problemi fondamentali: Se esiste un rischio in una transazione chi lo deve
DettagliAlcuni probelmi risolti
Alcuni probelmi risolti Esercizio 1: Svolgere l esempio 3 a p.115 del testo. Esercizio (Consideriamo nuovamente i dati dell esempio 3 p. 115 del testo.) Il prezzo P unitario ottenuto da un impresa nella
DettagliIL PROBLEMA DELLE SCORTE
IL PROBLEMA DELLE SCORTE Un problema di Ricerca Operativa, di notevole interesse pratico, è il problema della gestione delle scorte, detto anche di controllo delle giacenze di magazzino. Esso riguarda
DettagliLa teoria dell utilità attesa
La teoria dell utilità attesa 1 La teoria dell utilità attesa In un contesto di certezza esiste un legame biunivoco tra azioni e conseguenze: ad ogni azione corrisponde una e una sola conseguenza, e viceversa.
DettagliLa cedolare secca. Chi, cosa, come, quando e perché
La cedolare secca Chi, cosa, come, quando e perché La cedolare secca è una novità di quest anno. Osserviamola più da vicino e scopriamo in cosa consiste. Partiamo dal principio Le regole generali E per
DettagliL IRPEF del 2007 Alcuni esercizi
Esercizi L IRPEF del 2007 Alcuni esercizi Capitolo III, Lezione 1 Le aliquote e le detrazioni dell Irpef Capitolo III, Lezione 1 SCALA DELLE ALIQUOTE redditi 2007 Scaglioni Al.legalelegale EURO (%) 0-15.000
DettagliMisure finanziarie del rendimento: il Van
Misure finanziarie del rendimento: il Van 6.XI.2013 Il valore attuale netto Il valore attuale netto di un progetto si calcola per mezzo di un modello finanziario basato su stime circa i ricavi i costi
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliTeoria dei Giochi. Dr. Giuseppe Rose Università degli Studi della Calabria Corso di Laurea Magistrale in Economia Applicata a.a 2011/2012 Handout 2
Teoria dei Giochi Dr. Giuseppe Rose Università degli Studi della Calabria Corso di Laurea Magistrale in Economia Applicata a.a 2011/2012 Handout 2 1 Concetti risolutivi per i giochi in forma normale I
DettagliMaster della filiera cereagricola. Impresa e mercati. Facoltà di Agraria Università di Teramo. Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa
Master della filiera cereagricola Giovanni Di Bartolomeo Stefano Papa Facoltà di Agraria Università di Teramo Impresa e mercati Parte prima L impresa L impresa e il suo problema economico L economia studia
DettagliCIRCOLARE N. 2/DF. (TASI), con particolare riferimento alla maggiorazione dello 0,8 per mille prevista dall art. 1, comma
CIRCOLARE N. 2/DF DIPARTIMENTO DELLE FINANZE DIREZIONE LEGISLAZIONE TRIBUTARIA E FEDERALISMO FISCALE PROT. 23185 Roma, 29 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1, comma 677, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Legge
Dettagli